Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
Semplice: non lo faccio per essere alla moda!

L'OROLOGERIA DI MILANO srl viale Monza 6 MILANO

siamo amici da quasi 50 anni, una vita! Per gli amici, questo e altro! Se passate di li', fategli un saluto da parte mia...

ASSETTO VARIABILE

E' sospeso sino a data da destinarsi.

Le puntate precedenti sono disponibili QUI


Volete collaborare ad ASSETTO VARIABILE?
Inviate una
mail
Sostieni il progetto MAHALLA
 
  
L'associazione
Home WikiMAHALLA Gli autori Il network Gli inizi Pirori La newsletter Calendario
La Tienda Il gruppo di discussione Rassegna internazionale La libreria Mediateca Documenti Mahalla EU Assetto Variabile
Inoltre: Scuola Fumetti Racconti Ristorante Ricette   Cont@tti
Siamo su:  
Richiediamo chiarezza. Di Rom si parla poco e male, anche quando il tema delle notizie non è "apertamente" razzista o pietista, le notizie sono piene di errori sui nomi e sulle località

La redazione
-

Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Fabrizio (del 07/06/2010 @ 01:11:03, in blog, visitato 1759 volte)

Ho dato una ripulita (una faticaccia!) al mio magazzino di documenti/dichiarazioni/curriculum e varia umanità.

Ora ha un aspetto molto più spartano, ma almeno ci si naviga senza problemi e forse si può persino trovare quel che si cerca.

Se avete un po' di tempo che vi avanza, dateci una sbirciata, c'è davvero molto materiale, con qualche chicca di antiquariato.

Articolo Permalink Commenti Oppure (2)  Storico >>  Stampa Stampa
 

Ricevo da Roberto Malini

Alessia, la cui testimonianza è stata raccolta dal Gruppo EveryOne, è stata inoltre offesa in quanto persona transessuale.

Mercoledì 2 giugno scorso Alessia Bellucci si recava alle Grotte di Frasassi, a San Vittore, dove svolge la professione di guida turistica alle dipendenze del Consorzio di Frasassi. Nel tragitto in bus navetta che dalla stazione porta all'ingresso della Grotta Grande del Vento, suo luogo di lavoro abituale, un turista italiano si lamenta del fatto che nel parcheggio adiacente alla stazione, adibito alla sosta di caravan e roulottes, stazionino anche alcuni caravan di Rom e Sinti. "Bisogna mandarli via, gli zingari, questo è un posto da turisti!" esordisce, mentre alla sua voce se ne aggiungono altre, cariche di affermazioni razziste ai danni dell'etnia Rom.

"Noi siamo lieti che lei, da turista, stia visitando i nostri luoghi," risponde a quel punto Alessia, "a condizione che ne rispetti gli abitanti. Chi si trova al parcheggio è un abitante al pari di tutti gli altri e noi gradiremmo venga rispettato da chi arriva. Qui a Genga siamo persone civili e le persone civili conoscono una sola razza: la razza umana." A quelle affermazioni i turisti nel bus non replicavano. Appena scesa, tuttavia Alessia, che è una persona transessuale, veniva raggiunta da quattro turisti presenti nel mezzo poco prima: "È un trans, lasciatela perdere" gridano, e ancora: "Comincia male la giornata con un trans!". A quella frase sono seguite ulteriori offese.

"Quanto accaduto ad Alessia rappresenta la chiusura mentale, la volgarità e l'ignoranza che vengono ormai ostentate, nel nostro Paese, degenerando a volte in atti di intolleranza e violenza" affermano Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau, co-presidenti del Gruppo EveryOne, che hanno raccolto la testimonianza della ragazza. "Omofobi, transfobici e razzisti si sentono purtroppo al sicuro a causa di una sottocultura pericolosa e dilagante, mentre mancano programmi istituzionali di inclusione e sensibilizzazione sociale sulle diversità razziali e di genere: un dovere cui il Governo e le istituzioni locali dovrebbero adempiere con urgenza e costanza. Il nostro Gruppo ne ha parlato recentemente, con viva preoccupazione, durante un incontro con l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, la signora Navi Pillay. Sono necessari" continuano gli attivisti, "piani straordinari che, di concerto con le organizzazioni umanitarie, non solo assistano i più deboli e discriminati, ma soprattutto sensibilizzino coscientemente e in modo corretto tutte le fasce della popolazione, per evitare derive razziste incontrollabili che bollino definitivamente l'Italia come uno dei Paesi più intolleranti d'Europa. Siamo solidali con Alessia e orgogliosi del suo coraggio e della sua determinazione," concludono, "certi che la sua sensibilità rappresenti una rarità da tutelare in ogni sede".

