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Rose bianche per mio fratello nero
Di Fabrizio (del 23/08/2008 @ 09:13:43, in Kumpanija, visitato 1948 volte)

Un altro racconto breve di Iryna Chumakova

Il giovane leghista di trent’anni posa sorridente ed impettito insieme con la sua donna davanti alla telecamera, con orgoglio sa di apparire in una delle più quotate tv locali, rigorosamente della Lega. In paese parleranno tutti di lui che ha partecipato all’ormai leggendaria manifestazione di Pontida, allestendo un piccolo gazebo. Una sorta di sfida tra i vari gruppi partecipanti, ogni gruppo vuol far vedere di essere valido, sia in politica, sia nel commercio sia nell’azione… parlano del volantinaggio di domani davanti a tutte le scuole della Padania, per sostenere la disuguaglianza sociale tra un cittadino Padano e un cittadino del sud, e anche per cacciare via questi folli immigrati clandestini che attentano alla sua incolumità.

"Oggi – dice davanti la telecamera - queste nuove generazioni di giovani sentono molto di più sulla propria pelle le problematiche di immigrazione, di sicurezza e vogliono vivere nella propria terra senza la paura di essere rapinati da extracomunitari che, nascosti sotto la cosiddetta "integrazione", cercando di fregarti. No... basta! lo dobbiamo impedire a tutti i costi.

la Lega è tornata di moda, ha successo tra i giovani per la comunanza di linguaggio, di mentalità, di azione. La Lega Nord è una confederazione di più movimenti politici autonomisti che attualmente ripropone il progetto di uno Stato federale e si batte per l'attuazione di norme più severe per contrastare l'integralismo islamico; enfatizza anche la lotta all'immigrazione clandestina."

Il giovane continua a parlare con maggiore tracotanza, ma all’improvviso cade a terra privo di sensi. La sua malattia, dovuta ad una malformazione del cuore congenita, ha avuto la prevalenza.

Trasportato di corsa in ospedale risulta subito un caso disperato… occorre un trapianto del cuore; lo sapeva e aspettava da tempo la disponibilità dell’organo.

…Intanto l’unico genitore in vita di Niko, ha dato il via libera alla donazione degli organi del figlio, morto proprio quella mattina in una strada lì vicina. Niko è un Rom, di una comunità Sinti, lombarda.

"Credo che la donazioni di organi - conclude il padre fra il pianto - rappresenti un'espressione di altissima solidarietà , mio figlio sarebbe d’accordo."

Dopo l’operazione riuscitissima ed una breve convalescenza, il giovane leghista torna a vivere, compra un mazzo di rose bianche e si reca al cimitero, curioso di conoscere il benefattore. Apprende cosi la verità, lascia i fiori nella tomba e torna a casa piangendo… finalmente un "cuore nero" continuerà a battere sotto la sua camicia verde.

IRYNA CHUMAKOVA