Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 19/10/2009 @ 09:13:13, in Italia, visitato 1746 volte)
Ricevo da Agostino Rota Martir
Ciao Demo, come stai?
Sono Ago il tuo amico, ti scrivo dal campo Rom dove abbiamo vissuto per tanti
anni insieme, fino a quella triste alba di qualche mese fa', quando la Polizia
fece irruzione nel campo e nella lista c'era anche il tuo nome e quello di tua
moglie, classificati come irregolari, così insieme ad altri sei stato anche tu
"rastrellato" e consegnato a quel grigio e disumano Centro Accoglienza per le
espulsioni, da lì in poi le nostre tracce si sono separate, perché dopo qualche
giorno vissuto nella paura e trepidazione sei stato espulso dall'Italia insieme
a tua moglie.
Ricordo ancora la tua ultima telefonata mentre vi stavano conducendo
all'aeroporto di Roma, era notte mi supplicavi piangendo di fare ancora qualcosa
per evitare l'espulsione, ma ormai la decisione era stata presa, anche con
l'inganno calpestando quelle poche briciole di umanità sopravvissute in Italia:
chi in Italia è ancora capace di commuoversi davanti le lacrime "zingare"? Fu
così che qui al campo lasciavi i tuoi figli, i tuoi nipotini, l'ultimo è nato
solo qualche giorno fa', ancora non lo hai visto neanche in una foto, poi il
piccolo Semsedin e la Melissa che tanto amavi e coccolavi.
Lei sta bene, è cresciuta e diventa sempre più bella e anche furbetta, certo
all'inizio ha sentito molto la vostra mancanza, quando la si portava vicino alla
vostra baracca allungava le sue manine e puntando il dito sussurrava il tuo
nome: "Demo, Demo..."
Non ti nascondo che in quei momenti ho faticato a trattenere le lacrime,
erano un misto di commozione ma anche di rabbia e impotenza!
Quanti momenti trascorsi insieme, momenti di gioia e di fatica, di festa e anche
altri meno belli, momenti quotidiani che possono sembrare insignificanti ma che
aiutano a tessere relazioni e danno il senso della vita.
Il 2008 è stato un anno da paura per gli stranieri, ma l'accanimento più
crudele è stato riservato ai Rom, descritti come una minaccia sociale, un peso
insopportabile per il paese, la causa di una crisi che coinvolge non solo
l'economia ma anche il tessuto sociale del nostro paese che si sta disgregando a
passi rapidi, come prigionieri di noi stessi e delle nostre stesse paure e che
si illude di uscirne accanendosi senza pietà verso i più deboli: una guerra
dichiarata ai Rom in nome della sicurezza: campi Rom dati alle fiamme,
demolizioni arbitrarie, Rom che si davano alla fuga con le loro poche cose
caricate su dei poveri sgangherati furgoncini, nei loro occhi stampata paura e
incredulità, aggressioni, leggi speciali, controlli, schedature etniche...
Caro Demo ci eravamo un po' tutti illusi che forse a Pisa non sarebbe potuto
accadere tutto questo, e invece puntualmente è successo, anche con la complicità
dell'Amministrazione e il silenzio di tanti, forse di troppi!
Pur vivendo da almeno quindici anni in Italia ti hanno espulso perché secondo
la legge eri un clandestino, un irregolare. Il tuo unico reato è stato quello di
essere un Rom senza Permesso di Soggiorno, anche se l'avevi qualche anno fa', ma
poi ti era scaduto, perché per un Rom trovare un lavoro regolare è una missione
quasi impossibile. Lavoravi dignitosamente raccogliendo materiali ferrosi
insieme ai tuoi figli con il tuo vecchio furgone colore arancione, sai è ancora
al campo, inutilizzato, là dove l'avevi asciato tu, come a volerci dire che
forse un giorno finalmente riuscirai a ritornare per riallacciare quei legami
spezzati, che sanno essere più forti di qualsiasi legge. Sappi che anch'io ti
aspetto e fin da ora ti chiedo perdono per la cattiveria della mia gente e cerca
di tornare anche per loro, perché è solo guardando nei tuoi occhi che rivivremo
il nostro passato, incroceremo gli occhi dei nostri nonni emigranti, le loro
speranze rinchiuse dentro a valige strapiene di ricordi e sogni, costretti anche
loro a lasciare le proprie terre in cerca di un lavoro, molti visti pure loro
come clandestini indesiderati, spessi offesi e calpestati.
