Da Roma_Daily_News
26 novembre 2008
Un innovativo incontro di due giorni a Londra - organizzato da Amnesty International - ha riunito attivisti Rom e dei diritti umani di tutta Europa. L'evento si è svolto lunedì, martedì e mercoledì (di settimana scorsa ndr), allo scopo di creare una nuova, collaborativa strategia per combattere la discriminazione in Europa contro i Rom , uno dei gruppi più marginalizzati del continente.
"Il problema fondamentale posto dagli attivisti Rom è di trovarsi di fronte ad un precipizio - e non c'è eco. Le loro richieste cadono in orecchie sorde," spiega Larry Olomoofe, dell'European Roma Rights Centre di Budapest. "Amnesty International può fornire una piattaforma per queste voci locali, ed amplificarle."
La nuova iniziativa fornirà maggior attenzione al lavoro di Amnesty International sui diritti dei Rom, e la porterà più vicina ai gruppi Rom esistenti.
"Ciò dev'essere inclusivo. Se dobbiamo lavorare con i Rom, dobbiamo coinvolgerli," dice Olomoofe. "Molto spesso, le OnG locali - ed i singoli - vengono abbandonati. Ma è arrivato un punto di svolta. La garanzia di Amnesty International da più credibilità all'argomento."
Olomoofe ritiene che le sezioni locali di Amnesty International possano giocare un ruolo primario nell'affrontare le tematiche rom.
"Alle sezioni locali di AI e ad altre OnG dovrebbe essere data più autonomia, così che possano lavorare più rapidamente. Incontri come questi formeranno buone relazioni di lavoro, così che AI possa fidarsi di noi in futuro."
Valeriu Nicolae, Direttore Esecutivo dell'Organizzazione di Base dei Rom Europei, è cosciente della dimensione di questa operazione.
"Sinora, il lavoro sui diritti umani non ha sortito molti effetti, e la situazione dei Rom non è migliorata. Inoltre non abbiamo abbastanza appoggio dalla società civile. I sindacati non sono interessati, nemmeno i gruppi femminili, neanche le istituzioni egualitarie. Le OnG rom hanno impiegato anni rimanendo più o meno ignorate. Ma questo può cambiare."
Amnesty International giocherà un ruolo chiave nell'esercitare pressione. "Gli attivisti Rom sono facilmente allontanati, ma se c'è Amnesty International i governi iniziano a prestare attenzione. Possono negarlo, ma poi iniziano ad agire, perché si sentono messi in discussione," dice Nicolae.
Nella Repubblica Ceca, Amnesty International sta iniziando a vedere i benefici del lavorare a stretto contatto con le OnG locali.
"Le varie OnG hanno forze differenti. Alcune si focalizzano sul lavoro di base, altre si occupano di questioni legali. La forza di Amnesty International è nel condurre le campagne," spiega Jindra Parizkova, Coordinatrice per l'Educazione ai Diritti Umani della sezione ceca di Amnesty International.
"Il nostro ruolo è di raggiungere il pubblico ed i governi. Possiamo aumentare l'impatto delle OnG locali facendo pressione assieme. E' l'unico modo che può funzionare. Per esempio, abbiamo incontrato il ministero ceco dell'Istruzione e vediamo segni che stanno già cooperando."
Molto del lavoro della coalizione nella Repubblica Ceca si è focalizzato sulla scuola. Spiega Jindra Parizkova: "Vogliamo combinare le tematiche rom con l'educazione ai diritti umani. Abbiamo idee, come la fabbricazione di giochi da tavolo per le scuole, che riguardano tutti i gruppi marginalizzati, non solo i Rom."
Valeriu Nicolae concorda: "Non si tratta solo di diritti etnici. Questi bisogni vanno risolti nel quadro dei diritti umani."