"Libero" trasforma gli "extracomunitari" in "zingari". E li incrimina per un
furto - Pubblicato da
associazionecartadiroma
il 06/03/2014 In Notizie
E' la notizia di un furto ai danni di una ditta di Padova il cui titolare,
alcuni mesi fa, si era suicidato "per la crisi". Un furto di cavi di rame per un
valore stimato in 300mila euro: "La mazzata finale", avverte l'occhiello.
Ma chi sono gli autori del furto? Nel breve articolo apparso su Libero il 5
marzo 2014 non viene riportata alcuna ipotesi investigativa. Non c'è alcuna
dichiarazione proveniente dalla polizia, o dai carabinieri, tanto meno dalla
magistratura. C'è solo una considerazione del presidente della Federcontribuenti
che afferma: "Non è un mistero che furti di questo tipo siano iniziati anni fa
con l'apertura delle frontiere". E invita a "una riflessione sulle cooperative
principalmente da extracomunitari".
Il presidente della Federcontribuenti non dispone di alcun elemento sulla
specifica vicenda. Sa solo che "alcuni mesi fa l'azienda si avvaleva della
collaborazione di queste cooperative". Ma, aggiunge, "non abbiamo nessuna
informazione a supporto della nostra tesi". Affermazioni tutte riportate
nell'articolo. Il cui titolo però è: "Zingari svaligiano ditta di un uomo
suicida".
In pratica il dubbio - non supportato da alcun elemento investigativo - che gli
autori possano essere "extracomunitari" diventa la certezza che si tratti di
"zingari". Siamo evidentemente oltre la violazione dei principi di base della
Carta di Roma. Qua la violazione riguarda, prima di tutto, le regole di base del
giornalismo.
zingari svaligiano ditta di un uomo suicida per la crisi Libero 4.03.2014
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