Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
Semplice: non lo faccio per essere alla moda!

L'OROLOGERIA DI MILANO srl viale Monza 6 MILANO

siamo amici da quasi 50 anni, una vita! Per gli amici, questo e altro! Se passate di li', fategli un saluto da parte mia...

ASSETTO VARIABILE

E' sospeso sino a data da destinarsi.

Le puntate precedenti sono disponibili QUI


Volete collaborare ad ASSETTO VARIABILE?
Inviate una
mail
Sostieni il progetto MAHALLA
 
  
L'associazione
Home WikiMAHALLA Gli autori Il network Gli inizi Pirori La newsletter Calendario
La Tienda Il gruppo di discussione Rassegna internazionale La libreria Mediateca Documenti Mahalla EU Assetto Variabile
Inoltre: Scuola Fumetti Racconti Ristorante Ricette   Cont@tti
Siamo su:  
Conoscere non significa limitarsi ad accennare ai Rom e ai Sinti quando c'è di mezzo una disgrazia, ma accompagnarvi passo-passo alla scoperta della nostra cultura secolare. Senza nessuna indulgenza.

La redazione
-

Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Sucar Drom (del 04/12/2006 @ 11:14:11, in blog, visitato 1476 volte)

Roma, un altro incendio ed è tragedia nella Comunità Rom Rudara
Tragedia a Roma nel “campo nomadi” di via dei Gordiani, in zona Casilino. Due giovani sposi Rom Rudara, Lijuba Mikic di 17 anni e Sasha Traikovic di 18, sono morti tra le fiamme del container dove vivevano. Non si ha ancora la certezza delle cause della tragedia, un corto circuito o una stufetta a legna, che si è consumata questa mattina all’alba.
I due ragazzi neosposi vivevano insieme ad ...

Borgaro Torinese (TO), qualcosa di sinistra...
Ricordate il "D'Alema, dì qualcosa di sinistra" di Nanni Moretti? Oggi voglio prendere in parola il consiglio del regista romano, e, sebbene non sia nemmeno lontanamente paragonabile a Massimo D'Alema, farò qualcosa di sinistra. