Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
Semplice: non lo faccio per essere alla moda!

L'OROLOGERIA DI MILANO srl viale Monza 6 MILANO

siamo amici da quasi 50 anni, una vita! Per gli amici, questo e altro! Se passate di li', fategli un saluto da parte mia...

ASSETTO VARIABILE

E' sospeso sino a data da destinarsi.

Le puntate precedenti sono disponibili QUI


Volete collaborare ad ASSETTO VARIABILE?
Inviate una
mail
Sostieni il progetto MAHALLA
 
  
L'associazione
Home WikiMAHALLA Gli autori Il network Gli inizi Pirori La newsletter Calendario
La Tienda Il gruppo di discussione Rassegna internazionale La libreria Mediateca Documenti Mahalla EU Assetto Variabile
Inoltre: Scuola Fumetti Racconti Ristorante Ricette   Cont@tti
Siamo su:  
Da maggio 2005 circa 6.000 post

La redazione
-

\\ Mahalla : Storico per mese (inverti l'ordine)
Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Fabrizio (del 10/12/2010 @ 09:32:32, in Italia, visitato 1473 volte)

Segnalazione di Alessandro Morazzini

RomaToday di Redazione - 22/11/2010

Dure e preoccupate le parole degli abitanti del "villaggio attrezzato" di Via Di Salone. Mancanza di spazi, paure e timori per i bambini. Convivenze difficili, criminalità e invivibili situazioni igienico-sanitarie

Gran parte della ricerca del dossier/ricerca "Esclusi e ammassati", condotto dall'associazione "21Luglio", riguardo l'attuale grave situazione nella riversa il "villaggio attrezzato" per rom di Via di Salone, si è basato anche sulle numerose interviste rilasciate dagli stessi abitanti del campo.

La parola d'ordine è "invivibile". Questo è quello che sicuramente è emerso da tutte le dichiarazioni raccolte. La situazione è stata spesso definita "disastrosa da tutti i punti di vista": sovraffollamento, assenza di norme di sicurezza, il dilagare di malattie "da ghetto", criminalità, droga, alcool e prostituzione.

I pericoli più preoccupanti, sono quelli che riguardano i bambini, per i quali i genitori fanno davvero fatica a intravvedere un futuro dignitoso: "Io voglio una vita diversa per i miei figli, senza rubare e senza chiedere l'elemosina. Io sono venuta in questo campo per loro, perché era il più vicino alla loro scuola". Le lamentele e le denunce degli "ospiti" del campo, sono pesanti e numerose e c'è addirittura chi paragona questa situazione ai campi di concentramento: "Qui è come un campo di concentramento, non c'è il tatuaggio, ma c'è il tesserino per entrare e per uscire. Io mi chiedo se questo campo è a norma. La legge permette di fare stare in questo modo tutta questa gente in uno spazio del genere? Bisogna fare queste cose secondo la legge. Io dico di aiutarci ad avere documenti regolari, e quindi un lavoro e la scuola per i bambini, poi per la casa ci penso io, la voglio poter pagare io".

Grandi disagi provocano anche le continue rotture delle fogne e le dimensioni estremamente esigue delle case-container: "Questa casa non è fatta per essere abitata per tanto tempo. I container sono troppo piccoli, non c'è lo spazio vitale". "Nel container non c'è spazio per tutti. È come abitare sempre fuori. Poi sono caldi in estate e freddi in inverno. I miei figli non stanno mai a casa: o vengono in giro con me oppure a scuola, a casa non c'è spazio per giocare e studiare". "Non c'è spazio dentro al container. Con 10 bambini qui come faccio?".

"Qui c'è un problema con le fogne. Si bloccano e qui si sente sempre puzza. Sono sempre rotte. Non si può stare così!" "Si otturano e non possiamo stare vicino e poi così possono portare anche le malattie! Noi dobbiamo ogni volta sbloccare le fogne che si otturano".

Le parole degli abitanti del campo di via Di Salone, sono le parole di persone deluse, arrabbiate, stanche. Stanche di una situazione che sta mettendo a dura prova anche la pazienza di chi abita questa zona. La presenza infatti, di comunità ed etnie diverse, ha portato gravi problemi di convivenza. Risse, liti, criminalità: "Aumentano sempre di più le persone e diminuisce lo spazio. Siamo come in un lager, tutti appiccicati e quindi si litiga di più. Qui dentro ci sono tante razze: montenegrini, bosniaci, rumeni; tutte le razze. Questo è un problema perché non siamo mai andati d'accordo con loro. Non siamo cresciuti con loro, non li conosciamo, non conosciamo il loro carattere. Poi si picchiano, fanno di tutto". "Al campo c'è troppa musica, sempre e troppo alta. Le persone litigano sempre e fanno risse violente. È pericoloso e mio figlio che sta male non può vedere quelle scene, piange e urla."

Hanno paura gli abitanti del campo di via Di Salone. Non ce la fanno più a vivere così. Vorrebbero essere aiutati, ma soprattutto, vorrebbero poter avere i documenti in regola, ottenere la cittadinanza e poter avere una casa in cui crescere i propri figli. Lavorare, avere i soldi per pagarla e potersene quindi andare da qui.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 09/12/2010 @ 09:24:09, in Kumpanija, visitato 1607 volte)

Giovedì 16 dicembre ore 21.00
circolo Arci Ubik - via Deledda 21, Pessano con Bornago (MI)


Un incontro sui diritti del popolo rom e sinti, presentato da Arci Ubik e Amnesty International.

Interverranno:
- Dijana Pavlovic, attrice, mediatrice culturale e attivista politica romni. Dopo la laurea in Arti drammatiche a Belgrado, si trasferisce a Milano dove lavora per il teatro, il cinema e la TV. Dal 2009 è vice presidente della Federazione Rom e Sinti Insieme.

- Fabrizio Casavola, attivo da molti anni nella difesa dei diritti dei rom milanesi, ha fondato il blog Mahalla, sinti e rom da tutto il mondo. Cura la rassegna cinematografica Ho incontrato zingari felici al circolo Arci di Turro (via Rovetta 14; prossimo appuntamento, lunedì 20 dicembre con Train de Vie di R. Mihaileanu).

Per info:
● Amnesty Vimercate (gr108@amnesty.itwww.amnestygr108.org)
● Arci Ubik ( info@arciubik.it  - www.arciubik.it)

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 09/12/2010 @ 09:22:35, in Europa, visitato 1254 volte)

Da Romanian_Roma (i link sono in inglese)

Blog Amnesty USA

Questo post è parte della nostra serie Write for Rights

03/12/2010 - Circa 100 bambini, donne e uomini, sgomberati a forza dalle loro case sei anni fa dal governo rumeno, continuano a vivere in condizioni sporche e disumane. Senza nessun altro posto dove andare, sono stipati in piccole e sovraffollate baracche di metallo, proprio accanto ad un grande impianto di depurazione. Un cartello fuori dall'impianto ammonisce "pericolo tossico", ma le autorità hanno mancato di avvertire e le famiglie rom stanno soffrendo.

Le famiglie rom vengono dalla città rumena di Miercurea Ciuc, e nonostante il fatto che le autorità hanno detto loro che lo spostamento fosse solo temporaneo, sono passati sei anni e ancora non ci sono piani per rilocarli. Le rimanenti 75 persone vivono con soltanto 4 servizi igienici, 1 rubinetto per l'acqua e baracche che non forniscono protezione dagli elementi [naturali], cosa che da serie preoccupazioni per la stagione invernale, con temperature che scendono a -25 °C (-13 °F). Inoltre, le famiglie vivono nel raggio di 300 metri dai rifiuti tossici, cosa proibita dalla legge rumena. Molti Rom hanno espresso preoccupazione per la loro salute e quella delle loro famiglie, segnalando un odore terribile che aleggia costantemente nell'aria.

E' stato violato il diritto internazionale quando i Rom sono stati sfrattati a forza sei anni fa: alle famiglie non è stata data l'opportunità di ricorrere contro la decisione dello sgombero, e non venne data loro opportunità di impegnarsi nel processo decisionale. Nessuna notificazione scritta, che specificasse la data dello sgombero, venne data in tempo utile agli interessati, nonostante la legge rumena lo richiedesse. Inoltre, le condizioni attuali di vita non soddisfano il diritto umano ad un alloggio adeguato. Sfortunatamente, questo caso non è l'unico in Romania: i Rom sono stati frequentemente vittime di discriminazioni in tutta Europa, soffrono di alloggio, istruzione, sanità, acqua e servizi igienici inadeguati. Il Decennio dell'Inclusione Rom, avviato nel 2005 da otto paesi europei col sostegno internazionale, ha messo in luce le disperate condizioni dei Rom [...] in tutta Europa. Tristemente, a metà strada dell'iniziativa, rimane ancora molto da fare per assicurare diritti umani adeguati alla popolazione rom. Potete aiutare a fare la differenza partecipando al Global Write-a-Thon di quest'anno, ed inviando lettere alle autorità rumene, chiedendo che siano prese azioni per aiutare queste famiglie rom.

Jodi Rafkin, Romania Country Specialist, ed Elizabeth Stitt, Campagna per individui a rischio, hanno contribuito a questo post.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 08/12/2010 @ 09:34:24, in media, visitato 1894 volte)

Segnalazione di Vojislav Stojanovic

Notizie di Prato

Dichiarazioni anti rom, imbarazzo nel centrodestra: Lombardi convocata dai probiviri del Pdl. Solo la Lega la difende a spada tratta

Il Pdl prova a correre ai ripari sul caso creatosi attorno alle dichiarazioni anti-rom e convoca per domani Clarissa Lombardi (leggi QUI ndr) per valutare eventuali provvedimenti da prendere. Lo annuncia il vice-coordinatore vicario del Popolo della Libertà, Filippo Bernocchi: "Incontrerò Lombardi per decidere il da farsi, al momento però mi sembrano quasi incredibili le dichiarazioni riportate". Anche Riccardo Mazzoni, coordinatore provinciale del Pdl prende le distanze: "La xenofobia è un male che va estirpato dalla nostra società – commenta in una nota –. Frasi xenofobe come quelle scritte su Facebook da un nostro consigliere di circoscrizione non appartengono dunque né alla nostra storia politica né alla nostra cultura e costituiscono un gravissimo danno all’immagine del partito". A deliberare su Clarissa Lombardi saranno direttamente i probiviri nazionali. Nel frattempo il centrodestra si divide facendo affiorare l’esistenza di due anime quasi inconciliabili circa il comportamento da tenere nei confronti dei rom con pulsioni xenofobe pronte ad essere sprigionate. La Lega Nord così nella versione del suo segretario comunale Leonardo Soldi sta dalla parte della consigliera di circoscrizione. "Capisco perfettamente la sua rabbia – afferma –. Noto che la questione dei rom non è ormai sentita solo dalla Lega, ma anche dagli elementi meno moderati del Pdl. In un periodo di crisi certe agevolazioni, che i comuni sono obbligati a concedere ai rom stridono ancora maggiormente rispetto al passato. Mi riferisco in particolar modo alla situazione dei campi nomadi. Non avendo per nulla una cultura della pulizia e del vivere civile, come invece abbiamo noi, se ne fregano di rispettare certi standard. Oggettivamente Lombardi ha sbagliato in un solo punto, si è dimenticata di includere nelle sue dichiarazioni un riferimento ai sinti". Decisamente di carattere opposto le dichiarazioni del capogruppo in consiglio comunale di Futuro e Libertà, Federico Lorusso che ne approfitta per riaprire un contenzioso politico con il Pdl. "Mazzoni ci ha appellati come inutili idioti, bene adesso dovrebbe guardare in casa propria gli idioti che ha. Questa gente dovrebbe dimettersi immediatamente senza attendere un minuto di più. Chi è nelle istituzioni ha il dovere di pensare prima di parlare, questo purtroppo non sta avvenendo da troppo tempo all’interno del partito di Mazzoni". Il suo collega di partito, Maurizio Bernocchi consigliere della circoscrizione sud allarga il campo della stigmatizzazione: "Sono rimasto delusissimo da Bonny Marras (che su Facebook ha parlato di rom come "razzaccia che sa solo rubare", ndr). Voglio prendere le distanze dalle sue parole da queste parole e mi meraviglio che una consigliera eletta possa fare delle dichiarazioni simili. Questa non è politica, ma solo razzismo. Brava, ha messo in difficoltà la maggioranza". Dalla circoscrizione Est, istituzione dove è eletta la protagonista delle esternazioni contro i rom, trapela un fortissimo imbarazzo. Il presidente Alessandro Ciardi si è preso 24 ore di tempo per riflettere prima di rilasciare qualsiasi tipo di dichiarazione. L’unico disposto a parlare è Andrea Bonacchi, presidente della commissione lavori pubblici della Est, che prova a minimizzare. "Le dichiarazioni di Clarissa Lombardi – dice -non sono un comunicato ufficiale, ma semplicemente delle iperboli. Premesso questo il problema rom non si risolve né cacciandoli né con la compassione: le baraccopoli sono un problema sociale e d’integrazione". Su quest’ultimo versante si inserisce la considerazione del capogruppo in consiglio comunale dell’Udc, Antonio Longo. "Si fanno queste sparate a caso per fomentare odio, ma nel frattempo si lavora. Abbiamo già trovato degli accordi con gli assessori Silli e Mondanelli per la sistemazione dei rom già spostati da Santa Lucia in viale Marconi. Le dichiarazioni di Lombardi pertanto appaiono prive di logica e di senso esattamente come capitato a Padova".

Carlandrea Adam Poli


Segnalo sull'argomento:

La Risposta di Rom alla Consigliera Pdl Clarissa Lombardi:

I Rom si occuperanno del risanamento dell'ambiente nelle Province di La Spezia e Massa Carrara

Per la Consigliera del Pdl Clarissa Lombardi i Rom sono "zingari, ladri, bastardi da rimandare a casa" a lei i Rom "fanno vomitare".

Queste le pesantissime parole usate dalla Consigliera Pdl Lombardi.

Opera Nomadi Toscana e tutta la comunità Rom esprime la sua forte denuncia per le gravissime affermazioni di stampo apertamente Razzista e Xenofobo usate da un rappresentante delle Istituzioni pratesi.

Non sono le prime affermazioni di questo tenore usate da rappresentanti del Pdl e della Lega Nord.

Il 9 settembre a Monza, la Lega Nord ha presentato un ordine del giorno alla Provincia di Monza e della Brianza: "Espulsione dei Rom dalla Provincia di Monza e dalla Brianza"

Opera Nomadi Toscana ha già denunciato nella riunione tenutasi il 16 Novembre a Roma, c/o la Commissione Straordinaria dei Diritti Umani – Senato della Repubblica presieduta dal Presidente Pietro Marcenaro , dal rappresentante dell'Osce Andrej Mirga e dalla Consulente per la Coesione Sociale – Presidenza della Repubblica Giovanna Zinconi la campagna di Discriminazione Razziale che il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ed il Ministro degli Interni Roberto Maroni, il Pdl e la Lega Nord stanno conducendo da mesi contro il Popolo Rom.

La denuncia è stata da tempo inoltrata alla Commissione diritti umani – Consiglio d'Europa a Strasburgo (Miss. Viviane Reding) ed all'Osservatorio sulle discriminazioni Razziali della Camera Presieduto dal Presidente On. Gianfranco Fini

Lo stesso Andrei Mirga, nel corso del suo intervento sottolineava che la Politica del confinamento dei Rom all'interno dei Campi Nomadi, veri e propri campi di esclusione e segregazione razziale e
Prassi unicamente italiana. L'Advisor/Senior dell'Osce ha affermato inoltre che in nessun altro paese Europeo esistono i Campi Nomadi, anche se le discriminazioni sono presenti in tutti i paesi con gradi ed accezioni diverse.

