Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 06/08/2006 @ 10:42:58, in scuola, visitato 1786 volte)
di Teodora Krumova:
Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha
sviluppato un programma nazionale di scolarizzazione e qualificazione
professionale, indirizzato ai Rom analfabeti o semi-analfabeti, per favorirli
nel mercato del lavoro. I Rom illetterati in Bulgaria sono il 12,7%, la
percentuale è raddoppiata nel periodo tra i due ultimi censimenti per quanto
riguarda gli adulti tra i 15 e i 64 anni.
Il programma mostra alcuni punti di debolezza nel suo futuro sviluppo:
-
mancanza di continuità e di un bilancio delle esperienze
precedenti di alfabetizzazione. Un programma in tal senso è quello di 10
anni fa, che però non tiene in conto i cambiamenti della situazione
scolastica e le specifiche della comunità Rom, confrontate alle specifiche
dell'educazione per adulti (incluso i metodi per motivare le persone
coinvolte nel continuare);
-
mancanza di collegamento tra le diverse istituzioni
responsabili del programma, e tra queste e le OnG Romani. In particolare il
collegamento tra il Ministero per l'istruzione e quello del lavoro, che
darebbe un senso concreto al programma. Il programma sarà efficace se
motiverà i Rom illetterati, per questo le OnG possono svolgere un ruolo
importante di appoggio e di monitoraggio, in ogni caso, possono fare da
filtro nel raccogliere pareri e suggerimenti dei diretti interessati,
rendendo attiva la partecipazione dei Rom.
Esistono numerosi esempi positivi di un simile percorso: tra
questi Veliko Turnovo, con i corsi nel villaggio di Vodoley e in quello
Kostantin (comune di Elena)
Nella scuola elementare Hristo Smirnensky di Vodoley, i
bambini hanno dato il benvenuto ai loro genitori, offrendo pane e miele e
intonando l'inni nazionale bulgaro e Gelem Gelem, inno Rom. La manifestazione è
stata organizzata dalla scuola e dal Centro "Amalipe di Veliko
Turnovo. L'insegnante, Diana Dimitrova, ha insegnato per cinque anni folklore
Rom agli studenti. Si è guadagnata il risetto non solo dei bambini, ma anche dei
loro genitori. Gli adulti sono stati visibilmente motivati dalla manifestazione,
come pure dallo sprone ricevuto dai loro figli: "Voglio terminare questo corso,
e trovare un lavoro". "Voglio un lavoro per prendermi cura dei miei figli, così
che possano frequentare la scuola" "Voglio dimostrare che anche noi, i Rom,
possiamo essere istruiti" - queste alcune risposte che sono state date al gioco
interattivo "Qual'è il mio sogno".
"Non vogliamo benefici sociali, ma lavoro ed istruzione!
Perché i media si accorgono di noi solo quando si parla di soldi o di assistenza
sociale?" - si chiede Asya, che ha tre figli e che frequenta la scuola assieme
alla figlia più grande.
Il corso si doveva tenere a Veliko Turnovo, ciò comportava
che i partecipanti facessero 20 Km. e ritorno ogni giorno per 5 mesi. Dopo
colloqui tra Amalipe ed i partecipanti, venne presa la decisione di spostare il
corso nel villaggio di Vodoley, dove vivono la maggior arte dei
partecipanti. Il primo nucleo di Rom coinvolti, si sono fatti carico di cercare
e convincere altri membri della comunità a partecipare, così da raggiungere il
numero richiesto di partecipanti. Sono stati loro a motivare ed entrare in
confidenza con gli altri membri della comunità del villaggio (la maggior parte
dei quali non aveva terminato la scuola dell'obbligo), e alla fine il numero dei
partecipanti era molto più alto della soglia prevista.
“AMALIPE”
CENTER FOR INTERETHNIC DIALOGUE AND TOLERANCE
Mailing address: Veliko Turnovo,Central post office, p.o.box. 113
Tel: 0888/681-134; tel./fax: 00359 62 600 224;
E-mail:
deyan_kolev@yahoo.com - amalipe@mail.bg
-
http//www.geocities.com/amalipe2002
Siamo felici di annunciarvi che anche per il prossimo anno scolastico 2006/07 il CSA di Padova (ex Provveditorato agli Studi) ha approvato il progetto di rete per la scolarizzazione degli alunni rom, sinti e itineranti.
Il progetto prevede il diretto coinvolgimento (Insegnante Comandata) dell’insegnante Maria Grazia Dicati che in questi anni ha dedicato il suo impegno professionale, e non so...
