Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 23/10/2008 @ 09:16:18, in lavoro, visitato 1405 volte)
Da
Czech_Roma
Brno, 17.10.2008, 09:09 - Il gruppo di servizio Rom IQ di Brno terminerà alla
fine di questo mese il suo progetto educativo di tre anni, che si è focalizzato
sui Rom ed ha avuto grande successo, lo ha detto oggi a CTK Veronika Vankova, a
capo del progetto.
Il progetto è stato disegnato per aumentare il livello dell'istruzione e
della qualificazione dei Rom e migliorare la loro situazione sociale ed
economica, ed è stato raggiunto, ha detto Vankova.
Oltre 2.000 persone si sono unite al progetto, soprattutto giovani tra i 13 e
i 18 anni. Una delle mete era convincere i giovani Rom a rimanere nel processo
educativo quanto più a lungo possibile, ed è stata soddisfatta, ha detto Vankova.
L'80% degli studenti del nono grado coinvolti nel progetto hanno presentato
richiesta di ammissione alla scuola secondaria e ce l'hanno fatta, ha detto
Vankova.
"I contatti individuali con i candidati alla scuola secondaria mostrano
progressi visibili nella loro capacità di definire i loro obiettivi personali in
corrispondenza con le loro possibilità. Prima di queste consultazioni, solo un
quinto era capace di definire questa meta, mentre dopo la percentuale era salita
a metà," ha detto.
"D'altra parte, la parte di giovani Rom che non avevano mete o ne avevano di
non realistiche, è scesa dal 66 al 39%," ha aggiunto.
Oltre al consulto sulla scelta di una scuola adatta, il progetto includeva
anche corsi di informatica e lingue straniere come pure attività per il tempo
libero.
Oltre 600 adulti si sono uniti al progetto IQ, per essere assistiti nella
ricerca di lavoro e per la soluzione dei loro obblighi legali.
"Un quinto di chi cercava lavoro l'ha trovato e l'ha mantenuto. Dato che il
90% di loro aveva soltanto istruzione di base, l'hanno trovato nel ramo delle
pulizie e della produzione in linea o nel campo delle costruzioni," ha detto a
CTK Wail Khazal, manager del progetto.
Il servizio Rom IQ abbozzerà un rapporto dopo la fine del progetto a
novembre, rapporto che conterrà proposte per possibili misure sistematiche, ad
esempio, nella legislazione che potrebbe aiutare ad abbassare l'estensione
dell'esclusione sociale dei Rom.
CTK -
ROMEA
Di Fabrizio (del 23/10/2008 @ 16:04:32, in media, visitato 4465 volte)
Ricevo da Giada Giovanile una gentile richiesta a diffondere
il testo pubblicato martedì 21 ottobre sul blog di Gad Lerner:
Gli ebrei, i rom e il signor Siegel Martedì, 21 Ottobre 2008
Giovedì 27 settembre 2007. Leo Siegel, conduttore di "Radio Padania
Libera", reagisce così, nel suo Filo Diretto, alla mia trasmissione della sera
prima, intitolata: "Rom, un popolo di troppo".
Questa è la prima volta in vita mia che faccio una querela, non certo per
limitare la libertà d'espressione di "Radio Padania Libera" ma per richiamarla
all'insegnamento storico: dalle parole dell'odio, si passa purtroppo quasi
sempre ai fatti. Leo Siegel è stato rinviato a giudizio per diffamazione a mezzo
stampa, aggravata da finalità di odio razziale nei confronti della comunità rom.
L'udienza preliminare è fissata il 20 novembre prossimo. Questa è la
trascrizione del Filo Diretto, eseguita su richiesta del Pm: un documento su cui
riflettere.
Il testo è molto lungo e sgrammaticato (ma si tratta della trascrizione di
una trasmissione radio), io l'ho letto tutto. Chi vuole lo trova su
www.gadlerner.it Per saperne di più,
Google
Di Fabrizio (del 24/10/2008 @ 09:05:04, in Italia, visitato 2000 volte)
Ricevo da
Tom Welschen
Protesta pubblica della comunità sinta di Rovereto.
Mercoledì 22 ottobre ore 17 nuovo appuntamento in piazza a fianco della comunità
sinta
Domenica sera Samo e Mirko - due ragazzi della comunità sinta di Rovereto -
hanno raccontato, durante la
seconda
giornata di Costruire Autonomia, la loro incredibile situazione. Da
20 anni rinchiusi in un campo che loro stessi definiscono lager, con servizi
fatiscenti e condizioni igieniche assolutamente inaccettabili.