Caro Demo, amico Rom espulso a causa della nostra cecità, aiutaci a
purificare il nostro sguardo, solo così impareremo a gustare e riconoscere la
bellezza delle diversità e la varietà dei suoi colori.
campo Rom di Coltano (PI)
Di Fabrizio (del 19/10/2009 @ 09:08:18, in lavoro, visitato 1667 volte)
Laboratorio
Manufatti Donne Rom * * *
Ass. Insieme Zajedno * * *
La pagina su Facebook
Il Laboratorio Manufatti Donne Rom sarà presente con opere ricamate alla mostra
di Sara Bernabucci e Barbara Salvucci “SENZA PERDERE IL FILO” curata da Lea
Mattarella ; inaugurazione venerdì 16 ottobre 2009, ore 19 fino al 18 dicembre
2009. Vicolo del Farinone, 32 – Roma.
PRODOTTI: Realizziamo manufatti in stoffa, originali ed esclusivi, accessori per
la casa e per l'abbigliamento unici e curati nei dettagli:
• Linea Donna gonne della tradizione zingara, sciarpe, collane, portagioielli, borse,
pochette, portamonete, pizzi • Linea Casa tovaglie, set da tavola, canovacci, asciugamani •
Linea Bambino vestiti, gonnelline, pantaloncini per bambini grandi e piccoli con tessuti
anallergici e di facile vestibilità
Facciamo piccole riparazioni e "restauri". Ordinazioni pronte in una settimana.
DESCRIZIONE COMPAGNIA: Il Laboratorio è composto da più locali, uno dei quali è
stato allestito come punto esposizione dei manufatti, dando la possibilità di
mettere in relazione da subito le partecipanti con il pubblico.
Nel Laboratorio c’è anche un piccolo angolo cucina e uno spazio dedicato ai
bambini con giochi per la prima infanzia e altro materiale didattico che dà la
possibilità alle partecipanti di portare con loro i figli che non vanno a
scuola: possibilità indispensabile per le donne Rom che allattano per lungo
tempo.
Il sabato, quando vengono i bambini più grandi, ci si dedica anche ad attività
ludico/educative, al sostegno scolastico, ai lavori di bricolage, alle
passeggiate nel quartiere, a momenti per la divulgazione della cultura Rom,
tramite iniziative specifiche (ascolto e lettura di fiabe e racconti, canti o
balli tradizionali ecc...).
Le attività di manifattura ad oggi sono realizzate con 6 macchine da cucire,
professionali ed industriali, 1 taglia e cuci, 1 ricamatrice, 1 bullonatrice per
tessuti. La strumentazione in dotazione sta permettendo l’assetto del gruppo
lavoro, grazie alla parallela attività di promozione e gestione delle donazioni,
curate anche queste dalle donne Rom, ad oggi realizzate in concomitanza di
manifestazioni pubbliche, di eventi particolari e grazie ad una rete informale
di diffusione commerciale che si realizza con il lavoro volontario di molte
altre donne.
L’elevato livello di professionalità raggiunto in questi anni ha spinto le donne
a voler sperimentare nuove produzioni di manufatti (abbigliamento per bambini
con tessuti anallergici e di “facile vestibilità”, gonne della tradizione
“zingara”), ma soprattutto a voler accrescere la visibilità del laboratorio
anche con l’idea di sensibilizzare al consumo critico, inteso come quel
comportamento che consiste nel comprare un prodotto sulla base non solo del
prezzo e della qualità, ma anche in base all'impatto sociale, alla
valorizzazione del capitale umano impiegato e alla preferenza verso prodotti
artigianali ad elevato contenuto di manodopera.
La visibilità di questa esperienza al territorio, inoltre, permette di far
conoscere la sua “originalità” in termini di contenuto e di processo lavorativo,
valorizzando l’immagine dei Rom e sottolineando un’idea concreta di
intercultura.