Per ulteriori informazioni:
Gruppo EveryOne
+39 393 4010237 :: +39 331 3585406
info@everyonegroup.com :: www.everyonegroup.com

Articolo Permalink Commenti Oppure (1)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 07/06/2010 @ 09:04:53, in casa, visitato 2090 volte)

Da Roma_Daily_News

Greek Helsinki Monitor

25/05/2010 - Per la seconda volta in cinque anni, il Comitato Europeo per i Diritti Sociali ha condannato la Grecia per serie, continue ed estese discriminazioni contro i Rom rispetto ai diritti dell'abitare. In un riesame senza precedenti tramite il sistema dei reclami collettivi, all'unanimità il Comitato ha confermato tutte le accuse principali nel merito di una denuncia collettiva presentata in marzo 2008 da Interights assieme al Greek Helsinki Monitor. La denuncia dettaglia la continua mancanza del governo greco nel fornire ai Rom un alloggio adeguato e le relative infrastrutture, come anche il suo coinvolgimento in oltre 20 sgomberi forzati dal 2004. Inoltre mette luce alla sistematica discriminazione provata dai Rom e al fallimento del governo nel fornire adeguate salvaguardie e rimedi per questa comunità vulnerabile. Ci sono circa 300.000 individui di origine rom che vivono in Grecia, ed a causa dell'assenza di alloggi adeguati, molti si trovano in 52 accampamenti improvvisati e pericolosi.

La denuncia segna un punto di svolta nei lavori del Comitato, dato che è la prima volta che viene chiesto di riesaminare una questione esaminata in precedenza. Nel riconsiderarla, il Comitato ha trovato non solo che la Grecia ha fatto progressi insufficienti nell'applicare le raccomandazioni delle decisioni precedenti, ma che ha anche commesso significative nuove violazioni dei suoi obblighi alloggiativi. Come risultato, la situazione per le famiglie rom è peggiorata negli ultimi cinque anni.

Commentando la decisione. Iain Byrne, avvocato di Interights che aveva lavorato al caso, ha detto: "Questa decisione dimostra chiaramente che i governi non possono continuare impunemente a trascurare i loro obblighi economici e verso i diritti sociali. Respingendo le obiezioni del governo greco di riesamine del caso, il Comitato ha mandato un chiaro segnale che alle vittime non dev'essere negato l'accesso alla giustizia. Si spera che, nonostante l'inazione degli ultimi cinque anni, il governo agisca concretamente rispetto alle gravi preoccupazioni del Comitato."

Elaborando una gran quantità di materiale presentato dai reclamanti, assieme ad esperti nazionali, del Consiglio d'Europa e  ONU, il Comitato ha trovato prove significative che i Rom continuano a vivere in alloggi che mancano di infrastrutture e dei minimi standard di abitabilità. Molti insediamenti consistono solo in prefabbricati senza elettricità, acqua corrente o raccolta dei rifiuti.

Il Comitato ha respinto gli argomenti del governo che la legislazione greca fornisca adeguata salvaguardia alla prevenzione della discriminazione, sottolineando che in generale, ma in particolare nel caso dei Rom, non sia sufficiente garantire semplicemente un pari trattamento come protezione contro ogni discriminazione. Invece, l'uguaglianza reale ed efficace richiede che si tenga conto della diversa situazione in cui si trovano i Rom.

Il Comitato ha anche concluso che il governo ha mancato di dimostrare che né la legge né la pratica offrissero una consultazione a chi fosse colpito da sgombero, incluso un ragionevole preavviso o informazioni su una sistemazione alternativa. Riassumendo, "non è stato fatto alcuno serio sforzo per trovare siti o sistemazioni alternative."

