Di Sucar Drom (del 25/03/2009 @ 10:43:36, in blog, visitato 1405 volte)
Ddl sicurezza, Maroni è sorpreso...
Dopo aver firmato con al Regione Veneto il via libera alle ronde, il Ministro
Maroni si dice "francamente sorpreso" dalla lettera dei parlamentari della Pdl
che chiede al governo di non mettere la fiducia sul disegno ...
La Rai razzista di "Chi l'ha visto?"
Il programma Rai “Chi l’ha visto?” continua imperterrito ad alimentare la favola
degli “zingari” rapitori di bambini. Anche questa settimana, dopo un periodo di
silenzio, il programma riprende questa tesi per la ...
ONU, l'Italia viola i diritti umani
L’ Italia discrimina gli immigrati, soprattutto i Rom. Le violazioni dei diritti
umani e le forme di intolleranza, razzismo e xenofobia nei confronti dei
lavoratori migranti sono «evidenti e in aumento». L’accusa q...
Rom e Sinti nella letteratura/5 - L'OTTOCENTO
Il Settecento si dimostra poco interessato alle vicende dei Rom-Sinti, che,
essendo in Europa ormai da tempo, non rappresentano più una novità; questi temi
vengono invece ripresi e di nuovo am...
Roma, sullo stupro della Caffarella troppa confusione
Da alcuni giorni nuove notizie continuano a filtrare dagli inquirenti (Questura
di Roma) sulle indagini in corso. Sembra che la prova del Dna incastri due
persone che sono già agli arresti. Gli inquirenti però fanno sapere che
Alexandru Izstoika...
Nisida, Nisida… così lontana così vicina (la storia continua)
Nisida è un piccolo angolo di paradiso, uno scoglio in mezzo al mare collegato
alla terraferma da una “improbabile” striscia di asfalto. La strada ti porta
sino all’ingresso dell’Istituto, poi c’è da camminare per circa un...
Roma, una mattina al circo
Il 31 gennaio scorso l’Associazione Romà Onlus, Focus – Casa dei Diritti Sociali
e Circo Lidia Togni hanno realizzato uno spettacolo circense interamente
dedicato ai bambini rom e...
I pericoli inventati, la paura e la politica del regime
Una ricerca condotta da Anci e Cittalia ha analizzato 600 ordinanze comunali
rese possibili dal decreto del ministro Maroni e valutato le razioni degli
italiani rispetto alla questione ’sicurezza’...
Roma, Karol Racz libero dopo 35 giorni di carcere
Questa sera alle 19.45, dopo 35 giorni di carcere, Karol Racz ha lasciato Regina
Coeli. Con lo sguardo fisso, senza mai abbassare la testa, il romeno accusato
ingiustamente degli stupri di Primavalle e Caffarella, ha affrontato flash e
telecamere pri...
Milano, dal campo-al villaggio-all'abitazione
Prefabbricati al posto dei container. Un progetto a medio-lungo termine per
famiglie rom che assicurino il pagamento di una parte delle spese, la frequenza
scolastica dei bambini, il lavoro degli adulti. I ...
Di Fabrizio (del 25/03/2009 @ 22:09:41, in Regole, visitato 1543 volte)
Ricevo da Marco Brazzoduro (QUI
la la registrazione integrale del comizio incriminato di Gentilini)
Data di pubblicazione: 17-03-2009
Il vicesindaco sarà processato il 4 giugno a Mestre per le affermazioni contro
rom e immigrati alla festa padana di Venezia
Treviso - Gentilini sarà processato a Mestre il 4 giugno prossimo per rispondere
all’accusa di istigazione all’odio razziale. Chiusa l’inchiesta sulle frasi
pronunciate alla Festa padana a Venezia, lo scorso 14 settembre, scorso contro
bambini rom, immigrati, e moschee, il capo della Procura, Vittorio Borraccetti,
ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio. Il titolare del fascicolo è il
procuratore aggiunto Carlo Mastelloni.
Borraccetti ha detto che Gentilini quel giorno, davanti alla folla padana
radunata a Riva degli Schiavoni, usò parole molto pesanti del tipo «Voglio
eliminare i bambini che vanno a rubare agli anziani» Ma anche «Voglio la
rivoluzione contro quelli che vogliono aprire le moschee e i centri islamici.