MISSIONE: Dal 2006, l’Associazione Insieme Zajedno, insieme a donne
bosniache di etnia Rom, ha attivato a Roma, in Via dei Bruzi 11/c (quartiere San
Lorenzo), un LABORATORIO DI MANIFATTURE DONNE ROM, che è anche un progetto per
la formazione e l’occupazione di donne Rom nel settore della manifattura e
vendita di accessori per l’abbigliamento e la casa (taglio, cucito, tricot,
tappeti a mano, manufatti in pelle).
Il Laboratorio si presenta come un esperimento su piccola scala di inclusione
sociale, “naturale” e “dal basso”, e come un percorso concreto di autonomia e
integrazione.
L’obiettivo principale del Laboratorio è stato sin dall’inizio quello della
partecipazione delle donne Rom alla progettazione, allo sviluppo, alla
valutazione e alla gestione diretta degli spazi e delle risorse, comprese quelle
economiche: questo è il vero elemento innovativo del progetto.
Il percorso che ha permesso ad oggi di avere un gruppo di lavoro consolidato di
donne Rom che gestiscono il laboratori ha agito su più versanti, da quello della
formazione lavorativa, a quello dell’inserimento nel tessuto sociale e al
supporto al nucleo familiare, a quello dell’aggregazione, intesa come
possibilità di dialogo e di confronto.
Il gruppo-lavoro è diventato, quindi, un contenitore di supporto alle difficoltà
del cammino che le donne Rom devono realizzare in un mondo al di fuori del
contesto di un “Campo Rom”.
Si tratta di una metodologia improntata sulla condivisione del lavoro e della
collaborazione fattiva e quotidiana tra le donne Rom e le donne
dell’Associazione (una pediatra esperta in etnopediatria, due coordinatori di
nidi e scuole dell’infanzia comunali, tre educatori di nidi comunali, esperte in
tecniche di taglio e cucito e tricot).
L’idea di fondo è che l’integrazione e l’educazione ad evitare comportamenti di
devianza sociale, debbano passare attraverso le relazioni umane ed essere
improntate ad un itinerario concreto di orientamento, educazione e formazione
professionale che favorisca l'acquisizione di valori educativi quali l'impegno,
la responsabilità, l'autonomia, l'autostima individuale, ma anche la possibilità
di comunicare migliorando la capacità di compiere le proprie scelte.
Queste modalità di lavoro includono necessariamente un percorso che agevola ed
evidenzia davvero le idee delle donne, sviluppandone l'immaginazione, la
spontaneità e le proprie abilità, si deve lavorare a 360 gradi, e comprende
anche quei passaggi (costruzione di relazioni affettive, sostegno
all’istruzione, aiuto nel disbrigo di pratiche amministrative come permessi di
soggiorno e ricongiungimenti familiari, controllo sanitario ecc…) utili a
fornire gli strumenti validi per una reale autonomia.
Trascorrere la giornata lavorativa insieme (comprendente i momenti del pranzo e
dell’accompagnamento al Campo Nomadi), stimola la possibilità di dialogo e di
confronto paritetico fra diverse culture senza rinunciare a parti significative
della propria identità; tutte le donne coinvolte imparano a sviluppare un certo
grado di confidenza all'interno del gruppo e a condividere, con semplicità,
attitudini ed emozioni; si impara a mettere in pratica, nelle situazioni
quotidiane, quanto appreso nel gruppo; si cresce nell’accettazione e nel
rispetto di se stesse; si diventa tolleranti nei confronti degli altri,
rispettando le diversità; si condividono i meccanismi di accettazione e di
differenza e la socializzazione aiuta a superare l’isolamento fino ad arrivare a
ideare e produrre insieme.
In questo contesto che si potrebbe definire “di genere”, la donna Rom diventa,
in quanto imprenditrice di se stessa, un punto di forza, un esempio di successo,
qualcuno in cui identificarsi, anche per altre donne.
Essenziale è il rispetto concreto delle condizioni di lavoro. Una donna che
lavora nel Laboratorio è stata assunta, già dal 2007, dalla Cooperativa “Le rose
blu” partner dell’associazione, con contratto a tempo indeterminato e gode di
tutti i diritti che questo comporta (permesso di soggiorno anche per i figli,
assegni familiari, malattia, maternità, ricongiungimento familiare per il
marito).