Con una constatazione che potrebbe anche aver ricadute sull'accesso alla giustizia per altre comunità marginalizzate, il Comitato ha inoltre ritenuto che i ricorsi legali disponibili non sono sufficientemente accessibili. Con molte famiglie rom che non sono a conoscenza del diritto di contestare un avviso di sgombero, per esempio, il Comitato ha trovato che "le circostanze speciali delle famiglie rom minacciate da sgombero significano che dev'essere disponibile un supporto speciale, che comprenda consulenza mirata sulla disponibilità di assistenza legale ed in merito ai ricorsi." 

Il Comitato ha concluso all'unanimità che ci sono state violazioni (a) dell'articolo 16 della Carta sul fatto che non viene tenuto sufficientemente conto della situazione differente delle famiglie rom, col risultato che un numero significativo di famiglie rom continua a vivere in condizioni al di sotto degli standard minimi e (b) dello stesso articolo 16 per il fatto che le famiglie rom continuano ad essere sgomberate a forza, in violazione della Carta, ed i rimedi legali generalmente disponibili non sono loro sufficientemente accessibili.

Panayote Dimitras, portavoce del Greek Helsinki Monitor, ha detto: "Il governo deve ammettere che il programma alloggiativo per i Rom è fallito; la maggior parte dei prestiti per gli alloggi non aiuta i Rom a spostarsi dagli insediamenti poveri verso case adeguate; mentre invece sono accaduti centinaia di sgomberi forzati. Le autorità appropriate devono investigare su queste accuse e punire chi verrà trovato responsabile. Il governo deve nominare nuove persone per implementare un nuovo piano d'integrazione globale ed efficace, [...]. Questo nuovo approccio richiede che le autorità lavorino direttamente con i Rom e quanti li rappresentano realmente, piuttosto che con -leader- rom assimiliti nominato dallo stato."

Per ulteriori informazioni:

Iain Byrne, Senior Lawyer, ibyrne@interights.org Tel: 020 7843 0483. www.interights.org
Panayote Dimitras, Greek Helsinki Monitor panayote@greekhelsinki.gr - office@greekhelsinki.gr
Tel: (+30) 2103472259
http://cm.greekhelsinki.gr
Address: P.O. Box 60820, GR-15304 Glyka Nera.

Note:

1. Secondo la Carta Sociale Europea, gli Stati membri hanno concordato di tutelare i diritti sociali ed economici di tutti i loro cittadini. Il Comitato è responsabile per l'esame "reclami collettivi" di non conformità con la Carta. Una denuncia collettiva non richiede vittime specifiche da identificare, piuttosto il reclamo è considerato sulla base di modelli di evidenza.

2. Interights, in collaborazione con Greek Helsinki Monitor, ha presentato una denuncia (n. 49/2008) il 31 marzo 2008 al Comitato Europeo dei Diritti Sociali contro la Grecia riguardo serie e diffuse violazioni dei diritti abitativi della comunità Rom e relative garanzie, come da articolo 16 della Carta insieme alla salvaguardia contro non discriminazione nel preambolo.

3. Nella sua decisione sulla prima denuncia collettiva (n. 15/2003) European Roma Rights Center contro la Grecia, datata 8 dicembre 2004, il Comitato concludeva che le azioni e le politiche greche in relazione al diritto alla casa dei rom erano in violazione dell'articolo 16 della Carta: 'Il numero insufficiente di abitazioni di qualità accettabile per soddisfare le esigenze dei Rom stabiliti; il numero insufficiente di punti di sosta per i Rom che hanno scelto di seguire uno stile di vita itinerante o che sono costretti a farlo; Lo sfratto sistemico dei Rom da siti o abitazioni occupate illegalmente da loro."

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 08/06/2010 @ 09:10:22, in Kumpanija, visitato 1844 volte)

Da Roma_Daily_News (altre notizie su Amoun Sleem)

GoJerusalem.com

Un centro comunitario preserva il patrimonio culturale dei circa 1.500 Dom che da centinaia di anni vivono nella Città Vecchia di Gerusalemme.

Amoun Sleem ricorda quando mendicava con altri giovani per le strade della Città Vecchia, un modo tradizionale con cui guadagnavano un po' di soldi per le loro famiglie. Ma un giorno comprese che la sua vita, e quella della comunità, doveva cambiare, e lanciò una campagna per migliorare la sorte di un gruppo che molti gerusalemiti neanche sapevano esistesse nella città.

