Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
Semplice: non lo faccio per essere alla moda!

L'OROLOGERIA DI MILANO srl viale Monza 6 MILANO

siamo amici da quasi 50 anni, una vita! Per gli amici, questo e altro! Se passate di li', fategli un saluto da parte mia...

ASSETTO VARIABILE

E' sospeso sino a data da destinarsi.

Le puntate precedenti sono disponibili QUI


Volete collaborare ad ASSETTO VARIABILE?
Inviate una
mail
Sostieni il progetto MAHALLA
 
  
L'associazione
Home WikiMAHALLA Gli autori Il network Gli inizi Pirori La newsletter Calendario
La Tienda Il gruppo di discussione Rassegna internazionale La libreria Mediateca Documenti Mahalla EU Assetto Variabile
Inoltre: Scuola Fumetti Racconti Ristorante Ricette   Cont@tti
Siamo su:  
Non voglio dimostrare niente, voglio mostrare

Federico Fellini
-

\\ Mahalla : Storico per mese (inverti l'ordine)
Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Fabrizio (del 01/02/2011 @ 09:39:13, in musica e parole, visitato 1759 volte)
Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 02/02/2011 @ 09:16:43, in media, visitato 1941 volte)

Segnalazione di Voijslav Stojanovic

EaST Journal di Matteo Zola

"Un giorno metti la pentola a bollire sul fuoco, e sei in un posto. Quando l'acqua bolle sei in un altro. Quando la pasta cuoce in un altro, e la mangi chissà dove". Con queste parole la vecchia nonna di Laura Halilovic commenta lo sgombero che la polizia ha imposto al campo nomadi in cui si trova. Laura, dal canto suo, ne ha fatto un film: "Io la mia famiglia Rom e Woody Allen", in cui racconta la sua vita e quella dei suoi cari, tra discriminazioni e vita quotidiana. Il titolo è una citazione proprio di un film di Woody Allen. Il cineasta americano ha letteralmente folgorato la piccola Laura che, ancora bambina, si trovò da allora a coltivare un sogno: fare la regista. Oggi, con questo film documentario prodotto in collaborazione con RaiTre e Film Commission Torino, quel sogno è diventato realtà.

A META' TRA DUE CULTURE
«Da quando ho fatto questo film molti si interessano a me. Certo, il pericolo è che lo facciano solo perché sono Rom, che mi mettano addosso quest'etichetta e ci si interessi a me perché "diversa"».
Una diversità che le viene additata anche dalla sua comunità: «Sono diversa per gli italiani e sono diversa per i Rom perché non voglio vivere secondo la nostra tradizione e non intendo sposarmi per realizzare "il mio futuro"». Proprio con queste parole infatti i genitori di Laura, nel documentario, la spingono al matrimonio: "Sei già vecchia, hai 19 anni", le dicono. «Così mi trovo a metà tra due culture, in bilico – prosegue Laura – e certo è una sofferenza, è una situazione che vivo malissimo».
Ma la giovane regista ha le spalle larghe e con tenacia procede nel suo cammino umano e artistico: «Anche la mia famiglia ora si è convinta, ma all'inizio è stata dura poiché una ragazza Rom non può studiare e nemmeno lavorare, può solo sposarsi».

LIBERTA' E PRIGIONIA
Nata a Torino, Laura ha vissuto nel campo vicino all'aeroporto di Caselle fino all'età di otto anni. Poi la sua famiglia ottiene una casa popolare dove vanno a vivere in nove: lei e i suoi quattro fratelli, i genitori e due cognati. Della vita del campo resta un ricordo indelebile di libertà e prigionia al contempo: «Mi ricordo la libertà, noi bambini stavamo sempre in giro nel campo, solo il cielo a farci da confine. Ma ricordo anche il filo e la rete che delimitavano il campo, eravamo come animali in gabbia». Le difficoltà coi "Gagé" – i non Rom – iniziarono con la scuola: «Ricordo la mia felicità, il primo giorno. E ricordo come gli altri genitori commentassero: "Ci mancava anche la zingarella". Quel giorno non parlai con nessuno e corsi via appena la campanella suonò».