Di Fabrizio (del 18/10/2009 @ 09:02:30, in Europa, visitato 1572 volte)
Da
Romanian_Roma
COMUNICATO STAMPA - 13 ottobre 2009, Chisinau
Il Centro Nazionale Rom è preoccupato sul modo in cui le entità legali della
Moldavia amministrano i dati personali. A tale proposito alcune banche
raccolgono dati della vita privata dei cittadini e li rendono pubblici,
infrangendo seriamente il diritto alla riservatezza.
Il diritto al pari trattamento di fronte alla legge è universale e garantito
ad ogni cittadino, ma sfortunatamente non è sempre rispettato in Moldavia. In
alcune ricerche condotte dal Centro è stato provato che vengono raccolti
dati personali sull'etnia, spesso non usati correttamente e persino in maniera
discriminatoria. Un esempio è che alcune banche rifiutano prestiti ai Rom.
I Rom sono etichettati come una minoranza etnica che spesso è di fronte a
discriminazione in quasi tutte le sfere della vita sociale. Anche se statistiche
su ciò sono necessarie allo stato per i programmi di sviluppo ed integrazione
dei Rom, il modo di usarle e le analisi critiche causano timore che queste
politiche provochino pratiche discriminatorie.
A tal proposito alcune banche in Moldavia raccolgono dati personali, inclusi
l'etnia, delle persone che richiedano prestiti, che susseguentemente sono
piazzati pubblicamente nella cosiddetta "lista nera" e divulgati ad altre
istituzioni finanziarie, infrangendo perciò l'articolo 6 della Convenzione.
Uno di questi casi è dato dal fatto che la Banca Commerciale Agroindbank ha
reso pubblica una lista nera che includeva tra gli altri Artur Cerari,
etichettato come "Barone dei Rom di Moldavia", con allegata la seguente
raccomandazione: "Nelle circostanze create in relazione ai clienti della
lista allegata, BC "Moldova Agroindbank" raccomanda di procedere con la massima
precauzione in qualsiasi transazione commerciale o di astenersi da qualsiasi
relazione d'affari riguardo a loro" (http://forum.md/Discuss.aspx?id=696735&page=6).
Questa informazione è stata postata sul sito della BC "Moldova
Agroindbank" per oltre due anni, durante i quali la Repubblica di Moldavia ha
firmato la Convenzione per la Protezione degli Individui riguardo al Processo
Automatico dei Dati Personali, adottato la Legge sulla protezione dei dati
personali nel 2007 e creato un'autorità nazionale per controllare il processo
dei dati personali.
A questo scopo, il Centro Nazionale Rom ha chiesto al Centro Nazionale per la
Protezione dei Dati Personali di indicare con quale limite/volume possano essere
raccolti i dati personali e poi resi pubblici, nei casi summenzionati, ledendola
privacy dei 150.000 cittadini che si sono dichiarati Rom e volessero ricevere
supporto finanziario dalle banche.
Per ulteriori informazioni, potete contattare il presidente del Centro
Nazionale Rom:
Mr. Nicolae Radita, Tel. 227099 or 069553363 or by e-mail:
raditsa_nicolae@mail.md
PS: Invece in
Italia
Di Sucar Drom (del 17/10/2009 @ 09:30:59, in blog, visitato 1533 volte)
Napoli, fiamme e paura nel campo rom
Un rogo di copertoni, fili elettrici, lastre di amianto, rifiuti tossici
accumulati in uno dei dodici campi rom allestiti nella zona Asi di Giugliano.
Per alcune ore, in via Ponte Riccio, nella mattinata di ieri si è temuto anche
il peggio...
Gerusalemme, 400 italiani partono in missione di pace
Si svolgerà dal 10 al 17 ottobre e sarà una delle più grandi Missioni di Pace
mai realizzate dall’Italia. Si svolgerà a Gerusalemme, in Israele e nei
territori palestinesi occupati. Nel nome di San Francesco, di Giorgio La Pira e
di Aldo Capitini. E di Barack Ob...
