In India vivono diversi gruppi zigani. Questi zingari che parlano lingue
differenti tra loro e vivono in regioni differenti dell'India, sopravvivono con
le occupazioni tradizionali dei loro antenati, lavori che le comunità locali non
svolgono più.
Musicisti Langhas, addestratori di animali Nats (inclusi incantatori di
serpenti) e ballerine Saperas, Banjaras che sopravvivono con occupazioni zingare
le più disparate, Birhors che producono corde, Korwas e Mahalis invece cesti,
Rabhas che sopravvivono con la tessitura, Parayiars musicisti di matrimoni e
percussionisti, calzolai Sakkiliyars, fabbri, intrecciatori di cesti e musicisti
Kotas, spazzini i Valmikis - sono alcuni dei più conosciuti gruppi zigani
indiani. Ma ce ne sono ancora altri.
L'India è un paese dove il sistema universale delle cast tra zingari e no è
più visibile. I membri delle caste superiori generalmente classificano gli
zingari come "intoccabili" e cercano di impedire qualsiasi tipo di relazione
personale tra le due caste. Il sistema universale di discriminazione di casta
tra zingari e no che tacitamente esiste in molte altre parti del mondo, qui
diventa visibile e tangibile.
Dr. Ambedkar:
scienziato sociale e politico. Ha contribuito alla stesura della Costituzione
indiana. Era un Dalit. E' stato membro della Gypsy
Universal Nation.
Source: Ali Mezarcıoğlu Çingenelerin Kitabı Cinius Yayınları 2010 ( The
Book of Gypsies; Cinius Publishing)
Di Fabrizio (del 16/10/2011 @ 09:30:09, in Kumpanija, visitato 2184 volte)
Pannello esposto al Museo del Viaggio Fabrizio De Andrè
Domenica, finalmente. Il tempo per rilassarsi:
Mi piace
al calar del sole, davanti ad un fuoco acceso e seduti su sedie
sgangherate, ritrovarsi tutti assieme con nonni e
nipoti, in silenzio, gustandosi questa vicinanza. Il rito del caffè, che si
ripete;
un campo senza topi e ratti, ma dove i bambini crescono assieme a cani,
gatti, galline, capre, cavalli. Un bambino che cresce in un ambiente simile,
difficilmente diventerà cattivo;
guardare i figli dei bambini a cui vent'anni fa facevo da educatore.
Informarmi sulle malattie e sui progressi a scuola, coccolarli e viziarli
sotto gli occhi dei loro genitori, come se fossi uno zio, non più un
animatore;
fare a gara a chi è più bravo a prendere in giro chi ti è seduto di
fronte. Ridendo e guardandosi negli occhi, perché non c'è cattiveria nella
parole;
in una kampina con l'antenna satellitare, seduti in 5 o 6 con una
lattina di birra in mano, commentare le partite di calcio del campionato
rumeno, discutendo se
Nicolita sia una pippa o un campione. Forse ci manca il sacchetto di
popcorn nell'altra mano, per essere giudicati integrati o integrabili come
tutti.
Di Fabrizio (del 14/10/2011 @ 09:14:22, in Kumpanija, visitato 2292 volte)
Lo confesso: non amo i convegni, le frasi fatte che conosco a memoria, le
polemiche che si tirano dietro. Qualche volta, qualcuno riesce a catturare la
mia attenzione: martedì scorso è successo con i discorsi di
Jovica Jovic e quello finale di Nicolae Gheorghe: magari
non ero d'accordo su tutto, ma si respirava (ecco: RESPIRARE è il termine
appropriato) una grammatica mentale romanì, indipendente dai modi di pensare e
di imporre il proprio pensiero, tipici di ogni cultura maggioritaria, come è
anche la nostra. Però, lo confesso , non so resistere ai convegni perché ogni
volta mi capita di incontrare amici vecchi e nuovi e mi incanta come in pochi
minuti si ricrei tra noi un clima cameratesco.
