Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 12/08/2005 @ 11:58:57, in Europa, visitato 1599 volte)
A Ostrava apre la prima biblioteca Rom della Repubblica Ceca Ostrava, 6. 8. 2005, 15:41 (CTK)
La biblioteca cittadina di Ostrava l'anno prossimo aprirà un settore per i lettori Rom, Romani kereka (Cerchio Rom), il primo di questo tipo. Lo scrive il giornale Moravskoslezsky denik. I lavori partiranno quest'anno e la spazio di lettura includerà una sala per riunioni e l'accesso a Internet.
La struttura sorgerà nel quartiere di Vitkovice, dove i Rom sono una grande percentuale della popolazione.
"Molti dei loro bambini hanno già partecipato alle nostre attività specifiche per loro," dice al giornale la direttrice della biblioteca, Miroslava Sabelova.
Lo scopo è familiarizzare i bambini con la loro storia e cultura. "Qui ci sarà spazio per la loro lingua, letteratura e costumi" continua Sabelova. "Ci soffermeremo sulla loro vita di tutti i giorni ed evidenzieremo le storie e le caratteristiche di chi si è affermato nella società maggioritaria."
Di Fabrizio (del 13/08/2005 @ 18:04:22, in Europa, visitato 2303 volte)
Di Fabrizio (del 17/08/2005 @ 20:04:33, in Europa, visitato 2167 volte)
Da: Elena Simonoska elena.simonoska @ unimondo.org
L'Organizzazione Umanitaria Rom "Mesecina" di Gostivar denuncia il numero crescente di discriminazioni e incidenti a sfondo razziale contro i Rom in Macedonia.
Gli ultimi incidenti hanno visto coinvolte tre donne: Senad, Senaj e Birdzan, sedute ad un caffè nel viale lungo il fiume Vardar a Skopje. La cameriera aveva chiesto loro di allontanarsi, perché il tavolo a cui erano sedute era riservato alla direzione. Chieste spiegazioni, il padrone del locale ha detto loro che si trattava di una nuova regola del giorno prima.
Muhamed Toci, coordinatore di "Mesecina" dice che non si possono chiedere provvedimenti contro la proprietà del bar, perché non esiste niente nella legislazione macedone che proibisca simili comportamenti. La Legge contro le Discriminazioni non è ancora stata approvata ed esiste solo la possibilità di appellarsi genericamente alla Costituzione. Casi simili stanno emergendo ogni giorno in Macedonia. "Registriamo una crescita di atti e comportamenti razzisti a Kocani, Vinica e Delcevo, la situazione si fa preoccupante anche a Prilep e Ohrid." dice Toci, aggiungendo che a Vinica è attivo un gruppo, dal nome "Rosa Nera" che si è reso responsabile di azioni squadriste contro i rom. Un gruppo simile agiva anche a Bitola, ma ha terminato gli attacchi con l'arresto del suo capo. Sempre secondo Toci, i Rom denunciano di rado queste discriminazioni, perché trovano nella polizia e nelle autorità gli stessi pregiudizi che ne sono alla base. L'unica decisione di un tribunale contro una evidente discriminazione riguardò proprio Muhamed Toci, che ne 1999 si recò nel Centro di Assistenza Sociale d Gostivar per accedere a dei documenti e fu spintonato fuori dall'ufficio senza alcuna ragione. L'impiegata responsabile del gesto è stata poi condannata a un mese di prigione e un anno di allontanamento dall'incarico. (Dnevnik)
Segnalazione precedente:
Di Fabrizio (del 17/08/2005 @ 22:54:47, in Europa, visitato 2863 volte)
- Aug 17 2005 01:35:51:317PM
Stoccolma; Se siete tra quanti che pensano che le lesbiche siano sessualmente frustrate o gli attivisti animalisti aggressivi, una biblioteca svedese vi permette di "confrontarvi" con loro in carne e ossa, piuttosto che studiarli sui libri.
