Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Ieri dopo pranzo ho visto qualcosa che mi ha commosso e ricordato i miei
genitori, dandomi una grande Lezione nel pensare alle tante madri che ho
conosciuto. La Lezione mi è arrivata da piccoli animali. Avevo preparato in
un piatto il cibo per la nostra "mamma gatto", ma lei al posto di mangiarlo, ha
chiamato i suoi micini e si è seduta guardandoli mangiare. Ho apprezzato l'anima
madre, che mi ha ricomposto con ciò che sono...
Amoun Sleem - direttrice e fondatrice del
Domari Center
Da
Hungarian_Roma, leggi anche
17 febbraio 2011
Carissimi,
Volevo informarvi - e chiedervi di diffondere la notizia - che per la
terza volta quest'anno, stiamo organizzando il
Bódvalenke Dragon Festival
(in ungherese, ndr.).
Bódvalenke
è diventato famosa come il Fresco Village, dove artisti rom (dall'Ungheria e da
altri paesi europei) hanno dipinto murales sulle pareti di questo poverissimo
villaggio rom nel nord dell'Ungheria. Sinora, sono stati completati 21 murales
ed altri tre sono in corso, la maggior parte di loro sono lavori davvero
brillanti. E' stato anche detto che
Bódvalenke stessa sia diventata un'opera d'arte, un capolavoro - un capolavoro
della pittura rom.
Scopo del Dragon Festival è portare l'attenzione sulla grandezza dell'arte e
della cultura rom: sono invitati eccellenti musici rom che improvviseranno di
fronte ai dipinti il pomeriggio di sabato 9 giugno, e che la sera
daranno un grande concerto; ci sarà un Caffè Poetico Rom; un angolo dei
contastorie per i bambini; apriremo la Albert Hall di Bódvalenke (esposizione di
artisti contemporanei nella casa di Albert); Romani Design presenterà una
sfilata di moda dei loro capi moderni, ispirati ai tradizionali modelli rom;
volo degli aquiloni e, dato che questo è l'Anno del Dragone, il Drago di Bódvalenke
accoglierà pure un vero dragone cinese.
Invece domenica 10 giugno inizierà con una colazione musicale per
chi sarà sopravvissuto alla sera precedente e continuerà con una jam session
nella piazza principale. Il tema principale del secondo giorno sarà una breve
conferenza su come l'arte può contribuire all'inclusione sociale, con a
partecipazione di rappresentanti delle organizzazioni rom sui diritti civili,
delle università e della stampa.
I migliori saluti,
Eszter Pásztor
Bódvalenke - Fresco Village
Project manager
www.bodvalenke.eu
+36-30-989-5070
Di Fabrizio (del 01/06/2012 @ 09:56:51, in Italia, visitato 1542 volte)
Conferita l'edizione 2012 della borsa premio istituita dal Segretario Generale
Vincenzo Filippini per favorire la valorizzazione degli studi sulla città
Anche quest'anno è stata conferita la borsa premio da € 1.500,00 intitolata
"Comune di Savona, storia, funzioni e servizi dell'ente locale", istituita dal
Segretario Generale dott. Vincenzo Filippini per favorire la valorizzazione
delle ricerche e degli studi sulla città. La Commissione giudicatrice ha
assegnato la borsa premio alla tesi ad oggetto "Non siamo zingari"
presentata
dal dott. Gianmaria Pace. Tale lavoro come è stato indicato nelle motivazioni,
si propone come un forte contributo all'analisi antropologica di un fenomeno
complesso ed articolato quale la presenza di una Comunità Sinti nel Comune di
Savona contribuendo a far "meglio" conoscere una realtà della quale per varie
ragioni non si conosce abbastanza, finendo, di conseguenza per credere e
avvallare stereotipi e pregiudizi. Al secondo posto, sulle cinque tesi
pervenute, la Commissione ha collocato la tesi della dott.ssa Francesca
Chionetti avente ad oggetto "Cappella della Madonna degli Angeli sul Monte
Ornato in Savona: recupero e valorizzazione". Il Segretario Generale dott.
