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\\ Mahalla : VAI : Europa (inverti l'ordine)
Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di Fabrizio (del 04/12/2008 @ 09:02:00, in Europa, visitato 1641 volte)

Da Roma_Daily_News

  26 novembre 2008

Un innovativo incontro di due giorni a Londra - organizzato da Amnesty International - ha riunito attivisti Rom e dei diritti umani di tutta Europa. L'evento si è svolto lunedì, martedì e mercoledì (di settimana scorsa ndr), allo scopo di creare una nuova, collaborativa strategia per combattere la discriminazione in Europa contro i Rom , uno dei gruppi più marginalizzati del continente.

"Il problema fondamentale posto dagli attivisti Rom è di trovarsi di fronte ad un precipizio - e non c'è eco. Le loro richieste cadono in orecchie sorde," spiega Larry Olomoofe, dell'European Roma Rights Centre di Budapest. "Amnesty International può fornire una piattaforma per queste voci locali, ed amplificarle."

La nuova iniziativa fornirà maggior attenzione al lavoro di Amnesty International sui diritti dei Rom, e la porterà più vicina ai gruppi Rom esistenti.

"Ciò dev'essere inclusivo. Se dobbiamo lavorare con i Rom, dobbiamo coinvolgerli," dice Olomoofe. "Molto spesso, le OnG locali - ed i singoli - vengono abbandonati. Ma è arrivato un punto di svolta. La garanzia di Amnesty International da più credibilità all'argomento."

Olomoofe ritiene che le sezioni locali di Amnesty International possano giocare un ruolo primario nell'affrontare le tematiche rom.

"Alle sezioni locali di AI e ad altre OnG dovrebbe essere data più autonomia, così che possano lavorare più rapidamente. Incontri come questi formeranno buone relazioni di lavoro, così che AI possa fidarsi di noi in futuro."

Valeriu Nicolae, Direttore Esecutivo dell'Organizzazione di Base dei Rom Europei, è cosciente della dimensione di questa operazione.

"Sinora, il lavoro sui diritti umani non ha sortito molti effetti, e la situazione dei Rom non è migliorata. Inoltre non abbiamo abbastanza appoggio dalla società civile. I sindacati non sono interessati, nemmeno i gruppi femminili, neanche le istituzioni egualitarie. Le OnG rom hanno impiegato anni rimanendo più o meno ignorate. Ma questo può cambiare."

Amnesty International giocherà un ruolo chiave nell'esercitare pressione. "Gli attivisti Rom sono facilmente allontanati, ma se c'è Amnesty International i governi iniziano a prestare attenzione. Possono negarlo, ma poi iniziano ad agire, perché si sentono messi in discussione," dice Nicolae.

Nella Repubblica Ceca, Amnesty International sta iniziando a vedere i benefici del lavorare a stretto contatto con le OnG locali.

"Le varie OnG hanno forze differenti. Alcune si focalizzano sul lavoro di base, altre si occupano di questioni legali. La forza di Amnesty International è nel condurre le campagne," spiega Jindra Parizkova, Coordinatrice per l'Educazione ai Diritti Umani della sezione ceca di Amnesty International.

"Il nostro ruolo è di raggiungere il pubblico ed i governi. Possiamo aumentare l'impatto delle OnG locali facendo pressione assieme. E' l'unico modo che può funzionare. Per esempio, abbiamo incontrato il ministero ceco dell'Istruzione e vediamo segni che stanno già cooperando."

Molto del lavoro della coalizione nella Repubblica Ceca si è focalizzato sulla scuola. Spiega Jindra Parizkova: "Vogliamo combinare le tematiche rom con l'educazione ai diritti umani. Abbiamo idee, come la fabbricazione di giochi da tavolo per le scuole, che riguardano tutti i gruppi marginalizzati, non solo i Rom."

Valeriu Nicolae concorda: "Non si tratta solo di diritti etnici. Questi bisogni vanno risolti nel quadro dei diritti umani."

 
Di Fabrizio (del 05/12/2008 @ 09:07:55, in Europa, visitato 1488 volte)
Romanian_Roma

Mihaela Dumitrascu http://www.divers.ro/ La cultura Rom costruisce casa su basi solide!

