Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 14/11/2008 @ 09:34:17, in Europa, visitato 1733 volte)
Segnalato da
Eugenio Viceconte
Da
Virgilio notizie
Inneggiano al fascismo e contengono messaggi razzisti
Bruxelles, 11 nov. (Apcom) - Il capogruppo del Pse al Parlamento europeo,
Martin Schulz, ha lanciato una campagna per l'espulsione dal sito di 'networking
sociale' Facebook di sette gruppi neo-fascisti italiani, sostenendo che
contengono messaggi "ripugnanti" contro i rom. "Mi appello a Facebook affinché
li rimuova immediatamente", dichiara in un comunicato Schulz, appoggiato dal
capodelegazione italiano al Pse Gianni Pittella.
"E' vergognoso che nel giorno in cui l'Europa ricorda i caduti in guerra
Facebook aiuti coloro che vogliono riportarci indietro a quell'epoca oscura",
continua Schulz, ricordando che la Giornata dell'Armistizio oggi celebra il
90esimo anniversario della fine della Prima guerra mondiale.
"E' una giornata vergognosa per Facebook. Spero che tutti si uniscano a me e
Martin su Facebook per esprimere la loro rabbia per quanto sta succedendo",
aggiunge Pittella.
Nel comunicato del Pse vengono citati in particolare i gruppi "Bruciamoli tutti"
(15 membri), "Rendiamo utili gli zingari: trasformiamoli in benzina verde" (279
membri) e "Diamo un lavoro gli zingari: collaudatori di camere a gas" (649
membri), tutti gestiti da italiani.
Di Fabrizio (del 13/11/2008 @ 09:21:37, in Europa, visitato 1846 volte)
Da
Czech_Roma (nessuno sa autoincensarsi come uno statunitense, talvolta a
ragione...)
La reazione di ISN alla vittoria di Obama nelle elezioni
Queste elezioni ovviamente hanno detto molto dell'America ma, per me e
probabilmente per molti Americani che vivono all'estero, probabilmente si tratta
di un esercizio di comparazione o contrasto con le nostre patrie di adozione.
Due le cose impressionanti. Mentre guardavo un gentile Mc Cain esprimere nel suo
discorso finale ammirazione per la capacità di Obama di ispirare e un Obama
sobriamente (e non trionfalmente) parlare di lavorare assieme e dei profondi
valori del Partito Repubblicano, pensavo: "Qui non sarebbe potuto accadere
affatto." Parliamo della polarizzazione negli USA, ma non possiamo paragonarla
all'odio amaro tra i due principali partiti qui nella Repubblica Ceca; è
semplicemente inimmaginabile che possano lodarsi l'un l'altro in quel senso,
figura o forma. La mancanza di cooperazione è stata la principale ragione per la
mancanza di riforme chiave.
Ad un livello più personale, sono rimasto deluso nell'ascoltare alcuni Cechi
che conosco focalizzati sulla razza; appaiono abbastanza sbalorditi che un uomo
negro sia stato eletto e ancora di più dall'idea che un Ucraino o un Vietnamita
(le due maggiori comunità minoritarie qui) sia a capo della Repubblica Ceca.
Sono semplicemente impenetrabili al pensiero che qualcosa di simile possa
succedere qui - benché sia comprensibile. La II guerra mondiale eliminò
molta della diversità della Cecoslovacchia (i nazisti che uccidevano gli Ebrei e
poi i Cechi che cacciavano chi era di etnia tedesca) ed il regime
comunista mise un coperchio sull'immigrazione, il paese divenne incredibilmente
omogeneo. Tutto questo è cambiato, lentamente, negli ultimi 20 anni, ma di
sicuro ci vorranno generazioni per i candidati delle minoranze progrediscano
nelle elezioni generali e convincano i Cechi che loro sono come tutti gli altri
(senza menzionare la minoranza Rom, che è qui da generazioni).
Così noi, in quanto Americani, dovremmo essere a ragione orgogliosi tanto
dell'elezione di Obama che, infine, per lo spirito di mutua appartenenza, ma
dobbiamo tenere a mente che tanto il nostro multiculturalismo che il sistema
politico sono maturati in centinaia di anni, potrebbe essere una lezione
importante per alcune delle democrazie più giovani, ma ci vorrà una lunga strada
perché qualcosa di simile accada nel loro cortile.
