Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 13/05/2009 @ 09:07:56, in Italia, visitato 2433 volte)
Segnalazione di Lia Didero
(Proposta per una assemblea antirazzista unitaria da tenersi il 13 Maggio)
Un anno fa, il 13 maggio del 2008, la città di Napoli è stata teatro di un
orribile pogrom, a colpi di spranghe di ferro e bottiglie molotov, contro le
misere baracche di una inerme comunità di rom che da alcuni anni si era
insediata nei pressi di via Argine a Ponticelli.
Un episodio infame le cui immagini hanno fatto il giro del mondo e che bruciano
ancora nella nostra memoria e coscienza civile, come le fiamme che hanno
distrutto quelle povere abitazioni.
Noi non abbiamo dimenticato e non dimenticheremo che il campo su cui si accanì
con particolare ferocia la "folla di cittadini" insisteva su un'area interessata
dal "contratto di quartiere", un affare per decine di milioni di euro.
Una città degna di fare parte dell'Unione Europea non può e non deve
dimenticare, non può essere silente di fronte a ciò che nella nostra storia
collettiva questa vergogna ha rappresentato e tuttora rappresenta.
Un anno fa il pogrom dei campi rom di Ponticelli non è stato un evento isolato,
ha significato l'inizio di una stagione maledetta contro gli immigrati, a Napoli
e nell'hinterland napoletano, che ha visto nel giro di pochi mesi: l'incendio
doloso ed il successivo sgombero dell'edificio occupato dagli immigrati e
rifugiati africani di via Trencia a Pianura, vicenda che ha visto gli immigrati
arrivare ad occupare il Duomo di
Napoli per obbligare il comune ad una soluzione abitativa temporanea che non ha
visto ancora la sua conclusione definitiva; le aggressioni a sfondo razzista nei
confronti della comunità di immigrati di via dell'Avvenire a Pianura, pilotate
da personaggi della destra napoletana e che hanno visto per protagonisti noti
pregiudicati; infine il massacro dei sei immigrati a Castelvolturno, colpevoli
solo di essere di colore, da parte del braccio del clan dei casalesi facente
capo a Setola.
Tutti questi episodi sono apparsi, ed appaiono tuttora, avere come unico filo
conduttore interessi trasversali, immobiliari e speculativi, che affondano le
radici nel malaffare e nella collusione camorristica, da parte di chi ha usato
il paravento del razzismo per nascondere la verità agli occhi di una opinione
pubblica accecata dalle campagne mediatiche che sempre più insistentemente nel
nostro paese agitano il fantasma della xenofobia e dell'intolleranza razziale.
Noi non abbiamo dimenticato e non dimenticheremo quello che abbiamo visto e
sentito con le nostre orecchie a Ponticelli, a Pianura ed a Castelvolturno:
immobili confiscati anni fa dal comune che sarebbero rientrati in possesso dei
proprietari ma che non posso essere venduti perché "purtroppo occupati dagli
immigrati", i lavori per il terzo stralcio della L.219 e per il "contratto di
quartiere" di Ponticelli e Pianura sullo sfondo delle "esplosioni" di razzismo,
gli interessi per i lavori di ristrutturazione e la crescita del valore degli
immobili "una volta che gli immigrati sarebbero andati via"; l'illusione del
lavoro, dell'alloggio o della crescita del valore del proprio bene immobiliare
instillata ad arte agli italiani protagonisti di questi episodi di aggressioni
razziste; il sogno che la città di Castelvolturno diventerebbe come "Malibu" se
solo venisse "riequilibrata la presenza dei migranti sul litorale domizio", etc.
A distanza di un anno non è stato celebrato un solo processo nei confronti dei
mandanti e dei responsabili dell'incendio dei campi di Ponticelli e degli altri
episodi gravissimi accaduti a Pianura e Castelvolturno, mentre invece procede
speditamente il solo processo nei confronti della minorenne rom accusata del
tentativo di "furto di bambino" (episodio da cui sarebbe scaturita la "rabbia"
degli abitanti
contro i campi) che in primo grado ha già visto una condanna a tre anni e otto
mesi.
Noi non abbiamo dimenticato e non dimenticheremo l'accanimento giudiziario nei
confronti di questa ragazza, che tra l'altro non faceva parte della comunità rom
che viveva nei campi assaltati con le bottiglie
molotov, la quale durante il processo ha visto violati alcuni suoi diritti
fondamentali come la mancata traduzione degli atti nella sua lingua madre, il
rifiuto della concessione del gratuito patrocinio a spese dello Stato, una
sostanziale mancata verifica delle incongruenze nell'unica testimonianza che la
accusa.
Non dimenticheremo mai l'atteggiamento dei media che, anche durante l'assalto ai
campi da parte di personaggi noti perlopiù alle forze dell'ordine, trasmettevano
ossessivamente la notizia del tentato rapimento del bambino, episodio che
qualora venisse confermato dalla magistratura, costituirebbe un precedente
giuridico unico nella intera storia della giurisprudenza italiana, avallando uno
dei peggiori stereotipi che da secoli viene ingiustamente cucito addosso alle
popolazioni rom.
Per queste ragioni il prossimo 13 maggio non può essere una data come le altre,
non può essere occasione di passerelle politiche in nome "dell'antirazzismo",
non può essere solo una giornata in cui si proclami
l'immunità dal razzismo delle istituzioni e si celebri il falso sermone della
città da secoli non razzista perché "ponte tra le culture del mediterraneo"; il
13 Maggio deve essere una giornata di denuncia, contro la camorra, contro il
malaffare, contro i pericoli di una politica eversiva che a Napoli potrebbe far
scoppiare l'inferno se la città non si dotasse da subito del coraggio di
raccontare e di denunciare, unico modo per evitare che simili vicende possano
accadere in futuro.
Chiediamo pertanto a tutt@ gli/le antirazzist@i, alle forze politiche e
sindacali, alle comunità immigrate, ai/alle tant@ cittadin@ napoletan@ che hanno
a cuore il futuro della nostra città di unirci tutti per promuovere una
assemblea pubblica aperta, da celebrarsi possibilmente nel giorno 13 maggio,
nella quale chiedere:
- che la Corte d'Appello garantisca un processo equo e giusto alla ragazza
condannata per il supposto "furto di bambino;
- che vengano accertate le vere cause che si nascondono dietro l'incendio delle
baracche che insistevano su un area destinata ad importanti interventi edilizi
nel quartiere di Ponticelli;
- che si accertino le cause e che si celebrino i processi sulle denuncie
effettuate per gli episodi accaduti a Pianura tra luglio e settembre 2008;
- che la magistratura faccia il possibile per accertare le vere cause che hanno
portato alla morte di sei africani innocenti a Castelvolurno il 19 settembre del
2008;
- che si indaghi sulle presenze di personaggi legati ai clan della camorra
nell'assalto ai campi rom di Ponticelli e negli episodi gravi che hanno visto
come teatro il quartiere di Pianura tra i mesi di luglio e settembre 2008.
Questo appello vuole essere una proposta aperta a qualsiasi contributo. Crediamo
fermamente che sia necessario che il 13 maggio diventi una occasione di
confronto tra tutt@ gli/le antirazzist@ e che sia un momento in cui ciascuno
abbia diritto di parola.
Ad ognuno di fare qualcosa...
Assopace Napoli - Associazione per la Pace
Da: Assopace Jerusalem
jerusalem@assopace.org
Di Fabrizio (del 13/05/2009 @ 09:45:33, in Italia, visitato 1842 volte)
Ricevo da Marco Brazzoduro
AMNESTY INTERNATIONAL invita Nei giorni 21, 22, 28 e 29 maggio dalle 16 alle 20 al corso di Educazione ai Diritti Umani: DIRITTI ECONOMICI, SOCIALI E CULTURALI: DIRITTI CALPESTATI, RIVENDICAZIONI E BATTAGLIE DI OGGI organizzato dal gruppo 001 presso la sala convegni della Città dell’altra Economia in Largo Frisullo a Roma. In quattro incontri il seminario svilupperà il tema dei Diritti Economici, Sociali e Culturali, i cosiddetti diritti di seconda generazione. I forti livelli di disuguaglianza economica e sociale sperimentati oggi nel mondo si traducono in gravi violazioni degli obblighi internazionali in materia di diritti umani. I diritti all’alimentazione, all’alloggio, alla salute, all’istruzione e al lavoro sono anch’essi pilastri imprescindibili della Dignità Umana, insieme ai diritti civili e politici. Oggi in tutti i paesi i movimenti sociali portano avanti rivendicazioni sulla base di tali diritti, negati o violati dalle macro riforme economiche e da scelte politiche orientate al perseguimento di obiettivi economici più che di benessere sociale. Le lezioni-dibattito vedranno la presenza di numerosi attivisti ed esperti, che hanno portato avanti battaglie in prima persona o che le hanno sostenute, e che descriveranno i “desc” nel loro contesto giuridico e attraverso testimonianze concrete. Al fine di comprendere al meglio la complessità, ma allo stesso tempo l’universalità e indivisibilità dei diritti umani, abbiamo selezionato tre aree geografiche diverse tra loro ma caratterizzate tutte dall’urgenza di porre rimedio a situazioni di violazione grave della Dignità Umana: Messico, Nigeria e Italia. Per iscriversi basta scrivere a Amnesty International Gruppo 1 - gr001@amnesty.it Oppure telefonare a 320.2364565 / 349.4444370 Per informazioni: www.amnestyroma1.it (sito Gruppo 1 di Amnesty) www.amnestylazio.it (sito Circoscrizione Lazio di Amnesty) www.amnesty.it (sito Sezione Italiana di Amnesty)
DIRITTI ECONOMICI, SOCIALI E CULTURALI: DIRITTI CALPESTATI, RIVENDICAZIONI E BATTAGLIE DI OGGI CITTA’ DELL’ALTRA ECONOMIA - SALA CONVEGNI Largo Dino Frisullo (ex Mattatoio Testaccio) Tutti gli incontri si terranno con orario 16:00-20:00
Giovedì 21 Maggio “LE IMPRESE” Diana Cortese (Amnesty Gruppo 1) Presentazione del corso. Gerardo Romei (Amnesty International) Multinazionali e diritti. Benedetto Fassanelli (Comm. Equo e Solidale) Imprese e commercio equo.