"Decisi che questo non era ciò che volevo," dice Sleem (in foto), il cui vero nome, che significa speranza, è legato a quello che lei e gli altri suoi collaboratori stanno tentando di dare ai circa1.500 zingari che vivono a Gerusalemme da oltre 500 anni, come dice lei. Con radici in India, Persia, Turchia e nei Balcani, questo gruppo è noto come la comunità Dom della città, molti dei quali sono musulmani, a differenza dei Rom europei che sono cristiani. Ci sono comunità dom sparse in tutto il Medio Oriente.

Di quanti sono rimasti a Gerusalemme - molti scapparono durante o dopo la Guerra dei Sei Giorni - quasi tutti vivono in un'enclave vicino alla Porta dei Leoni, come la famiglia di Sleem, che ha mantenuto la stessa casa per 200 anni. Mentre in precedenza gli zingari si spostavano da un posto all'altro, oggi hanno adottato uno stile di vita più sedentario, e Sleem dice che "avere una stabilità è meglio del vagare."

Molti componenti della comunità hanno lasciato il linguaggio nativo domari per l'arabo. Ora Sleem ed i suoi collaboratori stanno lavorando per preservare e migliorare la comunità, soprattutto attraverso le donne e i bambini, per superare la povertà e l'analfabetismo, mantenendo vive le tradizioni.

Assieme alle donne, tradizionalmente escluse dalla forza lavoro, Sleem ha fondato nel 1999 a Gerusalemme la Domari Society, ed un Centro Comunitario nel 2005, nel quartiere di Shuafat. Al centro, corsi di cucito ed altre attività, viene venduto artigianato ed altri oggetti. Intanto, Sleem e la sua squadra di lavoro si rivolgono alla loro comunità per migliorare la loro sorte. Programmi pomeridiani forniscono assistenza, sono state ridotte le tasse scolastiche, e quando inizia la scuola vengono distribuiti nuovi zaini e materiale scolastico. "Li incoraggia ad andare a scuola," dice Sleem, "possono sentirsi come tutti gli altri bambini."

Le donne apprendono mestiere attraverso corsi da parrucchiera, ad operare in piccole attività come il catering o la produzione artigianale, ed aiutate a condurre le loro famiglie, di solito estese. Sogna che "anche gli zingari aprano un'attività propria,... magari un ristorante," offrendo piatti come il kishk, uno yogurt che contiene bulgur (grano cotto e spezzato, ndr), ed il loro tea tipico. "In questo momento mi sento come se la mia società stesse tornando lentamente alle sue radici," dice.

Quando oggi vede giovani zingari a mendicare, Sleem ricorda se stessa a quell'età. "Mi si spezza il cuore, ma fornisce anche una sfida per lavorare più duramente... Dobbiamo continuare a provare, e nulla ci fermerà fino a raggiungere i nostri obiettivi e le speranze," dice. "E 'una specie di sogno per me, e non mi arrenderò fino sentirò di avercela fatta".

To arrange a visit to the Gypsy Community Center, call +972-(0)54-206- 6210.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 08/06/2010 @ 09:26:21, in Italia, visitato 1629 volte)

ArciDallò, piazza Ugo Dallò, Castiglione delle Stiviere (MN)
Venerdì 11 Giugno alle 21.00

cortometraggi “Porrajmos” e “Ugo” (*)
2 cortometraggi sul Porrajmos, lo sterminio dei Sinti e Rom nella seconda guerra mondiale.
Ne parliamo con Carlo Berini (SucarDrom) e esponenti della comunità Sinta

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 08/06/2010 @ 09:50:44, in casa, visitato 1814 volte)

Segnalazione di Flora Afroitaliani-e

Mercoledì 9 Giugno 2010 - ore 18.30-20.30
Planetarietà – Via P. Falconieri 84 (Monteverde)

il Gruppo 105 di Amnesty International e Monteverde Antirazzista
invitano alla tavola rotonda

NON SI SGOMBERANO I DIRITTI UMANI
I diritti abitativi: testimonianze e progetti in difesa di uno dei principali diritti economico-sociali.