Filippini insieme al Sindaco di Savona Federico Berruti ha consegnato
l'attestato e il premio al dott. Gianmaria Pace in data odierna nella Sala
Giunta di Palazzo Comunale. Come già ricordava l'anno scorso il Segretario
Generale "l'idea si era già concretizzata nei 4 anni a Cremona, mia precedente
sede, e consiste nella istituzione, con oneri a mio totale carico per il periodo
di mia permanenza nella Città nel ruolo di Segretario Generale, di una borsa
premio annuale da assegnarsi a laureati di Savona e Provincia, che abbiano
sostenuto una tesi di laurea sulla storia e la cultura o sugli ambiti giuridici
ed amministrativi attinenti l'attività dell'Ente locale Comune di Savona, degli
enti, Società ed organismi con sede nel territorio del Comune e ad esso
collegati".
Napoli e Romania, la musica partenopea e l'etnia rom si incontrano in uno
splendido debutto: l'ensemble fonde musiche tradizionali campane, rom e sinti,
in un manifesto di convivenza pacifica e inediti intrecci musicali Vacanze
Romanes: il disco d'esordio degli 'o Rom!
VACANZE ROMANES ...il debutto degli 'o Rom...
Terre in Moto 2012 11 brani, 38 minuti
Tre musicisti napoletani. Tre musicisti rumeni di etnia rom. Un incontro
all'insegna dello scambio musicale e umano, della reciproca conoscenza di
melodie, armonie e ritmi diversi. Questa la filosofia dell'ensemble 'o Rom, il
primo e più longevo esperimento di fusione e sintesi tra musiche tradizionali
dell'Italia Meridionale e musiche balcaniche di area rom e sinti. Un progetto
nato a Napoli tra vicoli e piazze, tra concerti improvvisati in strada e
battaglie civili, con l'obiettivo di divulgare con passione e vivacità
l'incontro tra culture diverse, apparentemente inconciliabili. Nati nel 2008,
subito apprezzati dal vivo per le trascinanti performance, gli 'o Rom mostrano
il loro "sincretismo" a partire dal nome: "o rom" in lingua romanes (o romanì)
significa l'uomo "zingaro", in napoletano la "o" con l'aggiunta di un apostrofo
diventa un articolo, per cui 'o rom si traduce "lo zingaro".
Dopo quattro anni di incessante attività live, gli 'o Rom pubblicano con Terre
in Moto Vacanze Romanes, prodotto da Carmine D'Aniello e Carlo Licenziato.
"Abbiamo parafrasato il titolo del film Vacanze romane - dichiara D'Aniello -
dove romanesindica la lingua parlata da rom e sinti, e abbiamo affrontato in
modo sarcastico il tema degli stereotipi e dei luoghi comuni legati ai rom...
Alcuni di essi vivono nei campi da oltre 20 anni non per scelta o perché amanti
della vita da campeggio ma nella speranza di avere un'abitazione e una vita
dignitose". Il cd è dedicato a Adnan Hozic, considerato "il promotore della
musica Balcanica in Italia ancor prima di Bregovic negli anni '90, da lui il
gruppo trae ispirazione e raccoglie la sua esperienza. Quello che la parte
napoletana del gruppo sa della musica balcanica e zingara lo deve a lui".
Carmine D'Aniello (voce, bouzuki, tamburi a cornice), Carmine Guarracino
(chitarre), Ilie Pipica (violino), Ion Tiţa e Doru Zamfir (fisarmonica), Ilie
Zbanghiu (contrabbasso) e Amedeo Della Rocca (percussioni) sono un concreto
esempio diconvivenza, simbolo della fusione di diverse esperienze personali e
professionali tra Romania e Italia, tra strada e studi. Vacanze Romanes è
concepito come un vero e proprio live in studio, senza soluzioni di continuità
tra un brano e l'altro, per restituire all'ascoltatore la freschezza e la
visceralità delle inconfondibili performance dei sei. Un'avventura tra Campania,
Est europeo e Mediterraneo: 11 pezzi vorticosi e raffinati, con reminiscenze
swing, gipsy e manouche.
Venerdì 8 giugno gli 'o Rom presenteranno in anteprima nazionale Vacanze
Romanes alla FNAC di Napoli: un appuntamento imperdibile con numerose
sorprese, patrocinato dall'Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di
Napoli. Il disco è in vendita anche nei principali stores digitali.
articolo pubblicato il: 28/05/2012
Di Fabrizio (del 31/05/2012 @ 09:47:50, in Europa, visitato 1979 volte)
Da
Czech_Roma, a proposito dei fatti di
fine aprile
The Prague Post: AFP Photo. I residenti di Břeclav hanno manifestato il
22 aprile per protestare contro una presunta violenza su un quindicenne da parte
di tre Rom. Ora la polizia dice che il ragazzo si è inventato la storia
Secondo la polizia, il quindicenne che diceva di essere stato
brutalmente malmenato dai Rom a Břeclav, Sud Moravia, ad aprile, in realtà si
era procurato da solo le ferite, dopo essere caduto da una ringhiera.
