di Teodora Krumova:
Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha
sviluppato un programma nazionale di scolarizzazione e qualificazione
professionale, indirizzato ai Rom analfabeti o semi-analfabeti, per favorirli
nel mercato del lavoro. I Rom illetterati in Bulgaria sono il 12,7%, la
percentuale è raddoppiata nel periodo tra i due ultimi censimenti per quanto
riguarda gli adulti tra i 15 e i 64 anni.
Il programma mostra alcuni punti di debolezza nel suo futuro sviluppo:
-
mancanza di continuità e di un bilancio delle esperienze
precedenti di alfabetizzazione. Un programma in tal senso è quello di 10
anni fa, che però non tiene in conto i cambiamenti della situazione
scolastica e le specifiche della comunità Rom, confrontate alle specifiche
dell'educazione per adulti (incluso i metodi per motivare le persone
coinvolte nel continuare);
-
mancanza di collegamento tra le diverse istituzioni
responsabili del programma, e tra queste e le OnG Romani. In particolare il
collegamento tra il Ministero per l'istruzione e quello del lavoro, che
darebbe un senso concreto al programma. Il programma sarà efficace se
motiverà i Rom illetterati, per questo le OnG possono svolgere un ruolo
importante di appoggio e di monitoraggio, in ogni caso, possono fare da
filtro nel raccogliere pareri e suggerimenti dei diretti interessati,
rendendo attiva la partecipazione dei Rom.
Esistono numerosi esempi positivi di un simile percorso: tra
questi Veliko Turnovo, con i corsi nel villaggio di Vodoley e in quello
Kostantin (comune di Elena)
Nella scuola elementare Hristo Smirnensky di Vodoley, i
bambini hanno dato il benvenuto ai loro genitori, offrendo pane e miele e
intonando l'inni nazionale bulgaro e Gelem Gelem, inno Rom. La manifestazione è
stata organizzata dalla scuola e dal Centro "Amalipe di Veliko
Turnovo. L'insegnante, Diana Dimitrova, ha insegnato per cinque anni folklore
Rom agli studenti. Si è guadagnata il risetto non solo dei bambini, ma anche dei
loro genitori. Gli adulti sono stati visibilmente motivati dalla manifestazione,
come pure dallo sprone ricevuto dai loro figli: "Voglio terminare questo corso,
e trovare un lavoro". "Voglio un lavoro per prendermi cura dei miei figli, così
che possano frequentare la scuola" "Voglio dimostrare che anche noi, i Rom,
possiamo essere istruiti" - queste alcune risposte che sono state date al gioco
interattivo "Qual'è il mio sogno".
"Non vogliamo benefici sociali, ma lavoro ed istruzione!
Perché i media si accorgono di noi solo quando si parla di soldi o di assistenza
sociale?" - si chiede Asya, che ha tre figli e che frequenta la scuola assieme
alla figlia più grande.
Il corso si doveva tenere a Veliko Turnovo, ciò comportava
che i partecipanti facessero 20 Km. e ritorno ogni giorno per 5 mesi. Dopo
colloqui tra Amalipe ed i partecipanti, venne presa la decisione di spostare il
corso nel villaggio di Vodoley, dove vivono la maggior arte dei
partecipanti. Il primo nucleo di Rom coinvolti, si sono fatti carico di cercare
e convincere altri membri della comunità a partecipare, così da raggiungere il
numero richiesto di partecipanti. Sono stati loro a motivare ed entrare in
confidenza con gli altri membri della comunità del villaggio (la maggior parte
dei quali non aveva terminato la scuola dell'obbligo), e alla fine il numero dei
partecipanti era molto più alto della soglia prevista.
“AMALIPE”
CENTER FOR INTERETHNIC DIALOGUE AND TOLERANCE
Mailing address: Veliko Turnovo,Central post office, p.o.box. 113
Tel: 0888/681-134; tel./fax: 00359 62 600 224;
E-mail:
deyan_kolev@yahoo.com - amalipe@mail.bg
-
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