La pratica degli sgomberi forzati, una grave violazione dei diritti umani, ha subito di recente un notevole incremento.
In particolare, ma non solo, coinvolge le comunità rom e sinti, che più di altre sono emarginate e discriminate in tutto il continente. In Italia vivono per lo più ai margini della società, in condizioni abitative precarie e degradanti, e non per loro scelta, come vuole la diceria comune.
Il “Piano Nomadi” lanciato nel luglio scorso dal Comune e dal Prefetto di Roma risponde a questa situazione disastrosa con sgomberi forzati di molti insediamenti rom, senza garantire la consultazione completa delle comunità interessate né alloggi alternativi per tutte le persone sgomberate.
Sono palesi violazioni dei diritti umani, a cui bisogna reagire: a tutte le persone che vivono negli insediamenti abitativi precari si debbono assicurare protezione e rispetto dei loro diritti, al pari di tutte le altre persone che vivono nel nostro paese.
Per informare e sensibilizzare sul tema l’opinione pubblica, il Gruppo Italia 105 di Amnesty International e Monteverde Antirazzista organizzano una tavola rotonda sul tema.

Partecipano:
Roberta Zaccagnini – Amnesty International
Guendalina Curi – Popica Onlus
Gianluca Staderini – Popica Onlus
Sofia Sebastianelli – Action
Aldo Pierangelini – Asl Rm E
Catia Mancini – Arci solidarietà
Alberto Barbieri – Medici per i diritti umani
Testimonianze dirette dal Campo autorizzato Cesare Lombroso, dalla Comunità Metropoliz e dal Centro di Accoglienza Forlanini: Umiza Halivovich, Christian Memet, Emran Tarakai

Moderatore: Giulio Coppi – Amnesty International gruppo Italia 105

Al termine dell’incontro: aperitivo con tutti i partecipanti.
Ingresso libero.

Per maggiori informazioni:
Gruppo 105 Amnesty International
gr105@amnesty.it - www.amnestylazio.it
Alessandro Casagrande: 328 640613

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 08/06/2010 @ 16:30:24, in media, visitato 1822 volte)

Immagine tratta da ale1980italy.wordpress.com

E' di ieri la notizia del tentato rapimento di un neonato dall'ospedale di Nocera Inferiore. Tentativo per fortuna conclusasi col ritrovamento del bambino, e col solito giro di controllo nei campi nomadi, col solito corollario dei media (immagine).

Perché si sa, anche se tutte le ricerche in tal senso hanno sempre smentito questa voce, che gli zingari rapiscono i bambini, basta leggere i commenti alle pagine dei giornali.

Oggi, un altro caso a Prato, dove addirittura un gruppetto di 3, forse 4 persone, riesce ad allontanarsi indisturbato. Naturalmente per i testimoni erano dei Rom, anche se non si capisce in base a cosa. Intanto i soliti controlli nei vari campi ed i primi riconoscimenti non hanno portato a nessun risultato. Insomma, il tutto mi sembra un caso tipico di isteria collettiva.

Nel frattempo. come scrivevo sopra, si è risolto positivamente il precedente rapimento di Nocera Inferiore. La colpevole è stata colta in flagranza di reato, non era rom e così si è aperta la gara a trovare tutte le ragioni e le giustificazioni possibili che l'abbiano condotta a quel gesto. Un trattamento, umano per carità, che mai verrà riservato a nessun rom.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 09/06/2010 @ 09:09:03, in scuola, visitato 1933 volte)

Segnalazione di Ramo Mujkic

 il link per chi legge da Facebook

Tutti Giù Per Terra - 1997 - Walter lavora come obbiettore dell'ufficio immigrazione col compito di "Regolare la scolarizzazione dei Bambini Nomadi". Compito tutt'altro che facile. Anche per l'ignoranza delle maestre delle elementari...

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 09/06/2010 @ 09:25:27, in musica e parole, visitato 1949 volte)

sabato 12 giugno 2010 alle ore 22.00
Centro Sociale Sos Fornace Via San Martino 20 Rho, Milano
Le melodie raminghe del maestro Jovica Jovic tornano a far ballare la Fornace. Assieme a lui sul palco anche i Gypsy sound System da Ginevra, un progetto musicale che da più di cinque anni seduce un pubblico universale, da New York a Melbourne, con musica folk, popolare, tzigana, meticcia e multiculturale.