Hanno spiegato anche la forma di protesta che da mesi stanno conducendo nella
città di Rovereto: usciti dal campo sosta hanno cominciato a parcheggiare i loro
camper e le loro roulotte ai lati delle strade e nei parcheggi, venendo subito
multati dalla polizia municipale e costretti di nuovo a spostarsi.
Nel frattempo la loro proposta di superamento del campo sosta e la costruzione
di una serie di microaree attrezzate non è mai stata presa in considerazione
dall’amministrazione comunale, rimanendo una semplice promessa non mantenuta.
Ascolta il racconto di Samo sulla vita nei campi nomadi.
[
audio ]
Ascolta la proposta di realizzare una microarea: secondo Gianluca Magagni dell’AIZO
e secondo Samo una possibilità di una vita dignitosa per i Sinti.
[
audio ]
Mercoledì 8 ottobre alle ore 9.30 una trentina di sinti - armati di camper e
cartelli di protesta - hanno presidiato la sede dei servizi sociali del Comune
di Rovereto fino ad ottenere l’incontro con uno dei dirigenti del servizio. In
risposta alla loro richiesta di microaree, che andassero a sostituire il campo
sosta esistente, è stato promessa l’installazione di un nuovo contenitore per i
rifiuti all’interno del campo.
A questo punto la decisione da parte di tutto il gruppo di sinti è stata quella
di ripresentarsi - nel pomeriggio - sotto le finestre del Comune reclamando un
incontro immediato con il Sindaco.
Di fronte ad una proposta civile - che voleva portare all’attenzione della
popolazione la situazione inaccettabile del campo - si è contrapposta
l’arroganza della politica, arroccata nelle proprie stanze ed incapace anche
solo di comunicare ai sinti la concessione o la negazione di un incontro
ufficiale.
Dopo un’ora di attesa i sinti, esasperati, hanno deciso di occupare
pacificamente la strada: davanti alla richiesta di dignità e alla rabbia di un
gruppo di cittadini roveretani - perchè tali sono i sinti del campo - si è
contrapposto il silenzio di tutta quella società civile che non ha mosso un dito
per aiutarli.
Verso le 17, dopo quasi due ore dall’inizio del blocco e senza l’ufficialità che
nessuno membro del Comune di Rovereto è riuscito a dare in nessuna forma, si è
venuti a conoscenza di un appuntamento fissato per mercoledì 22 ottobre alle
ore 17.00.
In questa giornata la comunità sinta ha voluto portare in piazza, nel centro di
Rovereto, la battaglia per le microaree e per la dignità.
Il 22 ottobre, certamente, saranno in tanti al loro fianco.
http://www.globalproject.info/art-17185.html
Di Fabrizio (del 24/10/2008 @ 09:11:51, in lavoro, visitato 2133 volte)
Da
Mundo_Gitano
20/10/2008 - La più importante fondazione Rom di Spagna sarà in Romania,
assieme all'Agenzia Nazionale per i Rom, il Programma Acceder - Assieme nel
Mercato Lavorale. La Fundación Secretariado Gitano sarà rappresentata da Humberto García Gonzáles-Gordon,
esperto in mediazione inter-culturale e fornirà assistenza tecnica nello
sviluppo del programma. Il progetto per la trasferta verso i partner della
Romania è stato firmato il 16 aprile di quest'anno.
Intervista di
Mihaela Dumitrascu – DIVERS –
www.divers.ro
Per iniziare, ci dia per favore una breve presentazione della fondazione
che lei rappresenta.
La Fundación Secretariado Gitano è un'organizzazione sociale, inter-culturale
e non-profit, che fornisce servizi per lo sviluppo della comunità Rom in Spagna
come pure in Europa. Siamo attivi in 14 comunità spagnole. L'organizzazione
iniziò ad operare negli anni '60 e divenne fondazione il 2 luglio 2001. Il suo
scopo è promuovere la comunità Rom così che i suoi componenti possano integrarsi
nella società. La fondazione ha come "due gambe": una è quella che chiamiamo
programmi diretti con i Rom (che conduciamo su vari campi - istruzione, impiego,
alloggio o sanità); l'altra è ciò che chiamiamo l'esecuzione di politiche
sociali proattive per i Rom. Questo significa lavorare specialmente con le
istituzioni pubbliche, col governo, con le amministrazioni locali per
persuaderle a portare avanti politiche speciali per la popolazione Rom, che
dovrebbero essere, tuttavia, integrate nelle politiche generali.