Roma, i promotori della campagna contro il razzismo ricevuti dal Presidente
della Repubblica
“Un incontro positivo e importante, che ci incoraggia ad andare avanti”, questo
il giudizio a caldo dei promotori della Campagna Non aver paura, apriti agli
altri, apri ai diritti che ieri mattina sono stati ricevuti dal Presidente della
Repubblica...
Obama: non sono sicuro di meritare il premio Nobel per la pace e lo accetto con
profonda umiltà
«Piuttosto sorpresi». La Casa Bianca non si aspettava l'assegnazione del premio
Nobel per la pace a Barack Obama. Lo hanno affermato alcuni funzionari
dell'amministrazione americana interpellati dalla Cnn. Tanto che il portavoce
presidenziale Robert Gibbs, a chi gli chiedeva una reazione a caldo, ha
risposto...
Il
taraf
Fin dalle prime organizzazioni della vita sociale romena, i lautari
(letteralmente coloro che suonano il liuto) eseguono dei pezzi musicali in
occasione delle feste. I primi lautari conosciuti erano Rom – proprietà della
corte dei principi, dei signori e dei monasteri. Nei secoli XV – XVI, nei P...
Fastweb: niente contratti ai Cittadini rumeni
PeaceReporter è entrato in possesso di una circolare (in foto) che la
responsabile dei venditori di Fastweb a Bologna ha recapitato a tutti i
rivenditori autorizzati dell'Emilia Romagna. Nel documento, datato 19 settembre
2009, si legge che l'azienda ha deciso di n...
Padova, il Pd raccoglie le firme per cacciare alcune famiglie rom
A Padova va in scena la «leghizzazione» del centrosinistra: a raccogliere le
firme contro i campi nomadi adesso è il Partito democratico. Ancora una volta a
confermasi laboratorio della sinistra «law & order» è la città del Santo, dove
il primo cittadino democratico Flavio Zanonato, a suo...
Prato, tassa di soggiorno per Sinti e Rom
Un euro al giorno come "tassa di soggiorno" per ciascun Sinto e Rom residente -
circa 200 dal 1995 - nelle 4 aree attrezzate di Prato. Un euro di risarcimento
"preventivo". E' solo uno dei punti della bozza del nuov...
Roma, la Camera dei deputati boccia legge contro l'omofobia: "Incostituzionale"
Incredibile colpo di scena alla Camera dei Deputati che ieri avrebbe dovuto
approvare l'inserimento nel codice penale dell'aggravante omofoba. Durante il
dibattito - ma la richiesta era già stata annunciata ieri dal Ministro Carfagna
- Pdl e Lega hanno votato la richie...
Roma, Theatre Rom presenta “mandro drom” (il mio viaggio)
La compagnia Theatre Rom presenta “Mandro Drom” (il mio viaggio), spettacolo
teatrale scritto ed interpretato da Antun Blazevic (in foto) con la
collaborazione di Federica Lobar e musiche e danza dei Gipsy Balkan e FlorNegra.
L’evento si terrà a Roma il 24 ottobre 2009 alla Casa dei Popo...
Bolzano, sfregiata la targa dedicata ai Sinti vittime del nazifascismo
Un'operazione mirata, barbara: una mano ignota ha imbrattato con vernice
indelebile la targa dedicata ai Sinti vittime dell'Olocausto. La targa era stata
inaugurata solo pochi mesi fa, il 27 maggio scorso, una cerimonia c...
Schedature in Veneto, la Commissione europea ha chiesto spiegazioni al Governo
italiano
Il commissario Jacques Barrot ha scritto oggi ai presidenti delle associazioni
Sucar Drom, Nevo Drom e Sinti Italiani di Vicenza (membri della federazione Rom
Sinti Insieme) per comunicare che la Commissione europea ha chiesto informazioni
al Governo italiano circa l’...
«Rom ladri di bambini», quando i pregiudizi sconfiggono i numeri
Ai buoni lettori (ma anche ai buoni curatori) di Italia-Razzismo potrà sembrare
singolare e scandaloso, eppure si deve prendere atto che 25 nostri concittadini
su 100 credono che gli “zingari” abbiamo rapito «non più ...
