Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 23/09/2006 @ 11:03:21, in casa, visitato 1766 volte)
Tutti in Francia e in molte altre nazioni europee,
ricordano l'ondata di calore dell'estate 2003. Nonostante la Francia abbia
un sistema sanitario onnicomprensivo ed efficiente, l'ondata di calore si
concluse con la morte di diverse migliaia di persone in poche settimane,
soprattutto anziani soli che avevano perso i contatti con i loro familiari.
Questa tragedia ha mostrato il pericolo e la
fragilità della odierna società eccessivamente individualistica,
contrapposta al modo di vita delle comunità Rom, che si basano su valori
totalmente differenti.
Proprio per i forti legami nella comunità, non si sono
registrati morti tra di loro per il caldo. Su larga scala, i Rom europei
hanno preservato la loro forte relazioni di legame. Bambini, adolescenti,
genitori e nonni vivono assieme o comunque a stretto contatto. Il
significato della parola "famiglia" torna indietro a tutto il nucleo
familiare, estendendolo a livello comunitario (vitsa).
L'appartenenza a un gruppo, porta ad essere solidali, al
mutuo aiuto e alla condivisione delle responsabilità, un concetto riassunto
nella parola "phralipe" (fratellanza). Il loro modo di vita comunitario
porta protezione, sicurezza, controllo e direzione. Rende anche più facile
il passaggio delle tradizioni e dei valori culturali da una generazione
all'altra.
Al giorno d'oggi, la nostra società moderna ed
individualistica fornisce stanze piccole per la vita comunitaria. Ma è un
modo di vita che spesso porta a tensioni con la società maggioritaria. Molti
pregiudizi contro i Rom nascono da una visione negativa di questo tipo di
vita comunitario. Si dicono centinaia le carovane "zingare" in circolazione,
mentre invece sono molte di meno. I media europei scrivono di una migrazione
massiva di orde di Rom dall'Europa centrale ed orientale, ma nella pratica
il loro numero è insignificante. Il modo comunitario di vita Rom comporta
conseguenze per l'intera comunità: ad esempio, è inconcepibile che la
polizia svegli tutti i vicini per arrestare un individuo accusati di
crimine, Quando l'arresto riguarda i Rom, la polizia non ha alcuna
esitazione nel coinvolgere tutta la comunità, compresi vecchi e bambini, a
volte distruggendo le proprietà (caravans, case, ecc.) di chi non è
coinvolto in questa storia. Sembra che i Rom - a causa del loro stile di
vita - siano percepiti come un tutt'uno.
Il Consiglio d'Europa ed altri attori giocano una specie
di partita doppia: da un lato lavorano per desegregare i Rom a scuola e
toglierli dai loro insediamenti-ghetto, ma nel contempo devono farlo
rispettando la tradizione Rom, che li tiene assieme. Ci sono Rom che
preferiscono vivere in condizioni disagevoli, piuttosto che dividere il
gruppo parentale. Capita che rifiutino l'appartamento in case popolari, se
questo significasse vivere in blocchi differenti. Qualche anno fa a Skopje,
l'UNHCR ebbe grosse difficoltà nel convincere le famiglie Rom, che da cinque
anni vivevano in un campo, a trasferirsi in confortevoli case private,
perché questo avrebbe significato separarsi. E' importante comprendere le
ragioni di decisioni apparentemente senza senso, senza finire negli
stereotipi. Come tutti, i Rom non amano vivere nello sporco o nella povertà,
solo che difendono il loro tradizionale stile di vita comunitario.
Ignorare questi modelli di cultura Rom, porterebbe a
concludere che i Rom sono disperati e vogliono vivere nello squallore.
[...]
Michael Guet
Head of the Council of Europe Roma and Travellers
Division
Da: Roma_Francais
Di Fabrizio (del 22/09/2006 @ 15:03:52, in sport, visitato 2185 volte)
Tornano le cronache sportive della squadra di calcio nata per giocarsi la permanenza nel campo sosta di via Barzaghi-Triboniano, e che gira il mondo vincendo tornei internazionali.
I giocatori non possono prendere parte a oltre due edizioni consecutive, e la squadra "Nuova Multietnica" è stata quasi completamente rinnovata. Quest'anno schiera anche una donna, Veronica, come in passato avevano fatto (ad esempio) Svizzera e Giappone. Veronica è anche l'unica giocatrice italiana della squadra. D'altronde, la vera forza della Multietnica è stata sempre la mescolanze di moduli e storie diverse, e comunque il resto dei rincalzi sono giocatori di ottima scelta.
Il girone di partenza è tutto africano: Namibia, Kenya, Nigeria e l'Italia a fare la testa di serie.