Venerdi 22 Maggio “IL MESSICO” Diana Cortese (Amnesty Gruppo 1) Messico: Protestare è un delitto. Proiezioni del Centro di Diritti Umani della Montagna di Tlachinollan. Monica Mazzoleni (Amnesty International) Le azioni di Amnesty in Messico. Alejandro Gonzalez (Attivista Diritti Umani) Diritto all’Informazione in Messico.
Giovedì 28 Maggio “L’ITALIA ED I ROM” Marika Vellei (Amnesty Gruppo 1) Essere Rom in Italia. Prof. Marco Brazzoduro (Docente “La Sapienza”) Diritto all’abitazione in Italia Girolamo Grammatico (rivista Shaker) Abitare le case e abitare la mente. Romà ONLUS (Ass. di Rom e Sinti italiani) Diritto all’abitazione dei ROM.
Venerdi 29 Maggio “LA NIGERIA” * presso la Sala Riunioni della CAE Diana Cortese (Amnesty Gruppo 1) Nigeria: economia, risorse e diritti. Javier Gonzalez (Amnesty International) Le azioni di Amnesty in Nigeria. Prof.ssa Adriana Piga (Docente “La Sapienza”) Nigeria: petrolio e violenza.
Al termine del corso a tutti i partecipanti verrà consegnato un attestato di frequenza da parte di Amnesty International
Di Sucar Drom (del 13/05/2009 @ 10:31:39, in blog, visitato 2030 volte)
Ddl sicurezza, posta la fiducia per delle norme razziste
Il consiglio dei ministri ha posto la fiducia sul ddl sicurezza. La Lega nord ha
chiesto ed ha ottenuto la blindatura di un testo che da più parti viene definito
razzista...
Ungheria, il Governo renda pubblica l'inchiesta
Tre organizzazioni per i diritti civili hanno chiesto oggi che il governo
ungherese renda pubblici i risultati dell'inchiesta sull'uccisione di un padre e
un bambino a febbraio. Lo scrive l'agenzia di stampa Mti...
Milano, le parole del Vice Sindaco sono incivili!
La Polizia Municipale ha denunciato due persone, padre e figlio, rispettivamente
di 50 e 20 anni, per omissione di soccorso. Il 4 maggio, alla guida di una
Rover in via Gallarate in compagnia del genitore, il ragazzo, che non ha la
patente, aveva causato un incidente...
Bruxelles/Budapest/Firenze/New York, l’Italia viola le norme comunitarie
ERRC, OsservAzione e l'Open Society Institute hanno inviato un rapporto alla
Commissione europea denunciando le gravi violazioni che il Governo italiano sta
perpetrando dal maggio 2008 contro le popolazioni sinte e rom...
Roma, Tonizingaro e la speranza
Sabato 9 Maggio alle 21.00 presso il laboratorio socio-culturale FUSOLAB, via G.
Pitacco n 30 (zona Largo Telese), sarà presentato il libro “Speranza” di Antun
Balzevic (in foto), in arte Tonizingaro. In occasione della presentazione
Tonizingaro sarà protagonista di ...
Roma, nel world press photo ci sono anche i Rom
L'agente Kole avanza in una casa che pare devastata da un terremoto o da una
battaglia. E' armato di tutto punto e cammina, pistola in pungo, tra sedie
rovesciate e cartacce sparse sulla...