Jeremy Druker, ISN Security Watch contributor based in Prague and Director of
Transitions Online
Di Fabrizio (del 12/11/2008 @ 09:18:37, in Europa, visitato 1566 volte)
Da
Mundo_Gitano
Le organizzazioni gitane che durante gli ultimi giorni si sono preoccupate di
conoscere la situazione dei gitani attorno a
Castellar, che si son visti obbligati ad abbandonare le loro case davanti al
timore di essere aggrediti violentemente dagli altri vicini non gitani della
località, vogliono manifestare quanto segue:
Primo. Dobbiamo fare un appello a tutti, gitani, "gadches" (non
gitani), autorità, giornalisti e cittadini in generale per analizzare i fatti
con sufficiente obiettività al fine di evitare che la situazione si radicalizzi
rendendo sempre più difficile il ritorno alla normalità democratica. Normalità
che deve manifestarsi nel mutuo rispetto, che sempre c'è stato nell'immensa
memoria dei popoli d'Andalusia dove vivono i gitani, inclusi i nostri fratelli
di Castellar.
Secondo. Anche se sembra inutile, dobbiamo insistere perché non si
debba cadere in accuse assurde, inappropriate e false, come dire che tutti i "gadches"
sarebbero razzisti, o che tutti i gitani siano delinquenti. Quello che pare sì
evidente è che a Castellar ci sono stati comportamenti razzisti da parte di
alcuni cittadini del posto e che alcuni gitani sono intervenuti in un confronto
per strada tra giovani, atti che entrambe vanno condannati.
Terzo: Tanto la violenza razzista che i comportamenti incivili o
delittuosi sono croste che qualsiasi società democratica deve sradicare;
noi, gitani e gitane del secolo XXI, diciamo che questi fatti devono essere
denunciati davanti ai giudici perché sia la giustizia, non gli individui, ad
appurare le responsabilità, castigare esemplarmente i colpevoli e difenda con
fermezza le vittime di qualsiasi aggressione.
Quarto. Da qui vogliamo e dobbiamo manifestare il nostro appoggio alle
autorità locali e provinciali di Castellar e di Jaén. Il dialogo con queste, non
sempre facile, è stato possibile per il mutuo rispetto ed il desiderio che tutti
condividiamo di porre fine il prima possibile alla situazione che Castellar vive
e continua a vivere. Il Consiglio Cittadino, la Sottodelegazione e Delegazione
del Governo hanno ascoltato le nostre ragioni ed assieme siamo arrivati ad
accordi precisi che possono essere la soluzione definitiva al conflitto in atto.
Quinto. A noi, gitani e gitane preoccupati per la situazione di
evidente povertà e marginalizzazione in cui vivono i gitani di Castellar,
interessa porre in risalto che gli assi del nostro intervento davanti alle
autorità di Jaén, siano stati i seguenti:
- Si deve garantire la protezione e la sicurezza delle famiglie gitane di
Castellar. Queste persone sono terrorizzata. Non possono esercitare con
libertà i loro diritti fondamentali come cittadini, per paura di essere
aggrediti. I bambini, specialmente, devono essere protetti perché possano
andare a scuola senza paura.
- La situazione di estrema povertà dei gitani di Castellar esige
un'attenzione urgente da parte delle autorità. Garantire loro il diritto
alla sussistenza e stabilire un piano di aiuto alle famiglie, personalizzato
per ognuna a livello delle loro necessità, è un'azione che si deve
realizzare senza alcun ritardo.
- Il Consiglio Comunale e la Giunta Andalusa da parte loro devono
includere queste famiglie nei piani di promozione sociale e sviluppo
personale da loro stabiliti. Solo un'azione decisa in questa materia può
essere la garanzia che in un futuro prossimo spariscano le differenze che
ancora oggi esistono nella nostra terra, dove c'è chi ha tutto mentre altri
scarseggiano dell'indispensabile per vivere.
- Nel contempo abbiamo manifestato il nostro desiderio che venga
costituita una commissione che segua puntualmente gli accordi presi, e
vigili, tanto con le autorità che con le associazioni gitane presenti in
questo dialogo, quando una delle parti non tenga fede ai compromessi
adottati.
Sesto. Vogliamo manifestare che da parte delle autorità che assieme a
noi han partecipato a questo dialogo, abbiamo incontrato la miglior volontà di
dare risposta alle nostre petizioni. Lo puntualizziamo perché giusto.