 Un video dei Gypsy sound System da Youtube

L'appuntamento su Facebook

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 09/06/2010 @ 13:12:40, in Italia, visitato 2274 volte)

Segnalazione di Roberto Malini

Da Il Post

Anche ieri, nel caso del neonato rapito, si è parlato per ore di una presunta e inesistente pista rom
Il pregiudizio razzista contro i rom ha già fatto molti danni, e l'informazione non aiuta a combatterlo

Le cronache di ieri si sono occupate molto del rapimento di un neonato all'ospedale "Umberto Primo" di Nocera Inferiore: una donna si era travestita da infermiera e aveva portato via con una scusa Luca Cioffi, nato appena poche ore prima. Il caso si è concluso bene, fortunatamente, intorno a mezzanotte: i poliziotti hanno fatto irruzione in un appartamento poco distante dall'ospedale, hanno ritrovato Luca Cioffi e hanno arrestato la donna responsabile del suo rapimento. La donna si chiama Annarita Buonocore e fa effettivamente l'infermiera, ma in altro ospedale di Nocera.

A caso chiuso, neonato al sicuro e colpevole non più in grado di nuocere, forse è il caso di ragionare su un'altra cosa che è successa ieri, relativamente al rapimento di Luca Cioffi. Per buona parte del pomeriggio, infatti, diversi giornali hanno raccontato che la pista sulla quale stavano investigando i poliziotti portava a una o due donne di etnia rom.

"Caccia a due donne rom su Fiat Verde", ha scritto l'AGI. "Si cerca una Fiat Punto di colore verde con due donne rom a bordo", ha scritto il Tempo. Diversi altri siti di notizie hanno rilanciato la notizia, e la "caccia a due donne rom" è stata a lungo il titolo degli articoli che raccontavano la vicenda del rapimento. Oggi sappiamo che la responsabile del rapimento è una donna bianca (di nazionalità italiana) e poco dopo il ritrovamento del bambino il questore di Salerno ha detto che "avevamo una traccia precisa e abbiamo seguito una sola pista". Insomma, secondo la polizia la pista delle donne rom non è mai esistita. D'altra parte, la madre del bambino rapito ha detto da subito che l'infermiera parlava italiano molto bene. Resta da capire perché la "pista rom" sia arrivata sui mezzi di informazione e perché ci sia rimasta così a lungo.

L'ANSA non ha battuto alcun comunicato scrivendo dell'esistenza di una pista rom. Questa fa capolino invece in un dispaccio dell'Adnkronos delle 19,22, ma per essere smentita dalla voce di uno degli investigatori: "Dalle testimonianze raccolte, riteniamo che la donna che ha portato via il piccolo Luca fosse italiana e non una rom". E in effetti l'ANSA interviene poco dopo, prima per dare conto delle ricerche infruttuose dei poliziotti nei campi rom della zona (ma la pista c'era o no, allora?) e poi per dare la smentita definitiva, poco prima delle 21.

Qualcuno ha detto che si trattava di donne di etnia rom – controlli, senza esito, sono stati fatti in campi rom – ma in serata un identikit diffuso a tutte le forze dell'ordine e su tutto il territorio nazionale ha fatto chiarezza: si tratta di una donna giovane, di carnagione scura, capelli ondulati e lunghi, corporatura esile, altezza tra 1,70 e 1,75, nazionalità italiana perché ha scambiato parole con la mamma e con la nonna del bambino e ha dimostrato di conoscere bene la lingua.

Salvo poi battere un altro dispaccio intorno alle 22, poche ore prima che Luca Cioffi venisse ritrovato, con questo testo:

(ANSA) – ROMA, 7 GIU – Un traffico di neonati tra la provincia di Napoli e l'Agro Sarnese Nocerino venne scoperto due anni fa dai carabinieri della compagnia di Nocera Inferiore, gli stessi che oggi sono impegnati nelle ricerche del neonato rapito nell'ospedale della città. In quel caso, però, i bambini oggetto del traffico non erano stati precedentemente sequestrati, ma erano gli stessi genitori – dei nomadi rom – a metterli in vendita. I soldi venivano divisi tra la mediatrice, una donna del posto, che venne arrestata, e i genitori dei bambini, quattro romeni e due slavi. Nel corso dell'operazione fu anche recuperata una neonata di 21 giorni che era stata appena consegnata ad una coppia italiana. Le indagini erano partite da una denuncia per truffa presentata da una coppia di coniugi del beneventano. Avevano conosciuto alcuni mesi prima la mediatrice, che si era presentata come una benefattrice e aveva proposto loro un metodo "alternativo" per ottenere un figlio senza attendere le lungaggini della procedura per l'adozione. Alla coppia di Benevento la donna aveva anche rilasciato una ricevuta per 18 mila euro: "Per la consegna di due bambine", era specificato.