Dopo che timidamente in
Mahalla si era accennato ad Idea Rom di Torino, finalmente ci si è
conosciuti di persona. Ma lasciamo che si descrivano da soli, attraverso il
loro sito:
L'associazione:
IDEA ROM ONLUS è un'associazione di promozione sociale costituita nel 2009
che opera a Torino nelle sedi di via Garibaldi 13 e via Cavagnolo 7 e presso i
territori con i maggiori insediamenti abitativi di famiglie Rom della città. Nel
2010 l'associazione è stata premiata con una Targa d'Onore del Presidente
della Repubblica per l'opera tesa a favorire l'integrazione sociale della
propria comunità.
Da chi è formata:
L'Associazione è costituita da donne Rom appartenenti alle diverse
comunità presenti a Torino, alcune con esperienze professionali nel campo della
mediazione culturale.
A chi si rivolge:
Idea Rom Onlus ha una forte caratterizzazione femminile perché le principali
azioni hanno come attori, riferimenti e interlocutori soprattutto le donne e le
giovani Rom delle diverse comunità con cui condividere ed elaborare saperi e
competenze, creando e sostenendo sbocchi lavorativi e attività culturali.
Destinatarie e protagoniste degli interventi sono le famiglie Rom presenti in
città, nei "campi nomadi" e negli appartamenti, coinvolte direttamente nella
definizione dei bisogni, nella progettazione delle iniziative e nella loro
concreta realizzazione.
Obiettivi dell'associazione:
Idea Rom Onlus, pur non rappresentando i Rom della città, cerca di promuovere
progressive forme di rappresentanza diretta, formale e sostanziale, delle
diverse comunità.
Tutti i progetti e le attività sono ispirati ai seguenti obiettivi:
favorire l'integrazione e la partecipazione attiva dei Rom (e dei Sinti,
dei Kalé, dei gruppi e delle comunità viaggianti) nella società italiana ed
europea, nel rispetto delle diverse identità, della pari dignità e dei
valori fondamentali del vivere civile
contrastare i pregiudizi diffusi sui Rom e tutte le forme di
discriminazione, dirette e indirette verso questa popolazione
E poi, se vi garba, ci sarebbero molte altre cose da scoprire. In Home page troverete i link:
Jovica Jovic, secondo il programma, avrebbe dovuto parlare di "Lo
sterminio della mia famiglia". Educato e rispettoso com'è sempre, visto che agli
oratori precedenti erano stati riservati tempi biblici di intervento, ha chiesto
se per lui c'erano limiti di tempo, aggiungendo "se vi stancate, ditemelo,
che riprendo a suonare la fisarmonica".
Dopo i primi minuti di discorso, il moderatore della mattinata si stava
visibilmente preoccupando perché Jovica continuava a parlare d'altro. Gliel'ha
fatto notare, con garbo. Per tutta risposta, Jovica ha continuato, col medesimo
garbo, per la sua strada. Questo il resoconto di una parte dell'intervento,
riportato da
Balkan-Crew:
"Io sono solo un musicista, ma la mia testimonianza è una testimonianza
di vita vissuta in Bosnia, tra un campo e un altro a parlare con figli e nipoti
di chi è morto a Jasenovac eppure la mia fisarmonica non parla ne di fascismo ne
di razzismo, ma solo di pace. Tanti parlano per sentito dire o perché hanno
studiato e pensano di poter esprimere giudizi, io quello che racconto l'ho
vissuto e viene dal cuore. La Jugoslavia non c'è più e tutti a dire è colpa tua,
no è colpa tua, ma la Jugoslavia non c'è più!!! Ho suonato tante volte al
binario 21 a Milano, posto in cui i rom e gli ebrei e tante altre minoranze
venivano deportati per i campi di concentramento e ancora adesso, dopo tanti
anni e tanti morti, troviamo ancora chi vorrebbe fare le stesse politiche. Il
popolo rom meriterebbe un nobel, perché ha passato le peggiori cose e non si è
mai ribellato, non ha mai fatto guerra a nessuno, nonostante non ha una terra su
cui vivere. Che colpa ho avuto io a nascere da una zingara e che colpa ha avuto
mia figlia che è nata in Italia, è stata vaccinata, ha frequentato la scuola,
eppure non può avere la cittadinanza perché non può dimostrare la residenza ? Ma
come faccio a risiedere in un posto se dopo tot anni arriva l'ordine di sgombero? Ero in un campo in cui si rubava e ho cambiato la situazione. Ho fatto fare
una chiesa e veniva un prete a celebrare la Santa messa. Le persone erano
cambiate, non rubavano più, ma ci hanno detto di andare via e hanno distrutto la
chiesa e buttato la croce nel fango. Le persone le giudichi da ciò che dicono e
che fanno. Se fanno del male sono persone cattive, ma loro sono i primi giudici
di loro stessi"
Insomma, ha parlato ai suoi fratelli, di qualsiasi razza fossero.