Di Fabrizio (del 05/09/2006 @ 10:13:13, in scuola, visitato 1835 volte)
Da Slavica Curcinska - National Roma Centrum di Kumanovo
Le scuole elementari di Skopje, Kumanovo e Prilep dal 1 settembre aprono le porte a circa 2000 scolari Rom, l'iscrizione sarà allargata a quei bambini che non hanno documenti o le cui famiglie non hanno soldi per mandare i figli a scuola. Il National Roma Centrum di Kumanovo ha fatto appello ai sindaci e ai presidi delle scuole elementari. Il Roma Educational Center di Budapest ha appoggiato questo appello e spera che le autorità locali vi prestino ascolto. Le analisi di Budapest hanno mostrato che 400 dei 2000 bambini Rom che il 1 settembre sono andati a scuola, non sono registrati all'anagrafe e non hanno documenti. La maggior parte delle famiglie non vuole mandare i figli a scuola, perché mancano dei mezzi per farlo. Il difficile approccio alla scuola, la scarsa qualità delle classi per i bambini Rom, come pure la tradizionale attitudine di far sposare presto i bambini, sono tra le principali ragioni, secondo il National Roma Centrum per cui sta diminuendo il numero di scolari Rom. L'anno scorso soltanto 145 bambini si sono iscritti alla prima elementare.
Molto è stato detto sull'abbandono scolastico e sui diversi progetti tuttora in atto che dovrebbero aiutare il recupero scolastico. Il problema va affrontato già dalla scolarizzazione prima della fascia dell'obbligo. Per questo si chiede alle autorità civili e scolastiche di accettare tutti i bambini all'atto dell'iscrizione. Di conseguenza, il National Roma Centrum, afferma Asmet Elezovski, intende collaborare con le autorità perché vengano forniti tutti i documenti necessari.
Dragan Nedeljkovic, direttore dell'Ufficio per lo sviluppo e la promozione della scolarizzazione delle comunità etniche, conferma che quello dei documenti è uno dei problemi più grandi [...]
Stiamo provvedendo alla registrazione dei cittadini di nazionalità Rom. Ma l'altro scoglio è che lo stato non ha soldi per aiutare lo sviluppo scolastico. Le OnG Rom possono però accedere a finanziamenti esteri e raccogliere più facilmente i fondi - considera Nedeljkovic.
Ljubica Grozdanovska
Da Macedonian Roma
Di Fabrizio (del 11/09/2006 @ 10:11:09, in scuola, visitato 1543 volte)
L'anno scorso in concomitanza con l'apertura delle scuole, avevo raccolto tre articoli sull'argomento. Ad un anno di distanza, possono essere ancora validi:
- Il primo, tratta in maniera schematica il rapporto con la scuola da un punto di vista storico.
- Il secondo post è un intervento di Giorgio Bezzecchi (segretario nazionale dell’Opera Nomadi) svolto ad un convegno sulla mediazione culturale e offre una serie di indicazioni ad insegnanti e altri operatori che hanno in classe bambini Rom
- Il terzo, riguarda un gioco di animazione come strumento di educazione alla multicultura.
Di Fabrizio (del 11/09/2006 @ 11:10:16, in scuola, visitato 1549 volte)
8 Settembre 2006 BRUXELLES - La richiesta del sindaco di Beveren di
rifiutare l'iscrizione alla scuola dei bambini richiedenti asilo, ha
incontrato un forte scetticismo ed infine è stata rifiutata.
La scuola pubblica De Zonnewijzer di Kieldrecht ha così accettato sei
bambini Rom, nonostante la richiesta di non ammetterli [a scuola] per
l''anno in corso.
"De Zonnewijzer si assume le proprie responsabilità e sceglie
risolutamente per il diritto all'educazione di ogni bambino."
La scuola ha 105 alunni. Già l'anno scorso erano iscritti due ragazzi
Rom, iscritti anche quest'anno.
"I nuovi iscritti non parlano, o parlano poco il fiammingo. Iscriverne
altri in una scuola così piccola andrebbe a detrimento della qualità
dell'educazione."
Le iscrizioni sono la risposta a Marc Van de Vijver, sindaco di Beveren,
alle tre scuole dell'obbligo di Kieldrecht perché smettessero di accettare i
bambini richiedenti asilo.
Il sindaco (Cristiano Democratico) si riferiva a 35/40 bambini accampati
in una bidonville a Doel e la cui richiesta d'asilo è stata rifiutata.
Secondo il sindaco la richiesta andrebbe bocciata perché non parlano
fiammingo. "Questo interromperebbe completamente la base sociale di
Kieldrecht, con tutte le conseguenze del caso."
Ma il ministro fiammingo dell'Educazione, Frank Vandenbroucke, si mostra
estremamente sorpreso dalle dichiarazioni del sindaco, che sarebbero
fuorilegge. "I bambini nelle Fiandre, qualsiasi sia la loro situazione,
devono andare a scuola e la scuola non può rifiutarli."