Settimo. Per finire, vogliamo manifestare che avendo presentato varie
denuncie alla Guardia Civil, che avranno il loro logico proseguimento davanti
agli organi giudiziari pertinenti, noi, facendo valere i nostri diritti
costituzionali, saremo part in causa nelle denuncie che riterrà la Corte, perché
venga fatta giustizia e venga punito chi abbia violato il diritto di qualsiasi
cittadino a vivere in pace, con la garanzia che la sua persona ed i suoi beni
non siano violati o distrutti.
UNION ROMANI Dirección Postal/Postal Address: Apartado de Correos 202 E-08080 BARCELONA (Spain) Tel. +34 934127745 Fax. +34 934127040 E-mail:
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Di Fabrizio (del 11/11/2008 @ 09:28:41, in Europa, visitato 2012 volte)
Da
Czech_Roma
AP 2008-11-05 18:06:03
PRAGA - Una corte d'appello ha deciso mercoledì che un ospedale ceco non deve
pagare nessuna compensazione ad una donna zingara
sterilizzata 11 anni fa senza il suo consenso.
La Lega per i Diritti Umani ha criticato aspramente questo giudizio e ha
detto che intende appellarsi alla Corte Suprema. Il giudizio è visto come
importante perché ha rovesciato il precedente giudizio del tribunale che
garantiva alla donna una compensazione dall'ospedale per una simile operazione.
Il gruppo sui diritti umani ritiene che centinaia di donne di questa
minoranza di circa 250.000 persone, sia stata sterilizzata contro il proprio
volere, una pratica che risale al periodo comunista e terminata solo di recente,
secondo un rapporto investigativo dell'ombudsman Otakar Motejl, a fine 2005.
Sotto il comunismo, che nella Repubblica Ceca terminò nel 1989, la
sterilizzazione era una pratica semi-ufficiale per limitare la popolazione
zingara, o Rom come preferiscono essere chiamati, le cui grandi famiglie erano
viste come un peso per lo stato.
Nella decisione di mercoledì, la corte d'appello ha rigettato quella di un
altro tribunale secondo cui l'ospedale doveva pagare 500.000 koruna ($26,330;
20,460 €uro) a Iveta Cervenakova per averla sterilizzata illegalmente senza il
suo consenso nel 1997, ha detto Petr Angyalossy, portavoce del tribunale di
Olomouc, 250 km ad est di Praga.
Ha detto che la corte ha deciso che l'ospedale nella città nord orientale di
Ostrava non doveva pagare alcuna compensazione alla Cervenakova, 32 anni, perché
il caso aveva si riferiva a più di tre anni fa.
Angyalossy ha poi detto che l'ospedale doveva soltanto scusarsi con
Cervenakova.
Un altro tribunale aveva deciso il 12 ottobre 2007 che l'ospedale doveva
pagare un compenso e scusarsi con Cervenakova per aver violato i suoi diritti
con la sterilizzazione.
Cervenakova aveva compilato la citazione in giudizio nel 2005. Era stata
sterilizzata dopo aver dato alla nascita la sua seconda figlia con parto
cesareo.
Diverse donne rom ceche avevano richiesto i danni agli ospedali per le
sterilizzazioni illegali, ma Cervenakova fu la prima ad ottenerla in tribunale.
L'avvocato David Zahumensky della Lega per i Diritti Umani, che si è consultato
con i legali di Cervenakova, ha detto che la cliente ricorrerà in appello alla
Corte Suprema, perché il limite dei tre anni non si può applicare a questo caso.
Di Fabrizio (del 07/11/2008 @ 10:09:59, in Europa, visitato 2483 volte)
Da
Traveller's
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Jake Bowers Quando è salito sul palco a Chicago, in tutto il
mondo hanno cominciato a scorrere le lacrime. Nato in un paese che ancora
segregava ufficialmente i suoi cittadini bianchi e neri, il Presidente eletto
Barack Obama è il sogno di Martin Luther King divenuto realtà. Quarant'anni dopo
che King sognava di un giorno in cui i bambini neri sarebbero stati giudicati
"per il loro carattere invece che per il colore della pelle", pochi avrebbero
predetto che quel giorno sarebbe stato proprio il 4 novembre 2008.
