Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 22/08/2008 @ 12:41:27, in Italia, visitato 1580 volte)
Ricevo da Agostino Rota Martir
Alzati gli occhi verso i loro elettori, Gasparri e Giovanardi così
predicavano:
Beati voi ricchi, perché finalmente è ormai nostro il Regno dell'impunità
e dell'affarismo.
Beati voi che ora siete sazi,
perché ora più nessuno potrà criticare o fermare la nostra abbondanza.
Beati voi che ora beatamente banchettate,
perché saranno altri a piangere e a dover tirare la cinghia.
Beati voi quando gli uomini ci ammirano e quando ci esalteranno
adulandoci e i nostri avversari saranno visti come scellerati, a causa della
nostra propaganda.
Ma guai a voi, poveri, vi dichiariamo guerra,
perché ora avrete ciò che vi meritate: la smetterete di rovistare nei
cassonetti...sarete finalmente identificati e multati!
Guai a voi affamati perché non potrete più infastidire la gente per bene
mendicando ai semafori delle nostre ricche città, vi denunceremo e poi
prenderemo i vostri figli.
Guai a coloro che vivono piagnucolando le loro miserie, perché saranno
consolati dall'esercito che proteggerà la giusta quiete delle nostre città e per
il loro bene prenderemo le loro impronte.
Guai coloro che oseranno parlare male di noi, che siamo i nuovi
messaggeri della vera divina Provvidenza, perché i nostri guardiani dell'ordine
non permetteranno più che falsi profeti disturbino la sicurezza della nostra
patria e si permetta di mettere in dubbio i nostri valori cristiani occidentali.
Meriteranno la sorte degli antichi profeti, come fecero i nostri padri verso
costoro.
(dal vangelo della casa della libertà)
Ciao invio un articolo su Bruno Morelli, rom abruzzese, socio della
"Federazione Rom e Sinti Insieme"
Maria Grazia Dicati
da Il
Messaggero
di PINO VERI
AVEZZANO - Non poteva non esserci un rom di Avezzano nella "Federazione"
costituitasi al Ministero degli Interni quale organo consultivo per decidere i
nuovi rapporti tra rom e sinti (le due entie zingare esistenti in Italia) ed il
Governo, alla luce delle recentissime raccomandazioni dell’Europa sulla vicenda.
Non poteva non esserci dal momento che i rom ad Avezzano costituiscono una
nutrita "colonia" da tempo inseritasi nel tessuto marsicano, ed in stretto
contatto con le altre famiglie abruzzesi e romane.
Si tratta di Bruno Morelli, 49 anni, una maturità artistica conseguita a Roma al
liceo e poi la laurea in Belle arti. E’ tornato in Abruzzo per le ferie ma, fino
a ieri, è stato impegnato su più fronti: "Abbiamo lavorato a lungo assieme ai
tecnici del Ministero. E devo dire di aver trovato la massima disponibilità. Dei
rom sanno poco: abbiamo parlato di istruzione, di sanità, di casa. Non sono
l’unico abruzzese, ce ne sono altri tre o quattro, ma, insomma, devo dire che si
tratta di un confronto abbastanza serrato".
Morelli parla dell’Europa, delle raccomandazioni fatte al Governo italiano di
non isolare questa comunità e dello sforzo reciproco per far si che questo non
accada. Stupendo ed affascinante il suo mondo. Morelli vive tra Avezzano e Roma:
in Marsica ha il suo studio nel quale dipinge.
Quadri stupendi, opere di un fascino coloristico assolutamente ineguagliabile. E
l’ambiente? Tipicamente zingaro: una casa rigorosamente in periferia, fuori,
abbastanza curata ma, dentro, quasi una reggia. Principesca e coloratissima:
nulla di eccezionalmente ricco ma arredata con gusto da opere d’arte (sculture e
quadri) di evidente ispirazione zingara.