INTEGRAZIONE NON E' ESSERE TUTTI UGUALI
Questo dolore è quello che, secondo Laura, farà sempre sentire i Rom inferiori. Un'inferiorità interiorizzata a tal punto da renderli incapaci di rivendicare i loro diritti. «E non cambierà mai. Come mai cambierà l'atteggiamento dei Gagé che continueranno sempre a disprezzarci. Un'integrazione è impossibile». Poi, con un sospiro: «Integrazione non è essere tutti uguali, non è –per un Rom – diventare Gagé. I Rom non vogliono diventare Gagé. Se non ci fosse più diversità, nel futuro, forse non ci sarebbe più discriminazione. Ma poi saremmo tutti più poveri».
Nella parole di Laura echeggia la saggezza della vecchia nonna, che nel film è il simbolo di una cultura antica, modellata dai secoli e dai chilometri percorsi da questo popolo nomade. «Quando mi dicono: "vai a casa tua" io mi domando qual è la mia casa, la casa di un nomade è ovunque». Laura non nasconde che ci siano dei problemi: «Le persone però non devono fare di tutta l'erba un fascio, tra di noi siamo diversi. Tra un Rom Romeno e uno bosniaco c'è differenza, ad esempio. Non conoscono la nostra cultura». E davvero è arduo conoscere la cultura Rom, il film di Laura è un ponte per la reciproca conoscenza. Forse così sarà possibile capire che: «Non è vero che i Rom sono tutti ladri e delinquenti». "Quando un Rom fa un reato, a venire puniti sono tutti i Rom" si dice nel film.

CASETTE IN FILA
E Laura fa un agghiacciante parallelismo: «Quando vedo le casette in fila, tutte uguali, del nuovo campo di via Germanasca a Torino, con un recinto di ferro intorno alto tre metri, mi vengono in mente i campi di concentramento dove sono morti i miei bisnonni». Già, poiché molti dimenticano che, insieme agli ebrei, ad Auschwitz trovarono la morte milioni di zingari. «Se mai incontrassi Woody Allen di persona – conclude Laura – gli chiederei come ha vissuto il suo essere ebreo. E come ne ha fatto una risorsa».

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 02/02/2011 @ 19:28:17, in Italia, visitato 1731 volte)

COMUNICATO

La Polizia Locale ha preannunciato per domani giovedì 3 febbraio 2011 lo sgombero con l'intervento delle ruspe del Campo Rom di Via Cavriana.

IL GRUPPO DI SOSTEGNO FORLANINI (scendiamoincampo@gmail.com) svolge la sua attività umanitaria all’interno del campo Rom di via Cavriana da oltre due anni in stretta collaborazione con altre Associazioni di volontariato sociale milanesi.

Le famiglie che risiedono in questo campo sono ormai, con quello preannunciato per domani, al loro quindicesimo sgombero; hanno trovato nel nostro gruppo sostegno concreto: generi alimentari, abbigliamento, medicine, coperte, tende, oltre all’accompagnamento verso le strutture pubbliche (ospedali e pronto soccorso, per la cura delle malattie, e consultori familiari e pediatrici, per quanto concerne le vaccinazioni dei bimbi e la maternità delle donne). Infatti, molti abitanti del campo soffrono di varie patologie (respiratorie, reumatiche, traumatologiche) proprio per le cattive condizioni di vita in questa situazione, nel totale disinteresse delle degli organi preposti alla tutela della salute anche di questi cittadini/e.

Tra gli abitanti Vi sono giovani adulti soli, anziani in coppia o singoli, una famiglia con una bimba di neanche due anni, ormai giunta al suo ottavo sgombero, e un nucleo familiare coi figli in Romania.

Chiamiamo alla mobilitazione e alla presenza la cittadinanza, le forze politiche e sociali, gli organi di comunicazione, per impedire uno sgombero incivile e brutale, come quelli già sperimentati nelle precedenti occasioni.

L’appuntamento è per domani mattina, giovedì 03 febbraio 2011 alle ore 07,00, in via Cavriana (traversa di viale Forlanini).

GRUPPO DI SOSTEGNO FORLANINI - scendiamoincampo@gmail.com

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 03/02/2011 @ 09:24:01, in Italia, visitato 1775 volte)

L'Osservatorio sul razzismo e le diversità "M. G. Favara", laboratorio di ricerca dell'Università di Roma Tre, in collaborazione con OsservAzione, centro di ricerca-azione contro la discriminazione di rom e sinti, ha realizzato negli scorsi mesi una ricerca sul sistema di protezione dei minori rom nella regione Lazio.  La ricerca è stata commissionata dall'European Roma Rights Center, ente che svolge funzioni consultive presso il Consiglio d' Europa, che ha promosso questa attività nel nostro e in altri sei paesi su finanziamento della Commissione Europea.

