Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 21/02/2014 @ 09:02:08, in media, visitato 1590 volte)
Di SANREMONEWS me ne ero occupato
un paio di anni fa, per un articolo francamente stupido e
scorretto. Ci furono altri articoli di quella testata sullo stesso tono, ma mi
ero stancato di segnalarli, non sono un Osservatorio, non ancora... Ieri uno dei
soliti lettori di quel portale ha scritto cose intelligenti e (a parte qualche
piccola caduta di stile) quasi condivisibili. Visto che non mi piacciono le
guerre, riporto integralmente il suo scritto:
Sanremo: bivacco e pic-nic sul nuovo prato di Santa Tecla, il
commento di un nostro lettore
Un nostro lettore, Francesco Rossi, ci ha scritto per
commentare il nostro articolo sui clochard oggi presenti sul prato di fronte a
Santa Tecla:
"Ho letto giusto ieri una mail di protesta e quest'oggi l'articolo che documenta
il pic nic di un gruppo di zingari sul nuovissimo prato di santa Tecla. Dato per
scontato che eventuali deiezioni canine non raccolte dai rispettivi
padroni,sporcizia e resti alimentari lasciati da zingari e non, bivacchi di
clochard,ecc ecc sono fatti di inciviltà, nonchè reati che vanno repressi e
puniti dalle forze dell'ordine preposte (non solo alle contravvenzioni delle
auto in divieto...), mi chiedo a cosa dovrebbe servire un prato se non a
calpestarlo, poterne cioè usufruire in modo civile. Già tutta Sanremo, che pure
è dotata di parecchi parchi e giardini che costano centinaia di migliaia di euro
di manutenzione, è ben poco godibile visto che ogni angolo di verde è recintato
ed interdetto a tutto (a parte la vista), e solo San Romolo è dotata di un ampio
prato su cui bambini, adulti ed animali possono giocare e rilassarsi. Mi sembra
insomma che il problema, se esiste, è solo quello della mancanza di senso civico
di alcuni cittadini (che non rispettano il bene comune) e dei tanti clochard,
zingari e clandestini vari (che non rispettano niente e nessuno). Un prato, un
parco, uno spazio aperto DEVE essere fruibile, e deve essere tenuto pulito,
rispettato insomma. Sennò mettete una bella recinzione alta 3 metri, il prato
rimarrà bello! Ed inutile".
Di Fabrizio (del 23/02/2014 @ 09:07:36, in media, visitato 1784 volte)
Clicca sul televisore per vedere la puntata odierna. Volete collaborare ad
ASSETTO VARIABILE? Inviate una
mail.
Settimana scorsa c'è stato il
NUMERO ZERO, adesso si fa sul serio (non
mettetevi subito a ridere!) col primo numero, altri seguiranno.
L'intenzione è di realizzare una sorta di telegiornale sui fatti accaduti in
settimana e quelli che accadranno. Troverete un riassunto delle cronache di
MAHALLA, e poi la rassegna stampa dall'Italia e dall'estero, indicazioni su
libri e opportunità varie, appuntamenti e qualche rubrica a cadenza irregolare.
Il tutto sarà certamente più bello e interessante, se arriveranno vostri
suggerimenti e, speriamo, brevi contributi video.
L'elenco delle puntate pubblicate lo trovate sulla
MEDIATECA o nel canale dedicato
YouTube.
Enjoy.
"Libero" trasforma gli "extracomunitari" in "zingari". E li incrimina per un
furto - Pubblicato da
associazionecartadiroma
il 06/03/2014 In Notizie
E' la notizia di un furto ai danni di una ditta di Padova il cui titolare,
alcuni mesi fa, si era suicidato "per la crisi". Un furto di cavi di rame per un
valore stimato in 300mila euro: "La mazzata finale", avverte l'occhiello.
Ma chi sono gli autori del furto? Nel breve articolo apparso su Libero il 5
marzo 2014 non viene riportata alcuna ipotesi investigativa. Non c'è alcuna
dichiarazione proveniente dalla polizia, o dai carabinieri, tanto meno dalla
magistratura. C'è solo una considerazione del presidente della Federcontribuenti
che afferma: "Non è un mistero che furti di questo tipo siano iniziati anni fa
con l'apertura delle frontiere". E invita a "una riflessione sulle cooperative
principalmente da extracomunitari".