Un personaggio apparentemente all'opposto di Jovica, è il dott. Nicolae
Gheorghe, che può vantare un
curriculum di tutto rispetto. In Italia si esprime in un misto di rumeno,
italiano, spagnolo, inglese e francese. Lui è un Rom che ragiona di alta (a
volte troppo) politica, con il raro dono di rendersi immediatamente
comprensibile. Gli toccava concludere il convegno, senza che i custodi ci
chiudessero dentro. Questo il sunto del suo intervento finale di 3 minuti:
"L'Olocausto ancora non è stato riconosciuto come fatto politico.
La povertà del nostro popolo, la capisco sino ad un certo punto, non
oltre: non siamo a chiedere l'elemosina agli altri. La nostra miseria da forza
ai nuovi nazisti, dobbiamo averne conoscenza per combatterli.
La nostra terra, il ROMESTAN, ci è stato copiata ed è diventato patrimonio dei
discorsi della destra. Ricordatevi: in Germania la prima misura dei nazisti fu
di togliere la cittadinanza ai sinti, e la loro prima richiesta a guerra finita
fu di riaverla. Allora: la cittadinanza EU, richiesta da molti, non può essere
una riparazione per la mancata cittadinanza nazionale.
Siamo una nazione culturale: IL NOSTRO SIMBOLO NON E' LO STERMINIO, MA LA
SOPRAVVIVENZA."
Per completare la mia personalissima cronaca, aggiungo anche un comunicato
sicuramente più oggettivo:
COMUNICATO STAMPA
CONVEGNO "LO STERMINIO DI ROM E SINTI E LE NUOVE INTOLLERANZE"
Lunedì 10 e martedì 11 ottobre si è tenuto presso la sala Lauree della Facoltà
di Lingue e Letterature Straniere il Convegno dal titolo "Lo sterminio di rom e
sinti e le nuove intolleranze", organizzato dall'Associazione Italiana Zingari
Oggi, che da 40 anni opera a difesa dei diritti e per la promozione dei doveri
della popolazione rom.
Il Convegno ha visto la partecipazione di relatori da tutta Europa, i quali
hanno arricchito il dibattito con riflessioni, non solo sulla tragedia dello
sterminio, ma anche sulle nuove intolleranze che stanno emergendo e sui problemi
che questa minoranza quotidianamente incontra nei paesi europei.
La prima mattinata del Convegno è stata dedicata alle celebrazioni dei
quarant'anni dell'Associazione, a cui hanno portato il proprio saluto, tra gli
altri, il Preside della Facoltà di Lingue, l'ex sindaco Diego Novelli e
l'attuale assessore alle Politiche Sociali, Elide Tisi, la quale ha anche
consegnato alla Presidente dell'A.I.Z.O., Carla Osella, una targa di
ringraziamento da parte del Comune di Torino per i 40 anni di proficua
collaborazione.
Il resto del Convegno è stato dedicato al ricordo dello sterminio del popolo rom
e sulle nuove intolleranze. Di particolare rilievo sono stati gli interventi
dell'on. Letizia De Torre, che ha presentato il Rapporto sulla condizione di
rom, sinti e caminanti, stilato dal Senato, facendo sorgere un vivo dibattito
sui problemi della minoranza rom in Italia e le azioni intraprese dal governo, e
il contributo dell'avv. Olga Marotti, dell'UNAR, la quale ha presentato gli
interventi dell'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali a tutela dei
diritti dei rom.