Risolti i problemi di sponsor, particolare attenzione è andata alla questione dei permessi. Nella Multietnica non si è mai fatta differenza tra chi aveva i documenti e chi no, ma quando si varcano le frontiere è fondamentale che tutti siano in regola. Ed anche quando sembra che tutti i documenti siano a posto, può succedere come l'anno scorso allo scalo di Amsterdam, dove furono bloccati 3 giocatori che in seguito vennero rimpatriati. Insomma, attenzione somma per quest'anno. E' una delle particolarità di una squadra che gioca all'estero con un gruppo che arriva dalla Romania, dall'Argentina, dal Brasile, dal Salvador, dalla Polonia...
Ben oltre il fatto sportivo, "Nuova Multietnica" parte per Cape Town con un forte messaggio politico di tolleranza e impegno che ha ricevuto l’avallo delle associazioni per gli immigrati, milanesi e italiane. La squadra si troverà a rappresentare le lotte di tutti gli stranieri per una vita più dignitosa e per l’uguaglianza.
Nelle valigie, gli auguri delle associazioni antirazziste e di Dario Fo: "Un saluto ai "nuovi azzurri" della "Nuova Multietnica", campioni di libertà, solidarietà umana e civile, prima ancora che sul campo. I miei migliori auguri per il campionato della Homeless World Cup!"
IL COMUNICATO di oggi: "L'associazione Sportiva e Culturale "Nuova Multietnica" parte venerdì 22 settembre per Cape Town, Sudafrica, per rappresentare l'Italia alla quarta edizione della Homeless World Cup, la coppa del mondo di streetsoccer a cui, dal 23 al 30 settembre, parteciperanno 48 squadre composte da senza dimora, immigrati e altre persone marginalizzate dalle discriminazioni sociali e razziali. La partecipazione di "Nuova Multietnica", come sempre, vuole andare oltre il fatto sportivo e veicolare i principi di rifiuto del razzismo e della discriminazione e rimettere sotto i riflettori le lotte per migliorare la vita degli immigrati, permesso di soggiorno, diritto alla casa e a condizioni di lavoro decenti e promuovere l'impegno in prima persona di immigrate e immigrati. Le associazioni firmatarie sostengono "Nuova Multietnica" e chiedono ai suoi giocatori di rappresentare i valori della convivenza interculturale, e gli ideali di libertà e giustizia di tutti gli immigrati milanesi e d'Italia". Ass. Interculturale Todo Cambia, Ong december18, Lila Cedius Onlus, PENSIEROinMIGRAZIONE, Uisp Milano, Partito Umanista, Terre di mezzo, il giornale di strada, Aboubakar Soumahoro Mouhamed Goumbane, Papa Massamba del Comitato Immigrati di Napoli, Pierfrancesco Majorino, Edda Pando, consiglio immigrazione nazionale Arci.
Info www.homelessworldcup.org
Di Fabrizio (del 22/09/2006 @ 10:21:54, in Italia, visitato 1717 volte)
Domenica 24 settembre 2006
Via Idro - P.zza Costantino
PULIAMO IL MONDO
MILANO: Un gioco che non si svolge davanti al video ma all'aria aperta.
Nell'occasione puliremo due aree:
- via Idro all'altezza del campo nomadi
- p.zza Costantino - pista ciclabile
I cittadini sono invitati a partecipare numerosi al fine di stimolare la
coscienza di quelle persone che continuano ad abbandonare ogni genere di
rifiuti nell'alveo della Martesana lungo le sue sponde.
Dalle ore 13.00 presso il campo sportivo dell'Associazione Volontari del
Quartiere Adriano si terrà la continuazione di questo incontro con: panini
con salamelle, patatine fritte, bibite ecc.
Animazione per bambini e partite di calcio per ragazzi
Tutti possono partecipare, dai tre agli ottant'anni,
Non mancare ti aspettiamo
Non è la prima volta che la comunità di via Idro prende parte a questa
giornata:
I rom fanno pulito il mondo - Milano ottobre 2000 tratto da TERRE
DI MEZZO
A rimettere a posto le cose ci hanno pensato i nomadi.