Il presidente della Federcontribuenti non dispone di alcun elemento sulla
specifica vicenda. Sa solo che "alcuni mesi fa l'azienda si avvaleva della
collaborazione di queste cooperative". Ma, aggiunge, "non abbiamo nessuna
informazione a supporto della nostra tesi". Affermazioni tutte riportate
nell'articolo. Il cui titolo però è: "Zingari svaligiano ditta di un uomo
suicida".
In pratica il dubbio - non supportato da alcun elemento investigativo - che gli
autori possano essere "extracomunitari" diventa la certezza che si tratti di
"zingari". Siamo evidentemente oltre la violazione dei principi di base della
Carta di Roma. Qua la violazione riguarda, prima di tutto, le regole di base del
giornalismo.
zingari svaligiano ditta di un uomo suicida per la crisi Libero 4.03.2014
Di Fabrizio (del 13/03/2014 @ 09:04:00, in media, visitato 1677 volte)
Avete presente quei film dove la vicenda varia a seconda di chi la racconta?
Storia breve, quella che ho letto da Napoli, ma interessante perché:
- si parla di ZINGARI, parola che sempre risveglia il voyerismo
del lettore;
- come nelle chiacchiere di paese, quelle che non finiscono
mai, lo stesso fatto viene ricostruito da tre testate in tre
maniere diverse, con un risultato finale di involontaria
comicità.
-
LA PRIMA PAGINA narra di una sedicenne molestata da due
"nomadi", e di una folla che assalta a sassate il campi di
Poggioreale (brividi, pensando ai roghi di Ponticelli di pochi
anni fa, la ragazzina racconta e non ci sono testimoni, mi viene
in mente anche Torino).
- Il caso si sgonfia (e si complica) sulla
STAMPA: i giustizieri sarebbero due cugini della ragazza. Le
hanno anche prese, e solo a questo punto la folla ha preso le
loro parti.
-
THE BLAZONED PRESS (esiste anche un nome simile) estrae il coniglio dal cappello parlando
di faida: molestatori e molestata sarebbero tutti rom, e
la folla?
Di Fabrizio (del 24/03/2014 @ 09:09:44, in media, visitato 1960 volte)
Ne scrive una testata attenta e prolifica come
Giornalettismo: nella notizia non c'è un briciolo di verità.
E, parere personale, non ci sarebbe bisogno di qualcuno che segnalasse la
cosa come bufala, perché è palese. Difatti, la notizia nasce su siti che
sono dichiaratamente satirici.
Essendo io una persona assolutamente non-moralista, forse dovrei pormi la
domanda su quali siano i limiti della satira, ma non ci riesco proprio. Vorrei
allora rivolgere a voi pigri lettori (e cercare una risposta) altri
interrogativi:
- Perché nel 2014 qualcuno creda ancora a notizie simili.
- Quale sia il meccanismo che le fa circolare.
- Quale sia il linguaggio adoperato.
Che poi, sono tre domande collegate.
Cominciando con la prima: è ipotizzabile un livello tale di ignoranza
mediatica (in un'epoca in cui le notizie si creano, circolano e muoiono a
tonnellate), per cui non si distingua più il possibile dal palesemente falso? Se
non è ignoranza, se non è voyerismo, QUAL E' L'UTILITA' PRATICA, TANGIBILE, DI
RIPRENDERE UNA BUFALA PALESE?
La risposta che mi viene in mente è "forse" culturale: non esiste alcuna
utilità pratica o strumentale, ma l'internauta-tipo con un atto così gratuito
stabilisce a se stesso e ai propri lettori una specie di superiorità. Cioè GLI
ZINGARI sono una categoria talmente infima, di cui si può scrivere di tutto (e
il contrario di tutto, nella variabile buonista); un po' come se fossero animali
o i negri nel 1800. Tanto, sarà Giornalettismo a rispondere, non gli zingari!
Il terzo punto è altrettanto interessante: un pesce d'aprile in anticipo, un
commissario UE di SEL che non esiste, e sfruttare la distanza che il cittadino
comune oggi sente verso l'Europa (e il politichese che contorna le su notizie)
mischiandola con pregiudizi vecchi e nuovi:
- Un aiuto concreto ai tanti Rom che usano il trasporto
pubblico per poter mendicare e trovare il giusto sostentamento
per una vita dignitosa...
- Questo provvedimento continua sulla strada intrapresa
dal nostro Governo in questa fase di profonda crisi...
- dovrebbe coinvolgere più di 300 mila Rom. Per la
minoranza Rom l'esenzione coprirà tutte le tratte nazionali...
- Il nostro obiettivo - ha detto l'onorevole Beneamato - è
quello di intervenire con decisione sul sistema della mobilità
per rendere i mezzi di trasporto più attraenti e maggiormente
fruibili...