In questo quadro, l'Osservatorio, di intesa con gli altri partner della ricerca e nel quadro delle azioni di disseminazione dei risultati della stessa, organizza una tavola rotonda che presenterà gli esiti del lavoro svolto nella regione Lazio; l’iniziativa si terrà presso la facoltà di Scienze della Formazione, sede di Piazza della Repubblica (aula 7) il 9 febbraio, dalle ore 15.

info: oss.razzismo@uniroma3.it

Coordina:
Francesco Pompeo responsabile Osservatorio sul razzismo Università Roma Tre

Presentazione della ricerca:
Francesca Saudino e Daria Storia Osservazione, Ulderico Daniele Osservatorio sul razzismo

Interventi di:
Claudio De Angelis Procuratore del Tribunale per i Minori di Roma
Donatella Caponetti Centri per la Giustizia Minorile
Franco Alvaro Garante per i Diritti dei Minori Regione Lazio
Stefano Giulioli Ufficio Tutele Comune di Roma
Nazzareno Guarnieri Federazione Romanì, Graziano Halilovic Romà Onlus
Gabriella Telesca Avvocato
Marco Cappuccino Save the Children, Vittoria Quondamatteo Il fiore nel deserto
Antonio Ardolino Berenice, Monica Lanzillotto La Casa Gialla

Conclude:
Vittorio Cotesta docente Università Roma Tre

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 03/02/2011 @ 09:40:34, in Italia, visitato 1919 volte)

Ricevo da Agostino Rota Martir

Il senso della giornata della Memoria appena vissuta è di ricordare il dramma vissuto da milioni di persone nei lager nazisti, durante il conflitto della 2° guerra mondiale. E' una nobile iniziativa!

Ricordare per non ripetere, ricordare per continuare a resistere e smascherare quelle forme "soft" di divoramento (porrajmos nella lingua romanès) che oggi i Rom spesso continuano a subire, perfino all'interno di Istituzioni democratiche, anche se non sotto quella forma disumana dello sterminio vissuto nel secolo scorso.

E' innegabile che i Rom ne hanno fatta di strada da allora ad oggi, innanzitutto sono sopravissuti al progetto che prevedeva la loro eliminazione, o per lo meno il loro controllo. Hanno preso coscienza non solo della loro storia, delle tragedie subite, rivendicano la loro identità come popolo, con le loro diversità culturali, sociali e religiose. Chiedono anche di essere loro stessi i protagonisti del loro futuro, reclamano il rispetto dei loro diritti e desiderano essere trattati alla pari di ogni essere umano, non reclamano sconti, ma nemmeno leggi speciali per loro. Essere ri-conosciuti come Rom, è parte integrante della giornata della memoria, altrimenti si corre il rischio di ripetere gli errori del passato.

Il nuovo villaggio Rom di Coltano, ad esempio quanto è "ri-conosciuto" come abitato da Rom? Il suo regolamento cosa recepisce del "vivere Rom", quando questi in effetti è stato decretato senza alcun coinvolgimento e partecipazione dei Rom stessi?

E' un regolamento che condiziona pesantemente il "vivere Rom", anzi sembra volerlo limitare, per imporre controllo e intrusione nella vita privata, tutto questo nella convinzione di fare il bene degli "assistiti", arrivando anche a decidere arbitrariamente l'allontanamento di nuclei, colpevoli di "aver tradito" la fiducia dei "benefattori".

Operatrice al villaggio Rom di Coltano:

"S.(maggiorenne) la devi smettere di passare il tempo da tua madre, tutte le volte che vengo qui ti trovo da lei, tu hai il tuo appartamento, devi stare là e farti la tua vita."

"Vogliono farci vivere come gli Italiani, ma noi siamo diversi. Gli operatori non lo capiscono ancora o fanno finta. Vengono qui solo per controllare e minacciare di non rinnovarci il contratto, non è giusto!"

"Paghiamo l'affitto, le bollette di luce, acqua e gas e paghiamo caro anche perché la posta arriva una volta al mese e ci tocca pagare la tassa perché è scaduto il termine, ma non possiamo essere padroni in casa nostra, viviamo sotto la continua minaccia del comune che può mandarci via quando vuole, temiamo anche di ospitare i nostri parenti."