Qui comprese le gerarchie ecclesiastiche, che dicono: lasciamoli pregare. Vadano
a pregare nei deserti». Prendendosela anche con la magistratura e i giornalisti
contro la lega. Gentilini è difeso dall’avvocato Antonio Munari. Nove anni fa,
nel 2000, quand’era ancora sindaco di Treviso, lo sceriffo era stato processato
a Treviso per aver proposto di far travestire «gli extracomunitari da leprotti
per consentire ai cacciatori di addestrarsi». Allora venne assolto.
Gli zingari presenti in Italia sono circa120.000 (il 2 per mille dell'intera popolazione italiana), di cui oltre i 2/3 di cittadinanza italiana, mentre il rimanente terzo è costituito da cittadini della ex Jugoslavia che sono giunti in Italia a più riprese.
Un certo numero è arrivato dopo la Seconda Guerra Mondiale, altri a seguito del terremoto che devastò la Macedonia egli ultimi dopo la guerra nell'ex Jugoslavia e nel Kosovo.Questi ultimi erano sedentarizzati e hanno perso le loro abitazioni per via della guerra.A causa della convinzione che tutti i Rom siano nomadi, i profughi della ex Jugoslaviadi etnia Rom, a differenza degli altri profughi, sono stati dirottati verso i campi nomadi. Da: Razzismo di ieri, razzismo di oggi, Amnesty International
Associazione dei Sinti Italiani L' Associazione si propone di organizzare attività per il riconoscimento della cultura e della tradizione del popolo sinto e per il suo riconoscimento quale minoranza etnico-linguistica. A tale scopo agisce attraverso momenti di formazione, iniziative culturali e artistiche, azioni di sensibilizzazione pubblica, ma anche interventi volti a valorizzare le competenze professionali e il sapere tradizionale dei suoi aderenti.
L' Associazione intende rappresentare democraticamente la voce del popolo sinto, a partire dalla tutela dei suoi diritti di cittadinanza e dall' ottemperanza dei suoi doveri civici, con particolare riferimento alla collocazione sul territorio degli attuali e futuri insediamenti, stabili e temporanei, e alla loro ideazione e gestione.
Consorzio Studi e Servizi per l'Immigrazione Il Consorzio Studi e Servizi per l' Immigrazione (C.S.S.I.) ha fra i suoi obiettivi favorire i processi di integrazione e di partecipazione degli immigrati stranieri alla vita sociale e civile delle nostre comunità, per il raggiungimento dei diritti di cittadinanza. Lo fa supportando i cittadini stranieri nell'accesso ai servizi socio-assistenziali, e realizzando studi sul fenomeno migratorio, contribuendo così allo sviluppo delle politiche sociali.
In accordo e/o in rete con altre cooperative e i loro consorzi, imprese profit e non profit, è impegnato a sviluppare iniziative efficaci nella lotta alla discriminazione, per realizzare esperienze di solidarietà e nuovo Welfare, in dialogo con le istituzioni locali, le realtà associative e di volontariato presenti sul territorio.
osservAzione osservAzione -centro di ricerca azione contro la discriminazione di Rom e Sinti è un'associazione di promozione sociale -onlus che nasce ufficialmente nel 2005, ma con una lunga storia alle spalle. Un primo contributo è stato il libro L'urbanistica del disprezzo(manifestolibri), che raccoglieva contributi intorno ad alcuni temi cruciali: la critica del modello "campo nomadi", la denuncia del razzismo anche istituzionale verso i Rom e i Sinti, il tema cruciale dei diritti negati. Con la costituzione della rete Conares, il coordinamento nazionale Rom, Sinti e Gagé, ha partecipato ad alcune delle battaglie più significative per i diritti dei Rom e dei Sinti in Italia, contribuendo a far conoscere in Europa le gravi forme di discriminazione, razzismo e segregazione che colpiscono queste persone in Italia.