- E' l'Europa che ce lo chiede...
Voi, che ne pensate?
#media #bufala @giornalettismo #SEL @serbontempelli
GAZZETTA DI MANTOVA I risultati dello studio dello Sportello Antidiscriminazioni. I più
bersagliati sono i Rom e i Sinti
I dati raccolti nel 2013 dallo Sportello Antidiscriminazioni di Articolo 3
portano a tenere alta la guardia, perché la supremazia diretta o indiretta verso
le fasce della società più deboli o indifese è sempre in agguato. Trenta i casi
di discriminazione presi in esame lo scorso anno, tra cui 13 a Mantova, 11 in
Italia, 4 in Lombardia e 2 sul web. Il problema di solito viene risolto con la
mediazione. Soltanto in un caso, in cui è coinvolto un politico mantovano,
ritenuto responsabile di discriminazione verso Rom e Sinti, si è arrivati alle
vie legali. I più esposti verso intolleranza e soprusi sono proprio i cittadini
Rom e i Sinti (16 casi), seguono di poco le discriminazioni etnico- razziali
(13) e quelle contro la comunità Lgbt (3). Gli ambiti in cui questi 30 casi sono
stati rinvenuti riguardano quello pubblico, seguito da istituzionale, lavoro,
scuola e servizi. Lo Sportello ha contrastato 4 proposte di legge regionale che
introducevano paletti verso gli immigrati nell'assegnazione degli alloggi
popolari, nella fruizione dei servizi socio-assistenziali e nel diritto allo
studio. Esaminate anche le segnalazioni di documenti e dichiarazioni
discriminatorie pubblicate su Facebook: 14 i casi evidenziati (alcune pagine
sono state chiuse). L'attività di Articolo 3 si allarga sempre di più. Ieri è
stato sottoscritto un protocollo d'intesa antidiscriminazioni con il Comune di
Cremona. Il bilancio 2013 è stato presentato dal responsabile dello Sportello,
Carlo Berini, insieme al presidente Davide Provenzano con il coordinatore
Emanuele Nitri. Oggi, nella sede di Te Brunetti, dalle 14 alle 20, Open Day
sulle discriminazioni. Per segnalazioni 3456123932. (g.s.)
Di Fabrizio (del 31/03/2014 @ 09:07:57, in media, visitato 2230 volte)
Immagine da deviantart.net
Questo è' un post difficile da leggere, ma ancora di più da scrivere.
ROMA DAILY NEWS
è un blog su Wordpress, ma non solo... leggo:
è una testata telematica quotidiana dedicata a Roma e al suo territorio.
Ogni giorno una redazione giovane e dinamica alimenta una piattaforma
estremamente sofisticata che permette al quotidiano online di essere tra i primi
giornali del mattino a rilasciare le notizie più aggiornate.
Sta di fatto che qualche giorno fa ha sconfinato sino a Genova:
GENOVA, RAGAZZA PICCHIA RAGAZZINA: INCASSAVA TROPPO POCHE ELEMOSINE SCRITTO
DA ARRIGO D'ARMIENTO ON 29 MARZO 2014. POSTATO IN CRONACA
Leggete questa notizia e chiedetevi se si tratta di un fatto isolato.
Chissà, forse è la regola. Ma stavolta qualcuno se n’è accorto e ha provveduto,
nei limiti che la legge gli consente in casi del genere...
E così conclude:
...Da domani ricomincerà a chiedere l’elemosina, e a prendere botte. Ma non
la picchieranno più in pubblico.
Il fatto è "probabilmente" vero, resto a chiedermi perché lo debba leggere su
una testata "dedicata a Roma e al suo territorio". Storie
simili, STORIE DI MISERIA E DI ABIEZIONE, sono quanto di più comune accada a chi
vive per strada, quindi non voglio neanche chiedermi se l'acredine dell'articolo
possa essere voluta o spontanea. Considero il tutto pura cronaca.
Una domanda vorrei fare alla testata, MA SOPRATTUTTO A VOI LETTORI DI
MAHALLA: in questo mondo di miseria e spazzatura, chi avrebbe scritto,
chi avrebbe letto,
se quella medesima ragazzina fosse stata presa a sputi o a calci DA NOI, fosse
stata semplicemente allontanata in malo modo da un negozio DA NOI, fosse stata
minacciata durante un controllo o semplicemente mentre girava, che chiedesse
l'elemosina o meno, che fosse o meno sottoposta ad un aguzzino rom? EPPURE E' LA
STESSA QUOTIDIANA E PERDURANTE VIOLENZA. O sbaglio?