"Di questo passo, senza lavoro dovrò ritornare a manghel, ma ho paura che poi mi tolgono l'appartamento. Prima era diverso tra di noi, sì le case sono più belle delle baracche di prima, ma ora è cambiato troppo, non ci fidiamo più neanche tra di noi."

"Anni fa, ricordo che noi Rom facevamo spettacoli a Pisa, era bello. Ora invece, più niente, nessuno ci chiama! C'è solo Livorno che ci invita a ballare, a parlare, a cucinare le nostre specialità... perché lì ancora non hanno il Progetto Città sottili."


Dettagli... l'Olocausto in un certo senso è stato preparato, coltivato dai "dettagli" (la banalità del male!), che pian piano hanno convinto gran parte dell'opinione pubblica a ritenere necessari e normali quei provvedimenti che limitavano le libertà a determinate categorie di persone, viste come dei corpi malati o asociali, che dovevano essere controllati e guariti dalla parte sana della società!

Convinti di fare del bene, allora come oggi, in questo senso la storia si ripete, anche se in forme diverse, ma a volte con la stessa la logica: il virus della sicurezza si è trasmesso, e affidato come per vocazione o per contratto agli stessi operatori e assistenti sociali. Oggi la sicurezza si serve anche delle gambe di quegli operatori che lavorano nel sociale..possibilmente con gambe veloci e scattanti, disposti ad accelerare i tempi per non aspettare i tempi lunghi della Democrazia e della Giustizia!

«Aver memoria non significa soltanto ascoltare una testimonianza o vedere immagini mostruose... Non basta osservare l'orrore, per rifiutarlo. Bisogna capire come funzionava la sua potente macchina, e com'è stata raccontata più tardi dai suoi artefici.. Quegli uomini non erano nati violenti: lo sono diventati. Le loro testimonianze ci dicono molto di più di quel che ci raccontano i crimini commessi». (David Bidussa)

L'Olocausto ha avuto una sua fase di incubazione, una preparazione in genere affidata a gente comune, convinta di fare bene e che considerava del tutto normale e legittimo che Ebrei, Rom, handicappati.. (persone viste come una minaccia, degli a-sociali da controllare), fossero privati dei loro diritti, applicando esclusivamente a loro delle direttive speciali, al di fuori di quelle ordinarie.

Dettagli , che ritornano a distanza di tempo: un esempio è il regolamento "Città Sottili" di Pisa, che si pone per sua natura "fuori legalità", avocando a sé il diritto di prendere provvedimenti amministrativi a prescindere dall'esito di un procedimento penale ancora in atto verso dei Rom, il riferimento è al caso della "sposa bambina", ma non solo.

Oggi, come ieri i Rom sono ancora visti come corpi malati, che devono essere controllati per essere guariti, o sgomberati per timore di possibili "contagi" alla nostra sicurezza sociale. Chi tra i Rom non accetta, chi osa alzare la testa, chi mostra un po' di coraggio e dignità nel ribellarsi, allora contro costoro si scatena la macchina persecutoria: i loro diritti vengono sospesi, anche con il consenso di una società ormai anestetizzata e drogata, le bugie vengono istituzionalizzate, le verità dei fatti scivolano via, censurate con ogni mezzo e in ogni sede.

Oggi è ancora difficile ri-conoscere la vita Rom.. forse è vero: "alla «banalità del male si può solo opporre la bontà insensata".

don Agostino Rota Martir
Campo nomadi – Coltano (PI) - 31 Gennaio 2011

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 04/02/2011 @ 09:05:27, in Italia, visitato 1674 volte)

Gli ebrei non vivono più nei ghetti, ma in Italia, alla data del 27 gennaio 2011, gli zingari vivono ancora concentrati nei campi, perché?