Tra gli interventi riguardanti lo sterminio perpetuato dai nazi-fascisti,
tragico e commovente il resoconto sugli esperimenti compiuti dal dott. Mengele e
il suo staff sui bambini detenuti nei campi, che è stato presentato dal dottor
Erasmo Maiullari, docente di chirurgia pediatrica dell'Università di Torino,
così come meticolosi ed interessanti gli interventi del dott. Claudio Vercelli e
della dott.ssa Rosa Corbelletto, che rispettivamente hanno presentato le basi
ideologiche dello sterminio di rom e sinti in Germania e dell'internamento in
Italia.
Tra i relatori internazionali, di particolare interesse sono stati i contributi
di Nicolae Gheorghe, attivista rom dalla Romania e di Dusan Mladen, presidente
della Camera di Commercio Romani degli Stati Uniti, che ha presentato i progetti
realizzati dal suo Istituto in Serbia.
L'ultima parte del convegno, dedicata alla situazione attuale ed alle
intolleranze che stanno emergendo, è stata arricchita dagli interventi della
prof.ssa Marcella Delle Donne, che con passione ha presentato casi di
emarginazione e di integrazione, richiamando con forza la necessità di un
riconoscimento della minoranza rom da parte delle istituzioni italiane ed
europee, e dall'intervento delle prof.ssa Mara Francese, che ha presentato una
riflessione sull'emergere di nuovi pregiudizi che, come i ghetti fecero durante
la seconda guerra mondiale, impediscono la conoscenza reciproca e
l'integrazione.
L'intero Convegno è stato animato dall'eclettico musicista Jovica Jovic, che ha
suonato alcuni pezzi con la sua celebre fisarmonica durante i momenti di pausa.
Lo stesso Jovica è intervenuto come relatore, portando la propria testimonianza
sullo sterminio della sua famiglia e sulle difficoltà che oggi lui e i suoi
figli incontrano nel percorso verso l'integrazione nella nostra società.
I relatori e il pubblico hanno condiviso la necessità primaria di riconoscere la
minoranza rom quale minoranza italiana da parte dello Stato e di rendere più
semplice l'accesso ai documenti e alla cittadinanza, requisiti fondamentali per
una completa integrazione. Altro argomento più volte emerso è il ruolo
dell'Unione Europea e del Consiglio d'Europa nella difesa della minoranza rom e
sulla necessità di fare pressione sul governo italiano affinché si muova per
avere accesso ai fondi messi a disposizione dall'UE per l'inclusione sociale.
L'alta partecipazione da parte delle istituzioni e dalla cittadinanza al
Convegno realizzato dall'A.I.Z.O., oltre ad essere motivo d'orgoglio per
l'Associazione, rappresenta una speranza per un incremento dell'interesse della
popolazione maggioritaria nei confronti delle questioni che toccano il popolo
rom e per un rafforzamento della collaborazione tra associazioni rom e gagjè e
enti locali.
Di Fabrizio (del 03/10/2011 @ 09:20:37, in Kumpanija, visitato 4039 volte)
venerdì 7 ottobre dalle 18.00 in Via Impastato 7 Rogoredo Milano
Il Museo del Viaggio, dedicato a Fabrizio De Andrè, fondamentale testimone
dell'incontro con la cultura Rom, sorge all’interno del campo di via Impastato,
quartiere Rogoredo. Il Centro raccoglie i cardini della cultura Rom per metterli
a disposizione di coloro che vogliono approfondire la conoscenza di questo
universo.
Il Campo si apre alla città ed è pronto ad accogliere scolaresche, studiosi,
ricercatori e visitatori di ogni genere.
Al suo interno un’importante raccolta di racconti, libri, documenti, fotografie,
dischi, oggetti della tradizione, filmati. Un percorso guidato attraverso la
storia di questo affascinante popolo, raccontato direttamente da Giorgio e Mirko
Bezzecchi e Maurizio Pagani.
Molte le sorprese in programma: interventi, filmati, ospiti, musicisti gitani,
cantautori italiani, gruppi folk, danze della tradizione, esposizione di capi
della sartoria Sinta e del laboratorio Romanì, il tutto accompagnato da un
rinfresco a base di specialità zingare.
Il Museo e Centro di Documentazione ha sede
all'interno di un locale, appositamente ristrutturato e arredato, nel campo
comunale di via Impastato 7, a Rogoredo.