Un altro racconto breve di
Iryna Chumakova
Il giovane leghista di trent’anni posa sorridente ed impettito insieme con la
sua donna davanti alla telecamera, con orgoglio sa di apparire in una delle più
quotate tv locali, rigorosamente della Lega. In paese parleranno tutti di lui
che ha partecipato all’ormai leggendaria manifestazione di Pontida, allestendo
un piccolo gazebo. Una sorta di sfida tra i vari gruppi partecipanti, ogni
gruppo vuol far vedere di essere valido, sia in politica, sia nel commercio sia
nell’azione… parlano del volantinaggio di domani davanti a tutte le scuole della
Padania, per sostenere la disuguaglianza sociale tra un cittadino Padano e un
cittadino del sud, e anche per cacciare via questi folli immigrati clandestini
che attentano alla sua incolumità.
"Oggi – dice davanti la telecamera - queste nuove generazioni di giovani sentono
molto di più sulla propria pelle le problematiche di immigrazione, di sicurezza
e vogliono vivere nella propria terra senza la paura di essere rapinati da
extracomunitari che, nascosti sotto la cosiddetta "integrazione", cercando di
fregarti. No... basta! lo dobbiamo impedire a tutti i costi.
la Lega è tornata di moda, ha successo tra i giovani per la comunanza di
linguaggio, di mentalità, di azione. La Lega Nord è una confederazione di più
movimenti politici
autonomisti
che attualmente ripropone il progetto di uno
Stato
federale e si batte per l'attuazione di norme più severe per contrastare l'integralismo
islamico; enfatizza anche la lotta all'immigrazione
clandestina."
Il giovane continua a parlare con maggiore tracotanza, ma all’improvviso cade a
terra privo di sensi. La sua malattia, dovuta ad una malformazione del cuore
congenita, ha avuto la prevalenza.
Trasportato di corsa in ospedale risulta subito un caso disperato… occorre un
trapianto del cuore; lo sapeva e aspettava da tempo la disponibilità
dell’organo.
…Intanto l’unico genitore in vita di Niko, ha dato il via libera alla donazione
degli organi del figlio, morto proprio quella mattina in una strada lì vicina.
Niko è un Rom, di una comunità Sinti, lombarda.
"Credo che la donazioni di organi - conclude il padre fra il pianto -
rappresenti un'espressione di altissima solidarietà , mio figlio sarebbe
d’accordo."
Dopo l’operazione riuscitissima ed una breve convalescenza, il giovane leghista
torna a vivere, compra un mazzo di rose bianche e si reca al cimitero, curioso
di conoscere il benefattore. Apprende cosi la verità, lascia i fiori nella tomba
e torna a casa piangendo… finalmente un "cuore nero" continuerà a battere sotto
la sua camicia verde.
IRYNA CHUMAKOVA
Di Fabrizio (del 23/08/2008 @ 09:20:55, in Europa, visitato 1697 volte)
Da
Czech_Roma
Più impegno per aiutare i Rom nei ghetti
Most, 18 agosto (CTK) - Dzamila Stehlikova, Ministro per i Diritti Umani e le
Minoranze, ha detto lunedì scorso alla stampa che la città ceca di Most, base di
una grande comunità Romanì, ha ufficialmente riunito una dichiarazione
sull'associazione locale per migliorare la vita nelle località socialmente
escluse.
Il progetto di associazione locale è partito dall'Agenzia governativa per
l'Integrazione Sociale, fondata dall'ufficio della Stehlikova e sta funzionando
da aprile.
Most è una delle 12 località in cui l'agenzia ha gradualmente stabilito le
sue filiali.
Stehlikova ha detto che la dichiarazione è già stata firmata in tutte le
località, eccetto la città di Ostrava, nord Moravia, dove la firma è prevista
per il 25 agosto.
Oltre a coordinare i passi fatti dalle municipalità verso la graduale
eliminazione dei ghetti, l'agenzia governativa aiuterà anche a gestire i fondi
UE per migliorare la situazione nell'istruzione, impiego, sistemazione e sanità
dei Rom, come pure a combattere il crimine e la dipendenza da droghe nella
comunità.
A Most, l'associazione comprende l'ufficio municipale, quello del lavoro e le
OnG, ha detto Stehlikova.
I partecipanti all'associazione di Most valuteranno i singoli progetti alla
scopo di rallentare e poi eliminare l'esclusione sociale nelle località
malfamate come il quartiere di Chanov.
Marek Podlaha, il direttore dell'agenzia, ha detto che la prima cosa da fare
è uno studio sul campo che deve essere accluso alla domanda di sovvenzione.
This story is from the Czech News Agency (ČTK).