Nel giorno della memoria si tende a dimenticare la persecuzione di sinti e rom e, mentre la Germania ha riconosciuto solo nel 1985 le sue responsabilità, in Italia i documenti sono dispersi ma i sinti reggiani ricordano il campo di concentramento di Prignano sul Secchia, in provincia di Modena, dove sono state mandate le loro famiglie. Paola Trevisan ha condotto una ricerca storica e ha trovato, con molta fatica, documentazioni e testimonianze degli abitanti del paese e le ha pubblicate. Anche la Lega Nord ha deciso di rievocare quegli anni con una puntualità e un realismo agghiacciante: ha accusato i nomadi di essere un peso economico per la città. La Lega non è nuova a questi attacchi che rivolge anche ai disoccupati del luogo e, in altre regioni, ai disabili, trovando facili nemici in chiunque sia debole o in difficoltà. I leghisti hanno dichiarato che, per i campi nomadi, Reggio Emilia ha speso 3 milioni di euro, ma i dati pubblicati sulla stampa rivelano che in sette anni, per la manutenzione di cinque aree, la città non ha speso neanche un terzo di quella cifra e lo stipendio del solo Onorevole Alessandri costa molto di più alla comunità. Resta intanto fermo il progetto delle micro aree che dovevano sostituire i campi, perché persiste la tendenza a tenere i sinti concentrati in pochi spazi ai margini dell'abitato. Sicuramente sono invece stati spesi soldi per riparare i danni che razzisti e balordi hanno procurato alle strutture dei campi sosta. A Prignano i sinti furono lasciati senza sostentamento e allora bruciarono i pali della recinzione del campo di concentramento per riscaldarsi, quello che spettava a un solo internato era dato per un'intera famiglia, così, affamati, dopo qualche anno fuggirono e fu la loro salvezza. Gli Argan, i Franchi, i Triberti, i Colombo, i Truzzi, i De Bar erano saltimbanchi e giocolieri circensi, i figli e nipoti sono giostrai e, dopo il fascismo, sono stati di nuovo concentrati nei campi nomadi. Mentre nella provincia i sindaci firmano continuamente sgomberi per le carovane di passaggio che non possono fermarsi neppure per riposare la notte, diversi sinti reggiani, stanchi di aspettare, come a Prignano sono scappati dai campi, si sono comprati un pezzo di terra in campagna e si sono sistemati con le loro case mobili. Questo la legge non lo consente, ma nessuna legge può obbligare le persone a vivere per sempre in un recinto. I sinti e rom vogliono vivere con dignità come tutti ma poiché la terra non è uno spazio libero, chi ha potuto ne ha comprato un pezzetto. Nel 1938, il dottor Semizzi scriveva che gli zingari sono indistinguibili somaticamente perché indoeuropei, ma "dal punto di vista psico-morale hanno tali mutazioni regressive, e quindi ereditarie, da poter compromettere seriamente la discendenza", è esattamente questo che va ripetendo la Lega che in Lombardia utilizza i fondi europei destinati all'integrazione, per pagare le ruspe che abbattono tutto.

L'Associazione Them Romanò cittadina, continua a chiedere l'autodeterminazione e intanto è una delle componenti più attive del comitato Nopacchettosicurezza che combatte la riedizione delle leggi speciali, sostenendo i migranti cui il Governo riserva lo stesso trattamento escogitato dai nazisti verso gli ebrei romani, quando gli chiesero tutto il loro oro in cambio della salvezza e, una volta incassato, li deportarono ugualmente. Il Governo ha raccolto, solo a Reggio Emilia, 3 milioni di euro tra i migranti promettendo il permesso di soggiorno, poi è uscita la circolare Manganelli che annullava la possibilità di ottenerlo se si era già stati identificati, circostanza quasi inevitabile in un paese dove si può entrare solo clandestinamente. I dati della Caritas raccontano che l'Italia spende per l'integrazione dei migranti 130 milioni e per la repressione 500 milioni, è quindi uno Stato che apertamente perseguita le persone per la loro origine, contro qualunque legge internazionale ed europea e contro la Costituzione.

Associazione Them Romanò e Nopacchettosicurezza

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 04/02/2011 @ 09:43:01, in Italia, visitato 2227 volte)

INCONTRO PUBBLICO -  VENERDI' 11 FEBBRAIO 2011 ORE 20.45
SALA DELLA PARROCCHIA DI GESU' A NAZARETH Largo Bigatti (Quartiere Adriano) MILANO

Parliamo dei Rom: in particolare delle famiglie che abitano nella Comunità di via Idro, ma anche di quelle di Triboniano, dei continui sgomberi delle famiglie stanziate a Rubattino, Bacula, Forlanini e Bovisa e più in generale di quella che comunemente viene definita "l'emergenza Rom a Milano".

Le soluzioni adottate in questi anni nella città di Milano come hanno affrontato la questione? Hanno risolto il problema?

