Da
Mundo_Gitano
20/10/2008 - La più importante fondazione Rom di Spagna sarà in Romania,
assieme all'Agenzia Nazionale per i Rom, il Programma Acceder - Assieme nel
Mercato Lavorale. La Fundación Secretariado Gitano sarà rappresentata da Humberto García Gonzáles-Gordon,
esperto in mediazione inter-culturale e fornirà assistenza tecnica nello
sviluppo del programma. Il progetto per la trasferta verso i partner della
Romania è stato firmato il 16 aprile di quest'anno.
Intervista di
Mihaela Dumitrascu – DIVERS –
www.divers.ro
Per iniziare, ci dia per favore una breve presentazione della fondazione
che lei rappresenta.
La Fundación Secretariado Gitano è un'organizzazione sociale, inter-culturale
e non-profit, che fornisce servizi per lo sviluppo della comunità Rom in Spagna
come pure in Europa. Siamo attivi in 14 comunità spagnole. L'organizzazione
iniziò ad operare negli anni '60 e divenne fondazione il 2 luglio 2001. Il suo
scopo è promuovere la comunità Rom così che i suoi componenti possano integrarsi
nella società. La fondazione ha come "due gambe": una è quella che chiamiamo
programmi diretti con i Rom (che conduciamo su vari campi - istruzione, impiego,
alloggio o sanità); l'altra è ciò che chiamiamo l'esecuzione di politiche
sociali proattive per i Rom. Questo significa lavorare specialmente con le
istituzioni pubbliche, col governo, con le amministrazioni locali per
persuaderle a portare avanti politiche speciali per la popolazione Rom, che
dovrebbero essere, tuttavia, integrate nelle politiche generali.
Perché la Fundación Secretariado Gitano ha scelto di andare in Romania?
Nel passato abbiamo cooperato per diversi anni con numerose organizzazioni,
sia pubbliche che private, di molti paesi, in ogni tipo di programma di
collaborazione. Questo ci ha dato la possibilità di creare un forte network
attraverso l'Europa. La Romania è appena diventata un membro dell'Unione Europea
e molti programmi del Fondo Sociale Europeo partiranno da qui per svilupparsi.
Abbiamo fatto in modo di creare una stretta relazione con l'Agenzia Nazionale
per i Rom (ANR), che è interessata nel nostro programma di impiego chiamato
Acceder. Abbiamo sviluppato questo programma in Spagna negli ultimi sette anni.
È risultato abbastanza buono, e l'ANR ha proposto di estenderlo alla popolazione
Rom della Romania.
Quali sono stati i risultati del programma Acceder in Spagna?
L'idea principale di Acceder è aiutare i Rom ad accedere al mercato lavorale.
Nei fatti, non solo i Rom, perché soltanto il 70% di chi beneficia del programma
Acceder in Spagna è di etnia Rom. In Spagna, il programma Acceder ha condotto
846 corsi di formazione professionale, frequentati da 7.204 persone. Abbiamo
lavorato con oltre 35.000 persone ed abbiamo firmato oltre 25.000 contratti
d'impiego. Il coinvolgimento attivo dei professionisti Rom è il miglior modo di
attirare nuovi beneficiari, di generare credibilità ed aumentare le prospettive
positive. Il programma Acceder è stato ricevuto molto bene nell'Unione Europea e
credo sia uno dei metodi per includere la popolazione Rom nel mercato lavorale.
Vi aspettate un uguale successo in Romania?
Lo spero! Ad ogni modo, dobbiamo vedere come adattarlo. Non si può
automaticamente trasformare il modello Acceder. La Romania è un paese di
differente cultura e mentalità, con una diversa amministrazione, con politiche
dell'impiego differenti. Il programma sarà applicato per un periodo di due anni
e vogliamo svilupparlo in otto città che copriranno le otto regioni della
Romania, le cosiddette regioni europee. Le città sono Bucarest,
Craiova, Timisoara, Alba Iulia, Cluj-Napoca, Piatra Neamt, Calarasi e Braila o Galati,
non abbiamo ancora deciso.
Esattamente come si sviluppa un simile programma?
Il progetto ha una metodologia basata sui bisogni individuali. Dapprima
abbiamo selezionato la squadra base che lavorerà a Bucarest, un ragioniere
specializzato, un assistente per l'amministrazione e diverse altre persone dell'ANR
che copriranno le altre due parti del progetto: la parte
amministrativa-finanziaria e quella tecnica. Stiamo parlando di tre o quattro
persone nell'area amministrativa e di quattro persone nell'area tecnica. A
questo punto intendiamo costruire una squadra di cinque persone in ognuna delle
otto città: un coordinatore per il resto della squadra, uno specialista nella
formazione professionale, uno specialista nel counseling educativo, un
negoziatore nel mercato lavorale che contatti le compagnie per vedere che tipo
di personale c'è bisogno e se vogliono assumere personale attraverso il nostro
programma, un mediatore inter-culturale che dovrà contattare le comunità Rom e
persuaderle ad unirsi al programma. Poi, assieme al professionista della
formazione professionale, faremo una diagnosi della situazione ed abbozzeremo un
corso personalizzato per l'inserzione nel mercato lavorale. E' un patto fatto da
ogni individuo che vuole unirsi al programma con lo specialista della formazione
professionale. Se queste persone non hanno formazione professionale, iniziamo
con un corso disegnato apposta per la popolazione Rom. Forniamo anche assistenza
nel mercato del lavoro per quanti hanno iniziato a lavorare per la prima volta,
per essere sicuri che siano capaci di mantenerlo, e consulenza ed appoggio ai
Rom che vogliono diventare dipendenti.
Da dove ottenete il supporto finanziario?
Il 98% del denaro arriva dall'Unione Europea ed il 2% dalla Romania. In
totale verranno spesi cinque milioni di euro per questi due anni di sviluppo e
per tutte le regioni.
A quali categorie di Rom vi indirizzate con questo programma?
In Spagna, ci siamo focalizzati sui giovani e sulle donne, perché riteniamo
che siano i settori che affronteranno le maggiori difficoltà nell'accesso al
mercato del lavoro. In Romania lavoreremo con i Rom che hanno raggiunto l'età
legale per accedere al mercato del lavoro e, principalmente, con persone di età
tra i 16 ed i 65 anni.
Pensa che i Rom rumeni si uniranno al programma?
Prima di tutto, la responsabilità dello sviluppo di questo programma non
risiede in noi, ma nell'Agenzia Nazionale per i Rom. Noi forniamo soltanto
l'assistenza tecnica. Secondo me, è importante sapere che i Rom non sono tutti
uguali e non mi aspetto che reagiscano alla stessa maniera.