Napoli, confermata la condanna ad Angelica
Angelica compirà 17 anni a novembre, e da più di un anno è rinchiusa nel carcere
minorile di Nisida (in foto), a Napoli. E' la prima rom ad essere stata
condannata in I...
Razzismo, la Lega nord preme sull'acceleratore
Oramai siamo alla frutta e la strategia della Lega Nord è quella di alzare il
prezzo per far votare in Parlamento delle norme razziste. Dopo la scottatura
subita con il decreto sicurezza, non ci pensano certo due volte ad innalzare il
livello di scontro per far com...
Ue, l’Italia è il Paese più razzista
Il 94% delle persone intervistate in Italia ha affermato di sentirsi
discriminato. Seguono Grecia, Ungheria e Francia. Lo studio include più di
23mila interviste a membri di minoranze etniche e immigrati, raccolte in 27
paesi della UE. Un vasto rapporto dell’Agenzia dei Diritti Fondamentali dell’UE...
Ddl sicurezza, ispirazione razziale
Il Presidente della Camera Gianfranco Fini ha manifestato il suo dissenso
rispetto al pacchetto sicurezza mettendo l’accento sulle norme che riguardano i
medici-spia e i presidi- spia mettendo in guardia il governo anche da probabili
profili d’incostituzionalità di queste norme. Sembrerebbe che il governo e tutta
la mag...
Dall'intolleranza al razzismo
L'intolleranza consiste nell'atteggiamento abituale di chi avversa le opinioni
altrui, specialmente in materia politica e religiosa. È un atteggiamento
improntato ad una rigida e risentita chiusura dogmatica nei confronti degli
altri, che si manifesta dalle origini dell'uomo, con la sottomissione degli
schiavi, le persecuzioni d...
Rep. Ceca, la minaccia neonazista
Marce minacciose in quartieri svuotati dalla paura e aggressioni con bombe
molotov contro i rom. Negli ultimi giorni è questa la realtà in alcune città
della Repubblica Ceca. Protagonisti delle violenze, che hann...
Verona, il cadavere di una donna trovato lungo l'argine dell'Adige
Non si sa chi sia, da dove venga, né come e perché sia morta. Era completamente
nuda, in posizione supìna, nascosta da arbusti in fiore e dalla vegetazione
rigogliosa di questo periodo dell'anno, di giorni di caldo quasi estivo dopo
piogge abbondanti. Anche il suo vis...
Al mercato della paura
Oramai è impossibile affrontare il tema della "sicurezza" nel dibattito
pubblico, ridotto a materia di propaganda politica. Sui giornali e in
Parlamento. Se ne parla per catturare il consenso dei cittadini, non per
risolvere i problemi. Nel sostenerlo ci pare di scrivere lo stesso articolo.
Un'altra volta. Eppu...
Un giorno da dimenticare
Il 7 maggio del 2009 per il Ministro Maroni è stata una giornata “storica”: la
si leggeva in faccia la sua soddisfazione. Per la prima volta, da quando è al
governo, 227 disperati erano stati “respinti” sulle coste libiche. Altri ne
seguiranno e la storia sembra ripetersi: militari con il cuore piccolo piccolo
...
Genova, la bocciofila sfrattata è anche sinta
Quasi non avevano ancora posato le valigie. Tre anni fa i 200 soci
dell’Associazione bocciofila Bolzanetese erano stati sfrattati dalla loro sede
di via Bruzzo, per fare spazio a un posteggio. L’amministrazione comunale li
aveva destinati a una nuova struttura ...
Bolzano, partecipa anche tu al concerto per l'Abruzzo
Ricordiamo a tutti che a Bolzano, domenica 17 maggio 2009, dalle ore 20.30,
presso il teatro Cristallo in via Dalmazia n. 30, si terrà il “concerto di
beneficenza in favore delle le vittime del terremoto in Abruzzo”. L’evento è
organizzato dalle associazioni Nevo Drom e U Giaven. So...
I Rom sono senza voce, anche nel "dizionario"...
La Stampa ha pubblicato un articolo del giornalista Giuseppe Caliceti, dal
titolo “Come vede il nostro Paese e i suoi stili di vita una scolaresca emiliana
di extracomunitari”. Il giornalista estrae dal suo libro «Italiani per esempio»
(edito da Librerie Feltrinelli, 64 pag. 7 euro ...
Ddl sicurezza, appello ai Deputati
Era stata annunciata. E puntuale è scattata la fiducia i tre maxi-emendamenti
presentati dal governo per modificare il ddl sicurezza. Domani il voto. E
giovedì il via libero definitivo. Ma sull'...