Pino Petruzzelli Scrittore e attore, Pino Petruzzelli fonda il Centro Teatro Ipotesi, che si occupa di temi legati al rispetto e alla conoscenza delle culture. Per anni attraversa le nazioni dell' area mediterranea vivendo come e con le persone che incontra. Da questi viaggi nascono spettacoli in cui racconta la profonda umanità di chi è costretto a vivere situazioni difficili. La cultura rom e sinta, nel personale percorso dell' autore, è l' ultima tappa di un' erranza iniziata vent' anni prima. Già nel 2004 scrive Grecia e Zingari: l'Olocausto dimenticato (coprodotto dal Festival di Borgio Verezzi e trasmesso dalla trasmissione Terra! di Canale 5), e nelGiugno2008 esce il libro Non chiamarmi zingaro, edito da Chiarelettere.
Di Fabrizio (del 26/03/2009 @ 09:30:22, in Italia, visitato 2027 volte)
Nuovi soggetti e nuove cittadinanze
Seminario di
Fratelli dell’Uomo per insegnanti, studenti, rappresentanti di comunità ed
istituzioni, cittadini di tutte le culture 6 Aprile 2009
Sala delle Colonne della Banca Popolare di Milano, Via San Paolo, 12 Milano
- MM San Babila
Orario: 9.00 - 18.30
con il patrocinio di Provincia di Milano - Si ringrazia Banca Popolare di
Milano per la concessione dello spazio Partecipazione gratuita
PROGRAMMA
MATTINA - ore 9-13 POMERIGGIO Coordinamento di Eugenio Melandri, direttore di "Solidarietà
internazionale"
Relazioni
Lettura scenica di brani dalla letteratura dei migranti sul tema della
cittadinanza TAHAR LAMRI e CAMILLA CORRIDORI
Cittadini e senza diritti nella post-modernità
Legislazioni europee e legislazione italiana
La dimensione mondiale del mercato e delle tecniche non produce in modo diretto
universalità di valori, diritti e democrazia ma va negoziata, progettata e
costruita. SALVATORE PALIDDA - Università di Genova
GIANCARLO GUARINO - Università di Napoli Federico II
Dimensioni e conflitti di una nuova cittadinanza.
Per una educazione civica interculturale.
Quale idee e pratiche di cittadinanza a livello locale, nazionale tenendo conto
dei vari soggetti portatori di istanze diverse? GIUSEPPE MANTOVANI - Università di Padova
IOANA POPA - Università di Pavia - Coordinatrice dell’associazione dei rumeni
d'Italia
Cittadinanza e diritti.
La lotta per i veri diritti di cittadinanza nel Sudafrica del dopo apartheid. Quali diritti fondamentali per una cittadinanza sostanziale? Diritti umani,
diritti dei minori e diritti delle donne MARIO FALANGA - Libera Università di Bolzano
MERCIA ANDREWS - Direttrice di TCOE di Città del Capo (Sudafrica)
"Cittadinanza e Costituzione" nella scuola: nuove prospettive d’insegnamento
e di lavoro interdisciplinare. Identità, cittadinanza e discipline. Si può educare alla cittadinanza? Chi educa? Come e dove? LUCIANO CORRADINI - Università di Roma
ANTONIO BRUSA - Università di Bari
Letture MARINA SORINA - Docente e scrittrice
PAUSA BUFFET - 0re 13-14
TAVOLA ROTONDA - ore 14-16
Per essere cittadini insieme e diversi quali diritti?