Quando ho sentito la notizia il 5 novembre ero colmo di gioia. Ma come altri,
ho iniziato a chiedermi quando il cambiamento sarebbe arrivato in Europa. In
Bretagna, abbiamo avuto parlamentari neri ed asiatici, ed anche ministri di
gabinetto e molti ora si chiedono quando potremo vedere un Primo Ministro nero o
asiatico. Ma, come sempre, in pochi hanno iniziato a considerare il popolo
Romanì.
Tutti assieme, il popolo Romanì costituisce la più grande minoranza d'Europa
e quella col più alto tasso di crescita. In molti paesi europei siamo oltre il
10% della popolazione, proprio come i neri sono il 13% della popolazione USA. Ma
qua finiscono le similitudini. Per quanto gli Americani hanno scelto un nero
come loro Presidente, le inchieste in Europa regolarmente rivelano che la
maggior parte degli Europei non vogliono un Rom neanche come vicino.
Uno sguardo alle notizie rivela i fatti.. La settimana scorsa, due Rom sono
stati colpiti a morte in Ungheria ed in Spagna ci sono state marce anti Rom. Un
tribunale nella Repubblica Ceca ha capovolto la decisione di compensare le donne
romanì per essere state sterilizzate a forza. Le statistiche sono una
dannazione. L'80% del popolo romanì vive in povertà, in Bretagna ogni indicatore
di sviluppo ci definisce come una comunità del terzo mondo che vive in un paese
del primo mondo. La pura e semplice verità è che per il popolo romanì, la
segregazione è ancora viva e vegeta in Europa. Quindi, che speranza c'è di avere
un Presidente o un Primo Ministro Rom o Viaggiante?
Candy Sheridan è consigliere tecnico distrettuale, ma a differenza degli
altri in Bretagna, è anche una Viaggiante Irlandese. Nei suoi 5 anni come
consigliere ha passato due nuovi siti di transito. Come molti altri ha gioito
per la vittoria di Obama e per lei la lezione è chiara. Dice: "Dobbiamo entrare
in politica attraversando le principali correnti politiche e terminare di
litigare tra noi."
E' appena tornata da una riunione dell'Union Romanì Internazionale in
Croazia, in cui era una delle rappresentanti della Bretagna. "Nell'Europa
orientale, si può vedere che i Rom sono diventati politici perché le cose siano
fatte," dice. L'incontro è stato finanziato dal governo croato ed aperto dal
vice Primo Ministro del paese. "Non mi posso immaginare che accada qui," ride.
Così pensa che ci sarà mai un capo di stato in Europa Rom o Viaggiante. Non
indicherà una data, ma dice che potrebbero volerci altri 20 anni.
Se questo accadesse, sarà lontano e ad est della sua casa a North Norfolk,
dove il numero dei Rom è molto più alto. Parlamentari romanì ora siedono in
molti parlamenti dell'Europa dell'est e rappresentano anche i loro paesi nel
Parlamento Europeo. In Bretagna, non ci sono parlamentari Rom o Viaggianti e
soltanto il parlamentare Bob Russel del Colchester ha dichiarato di avere
antenati romanì.
A Somerset, l'ottantunenne Alfie Cooper dell'Associazione Nazionale per i
Diritti dei Rom, neanche lui fa previsioni. Da giovane non gli fu permesso di
frequentare la scuola, adesso ha 5 nipoti che sono stati all'università e questo
gli da speranza. "E' fattibile che possa succedere adesso che i nostri chavvies
(bambini) sono istruiti. Ma troppi Rom non hanno ancora nessun diritto nel
nostro paese." Alfie ha imparato di persona che i diritti sono necessari perché
le opportunità possano essere raccolte.
Il 20 gennaio Barak Obama, il primo presidente nero degli Stati Uniti,
prenderà residenza nella Casa Bianca. Il suo più grande rally nella campagna
elettorale è stato a Berlino, che ha mostrato quanto egli è popolare in Europa.
Abbiamo molto da imparare dalla sua storia, ma quanto tempo dovremo attendere
perché qualcuno di noi la ripeta?
Di Fabrizio (del 29/10/2008 @ 08:41:58, in Europa, visitato 2224 volte)
Da
Roma_ex_Yugoslavia
Le vittime dei traffici umani sono per lo più donne e bambini sotto i 9
anni di età. La Croazia sta diventando un paese di destinazione per la gente
sfruttata.