Aggiunge Vandenbroucke che è meglio che i bambibi Rom stiano a scuola
piuttosto che per strada e che il sindaco di Beveren non risolverebbe niente
spostando il problema ad altre scuole.
Piuttosto, va ricercato un accordo con le altre scuole, per far sì che i
richiedenti asilo non siano concentrati in un solo edificio.
Le scuole sono passibili di azione disciplinare se rifiutassero i bambini
[...] ad esempio il taglio dei fondi.
Rispondendo alle critiche, il municipio di Beveren difende le sue scelte,
affermando che l'improvvisa iscrizione di 40 bambini stranieri eccederebbe
le capacità delle scuole di Kieldrecht e porterebbe ad una situazione
intollerabile.
Continua il comune, di voler affrontare una situazione inaccettabile e di
ricercare una soluzione accettabile dalle famiglie rom.
Queste famiglie vivono in condizioni di miseria nel villaggio di Doel e
sono minacciate da uno sgombero imminente, parte di un'azione tesa
all'eliminazione della bidonville.
Il comune sta quindi indagando su altre possibilità di alloggio e per un
progetto per i bambini stranieri.
Copyright Expatica News 2006 - fonte
Roma_Benelux
Di Fabrizio (del 28/09/2006 @ 10:26:50, in scuola, visitato 2458 volte)
ZALAU - Due scuole di Salaj, una delle quali è portata ad esempio di
segregazione etnica del rapporto 2005 sui diritti umani del Dipartimento di
Stato USA, fanno parte del programma di desegregazione delle classi Rom.
Il progetto chiamato "Impreuna pentru desegregare" (Insieme per la
desegregazione) è coordinato dall'associazione "Sanse Egale" (Pari
Opportunità) di Zalau, assieme alla Prefettura, l'Ispettorato Scolastico, i
comuni di Simleu Silvaniei e Jibou e le due scuole, di due città che ospitano
oltre 2.400 Rom.
Robert Vaszi, presidente di "Sanse Egale", ha inaugurato il progetto il 20
settembre, finanziato con 79.000 euro del Fondo Educativo per l'Etnia Rom. Il
progetto mira allo scardinamento delle classi etniche nelle due scuole di Salaj,
il rafforzamento delle aspettative accademiche dei Rom e il miglioramento della
qualità di studio. Quindi i 70 studenti Rom verranno "spalmati" in classi miste.
I genitori dei ragazzi Rom e quelli di altre etnie avranno una nuove
biblioteca multi-culturale a disposizione, e parteciperanno a corsi
extracurriculari organizzati per alunni, insegnanti e genitori.
Alin Lacatus, consigliere del Dipartimento Distrettuale per i Rom, ha
aggiunto che 70 bambini Rom hanno partecipato assieme ai loro coetanei non-Rom a
campi estivi denominati "Essere differenti è una buona cosa", che puntavano al
miglioramento delle comunicazioni tra gli studenti.
Secondo i risultati, il progetto pilota sviluppato nelle due scuole, sarà
implementato in altre scuole nella regione e nel resto del paese.
Fonte:
Romanian_Roma
Di Fabrizio (del 03/10/2006 @ 10:40:01, in scuola, visitato 1623 volte)
Il 18 settembre per 14 milioni di studenti è iniziato l'anno scolastico
2006/07. Gli studenti Rom di Küçükbakkalköy e Kağıthan le cui case
sono state demolite o stanno per esserlo non hanno potuto registrarsi a
scuola.
I ragazzi le cui case sono state demolite il 19 luglio ora vivono attorno alle
rovine ed il governatore (kaimakam) non ha rilasciato i permessi di residenza
alle famiglie.
Firmato da:
The Roma of Küçükbakkalköy
The Rights of Citizenship Initiative (VHG)
It is supported by The Rights of Citizenship Initiative (VHG), Accessible Life
Association (UYD), Mazlumder, Istanbul Bilgi University Migration Researches
Center, Human Residences Association
Date: 20 September 2006 at 12.00
Place: Küçükbakkalköy Tevfik Fikret Caddesi Merdivenköy Yolu (Küçükbakkalköy
Tevfik Fikret Street Merdivenköy Road)
İstanbul Valiliği İl Özel İdaresi karşısı Roman Mahallesi
(The Roma neigbourhood at the opposite of Special Provincial Administration of
İstanbul Governorship)
Fonte:
Roma (Gypsies) and Friends
Di Fabrizio (del 09/10/2006 @ 10:42:08, in scuola, visitato 1833 volte)
L'associazione civica ROMEA annuncia la terza edizione del concorso di letteratura e disegno per bambini, intitolato Le Minoranze fra di noi. Come premi: lettori MP3, walkmans, libri, CDs, ecc. I vincitori saranno pubblicati sulla rivista Romano voďi e sul sito www.romea.cz. Il miglior disegno apparirà nell'esposizione annuale curata da ROMEA. Gli scritti più interessanti verranno pubblicati in un vlume a cura dell'associazione.
