Da: Elena Simonoska elena.simonoska @ unimondo.org
L'Organizzazione Umanitaria Rom "Mesecina" di Gostivar denuncia il numero crescente di discriminazioni e incidenti a sfondo razziale contro i Rom in Macedonia.
Gli ultimi incidenti hanno visto coinvolte tre donne: Senad, Senaj e Birdzan, sedute ad un caffè nel viale lungo il fiume Vardar a Skopje. La cameriera aveva chiesto loro di allontanarsi, perché il tavolo a cui erano sedute era riservato alla direzione. Chieste spiegazioni, il padrone del locale ha detto loro che si trattava di una nuova regola del giorno prima.
Muhamed Toci, coordinatore di "Mesecina" dice che non si possono chiedere provvedimenti contro la proprietà del bar, perché non esiste niente nella legislazione macedone che proibisca simili comportamenti. La Legge contro le Discriminazioni non è ancora stata approvata ed esiste solo la possibilità di appellarsi genericamente alla Costituzione. Casi simili stanno emergendo ogni giorno in Macedonia.
"Registriamo una crescita di atti e comportamenti razzisti a Kocani, Vinica e Delcevo, la situazione si fa preoccupante anche a Prilep e Ohrid." dice Toci, aggiungendo che a Vinica è attivo un gruppo, dal nome "Rosa Nera" che si è reso responsabile di azioni squadriste contro i rom. Un gruppo simile agiva anche a Bitola, ma ha terminato gli attacchi con l'arresto del suo capo.
Sempre secondo Toci, i Rom denunciano di rado queste discriminazioni, perché trovano nella polizia e nelle autorità gli stessi pregiudizi che ne sono alla base. L'unica decisione di un tribunale contro una evidente discriminazione riguardò proprio Muhamed Toci, che ne 1999 si recò nel Centro di Assistenza Sociale d Gostivar per accedere a dei documenti e fu spintonato fuori dall'ufficio senza alcuna ragione. L'impiegata responsabile del gesto è stata poi condannata a un mese di prigione e un anno di allontanamento dall'incarico. (Dnevnik)
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