Negli ultimi sei anni, ci sono stati 74 casi registrati di traffico di
persone, principalmente donne, è stato riportato oggi durante la celebrazione
del Giorno Europeo Contro il Traffico di Esseri Umani.
Jadranka Kosor, vice-presidente del Governo Croato, ha detto di fronte al
comitato nazionale per la soppressione del traffico di umani, che il Gabinetto
sta lavorando su questi problemi da sei anni.
Oltre ai piani d'azione ed al programma nazionale, Kosor ha sottolineato che
il governo ha sviluppato alcune misure importanti nella legge criminale per
proteggere le vittime di traffici umani.
"Durante l'anno corrente, secondo le statistiche, ci sono state cinque
vittime nella nostra regione. Il governo sta tentando con le sue misure di
fermare una delle più grandi malvagità" ha detto Kosor. Ha aggiunto che è stato
creato un nuovo programma nazionale nel tentativo di sopprimere questo problema.
Croazia - un paese di destinazione per la gente sfruttata
Ruzica Mandicha detto di fronte alla rete di OnG PETRA che la Croazia è
l'ultimo paese della regione che ha iniziato a fronteggiare il problema dei
traffici umani. Mandic ha spiegato che la Croazia per un certo periodo non è
stata strettamente un paese di transito, ma è un paese di destinazione in cui la
gente viene sfruttata.
Quando è stato chiesto se PETRA è soddisfatta del lavoro della polizia e
delle altre autorità che dovrebbero sopprimere il problema, Mandic ha risposto
che non sono soddisfatti della loro efficienza.
Le vittime hanno meno di nove anni
"PETRA è qui come correttivo delle istituzioni statali. Spesso le vittime dei
traffici, la maggior parte donne, sono conosciute per essere definite come
vittime della prostituzione. Vogliamo chiarire la differenza tra prostituzione e
traffico di persone, e fermare le punizioni di donne prostitute che non cadono
volontariamente in quel girone" ha spiegato Mandic. Secondo le statistiche, le
vittime più frequenti hanno tra i 17 ed i 24 anni, ma il traffico di bambini sta
diventando sempre più popolare.
"Sono soprattutto i bambini Rom, e l'età si sta abbassando, cosicché adesso
abbiamo vittime di traffici tra i sette e i nove anni" ha detto Mandic.
PETRA ha istituito una linea telefonica dedicata dal 2002 (0800-77-99) dove
si può riferire di ogni attività sospetta, e dove le vittime possono cercare
aiuto.
"Ogni anni riceviamo circa 4.000 chiamate, di cui il 20% sono informazioni
utili. Sono soprattutto le famiglie delle ragazze disperse a chiamare, e poi i
dati vengono inviati al Ministero degli Interni" ha spiegato Mandic.
Published: October 18, 2008 16:33h
Di Fabrizio (del 17/10/2008 @ 09:29:46, in Europa, visitato 2099 volte)
Istvan Haller, membro del Consiglio Nazionale per la Lotta alla Discriminazione, in sciopero della fame dal 2 ottobre, rispetto alla decisione della Corte Europea per i Diritti Umani (ECHR) nel caso di Hadareni, ha dichiarato di aver cessato la sua protesta a seguito dell'impegno del Governo nel risolvere le sue richieste.
"Oggi (9 ottobre) alle 16.00 dopo otto giorni di sciopero, ho ricevuto garanzia dal Governo [...] che il caso Hadareni non sarà ignorato. Ieri le autorità hanno emesso una decisione riguardo alla partenza dei progetti di Casinu Nou e Plaiesii de Sus [...]" ha detto Haller.
L'esecutivo deve garantire i fondi per la costruzione di diverse case e di un'area industriale in Hadareni, località dove 15 anni fa si sviluppò un conflitto tra Rumeni e Rom. D'altra parte, l'Agenzia Nazionale per i Rom (ANR) dice che il Governo manterrà le sue promesse, anche se con lieve ritardo.
Ha detto Haller: "E' tempo. Il governo ha promesso diverse volte di voler mantenere i propri obblighi davanti alla ECHR, cioè di costruire tre case per le famiglie le cui case erano state bruciate durante gli eventi di Hadareni, come pure un'area industriale."
Il 27 agosto il budget del Segretariato Generale del Governo (GSG) è stato completato a 2,16 milioni di RON per finanziare quest'anno il Progetto di Sviluppo Comunitario di Hadareni.