Perché la Fundación Secretariado Gitano ha scelto di andare in Romania?
Nel passato abbiamo cooperato per diversi anni con numerose organizzazioni,
sia pubbliche che private, di molti paesi, in ogni tipo di programma di
collaborazione. Questo ci ha dato la possibilità di creare un forte network
attraverso l'Europa. La Romania è appena diventata un membro dell'Unione Europea
e molti programmi del Fondo Sociale Europeo partiranno da qui per svilupparsi.
Abbiamo fatto in modo di creare una stretta relazione con l'Agenzia Nazionale
per i Rom (ANR), che è interessata nel nostro programma di impiego chiamato
Acceder. Abbiamo sviluppato questo programma in Spagna negli ultimi sette anni.
Č risultato abbastanza buono, e l'ANR ha proposto di estenderlo alla popolazione
Rom della Romania.
Quali sono stati i risultati del programma Acceder in Spagna?
L'idea principale di Acceder è aiutare i Rom ad accedere al mercato lavorale.
Nei fatti, non solo i Rom, perché soltanto il 70% di chi beneficia del programma
Acceder in Spagna è di etnia Rom. In Spagna, il programma Acceder ha condotto
846 corsi di formazione professionale, frequentati da 7.204 persone. Abbiamo
lavorato con oltre 35.000 persone ed abbiamo firmato oltre 25.000 contratti
d'impiego. Il coinvolgimento attivo dei professionisti Rom è il miglior modo di
attirare nuovi beneficiari, di generare credibilità ed aumentare le prospettive
positive. Il programma Acceder è stato ricevuto molto bene nell'Unione Europea e
credo sia uno dei metodi per includere la popolazione Rom nel mercato lavorale.
Vi aspettate un uguale successo in Romania?
Lo spero! Ad ogni modo, dobbiamo vedere come adattarlo. Non si può
automaticamente trasformare il modello Acceder. La Romania è un paese di
differente cultura e mentalità, con una diversa amministrazione, con politiche
dell'impiego differenti. Il programma sarà applicato per un periodo di due anni
e vogliamo svilupparlo in otto città che copriranno le otto regioni della
Romania, le cosiddette regioni europee. Le città sono Bucarest,
Craiova, Timisoara, Alba Iulia, Cluj-Napoca, Piatra Neamt, Calarasi e Braila o Galati,
non abbiamo ancora deciso.
Esattamente come si sviluppa un simile programma?
Il progetto ha una metodologia basata sui bisogni individuali. Dapprima
abbiamo selezionato la squadra base che lavorerà a Bucarest, un ragioniere
specializzato, un assistente per l'amministrazione e diverse altre persone dell'ANR
che copriranno le altre due parti del progetto: la parte
amministrativa-finanziaria e quella tecnica. Stiamo parlando di tre o quattro
persone nell'area amministrativa e di quattro persone nell'area tecnica. A
questo punto intendiamo costruire una squadra di cinque persone in ognuna delle
otto città: un coordinatore per il resto della squadra, uno specialista nella
formazione professionale, uno specialista nel counseling educativo, un
negoziatore nel mercato lavorale che contatti le compagnie per vedere che tipo
di personale c'è bisogno e se vogliono assumere personale attraverso il nostro
programma, un mediatore inter-culturale che dovrà contattare le comunità Rom e
persuaderle ad unirsi al programma. Poi, assieme al professionista della
formazione professionale, faremo una diagnosi della situazione ed abbozzeremo un
corso personalizzato per l'inserzione nel mercato lavorale. E' un patto fatto da
ogni individuo che vuole unirsi al programma con lo specialista della formazione
professionale. Se queste persone non hanno formazione professionale, iniziamo
con un corso disegnato apposta per la popolazione Rom. Forniamo anche assistenza
nel mercato del lavoro per quanti hanno iniziato a lavorare per la prima volta,
per essere sicuri che siano capaci di mantenerlo, e consulenza ed appoggio ai
Rom che vogliono diventare dipendenti.
Da dove ottenete il supporto finanziario?