Il ragazzo era caduto mostrando esercizi ginnici ad i suoi amici, all'ottavo
piano di una casa, secondo quanto riportato dalla Czech News Agency (ČTK). In
seguito aveva inventato una storia, per paura della reazione della madre.
L'incidente aveva suscitato a Břeclav sentimenti anti-rom, e l'Associazione
Nazionale dei Rom ha detto che sarebbe ora di prendere in considerazione le vie
legali del caso.
Da
Roma_Francais
Radio PRAHA -
scarica l'mp3
Il ragazzo di 15 anni, che lo scorso aprile aveva sostenuto di essere stato
aggredito da tre persone di origine rom. ha ammesso alla polizia di aver mentito
e di essersi ferito da solo. La sua testimonianza iniziale aveva scatenato
reazioni significative a Břeclav, piccola città della Moravia del Sud con 25.000
abitanti. Per manifestare il loro sostegno alla famiglia e alla vittima,
amputata di un rene, ma anche per rivendicare maggior sicurezza, 2.000 abitanti
del comune avevano manifestato nel centro di Břeclav contro la comunità rom.
Photo: CTK
Un mese più tardi, la verità è tutt'altra, come ha confermato mercoledì la
polizia dopo aver sottoposto il ragazzo alla macchina della verità. All'origine,
secondo la versione fornita alla madre e agli inquirenti, aveva detto di essere
stato assalito da tre Rom, per non avere le sigarette che gli avevano chiesto.
Il responsabile delle indagini, Luděk Blahák, ci da la reale versione dei fatti:
"Il ragazzo stava esibendosi davanti a dei coetanei, tra cui due ragazze. Si
trovava all'ottavo piano di un edificio. E' salito sulla ringhiera, si è sospeso
per eseguire un'acrobazia, e poi è caduto. Si è ferito urtando la ringhiera
situata ad un piano inferiore. Alla scena assistevano tre testimoni, della
stessa età della vittima. La verità è che il ragazzo ha avuto paura di
raccontare a sua madre quel che era successo, temendo la sua reazione."
La sua iniziale testimonianza aveva sollevato un'ondata di emozione e
solidarietà, assieme però all'odio contro la comunità rom di Břeclav, stimata in
circa 500 abitanti. Soprattutto, sulla base di questa sola falsa testimonianza,
2.000 persone avevano aderito, una domenica a fine aprile, ad un appello del
Partito dei Lavoratori della Giustizia Sociale, di estrema destra, per
manifestare la loro collera in centro città. Si erano uditi tra la folla slogan
come "Il sindaco dorme mentre gli zingari uccidono" o "Stop al terrore zigano" (cf.
http://www.radio.cz/fr/rubrique/faits/incident-de-breclav-2000-habitants-de-la-ville-suivent-les-extremistes-et-manifestent-contre-les-roms).
Il sindaco di Břeclav, Oldřich Ryšavý, tenta di spiegare come può essere
accaduto:
Oldřich Ryšavý e la madfre del ragazzo, photo: CTK
"A Břeclav la situazione è delicata. Ci sono tensioni sociali,
evidentemente. Siamo tra le regioni ceche più povere, al confine con la
Slovacchia e l'Austria. Siamo ad un incrocio, il primo punto d'arrivo per la
gente proveniente dalla Slovacchia e dai Balcani. Non posso negare che esista
una piccola criminalità e che il sentimento d'incertezza esistenziale tra gli
abitanti della regione sia relativamente forte."
In seguito, diverse voci si sono levate per criticare il comune, accusato di
aver autorizzato la manifestazione. Ma Oldřich
Ryšavý se la prende con i media per come hanno trattato la vicenda, e secondo
lui si tratta di disinformazione, o meglio di "mala informazione".
"Siamo stati messi davanti al fatto compiuto: l'evento si sarebbe tenuto lo
stesso. Anche se l'avevamo vietata, il Partito dei Lavoratori sarebbe arrivato
lo stesso. La nostra reazione dunque è stata di adottare tutte le misure di
sicurezza possibili per evitare incidenti. La polizia ha fatto ogni sforzo
possibile perché non succedesse nie3nte a prescindere dal colore della pelle.