Con la musica dei violini di sottofondo e decine di Rom riunitisi martedì 25 novembre, in una tenda piazzata su di un terreno fangoso, le fondamenta del Centro Nazionale Cultura Rom (CNCR) sono state poste [...] e lo stesso giorno è stato firmato il contratto di inizio lavori.

Il quartier generale del CNCR crescerà sulle fondamenta di un ex cinema nel distretto 5 di Bucarest, consistente in due lotti di terra con un'area di 520 e 450 mq, forniti dal Consiglio Generale della Municipalità di Bucarest. Il budget stanziato ammonta a 7 miliardi di vecchi Lei. La somma stanziata per il 2009 dovrebbe raggiungere circa 4,5 milioni di €u.

Il centro includerà una sala spettacoli, da usare anche come aula conferenze, uno spazio espositivo per dipinti, arte fotografica, corsi per lingua romanes e di computer, come anche uno spazio registrazioni. Gli organizzatori intendono offrire autentica musica rom, musica rom adattata alla disco, novelle e poesie, dipinti, scultura, religione, corsi che combinino l'istruzione con la cultura.

Il lancio del Centro è parte di una serie di eventi condotti tra il 25 e il 27 novembre nello stesso luogo, con il motto "Dimentica di ieri... celebra l'oggi! Riportiamo la cultura alla vita!".

Per tre giorni, i visitatori che hanno osato avventurarsi nella terra fangosa dov'era piazzata la tenda, hanno potuto osservare diverse proiezioni cinematografiche ed hanno avuto la possibilità di acquistare i prodotti rom tradizionali - pentolame, posate, pannelli fioriti, monili d'argento, ecc. - ed ascoltare la musica dei violinisti.

 
Di Fabrizio (del 05/12/2008 @ 09:30:25, in Europa, visitato 1336 volte)

Da Hungarian_Roma

Lunedì 1 Dicembre 2008, Giovedì scorso il Tribunale della città di Pécs ha incarcerato quattro giovani per "aver tentato di assalire" una donna rom e sua figlia. I giovani sono stati accusati di violenza contro una minoranza etnica, ma il giudice János Kovács ha detto che la corte avrebbe ragionevoli dubbi sulla motivazione razzista dell'assalto, e quindi non ha potuto condannare gli imputati in base alle accuse del pubblico ministero. Le pene detentive tra gli otto e 15 mesi sono state comminate ai quattro accusati, ed uno di loro ha ricevuto la pena di un anno, sospesa per tre anni perché minorenne. Gli assalitori hanno colpito con calci la madre mentre la figlia tentava di scappare e chiedere aiuto. Una volta catturati dalla polizia, i giovani hanno ammesso di aver attaccato le due donne per la loro origine razziale, ma più tardi hanno ritirato le loro dichiarazioni dicendo di aver bevuto e per questo agito con aggressività.

 
Di Fabrizio (del 08/12/2008 @ 09:22:54, in Europa, visitato 2306 volte)

Da Romanian_Roma

02/12/2008 - divers.ro by Mihaela Dumitrascu, Marian Chiriac: Sette Rom per il Parlamento. Che possibilità hanno?

Una donna, attivisti civici, politici di carriera, persone quasi sconosciute. Questa sarebbe l'offerta dei Rom, candidati in liste di diversi partiti per le elezioni parlamentari, tenutesi domenica 30 novembre.

I sette candidati rom, alcuni dei quali intraprendono in qualche modo il ruolo di "Obama di Romania", sono i seguenti: Dana Rozalia Varga (PNL), Costel Bercus (PSD), Ioan Gruia Bumbu (PNL), Tudor Gheorghe (PRM), Emanuel Onoriu (PNG), Nicolae Paun (Partito Rom "Pro Europa"), Madalin Stefan Voicu (PSD).

Ad una prima lettura, si può rimanere sorpresi dalla varietà di opzioni politiche. I candidati hanno optato per partiti di tutti i colori politici, da quello del centro-destra, ora al potere - il Partito Nazional Liberale (PNL), a quello del centro-sinistra - il Partito Social Democratico (PSD), sino al Partito della Nuova Generazione (PNG) o al Partito della Grande Romania (PRM), non facili da identificare ideologicamente, comunque, partiti che a volte hanno mostrato un'attitudine anti-minoranze.

Di conseguenza,, i candidati rom non sono molto legati all'orientamento ideologico, dato che piuttosto pongono l'accento sul bisogno di rappresentare la propria gente, più spesso, di etnia rom - del collegio dove sono candidati.