Altri comuni hanno operato in modo diverso: hanno sperimentato, positivamente, politiche di sostegno all'integrazione, di accompagnamento all'inserimento lavorativo, scolastico ed abitativo, con l'appoggio delle Comunità Locali.

Ascolteremo le testimonianze:
· della Comunità Rom di Via Idro 62
· della Comunità Rom di Triboniano
· del Comitato Forlanini
· del Gruppo delle mamme e maestre di Rubattino
· dell'Associazione "elementare.russo"
· di Paolo Fior condirettore di "T" il giornale del Trotter
· di Don Massimo Mapelli della Fondazione Casa della Carità
· dell'Avv. Livio Neri del gruppo degli "Avvocati per Niente"
· di Ernesto Rossi dell'Associazione "Apertamente" di Buccinasco

Promuovono:
Associazione VILLA PALLAVICINI, Associazione "elementare.russo", Osservatorio sui razzismi , Fondazione Casa della Carità, Comunità Rom via Idro 62, Comitato Genitori Elementare S. Mamete, Comitato "Vivere in Zona 2", A.N.P.I. Crescenzago, Martesanadue, Legambiente Crescenzago

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 05/02/2011 @ 09:07:20, in Italia, visitato 2153 volte)

Segnalazione di Stefano Pasta da Migrantes online

Sabato 29 Gennaio 2011 08:16 - Pubblichiamo la lettera di Flaviana Robbiati, una delle insegnanti delle scuole elementari Feltre, Pini e Cima (Istituto comprensivo in zona Lambrate a Milano) balzate agli onori della cronaca per aver difeso i bambini rom che frequentano la loro scuola.

Milano - Mentre l’Italia ricorda e commemora il giorno della memoria per ricordare milioni di vittime dei genocidi nazisti, a Milano continuano gli sgomberi di Rom che assomigliano sempre di più ad una forma di "pulizia etnica".

Cinquecentomila persone Rom sono passate per i camini dei campi di concentramento nazisti, molti di loro erano bambini. A Milano i forni non si usano, ma l’obiettivo di cacciare i Rom è uno dei motivi che caratterizzano l’amministrazione comunale.

Ad ogni sgombero ci sono bambini costretti a non potere più andare a scuola. Robert, 11 anni, ha già cambiato 8 scuole e nella nona, dove stava per ultimare la sua iscrizione, non ha fatto in tempo ad entrare.

La nuova forma di pulizia etnica è impedire ai bambini Rom di accedere alla cultura. Solo studiando questi bambini avranno delle possibilità di integrazione e potranno svolgere un lavoro regolare e dignitoso. Negando loro la cultura si nega l’accesso ai diritti.

Una persona analfabeta non riesce a cavarsela in un ospedale, a viaggiare in metropolitana, a districarsi tra le etichette dei prodotti al supermercato. Non legge i giornali, non conosce i propri diritti e le violazioni che subisce. Chi non ha accesso alla cultura, non esiste. Senza cultura si è fuori da tutto.

Per questo noi maestre, mamme e volontari che affiancano le famiglie Rom, supportiamo e sosteniamo le famiglie Rom che mandano i figli a scuola. Per questo ci sono bambini che attraversano la città per arrivare a scuola nonostante vivano in baracche senza acqua né luce, in condizioni inimmaginabili. Bambini costretti a diventare eroi per andare a scuola. Accade tutti i giorni nella Milano dell’Expo. Bambini che gli Erode moderni devono fermare ad ogni costo. Ma è forse proprio la paura che qualche Rom possa imparare a difendersi che muove la spietata azione delle ruspe.

(Flaviana ROBBIATI - www.chiesadimilano.it)


Per terminare, una segnalazione di Tommaso Vitale: Si fa presto a dire sgombero

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 05/02/2011 @ 09:07:27, in Italia, visitato 1815 volte)

Corriere della Sera IL RICORSO SULLE CASE NEGATE. ENTRO 7 GIORNI TUTTI GLI IMMIGRATI NEGLI ALLOGGI ASSEGNATI
"Rom, sindaco e prefetto chiariscano"
Inchiesta sui "nomadi discriminati", i pm chiedono nuovi documenti. De Corato: situazione incredibile