Questo il progetto "Living Library" che mette faccia a faccia con i propri pregiudizi, promosso da Ulla Brohed della biblioteca di Malmoe, nella Svezia meridionale. "A volte ascolti i pregiudizi delle persone e capisci che sono solo disinformati".
Nove in prestito
Questo fine settimana, saranno nove persone, tra cui un omosessuale, un imam, un giornalista, una donna musulmana e uno zingaro (sic) a disposizione del pubblico della biblioteca per discutere assieme per 45' nel bar adiacente.
[...]
I nove "soggetti" in prestito non sono stati difficili da trovare, anche se la signora Brohed ha ammesso di aver pagato "una piccola somma" per il loro coinvolgimento. Se questo primo tentativo avrà successo, verranno svolte ulteriori iniziative simili durante l'anno.
Di Fabrizio (del 19/08/2005 @ 18:14:06, in Europa, visitato 2388 volte)
Sto scorrendo le notizie della mailing list sui Rom in Romania. Con un po' di disorientamento...
Tra le segnalazione dell'ultima settimana:
- a Tirgu Jiu aperta una clinica per Rom, col supporto dei fondi Phare della Comunità Europea. Un centro simile è stato inaugurato a Tirgoviste, allo scopo di promuovere i servizi e l'educazione sanitaria tra i Rom.
- a Costinesti si è svolto l'ottavo contest sulla lingua e la storia dei Rom, nell'ambito di un progetto UNESCO. Il concorso, indirizzato alle varie comunità Rom presenti nei distretti rumeni, prevedeva anche la partecipazione di studenti di "etnia" rumena o ungherese, se nel distretto non fossero stati presenti studenti Rom
- Infine a Brasov il comune e alcune associazioni locali hanno promosso un corso di formazione professionale per fioristi e decoratori, anche questo indirizzato alla comunità Rom e finanziato dai fondi Phare.
Iniziative legittime e positive. Ora, in Romania è maggiore la presenza in percentuale dei Rom rispetto all'Italia, e sicuramente anche la situazione economica e politica è differente (ma non più di tanto, parere personale). Il disorientamento iniziale è dovuto alle politiche che vengono messe in atto: mentre in Italia (con gli stessi finanziamenti) si privilegia la politica dell'integrazione - cioè favorire le pari opportunità di accesso ai servizi, al lavoro, alla scuola, alla casa, l'impressione è che in Romania quei fondi servano a far progredire la comunità Rom, ma su binari separati dalla società maggioritaria.
Il tutto, allo scopo di portare la Romania ad entrare nella Comunità Europea nei tempi previsti. E con lo scopo di aiutare i Rumeni (di qualsiasi etnia) in loco, piuttosto che averli immigrati in Italia e non sapere che fare, se non cercare la difficile strada dell'integrazione.
Sempre su Romania e immigrazione: da quel paese era possibile sino al mese scorso raggiungere l'Italia col solo visto turistico. Le regole sono cambiate ad agosto, con 6 mesi di anticipo sulla scadenza prevista e creando comprensibili difficoltà a chi era rientrato per le ferie. Anche questo da intendersi come un segnale di buona volontà del governo rumeno in vista dell'ingresso nella Comunità Europea. Chi ne fa le spese, sono le decine di migliaia di immigrati, illusi negli anni scorsi sulla possibilità di viaggiare liberamente nella Comunità Europea, e che ora si trovano in situazione di irregolarità amministrativa.
da ©The Portugal News http://www.the-news.net
Su pressione della Commissione Europea, la polizia rumena in quattro giorni di iperattività ha sospeso i passaporti di oltre 3000 cittadini, sospettati di vivere e lavorare illegalmente in Europa Occidentale. Molti di loro si pensa si siano stabiliti in Portogallo negli ultimi quattro anni nelle città di Oporto, Lisbona e nell'Algarve.