Le elezioni porteranno una certezza: il Parlamento avrà almeno un rappresentante dei Rom, più precisamente almeno il candidato del Partito Rom, che in base all'attuale legislazione, ha un posto di diritto nella Camera dei Deputati. Per gli altri, è più difficile predire il futuro, ma la speranza è l'ultima a morire, in ogni caso...

Tuttavia, la campagna corrente presenta parecchie novità. Prima di tutte, abbiamo la prima donna Rom che partecipa alla competizione per un posto da deputato: Dana Rozalia Varga, affiliata al PNL, è la candidata per il Collegio Uninominale 7 per la contea di Timis.

In un'intervista al giornale online RomaWorld (www.romaworld.ro), Dana Varga dice di voler essere "la voce della gente di Lugoj nel Parlamento" e che intende prendere azioni specifiche nei seguenti campi: economia, sanità ed istruzione. "Per iniziare voglio focalizzarmi nell'incremento del potenziale economico di Lugoj, attraendo fondi europei e di investimento".

Varga, che per un certo periodo ha lavorato nell'amministrazione centrale come consigliere del primo ministro Calin Popescu Tariceanu, intende focalizzarsi nel suo mandato su: salari decenti, nuovi progetti per l'alloggio sociale, come pure nel continuare i programmi già intrapresi dal Governo e nella creazione di un sistema scolastico integrato per prevenire l'abbandono scolastico.

La situazione delle donne nel collegio dove intende farsi eleggere come deputato è pure un tema importante nella sua campagna. Riguardo a ciò, l'azione di Dana Varga si focalizzerà sull'integrazione delle donne nel mercato del lavoro, come pure nell'appoggiare iniziative di auto-imprenditorialità.

Nicolae Paun è il candidato del Partito Rom "Pro Europa" in tutti i collegi uninominali per la Camera dei Deputati, essendo il rappresentante del partito di minoranza che avrà automaticamente un rappresentante nel Parlamento. Così Paun, che non ha un contro-candidato, può dichiarare nel suo slogan elettorale "Scegline uno per tutti".

Se consideriamo l'esperienza e la notorietà, il candidato Rom con le più ampie possibilità di andare in Parlamento, sarebbe quello scelto dal PSD nel Collegio Uninominale 1 di Giurgiu: Madalin Stefan Voicu. D'altra parte, è nella "lista nera" dei candidati disegnata dalla Coalizione per una Romania Pulita (www.romaniacurata.ro) , in quanto non ha firmato la Norma del Patto di Legge 2008. Normalmente questo non dovrebbe influenzare più di tanto gli elettori.

Ioan Gruia Bumbu, presidente dell'Agenzia Nazionale per i Rom e candidato PNL nel Collegio Uninominale 20 del distretto 5 di Bucarest, è come se "giocasse in casa",, dato che il suo collegio si trova nel quartiere di Ferentari, abitato principalmente da Rom.

Nello show elettorale da Radio France International, tenutosi lunedì 24 novembre, Bumbu, che ha esperienza nell'amministrazione locale e centrale, ha puntualizzato che vuole rappresentare nel Parlamento la comunità rom di Ferentari, perché conosce molto bene i problemi che si affrontano.

"La mia campagna si è svolta accanto agli elettori, sul campo. Con il mio team abbiamo rivisto i problemi reali della gente di Ferentari. Ogni giorno sono nel quartiere, parlo alla gente e capisco che hanno bisogno di lavoro, dispensari e alloggi, che c'è troppo sporco, spazzatura."

Pensa che questi problemi non possono essere ignorati e che "un parlamentare deve aiutare con leggi ed azioni concrete nel trovare soluzioni ai problemi reali della gente. Dobbiamo essere capaci di rimuovere le cause dei problemi sociali, per non avere più questi effetti. Inoltre, Bumbu dice che abbiamo bisogno di una nuova generazione in politica, e data la sua giovinezza, ha un approccio più pragmatico alla politica. Nondimeno, le sue possibilità di vittoria sono abbastanza basse, dato che concorre contro Gigi Becali e Oana Niculescu Mizil, appoggiati da Marian Vanghelie, il sindaco del 5° distretto.

Un altro alla prima esperienza elettorale è un giovane Rom, un attivista molto conosciuto in quest'ambiente, nelle liste di un partito che spesso è stato criticato per le sue politiche sulle minoranze.