Ora, Istvan Haller dice che il governo sta ritardando colpevolmente l'uso dei fondi per gli investimenti. "L'esecutivo aveva anche promesso di agire nel caso di Hadareni. L'ultima scadenza era il 15 dicembre, ma sinora non è iniziato niente. Per quella data è impossibile che vengano costruite le case ed il polo industriale," ha detto Haller.
Il Segretario di Stato spera che il suo gesto serva a far crescere la consapevolezza delle autorità anche nei casi di Plaiesii de Sus e Casinul Nou, le altre località dove ebbero luogo altri conflitti interetnici culminati con l'incendio di 30 case.
"Sono determinato a continuare lo sciopero della fame sin quando il governo stanzierà i fondi eccezionali o quando il Consiglio d'Europa riconoscerà la situazione e controllerà come la Romania osservi lo sviluppo delle decisioni dell'ECHR," ha dichiarato Istvan Haller.
L'ANR ha un'opinione differente [...] ed ha preparato una bozza di atto normativo sui progressi del programma di sviluppo per Hadareni, cosicché le attività intraprese dal Governo siano finalizzate alla scadenza preposta, cioè al massimo per l'inizio del 2009.
"L'ANR ed il Segretariato Generale del Governo esprimono la propria speranza che gli obiettivi del 2008 possano essere raggiunti per la fine dell'anno. Però, se questi lavori non fossero completati entro il 31 dicembre 2008 a causa di ragioni eccezionali, l'ANR ha preparato una bozza di atto normativo cosicché tutte le attività siano finalizzate all'inizio del prossimo anno, anche in occasione di queste circostanze," recita un comunicato stampa reso pubblico dall'ANR venerdì 3 ottobre.
Secondo le fonti citate, l'Esecutivo ha stanziato per il 2007 900.000 RON, soldi usati per costruire 12 km. di sopraelevate, ristrutturare sei case e parzialmente la scuola ed il centro culturale della località, compreso il sistema di riscaldamento della scuola. Il Governo ha anche stanziato 2,16 milioni di RON per il budget dell'Agenzia 2008, per aiutare il rilancio del Programma di Hadareni, annunciato il 10 settembre.
Secondo l'ANR, i piani futuri dovranno focalizzarsi nel costruire tre nuove case e ristrutturarne altre dieci, completando la ristrutturazione della scuola e del centro culturale, ristrutturando l'asilo d'infanzia, costruendo un dispensario, comprando le attrezzature per le attività che verranno generate.
DIVERS - www.divers.ro
Di Fabrizio (del 16/10/2008 @ 09:25:08, in Europa, visitato 1440 volte)
Da
Romano Them
11 ottobre 2008 - I membri delle minoranze etniche del Kosovo che vivono in
Svizzera possono essere rispediti in patria, l'ha detto venerdì l'Ufficio
Federale Migrazione.
I Rom e gli Slavi musulmani ancora erano discriminati all'inizio dell'anno,
ma ora la situazione è cambiata, ha detto alla televisione della Svizzera
tedesca Roman Cantieni, portavoce dell'Ufficio Migrazione.
Ha detto che la loro posizione dovrebbe essere riesaminata.
Il Kosovo, la cui popolazione è ora oltre il 90% albanese, a febbraio ha
dichiarato unilateralmente la propria indipendenza dalla Serbia.
Il Consiglio Svizzero per i Rifugiati ritengono che qualsiasi cambio sia
prematuro. Il portavoce Yann Golay ha detto che la vita per le minoranze in
Kosovo è tuttora difficile.
Source:
swissinfo.ch
Di Fabrizio (del 14/10/2008 @ 09:06:50, in Europa, visitato 1553 volte)
Per chi ci legge da Londra e dintorni, ricevo da
International Alliance of
Inhabitants
Fermiamo la pulizia etnica in Italia!
Veglia di protesta pacifica presso l'Ambasciata italiana - Manifestazione a
Londra
Venerdì 17 ottobre 2008 - dalle ore 12.00 alle 15.00
14 Three Kings Yard, Londra, W1K 4EH
Ultimamente la coalizione di destra formata da Forza Italia di Silvio
Berlusconi, dal partito anti-immigrazione Lega Nord e dal partito fascista
Alleanza Nazionale ha scatenato in Italia un' ondata senza precedenti di
razzismo e xenofobia contro i Rom.