Mercoledì scorso ho discusso con i capi della comunità rom di Břeclav ed ho
domandato loro di mantenere il sangue freddo. Hanno promesso di farlo. Noi
facciamo tutto il possibile perché Břeclav sia una città calma e sicura."
Se comunque Břeclav non si è trasformata in una città assolutamente calma e
tranquilla, la tensione che regnava ad aprile sembra essersi un po' placata. E
l'ammissione fatta mercoledì dal ragazzo di aver mentito potrebbe portare alcuni
degli abitanti a riflettere a fondo sulla loro partecipazione alla
manifestazione anti-rom. Questa almeno la speranza del sindaco:
"Di sicuro è come una catarsi. Alcuni probabilmente avranno un grosso mal di
testa. Ma ciò che è auspicabile, è che la famiglia reagisca e si rivolga alla
popolazione. E' quel che ho detto alla madre quando l'ho incontrata. La
decisione dipende solo da lei, ma penso che così potrà rimettersi dallo shock
morale che sta vivendo ed aiuterebbe anche la popolazione di Břeclav."
La madre ha presentato le sue scuse a tutta la comunità rom di Břeclav,
photo: CTK
Giovedì scorso la madre ha presentato le sue scuse a tutta la comunità rom di Břeclav.
Ha affermato di non capire perché suo figlio non le abbia detto la verità,
precisando che se l'avesse educato con rigore, non avrebbe avuto comportamenti
simili. Con una lettera di scuse, ha anche reso i 4.000 euro versateli dal
cantautore Michal David per la rieducazione del figlio. Erano stati raccolti in
un concerto di beneficenza a suo favore, organizzato a Břeclav sabato sera.
Dal canto suo, la polizia ha chiuso il caso: non c'è stata alcuna aggressione.
Tuttavia, contro il ragazzo può essere intentata un'azione legale per falsa
testimonianza, e lo stesso vale per i testimoni dell'incidente che sono rimasti
muti. L'Associazione dei Rom della repubblica Ceca ha accettato le scuse dalla
madre del ragazzo. Lamenta però la sottovalutazione dell'odio razziale.
Leggere anche:
Commento di Pavel Pospěch: I Rom "sull'attacco a Brno"
Di Fabrizio (del 31/05/2012 @ 09:38:07, in blog, visitato 1821 volte)
SEGNALI
DI FUMO il magazine sui diritti umani Amnesty al campo Rom di via Idro, 3° edizione della festa "Via Padova è meglio
di Milano": un'esperienza di contatto
Stefania Andreoni (Gruppo 108 Vimercate – Amnesty International)
il campo rom in via idro a Milano
Sabato 19 maggio, armati di petizioni, volantini e... tanta buona voglia, abbiamo
allestito un banchetto nel campo rom di via Idro a Milano: un'esperienza nuova,
diversa, che ci ha permesso di conoscere da vicino una realtà difficile, ma
anche affascinante e piena di vitalità, di una comunità tenuta ai margini della
società.
"Non ero mai entrata in un campo Rom...sinceramente..mi è sembrato come entrare
nei vicoli di un paesino di montagna di una volta, dove tutti stanno in strada.
I bambini si rincorrono, giocano, i cani se ne vanno a spasso, gli adulti si
godono la festa e rimbrottano ogni tanto i bimbi più scalmanati..." scrive Monica
su facebook per condividere la sua impressione.
E, aggiungo, tanto verde, fiori, galli, polli, galline che razzolano dappertutto
e una grande varietà di abitazioni: alcune, poche, in muratura; roulotte con
sopra un tetto; capanne di legno, plastica e magari un po' di cemento; le
tipiche dimore di chi si sente precario e dispone di ben poca agiatezza
economica.
Via Padova è meglio di Milano...vista da via Idro
Nei nostri confronti c'è stata molta cordialità: i bambini incuriositi volevano
firmare anche loro le petizioni, "qua tocca abbassare a 8 anni l'età per firmare
le petizioni Amnesty" scherza Marco e gli adulti hanno dimostrato interesse e
aderito alle nostre petizioni.
Vi
alleghiamo alcuni disegni che i bambini hanno fatto, velocissimi, dietro
nostro invito.
Non sembrava davvero di essere a Milano. E anche in quel clima di vitalità e
allegria, quasi come in un campeggio o in vacanza, non ho potuto fare a meno,
vedendo il tutto così da vicino, di pensare alle difficoltà che quelle persone
affrontano ogni giorno, anche solo per abitare in un posto ancora molto
disastrato.