Candidato dell'alleanza PSD-PC nel Colleggio Uninominale 4 di Calarasi, Costel Bercus ritiene che le tematiche rom non siano differenti da quelle dell'altra gente. "Per i Rom, questi argomenti possono in qualche modo essere aggravati dall'intolleranza, discriminazione e a volte anche dall'esclusione", ha dichiarato Bercus in un'intervista a Divers.ro.

"E' vero che sino a queste elezioni, la minoranza rom era considerata una massa facile da manipolare da parte di chi trae vantaggio dalla loro povertà, analfabetismo e mancanza di istruzione e corretta informazione. Venivano comperati, si permetteva che ciò succedesse, anche con regali elettorali o con denaro. Questo è precisamente il perché la mia campagna si è focalizzata specialmente sulla mia esperienza in progetti educativi ed altri interventi che ho organizzato, appoggiato e sviluppato per l'inclusione delle categorie sotto privilegiate", ha dichiarato.

Costel Bercus, ex presidente dell'Associazione Romani Criss, dice di aver scelto l'alleanza PSD-PC perché il programma che hanno lanciato in questa campagna è focalizzato sulla numerosa gente media. "Per esempio, è difficile promuovere con misure liberali strategie che possano livellare le lacune nell'integrazione," dice, "perché sono collegate a direzioni chiaramente protezioniste, correttive e populiste. Ci sono dichiarazioni, ma le prospettive di riempirle con azioni concrete sono scarse, se non si ha l'appoggio della maggioranza parlamentare".

Le possibilità di successo di Emanuel Onoriu, candidato del PNG nel Collegio Uninominale 1 del primo distretto della capitale, sono stimate basse. In un editoriale pubblicato da Romaworld.ro, il giornalista Petru Zoltan nota che Onoriu "è stato gettato nella mischia per riempire i posti, dato che il partito di Becali non ha molta gente. Sperando che i Rom siano così attratti per votare per lui, otterrà una certa notorietà".

Tudor Gheorghe, presidente della Fondazione Tudor di Ploiesti e candidato con PRM nel Collegio Uninominale 9 di Prahova, ha dichiarato in una discussione sul forum Rom_link di aver scelto la lista PRM perché non si adatterebbe ad alcune altre liste "dove altri hanno fatto donazioni importanti ai partiti". D'altra parte, Tudor Gheorghe appare ottimista sulle sue sue possibilità - anche se i Rom sinora non hanno mai votato PRM - ed augura "buona fortuna a tutti i Rumeni che concorrono per il Parlamento, indipendentemente dalla loro affiliazione politica, perché il sangue è più spesso dell'acqua."

 
Di Fabrizio (del 09/12/2008 @ 09:23:39, in Europa, visitato 2011 volte)

Post internazionale ed intraducibile: un elenco di interventi e video a tema Europa.

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Exclusive content in English, Romanes, Francaise and Deutsch

Specials on: The 4th Plenary Assembly of the European Roma and Travellers Forum, European Parliament Session on EU Roma strategy, The European Roma Summit, Minutes by Roma activists, three Exclusive documentaries.

Spezial zu: Der vierten Generalversammlung des ERTF, Sitzung im Europa Parlament zu EU Roma Strategie, Der europäische Roma Gipfel, Minuten von Roma aktivisten, drei neue Dokumentationen.

Specialno pala: o starto plenarako kidipe katar o ERTF, Europejko Parlamento pala strategija Romani ando Europa, Minuti katar Romane aktivistura, trin neve dokumentaije.

RNN Exclusive: European Parliament Session: Council and Commission statements EU strategy on Roma [December 3rd 2008]

 

Commissioner Spidla, Livia Jaroka, Victoria Mohaci, Daniel Cohen Bandit etc. approx. 40 min. (English)
 

RNN Exclusive: Minutes from the 4th European Roma and Travellers Forum Plenary [November 24th and 25th 2008]

Opening Speech, Preisdent of the European Roma and Travellers Forum, Mr. Rudko Kawczynski, approx. 17 min.(Romanes)
 

Opening Speech Ms. Irma ERTMAN, Finland on ERTF Plenary 2008, approx. 9 min. (English)
 

