Voci da un
corteo, per i diritti di tutti. Cena, documentario e musica per capire
di più chi sono, da dove vengono e perché sono stati perseguitati attraverso i
secoli I Figli del Vento.
Presso Officina Multimediale - Centro Autogestito ETEROTOPIA
via Risorgimento 21 San Giuliano Milanese
domenica 29 marzo 2009 alle ore 18.00
E-mail: etero@ecn.org
Regia: Manuela Costa, Maurizio ‘gibo’ Gibertini
Paese di produzione: Italia
Anno di produzione: 2008
Genere: documentario
Durata (in minuti): 45’50”
Cromaticità: colore/bn
Soggetto: Antun Blazevic (Toni Zingaro), Manuela Costa, Maurizio ‘gibo’
Gibertini
Fotografia: Maurizio ‘gibo’ Gibertini
Montaggio: Manuela Costa, Maurizio ‘gibo’ Gibertini
Suono: Manuela Costa, Maurizio ‘gibo’ Gibertini,
Ricerca Storica/Documentazione: Antun Blazevic (Toni Zingaro)
Ufficio Stampa: Officina Multimediale
Musica: Nuove Tribù Zulu
Produzione: M’ArtE_Officina Multimediale
Distribuzione: /
CARATTERISTICHE TECNICHE
Formato delle riprese: HDV PAL 720x576 (768x576); 16-bit stereo 48,000 Khz
Formato della copia (proiezione): BETACAM / DVCAM / MiniDv / DVD–R (zona “2”)
Lingua dei dialoghi: Italiano
Lingua dei sottotitoli: Italiano
SINOSSI
«…viviamo tra voi da secoli, molti di noi sono cittadini italiani, altri sono
qui da diversi decenni. Abbiamo seppellito qui i nostri padri e qui sono nati i
nostri figli.»
«…siamo finiti nei campi perché nulla di meglio ci è stato offerto. Ma i rifiuti
che ci assediano non sono nostri. »
«…soli nei nostri campi di miseria, nella nostra emarginazione, nei nostri
ghetti. »
«…non siamo nomadi, non siamo zingari, siamo rom. La nostra è una storia di
persecuzioni, lutti e dolori. Abbiamo una cultura millenaria ed una lingua
antica.»
«…in questi giorni sentiamo la paura che ci circonda la notte più del giorno,
quando rimaniamo soli nelle nostre baracche e non sappiamo se arriverà anche da
noi una bomba incendiaria, una folla inferocita o un controllo della polizia.»
«…non tutti tra noi sono in regola. Siamo avvolti in una spirale infernale. Non
abbiamo lavoro e non otteniamo il permesso di soggiorno. Senza permesso di
soggiorno nessuno da lavoro ad un rom. Non resta che arrangiarsi e sperare che
domani sia meglio di oggi.»
«…qualcuno di noi non si comporta bene è vero, come è vero che nei quartieri
dove riusciamo a vivere in pace con voi sono sempre nate amicizie. Oggi qualcuno
ha deciso che dobbiamo essere dipinti come la causa principale di tutti i mali
dell’Italia. »
«…alcuni giornali non fanno altro che parlare dei nostri furti e un incidente
provocato da un rom ubriaco diviene un fatto di cronaca di cui si parla per
mesi. Anche le forze politiche che si sono riconciliate con gli ebrei a noi non
hanno mai chiesto scusa anzi ci additano con il peggiore dei mali. »
Soprattutto: «…Non essere qui oggi è come non esistere.» Voci. Da un corteo.
Trattoria dell'ozio
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Link utili:
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