La voce a:
• Cittadini rom (Giorgio Bezzecchi - Ass. Romano Drom)
• Donne migranti (Ainom Maricos - Cittadini del mondo)
• Comunità di migranti (Papa N’dyane - Associazione
senegalesi della Lombardia)
• Generazione G2 (Omar Jibril - Giovani musulmani
d’Italia/Gianni Lin - Associna)
• Associazioni (Di Iorio - Caritas/Chiara Cimoli - Gente di
pace/comunità Sant’Egidio)
• Istituzioni (Daniela Polenghi - Comune di Cremona)
e altri
COFFEE BREAK - ore 16-16.15
TAVOLA ROTONDA - ore 16.15-18 Quali proposte e modelli di educazione a una nuova
idea di cittadinanza nella scuola? La voce a:
• Insegnanti (Ornella Pilotto - ITC Gramsci)
• Dirigenti (Michele Giacci - IC Fino Mornasco
/Giovanna Cappelli)
• Studenti
• Operatori Ong (Massimiliano Lepratti - Portare il
mondo a scuola)
e altri
CONCLUSIONI - ore 18-18.30
A cura di Eugenio Melandri
In un mondo profondamente cambiato occorre condividere e agire, insieme agli
spazi sociali, anche una nuova idea di
cittadinanza. Migranti regolari e clandestini, rifugiati politici e
ambientali, nuovi e vecchi soggetti non tutelati, ci interrogano
sulla necessità di fondare un nuovo patto di cittadinanza. Le
politiche neo liberiste dominanti negli ultimi anni hanno reso
pervasiva e totalizzante la dimensione economica; i legami sociali
si sono affievoliti e la figura del cittadino tende a coincidere con
quella del consumatore. Omologazione mentale, culturale e negli
stili di vita creano una fittizia dimensione di appartenenza che
ha come altra faccia anomia, solitudine e rifiuto. Il Mc Word,
come lo definisce Benjamin Barber, distrugge la cittadinanza
intesa anche come dimensione sociale e comunitaria e apre la
strada a forme occidentali di tribalismo (difesa esasperata di
interessi di piccolo gruppo, gestione del controllo e della forza
da parte di privati) e fondamentalismo. Diventa strategia politica
il perseguimento della disuguaglianza sociale come conseguenza
della disuguaglianza economica e dello sfruttamento con la
creazione di "non-cittadini" cioè soggetti e gruppi deboli (rom,
clandestini) cui non solo sono negati diritti fondamentali, ma nei
cui confronti viene scientemente dirottato l’odio dei privilegiati
o degli ex privilegiati e si innescano processi persecutori, in un
contesto di crisi economica crescente. Ingiustizia e disuguaglianza
sono ormai costitutive dell’azione politica in tutti i campi: così
anche gli immigrati "regolari", i ragazzi nati qui da genitori migranti
non sono riconosciuti come "cittadini" se non dopo trafile
estenuanti. Questa tendenza va di pari passo con la riduzione
dei diritti per tutti (garanzia e tutela del lavoro della salute,
dell’ambiente, di un’istruzione di qualità, parità tra uomini e
donne, rispetto e cura dell’infanzia, secondo le convenzioni
internazionali). Vogliamo invece rilanciare un’idea di cittadinanza
che è innanzitutto scambio e confronto tra mondi e culture,
ricerca di valori condivisi e negoziazione dei conflitti, riscrittura
di nuove regole, senso condiviso di responsabilità. Idea e pratica
di cittadinanza nata dalla partecipazione di tutti, che si realizza,
a partire dalla scuola, in forme nuove e ricercate insieme, in tutti
gli ambiti sociali e istituzionali. Marilena Salvarezza - Fratelli dell’Uomo
Di Fabrizio (del 27/03/2009 @ 08:58:18, in scuola, visitato 1610 volte)
Ricevo da Marco Brazzoduro
Workshop di DANZA e CANTO ZIGANO-ROM
Gio 2 - Ven 3 - Sab 4 - Dom 5 Aprile 2009 dalle 17.00 alle 21.00
Presso I.a.l.s. via C. Fracassini 60 - Roma (zona Flaminio)
condotto da Kali Cerchen e Gypsyliana
Marian Balog: regista, drammaturgo, cantante, attore e danzatore del
Romathan Theatre di Kosice (Slovakia) e del trio vocale Rom Kali Cerchen.
Milan Godla primo cantante e attore del Romathan Theatre di Kosice e del
trio vocale Rom Kali Cerchen.
Jaroslav Godla cantante e danzatore del Romathan Theatre di Kosice.
Cantante e chitarrista del trio vocale Rom Kali Cerchen.
Cristina Barzi in arte Gypsyliana, cantante e leader della banda
Officina Nomade. Attrice di teatro, tv, fiction, docente dell'Accademia
Corrado Pani di Roma.
MATERIE DI STUDIO:
Preparazione di un repertorio danzato e cantato,
Espressione della voce: esercizi di respirazione ed emissione,
Tecnica vocale,
Espressione voce/corpo: esercizi ed improvvisazioni individuali
finalizzati allo sviluppo delle potenzialità espressive
Belgrado - 19 marzo 2009 - Uno dei viali di Nis, la più grande città della
Serbia meridionale, potrebbe presto avere il nome del leggendario interprete di
musica rom
Saban Bajramovic.