Il 98% del denaro arriva dall'Unione Europea ed il 2% dalla Romania. In
totale verranno spesi cinque milioni di euro per questi due anni di sviluppo e
per tutte le regioni.
A quali categorie di Rom vi indirizzate con questo programma?
In Spagna, ci siamo focalizzati sui giovani e sulle donne, perché riteniamo
che siano i settori che affronteranno le maggiori difficoltà nell'accesso al
mercato del lavoro. In Romania lavoreremo con i Rom che hanno raggiunto l'età
legale per accedere al mercato del lavoro e, principalmente, con persone di età
tra i 16 ed i 65 anni.
Pensa che i Rom rumeni si uniranno al programma?
Prima di tutto, la responsabilità dello sviluppo di questo programma non
risiede in noi, ma nell'Agenzia Nazionale per i Rom. Noi forniamo soltanto
l'assistenza tecnica. Secondo me, è importante sapere che i Rom non sono tutti
uguali e non mi aspetto che reagiscano alla stessa maniera.
Di Fabrizio (del 24/10/2008 @ 09:18:50, in Italia, visitato 1425 volte)
Da
rassegna.it
"Noi non rappresentiamo i nomadi, ogni famiglia si rappresenta da sé: ma la
tutela delle minoranze è compito di tutti, quindi anche della nostra
confederazione, che dell'accoglienza dei più svantaggiati fa un punto di
programma". Č quanto ha affermato il segretario della Cgil di Brescia Marco
Fenaroli che questa mattina, insieme a diversi funzionari e delegati del
sindacato, ha visitato il campo nomadi di via Orzinuovi a Brescia.
"Siamo venuti in visita al campo nomadi di via Orzinuovi mossi dalla
preoccupazione che la gestione del suo superamento prenda i caratteri della
smobilitazione manu militari - ha spiegato Fenaroli -. Noi sosteniamo
che, invece, vada seguita la via del dialogo tra il Comune (governato dal
centrodestra, ndr) e le famiglie qui residenti, per cercare soluzioni condivise
e superare sia la logica del campo nomadi sia quella del non riconoscimento
delle particolarità delle minoranze etniche rom e sinti".
Fenaroli si è detto poi preoccupato dalle "celebrazioni per
l’abbattimento di strutture di piccoli campi rom che riportano alla memoria
tragici periodi della storia d'Italia" (il riferimento è a un manifesto murale
della Lega Nord attaccato in questi giorni con la scritta "Uno di meno"),
affermando che "non è con lo spettacolo che si mette riparo a situazioni che
pretendono invece risposte efficaci su abitazione, lavoro dignitoso, istruzione,
assistenza".
Così conclude il sindacalista: "I sinti che abbiamo incontrato in questi
mesi dimostrano interesse alla regolarizzazione di tutte le pendenze con
pubblica amministrazione e anche delle loro attività produttive e commerciali. Č
una disposizione positiva che andrebbe colta in tempo, ponendola a base della
discussione su cosa fare".
Di Fabrizio (del 25/10/2008 @ 08:51:47, in Italia, visitato 2012 volte)
Da QuiBrescia.it
Sergio Suffer: immagine tratta da Sucar Drom (la foto è di Giorgio Maione, assessore ai Servizi sociali del comune di Brescia)
giovedì 23 ottobre 2008 (fr.zam) "Abbiamo cercato di procurarci la vernice per diventare invisibili, ma purtroppo non l'abbiamo ancora trovata". Ci scherza sopra Sergio Suffer, dell'associazione Nevo Gipen (Nuova vita) che aderisce alla rete nazionale "Federazione rom e sinti insieme". Nel campo di via Orzinuovi la Camera del Lavoro ha incontrato la stampa per ribadire che "c'è la necessità di una discussione tra l'amministrazione e le famiglie, se un incontro è andato male non bisogna chiudere la porta ma aprirne un'altra".
Secondo il segretario della Cgil bresciana, Marco Fenaroli, "le basi del dialogo dovrebbero iniziare con la fine delle stigmatizzazioni: bisogna smetterla di parlare male dei nomadi, dei rom e dei sinti, altrimenti il confronto non può nemmeno iniziare. Come dialogare", ha aggiunto Fenaroli, "con chi affigge sui muri i manifesti della demolizione del campo di via Girelli, e ci scrive - Uno in meno - ?".