Giornata internazionale contro la povertà
In occasione della Giornata internazionale contro la povertà (il 17 ottobre),
sono molte le voci che si levano da tutta Europa per un’azione concreta contro
una situazione di mancanza che affligge oltre 80 milioni di persone nell'Unione
europea, una delle...
Time for Responsabilities
Prosegue la visita che la delegazione mantovana sta compiendo in Israele e
Palestina, nell'ambito di Time for Responsabilities, la settimana d'incontri che
vede coinvolti amministrator...
Di Fabrizio (del 16/10/2009 @ 09:45:13, in Italia, visitato 1548 volte)
Caritas Ambrosiana è lieta di invitarvi al seminario Rom e politiche
sociali. I diritti dei deboli non sono diritti deboli. L’incontro si
terrà martedì 27 ottobre dalle ore 17.00 alle ore 19.30 nel salone Mons.
Bicchierai presso la nostra sede di via S. Bernardino 4 a Milano.
A partire dal libro
Politiche possibili. Abitare le città con i rom e i sinti
a cura di Tommaso Vitale
ne discutono
Giacomo Costa Sociologo, Caporedattore del mensile Aggiornamenti
sociali
Tommaso Vitale Sociologo, Università degli studi di Milano-Bicocca
Con preghiera di diffusione.
Segreteria Rom- Sinti
Caritas Ambrosiana
via San Bernardino, 4
20122 Milano
02 76037262
rom.ambrosiana@caritas.it
sabato 24 ottobre 2009 alle ore 22.00
Circolo Culturale "Di Noi Tre"
Via Plana, 15
Alessandria (vedi
MAPPA)
Telefono:
347-89.40.943 -
E-mail: circoloculturaledinotre@libero.it
"Sono rimasto affascinato dalla musica balcanica fin da quando, da ragazzo,
accompagnavo mio padre nei locali praghesi e di Bratislava. Ora ho realizzato il
sogno di suonare le sue canzoni accompagnato da musicisti tzigani che con
talento istintivo e virtuosismi, creano un’atmosfera gioiosa e danzante".
Roberto Durkovic (origine pavese con radici mitteleuropee) si segnala all'
attenzione della critica come un cantautore tra i piu' apprezzati per la sua
originale ricerca musicale venata da sonorita' dell'est e per l'interessante
progetto etnoautoriale nato per caso in una grigia giornata milanese quando, su
un vagone della metropolitana milanese, vede tre tzigani che si guadagnano da
vivere intonando canzoni con i loro strumenti.
Affascinato dalla loro bravura li segue per tutta la giornata e alla fine riesce
a conoscerli.
Una mossa assolutamente azzeccata, perchè da quel fortuito incontro è nato un
ensemble che ha portato alla creazione di musiche e brani intensi e divertenti
che oscillano giocosamente tra influenze tzigane, flamenche, cantautorato
italiano, canzone jazzata e riferimenti buscaglioneschi.
Con all'attivo già quattro dischi, un premio della critica "Sanremo Nuovi
Talenti", un concerto tenutosi il 1° aprile 2004 davanti a Papa Giovanni Paolo
II in occasione dell'incontro con i giovani voluto per il terzo anno di
Vicariato di Roma e trasmesso in diretta da Rai Uno, saranno in concerto il 24
ottobre ad Alessandria per presentare la loro "favola tzigana"!!!
Sul palco:
Roberto Durkovic - voce e chitarra
Edward Dumitru – violino
Massimiliano Alloisio – chitarra
Bosnea Ion - clarinetto
Adrian Dumitru – chitarra
Di Fabrizio (del 15/10/2009 @ 08:58:33, in Europa, visitato 1518 volte)
Da
Roma_Daily_News
AGGIORNAMENTO 13 OTTOBRE 2009 - E' SCADUTA LA DATA DELLA CLEMENZA PER
YUZEPCHUK
Il Presidente Aleksander Lukashenko ha permesso che passasse la scadenza per
Vasily Yuzepchuk. Il 12 ottobre, il Comitato ONU per i Diritti Umani aveva
registrato il caso di Vasily Yuzepchuk e chiesto al governo bielorusso di non
procedere all'esecuzione, finché il caso fosse al vaglio del Comitato.