Da qualche tempo è in costante aumento il clima di paura e odio razziale contro
la popolazione migrante dei Rom presente in Italia, anche a causa, sembrerebbe,
dei provvedimenti del Governo.
Le Organizzazioni non governative continuano a denunciare arresti, sfratti e
attacchi contro le comunità Rom italiane.
Bisogna ricordare che, di solito, quella degli zingari Rom è la prima fascia
della società a diventare oggetto di persecuzioni, abusi e discriminazioni e,
non appena tale modo di agire viene considerato socialmente accettabile, si fa
lo stesso contro le altre fasce piú deboli.
Sostiamo le Comunità Rom in Europa!
Uniamoci per dimostrare che i Diritti dei Migranti Rom sono Diritti Umani!
Campagna Sfratti Zero
venerdì 17 Ottobre 2008
Organizzano:
The Monitoring Group - Civil Rights and Anti Racism Projects [Gruppo di
Controllo - Diritti Civili e Progetti Anti Razzismo]
The National Federation of Gypsy Liaison Groups [Federazione Nazionale Gruppi
di Contatto Gitani] - Gruppi diretti dalla Comunità che lavorano per i
Diritti dei Gitani, dei Rom e delle comunità di Migranti Irlandesi.
The Gypsy Council Ltd [Associazione Gitana] - Gruppi diretti dalla
Comunità che lavorano per i Diritti dei Gitani, dei Rom e delle comunità
migranti irlandesi.
info:
info@gypsy-association.com
Di Fabrizio (del 12/10/2008 @ 09:18:01, in Europa, visitato 1708 volte)
Da
British_Roma (NOTA: importante per chi si occupa di salute e sanità)
6 ottobre 2008 09:00 - autore: Richard O'Neill L'allarmante livello
delle ineguaglianze nella salute sperimentato dalle comunità viaggianti, può
essere meglio compreso ed affrontato dai professionisti della sanità
La salute dei Rom e Viaggianti è più un racconto del terrore che una fiaba.
Lo so in prima persona essendo nato e cresciuto in una caravan, che l'accesso ai
servizi sanitari mentre si è sulla strada non è mai facile. In quattro decadi,
poco è migliorato.
Studio dopo studio si dimostra che Rom e Viaggianti hanno la peggior
situazione sanitari tra tutte le minoranze etniche, e la prova aneddotica che
raccogliamo io ed i miei colleghi nei nostri viaggi mostra un quadro sempre
peggiore.
Può essere anche peggio per gli uomini, che lasciano il servizio sanitario
nel suo complesso, per reiscriversi quando è assolutamente necessario, di solito
dopo un incidente o nell'emergenza. Un motivo di preoccupazione, certo - ma
anche un'opportunità per affrontare una volta per tutte il problema.
"Spero che i servizi sanitari impieghino in futuro prossimo Rom e
Viaggianti"
I professionisti della salute spesso mi chiedono come interagire con Rom e
Viaggianti. Come iniziare e come rompere le barriere?
Per prima cosa dobbiamo capire perché ci sono quelle barriere - ed essere
preparati a collaborare ed avere fiducia nella gente che sa dove sono i
Viaggianti. Si spera che queste siano persone che precedentemente abbiano
lavorato positivamente con le comunità, ed idealmente con quanti nella comunità
sono stati coinvolti come legali od operatori sanitari stessi.
Dovrebbero sapere, per esempio, che ci sono più Rom e Viaggianti residenti in
case che nelle carovane, e che questa gente nelle case spesso è trascurata in
quanto effettivamente invisibile ai monitoraggi etnici.
Rom e Viaggianti hanno anche una lingua propria ed una profonda cultura. E'
essenziale per chi intende lavorare con loro ricevere una formazione di
consapevolezza culturale, e che gli stessi membri della comunità siano istruiti
sulla cultura della vostra organizzazione, su quanto è possibile o no in termini
di servizio e sul perché esistano determinati sistemi.
Tradizione orale
Anche pensare in modo differente la comunicazione è importane, è per questo
che raccomando sempre di raccontare, perché è l'ideale per comunità dove la
letteratura è tradizionalmente scarsa.
I livelli di cattiva informazione nella comunità sono spaventosamente alti.
Per esempio, una credenza è che si possa prendere il cancro da qualcuno che lo
ha già. Un'altra è che chi è in condizione cronica, è al riparo dal
trovarsi in un'altra.