Europee, anche i Rom rumeni voteranno
“Anche i Rom voteranno il 6 e il 7 giugno per l'elezione del Parlamento Europeo,
propongo un confronto tra tutte le forze politiche sul tematiche dei Rom da
tenersi in un campo attrezzato della Capitale, invitando anche l'ambasciata
rumena”...
Termoli (CB), sfrattata una coppia di ‘abusivi‘ ma tante sono le perplessità
Sono stati sfrattati questa mattina, da un’abitazione di via Asia, con tanto di
pargoli al seguito. ‘Abusivi’ di certo, anche se qualcosa nella loro storia non
quadra. Si tratta di un ragazzo rom italiano...
Elezioni, la Lega cavalca la paura, oggi come un anno fa
Telegiornali, un giorno qualsiasi del Marzo 2008: stupri, romeni, campi rom,
paura e necessità di sicurezza. Telegiornali, un giorno qualsiasi del Maggio
2008: immigrati, sbarchi di clandestini, paura e necessità di sicurezza. Nel
mezzo? I problemi reali degli Italiani: crisi economica, gent...
E' di queste settimane una polemica tra Canada e Repubblica Ceca, a proposito dei Rom che chiedono rifugio in Canada, a causa delle discriminazioni che subiscono in patria. Il fatto a cui si riferisce la notizia qua sotto è questo
I Rom in Canada raccolgono quasi 20.000 corone per aiutare la piccola Natálka Toronto/Hamilton, 11.5.2009 (ROMEA)
I Rom che vivono in Canada e hanno firmato per l'iniziativa Dosta! (Ne abbiamo Abbastanza!) ed hanno anche tenuto dimostrazioni, come parte di ciò hanno contribuito con 1.140 dollari canadesi per aiutare la famigli di Vítkov. La somma totale raccolta nelle dimostrazioni mondiali raggiunge ora la somma di quasi 67.000 corone ceche.
I Rom in Canada hanno fatto due raccolte, una in una festa ad Hamilton il 2 maggio, dove sono stati raccolti 700 dollari canadesi, ed una alla manifestazione del 3 maggio a Toronto.
"Auguriamo alla famiglia ed alla piccola Natálka un veloce ricovero, e forza ed unità a tutti i Rom nella Repubblica Ceca nel lavorare per i loro obiettivi comuni per le prossime elezioni, che sono molto importanti per noi Rom. Rom, unitevi!!!!"
Di Fabrizio (del 14/05/2009 @ 09:36:12, in Italia, visitato 1658 volte)
Un caro saluto da Ernesto Rossi, presidente associazione "ApertaMente
di Buccinasco"
Gentili Signore e Signori, cari Amici,
vi rivolgiamo l'invito, che si avvia ormai a divenire tradizionale, alla 3^
Festa dei Sinti del Quartiere Terradeo, che si terrà sabato 16 maggio in via dei
Lavoratori 2, col patrocinio del Comune di Buccinasco, nell'ambito della 14^
edizione di “Giovani ed Associazioni in Festa.
Quest'anno essa è specialmente dedicata a bambini e ragazzi, e pertanto il
programma prevede giochi e animazioni, con una merenda al seguito. Alle 17
la celebrazione della Messa, dedicata al Beato gitano Ceferino. Mentre i ragazzi
giocano, potremo accogliere gli ospiti, autorità e associazioni, cui presentare
il Quartiere, la sua associazione e i suoi programmi.
Come molti sanno ormai, la Festa è un'occasione d'incontro reciproco fra gli
abitanti del Terradeo e la cittadinanza, con l'obiettivo di eliminare
progressivamente le distanze che si frappongono ad una completa inclusione di
questa comunità in quella più grande di Buccinasco.
ore 14,00: festa dei giovani Sinti e i loro amici con giochi vari, visita al
quartiere Terradeo
ore 16,15: merenda
ore 17,00: Santa Messa al campo
Di Fabrizio (del 14/05/2009 @ 09:43:38, in Europa, visitato 1481 volte)
Da
Roma_Daily_News
7 maggio 2009,
Economist.com Incomprensi e bloccati nel fango
POCHI argomenti destano più controversie dei Rom nell'ex regione comunista.
E' facile caricaturare le posizioni più esplicite. Da una parte, attivisti
prezzolati che non vedono altro che razzismo di un'arrogante maggioranza bianca.
Dall'altro, retti cittadini, soddisfatti di sé stessi che ritengono i Rom (messa
gentilmente) autori delle loro sfortune, o (meno gentilmente) un assieme di
ladri parassiti buoni a nulla.