In mezzo all'erba c'era di tutto: lattine, vetri, cartacce. Tutto
letteralmente, spazzato via. Anche due motorini. Domenica 24 settembre,
alla manifestazione "Puliamo il mondo" di Legambiente ha aderito anche
l'associazione "Insieme nelle Terre di mezzo", che con l'Opera Nomadi,
la Cooperativa "Laci Buti" e le famiglie rom di via Negrotto ha ripulito
per bene i giardinetti di via Brivio, proprio dietro il campo nomadi,
nel quartiere milanese della Bovisa. Ramazze alla mano (fornite dall'Amsa,
Azienda milanese servizi ambientali) e cappellini gialli in testa, erano
almeno venti i bambini rom che coi volontari (una decina) hanno reso più
bello il campo giochi del quartiere. Tra gli abitanti, incuriositi da
quel che stava accadendo, qualcuno si è unito alla squadra per aiutare:
dalla mamma coi figli ai ragazzi della biblioteca. Tre ore di lavoro per
un ricco bottino: undici sacchi della pattumiera (rigorosamente
"differenziati") più le carcasse di due motorini. Dopo la fatica, torte,
bibite e la consueta sfida a pallone, rom contro gagé. Unico neo, l'Amsa
che si dimentica di passare a ritirare i sacchi... Il campo di via
Negrotto, autorizzato dal Comune, ospita venti famiglie, per la maggior
parte di origine croata.
Di Fabrizio (del 21/09/2006 @ 10:02:50, in Europa, visitato 1551 volte)
da: TicinonlineFLIMS - La Fondazione "Un futuro per i nomadi svizzeri" conserverà il suo contributo annuale di 150'000 franchi. Dopo il Consiglio degli Stati, anche il Nazionale ha rinnovato in serata a Flims (GR) il credito-quadro per gli anni 2007-2011, ossia 750'000 franchi in tutto. Attiva dal 1997 sotto l'egida della Confederazione, la Fondazione si sforza di migliorare la vita quotidiana dei nomadi e di favorirne la coabitazione con la popolazione sedentaria. La sua azione ha permesso un miglioramento dello statuto giuridico di questa popolazione e di prenderla meglio in considerazione nella pianificazione del territorio, ha ricordato il consigliere federale Pascal Couchepin. I problemi sono comunque lungi dall'essere risolti. Per i nomadi mancano una trentina di aree di soggiorno e di altrettante aree di transito, ha segnalato Laura Sadis (PLR/TI) a nome della commissione. Se si vuole tener conto delle necessità degli zingari stranieri che attraversano la Svizzera, occorrono dieci grandi aree supplementari. Nonostante le richieste dello schieramento rosso-verde, il Consiglio nazionale non ha voluto raddoppiare il credito quinquennale a 1,5 milioni di franchi. Questa decisione è stata presa a "maggioranza evidente", dal momento che il sistema di voto elettronico faceva cilecca. I nomadi in Svizzera formano una comunità di circa 30-35 mila persone. Se la maggioranza di essi ha adottato attualmente un sistema di vita sedentario, circa 2500 sono rimasti nomadi e 3000-5000 seminomadi. ATS
IMPORTANTI NOVITA' con preghiera di diffusione
Carissimi, vi scriviamo per annunciarvi che la 13° edizione della
Manifestazione "Princkarang- Conosciamoci, incontro con la cultura romaní
"
che comprende la Cerimonia di Premiazione del 13° Concorso Artistico
Internazionale "Amico Rom"
e il 13° Festival Internazionale di Musica Romaní con la direzione artistica
di Alexian Santino Spinelli
è stata posticipata a sabato 18 Novembre 2006
per maggiori informazioni è possibile scrivere a
spithrom@webzone. it o contattare la
segreteria organizzativa allo 0872 714760.
Ed ora potete connettervi con il sito di Alexian Santino Spinelli e guardare
le gallerie fotografiche dei concerti
http://www.alexian. it/foto%20concer ti/fotoconcerti2 .html
e delle mostre dell'estate 2006
http://www.alexian. it/mostra/ galleriam. html
http://www.alexian. it
Di Fabrizio (del 19/09/2006 @ 10:00:06, in casa, visitato 1620 volte)
11-09-06
Secondo le analisi, sono oltre 80.000 i Rom che vivono nelle bidonvilles della Repubblica Ceca. Ci sono dal 1990 oltre 300 ghetti dove vivono l'80% dei Rom e il loro numero sta ancora crescendo. Posti con alti concentramenti di Rom, accompagnati da condizioni abitative insalubri e dove la disoccupazione spesso raggiunge il 90-100%. [...] Esiste un movimento progressivo di Rom che convergono in questi quartieri, attirati dai bassi costi di affitto, mentre altri vi arrivano in seguito a sgomberi forzati, che sono stati stigmatizzati dal Consiglio per gli Affari della Comunità Rom. "Questo trend dev'essere fermato con un emendamento che definisca chiaramente le responsabilità dei comuni. Detto emendamento deve andare incontro agli abitanti ed eliminare la creazione e l'allargamento della marginalità sociale," dice Jana Horváthová per il Consiglio per gli Affari della Comunità Rom. Source: deníky Bohemia
E' passata appena una settimana dall'insediamento del nuovo governo. Tuttavia, sul tavolo c'è già un problema caldo: iniziare da subito ad affrontare le tematiche Rom. Il Consiglio per gli Affari della Comunità Rom chiede di fare passi per risolvere la situazione di quanti sono socialmente esclusi: "La situazione è allarmante," afferma Jana Horváthová. "Chiediamo al governo di agire per cancellare le aree di esclusione dalla mappa della Repubblica Ceca," risponde il Consiglio alle richieste del Ministero per il Lavoro e gli Affari Sociali, [...] Source: www.aktualne.cz
Di Fabrizio (del 18/09/2006 @ 09:45:32, in blog, visitato 1717 volte)
Non è necessario che alziate le mani. Mi rivolgo a quei 9 che al sondaggio hanno votato per la continuazione di " Clandestini a Bordo". Se volete giocare, mandatemi una mail e vi fornirò tutti i particolari necessari. Dei "vecchi" giocatori, uno mi ha risposto, l'altro purtroppo è ancora disperso. Aspetto le vostre conferme per capire come andare avanti. In ogni caso, un saluto anche ai lurker.