Gestito da Opera Nomadi Milano e dalla Cooperativa Romano Drom, ha al suo
interno: libri, foto, scritti, materiali audiovisivi, tesi di laurea, sitografia.
E' un centro di ricerca e studi, sede permanente di corsi di lingua e
cultura rom e sinta coordinati da Giorgio Bezzecchi e di una scuola di musica
curata dal maestro Jovic Jovica.
Ospita scolaresche delle scuole dell’obbligo , studenti liceali e
universitari, ricercatori e sarà aperto al pubblico, previa prenotazione, due
giorni la settimana, il mercoledì pomeriggio e il giovedì mattina.
Un piccolo museo itinerante per ripercorrere la storia del popolo Rom.
Il percorso storico avrà inizio con la visita di una tradizionale carovana
(kampina) rom al cui interno si potrà scoprire, grazie al supporto di
audiovisivi, i molteplici aspetti di questo popolo. Il visitatore potrà così
rivivere la storia della comunità Rom dall’inizio del secolo fino ai giorni
nostri.
La ricerca dei contenuti etnologici, etnografici e storici ed il recupero
dei materiali del centro di documentazione saranno curati personalmente da
Giorgio Bezzecchi e da Maurizio Pagani che da oltre due decenni promuovono la
conoscenza della cultura romanì sul territorio nazionale.
Alcuni dei progetti in programma:
laboratori mirati per le scuole elementari, medie e superiori,
consulenze dirette per universitari, ricercatori e studiosi,
percorsi a tema su storia, usi e costumi,
incontri programmati con i maggiori studiosi ed esponenti della
cultura dei Rom e dei Sinti,
Di Sucar Drom (del 01/10/2011 @ 09:35:42, in Kumpanija, visitato 2080 volte)
Amiche e amici di Articolo 3
vi aspettiamo giovedì 6 ottobre alle
ore 9.00
Presso l'aula magna della Fondazione Università di Mantova –
via Scarsellini, 2 - Mantova
in occasione della conferenza internazionale In Other Words
Discuteremo di stereotipi, rappresentazione delle minoranze e media con: Udo Enwereuzor, esperto COSPE Rosita D'Angiolella, magistrata, UNAR Verica Rupar, professoressa Università di Cardiff e ricercatrice Media Diversity
Institute Eva Rizzin, ricercatrice Articolo 3 Davide Provenzano, presidente ArciGay 'La salamandra' Porpora Marcasciano, presidentessa Movimento Identità Trans Mostafa El Ayoubi, giornalista e caporedattore 'Confronti' Saji Assi, giornalista Rai News 24 Daniel Reichel, giornalista 'Pagine Ebraiche' Tiziana Ferrario, giornalista Tg1, consigliera nazionale Ordine dei giornalisti
La conferenza è organizzata dalla Provincia di Mantova nell'ambito del progetto
europeo "In
other WORDS ", di cui Articolo 3 è partner.
Il programma completo è in allegato assieme all'appuntamento con Articolo 3
presso l'Altrofestival - l'Italia sono anch'io di venerdì 30 settembre alle
20.30 a Villa Brescianelli (Castiglione delle Stiviere) in occasione della
campagna CGIL per i diritti di cittadinanza delle persone straniere
Di Fabrizio (del 19/09/2011 @ 16:27:13, in Kumpanija, visitato 2442 volte)
E' iniziato circa mezz'ora fa lo sgombero di Dale Farm, dopo il fallimento della trattativa di
stamattina tra i residenti e il consiglio di Basildon. Sempre stamattina l'ONU
si era proposto come mediatore al governo inglese, ma la sua proposta è stata
rifiutata.
Chi vuole rimanere aggiornato tenga d'occhio questi siti:
Il
gruppo su Facebook (quasi una chat, si viaggia al ritmo di un messaggio
al minuto)
Il blog su Dale
Farm (attualmente non riesco a caricare completamente la pagina)
Il consiglio di Basildon, dopo il BIG WEEKEND di fine agosto, aveva rimandato
lo sgombero di Dale Farm dal 2 al 19 settembre, sperando che allora ci fossero
stati meno sostenitori. Quanti erano stamattina si può vedere in questa foto di
Stevie Stratton
Dichiarazione di Andrew George, parlamentare liberaldemocratico: "Non
capisco spendere tutti questi soldi, perché [Dale Farm] ritorni a quella che
sarà la più costosa discarica della storia"
Umorismo inglese : Cose che succedono al Camp Costant: "Ho perso
la mia borsa coi trucchi. Se qualcuno la ritrova me la riporti. Vorrei essere in
ordine quando gli ufficiali giudiziari mi spaccheranno la testa!"