La realtà è molto più complicata. Chiaramente il non-intervento, l'approccio
punitivo dei Rom - delinquenti non è una risposta. Rinchiudere i Rom (per
esempio, come l'America imprigiona il suo sottoproletariato nero) non è solo futile,
ma sbagliato. La sofferenza di così tanti milioni di Europei dovrebbe scuotere
la coscienza del continente. La schiavitù rom terminò soltanto circa 150 anni
fa. Sono stati l'unico gruppo razziale, con gli Ebrei, che Hitler tentò di
sterminare. I regimi comunisti resero illegale il loro modo di vita. Le riforme
economiche hanno tagliato la loro rete di sicurezza.
Reuters
Inoltre, gli argomenti dei Rom - delinquenti sono fragili. Asseriscono
simultaneamente che la discriminazione non è il problema mentre
contemporaneamente rilasciano ampie dichiarazioni sulla criminalità rom, la loro
avversione all'istruzione, ed inaffidabilità. La disgustosa esperienza dei
bambini rom adottati alla nascita da genitori non-rom mostra che il razzismo è
almeno una parte del problema.
In verità, le generalizzazioni sulle questioni rom sono inaccurate dal punto
di vista dell'inutilità. Chiaramente non tutti i Rom sono poveri (o senza
istruzione, o abusano dell'assistenza pubblica, o inclini alla criminalità).
Difatti, le caratteristiche comuni sono rare: l'uso della lingua romanì, per
esempio, varia ampliamente. Certamente i Rom non sono del tutto innocenti per le
critiche stereotipate su di loro. In effetti, pochi attivisti rom vorrebbero
dimostrare il contrario.
Ma ragionare sull'accuratezza di queste generalizzazioni è futile,
specialmente perché la definizione stessa di "Rom" è contestata. Per fortuna, i
paesi civilizzati non usano i test del DNA per stabilire l'etnia e scrivere il
risultato sui documenti d'identità. Indipendentemente da ciò, "Rom" è una
questione di auto-descrizione. Alcune parti del problema si vedono meglio come
questioni etniche. Piuttosto, si può capire di più come il risultato di una
povertà profondamente radicata in un sottoproletariato. Come puntualizza Petra
Gelbart, un'attivista rom ceca ora in America, molti dei problemi ascritti ai
Rom, come le frodi nell'assistenza pubblica, sono presenti anche nelle comunità
povere non-Rom.
Quei Rom che conducono vite miserabili nell'Europa orientale (e migrano verso
quella occidentale per trovarsi vilipesi anche lì), lo fanno principalmente
perché sono poveri, non a causa di una loro (spesso apparente) connessione
linguistica e culturale con una datata migrazione dall'India. Cercare di fermare
la discriminazione e promuovere la lingua romanì può aiutare quanti già
attaccano la mobilità. Ma cercare di terminare una cultura di povertà radicata
per generazioni, probabilmente è più importante.
Questo non rende facile le risposte. Soprattutto nelle politiche sociali, un
meccanismo statale determinato ma flessibile è il requisito centrale. Una scuola
locale dinamica che offre pasti caldi gratuiti e sovvenzioni le divise
scolastiche può cambiare le attitudini familiari sul mandare lì i propri figli.
Combinato con un sistema di assistenza che renda i benefici dipendenti da bassi
tassi d'interesse e tutto ciò diventa ancora più efficace.
Tutto questo richiede fondi e buon governo. Questo sembra nel breve termine.
I paesi ex-comunisti hanno fatto fatica nella gestione anche quando i tempi
erano buoni. Poiché la diminuzione economica comprime la spesa pubblica,
prestare attenzione urgente ad una minoranza disprezzata non sembra una mossa
vincente.
Di Fabrizio (del 15/05/2009 @ 09:30:35, in lavoro, visitato 1342 volte)
Da
Roma_Francais
(riassunto)
13.05.2009 | 09:40 - Il 28% dei salariati dicono di essere stati vittime
di discriminazione
Secondo un sondaggio dell'Halde, che consegna questo mercoledì il suo
rapporto all'Eliseo, l'età, l'impegno e l'origine sono visti come i tre
principali fattori di discriminazione sul lavoro.