Insomma, un caso piuttosto diverso da quello di ieri – quello era un rapimento, questo era invece era un traffico di bambini venduti volontariamente – ma secondo l'ANSA abbastanza simile da essere messo in relazione coi fatti in corso.

Non si tratta affatto di un fenomeno nuovo. C'è il caso di Ponticelli, a seguito del quale una ragazza fu condannata per tentato sequestro. Un caso oggetto di un libro del giornalista del Corriere Marco Imarisio, che lo definì "una montatura": i giornali titolarono "rom tenta di rapire neonata", la ragazza in questione venne quasi linciata, nei giorni successivi diversi campi rom vennero dati alle fiamme, per vendetta. Dopo qualche giorno – nel silenzio quasi assoluto dei giornali, stavolta – in molti espressero dubbi sul fatto che si trattasse davvero di un tentativo di rapimento. In ogni caso, venne fuori che la ragazza non era nemmeno di etnia rom. Qualche anno prima ci fu un altro caso simile a Lecco, qualche tempo dopo accadde la stessa cosa a Catania: arresti per rapimento, grandi allarmi e titoloni sugli zingari che rapiscono i bambini, e poi assoluzioni per mancanza di qualsiasi elemento a carico dell'accusa.

Viviamo in un paese in cui – a causa di una singolare e inquietante commistione di psicosi collettive, razzismo e mitologia medievale – per ogni bambino rapito si trova sempre qualcuno pronto a tirar fuori e avvalorare presunte "piste rom". Un paese in cui una persona di etnia rom che si avvicina a un bambino è già un "tentativo di rapimento": al quale seguono – nel migliore dei casi – degli arresti; nel peggiore, dei linciaggi. Ma è molto peggio di così. Viviamo in un paese in cui dello stesso pregiudizio ignorante sono vittime a volte le stesse forze dell'ordine, o la magistratura: all'epoca del caso di Ponticelli il sostituto procuratore Alessandro Piccirillo disse in aula che "la Romania è entrata a far parte nella comunità europea, pertanto deve integrarsi con la nostra cultura. Il rapimento dei neonati non appartiene alla nostra cultura". Ma è molto peggio di così. Viviamo in un paese in cui – salvo qualche eccezione – l'informazione e il giornalismo non si lasciano scappare un'occasione per mettere nello stesso titolo la parola "rapimento" e quella "rom", anche quando i fatti suggerirebbero maggiore cautela, salvo poi scrivere lunghi articoloni indignati per gli effetti criminali e perversi delle campagne d'odio innescate con la loro complicità.

Mentre scriviamo alcuni giornali sono già saltati sul prossimo caso, stavolta a Prato: l'AGI scrive che "tre rom cercano di rapire un bambino". L'ANSA descrive la dinamica dei fatti e racconta quindi quello che oggi, in Italia, è considerato – dalle persone, dalla stampa, dai carabinieri – un "tentativo di rapimento".

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, sulla base della testimonianza di un vicino di casa della famiglia del piccolo, erano circa le 16 quando un uomo, con i baffi, si sarebbe avvicinato al muretto del terrazzino dove il bambino stava giocando da solo, mentre i genitori erano dentro casa. L'estraneo avrebbe teso le braccia al bimbo che avrebbe reagito immobilizzandosi. A notare tutta la scena il vicino di casa che, preoccupato anche per aver visto due rom nel posteggio condominiale, ha raggiunto l'uomo chiedendogli spiegazioni su cosa stava facendo. Lo sconosciuto, senza dire nulla, si sarebbe allontanato a piedi insieme alle due donne.