Fonte: www.romea.cz
PS: ignoro se il concorso sia a livello solo nazionale o internazionale. Chi fosse interessato può contattare l'associazione tramite il suo sito. Sempre dalla Repubblica Ceca, un'altra idea:
I bambini Rom espongono i ritratti fotografici dei loro amici e delle loro famiglie al municipio vecchio di Brno. Una possibilità di trasformarsi in fotografi offerta dall'associazione civica IQ Roma Service, che impiega il proprio tempo nel doposcuola e nei servizi alla comunità Rom. Il progetto è partito lentamente. Per molto tempo, gli organizzatori avevano a disposizione soltanto 15 fotografie da esporre. Al termine, l'esposizione consisteva in 70 fotografie in bianco e nero. [...] "[Le foto] dei bambini sono fresche e per niente convenzionali. Non tengono conto di pose o inquadrature..." ha detto la rappresentante dell'organizzazione, Ms. Klamková.
Fonte: ČTK
Di Fabrizio (del 05/11/2006 @ 10:38:57, in scuola, visitato 1823 volte)
19 ottobre 2006, Praga: Contrariamente a quanto comunemente si credeva, molti genitori Rom si impegnano nella scolarizzazione dei figli e vogliono che continuino gli studi. Tuttavia non si rendono conto che nell'avanzare degli studi, possano aver sbocco nelle scuole differenziali.
[...] Ivan Vesely, Presidente di Dzeno, ha presentato questi dati in una recente conferenza sull'educazione a Praga. Nel maggio 2005 Dzeno ha condotto una ricerca su 300 genitori Rom di sei diverse città, sui temi della scuola, della casa, della politica, del lavoro e sulla crescita dei bambini. Oltre il 65% degli intervistati risponde che vogliono che i loro figli frequentino le superiori. Soltanto il 13% chiedono che i loro figli lascino la scuola alla fine delle elementari, secondo un'immagine molto più tradizionale, per cui la scuola non è percepita come un bene. Questa credenza è dovuta al fatto che la discriminazione scolastica porta a difficoltà nella ricerca del lavoro. Vesely difende il valore della ricerca, perché ha coinvolto i Rom direttamente. Circa il 20% dei genitori intervistati ha espresso l'auspici che i loro figli possano frequentare l'università. Un altro 5% spera che i loro bambini studino negli istituti tecnici.
Nonostante l'apparente entusiasmo, Dzeno nota che molti genitori no hanno obiezioni se i figli frequentano scuole speciali per Rom. Il timore è che questa separazione neghi l'ingresso alle scuole superiori. La ricerca ha anche riguardato i ragazzi sopra i 15 anni sulla loro attitudine verso la scuola. La scuola piace a oltre due terzi degli intervistati. Circa il 35% pensa che gli insegnanti li trattino peggio dei loro compagni non-Rom. I risultati della ricerca sono stati analizzati da uno think-tank lanciato ad agosto e verrà predisposta un'agenda di lavori sugli argomenti da sviluppare. [...]
Lynne Engleman, from the University of Calgary in Canada, interned for AP with Dzeno this summer. * For more information on Dzeno, visit: http://www.dzeno.cz/?c_id=2533 * To read Dzeno's reports on the Roma, visit: http://www.dzeno.cz/?r_id=234
Di Fabrizio (del 06/11/2006 @ 10:12:13, in scuola, visitato 1869 volte)
Anka Demirova è la nuova direttrice nell'Ufficio per lo Sviluppo e l'Avanzamento dell'Educazione per i Linguaggi delle Minoranze, branca del Ministero per l'Istruzione. E' la prima posizione direttiva per la comunità Rom, [...] frutto di una grande attività e della partecipazione dei Rom a livello politico, come pure delle nuove leggi che hanno diretta influenza sulla vita socio economica dei cittadini.
La Direzione per lo sviluppo, in questa decade, sta fornendo pieno appoggio al tema dell'educazione dei Rom in Macedonia. L'Agenzia nel periodo a seguire si concentrerà sui problemi attuali della scolarizzazione delle minoranze etniche in Macedonia,come pure sulla motivazione della comunità Rom verso la scolarizzazione.
Anka Demirova è laureata in legge, ed è originaria di Delcevo. Ha lavorato attivamente nel campo dell'aiuto legale alla popolazione Rom, ed una delle prime educatrici sulle tematiche femminili in Macedonia. Testimoniano la sua esperienza le numerose conferenze internazionali e seminari a cui ha preso parte.
http://www.nationalromacentrum.org
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