Secondo il giornale Blic è una proposta portata avanti dal comitato
incaricato di nominare vie e piazze di Nis. La proposta verrà inoltrata al
Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Auto Governo Locale dopo
l'approvazione dell'Assemblea Cittadina di Nis.
Il presidente del comitato, Dragoljub Stamenkovic, ha detto a "Blic" di
aspettarsi che la procedura si compia entro l'inizio di giugno, quando verrà
commemorato il
primo anniversario della morte di Bajramovic.
"E' molto che anche la moglie di Saban, Milica Bajramovic sia d'accordo,
perché sarebbe sbagliato prendere una decisione senza l'accordo dei membri della
sua famiglia. Il comitato ha considerato diversi suggerimenti e con voto a
maggioranza, la proposta è stata accettata. Il viale non è ancora terminato, ma
sarà una strada degna del grande cantante," dice Stamenkovic.
La proposta di dedicare una delle vie di Nis a Bajramovic viene dal Festival
Jazz della Città di Nis.
Saban Bajramovic nacque a Nis ne 1936. A 19 anni disertò dall'esercito per
correre dietro ad un ragazza di cui si era innamorato. Come disertore, venne
condannato a tre anni di carcere nella famosa isola di Goli Otok, dove venivano
mandati gli oppositori del Presidente Tito. Iniziò la sua carriera musicale
nell'orchestra della prigione che suonava, tra le altre cose,jazz (soprattutto
Louis Armstrong, Sinatra e talvolta John Coltrane), con pezzi spagnoli e
messicani. Una volta lasciata Goli Otok,la sua carriera musicale decollò. La sua
prima registrazione è del 1964, e da allora si ritiene che abbia composto 650
canzoni. Nel 1964 compose anche l'inno ufficiale del popolo rom "Djelem
Djelem".
Dopo anni di vita dura e intensa, la notorietà svanì e nel 2008 si trovava a
vivere un'esistenza impoverita a Nis, con serie complicazioni di salute e senza
poter più camminare. Il governo della Serbia è intervenuto per fornirgli alcuni
fondi. È morto nel Nis l'8 giugno 2008, per un attacco di cuore.
Di Fabrizio (del 27/03/2009 @ 09:36:03, in media, visitato 1964 volte)
Khamsa, di Karim Dridi (Concorso Migliore Film Africano) ll tunisino Karim Dridi con Khamsa (se ne era scritto
QUI ndr) ritorna al cinema dopo dieci anni di televisione. Marco
l'adolescente zingaro in perenne collisione con il potere costituito è disadatto
anche all'interno del proprio mondo, non comprende lo strisciante razzismo che
divide gli zingari dagli arabi. Un film tutto contenuto nelle due sequenze di
apertura e chiusura, sintesi estrema di una vita vissuta controvento.
ricorda Signore questi servi disobbedienti alle leggi del branco
F. De Andrè (Smisurata preghiera)
Marsiglia con le sue luminosità mediterranee, mentre da una parte ricorda le
melodie di Serrat che svela il senso di un meridionale comune denominatore,
dall'altra svela il suo volto tragico nel cammino doloroso di Marco (Khamsa che
in arabo vuole dire 5) giovanissimo componente di una disfatta famiglia zingara.
L'inizio del film lo accoglie in equilibrio sul cordone di un muro, metafora, in
un film assolutamente esplicito, di una vita condotta border line. Marco si
arrangia, furti, scippi e combattimenti illegali di animali. Ma non è padrone
della sua vita, compie queste attività delinquenziali per non uscire dal gruppo,
per esserci, per ribellione. Il suo desiderio è quello di fare il fornaio e
sfornare pane e dolci. E poi bisognerebbe averlo visto com'era felice quando suo
padre, scapestrato donnaiolo privo di scrupoli, partendo gli lascia la roulotte
e lui la rimette in ordine eleggendola a propria dimora. Segno preciso di una
necessità di stabilità anche emotiva, ma senza desiderio di integrazione,
tutt'altro, l'undicenne Marco resta un gadjo e il suo percorso è sempre in piena
collisione con il potere costituito, sia esso rappresentato dai funzionari del
servizio sociale o dalla polizia.