La risposta concreta che Opera Nomadi Toscana e le comunità Rom danno a questa campagna apertamente razzista e xenofoba e la volontà di occuparsi della ricostruzione del paese.

Nella zona delle Province di La Spezia e Massa Carrara, in una zona fortemente segnata da dissesti idro-geologici i Rom andranno a lavorare, attraverso la costruzione di auto-imprese nella cura del territorio: dragaggio del fiume Magra, sistemazione degli argini, cura del Patrimonio boschivo, ripulitura delle spiagge.


E' quanto afferma Ulderico Fusani, dirigente della Provincia di La Spezia, nel settore delle Politiche Economiche, Sociali e del Lavoro: «E' più che un'idea da vagliare, siamo a un punto successivo. Ci stiamo lavorando, e l'ipotesi di dare questa alternativa a questa gente, potrebbe, sottolineo il potrebbe, realizzarsi davvero» (fonte: Corriere della Sera – Fiorentino 06.12.2010) nell'intervista che Marco Bezzecchi ha realizzato nell'ambito di una inchiesta giornalistica condotta sul Campo Rom di Quaracchi.

Di fronte ad un paese, che sta letteralmente crollando a pezzi, tra esondazioni, allagamenti, frane
La volontà dei Rom e quella di lavorare e trovare una occasione di "Riscatto Sociale" dopo le guerre e l'esclusione di cui sono sempre stati vittime.

La volontà dei Rom è quella di essere protagonisti di un possibile rinascimento per iniziare una nuova fase della vita di questo paese. Politiche sociali improntate all'inclusione sociale per tutti: case, scuole e lavoro premesse indispensabili per la vita di una vera democrazia.

Le affermazioni della Consigliera Lombardi saranno oggetto di una denuncia che Opera Nomadi Toscana promuoverà c/o l'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali – Presidenza del Consiglio dei Ministri (Unar).

Nel chiedere le immediate dimissioni della Consigliera Lombardi, invitiamo tutti i cittadini a partecipare alla Manifestazione dell'11 Dicembre a Roma.

Opera Nomadi Toscana e le comunità Rom aderiscono alla Manifestazione promossa dal Pd chiamando le associazioni, i sindacati, i partiti, i singoli cittadini ad unirsi alla Nazione Rom
Nella lotta contro il Porrajmos (la Shoa dei Rom) che non è ancora, ad oggi terminato ed alla difesa della vita umana, del Rispetto e della Convivenza Pacifica tra tutti i cittadini della Repubblica Italiana. La lotta contro il Razziamo e per una Società dell'Inclusione Sociale è premessa della lotta per l'Affermazione della Legalità e sconfitta di Mafie, Camorre ed Illegalità.

Opera Nomadi Toscana

Marcello Zuinisi
Presidente Opera Nomadi Toscana
Via XXV Aprile 61, Ameglia (Sp)
Tel 320 9489950 – 328 1962409

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 08/12/2010 @ 09:05:53, in Italia, visitato 1271 volte)

CorriereFiorentino.it

L'indicazione più efficiente per individuare Quaracchi non è tanto il navigatore satellitare, quanto gli aerei che, decollando da Peretola, vi passano sopra. Poi ci si imbatte nell'ultima frontiera della disperazione, il campo dei nomadi e dei senzatetto accanto alla ferrovia

Quaracchi è uno dei borghi, forse il più piccolo, in cui si suddivide la periferia di Firenze tra Peretola e via Pistoiese. All'assemblea dei Cento luoghi, pur in concomitanza con quelle di Brozzi e Peretola-Petriolo, a discutere si sono presentate ben 160 persone. Viene da domandarsi dove siano, di giorno, perché si notano soprattutto i campi incolti e spelacchiati, le strade fangose e il loro complicato intreccio. L'indicazione più efficiente per individuare Quaracchi non è tanto il navigatore satellitare, quanto gli aerei che, decollando da Peretola, vi passano proprio sopra. Seguendo questo tracciante, ci si imbatte nell'ultima frontiera della disperazione, il campo dei nomadi e dei senzatetto in via di San Pietro, accanto alla ferrovia. Persino al confronto dell'Olmatello e di altri insediamenti del genere, il campo di Quaracchi supera gli ultimi confini dell'igiene e della vivibilità. Non c'è corrente, non c'è illuminazione, non c'è niente, se non fango e informi baracche.

Più o meno, ci vivono 100 persone, tutte etichettate, dalla popolazione circostante come “rom”. Tra di loro, vi è Stefano (così ha italianizzato il suo nome), che ogni pomeriggio, verso le 16, parte a piedi da lì per andare a prendere la figlia, che fa la seconda elementare. Un quarto d'ora a piedi. A detta dei ragazzi del campo di Quaracchi, vanno tutti a scuola alla Manzoni, che è a Novoli, in realtà, e la indicano appena dall'altra parte della strada. C'è però da credere ai più adulti, quando raccontano di essere in Italia chi da 5, chi da 10 anni e di aver lavorato a lungo in nero, per lo più come muratori, operatori di gru e gommisti. Difficile che il “rom” racconti con precisione come sia finito a Quaracchi: “finito” viene interpretato come “disperato”, “giunto alla fine”. Come siete finiti a Quaracchi? «Ora stiamo male, non c'è caldo nelle baracche». E fuori dal campo? «Non c'è lavoro». Siete qua perché nomadi? «Siamo qua perché poveri». Vi accusano di rubare, lo sapete? «Noi qua, tutti bravi».