13/8/2005 Il governo rumeno, che intende portare il paese a diventare membro dell'Unione Europea nel 2007, ha introdotto il 1 agosto un decreto d'emergenza per bloccare l'immigrazione illegale. Il decreto ha sorpreso migliaia di Rumeni ritornati in patria per le ferie estive e che qui hanno scoperto di non poter lasciare il paese per almeno nove anni. Secondo la nuova legislazione, i cittadini rumeni non possono passare all'estero più di 90 giorni ogni sei mesi. I trasgressori saranno privati del passaporto per cinque anni e impediti a tornare nel paese dove hanno risieduto illegalmente per 10 anni. Il decreto è stato descritto come "degradante e umiliante" dalle organizzazioni per i diritti umani. Diana Calinescu, direttrice del Romanian Helsinki Committee for Human Rights, afferma: "E' una misura eccessiva. Se qualcuno ha prolungato illegalmente il proprio soggiorno, ad esempio, in Portogallo, non può essere privato del diritto vi viaggiare in Serbia o in Bulgaria".
Con la nuova legge, un cittadino rumeno che intenda viaggiare nella zona Schengen [...], deve presentare un biglietto di ritorno, un invito o altro documento che attesti la ragione e la durata del viaggio e 100 euro per ogni giorno di soggiorno all'estero. Secondo l'Organizzazione Internazionale dei Migranti, sono circa 900.000 i Rumeni che lavorano all'estero, metà dei quali illegalmente. La Banca Nazionale Rumena stima in 2 miliardi di euro le rimesse degli emigranti nel 2004. Il Primo Ministro Calin Tariceanu dice che le misure sono state rese necessarie dal gran numero di Rumeni che lavorando in Europa Occidentale "si dimenticano di tornare a casa". Commentando la futura adesione all'Unione, ha aggiunto: "Come futura frontiera dell'Unione Europea, la Romania è obbligata a combattere l'immigrazione illegale e il traffico di persone." I paesi che hanno attirato il maggior numero di lavoratori rumeni sono Italia, Spagna, Germania, seguiti da Portogallo, Gran Bretagna e Francia.
Di Fabrizio (del 22/08/2005 @ 11:43:31, in Europa, visitato 1879 volte)
SCHEDA – Voto agli immigrati in Europa da IL PASSAPORTO (22 agosto 2005 - ore 10.19)
In Svezia il diritto di voto agli stranieri è garantito dal 1975 per le elezioni comunali, regionali e per i referendum.
In Danimarca dal 1981 gli immigrati votano nelle elezioni comunali e provinciali.
In Olanda gli stranieri votano per le elezioni comunali dopo 5 anni di residenza.
In Belgio dal 2004 i residenti stranieri votano alle elezioni comunali dopo cinque anni, è esclusa la possibilità di candidarsi.
In Irlanda i cittadini stranieri partecipano alle elezioni comunali dal 1963, dopo 6 mesi di residenza.
In Portogallo possono votare alle comunali: peruviani, brasiliani, argentini, uruguayani, norvegesi e israeliani, in base ad accordi di reciprocità con i rispettivi Paesi di origine.
In Spagna è previsto il voto comunale per i cittadini provenienti da Stati che a riguardo applichino il principio della reciprocità, è il caso della Norvegia.
In Svizzera, nei due cantoni di Jura e Neuchatel tutti gli stranieri possono votare alle amministrative.
In Gran Bretagna hanno diritto di voto attivo e passivo per tutte le elezioni, oltre ai cittadini dei Paesi del Commonwealth, anche irlandesi e pakistani.
La Norvegia riconosce il voto amministrativo a tutti gli stranieri.
ps: In Italia...
Di Fabrizio (del 25/08/2005 @ 15:59:55, in Europa, visitato 1890 volte)
E' uscito il numero d'agosto.
Contiene informazioni su notizie e sviluppi politici riguardanti i diritti sociali fondamentali dei migranti privi di documenti in Europa. La newsletter è attualmente disponibile in formato Word e scaricabile dal sito internet di PICUM (www.picum.org) nelle seguenti lingue: inglese, tedesco, olandese, spagnolo, francese, italiano e portoghese. Vi invitiamo a diffondere ampiamente questa newsletter.