Il Presidente Lukashenko ha ignorato le richieste di clemenza dalla comunità
internazionale, incluso il Consiglio d'Europa. A seguito del rigetto
dell'appello di Vasily Yuzepchuk da parte della Corte Suprema il 2 ottobre,
il Presidente Lukashenko aveva 10 giorni di tempo per garantire la clemenza. L'8
ottobre i locali attivisti per i diritti umani avevano spedito una petizione sul
caso al Comitato ONU per i Diritti Umani. [...]
Vasily Yuzepchuk è stato condannato a morte il 29 giugno, per l'uccisione di
sei donne anziane, a seguito di un'indagine e un processo che il suo avvocato
descrive come fondamentalmente difettoso: dice che Vasily Yuzepchuk è stato
picchiato durante la detenzione per forzarlo a confessare.
Vasily Yuzepchuk appartiene al marginalizzato gruppo etnico dei Rom;
originario dell'Ucraina, non ha passaporto interno, che è richiesto per tutti i
cittadini della Bielorussia. Potrebbe avere una disabilità intellettuale e
secondo il suo avvocato è illetterato e non conosce i mesi dell'anno.
Ulteriori informazioni:
In Bielorussia, ai prigionieri condannati non viene dato preavviso di
quando l'esecuzione avrà luogo, esecuzione che di solito avviene pochi minuti
dopo che il loro appello per la clemenza viene rigettato.
Prima sono portati in una stanza dove, alla presenza del Direttore del
carcere, del Procuratore e di un altro impiegato del Ministro degli Interni,
viene detto loro che l'appello per la clemenza è stato rifiutato e che la
sentenza sarà eseguita. Vengono poi portati in una stanza vicina dove sono
obbligati ad inginocchiarsi e vengono giustiziati con un colpo alla nuca.
Le loro famiglie vengono informate giorni, talvolta settimane dopo, che il
loro parente è stato giustiziato.
Fate pressione con urgenza alle autorità bielorusse perché venga concessa
la grazia a Vasily Yuzepchuk!
Firmate l'appello su
http://www.amnesty.org.uk/actions_details.asp?ActionID=635
sabato 24 ottobre 2009 dalle
20.00 alla 23.55
Casa dei Popoli - AIASP - Viale Irpinia 50 Prenestina ROMA
La compagnia THEATRE ROM presenta
MANDRO DROM (IL MIO VIAGGIO)
Spettacolo teatrale scritto ed interpretato da Antun Blazevic (Toni zingaro)
con la collaborazione di Federica Lobar
Musiche e danza dei Gipsy Balkan e FlorNegra
Ingresso € 10,00
Aperitivo all'entrata e assaggio di specialità tipiche e vino dopo lo spettacolo
Prenotazione obbligatoria all'indirizzo email
teatrerom@hotmail.it
Di Fabrizio (del 13/10/2009 @ 09:54:14, in Regole, visitato 1531 volte)
Da
Slovak_Roma
Il proprietario di un bar a Lucenec chiede scusa ad un Rom per
discriminazione
Košice, Slovacchia: Il 5 ottobre 2009 un altro caso di discriminazione
riguardo l'origine etnica è stato portato in discussione in Slovacchia. Il caso
si è concluso con un accordo amichevole.
Il fatto è successo il 14 luglio 2008, quando Jan Danco visitò il bar "Piccollo"
di Lucenec (una cittadina della Slovacchia meridionale) con sua nipote. Entrato
nel bar di cui era un cliente abituale, gli è stato improvvisamente rifiutato di
servirlo da un cameriere, con la spiegazione che il padrone del locale non
avrebbe più servito i Rom. Il caso apparve anche sulla TV privata Markiza.
L'uomo discriminato decise, con la cooperazione di un'OnG di Kosice, il
Centro per i Diritti Civili ed Umani, di rivolgersi al tribunale civile
appellandosi alla Legge Antidiscriminazione Slovacca.
"Il comportamento del cameriere è stato per me offensivo ed umiliante. Io
stesso alcuni anni fa ho lavorato come cameriere, e non mi sono mai permesso di
discriminare un mio cliente per il colore della sua pelle. Ho fatto causa per
mostrare chiaramente che questo tipo di trattamento è dannoso ed illegale, e che
è possibile resistervi. Sono lieto che il padrone del bar si sia scusato..."
ha dichiarato Danco alla decisione della corte.