MILANO - Un altro giro. E non per lo sgombero in via Cavriana, zona Forlanini, di 5 baracche e 4 tende in mattinata, sgombero contestato da un gruppo di attivisti per i diritti umani ("Quindicesimo blitz, senza servizi sociali"). Ieri i procuratori aggiunti di Milano Armando Spataro e Ferdinando Pomarici, nell'inchiesta sul caso delle case negate ai rom, hanno chiesto nuove informazioni a prefetto e sindaco. Il prefetto in quanto Gian Valerio Lombardi è commissario straordinario per l'emergenza nomadi. In Comune come l'han presa? Il vicesindaco Riccardo De Corato dice che "le istituzioni danno le case ai rom e si ritrovano indagati. Una vicenda che ha dell'incredibile". L'opposizione, col capogruppo del Pd Pierfrancesco Majorino, crede che "sia bene fare chiarezza. Ci spieghino il perché del voltafaccia". Poi ci sarebbe anche la Lega che già pensa ai voli. Ma prima, il "voltafaccia".

Patti, date, ministero
Tra dicembre e gennaio, dopo il ricorso dei rom assistiti dagli avvocati Alberto Guariso e Livio Neri, due ordinanze del Tribunale avevano sancito che il Comune non aveva rispettato i patti sottoscritti e si era anzi macchiato di discriminazione razziale. I patti, peraltro dimostrati da accordi visti, approvati, scritti e sottoscritti, prevedevano l'assegnazione di case popolari - fuori dal mercato e da ristrutturare - in cambio dell'impegno a lasciare il campo di via Triboniano. I nomadi avevano fatto il loro. Le istituzioni no. La Moratti aveva annunciato e presentato ricorso. Ricorso respinto. La bocciatura venne motivata così: escludere i rom è stata una scelta "fondata esclusivamente su ragioni etniche". Per adesso il fascicolo d'indagine di Spataro e Pomarici è senza ipotesi di reato. La Digos è stata incaricata di compiere accertamenti. Cosa successe davvero? Noi limitiamoci a seguire le date. Il 9 agosto scorso i nomadi avevano rinunciato alla permanenza in via Triboniano a decorrere dal successivo 15 ottobre. Il tutto, appunto, in cambio di abitazioni. Che erano già state trovate. Quattro giorni prima la Regione aveva accolto la richiesta del Comune e aveva autorizzato l'Aler a destinare 25 alloggi. Il 27 settembre il ministro dell'Interno Roberto Maroni aveva comunicato l'interruzione del progetto. Lo stesso ministero dell'Interno nel corso del 2009 aveva stanziato 13 milioni di euro per il piano rom. Una parte di questi soldi verranno utilizzati per il rimpatrio in Romania di alcuni nomadi. E qui arriviamo alla Lega.

"Viaggio di sola andata"
Il capogruppo in Comune della Lega Matteo Salvini dice che "le risorse messe a disposizione dal Viminale servono per gli sgomberi e per l'allontanamento del maggior numero possibile di rom, non per gli aiuti e le sovvenzioni. L'unico sforzo economico che siamo disposti a concedere per le famiglie nomadi è un biglietto aereo di sola andata". Il numero dei partenti è abbastanza esiguo. Cinque le famiglie decollate. Altre dieci-quindici quelle che potrebbero seguirle. La maggior parte delle famiglie (102 in totale) rimarrà. Non in via Triboniano che, ha annunciato il prefetto, verrà chiuso entro marzo. Sorge su terreni destinati all'Expo. Domandina, allora: dove finiranno tutti gli altri nomadi? Andranno a ingrossare i restanti, e regolari, campi rom cittadini?

I cantieri negli alloggi
A marzo saremo in pienissimo periodo di campagna elettorale, che influenzerà tremendamente politiche, decisioni, scelte sul futuro dei rom. Per quel periodo, almeno il capitolo-case sarà chiuso da un bel pezzo. Ancora una settimana al massimo e, informano dalla Casa della carità che li ha seguiti in questo tortuoso percorso, nelle case Aler entreranno tutti i rom che mancano all'appello. Le abitazioni, lo abbiamo detto, erano in condizioni critiche. Servivano dei lavori. Sono quasi terminati. Notevole lo sforzo sostenuto dalle associazioni che assistono i nomadi, ai quali spetterà il pagamento delle bollette di luce, acqua e gas.