L'amministrazione comunale vuole il superamento dei campi nomadi, e in questo anche le famiglie sono d'accordo, "ma il superamento non può arrivare manu militari". La Cgil non vuole essere portavoce dei nomadi, ha continuato Fenaroli, "perché ogni famiglia si rappresenta da sé"; e questo rende la situazione più complicata perché l'assessore ai Servizi sociali Giorgio Maione "vorrebbe parlare con una sola persona, ma qua non c'é un rappresentante unico e allora bisogna parlare con tutti". A raccontare le loro storie ci sono alcuni sinti di Brescia. Sergio Suffer si chiede dove possono andare: "Hanno detto no a tutto e ora, con la nuova ordinanza, anche ai parcheggi. Verrebbe da dire che ci vogliono in mezzo alla strada ma anche in mezzo alla strada non possiamo più stare. L'ho detto, non siamo ancora riusciti a diventare invisibili".
C'erano delle bambine, nel campo, in età scolare, nonostante fosse mattina e avrebbero dovuto essere a scuola. Si sono giustificate con un "abbiamo perso l'autobus".
"Ma di sicuro non riusciremo a mandare i bambini a scuola stando in mezzo ad una strada", ha aggiunto Suffer. La soluzione, secondo i sinti, potrebbe essere quella di trovare micro aree dove lasciare le famiglie; un'ipotesi che pare essere già stata scartata dall'amministrazione. Nel campo ora abitano due o tre famiglie allargate, il che significa circa centoventi persone, anche se il numero preciso nessuno è sembrato in grado di darlo. Francesco Held ha raccontato la sua storia: "Mio padre era nomade, quindi io sono nomade, se fosse stato avvocato non sarei stato qui". Di lavoro è giostraio, e un po' di tempo fa si era comprato un'area agricola in via Serenissima, a Buffalora, "per dare stabilità e un futuro a mia figlia. Un'area edificabile non potevo permettermela, così ho messo su la mia casetta in un'area non autorizzata. A quel punto è arrivata questa lettera, mi hanno sequestrato il terreno, mi hanno detto di portare via la mia casa, ma come faccio? Addirittura han detto che la casa la demoliscono e io devo pagare la demolizione!" Come vivono i sinti del campo? Secondo Suffer, "la maggior parte si occupano della raccolta del ferro"; proprio in quel momento un furgone stava entrando. "Quell'uomo ha settant'anni e da quaranta raccoglie il ferro. Poi c'è la solidarietà delle famiglie, che aiutano i loro parenti più in difficoltà. Noi qui siamo controllati in continuazione", ha concluso poi, con amarezza, indicando le telecamere all'entrata, "c'è il Grande Fratello, ma nessuno di noi diventa famoso".
Ricevo da Marco Brazzoduro
COMUNICATO STAMPA
ALEXIAN AND INTERNATIONAL FRIENDS Un Trasguardo Musicale Internazionale -
15° edizione - Sabato 15 Novembre 2008
Lanciano, Teatro Fedele Fenaroli ore 21.30
L' associazione culturale Thèm Romanò organizza, nell'ambito della stagione
teatrale 2008-2009 del Comune di Lanciano, in collaborazione con l'
Istituzione Deputazione Teatrale a partire dalle ore 21.30 di sabato 15
novembre a Lanciano presso il Teatro Fedele Fenaroli la quindicesima edizione
del Festival Alexian and International Friends un appuntamento artistico e
musicale di grande rilevanza internazionale. La kermesse che vanta un cast di
assoluto prestigio, è un incontro artistico e culturale di diversi generi
musicali e sarà presentata dalla bella e bravissima conduttrice di Domenica
in ( Rai uno) Lorena Bianchetti già presente in alcune delle passate
edizione e dal simpatico e istrionico Paolo Brosio.