Quando insegno come usare i racconti per lo sviluppo della comunicazione
nelle organizzazioni, sottolineo come la comunicazione sia a due vie, bisogna
ascoltare più che parlare. Questo significa che i legali e gli operatori
sanitari Rom e Viaggianti possono raggiungere la consapevolezza dentro le loro
comunità su quanto imparano dai professionisti della sanità.
Adesso ho due nuovi colleghi Rom Viaggianti che mi aiutano a far crescere la
consapevolezza tra i professionisti della sanità e la comunità. Stuart Mounsey e Bobby O'Neill
stanno facendo un lavoro approfondito parlando liberamente dei loro problemi
sanitari - cancro e diabete - e su come queste condizioni ed i problemi che
generano possano essere affrontati e gestiti positivamente. Parte del loro
lavoro è spiegare come lavora l'NHS (Servizio Sanitario Nazionale ndr).
Stiamo compiendo progressi: entrambe queste persone sono rispettate e hanno
la fiducia della comunità e così vengono trasmesse sempre più informazioni
aggiornate. Storie sulla sopravvivenza e buone notizie dagli incontri con i
professionisti della sanità stanno veramente facendo la differenza su come la
salute ed i servizi sanitari siano recepiti.
I due uomini sono attualmente dei freelance, ma spero che un qualche servizio
di pronto intervento possa prevedere di occupare un Rom Viaggiante in un futuro
non molto distante.
Ma tutto questo fa differenza? Fiona Huntington, primaria specialista del
miglioramento sanitario del pronto intervento di Cumbria, è convinta che lo
faccia, assieme a Mr Mounsey, Mr O'Neill e me, ha condotto ad aprile due
seminari formativi. Dice "C'è prova sensazionale delle ineguaglianze nella
sanità di Rom e Viaggianti anche comparata a quella delle sezioni più
svantaggiate della nostra popolazione."
"C'è anche un'estesa mancanza di comprensione sullo stile di vita dei
viaggianti. I seminari hanno valore inestimabile per le autorità locali ed i
colleghi di Cumbria. In generale il messaggio che ci hanno dato Rom e Viaggianti
è di lavorare con loro e non per loro."
Mantenere una mente aperta
Ci sono diverse cose da ricordare quando si lavora con le comunità Rom e
Viaggianti:
- I Rom ed i Viaggianti Irlandesi sono entrambe riconosciti come minoranze
etniche e dovrebbero essere parte del vostro Schema di Eguaglianza Razziale.
- I Viaggianti sono visti tradizionalmente come difficili da raggiungere,
ma sono facili da raggiungere per chi li conosce di già.
- Essere culturalmente consapevoli risparmia tempo ed imbarazzo ad
entrambe le parti.
- Il crescere della consapevolezza è un processo a due vie.
- Radunare i gruppi in sedute informali e scambiare storie sulla salute è
un buon modo per rompere i pregiudizi.
- Non abbandonate se nessuno nella vostra organizzazione ha mai lavorato
con successo assieme a Rom e Viaggianti. Può essere una grande opportunità
per iniziare con candidati volonterosi.
- Gli opuscoli sono un buon modo per far conoscere il vostro messaggio, ma
per persone con basso tasso di istruzione devono avere più immagini che
parole.
- Mantenere gli appuntamenti può essere più difficile per la gente
viaggiante. Ricordatelo con un messaggio scritto.
- Se il vostro progetto è a breve termine,siate sicure di tenere informate
le comunità, anche se solo con una telefonata occasionale.
- E' sempre bene modellare buone pratiche, ma Rom e Viaggianti possono
essere molto differenti in ciascuna area, E' per questo che la conoscenza
specialistica può essere meglio dell'avere 30.000 opuscoli culturalmente
inappropriati che prendono la polvere in ufficio. Per esempio, sapevate che
i Viaggianti irlandesi ed i Rom inglesi hanno due lingue differenti?
- Mantenete la mente aperta, ricevete l'informazione corretta da chi
lavora sul campo, programmate e rendetevi conto che Rom e Viaggianti sono
molto differenti sotto diversi aspetti, ma d'altra parte sono simili per
come vogliono essere trattati, con la stessa cura e rispetto che chiunque
altro vorrebbe.
Altre informazioni:
The Health Status of Gypsies and Travellers in England, 2004
(pdf in inglese)
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