Nota su Facebook di stanotte: Notte agitata prima del promesso
sgombero. Leggo che a Dale Farm stavano cantando, un modo per farsi coraggio e
sentire la vicinanza di chi domani potrebbe essere sbattuto per strada.
Per un momento ho immaginato la scena con gli occhi dei poliziotti che montano
di guardia lì attorno: freddo e pioggia, il buio della campagna illuminato da
qualche falò, il profilo incerto di una roulotte, il canto che sembra provenire
da una città fantasma...
Domani mattina sarà tutta un'altra storia, ma chissà cosa rimarrà loro in mente
di questa lunga notte?
Al Bar Righi dal 17 settembre al 3 ottobre come a Monaco, ci sarà l'Oktoberfest
con Birre, würstel, crauti a volontà (ma anche un menù tradizionale Sinto), non
perdetevi questi eventi MA SOPRATUTTO MUSICA DAL VIVO
18 Settembre dalle ore 19.30 - Musica varia
IL GATTO & LA VOLPE / Franco Zadra & Renzo.
24 Settembre dalle ore 19.30 - Musica e Menù Sinto
NEVES E IL SUO GRUPPO / Neves, Davide, Kam
30 Settembre dalle ore 19.30 - Musica da scoprire
OMNIBUS il Gruppo musicale
Su Facebook, le
foto dell'inaugurazione e l'appuntamento per l'Oktoberfest
Dal blog
della cooperativa Aquila: VOGLIO RICORDARE AI AMICI DEL
BAR RIGHI
CHE SI POSSONO ORGANIZZARE SU PRENOTAZIONE:
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AL BAR RIGHI PUOI METTERTI D'ACCORDO, CI SONO SOLUZIONI PER TUTTI
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persone speciali
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pamela.gabrielli@gmail.com
Di Fabrizio (del 06/09/2011 @ 09:03:55, in Kumpanija, visitato 2376 volte)
Considerata la dichiarazione fatta il 2 settembre 2011 riguardo Dale Farm dal
Comitato delle Nazioni Unite sull'Eliminazione della Discriminazione Razziale,
noi sottoscritti richiediamo al Consiglio di Basildon di trovare una
soluzione pacifica ed appropriata per gli Zingari e Viaggianti residenti a Dale
Farm, che comprenda l'identificazione di una sistemazione culturalmente
appropriata, nel pieno rispetto dei diritti umani delle famiglie coinvolte ed
inoltre, che il Consiglio di Basildon non intraprenda nessuna azione contro i
residenti di Dale Farm, fintanto che non avrà adempiuto a questa richiesta.
Di Sucar Drom (del 27/08/2011 @ 09:38:51, in Kumpanija, visitato 1864 volte)
Guardateli bene, sono una famiglia di circo, di certo al lavoro in Italia ma non
è detto che siano di nazionalità italiana. Qualcuno sa riconoscerli? Chi è in
grado di identificarli o ha qualche spunto per risalire alla loro identità,
scriva a redazione@circo.it
In questa nuova rubrica –
Tendoni d’Italia – andremo anche alla ricerca di circensi senza
identità, quantomeno per noi. L’ideale sarebbe che i più giovani stampassero la
foto per farla vedere agli anziani, e chissà che a qualcuno non si accenda la
scintilla.
Dare una identità a chi custodisce personaggi noti solo in fotografia, è una
possibilità per tutti: se avete volti sconosciuti da “battezzare”, inviateci le
vostre foto e le pubblicheremo.
Disclaimer - agg. 17/8/04 Potete
riprodurre liberamente tutto quanto pubblicato, in forma integrale e aggiungendo
il link: www.sivola.net/dblog.
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