Vittime e/o testimoni, i salariati sembrano sempre più sensibili alle
discriminazioni nel quadro del loro lavoro. E' ciò che rivela mercoledì il 13
maggio un sondaggio CSA realizzato dalla Alta autorità di lotta contro le
discriminazioni e per le pari opportunità e l'OIT (Organizzazione Internazionale
del Lavoro), lo stesso giorno in cui il presidente della Halde, Louis
Schweitzer, rimetterà alle 17.00 all'Eliseo il suo rapporto annuale al
presidente Nicolas Sarkozy. Nel settore privato, il 28% dei salariati dicono
di essere stati vittime di discriminazioni, il 22% nel settore pubblico. Un
sondaggio simile realizzato nel 2008 aveva donato il 25% nel privato ed il 22%
nel pubblico.
Come fattore di discriminazione, l'età (oltre 45 anni) è citata dal 32% dei
salariati nel privato e dal 38% nel pubblico. L'impegno politico o sindacale è
citato dal 25% nel privato e dal 33% nel pubblico e l'origine etnica dal 35% nel
privato e dal 26% nel pubblico.
La gens du voyage la più discriminata
Più di un terzo dei salariati dicono di essere stati testimoni di
discriminazione (38% nel privato e 37% nel pubblico). Le persone della comunità
della gens du voyage sono le più suscettibili ad essere discriminate a
competenza legale, si stima il 50% dei salariati nel privato (44% nella funzione
pubblica).
Il secondo criterio è l'handicap (43%) e l'età superiore a 45 anni (36% nel
privato, 34% nel pubblico). In compenso la gioventù (meno di 25 anni),
l'omosessualità ed il fatto di essere una donna o francese di origine straniera,
non sono percepiti né come un vantaggio né come un inconveniente.
Riguardo alla discriminazione, vissuta o osservata, il 33% dei lavoratori
dipendenti del privato ne ha parlato alla direzione o al responsabile (44% nel
pubblico), il 24% ha allertato i sindacati nel privato (40% nel pubblico) ed il
7% hanno aperto una procedura nel privato (15% nel pubblico).
I mezzi di prevenzione
Il ricorso ai sindacati ed ai rappresentanti del personale è considerato come
il livello efficace d'intervento dal 67% dei salariati nel privato e dal 78% di
quelli del pubblico.
Per prevenire le discriminazioni sul lavoro, i salariati credono alla
pubblicazione dei risultati di azioni a favore dell'uguaglianza nelle imprese, e
poi alla possibilità di allertare la direzione in maniera confidenziale ed
anonima sui casi di discriminazione.
Seguono poi i CV anonimi ed i marchi di diversità. In compenso i pareri sono
mitigati sulla possibilità di un ricorso a quote d'assunzione.
- Sondaggio realizzato dal 18 al 21 marzo 2009 per telefono su un campione
rappresentativo di 1.000 persone (500 del privato, 500 del pubblico).
Di Fabrizio (del 15/05/2009 @ 09:45:59, in Italia, visitato 1570 volte)
Segnalazione di Veniero Granacci e Giorgio Bezzecchi
Desideriamo invitarVi a partecipare alla serata di presentazione del libro "I
ROM E L'AZIONE PUBBLICA" a cura di Giorgio Bezzecchi, Maurizio Pagani e
Tommaso Vitale - Teti Editore, organizzata dall'Associazione La Conta
in collaborazione con il Circolo ARCI Martiri di Turro, che ci sarà, con
ingresso gratuito con tessera Arci, lunedì 18 maggio 2009 alle ore
21,00 al Circolo ARCI Martiri di Turro -
Via Rovetta, 14 a Milano.
In particolare parteciperanno alla serata Giorgio Bezzecchi, Maurizio Pagani
e Tommaso Vitale che hanno curato il libro "I ROM E L'AZIONE PUBBLICA",
nonché Alberto Giasanti ed altri ancora che ci parleranno, tra l'altro, dei
Rom, dei sinti e di altri gruppi di zingari, della loro storia, della loro
cultura, delle forme espressive quali la musica, la danza, i costumi ecc,
affinché possiamo conoscerli un pochino meglio e far venire meno i stereotipi e
pregiudizi tutt'ora presenti. Saranno discusse altresì le politiche adottate
negli ultimi 10 anni dal Comune di Milano, i loro fallimenti ed effetti
perversi, nonché alcune proposte già sperimentate in altre città per migliorare
le condizioni di vita dei gruppi zigani e favorirne il riconoscimento politico e
culturale.
Di Fabrizio (del 15/05/2009 @ 22:01:10, in blog, visitato 1672 volte)
Da
Nazione Indiana un post di Marco Revelli, che mi ricorda come il
CLANDESTINO non sia per forza uno straniero
Clandestino, clam-des-tinus. Ciò che sta nascosto al giorno, e odia la luce.