Opening Speech, Mr. Terry DAVIS, Secretary General, Council of Europe, ERTF Plenary 2008, approx. 5 min. (English)
 

Opening Speech, Mr. Jozsef BERENYI, ERTF Plenary 2008, approx. 10 min. (English)
 


 

Opening Speech, Mr. Bruno GAIN, Permanent Representative of France, ERTF Plenary 2008, approx. 9 min. (Francaise)
 

Holocaust Commemoration of the Euroepean Roma and Travellers Forum 2008, approx. 21 min. (Romanes and English)

Speech by Mr. Andrej Mirga, Contact Point on Roma and Sinti Issues, OSCE/ODihR, approx. 21 min. (Romanes)
 

Mr Thomas Hammarberg, Commissioner for Human Rights, ERTF 2008, approx. 6 min. (English)
 

RNN Exclusive: European Roma Summit [Spetember 16th 2008]
 

Opening Speech, Jose Manuel Baroso (English)
 

Keynote Speech, George Soros (English)
 

Speech ERTF President Rudko Kawczynski (Deutsch, Romanes, English, Espanol, Francaise and Romana)
 

Speech ERTF Board and President of the International Romani Women Network, Ms. Soraya Post (English)
 

Keynote Speech Romani Rose (Deutsch)
 

Speech Juan de Dios Ramirez Heredia (Espanol)
 

Speech EC Commissioner Spidla (Francaise)
 

Roma Summit: Mr. Soros receives the ERTF flag (English)
 

Protest against, rassistic Italian presentation
 

 

Minutes by Roma activists:

Soraya Post - International Roma Women Network - RNN Special Interview (English)
 

Sebihana Skenderovska- East Meets West Roma Youth Network - RNN Special Interview (English)
 

Mathäus Weiss - DE - RNN Special Interview (Deutsch)
 

Lars Demetri - SWE - RNN Special Interview (English)
 

Janina Janson - DE - RNN Special Interview (Deutsch)
 

French Delegate - RNN Special Interview (Romanes)
 

Guner Adbulaskoro - NL - RNN Special Interview
 

Zoran Dimov - International Romani Union - RNN Special Interview (Romanes)
 

Cliff Codona - UK - RNN Special Interview (English)
 

Documentaries, Dokumentationen, Dokumentacije

Trapped, Movie about the lead poisioning in Kosovska Mitrovica (Romanes and Hungarian, subtitled English)(Copyright DunaTV and RomaniMundi.com)
 

Gelem, Gelem - Documentary of the demonstrations of Roma against deportations in Germany (German, subtitled English)
 

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Di Fabrizio (del 10/12/2008 @ 09:48:49, in Europa, visitato 1816 volte)

Da Slovak_Roma

Il Consiglio delle OnG della Comunità Rom come organizzazione leader per oltre 120 associazioni civili rom e come la più forte piattaforma rom di Slovacchia, sta osservando la situazione di crescente nazionalismo e fascismo nei paesi vicini e specialmente in Ungheria, con profondo rammarico ed offesa.

Dal nostro punto di vista, i gruppi dei componenti delle guardie e gli estremisti nazionalisti in Ungheria, sono le unità paramilitari fasciste che, senza alcuna ragione, attaccano i membri della comunità Rom in Ungheria.

Questi gruppi stanno tentando di importare l'estremismo, il fascismo ed il nazionalismo anche nel territorio della Repubblica Slovacca. Noi, Rom, temiamo per la nostra vita. Queste attività ci ricordano gli anni '30 e l'espansione dell'estremismo, del fascismo e del nazionalismo in Europa, che terminò nell'olocausto del popolo Ebreo e Rom.

Consideriamo la situazione di squadre in uniforme di guardie e gruppi nazionalisti estremisti che marciano sul territorio della Slovacchia e diffondono la paura intorno a loro, come assolutamente inaccettabile.

Non comprendiamo il Governo Ungherese, guidato dal Primo Ministro Ferenc Gyurcsanyi, che si dichiara come un paese membro democratico dell'Unione Europea, senza reagire per fermare le attività delle Guardie e senza lavorare all'adozione della legislazione e degli strumenti di legge per evitare la diffusione del fascismo e del nazionalismo in Ungheria.

Ci appelliamo a tutti i paesi dell'Unione Europea, alle sue istituzioni e organizzazioni perché agiscano e ci aiutino a fermare questo terrore in espansione.

