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Grattan Puxon, attivista Rom-Traveller che ha dato un importante contributo
nell'organizzare il primo Congresso Mondiale dei Rom a Londra nel 1971, ha
mandato una lettera ai Rom in Turchia.
Grattan Puxon spiega l'importanza di essere eletto come rappresentante di
organizzazioni internazionali come l'Unione Romanì Internazionale (IRU) o
l'Organizzazione Mondiale dei Rom (WRO) in elezioni che vedranno una larga
partecipazione via Internet. Ecco la lettera di Grattan Puxon:
Cari Fratelli e Sorelle in Turchia,
Mi chiamo Grattan Puxon, sono vecchio ormai, ma in passato sono stato diverse
volte a Istanbul, la prima nel 1960, e camminavo lungo il confine tra Turchia e
Grecia. Sono stato a Edirne, e nel quartiere rom di Sulukule a Istanbul, quando
quell'antica mahala era piena di vita.
Grazie per la vostra gentile ospitalità che allora mi avete mostrato nelle
vostre case e vorrei mettervi a conoscenza di alcune idee che stiamo sviluppando
a Londra.
Dopo il primo congresso Mondiale Romanì a Londra nel 1971, su invito di Fajk
Abdi, il primo Rom eletto nel Parlamento macedone, mi trasferii a Shutka, il
comune rom (35.000 abitanti) ai margini di Skopje (Uskub).
Ovviamente fui impressionato dal fatto che la nostra comunità a Shutka
potesse eleggere il proprio membro del Parlamento. Ed anche che Shutka eleggesse
il proprio consiglio comunale e avesse dal 1948 la propria associazione
culturale: Phralipe. Potei portare a Shutka la bandiera romanì blu e verde, con
la ruota rossa al centro, adottata dal congresso di Londra.
Fajk mi disse che alcuni della sua famiglia vivevano a Izmir, e che c'erano
molti legami familiari tra Macedonia e Turchia, ed anche tra Turchia e Grecia
(ho vissuto a Sulon per 14 anni). Siamo tutti una grande famiglia.
Ma, veniamo al punto: se Shutka può eleggere un Rom al Parlamento, possono
farlo anche le altre comunità romanì. Ed è stato confermato dall'elezione di Juan de Dios
Ramirez a Barcellona, in Spagna, e più recentemente da due Romnià ungheresi al
Parlamento Europeo.
Però, nel contempo abbiamo avuto bisogno di tenere elezioni regolari per le
nostre istituzioni e le organizzazioni internazionali. Nelle associazioni
locali, i componenti possono essere raccolti in un unico posto. Ma per le
organizzazioni internazionali, come il Congresso dell'Organizzazione Mondiale
dei Rom dello scorso aprile a Belgrado, ovviamente solo a pochi delegati è stato
possibile riunirsi e votare gli incarichi, il presidente, il segretario
generale, ecc.
Non è una situazione facile. Si può ovviare con i computer e con internet.
Quindi, intendiamo sviluppare un programma in due parti per permettere a più
gente possibile di:
- votare nelle elezioni locali o in quelle generali, nazionali
- votare nelle elezioni per gli incaricati ed i rappresentanti
che possano parlare alla UE a Bruxelles, a Strasburgo, e all'ONU
a New York.
Per il punto 1. mi aspetto che le vostre associazioni stiano già aiutandovi a
registrarvi per votare secondo quanto previsto dalle normative nazionali
(compilazione dei moduli appositi).
Per il punto 2. le vostre associazioni devono essere pronte a ad assistervi
per votare Rom e Dom come rappresentanti a livello internazionale.
Noi a Londra vogliamo soltanto portarvi a conoscenza di un sistema che può
rendere possibile tutto ciò. Non è una soluzione per le molte difficoltà che
avete di fronte, ma è un modo di darvi uno "strumento" da utilizzare per
affrontare queste difficoltà, riguardo gli alloggi, l'istruzione, l'assistenza e
il lavoro.
Tenete poi presente che ci consideriamo una squadra "tecnica". Siamo qui per
promuovere e rendere praticabili queste proposte, con qualsiasi organizzazione
esistente.
Posso già dirvi che tanto la più antica Unione Romanì Internazionale che la
nuova Organizzazione Mondiale dei Rom intendono adottare il voto via internet
per i futuri Congressi. (il sistema dovrebbe essere pronto in due anni). Il
Forum Europeo dei Rom e dei Traveller sta considerando la proposta.
Crediamo che il sistema possa presto raggiungere 100.000 votanti e tra non
molto Un Milione, considerando che i rom sono 15 milioni e oltre.
Un Milione di voti (o più) ci fornirà un autentico "mandato" democratico, che
sicuramente ci farà guadagnare rispetto e maggiore influenza. Renderà anche i
nostri rappresentanti responsabili verso le comunità di base ed il popolo delle
mahala.
Un altro vantaggio è che renderà più facile il manifestarci ed aumenterà la
visibilità della nostra identità collettiva. Immaginate che durante Hederlezi
tutti si esponga la bandiera romanì, in ogni villaggio e città (se questo fosse
opportuno nella Turchia di oggi).
In ogni parte della UE, dovremo essere capaci di organizzare manifestazioni
per l'8 aprile, Giornata della Nazione Rom, rivendicando tutti i diritti che a
lungo ci sono stati promessi. Attraverso il programma internet potremo
appellarci a tutti gli attivisti per agire assieme il medesimo giorno. Su scala
più piccola, lo abbiamo fatto ogni anno. Ora questa diventerà una grande,
pacifica dimostrazione di 100.000 (ed in seguito di Un Milione).
Fajk Abdi disse quarant'anni fa al Congresso di Londra che si possono fare
due cose - pescare e sfamare la gente, o preferibilmente dare loro gli
attrezzi per la pesca e che provvedano loro. Spero che considererete
queste idee.
Quanti sono interessati possono contattarci a
dale.farm@btinternet.com; ci
terremo in contatto e resterete informati.
Nel nostro team ci sono Petar Antic, ex ministro del governo serbo; Toma
Nikolaev, direttore del giornale DeFacto (e già candidato al Parlamento in
Bulgaria); Ladislav Balaz, tra i fondatori dell'Iniziativa Civica Rom in
repubblica Ceca; e Nin (Domani), responsabile del nostro sito
romanationday.org