Un'utile esperienza di contatto, che aiuta a "sentire" la correttezza e
l'importanza della denuncia e dell'attività in difesa dei diritti dei Rom,
persone che hanno, come tutti, l'aspirazione a vivere dignitosamente.
Conosci meglio la storia del campo di via Idro
Diritti dei Rom
Di Fabrizio (del 30/05/2012 @ 09:15:50, in blog, visitato 1938 volte)
Mediaroma.blogspot.it
Grattan Puxon, attivista Rom-Traveller che ha dato un importante contributo
nell'organizzare il primo Congresso Mondiale dei Rom a Londra nel 1971, ha
mandato una lettera ai Rom in Turchia.
Grattan Puxon spiega l'importanza di essere eletto come rappresentante di
organizzazioni internazionali come l'Unione Romanì Internazionale (IRU) o
l'Organizzazione Mondiale dei Rom (WRO) in elezioni che vedranno una larga
partecipazione via Internet. Ecco la lettera di Grattan Puxon:
Cari Fratelli e Sorelle in Turchia,
Mi chiamo Grattan Puxon, sono vecchio ormai, ma in passato sono stato diverse
volte a Istanbul, la prima nel 1960, e camminavo lungo il confine tra Turchia e
Grecia. Sono stato a Edirne, e nel quartiere rom di Sulukule a Istanbul, quando
quell'antica mahala era piena di vita.
Grazie per la vostra gentile ospitalità che allora mi avete mostrato nelle
vostre case e vorrei mettervi a conoscenza di alcune idee che stiamo sviluppando
a Londra.
Dopo il primo congresso Mondiale Romanì a Londra nel 1971, su invito di Fajk
Abdi, il primo Rom eletto nel Parlamento macedone, mi trasferii a Shutka, il
comune rom (35.000 abitanti) ai margini di Skopje (Uskub).
Ovviamente fui impressionato dal fatto che la nostra comunità a Shutka
potesse eleggere il proprio membro del Parlamento. Ed anche che Shutka eleggesse
il proprio consiglio comunale e avesse dal 1948 la propria associazione
culturale: Phralipe. Potei portare a Shutka la bandiera romanì blu e verde, con
la ruota rossa al centro, adottata dal congresso di Londra.
Fajk mi disse che alcuni della sua famiglia vivevano a Izmir, e che c'erano
molti legami familiari tra Macedonia e Turchia, ed anche tra Turchia e Grecia
(ho vissuto a Sulon per 14 anni). Siamo tutti una grande famiglia.
Ma, veniamo al punto: se Shutka può eleggere un Rom al Parlamento, possono
farlo anche le altre comunità romanì. Ed è stato confermato dall'elezione di Juan de Dios
Ramirez a Barcellona, in Spagna, e più recentemente da due Romnià ungheresi al
Parlamento Europeo.
Però, nel contempo abbiamo avuto bisogno di tenere elezioni regolari per le
nostre istituzioni e le organizzazioni internazionali. Nelle associazioni
locali, i componenti possono essere raccolti in un unico posto. Ma per le
organizzazioni internazionali, come il Congresso dell'Organizzazione Mondiale
dei Rom dello scorso aprile a Belgrado, ovviamente solo a pochi delegati è stato
possibile riunirsi e votare gli incarichi, il presidente, il segretario
generale, ecc.
Non è una situazione facile. Si può ovviare con i computer e con internet.
Quindi, intendiamo sviluppare un programma in due parti per permettere a più
gente possibile di:
- votare nelle elezioni locali o in quelle generali, nazionali
- votare nelle elezioni per gli incaricati ed i rappresentanti
che possano parlare alla UE a Bruxelles, a Strasburgo, e all'ONU
a New York.
Per il punto 1. mi aspetto che le vostre associazioni stiano già aiutandovi a
registrarvi per votare secondo quanto previsto dalle normative nazionali
(compilazione dei moduli appositi).
Per il punto 2. le vostre associazioni devono essere pronte a ad assistervi
per votare Rom e Dom come rappresentanti a livello internazionale.
Noi a Londra vogliamo soltanto portarvi a conoscenza di un sistema che può
rendere possibile tutto ciò. Non è una soluzione per le molte difficoltà che
avete di fronte, ma è un modo di darvi uno "strumento" da utilizzare per
affrontare queste difficoltà, riguardo gli alloggi, l'istruzione, l'assistenza e
il lavoro.
