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Parole un tanto al chilo
Di Fabrizio (del 12/04/2014 @ 09:04:51, in media, visitato 1881 volte)

Come l'anno scorso mi verrebbe da dire: ma almeno un giorno (che poi sarebbe proprio la giornata internazionale ecc. ecc.) non si può stare in pace e godersi la festa?

Ci sono volute 24 ore per pensarci bene, e la decisione del sindaco di Roma di eliminare dai documenti la parola "nomade" per il più politicamente corretto "Rom, Sinti e Caminanti", ha scatenato il solito mercato dove ognuno raglia la sua.

Almeno si leggessero cose intelligenti... Capito su un MAGAZINE ONLINE DI POLITICA E CULTURA (o mammamia!) che da la colpa al sindaco (poraccio) di un lungo elenco, oltre metà dell'articolo, di malfunzionamenti della città, per dirgli alla fine che dovrebbe pensare a quelle cose lì, non a giocare con le parole... altrimenti si iscriveranno all'anagrafe di un'altra città (BUM!)

A parte il fatto che (opinione personale, ma non ditelo a nessuno) preferirei che il sindaco continuasse a usare la parola "nomadi", ma smettesse con gli sgomberi che non rispettano i trattati sottoscritti, e magari si desse da fare per eliminare quei lager a cielo aperto che sono i mega-campi voluti da Alemanno, ma finanziati anche dalla nuova giunta... per quel che capisco di Roma quei malfunzionamenti ci sono da decenni, imperturbabili ai cambi di maggioranza. Devo tornare a metà anni '70, con Argan e Petroselli, per ricordare un primo cittadino, come si dice "sul pezzo" (ma forse i miei sono abbagli di gioventù).

E, termina il pezzo del MAGAZINE di sopra, che a questo punto loro useranno il termine, noto e stranoto, di ZINGARI. Vorrei chiedere il parere ai miei amici attivisti nonché antirazzisti, capire se sia ignoranza o proprio voglia di prendervi in giro, visto che sono quasi 40 anni che quel termine viene rifiutato dalle elite rom e sinti europee, e almeno una quindicina (si sa, quasi sempre ultimi ma arriviamo anche noi) da quelle italiane.

Poteva mancare il parere di Fabrizio Santori? Il ragazzo, per come ho imparato a conoscerlo, è una specie di "Matteo Salvini de Roma", saprebbe anche fare dei ragionamenti, ma non vuole correre il rischio di intellettualismi strani, meglio scimmiottare l'encefalogramma piatto della gggente. Suo comunicato su Facebook, ripreso poi da Agenzia Parlamentare: sembra che oggi siano queste le modalità comunicative. Però, mi fa specie che la stessa Agenzia Parlamentare riporti "ennesima inutile iniziativa" fuori dalle virgolette, come se facesse proprio il giudizio del consigliere.

Chi manca, come al solito? I diretti interessati, e vai a capire se è perché della cosa gliene importa poco, o perché nessuno sente l'elementare bisogno di parlare con loro. E anche qua, vorrei chiedere cosa ne pensano ai soliti amici di sopra, ma chissà se risponderanno.