Andrea Galli - 04 febbraio 2011

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 06/02/2011 @ 09:00:14, in Italia, visitato 1844 volte)

Segnalazione di Maria Grazia Simmini

SalentoWebTV (leggi QUI l'appello)

Sono scesi in piazza per protestare e dire no alla decisione del Comune di Lecce di far sgomberare una ventina di famiglie Rom dalle loro baracche, perché troppo fatiscenti e pericolose. Uomini, donne e bambini della comunità Rom, del campo sosta Panareo, si sono radunati in piazza Sant'Oronzo, nel cuore di Lecce, davanti palazzo Carafa. Hanno gridato la loro rabbia perché non sanno dove andare e come fare. Lo scorso 25 gennaio, infatti, è stata notificata ad una ventina di famiglie rom residenti all'interno del Campo Sosta Panareo una notifica di abbattimento delle loro Baracche da effettuarsi entro trenta giorni a spese delle stesse famiglie. Chiedono al sindaco di essere ascoltati. Chiedono un'alternativa, un posto dove andare per non rimanere per strada. La loro manifestazione, sostenuta anche dalle associazioni antirazziste, è avvenuta proprio sotto la finestra dell'ufficio del primo cittadino. Ma il sindaco ha rimandato l'incontro al 10 febbraio, per "importanti" impegni istituzionali. Come vi abbiamo raccontato tempo fa, con Articolo21, si tratta di donne e uomini giunti in Italia più di 20 anni fa, per sfuggire alle guerre che hanno insanguinato la ex-Jugoslavia e di numerosi bambini, molti dei quali nati e cresciuti qui in Italia, che regolarmente frequentano le scuole elementari, medie e superiori della città di Lecce.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7

Titolo
Quest'anno ci saranno le elezioni europee. Ti senti coinvolto:

 Per niente
 Poco
 Normalmente
 Abbastanza
 Molto

 

Titolo
La Newsletter della Mahalla
Indica per favore nome ed email:
Nome:
Email:
Subscribe Unsubscribe

 

********************

WIKI

Le produzioni di Mahalla:

Dicono di noi:

Bollettino dei naviganti:

********************


Disclaimer - agg. 17/8/04
Potete riprodurre liberamente tutto quanto pubblicato, in forma integrale e aggiungendo il link:
www.sivola.net/dblog.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. In caso di utilizzo commerciale, contattare l'autore e richiedere l'autorizzazione.
Ulteriori informazioni sono disponibili QUI

La redazione e gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ai post.
Molte foto riportate sono state prese da Internet, quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non hanno che da segnalarlo, scrivendo a info@sivola.net

Filo diretto
sivola59
per Messenger Yahoo, Hotmail e Skype


Outsourcing
Questo e' un blog sgarruppato e provvisorio, di chi non ha troppo tempo da dedicarci e molte cose da comunicare.
Alcune risorse sono disponibili per i lettori piu' esigenti:

Il gruppo di discussione

Area approfondimenti e documenti da scaricare.

Appuntamenti segnalati da voi (e anche da me)

La Tienda con i vostri annunci

Il baule con i libri Support independent publishing: Buy this e-book on Lulu.


Informazioni e agenzie:

MAHALLA international

Romea.cz

European Roma Information Office

Union Romani'

European Roma Rights Center

Naga Rom

Osservazione


Titolo
blog (2)
Europa (7)
Italia (6)
Kumpanija (2)
media (2)
musica e parole (4)

Le fotografie più cliccate


21/11/2024 @ 14:54:41
script eseguito in 110 ms

 

Immagine
 La comunità virtuale di Rom e Sinti nel mondo... di Fabrizio



Cerca per parola chiave
 

 
 

Circa 1826 persone collegate


InChat: per non essere solo un numero scrivete /n  e poi il vostro nome/nick

< novembre 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
 
             
Titolo
blog (506)
casa (438)
conflitti (226)
Europa (986)
Italia (1410)
Kumpanija (377)
lavoro (204)
media (491)
musica e parole (445)
Regole (348)
scuola (335)
sport (97)

Catalogati per mese:
Maggio 2005
Giugno 2005
Luglio 2005
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024
Novembre 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
BuongiornoE-mail: giovannidinatale1954@gmail.comOf...
28/12/2021 @ 11:20:35
Di giovannidinatale
Hi we are all time best when it come to Binary Opt...
27/11/2021 @ 12:21:23
Di Clear Hinton
 

Locations of visitors to this page

Contatore precedente 160.457 visite eliminato il 16/08/08 per i dialer di Specialstat

 Home page © Copyright 2003 - 2024 Tutti i diritti riservati.

powered by dBlog CMS ® Open Source