Una versione che non convince gli abitanti della zona di via Pistoiese, anche se i toni sono tutt'altro che esasperati. «Sicuramente alcuni di loro si arrangiano in maniera poco trasparente», commenta una mamma, mentre va a prendere la figlia all'uscita da scuola. Questi discorsi scivolano sulle spalle di Stefano, mentre tiene per mano sua figlia. Appena la piccola si sgancia dal padre, si mette a correre in cerchio, assieme a un bimbo cinese, un marocchino e un italiano. La scuola elementare è l'epicentro delle micro realtà che ruotano intorno a via Pistoiese e via Pratese. Che si venga da Brozzi, da Le Piagge o da Quaracchi non conta più. «Si figuri se conta la provenienza dall'Asia o dai Balcani», aggiunge una maestra, mentre la sua collega, della 2A, parlotta con Stefano. «Nella mia classe abbiamo due cinesi, due marocchini, due rumeni e la piccola, che è, se non sbaglio, la prima rom di questa scuola». Di fronte alla scena, davvero triste, del padre e della figlia che se ne tornano al campo fangoso, vengono giù molte barriere, ma resta il problema di quel centinaio di persone.

Con la testardaggine di alcuni operatori sociali, come Marcello Zuinisi, qualcosa di buono si intravede all'orizzonte. L'idea, paventata nove mesi fa, quando all'ordine del giorno era lo sgombero dell'ex Osmatex, di far lavorare in Liguria gli uomini che sono ora a Quaracchi, sta prendendo realtà. La conferma arriva da Ulderico Fusani, dirigente della Provincia di La Spezia, nel settore delle Politiche Economiche, Sociali e del Lavoro: «E' più che un'idea da vagliare, siamo a un punto successivo. Ci stiamo lavorando, e l'ipotesi di dare questa alternativa a questa gente, potrebbe, sottolineo il potrebbe, realizzarsi davvero». Agli accampati di Quaracchi, dunque, si profilerebbe la possibilità di intervenire, in un progetto di inclusione sociale, allo studio anche degli enti locali toscani, sulle spiagge e le foreste colpite dal maltempo. Dal dragaggio dei fiumi alla pulizia delle spiagge, sarebbe l'occasione per dimostrare quanto davvero queste persone hanno il desiderio e la convinzione di riscattarsi.

Marco Bazzichi
06 dicembre 2010

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 07/12/2010 @ 13:23:36, in Italia, visitato 1906 volte)

9 dicembre. In occasione del 52°esimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (10 dicembre 1948) il gruppo Amnesty International di Verona intende organizzare una conferenza sui diritti dei Rom e dei Sinti, volta a sensibilizzare la popolazione veronese sul tema degli insediamenti abitativi precari, all'interno della Campagna (((IO PRETENDO DIGNITA'))).
La conferenza "L'altra verità: quello che non vi dicono sui campi nomadi" si terrà giovedì 9 dicembre alle ore 17.45 nell'aula 2.1 della Facoltà di Lettere e Filosofia (via S. Francesco, 22 – Verona) dell'Università degli Studi di Verona.

Alla conferenza parteciperanno, in qualità di relatori:
- Prof. Leonardo Piasere, antropologo e professore dell'Università degli Studi di Verona;
- Dott.ssa Barbara Cei, referente del progetto "per l'integrazione della Comunità Rom rumena di Verona" per conto della Cooperativa Sociale Azalea (2009);
- Sig.ra Cerasela Barbu, membro della comunità Rom rumena di Verona;
- Dott. Fernando Vasco Chironda, Coordinatore Campagne dell'Ufficio Campagne e Ricerca di Amnesty International Sezione Italiana.

Modererà Gabriele Colleoni, giornalista de L'Arena.

Per ulteriori informazioni, contattare le organizzatrici della conferenza:
Albanese Gemma (vice responsabile gruppo Italia 029): g.albanese@amnesty.it - 340 4683791
Scola Vera (referente Pena di morte, gruppo Italia 029): v.scola@amnesty.it – 348 7501973

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 07/12/2010 @ 09:54:02, in musica e parole, visitato 1904 volte)

Federazione Rom&Sinti Insieme
Associazione Upre Roma
COMUNICATO STAMPA

L'arte unisce, il pregiudizio divide
Concerto conclusivo della campagna "DOSTA!" a Milano
Giovedì 9 dicembre Auditorium San Fedele

Giovedì 9 dicembre alle ore 21 all'Auditorium San Fedele, in via Hoepli 3/b la campagna "Dosta!" di Milano si conclude con il concerto organizzato dalla Federazione Rom&Sinti insieme e l'Associazione UPRE ROMA in collaborazione con la Fondazione Fabrizio De André e Radio Popolare.

La campagna "DOSTA!" ("basta" in lingua romanes) promossa dalla Comunità europea è coordinata e finanziata dall'UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) in collaborazione con il Consiglio d'Europa e con le principali federazioni rom e sinte per promuovere in Italia una maggiore conoscenza della cultura dei Rom e dei Sinti, la più grande minoranza etnica d'Europa, e per sconfiggere con la conoscenza gli stereotipi che hanno sempre accompagnato questo popolo.