Il festival è un trasguardo artistico aperto ai diversi generi musicali:
dall'etnico alla musica classica passando per il jazz e la musica leggera per
una reale interazione di grande suggestione artistico e culturale. Alexian
sarà il cuore pulsante dell'evento interagendo con tutti gli artisti e
presenterà il suo nuovo lavoro discografico dal titolo "Me pase ko Murdevele -
Io ac-Canto a Dio" prodotto e distribuito a livello internazionale dalla
Compagnia Nuove Indye (CNI). Presente L'Arcivescovo di Lanciano e Ortona
Carlo Ghidelli che ha curato la presentazione del Cd e l'importante
produttore della Casa Discografica CNI Paolo Dossena. Sarà inoltre
presentata la raccolta di partiture musicali Rom per Orchestra Sinfonica
Romano Drom - Carovana Romanì di Alexian Santino Spinelli edito dalla
prestigiosissima casa editrice di Bologna Ut Orpheus Edizioni che pubblica e
divulga a livello internazionale musica classica, presente l'editore Roberto
De Caro, una personalità di grande rilievo culturale. L'evento è inserito
nell'ambito dell'Anno Europeo del Dialogo Interculturale. Nel cast artistico
della quindicesima edizione oltre all' Alexian Group di Santino Spinelli
sono presenti nomi eccellenti come Eugenio Bennato, che ha partecipato
all'ultimo festival di S. Remo, il formidabile duo Jalisse, vincitori del
festival di S. Remo del 1997, Moni Ovadia celebre per il suo grande
carisma e attesissimo il suo duetto con Alexian, la Ozen Orchestra che
eseguirà musica ebraica (ozen significa "orecchio" in ebraico), i Magadis
che eseguiranno musica classica ispirata al mondo Rom, non mancherà il jazz con
Swing de Bois, un gruppo di jazz manouche che farà un omaggio al grande
Djando Reihnardt precursore del jazz europeo. Protagonista anche il pianista
biscegliese Nico Arcieri che si esibirà con Alexian in una composizione
scritta a quattro mani dai due artisti. Il festival vedrà la partecipazione
straordinaria del regista e attore Leonardo Pieraccioni, del grande
musicista gitano Paco Suarez dalla Spagna. Nelle passate edizioni il
festival di Alexian ha ospitato artisti di fama nazionale ed internazionale come
i Tazenda, Rossana Casale, Francesco Baccini, Linda, Enrico Beruschi, Sageer
Khan dall'India, i Rajko dall'Ungheria, Ternipè dalla
Slovacchia, la Kadrievi Orkestar dalla Macedonia e tantissimi altri.
Saranno inoltre presenti i giornalisti scrittori Furio Colombo e Gian
Antonio Stella che riceveranno il prestigioso premio Phralipé
(fratellanza e solidarietà) nell'ambito della cerimonia di premiazione del
Concorso Artistico Internazionale "Amico Rom" che si svolgerà nel pomeriggio al
teatro Fenaroli a partire dalle ore 15 con ingresso libero. Un appuntamento
intenso da non mancare!
http://www.alexian.it/internationalfriends/15/15international.htm
Per informazioni e contatti:
tel 0872/660099
tel 392 3577386
tel 340 6278489
email giuliadirocco@fastwebnet.it
email spithrom@webzone.it
Di Fabrizio (del 25/10/2008 @ 22:11:58, in Italia, visitato 1837 volte)
Il Vurdon
segnala l'uscita de IL POPOLO ROM Quaderno a cura dell'Ufficio Pastorale
Migranti a cura di Fredo Olivero.
E' possibile scaricarne una copia (formato pdf, 25 pagine) da
QUI
Da
Roma_Daily_News
Politici, rompete il vostro silenzio!
Praga, 23.10.2008, 10:10, (ROMEA) Siamo profondamente afflitti dal silenzio
seguito alla manifestazione di sabato dei membri di Národní odpor (Resistenza
Nazionale) e di Dělnická strana (Partito dei Lavoratori) a Litvínov. Sin
dall'inizio, il corteo non autorizzato era rivolto contro la minoranza Romanì
che vive nell'insediamento di Janov. La preoccupazione di quanti vivono lì era
completamente giustificata. Già erano stati oggetto di provocazione il 4 ottobre
2008 da parte dei membri dell'estremista DS, quando i "Corpi di Protezione"
avevano sfilato per le vie di Janov. Nei media abbiamo visto immagini di Rom con
mazze da baseball, cosa che ha agitato contrapposte sensazioni da parte del
pubblico. D'altra parte, i Rom non avevano ricevuto alcuna assicurazione da
parte dei politici o della polizia che sarebbe stata protetta la loro sicurezza,
cosicché sfortunatamente era completamente logico che decidessero di prendersi
cura della loro sicurezza e di quella delle loro famiglie.
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Two injured as Czech police, far-right radicals clash in Litvinov (in
inglese ndr)
CHIEDIAMO A TUTTI I SINGOLI ED ORGANIZZAZIONI DI UNIRSI A NOI NELLA LOTTA
CONTRO IL NEO-NAZISMO!