Ladislav Richter - Presidente

 
Di Fabrizio (del 11/12/2008 @ 09:39:05, in Europa, visitato 1652 volte)

Da Romano Them

6 dicembre 2008 - Secondo Petra Pau, membro del partito della sinistra tedesca Die Linke, il Comitato per gli Affari Interni del Bundestag mercoledì (scorso ndr) ha rigettato una mozione, presentata a maggio dal suo partito, che chiedeva una moratoria generale ai rimpatri in Kosovo. Veniva anche richiesto al Ministero degli Interni Tedesco di porre le basi per garantire la protezione alle minoranze del Kosovo e agli altri gruppi vulnerabili.

"E' irresponsabile deportare i Rom verso il Kosovo," ha detto Petra Pau nella sua intervista a Neues Deutschland, deplorando il mancato appoggio dei partiti conservatore e liberale. A maggio la sua collega, Ulla Jelpke, una delle autrici della mozione, aveva riferito al Bundestag che la decisione tedesca avrebbe avuto influenza anche sugli altri paesi. Ha poi aggiunto che il rimpatrio forzato avrebbe spinto i deportati nelle braccia dei trafficanti di persone e creato nuova miseria.

 
Di Fabrizio (del 15/12/2008 @ 09:28:37, in Europa, visitato 2289 volte)

Ricevo da Maria Grazia Dicati


Nell’anno 2007 i gruppi maggiormente colpiti da episodi di razzismo sono stati i cittadini romeni, i rom ed i sinti.
Scaricate il rapporto in formato pdf

La Rete Europea contro il Razzismo ha pubblicato il suo ultimo rapporto sul razzismo in Europa. I rapporti specifici su 25 paesi affrontano il tema del razzismo e della discriminazione in Europa a livello sia legislativo che locale, dalla politica alla pratica, su un periodo di 12 mesi.

I Rapporti non sono studi scientifici sullo stato delle pratiche razziste e discriminatorie in Europa, quanto piuttosto una compilazione di informazioni e dati raccolti dalle organizzazioni membri dell’ENAR. Questo contributo ha un particolare valore poiché il razzismo è spesso difficile da documentare e registrare, specialmente da parte delle fonti ufficiali, quindi le ONG offrono dati alternativi che provengono direttamente dalle esperienze di individui e comunità che sperimentano il razzismo spesso quotidianamente.

Il Rapporto, inoltre, presenta uno speciale sulla situazione dei Rom in Europa, la maggiore minoranza europea- concluso a Settembre 2008. Una raccolta di dati ed informazioni su Rom, Sinti e Camminanti tratti dai rapporti in Irlanda, Ungheria, Slovacchia, Repubblica Ceca, Romania, Bulgaria, Polonia, Italia, Lettonia, Lituania, Estonia e Regno Unito. Il Rapporto rivela un quadro allarmante di discriminazione nell’occupazione, istruzione, salute ed accesso a beni e servizi così come stereotipi negativi, discorsi fondati sull’odio nei media ed una crescente violenza razzista

Lo Shadow Report 2007 non mette in evidenza miglioramenti nella situazione delle discriminazioni sulla base della nazionalità, origine etnica o religione in Italia rispetto all’anno precedente.

In tutti gli ambiti analizzati, le discriminazioni verso migranti e minoranze sono rimaste immutate e la rappresentazione particolarmente negativa dell’immigrazione da parte dei media e del discorso pubblico ha alimentato un clima di paura e insicurezza che ha determinato un aumento del livello di xenofobia in Italia.

Nell’anno 2007 i gruppi maggiormente colpiti da episodi di razzismo sono stati i cittadini romeni, i rom ed i sinti. In queste senso si assiste ad un cambiamento nei gruppi target, che negli anni precedenti erano costituiti soprattutto da cittadini non comunitari e persone di fede musulmana, mentre nel 2007 sono i cittadini comunitari o in alcuni casi italiani appartenenti a minoranze (come i rom) i bersagli più colpiti. La situazione di particolare debolezza dei minori ne fa un gruppo particolarmente a rischio di discriminazione.