Di Sucar Drom (del 23/08/2008 @ 11:57:21, in blog, visitato 1760 volte)
"Le mie figlie, trattate come dei cani"
"Perché gli italiani ci odiano?". Se lo chiede Miriana Djeordsevic, madre 30enne
di Cristina e Violetta, le due ragazzine rom di 15 e 13 anni morte a luglio a
Torregaveta, sul litorale flegreo. L'interrogativo dà titolo a un articolo
pubblicato sull'Observer, domenicale del quotidiano in...
Lourdes, Sinti e Kalè in pellegrinaggio
Da domani, i dintorni di Lourdes si riempiranno di roulotte e almeno 40 mila
Kalè e Sinti pregheranno davanti alla grotta della Vergine. L’occasione è il
pellegrinaggio, presentato stamani presso i Santuari di Lourdes, che si
concluderà il prossimo 25 agosto. Il pellegrinaggio...
Santa Margherita Ligure (GE), Tigullio a Teatro
«Lo spirito di questa rassegna è portare una ventata di cultura profonda anche
in piena estate, dimostrare che oltre al cabaret in agosto si possono proporre
spettacoli che fanno riflettere». A parlare è Pino Petruzzelli (in foto):
autore, attore e ...
Dribblare sui fatti, vizietto degli onorevoli
A un politico di una certa età, che ha attraversato tutto l'arco costituzionale,
dovrebbe essere chiaro da che parte siamo stati e stiamo. Eppure, anziché
entrare nel merito dei problemi da noi sollevati, si continua con la facile
accusa di cattocomunismo. Una volta eravamo conosciuti come un giornale di g...
Milano, trenta famiglie saranno cacciate da via Triboniano
Almeno venti o trenta famiglie rischiano lo «sfratto». La situazione, ammette il
vicesindaco Riccardo De Corato, «non è soddisfacente, a settembre daremo una
stretta e molti se ne dovranno andare». È passato più di un anno e mezzo da
quando i Rom rumeni di via Triboniano firmarono con il Comune e le associazioni
d...
Milano, la federazione incontra il Prefetto Lombardi
Il 30 luglio 2008, una delegazione della federazione Rom Sinti Insieme ha
incontrato il Prefetto Lombardi, Commissario per l’emergenza “nomadi” in
Lombardia. La delegazione della federazione era formata da Radames Gabrielli
(Nevo Drom, vice presidente della federazione), Eva Rizzin (Sucar Drom e
OsservAzione, consi...
Partito Democratico, l'ipocrisia nella festa nazionale
E' stata presentata la prima edizione della "Festa Democratica", la festa
nazionale del Pd che si terrà alla Fortezza da Basso di Firenze dal 23 agosto al
7 settembre. Durante queste due settimane sono previsti incontri e faccia a
faccia tra i big del partito ed esponenti della maggioranza, della sinistra e
del mondo sindacale (qui il programma...
Reggio Emilia, ancora si discute sulla prima “kampina”
Il confronto negli organi istituzionali e con la città sul progetto ‘Dal campo
alla città’ per l’inclusione sociale di un nucleo familiare di Sinti reggiani è
stato ampio e trasparente. Basti ricordare che sono state tre le sedute del
Consiglio comunale dedicate all’argomento, una seduta di Commissio...
“Sporco negro”… e non succede niente
L’episodio è noto, anche se i giornali di oggi trattano la notizia in cronaca,
con scarsa incisività e versioni simili, da verbale di polizia: un giovane di
colore, 24 anni, picchiato e insultato da un branco di deficienti nostrani a
Genova. “Sporco negro, puzzi”, e via con calci...
Torino, sfiorata la tragedia
La piccola Pompea non poteva sapere a quale pericolo sarebbe andata incontro. A
quattro anni da poco compiuti, quella presa della corrente era solo un gioco
come un altro. Un oggetto da tormentare, da esplorare centimetro per centimetro.
Come fanno tutti i bambini piccoli con le cose che non conoscono. Fino a quando
le sue diti...
Io non sono razzista...
Alcuni anni fa, all’epoca delle prime rozze manifestazioni di linguaggio
xenofobo e pararazzista di cui si servivano e si servono diversi esponenti della
Lega Nord, è circolata per alcuni mesi, divenendo celebre, una barzelletta che
mirava a stigmatizzare con un paradosso, qu...