Tenete poi presente che ci consideriamo una squadra "tecnica". Siamo qui per
promuovere e rendere praticabili queste proposte, con qualsiasi organizzazione
esistente.
Posso già dirvi che tanto la più antica Unione Romanì Internazionale che la
nuova Organizzazione Mondiale dei Rom intendono adottare il voto via internet
per i futuri Congressi. (il sistema dovrebbe essere pronto in due anni). Il
Forum Europeo dei Rom e dei Traveller sta considerando la proposta.
Crediamo che il sistema possa presto raggiungere 100.000 votanti e tra non
molto Un Milione, considerando che i rom sono 15 milioni e oltre.
Un Milione di voti (o più) ci fornirà un autentico "mandato" democratico, che
sicuramente ci farà guadagnare rispetto e maggiore influenza. Renderà anche i
nostri rappresentanti responsabili verso le comunità di base ed il popolo delle
mahala.
Un altro vantaggio è che renderà più facile il manifestarci ed aumenterà la
visibilità della nostra identità collettiva. Immaginate che durante Hederlezi
tutti si esponga la bandiera romanì, in ogni villaggio e città (se questo fosse
opportuno nella Turchia di oggi).
In ogni parte della UE, dovremo essere capaci di organizzare manifestazioni
per l'8 aprile, Giornata della Nazione Rom, rivendicando tutti i diritti che a
lungo ci sono stati promessi. Attraverso il programma internet potremo
appellarci a tutti gli attivisti per agire assieme il medesimo giorno. Su scala
più piccola, lo abbiamo fatto ogni anno. Ora questa diventerà una grande,
pacifica dimostrazione di 100.000 (ed in seguito di Un Milione).
Fajk Abdi disse quarant'anni fa al Congresso di Londra che si possono fare
due cose - pescare e sfamare la gente, o preferibilmente dare loro gli
attrezzi per la pesca e che provvedano loro. Spero che considererete
queste idee.
Quanti sono interessati possono contattarci a
dale.farm@btinternet.com; ci
terremo in contatto e resterete informati.
Nel nostro team ci sono Petar Antic, ex ministro del governo serbo; Toma
Nikolaev, direttore del giornale DeFacto (e già candidato al Parlamento in
Bulgaria); Ladislav Balaz, tra i fondatori dell'Iniziativa Civica Rom in
repubblica Ceca; e Nin (Domani), responsabile del nostro sito
romanationday.org
L'Associazione Sucar Drom ha creato una unità di crisi per il terremoto nel
Mantovano e nel Modenese, stiamo raccogliendo aiuti (piccole roulotte, tende)
per contatti 333 2252101 - 333 3715538 - 0376 224551.
Carlo Berini 345 6123932 è presente nelle zone terremotate -
Aggiornamenti via
Twitter
CHIEDO A TUTTI DI PASSARE PAROLA AI VOSTRI CONOSCENTI, AMICI, PARENTI DI
PARENTI E TUTTI QUELLI CHE CONOSCETE, PER AVERE UN AIUTO DA PIU' PERSONE
POSSIBILE. GRAZIE A TUTTI VOI:
L'associazione Nevo Drom di Bolzano, in contatto diretto con l'associazione Sucar
Drom di Mantova, chiede l'aiuto di tutti quelli che possono dare un minimo
d'aiuto alle persone che stanno subendo in queste ore la paura, il terrore, la
crisi per il terremoto nel MANTOVANO E NEL MODENESE. Stiamo raccogliendo aiuti
(piccole roulotte, tende, sacchi pelo) e tutto quello che si ritiene sia d'aiuto
a queste persone sloggiate dalla natura dalle loro abitazioni. Dobbiamo cercare
in tutti i modi di aiutarli a superare questo brutto momento, certi del vostro
buon cuore, Radames Gabrielli
Con immenso dolore informiamo che [ieri] a causa di un infarto è morto
Umberto Spada, rom di Frosinone, giornalista sportivo, noto attivista
dell'associazionismo rom ed uno dei fondatori promotore della Fondazione romanì
Italia.
Fondazione romanì Italia
Via Zoe Fontana n. 220
00131 ROMA
Email:
info@fondazioneromani.it
Di Fabrizio (del 29/05/2012 @ 09:07:49, in media, visitato 1624 volte)
Segnalazione di
Paolo Terruzzi. Scusate, ma a me quelli di
Libero me fanno morì ...