Il concerto si aprirà con un omaggio a Django Reinhardt, in occasione del centenario della sua nascita. Il grande musicista manouche che influenzò la musica jazz con le sue composizioni e il suo grande virtuosismo verrà celebrato dalla Delirium Jazz Band.

A seguire artisti rom incroceranno le loro voci e i loro strumenti con artisti gagi, creando originali ed insolite band promiscue:
Tonino Carotone e la Banda del villaggio solidale
i Perturbazione e il maestro George Moldoveanu e il suo violino
la Banda Osiris e i Muzikanti di Balval, con il maestro Jovica Jovic alla fisarmonica e le danze di Melissa Mattiussi.

Nel corso del concerto si alterneranno immagini e testi con Dijana Pavlovic, Alessio Lega e ospiti a sorpresa
La serata sarà condotto da Davide Facchini di Radio Popolare.

In questa occasione la Federazione Rom&Sinti insieme e l'associazione UPRE ROMA ringraziano la Fondazione Culturale San Fedele, la Casa della Cultura, la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, la Fondazione Fabrizio De André per il contributo e il sostegno dato a tutta la campagna milanese.

Ingresso libero

Per informazioni: 3391170311 - 339760872

Scarica l'MP3 con il programma

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Anna Luridiana (del 07/12/2010 @ 09:09:43, in Kumpanija, visitato 1673 volte)

Da Roma_Daily_News

Cingeneyiz.org di Ali Mezarcıoğlu

21/11/2010 - "Assimilazione" è un termine con una accezione negativa. Significa che in una società NON si perdono completamente le proprie caratteristiche culturali e il proprio stile di vita.
"Integrazione" è un termine usato soprattutto in relazione al processo di adattamento delle minoranze e degli immigrati in Europa. Significa che una minoranza si adatta ai principi portanti della società senza esserne assimilata.

E' un fatto che noi rom non siamo né assimilati né integrati nelle società europee. In ogni caso pensiamo che nessuno debba pensare di poter assimilare il nostro popolo. D'altro canto, non siamo nemmeno integrati in modo soddisfacente nelle società nelle quali viviamo. Sentiamo sempre le autorità parlare delle difficoltà di integrazione dei rom. Il problema del perché i rom non siano assimilati è sempre stato affrontato dai media, dai bollettini delle ONG e dai rapporti pubblicati dagli accademici.

****

La maggior parte di coloro che si domandano "Perché i rom non sono integrati?" crede che i rom stessi non vogliano l'integrazione, anche se non lo hanno mai affermato apertamente. Secondo loro, noi rom siamo contenti di vivere in condizioni difficili. Nella serie di articoli che ci stiamo preparando a pubblicare, vogliamo mostrare quanto questa convinzione (che i rom non vogliano integrarsi), condivisa da troppe persone, sia errata.

E' un dato di fatto che i rom vogliano essere integrati in qualsiasi posto vivano. Vogliamo vivere nelle stesse condizioni delle classi medie e alte, così come i nostri antenati. Siamo cresciuti nella povertà e nella miseria. Non vi è nulla a proposito della nostra volontà di essere integrati. I nostri lettori vedranno che la questione principale è se le autorità delle società nelle quali viviamo vogliano la nostra integrazione, dopo che avranno letto questa serie di articoli. Per il momento parleremo soltanto delle questioni principali. A partire dai prossimi articoli inizieremo la discussione sugli ostacoli che incontrano i rom che vogliono essere integrati. Nell'ultimo degli articoli che pubblicheremo, avremo alcune raccomandazioni per le autorità e per i rappresentanti delle organizzazioni dei rom.

****

E' qui che stanno le domande che ci mostrano se i rom non possono essere integrati nella società oppure se non lo desiderano. Diremo di più a proposito di delle risposte a tali domande in questo articolo.

Per diverse centinaia (ndr: nell'originale è scritto migliaia, ma mi sembra improbabile) di anni, la fonte principale di sussistenza per le persone che costituivano la Nazione Universale dei rom, è stato il nomadismo commerciale. I rom ottenevano prodotti alimentari da agricoltori stanziali e da pastori nomadi, in cambio di prodotti del loro artigianato e della fornitura di servizi. Perché i rom scelsero questo modo di sostentarsi che li forzava a elemosinare per un tozzo di pane? (ndr: mi sembra in contraddizione con quanto appena sopra detto) Perché non provvedevano da soli al proprio sostentamento attraverso l'agricoltura o l'allevamento di bestiame? Era una scelta o una costrizione?

Cosa successe all'inizio, alle tribù che appartenevano alla Nazione Universale dei rom, tentarono di coltivare terre o di allevare bestiame, come mezzo di sopravvivenza nella loro storia successiva? Questa autonomia dei rom venne osteggiata dai gagé, in qualche modo?

La popolazione rom affrontò un lungo periodo di crisi dopo l'industrializzazione e perse i propri lavori tradizionali. I rom dovettero svolgere lavori che altri non volevano fare, con scarsi guadagni e senza un'assicurazione sociale.  Quando questi lavori cominciarono a divenire più popolari, i non-rom iniziarono a mostrare interesse per questi e da ciò nacque un conflitto. Tale conflitto, nato in condizioni di pace, avrebbe potuto raggiungere un livello tale di discriminazione, tanto da indurli a usare la violenza? I rom ritornarono a svolgere lavori con paghe molto basse?