Di Fabrizio (del 12/04/2014 @ 09:04:51, in media, visitato 1881 volte)
Come l'anno scorso mi verrebbe da dire: ma almeno un giorno (che poi sarebbe
proprio la giornata internazionale ecc. ecc.) non si può stare in pace e godersi
la festa?
Ci sono volute 24 ore per pensarci bene, e la decisione
del sindaco di Roma di eliminare dai documenti la parola "nomade" per il più
politicamente corretto "Rom, Sinti e Caminanti", ha scatenato il solito mercato
dove ognuno raglia la sua.
Almeno si leggessero cose intelligenti... Capito su un
MAGAZINE ONLINE DI POLITICA E CULTURA (o mammamia!) che da la colpa al
sindaco (poraccio) di un lungo elenco, oltre metà dell'articolo, di
malfunzionamenti della città, per dirgli alla fine che dovrebbe pensare a quelle
cose lì, non a giocare con le parole... altrimenti si iscriveranno all'anagrafe
di un'altra città (BUM!)
A parte il fatto che (opinione personale, ma non ditelo a nessuno) preferirei che il sindaco continuasse a usare la parola "nomadi",
ma smettesse con gli sgomberi che non rispettano i trattati sottoscritti, e
magari si desse da fare per eliminare quei lager a cielo aperto che sono i
mega-campi voluti da Alemanno, ma finanziati anche dalla nuova giunta... per
quel che capisco di Roma quei malfunzionamenti ci sono da decenni,
imperturbabili ai cambi di maggioranza. Devo tornare a metà anni '70, con Argan
e Petroselli, per ricordare un primo cittadino, come si dice "sul pezzo" (ma
forse i miei sono abbagli di gioventù).
E, termina il pezzo del MAGAZINE di sopra, che a questo punto loro useranno
il termine, noto e stranoto, di ZINGARI. Vorrei chiedere il parere ai miei amici
attivisti nonché antirazzisti, capire se sia ignoranza o proprio voglia di
prendervi in giro, visto che sono quasi 40 anni che quel termine viene rifiutato
dalle elite rom e sinti europee, e almeno una quindicina (si sa, quasi sempre ultimi
ma arriviamo anche noi) da quelle italiane.
Poteva mancare il parere di
Fabrizio Santori? Il ragazzo, per come ho imparato a conoscerlo, è una
specie di "Matteo Salvini de Roma", saprebbe anche fare dei ragionamenti, ma non vuole
correre il rischio di intellettualismi strani, meglio scimmiottare
l'encefalogramma piatto
della gggente. Suo comunicato su Facebook, ripreso poi da
Agenzia Parlamentare: sembra che oggi siano queste le modalità comunicative.
Però, mi fa specie che la stessa Agenzia Parlamentare riporti "ennesima
inutile iniziativa" fuori dalle virgolette, come se facesse proprio il
giudizio del consigliere.
Chi manca, come al solito? I diretti interessati, e vai a capire se è perché
della cosa gliene importa poco, o perché nessuno sente l'elementare bisogno di
parlare con loro. E anche qua, vorrei chiedere cosa ne pensano ai soliti amici
di sopra, ma
chissà se risponderanno.
Denny Lanza è il regista di
Jump, abita a Prato ed è un sinto di Prato. Proprio come
Angela Bosco, 19 anni, anche lei nata a Prato e candidata nella lista di
Sinistra Ecologia Libertà Prato per il consiglio comunale. Lo zio Ernesto
Grandini è presidente dell'associazione sinti italiani di prato; un altro cugino
pratese è stilista. Differenza? Si, ma ricchezza per tutti.
Di Fabrizio (del 15/05/2014 @ 09:05:13, in media, visitato 20202 volte)
Luca Klobas è un cabarettista. Il suo doppio, Ratko, è un caso unico di Rom
arrivato in Italia con barcone che è riuscito a diventare sindaco... insomma è
passato dal ripulire le nostre case direttamente ai nostri portafogli.
Si potrebbe parlare anche di questo approccio alla proprietà pubblica e
privata, perché sarà in chat su Mahalla (per le vostre domande) giovedì
22 maggio alle 21.00.
Oppure si potrà capire da dove prendono spunto le sue storie (dalla realtà
rom o dalle cronache su di loro), su quali siano i limiti dell'umorismo, su come
l'umorismo possa raggiungere determinati nervi scoperti molto più di tanti
discorsi seri o seriosi. E tanto altro
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