Di Fabrizio (del 27/08/2005 @ 18:45:42, in Europa, visitato 3079 volte)
dalla mailing list Roma_Benelux
nota bene: se qualcuno ha il dubbio di aver letto da poco una notizia
simile, ha
ragione
Scrive David Rennie da Bruxelles sul Telegraph
di Londra - 27 agosto 2005 (riassunto)
Almelo è una florida cittadina di 72.000 abitanti nella regione del Twente in
Olanda, culla della cultura libertaria per cui va famosa Amsterdam.
La biblioteca pubblica di Almelo ha deciso che oltre al prestito dei libri,
si occuperà di prestare ai suoi lettori anche persone in carne e ossa, tramite
incontri in un caffè. Le persone "in prestito" sono state individuate
tra omosessuali, tossicodipendenti, richiedenti asilo, Zingari, portatori di
handicap fisici.
Il direttore della libreria, Jan Krol, dice di essere già sommerso dalle
prenotazioni dei lettori che vogliono prendere parte a questi incontri, e di
aver avuto un forte incremento delle iscrizioni alla libreria. L'idea gli è
venuta ispirandosi a un'iniziativa simile in Svezia. Compito di questi incontri
è affrontare pubblicamente e con i diretti interessati i pregiudizi della
società. Ha voluto fortemente coinvolgere la piccola comunità Rom presente in
Olanda, dopo che le cronache hanno riportato di recenti violenze razziste contro
di loro.
"Non ho chiesto il parere del municipio" dice "è
un'iniziativa progettata e gestita autonomamente. E' anche assolutamente
gratuita, solo il costo di due tazze di caffè".
Di Fabrizio (del 31/08/2005 @ 00:13:37, in Europa, visitato 2543 volte)
Nella città di Suto Orizari (municipalità alla periferia di Skopje a maggioranza e sindaco rom), si sono verificate contestazione nelle recenti elezioni comunali. Alcune organizzazioni femminili Rom hanno creato un gruppo di osservazione allo scopo di dialogare con partiti e candidati e nel contempo controllare la regolarità delle elezioni. Il gruppo formatosi sarà attivo nel prossimo turno elettorale dal 4 al 5 settembre. Info: Roma Lobby GroupDROM Office
Di Fabrizio (del 31/08/2005 @ 16:12:09, in Europa, visitato 2920 volte)
da Roma_YugoslaviaDi nuovo molotov contro i RomBELGRADO, 29 agosto (IrA)All'incirca alle 2.00 di questa notte, ignoti hanno lanciato due molotov contro una casa di via Sumatovacka 124 a Belgrado. Una delle bottiglie è caduta sul tetto, proprio sopra alla stanza dove dormiva un bambino di 14 mesi. L'altra è finita nel parcheggio di frnte all'abitazione, diproprietà di uno dei residenti. E' il secondo attacco di questo genere contro i Rom nelle ultime due settimane. Il primo era avvenuto a Zemun. Gli abitanti hanno denunciato il fatto all'Ufficio Socio-Legale del Centro Comunitario Rom e al Social Club Maladipe. Alcuni dei residenti, Djordje Jevtic, Goran Rajic, Boban Mitrovic e Gabrijela Kamberovic ritengono che l'attentato sia da collegarsi alle minacce che ieri sarebbero state rivolte loro da non meglio identificati poliziotti in divisa. I poliziotti avevano intimato loro di lasciare immediatamente la casa, anche se non avevano nessuna richiesta del tribunale o altri documenti a suffragare la richiesta. Nell'abitazione di via Sunmatovacka, che in precedenza era stata sede di uffici comunali, vivono sette famiglie, circa 40 persone, alcune trasferitesi lì in maniera irregolare. Anche se quanto raccontato dai testimoni è tuttora da vagliare, è indicativo del clima in città.
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