I rom furono ostacolati nello stabilirsi in zone centrali delle città e nelle aree urbane, in determinati periodi storici? I gruppi rom che non potevano stabilirsi nelle aree centrali delle città, dovettero spostarsi in zone desolate e disagiate? I rom furono cacciati dalle città dopo che queste aree furono bonificate ed il centro delle città si ingrandì?

Le risposte alle domande sopra ci mostreranno perché i rom non sono integrati nelle società nelle quali vivono; perché non condividere le stesse condizioni di vita con i gruppi che vivevano meglio? Lo scopo principale di questo articolo è quello di mostrare a coloro che pensano che i rom siano i soli responsabili della vita che fanno, che i rom NON sono i soli responsabili del disastro che devono affrontare.

Anche se noi sappiamo che chi vuole capire i rom non ha bisogno di molte spiegazioni...

A tutti una buona settimana.

Articolo Permalink Commenti Oppure (1)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 06/12/2010 @ 09:22:25, in scuola, visitato 2271 volte)

Da Czech_Roma (link in inglese)

Jurist.org

24/11/2010 - Catherine Twigg [Direttrice alla Comunicazione, The European Roma Rights Centre]: "In un insediamento romanì in Slovacchia, ad un ragazzo che frequentava la scuola tradizionale era stata assegnata una piccola borsa di studio per le sue capacità. Sognava crescendo di diventare un meccanico d'auto. In seguito, per una disputa con un insegnante, venne messo in una classe speciale per alunni con disabilità mentale, frequentata solo da bambini rom, come misura punitiva. Nessuna valutazione psicologica precedette la decisione e né lui né i suoi genitori furono informati o tantomeno venne loro richiesto l'assenso per questa misura. Questa decisione influenzò la sua carriera scolastica, le sue prospettive e le opportunità di accesso ad un'occupazione dignitosa. La promozione finale dalla scuola speciale non gli permise di frequentare la scuola tecnica per diventare meccanico. Dalle sue stesse parole: -Loro [la scuola] mi hanno portato via il sogno. Mi hanno reso stupido.-"

Disgraziatamente, questa è una storia comune in Europa. Il più alto tribunale europeo sui diritti umani si è pronunciato tre volte su questo tema; ogni giudizio espressamente condanna le pratiche discriminatorie nell'istruzione contro i bambini rom. La natura e le giustificazioni della segregazione differisce nei casi. Nel 2007 il Tribunale Europeo sui Diritti Umani ha emesso una sentenza storica in D.H. and Others v. The Czech Republic, che equiparava il collocamento dei bambini romanì in scuole speciali per alunni con disabilità mentali, alla discriminazione illegale. L'anno successivo, in Sampanis and Others v. Greece, la Corte ha ritenuto all'unanimità che ci fosse stata una violazione dell'art. 14, in combinato disposto con l'art. 2 del Protocollo n. 1 della Convenzione Europea sui Diritti Umani [.pdf], ovvero il fallimento dello Stato nel garantire la scolarizzazione dei bambini richiedenti e la loro susseguente collocazione in classi separate a causa della loro origine rom. Più recentemente, in Oršuš and Others v. Croatia, la Camera Grande del Tribunale è andata oltre ed ha annullato una decisione della Camera, dichiarando che le difficoltà linguistiche non possono essere utilizzate come un pretesto per segregare i bambini romanì.

Nonostante questi progressi, rimangono la norma per molti bambini rom in Europa problemi di segregazione, disuguaglianza e curriculum inferiori, e l'attuazione di queste sentenze nei rispettivi paesi è stata praticamente inesistente. Nella Repubblica Ceca continua il monitoraggio rapido dei bambini rom in scuole speciali per alunni con lievi disabilità mentali. Per esempio in alcune regioni gli studenti rom, oggi, hanno 27 volte più probabilità di essere piazzati in una scuola speciale rispetto ai non-rom. In tribunale sono stati presentati nuovi casi contro la Grecia. Una ricerca del 2010 di European Roma Rights Centre e Greek Helsinki Monitor rivelava che in 21 delle 50 comunità visitate, i bambini rom non vanno del tutto a scuola. Dove frequentano la scuola, sono spesso collocati in strutture separate. In Croazia sono ancora segregati in base a fattori linguistici.

Ma le questioni della segregazione e dell'istruzione inferiore vanno oltre la Repubblica Ceca, Grecia e Croazia. E' un problema esteso a tutto il continente. Per esempio, secondo un sondaggio del 2009 in Slovacchia, almeno tre studenti su quattro che frequentano scuole speciali per bambini con disabilità mentale sono romanì; in tutto il paese, l'85% dei bambini nelle classi sono rom (Roma Education Fund, "School as Ghetto," Budapest 2009, p. 23). In Ungheria, l'ERRC si è unito alla Fondazione Chance For Children nel depositare casi nei tribunali nazionali riguardo bambini romanì inseriti nelle scuole speciali in base a prove di valutazione viziate. A febbraio 2010 l'Ufficio dell'Ombudsman macedone ha pubblicato un rapporto che conferma in diverse località la sovrarappresentazione dei bambini romanì in scuole speciali per bambini con disabilità mentale. Problemi simili di segregazione o di sovrarappresentazione nelle scuole o nelle classi speciali esistono in Serbia e Romania.