Scriveteci a romea@romea.cz
Le provocazioni dei gruppi estremisti, guidate dai DS, sono diventate più
frequenti nei mesi recenti. I Rom si sentono insicuri e sono preoccupati. Stiamo
forse tornando all'atmosfera della seconda metà degli anni '90, quando almeno 20
persone, per la maggior parte Rom, vennero uccisi per ragioni razziali? Noi
crediamo che i politici Rom, specialmente quelli responsabili della sicurezza e
della protezione dei diritti umani dei cittadini, ora non dovrebbero rimanere in
silenzio. Siamo sorpresi che lo siano.
La manifestazione non autorizzata dei DS a Litvínov era attesa. Le forze
della sicurezza avrebbero dovuto esserne a conoscenza, come pure delle
preoccupazioni dei Rom locali. Stavolta i Rom hanno scelto un percorso di pace e
si sono muniti di slogan, come "Stop al nazismo", "I Cechi sono per i Rom", "Ora
chi ha bisogno di essere difeso?", "Dopo 63 anni, no al ritorno delle pattuglie
SS" ed altri erano la lampante indicazione della loro speranza che la polizia li
avrebbe protetti e che non avrebbero dovuto provvedere loro a proteggere i loro
bambini. Comprendiamo che in quel preciso momento le imminenti elezioni fossero
più importanti per i politici, di quanto non lo fossero le minacce ad un gruppo
specifico di Litvínov. Però, semplicemente non capiamo il mortale silenzio dopo
la manifestazione, persino dopo i servizi televisivi sugli attacchi ai
giornalisti, agli ufficiali di polizia e al sindaco. Perché il Ministro degli
Interni sta zitto, perché non fa una dichiarazione pubblica per rassicurare i
cittadini di quel paese - i cui residenti ora sono stati attaccati per la
seconda volta - dicendo che investigherà sul comportamento tenuto dalle forze di
sicurezza e prenderà tutte le misure necessarie? Recentemente, disse che si era
vicini alla "goccia che fa traboccare il vaso" e che avrebbe proposto di abolire
questi gruppi estremisti. Quale dev'essere la "goccia che fa traboccare il vaso"
- il ricovero in ospedale di un sindaco, l'uccisione di un poliziotto, un Rom
con le costole rotte, un neonazista ucciso da un Rom mentre quest'ultimo si
difendeva?
Ricordiamo il Ministro degli Interni Ivan Langer che incolpava i Rom emigrati
in Canada di agire da "irresponsabili" verso il resto della società ceca, per la
minaccia di reintrodurre l'obbligo di visto. Adesso molti altri Rom devono
affrontare preoccupazioni ripetute sulla sicurezza delle loro famiglie. E'
giunto il momento che il Ministro degli Interni si assuma le proprie
responsabilità. Si deve indagare sull'intervento della polizia che ha reso
possibile a neonazisti armati di sfilare nel centro di Litvínov. nel panico che
ne è seguito, i Rom hanno fatto bastoni dei loro cartelli. E' sorprendente? I
loro diritti umani non erano minacciati in quel momento? Perché Džamila
Stehlíková, Ministro dei Diritti Umani e delle Minoranze, è rimasta in silenzio?
Perché il parlamentare Mirek Topolánek è silente? Cosa deve succedere ancora per
affrontare seriamente questa situazione? Altri omicidi, tensioni, disordini
razziali? Se continuerà questo silenzio da parte dei politici, se la polizia
continuerà con questi errori, è quello che presto dovremo aspettarci. Non sarà
il miglior percorso per una società che si suppone essere democratica.
ROMEA, le organizzazioni e gli individui sotto elencati, chiedono al
parlamentare Mirek Topolánek, al Ministro degli Interni Ivan Langer ed al
Ministro dei Diritti Umani e delle Minoranze Džamila Stehlíková di iniziare ad
affrontare seriaemnte questa situazione, a smettere di mantenere il silenzio su
ciò e ad iniziare a sciogliere Dělnická strana!
ROMEA
THIS DECLARATION IS SUPPORTED BY
Slovo 21, o. s.
Liga proti antisemitismu
Romodrom, o. s.
Dženo, o.s .
Občanské sružení Přátel Milovic
Gwendolyn Albert
Jana Tatíčková
Liberecké romské sdružení, o.s.
Jarmila Kuchárová
Natálie Landová, DiS.