Pubblichiamo il documento ricevuto da Nazzareno Guarnieri, Presidente dell'Ente Morale Opera Nomadi Sezione Abruzzo. L'amico Nazzareno dopo aver letto la Tesi__7___ PARTECIPAZIONE sullo spazio web della Sezione di Mantova, interviene a tutto campo anche sui rapporti tra le culture e le società.
La partecipazione, di Nazzareno Guarnieri
“Può esistere l’associazione senza la partecipazione di Rom e Sinti?” Questa è la domanda che gli amici della sezione di Mantova dell’Opera Nomadi pongono alle altre sezioni nella settima TESI. A questa domanda si potrebbe rispondere SI perché da quaranta anni l’associazione esiste senza la partecipazione attiva e propositiva di Rom e Sinti, ma anche perché molti sono certi che Rom e Sinti NON VOGLIONO partecipare.
Di Fabrizio (del 16/09/2006 @ 10:31:08, in Regole, visitato 2250 volte)
Il 31 agosto scorso c'è stato il primo processo in tribunale dopo
l'approvazione del Parlamento della Legge Antidiscriminazione. Il tribunale
di Michalovce (Slovacchia orientale) si è pronunciato sul caso sollevato da
tre Rom, attivisti dell'OnG Nova Cesta.
Il caso nasce ad aprile 2005, quando i tre Rom si recarono al noto caffé
IDEA, nel centro di Michalovce. Secondo i tre, il caffé era noto per
essere ostile ai Rom, che lì non venivano serviti. In precedenti occasioni
il personale si era rifiutato di servirli. Per questo, si erano fatti
accompagnare da attivisti ddel Centro per i Diritti Umani e Civili di Kosice
(Poradna), perché fungessero da testimoni.
Quel giorno ai tre venne rifiutato di entrare nel locale, con la scusa che
quello era un "club" ed aperto quindi ai soli soci. Viceversa, pochi minuti
dopo, gli attivisti "bianchi" di Poradna, entrarono senza alcun problema e senza
nessuna richiesta, come del resto altri avventori.
I tre attivisti Rom decisero allora di fare causa per infrazione della Legge
Antidiscriminazione, chiedendo che fossero date loro scuse per iscritto e un
indennizzo finanziario.
Il tribunale distrettuale ha dato loro ragione, per quanto in maniera
confusa: da una parte ha riconosciuto che si è trattato di un atto di
discriminazione, necessario di scuse ufficiali. Dall'altro, ha detto che se di
discriminazione si è trattato, non è stata a causa della loro origine etnica,
non specificando quindi di quale discriminazione si sia trattato.
Il tribunale ha riconosciuto che il proprietario del locale serve anche
clienti Rom, e quindi non può essere accusato di discriminazione in
generale. Per questo, la corte ha rifiutato la richiesta di un pagamento di
indennizzo, in quanto i richiedenti erano a conoscenza del fatto che non
sarebbero stati serviti, per quanto questo può aver avuto origine da un
trattamento discriminatorio.
[...]
I tre Rom hanno intenzione di ricorrere in appello, date le motivazioni
incerte fornite dal tribunale.
Per ulteriori notizie:
Poradňa pre občianske a ľudské práva
Krivá 23
040 01 Košice
Slovakia
Tel: + 421 55 68 06 181
E-mail: poradna@euroweb.sk
OZ Nová Cesta
Nám. Slobody 1
071 01 Michalovce
Slovakia
Tel: + 421 56 64 26 938
E-mail: ipcr@post.sk
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