Chi sta nell’ombra. L’agguato al varco, là in fondo al corridoio nero, un film
di Lynch. L’uomo nero, unheimlich. Uomo sabbiolino: Enter sandman.
Exit light. Enter night.
Tu, clandestino, sei un delinquente. La tua invisibilità, la tua condizione
d’inesistenza, prodotta dal diritto, da oggi il diritto la punisce. Che
meraviglioso gioco di prestigio. E che meraviglioso servo sei tu, clandestino.
Ci servi, ci serviamo di te, e non lo diciamo. Se una mano dà scandalo, la si
tagli. Quanta parte dell’Italia oggi occorrerebbe amputare?
Trovo intorno a me i soliti vecchi nuovi mostri, e più potenti. La realtà è
in mano loro, che la rovesciano, e rovesciano le parole, e le mostrificano. Nel
mondo realmente rovesciato, il vero è un momento del falso. Si prosegua lo show,
un barcone viene fermato, rovesciata la dritta, al rovescio adesso, al rovescio
dei campi e del deserto, un piccolo sacrificio per dar segno di ineluttabilità,
guardami negli occhi lazzaro, guardami e ingoia il bianco delle mie pupille,
fatti inghiottire, guardami e torna a dormire, il pubblico impagabile applaude e
ritorna alla sua impagabile assenza. Segni, intorno nient’altro che segni
d’assenza. La testa nella sabbia. E sopra (il mondo è realmente rovesciato), il
sabbiolino che soccombe al sole del deserto dove è stato ricacciato. Non si
veda, questo sole accecante, la testa nella sabbia! Lo spettacolo è sabbia che
occulta il reale, e la testa accecata di buio non vede la sabbia.
Manca il fiato, qui. Qui si gira a vuoto. Un movimento senza presa sulle
cose, che produce solo rumore, effetto larsen. Parole che tornano su se stesse,
e crescono l’una sull’altra, superfetazione tumorale. Un grande apparato
coscienziale che produce, insonne, mostri. Sì, lo so, è solo l’incubo prodotto
da questo illusorio, è questo illusorio reale che vince su di me e mi toglie
ogni speranza. E sì, so che mai cesserò di produrre parole, le parole sono cose
che alla lunga producono un altro reale, ma adesso questo illusorio reale è
troppo potente e mi mostrifica le parole, non mi appaiono come evangelio ma come
apocalissi. Sono sopraffatto da questo illusorio reale che non vede e acceca di
buio. Che mi fa clandestino.
Enuncio il mio soccombere, solo così posso rialzarmi, riprendere a parlare.
Now I lay me down to sleep.
Mi risveglio alla luce.
Su la testa.
Di Fabrizio (del 16/05/2009 @ 09:08:23, in Europa, visitato 1695 volte)
Da
British_Roma
Il Consiglio RCN
deve far pressione per rivedere l'accesso ai servizi sanitari e sociali per
gruppi socialmente esclusi, come le comunità viaggianti ed i senza casa, hanno
detto le infermiere.
Le infermiere hanno votato quasi all'unanimità una mozione, proposta da
Marcelle De Sousa, del forum adolescenti dell'RCN, che solleva preoccupazioni
sulla qualità dell'assistenza per questi gruppi.
"Il gap tra ricchi e poveri è il più ampio dal 1960. I Viaggianti spesso
trovano che i siti permanenti sono al lato di strade, fabbriche o impianti
industriali, ed hanno alte incidenze di asma ed eczemi."
Tuttavia, ha aggiunto che l'assistenza che hanno ricevuto spesso è stata
inadeguata. "Quando accedono al servizio sanitario, trovano che non si adattano
al sistema," ha aggiunto.
"Molti lottano per l'accesso all'assistenza e quando lo fanno, a volte
incontrano discriminazioni," ha detto Lorraine Tinker, del forum pediatrico
oncologico.
"Le ambulanze non assisteranno nei siti fissi, o loro non sono in grado di
accedere ai servizi primari. Ci sono tuttavia problemi di droga e alcool e
violenza domestica. Appoggio la risoluzione per assicurare che cia sia una fine
per questa ineguaglianza d'accesso per questi membri più vulnerabili della
società."
Garet Phillips, membro del consiglio RCN per il Galles, ha avvisato i
delegati di ignorare i volantini distribuiti fuori dalla sala del congresso
dall'Alleanza dei Contribuenti.
I volantini criticavano il Consiglio di Ealing per aver assunto un
"Incaricato al Collegamento per Zingari, Rom e Viaggianti"[sic].
"Questi volantini non hanno posto nel Congresso RCN," ha detto. La mozione è
stata gradita dal 99% dei presenti.
|