Se passerà il riconoscimento della lingua, i Sinti pronti a invadere i
media (immagine tratta da
Pitypetefans.forumfree.it, mentre l'articolo originale lo trovate
QUI)
Tra i benefici della legge ci sono l'insegnamento della lingua Rom a scuola,
i documenti in tribunale tradotti in Romanes, radio e tv
L'insegnamento della lingua Rom a scuola, i documenti in tribunale tradotti in Romanes, una radio e una televisione per l'etnia Sinti. Lo scenario si prospetta
sempre più vicino e reale. La Commissione Affari Esteri e comunitari della
Camera ha approvato uno specifico emendamento nell'ambito della ratifica della
Carta europea della lingue minoritarie. Gli onorevoli Matteo Mecacci (Radicali)
e Jean Leonard Touadi (Pd) hanno proposto di inserire le lingue parlate da Rom e
Sinti tra quelle riconosciute e tutelate in ambito nazionale. E la norma è
passata nonostante il governo, tramite il Ministero dell'Interno, avesse
espresso parere contrario. Ma in Commissione tutti hanno votato a favore, tranne
la Lega Nord.
Nuova legge? - La discussione passerà ora al voto del Parlamento, dove si
profila un fronte comune tra Pd e parte del Pdl. Ci sono, quindi, buone
possibilità che la linea pro-Rom diventi legge. Il popolo Sinti avrà tutti i
benefici del caso, mentre le minoranze lombarde, venete e piemontesi continuano
a non essere minimamente considerate. Il riconoscimento è prima di tutto
simbolico ma porterà anche dei benefici giuridici ed amministrativi. Come spiega
Dijana Pavlovic, attrice serba di etnia Rom e candidata al Parlamento nel 2008
con Sinistra Arcobaleno, questa decisione «di includere la nostra lingua
nell'elenco di minoranze linguistiche tutelate, previsto dalla legge 482,
potrebbe aprire la possibilità di insegnare la lingua Romanes nelle scuole con
studenti Rom, ma anche la nascita di radio e televisioni per la nostra
minoranza. O, più in piccolo, il riconoscimento dei nostri funerali e la
traduzione degli atti legali in tribunale».
La presenza in italia - I Rom e Sinti presenti al momento in Italia sarebbero
tra i 150 e i 200mila, secondo le stime più attendibili. Sono sparsi in tutto il
territorio, al contrario di molte altre minoranze che si concentrano invece in
una specifica area geografica. Questo può portare ulteriori difficoltà, perché
ogni regolamentazione si dovrà applicare in ambito nazionale e non locale. Ma la
Pavlovic promette: «Ci mobiliteremo in Aula per far passare questo
riconoscimento».
La reazione leghista - L'approvazione della norma ha già scatenato le prime
reazioni politiche. La Lega Nord ha infatti già annunciato battaglia e
l'onorevole Matteo Salvini, eurodeputato e segretario in pectore del partito in
Lombardia, spiega il suo disappunto: «Abbiamo già pronta un'interrogazione da
presentare a Bruxelles. Vogliamo infatti che le minoranze lombarde vengano
riconosciute ed è folle che invece venga data la precedenza ai Rom. Questa
corsia preferenziale non è una novità, capita anche per alcuni contributi
pubblici. Non capisco in base a che cosa vengano stabilite le priorità. Comunque
sono scettico sulla possibilità che possano nascere emittenti televisive o
radiofoniche dedicate ai Rom senza finanziamenti delle istituzioni. E in quel
caso, Pisapia, che cosa fara?». Dello stesso parere anche l'onorevole Riccardo
De Corato del Pdl: «Non voterò mai questa legge in Parlamento: se si devono
riconoscere delle minoranze bisognerebbe dar la precedenza ai veneti e ai
lombardi. In Italia finora i Rom hanno creato poca integrazione e molti
problemi, al contrario di molte altre minoranze. La decisione della Commissione
mi sembra un'iniziativa del tutto demagogica. In ogni caso, la radio e la tv non
la apriranno con i soldi del governo, al massimo con i contributi di qualche
associazione no profit». Radio Rom, se mai nascerà, non avrà vita facile. Le
minoranze in coda per avere un briciolo di attenzione sono tante. Ma come è
noto, in Italia la fila non la rispetta quasi nessuno.
di Pietro Pruneddu
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