Il proprietario del bar ha espresso il proprio rammarico per l'incidente,
espresso pubbliche scuse per la discriminazione e pagato un risarcimento a Danco,
oltre alle spese processuali.
Chi volesse più informazioni sul caso, può contattare:
Poradňa pre občianske a ľudské práva
(Centro per i Diritti Civili ed Umani)
Krivá 23, Slovakia.
Tel./fax.: +421 55 68 06 180
E-mail: poradna@poradna-prava.sk
Di Fabrizio (del 13/10/2009 @ 09:14:58, in Italia, visitato 1741 volte)
Ricevo da Maria Grazia Dicati
Programma:
INTERVENTI
Ore 15,00 presentazione conferenza/ Saluto dei rappresentanti del Parlamento
Italiano ed Europeo, delle istituzioni, del Governo, degli enti locali.
Ore 15,30 Programma politico della Federazione romanì (prima parte)
• Demir Mustafà (vice Presidente Fed. Rom.) La politiche unitarie della
Federazione romanì
• Bruno Morelli (coordinatore Fed. Rom.) Un popolo al bivio: dalla
dimensione tribale alla dimensione politica
• Sergio Suffer (vice Presidente Fed. Rom.) Emancipazione abitativa e
culturale di Rom e Sinti
• Graziano Halilovic (Segretario Fed. Rom.) Verso una società globale.
Istruzione e formazione quale opportunità di rinnovamento e profonda
integrazione
• Loris Levak (Delegato lavoro) Dal nomadismo alla sedenterizazione: come
Rom e Sinti devono cambiare lavoro?
Ore 16.45 Rappresentanti rom di alcune organizzazioni Europee
Ore 16.45 Rappresentanti rom di alcune organizzazioni Europee
Ore 17,30 Saluto dei rappresentanti del Parlamento Italiano ed Europeo, delle
istituzioni, del Governo, degli enti locali.
Ore 17,45 Programma politico della Federazione romanì (seconda parte)
• Dimitris Argiropoulos (Aderente Federazione romanì - Docente Università
di Bologna) Letture, Strumenti e Mediatori in una realtà culturale estrema,
cercando futuri
• Santino Spinelli Alexian (Aderente Federazione Romanì - docente
Università di Chieti) Da ziganopoli all’autodeterminazione culturale
• Roberto Ermanni (aderente alla Federazione romanì – ARCI Respons.
Nazionale Rom e Sinti) Progettualità e progettazione della Federazione romanì
• Najo Adzovic (Consigliere Federazione romanì con delega alle
cooperative) La programmazione politica locale e la rete rom locale
• Nihad Smajovic (Consigliere Federazione romanì con delega
all’immigrazione) Diritti & rovesci. Sicurezza, democrazia e cittadinanza
Ore 18,45 Conclusioni di Nazzareno Guarnieri (Presidente Federazione
romanì)
"Il fallimento in passato di gran parte degli interventi a favore dei rom/sinti
in Italia è da attribuire al mancato coinvolgimento attivo dei "soggetti" in un
processo di autodeterminazione.
La strategia della Federazione romanì mira a riconoscere e valorizzare le
professionalità rom/sinte per "strappare" le redini dalle mani di una politica
"sociale" di assistenzialismo culturale emarginante e segregante, e riportarla
alla legittimità di una politica culturale "attiva" di autodeterminazione della
popolazione rom e sinta.
Il programma politico della Federazione romanì è finalizzato a costruire una
RAPPRESENTATIVITA’caratterizzata da qualità progettuale per passare dalla
mediazione alla partecipazione attiva e per promuovere una politica per la
cultura romanì."
Verrà distribuito ai partecipanti il volume realizzato dalla Federazione
Romani in collaborazione con CSV del Lazio con gli atti della Conferenza
Nessuno libera nessuno, nessuno si libera da solo, gli uomini si liberano
insieme. Verso la rappresentatività”
Info: federazioneromani@yahoo.it
tel. e fax 0664829795 - tel. 3277393570
Web:
http://federazioneromani.wordpress.com
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