Občanské sdružení Manuš
Di Sucar Drom (del 26/10/2008 @ 11:25:11, in blog, visitato 1660 volte)
Roma, niente acqua ai Rom
A Roma il presidente del municipio circoscrizionale Talenti-Prati Fiscali, un
certo Cristiano Bonelli (in foto) del Pdl, ha fatto chiudere le fontanelle dove
andavano a bere ei rom del vicino campo nomadi. Il "minisindaco" si è
giustificato dicendo:...
Trento, Carabiniere dice 'no' a immigrati, "nomadi" e ambientalisti
Un plateale atto discriminatorio, di razzismo e minaccia è stato reso noto dal
quotidiano trentino 'L'Adige'. In località Lissa, a Castello Tesino, all'inizio
di una stradina che porta a un 'Bed & Breakfast' di proprietà di Romeo Ferranti,
carabiniere in servizio presso la locale sta...
Maroni si prepara a cacciare e a concentrare
I Rom e Sinti che hanno «il diritto» di stare in Italia vivranno in «villaggi
attrezzati» dotati di acqua e luce, servizi igienici e servizio di raccolta
rifiuti. Per tutti gli altri l'unica soluzione è lo sgombero perché tutti i
campi abusivi saranno chiusi: e «va da se che non sarà consentita l'apertura di
nuovi insediamenti...
Israele, inaccettabile la beatificazione Pio XII
''Il tentativo di far diventare santo Pio XII (in foto) è inaccettabile''.
Suonano come una scomunica nei confronti di Pio XII le parole pronunciate contro
la beatificazione di Papa Pacelli dal ministro per gli Affari sociali di Israele
Isaac Herzog, che è anche responsabile...
Roma, no al razzismo
Soffia sull’Italia il vento del razzismo. Afferma il tuo no al razzismo,
l’appuntamento è per sabato 25 ottobre, alle ore 13.45, a Piazza della
Repubblica, davanti alla Chiesa di S. Maria degli Angeli, dietro allo striscione
“No al razzismo”. Il pregiudizio etnico, il rancore sociale, l’odio per il
diverso, si sono lentamente diffusi nel Paese, c...
Bolzano, gli impegni di Radames Gabrielli
Questo sarà il mio impegno per voi: - tutelare i diritti delle famiglie in
disagio; - favorire la ricerca di soluzioni abitative adeguate; - incentivare la
creazione di opportunità lavorative; - combattere il razzismo dilagante in tutte
le sue forme...
Roma, anche il Commissario pensa alla concentrazione di Sinti e di Rom
Lavoro finito: oggi il prefetto Carlo Mosca consegnerà al ministro dell´Interno,
Roberto Maroni, il consuntivo del censimento nei campi nomadi romani da cui
emerge un quadro desolante: metà dei 2.500 bambini...
Roma, Cassazione: lecita polemica "aspra" su razzismo
Quando si parla dei temi “caldi” dell'integrazione e del razzismo è lecita la
polemica politica anche se condotta con toni aspri. Lo sottolinea la Cassazione
che ha annullato la condanna per diffamazione inflitta alla s...
Lucca, grande successo per Santino Spinelli
Grande successo per «Viandare», il seminario-concerto che ha permesso di
avvicinarsi alla cultura Rom, o come più correttamente si è appreso si dica «romanì»,
che si è tenuto martedì scorso a Palazzo Ducale, organizzato dagli ass...
Ue, la sinistra non vota per Premio Sakharov a Hu Jia
I vertici della sinistra del Parlamento europeo hanno accolto molto freddamente,
oggi a Strasburgo, la decisione di assegnare al dissidente cinese Hu Jia il
Premio Sakharov per la difesa dei diritti dell'uomo. Durante il voto
sull'attribuzione del Premio, avvenuto stamatt...
Razzismo, argomento difficile da trattare in Italia
Tutto è cominciato per 'Famiglia Cristiana' con il numero 27 dell’anno 2008, in
data 27 luglio, e con il “Primo Piano”, la rubrica con cui si apre ogni
settimana quella rivista: un appuntamento abituale, anonimo e dunque da
attribuire direttamente alla direzione oggi...
Elezioni a Bolzano, io sto con Radames
Domenica si votano le provinciali a Bolzano, ci sarà molta agitazione negli
schieramenti e nei candidati per il risultato finale. Scoprire se ce l’hai fatta
oppure no, forse è il bello della politica: sapere alla fine se veram...
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