Nel settore dell’occupazione sono numerose le forme che può assumere la discriminazione. Si va dal mancato riconoscimento dei titoli di studio acquisiti nel paese d’origine, all’inserimento dei lavoratori stranieri nei livelli contrattuali più bassi e tra la manodopera generica o di bassa qualifica, all’applicazione di condizioni di lavoro più sfavorevoli. Lo scarso ricorso alla formazione e la mancata applicazione delle norme sulla sicurezza hanno determinato una crescita degli infortuni sul lavoro per i cittadini non comunitari, in controtendenza rispetto all’andamento generale degli infortuni.

Nel settore abitativo continua l’innalzamento dei prezzi delle case, che ha determinato nel corso dell’anno un aumento nel numero degli sfratti per morosità. Gli immigrati ricorrono all’acquisto dell’abitazione come soluzione sia per contrastare gli altissimi costi dell’affitto sia per evitare di incorrere nel diffuso problema del rifiuto dei proprietari di case di affittare ad inquilini non italiani. Permane la drammatica situazione abitativa dei campi rom (difficili condizioni igieniche e mancanza di qualsiasi tipo di servizio), che nel corso del 2007 sono state più volte al centro del dibattito pubblico.

Nell’ultimo anno scolastico si sono iscritti nelle scuole italiane poco più di 500.000 alunni con cittadinanza non italiana ed il loro numero è in costante aumento. Emerge il problema della alta concentrazione di alunni stranieri in alcune scuole e cominciano ad essere oggetto dell’attenzione dei ricercatori le questioni relative alle seconde generazioni. Molte polemiche sono state sollevate dalla circolare del Comune di Milano che escludeva dalle scuole dell’infanzia i figli di immigrati irregolari.

Per quanto riguarda il settore sanitario, le difficili condizioni di vita incidono pesantemente sulle condizioni di salute degli immigrati irregolari e dei rom. Questi ultimi incontrano inoltre grandi difficoltà nell’accesso ai servizi sanitari, anche quando possiedono un regolare permesso di soggiorno. I dati sulle interruzioni volontarie di gravidanza continuano a evidenziare una situazione particolarmente preoccupante per le donne straniere.

Tra le novità che registrate per il 2007 vi è la maggiore disponibilità di dati sulla violenza razzista da parte di fonti governative, segnale di un maggior interesse per il rilevamento del fenomeno. I dati forniti da queste fonti rimangono però distanti dalle informazioni rilevate dal ONG e associazioni, che hanno registrato per il 2007 numerosi episodi di violenza, sia verbale che fisica, soprattutto in concomitanza con alcuni fatti di cronaca.

Dal punto di vista del racial profiling l’evento più significativo dell’anno è stata la dura reazione delle forze di polizia all’uccisione di una donna italiana da parte di un cittadino rumeno, che ha portato a vaste operazioni di controllo e di sgombero dei campi.

Il rapporto sottolinea il fatto che nel 2007 la tendenza dei media a rappresentare gli immigrati in maniera fortemente negativa e ad associare il fenomeno migratorio ai temi della sicurezza si è accentuata ed è apparsa particolarmente evidente in corrispondenza di particolari eventi avvenuti durante l’anno. Il linciaggio mediatico nei confronti di rom ed immigrati (in particolare di nazionalità rumena) ha determinato un clima diffuso di ostilità e xenofobia.

Dal punto di vista legislativo, nel 2007 le speranze emerse l’anno precedente di veder realizzate alcune importanti modifiche alla normativa sull’immigrazione e sulla cittadinanza vengono meno, anche se nel corso dell’anno vengono emanate alcune circolari che modificano aspetti minori ma significativi della condizione dei cittadini stranieri. Da segnalare anche la procedura di infrazione avviata dall’Unione Europea nei confronti dell’Italia in merito alla trasposizione della direttiva 2000/43/CE ed il decreto approvato dal governo alla fine dell’anno che ha colpito soprattutto i cittadini romeni e i rom, additati come i responsabili della maggior parte dei crimini.

Tra le raccomandazioni presentate nel rapporto, le principali sono le seguenti:
  • Promuovere un discorso pubblico sull’immigrazione più equilibrato, meno legato ai temi della sicurezza e agli interessi politici ed elettorali dei partiti;
  • Progettare e realizzare un sistema di raccolta dati sulle discriminazioni nelle diverse sfere della vita pubblica;
  • Introdurre il diritto di voto alle elezioni amministrative e alle elezioni politiche per i cittadini stranieri residenti in Italia;
  • Riformare la legge sulla cittadinanza per permettere ai lungo residenti, ai bambini nati in Italia da genitori non italiani ed a quelli che arrivano in Italia da piccoli di avere più facilmente accesso alla cittadinanza;
  • Riformare la legge sull’immigrazione, in particolare abolire il “contratto di soggiorno” ed introdurre il meccanismo dello sponsor al fine di permettere ai potenziali migranti di entrare in Italia per cercare un posto di lavoro.
     