Reggio Calabria, l'Opera Nomadi chiede al Sindaco di cambiare rotta
Dopo un anno esatto dalla demolizione dell’ex caserma 208, sei famiglie rom che
avevano abbandonato l’insediamento perché il Sindaco aveva promesso loro
l’assegnazione di un alloggio in dislocazione entro dicembre 2007, ancora oggi
non hanno una casa. Tre famiglie vivono in albergo da ...
Di Fabrizio (del 23/08/2008 @ 17:13:47, in blog, visitato 1963 volte)
Mentre stavo cercando di eliminare il
malware che sino a settimana scorsa infettava la Mahalla, ne ho
approfittato per ripulire l'home page, togliendo alcuni link e qualche immagine
o collegamento che rendeva più difficile caricare la pagina iniziale.
Poi, dato che questo è soprattutto un sito di informazione (o almeno, così mi
pare), ho caricato dal
laboratorio
di dBlog (grazie
Marlenek!) un plug-in che inserisce, in fondo ad ogni post, 16 icone
(quelle nuove immagini che sono apparse) con i relativi link a servizi di
social
bookmark. I social bookmark sono dei siti che permettono di condividere i
preferiti con altre persone, aggiungere descrizioni, commentare i preferiti
degli altri, effettuare ricerche, trovare persone che hanno i vostri stessi
gusti e quindi scoprire nuovi siti. Per segnalare un articolo del blog ad un
sito di social bookmark: basta cliccare sull'icona ed inserire (chi è iscritto)
la userid e password del relativo servizio.
Spero che queste novità vi piacciano e siano utili. Fatemi sapere.
Di Fabrizio (del 24/08/2008 @ 09:07:07, in lavoro, visitato 2394 volte)
Da
British_Roma
di LUCIA KUBOSOVA
Secondo le ultime cifre del Ministero degli Interni di giovedì 21 agosto, il
numero degli immigrati in cerca di lavoro dall'Europa centrale ed orientale
verso la Bretagna è caduto al livello più basso da quando i paesi post-comunisti
si sono uniti all'Unione Europea nel maggio 2004.
La GB è stata uno dei tre stati dell'Europa occidentale che hanno aperto il
proprio mercato del lavoro ai nuovi arrivati subito dopo che sono diventati
cittadini UE - assieme a Irlanda e Svezia - con un numero iniziale di lavoratori
arrivati che superavano largamente le previsioni del governo.
Tutti assieme, oltre 875.000 nuovi europei hanno richiesto lavoro in GB nei
quattro anni dell'unione dei loro paesi alla UE.
Ma con la sterlina più debole e l'alta disoccupazione, ora la Bretagna appare
meno attraente per chi cerca lavoro dal "nuovi" stati membri, con solo 40.000
richieste di registrazione lavoro in GB tra l'aprile e il giugno 2008.
L'erosione del valore della sterlina ha avuto conseguenze dirette per le
paghe dei lavoratori stranieri.
Gli immigrati polacchi di solito ottenevano 3.565 zloty dalle 500 sterline,
che avevano bisogno di spedire a casa per giustificare di lavorare in GB. Adesso
è meno del 40%, appena più di 2.100 zloty, secondo gli esperti citati dal
Financial Times.
Ma i lavoratori dai paesi come la Polonia, la Slovacchia o gli Stati Baltici
sono anche stati espulsi dalla riduzione del lavoro in settori come le
costruzioni, che hanno registrato un calo nei posti vacanti di circa il 13% tra
maggio e luglio.
Similarmente, i posti vacanti in ristoranti, hotel e negozi sono caduti del
9% nello stesso periodo, secondo il rapporto governativo.
Di Fabrizio (del 24/08/2008 @ 09:10:26, in casa, visitato 2893 volte)
caro Fabrizio, ti segnalo questo articolo pubblicato sul Venerdì di
"Repubblica" del 22 agosto: Dopo i mobili, ecco le case da montare.