Dridi ci accompagna all'interno di questo territorio zingaro diviso tra amore
solidale e solidaristico malaffare, tracciandone con sicurezza le coordinate. Un
terreno ricco di insidie, esposto al tradimento, dove il giovanissimo
protagonista trova lo spazio per dimostrare tutto l'amore possibile per la nonna
morente. Il campo rom o le occasionali dimore che trova mettono in luce la
precarietà della sua vita. Dissidi etnici si insinuano tra i rapporti di questi
adolescenti che si comportano da uomini, non c'è mai pace tra rom e arabi e il
razzismo latente aggrava i rapporti tra le parti. Dridi, tunisino di nascita
affronta con sicurezza e solare audacia il tema della complessità che deriva da
questo film e al cui interno, un po' spaesato, un po' consapevole e un po'
malandrino ritroviamo il suo protagonista che sembra destinato, da una sorte
cattiva e percorrere tutta la vita controvento come nella faticosa ultima
sequenza che lo vede correre in salita mentre ai suoi piedi la multietnica
Marsiglia quotidianamente sopravvive a questa dolorosa complessità.
Voci da un
corteo, per i diritti di tutti. Cena, documentario e musica per capire
di più chi sono, da dove vengono e perché sono stati perseguitati attraverso i
secoli I Figli del Vento.
Regia: Manuela Costa, Maurizio ‘gibo’ Gibertini
Paese di produzione: Italia
Anno di produzione: 2008
Genere: documentario
Durata (in minuti): 45’50”
Cromaticità: colore/bn
Soggetto: Antun Blazevic (Toni Zingaro), Manuela Costa, Maurizio ‘gibo’
Gibertini
Fotografia: Maurizio ‘gibo’ Gibertini
Montaggio: Manuela Costa, Maurizio ‘gibo’ Gibertini
Suono: Manuela Costa, Maurizio ‘gibo’ Gibertini,
Ricerca Storica/Documentazione: Antun Blazevic (Toni Zingaro)
Ufficio Stampa: Officina Multimediale
Musica: Nuove Tribù Zulu
Produzione: M’ArtE_Officina Multimediale
Distribuzione: /
CARATTERISTICHE TECNICHE
Formato delle riprese: HDV PAL 720x576 (768x576); 16-bit stereo 48,000 Khz
Formato della copia (proiezione): BETACAM / DVCAM / MiniDv / DVD–R (zona “2”)
Lingua dei dialoghi: Italiano
Lingua dei sottotitoli: Italiano
SINOSSI
«…viviamo tra voi da secoli, molti di noi sono cittadini italiani, altri sono
qui da diversi decenni. Abbiamo seppellito qui i nostri padri e qui sono nati i
nostri figli.»
«…siamo finiti nei campi perché nulla di meglio ci è stato offerto. Ma i rifiuti
che ci assediano non sono nostri. »
«…soli nei nostri campi di miseria, nella nostra emarginazione, nei nostri
ghetti. »
«…non siamo nomadi, non siamo zingari, siamo rom. La nostra è una storia di
persecuzioni, lutti e dolori. Abbiamo una cultura millenaria ed una lingua
antica.»
«…in questi giorni sentiamo la paura che ci circonda la notte più del giorno,
quando rimaniamo soli nelle nostre baracche e non sappiamo se arriverà anche da
noi una bomba incendiaria, una folla inferocita o un controllo della polizia.»
«…non tutti tra noi sono in regola. Siamo avvolti in una spirale infernale. Non
abbiamo lavoro e non otteniamo il permesso di soggiorno. Senza permesso di
soggiorno nessuno da lavoro ad un rom. Non resta che arrangiarsi e sperare che
domani sia meglio di oggi.»
«…qualcuno di noi non si comporta bene è vero, come è vero che nei quartieri
dove riusciamo a vivere in pace con voi sono sempre nate amicizie. Oggi qualcuno
ha deciso che dobbiamo essere dipinti come la causa principale di tutti i mali
dell’Italia. »
«…alcuni giornali non fanno altro che parlare dei nostri furti e un incidente
provocato da un rom ubriaco diviene un fatto di cronaca di cui si parla per
mesi. Anche le forze politiche che si sono riconciliate con gli ebrei a noi non
hanno mai chiesto scusa anzi ci additano con il peggiore dei mali. »
Soprattutto: «…Non essere qui oggi è come non esistere.» Voci. Da un corteo.
Disclaimer - agg. 17/8/04 Potete
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