 
Di Fabrizio (del 16/12/2008 @ 08:54:32, in Europa, visitato 2137 volte)

Segnalazione (e traduzione) di Flora. L'articolo è pubblicato su DIVERS.RO

I Rom della Romania, una volta schiavi come gli afro-americani, e ancora in lotta per superare pregiudizi profondamente radicati, si sentono particolarmente ispirati dalla vittoria di Obama nelle Presidenziali americane, riporta l'agenzia AP.

"Quando ho visto Obama in Tv, il mio cuore si è riempito di gioia. Ho pensato che fosse uno di noi, per il colore della sua pelle." Ha detto Maria Savu all'agenzia di stampa Associated Press. Il suo nipotino, Obama Ilie Sorin Scoica, è nato nel villaggio di Rusciori, nella Romania centrale.

Il piccolo Obama è il terzo figlio di una famiglia povera che sopravvive con € 45 al mese di sussidi sociali. E' nato il 4 novembre il giorno che gli Americani hanno eletto il loro nuovo presidente multirazziale e Savu ha detto al giornale Evenimentul Zilei che spera che il suo nome gli porterà fortuna.

Banel Nicolita, un membro della nazionale di calcio rumena è un rom che proviene da una famiglia di otto persone che una volta viveva in una casa di fango. Le sue vittorie, contro ogni previsione, gli hanno guadagnato il soprannome di "Obama del football rumeno".

La Romania è la patria di 500.000 Rom secondo le stime ufficiali ma è opinione diffusa che ce ne siano almeno il doppio. Molte persone di origine Rom non dichiarano la loro etnicità a causa del pregiudizio diffuso, e molti vivono in povertà.

L'Agenzia dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea afferma anche che i Rom subiscono quotidianamente discriminazione nell'educazione, l'occupazione, i servizi sanitari e nell'alloggio - ragion per cui molti si identificano con le lotte dei neri americani.

"La vittoria di Obama ci dà motivazione." dice Gruia Bumbu, dell'agenzia nazionale per i Rom. Proprio come gli afro-americani, i Rom sono stati schiavi fino all'incirca lo stesso periodo del 19 secolo. Ma i Rom non hanno mai dato vita a un movimento per i diritti civili vasto e diffuso e oggi, sostiene Bumbu, "Siamo 20 o 30 anni indietro" .

"Quando vediamo che un afro-americano diventa presidente, questo ci dice che i sogni possono diventare realtà", dice, " E' come vedere la luce alla fine del tunnel, la lotta per le pari opportunità può avere un lieto fine"

 
Di Fabrizio (del 17/12/2008 @ 09:32:57, in Europa, visitato 2165 volte)

Da La voix des Rroms

Lo scorso mercoledì 10 dicembre, circa 300 Rrom venuti da tutta la regione parigina, originari della Romania, della Bulgaria, della Slovacchia e ancora da altre parti, hanno manifestato davanti alla rappresentanza della Commissione Europea a Parigi, per chiedere la cessazione delle espulsioni, un trattamento umano e il libero accesso al lavoro in Francia.

La foto racconta qualcosa di più. Il cartello ripreso dalla foto si rivolge a quelli che Georges Brassens citava nella canzone "L'auvergnat", troppo occupati "ad integrare" gli altri per rendersi conto che si tratta di essere umani "dotati di ragioni e dignità", come dice la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. In effetti, nel dipartimento 93 un certo numero di MOUS (Controllo d'opera urbana e sociale) hanno iniziato ad operare. Consistono nel parcheggiare i Rrom come bestiame in luoghi chiusi e protetti, dove non possono ricevere nessuno, e neanche i mezzi d'informazione hanno diritto ad entrare, e naturalmente senza alcuna possibilità di lavoro. Lo stato partner di questi progetti, non accorda loro questo diritto, ma nel contempo richiede loro un contributo di 30 euro al mese. Come possono guadagnare questi soldi, se legalmente non possono lavorare?

 

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