Potrebbe diventare un sistema interessante non solo per Rom e Sinti stanziali ma
anche per tutti noi!
ciao, Maria Grazia Dicati
Dopo i mobili, ecco le case da montare. Ma comprarle è una lotteria.
di Riccardo Staglianò
Costruite con criteri ecologici e democratiche, si assemblano in un giorno,
hanno tutti i comfort e prezzi competitivi. Nate in Svezia, ma arrivate anche in
Gran Bretagna, sono richiestissime. Tanto che, per acquistarne una, bisogna
partecipare a una riffa
Vivere in una casa Ikea nel senso dei muri, non dei mobili. Dal contenuto
al contenitore è un trasloco anche linguistico. E infatti, entrando in
questi sessantadue metri quadrati inondati di luce con il Baltico che scintilla
in lontananza, non ti senti intrappolato nelle pagine del catalogo
dell’arredamento globalizzato.
La teoria di base è la stessa: bel design a prezzi accessibili. Ma la
prassi è diversa e ognuno di questi Bo Klok (in svedese «vivi con
intelligenza»), i prefabbricati più insospettabili e affascinanti del mondo, fa
storia a sé.
«Solo la cucina e un paio di pezzi sono Ikea» spiega la biondissima Joanna, al
quarto mese di gravidanza, mostrandoci le tre stanze, «tutto il resto l’abbiamo
comprato altrove». «Più bellezza per tutti» è sempre stato il programma
estetico-elettorale del fondatore Ingvar Kamprad. Che nel ‘96 ha deciso di
traslare la sua filosofia nell’edilizia. E, invece di chiedere agli architetti
da che parte cominciare, ha interpellato l’ufficio statistico nazionale. Kamprad
ha scoperto così che nelle grandi città i due terzi delle famiglie (oggi a
Stoccolma sono l’85 per cento) erano formate da una, due, massimo tre persone.
Cosicché le abitazioni in circolazione, ancora concepite per una natalità
subequatoriale, risultavano grandi, inabbordabili, vuote. «Il passo successivo»
spiega Martina Holtz, che lavora nel team dei designer che perfezionano le varie
soluzioni abitative, «era fissare il prezzo giusto. Abbiamo scelto come salario
di riferimento quello di un’infermiera con un figlio a carico. Dai nostri
calcoli l’affitto che può permettersi senza troppi sacrifici è oggi di 550
euro». Ovvero la cifra che un inquilino di una Bo Klok base, cinquanta metri
quadrati, deve pagare per una specie di super-condominio che comprende luce,
acqua e tutto il resto. Oltre ai 50 mila euro iniziali per comprare la proprietà
dell’edificio. Ci sono poi i tagli da 62, 73 e 144 metri, con un tariffario che
cresce di conseguenza. «A ciascuno secondo i propri bisogni, da ciascuno secondo
le proprie capacità»
sembra il sottotesto di un sistema che ricorda più una lezione in
socialdemocrazia scandinava che in urbanismo.
Nei mesi scorsi le casette in legno sono sbarcate anche in Gran Bretagna, un
centinaio di appartamenti sui 3500 assemblati in totale, a Gateshead, vicino
a Newcastle. «Ci espanderemo anche nel resto d’Europa» dice Holtz, «ma abbiamo
bisogno di partner immobiliari locali. Dall’Italia sono arrivate varie offerte,
ma siamo ancora in una fase di perlustrazione».
I Bo Klok non sono prefabbricati che compri e metti dove vuoi...
continua su
Repubblica
CASA & DESIGN
Di Fabrizio (del 25/08/2008 @ 08:47:21, in casa, visitato 2877 volte)
Da Roma_Francais
BOBIGNY, 22 agosto 2008 (AFP) - Un progetto d'inserimento sociale e professionale è stato proposto a 24 delle 150 famiglie rom del campo di Saint-Ouen (Seine-Saint- Denis), le altre sono state invitate a lasciare la Francia, si è appreso venerdì dal sotto-prefetto del distretto.