Nell'Unione Europea ed in diversi paesi candidati UE, pratiche persistenti separano i bambini romanì dai non-rom. Che semplicemente non vengano iscritti, siano posti in scuole o classi speciali per studenti con disabilità mentali, o ancora segregati per presunte difficoltà linguistiche, i bambini romanì sono segregati perché sono rom. Simili politiche e/o pratiche continuano a condannare generazioni di Europei ad una vita di povertà, privati del diritto alla pari ed inclusiva istruzione, lasciandoli con poche o nessuna possibilità di trovare un'occupazione di qualità. Soprattutto, il fallimento dei governi nel cambiare le loro pratiche e le loro politiche, nega a generazioni di Rom la possibilità di perseguire i propri sogni.

Le opinioni espresse in JURIST's Hotline sono di esclusiva responsabilità dei loro autori e non riflettono necessariamente le opinioni dei redattori di JURIST, collaboratori, o dell'Università di Pittsburgh.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 06/12/2010 @ 09:09:22, in Italia, visitato 1490 volte)

NTR24.tv Li hanno offerti i sindaci di Fragneto Monforte, Paolisi e Cautano

Tre progetti per favorire l'inclusione sociale e culturale e per la prevenzione sanitaria in favore dei rom. Domani (3 dicembre ndr), alle ore 11, il prefetto di Napoli, Andrea De Martino, in qualità di commissario delegato per l'emergenza degli insediamenti delle comunità nomadi, sottoscriverà un accordo con il commissario del comitato provinciale della Cri e tre sindaci sanniti per la concessione in comodato d'uso e la gestione di tre poliambulatori mobili da utilizzare per prestazioni sanitarie in favore dei rom nella provincia di Napoli. I camper, pluriattrezzati, verranno affidati, si legge in una nota, a personale della Cri che, unitamente a medici specialistici volontari, si recherà nei campi nomadi più disagiati dal punto di vista sanitario per visitare in loco i rom, con benefici non solo in termini di contrasto alle malattie ma anche di sviluppo di rapporti di fiducia con il medico, essenziali per una corretta educazione sanitaria. Ad offrire i camper, acquistati con un progetto del Pon Sicurezza ormai concluso, sono i sindaci di Fragneto Monforte, Paolisi e Cautano; alla sottoscrizione prenderà parte il prefetto di Benevento "che ha svolto un'importante opera di mediazione con i sindaci del suo territorio". I camper saranno consegnati contestualmente alla firma del contratto e verranno presentati in piazza del Plebiscito.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Pagine: 1 2 3 4 5 6

Titolo
Quest'anno ci saranno le elezioni europee. Ti senti coinvolto:

 Per niente
 Poco
 Normalmente
 Abbastanza
 Molto

 

Titolo
La Newsletter della Mahalla
Indica per favore nome ed email:
Nome:
Email:
Subscribe Unsubscribe

 

********************

WIKI

Le produzioni di Mahalla:

Dicono di noi:

Bollettino dei naviganti:

********************


Disclaimer - agg. 17/8/04
Potete riprodurre liberamente tutto quanto pubblicato, in forma integrale e aggiungendo il link:
www.sivola.net/dblog.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. In caso di utilizzo commerciale, contattare l'autore e richiedere l'autorizzazione.
Ulteriori informazioni sono disponibili QUI

La redazione e gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ai post.
Molte foto riportate sono state prese da Internet, quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non hanno che da segnalarlo, scrivendo a info@sivola.net

Filo diretto
sivola59
per Messenger Yahoo, Hotmail e Skype


Outsourcing
Questo e' un blog sgarruppato e provvisorio, di chi non ha troppo tempo da dedicarci e molte cose da comunicare.
Alcune risorse sono disponibili per i lettori piu' esigenti:

Il gruppo di discussione

Area approfondimenti e documenti da scaricare.

Appuntamenti segnalati da voi (e anche da me)

La Tienda con i vostri annunci

Il baule con i libri Support independent publishing: Buy this e-book on Lulu.


Informazioni e agenzie:

MAHALLA international

Romea.cz

European Roma Information Office

Union Romani'

European Roma Rights Center

Naga Rom

Osservazione


Titolo
blog (2)
Europa (7)
Italia (6)
Kumpanija (2)
media (2)
musica e parole (4)

Le fotografie più cliccate


03/12/2024 @ 18:20:34
script eseguito in 62 ms

 

Immagine
 Manifestazione a Sofia (BG) contro la discriminazione... di Fabrizio



Cerca per parola chiave
 

 
 

Circa 920 persone collegate


InChat: per non essere solo un numero scrivete /n  e poi il vostro nome/nick

< dicembre 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
      
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
         
Titolo
blog (506)
casa (438)
conflitti (226)
Europa (986)
Italia (1410)
Kumpanija (377)
lavoro (204)
media (491)
musica e parole (445)
Regole (348)
scuola (335)
sport (97)

Catalogati per mese:
Maggio 2005
Giugno 2005
Luglio 2005
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024
Novembre 2024
Dicembre 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
BuongiornoE-mail: giovannidinatale1954@gmail.comOf...
28/12/2021 @ 11:20:35
Di giovannidinatale
Hi we are all time best when it come to Binary Opt...
27/11/2021 @ 12:21:23
Di Clear Hinton
 

Locations of visitors to this page

Contatore precedente 160.457 visite eliminato il 16/08/08 per i dialer di Specialstat

 Home page © Copyright 2003 - 2024 Tutti i diritti riservati.

powered by dBlog CMS ® Open Source