Articolo Permalink Commenti Oppure (1)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 315 316 317 318 319 320 321 322 323 324 325 326 327 328 329 330 331 332 333 334 335 336 337 338 339 340 341 342 343 344 345 346 347 348 349 350 351 352 353 354 355 356 357 358 359 360 361 362 363 364 365 366 367 368 369 370 371 372 373 374 375 376 377 378 379 380 381 382 383 384 385 386 387 388 389 390 391 392 393 394 395 396 397 398 399 400 401 402 403 404 405 406 407 408 409 410 411 412 413 414 415 416 417 418 419 420 421 422 423 424 425 426 427 428 429 430 431 432 433 434 435 436 437 438 439 440 441 442 443 444 445 446 447 448 449 450 451 452 453 454 455 456 457 458 459 460 461 462 463 464 465 466 467 468 469 470 471 472 473 474 475 476 477 478 479 480 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 492 493 494 495 496 497 498 499 500 501 502 503 504 505 506 507 508 509 510 511 512 513 514 515 516 517 518 519 520 521 522 523 524 525 526 527 528 529 530 531 532 533 534 535 536 537 538 539 540 541 542 543 544 545 546 547 548 549 550 551 552 553 554 555 556 557 558 559 560 561 562 563 564 565 566 567 568 569 570 571 572 573 574 575 576 577 578 579 580 581 582 583 584 585 586 587

Titolo
Quest'anno ci saranno le elezioni europee. Ti senti coinvolto:

 Per niente
 Poco
 Normalmente
 Abbastanza
 Molto

 

Titolo
La Newsletter della Mahalla
Indica per favore nome ed email:
Nome:
Email:
Subscribe Unsubscribe

 

********************

WIKI

Le produzioni di Mahalla:

Dicono di noi:

Bollettino dei naviganti:

********************


Disclaimer - agg. 17/8/04
Potete riprodurre liberamente tutto quanto pubblicato, in forma integrale e aggiungendo il link:
www.sivola.net/dblog.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. In caso di utilizzo commerciale, contattare l'autore e richiedere l'autorizzazione.
Ulteriori informazioni sono disponibili QUI

La redazione e gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ai post.
Molte foto riportate sono state prese da Internet, quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non hanno che da segnalarlo, scrivendo a info@sivola.net

Filo diretto
sivola59
per Messenger Yahoo, Hotmail e Skype


Outsourcing
Questo e' un blog sgarruppato e provvisorio, di chi non ha troppo tempo da dedicarci e molte cose da comunicare.
Alcune risorse sono disponibili per i lettori piu' esigenti:

Il gruppo di discussione

Area approfondimenti e documenti da scaricare.

Appuntamenti segnalati da voi (e anche da me)

La Tienda con i vostri annunci

Il baule con i libri Support independent publishing: Buy this e-book on Lulu.


Informazioni e agenzie:

MAHALLA international

Romea.cz

European Roma Information Office

Union Romani'

European Roma Rights Center

Naga Rom

Osservazione


Titolo
blog (2)
Europa (7)
Italia (6)
Kumpanija (2)
media (2)
musica e parole (4)

Le fotografie più cliccate


21/11/2024 @ 16:15:01
script eseguito in 126 ms

 

Immagine
 1995 - redazione del bollettino per le scuole IL VENTO E IL CUORE... di Fabrizio



Cerca per parola chiave
 

 
 

Circa 7933 persone collegate


InChat: per non essere solo un numero scrivete /n  e poi il vostro nome/nick

< novembre 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
 
             
Titolo
blog (506)
casa (438)
conflitti (226)
Europa (986)
Italia (1410)
Kumpanija (377)
lavoro (204)
media (491)
musica e parole (445)
Regole (348)
scuola (335)
sport (97)

Catalogati per mese:
Maggio 2005
Giugno 2005
Luglio 2005
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024
Novembre 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
BuongiornoE-mail: giovannidinatale1954@gmail.comOf...
28/12/2021 @ 11:20:35
Di giovannidinatale
Hi we are all time best when it come to Binary Opt...
27/11/2021 @ 12:21:23
Di Clear Hinton
 

Locations of visitors to this page

Contatore precedente 160.457 visite eliminato il 16/08/08 per i dialer di Specialstat

 Home page © Copyright 2003 - 2024 Tutti i diritti riservati.

powered by dBlog CMS ® Open Source