"Abbiamo trattenuto 24 famiglie, cioè più di uno centinaio di persone, per rientrare in un progetto d'inserimento sociale e professionale", ha chiarito ad AFP il sotto-prefetto Olivier Dubaut, spiegando che "occorre che questo tipo d'inserzione locale resti a dimensione umana perché l'inserimento funzioni". Altre sette famiglie, "che presentano problemi sanitari", saranno "prese in carico in modo umanitario", ha aggiunto Dubaut. "Le 24 famiglie selezionate dovrebbero potersi installare con le roulottes il 1° settembre su un terreno di Saint-Ouen appartenente alla Rete Ferrata di Francia (RFF), prima di integrare bungalow che saranno situati allo stesso posto", ha precisato. Il sotto-prefetto ha fatto la sua scelta tra le 94 situazioni familiari riportate dagli assistenti sociali incaricati di incontrare le famiglie volontarie. I Rom selezionati sono stati scelti sulla base di diversi criteri: padronanza della lingua francese, sforzo nella scolarizzazione dei bambini, capacità di maneggiare uno dei 62 mestieri aperti ai Rumeni e ai Bulgari dal 1° gennaio 2007. Secondo Dubaut, 663 persone vivono sul più grande terreno di Francia, costituito da un edificio abbandonato e da accampamenti di baracche in legno e lamiere insalubri, senza acqua né elettricità.
Da
Chiesa Evangelica Zigana in Italia
Lettera aperta per le richieste negli ultimi anni
Vicenza, 24 gen. 08
Gentile Sotto segretario Lucidi,
La Missione Evangelica Zigana (M.E.Z) è un ente morale senza scopo di
lucro[1] legalmente riconosciuta dal governo italiano.
Diffusa in Italia intorno agli anni 80, la M.E.Z trovò il proprio impulso nel
risveglio religioso francese nel 48, opera che non si è mai arrestata, e che
oggi risulta essere altamente diffusa in tutto il territorio nazionale con lo
scopo di raggiungere in particolare le popolazioni sinte e rom ma offrendo il
messaggio evangelico a tutte le persone che si vogliono avvicinare al signore
senza alcuna distinzione. In questi vent’anni moltissime persone si sono
convertite al vangelo partecipando assiduamente ai culti religiosi.
La Missione oltre a svolgere il suo compito religioso e spirituale per mezzo
della parola di Dio si è dimostrata efficace anche dal punto di vista sociale,
poiché numerosi sinti e rom attraverso la fede sono riusciti ad esercitare un
riscatto morale all’interno della società.
Molti membri della Missione stanno iniziando personalmente un impegno per
contrastare le discriminazioni subite dalle popolazione sinte e rom, la finalità
è la costituzione di organizzazioni senza scopo di lucro con l’obbiettivo di
rendere le società sinte protagoniste sociali pensanti, anche attraverso la
promozione di politiche di interazione, di partecipazione diretta e di
mediazione culturale.
Negli ultimi anni la Missione si è trovata sempre in piu’ difficoltà nel
reperire delle aree in tutt’Italia di sempre maggiori dimensioni dove poter
svolgere i propri convegni religiosi. Attualmente la M.E.Z ha raggiunto i sinti e
i rom in tutt’Italia, la partecipazione è molto ampia e moltissime famiglie
raggiungono i convegni anche facendo tantissimi chilometri. Tali importanti
momenti di preghiera ed incontro prevedono l’installazione di un tendone e
l’accoglienza di roulotte e camper di fedeli provenienti da diverse parti
d’Italia.
Pur avendo i permessi per professare il culto, innumerevoli sono gli ostacoli
che quotidianamente troviamo presso i comuni che spesso non ci autorizzano l’uso
di terreni comunali o privati per i convegni evangelici. L’esistenza di un
pregiudizio diffuso nei confronti dei rom e sinti induce spesso le Istituzioni
Locali a fare degli accostamenti generalizzati di un intero gruppo etnico con
determinati fenomeni di criminalità, un pregiudizio che sostanzialmente ostacola
la concessione dei permessi. In Francia la M.E.Z è supportata dal Governo
francese che offre l’uso di aree aereoportuali dimesse per poter svolgere i
convegni religiosi e permettere a tutti di partecipare ai raduni spirituali. Con
la presente vorremmo sensibilizzare le autorità competenti affinché agevolino la
nostra opera di evangelizzazione. In particolare chiediamo che i Prefetti possono
intervenire sui Sindaci affinché sia garantito ai sinti e ai rom il diritto di
professare liberamente la religione evangelica.
In attesa di un Vostro riscontro, porgiamo i più cordiali saluti
Davide Casadio e Elvis Ferrari
M.E.Z (Missione Evangelica Zigana)
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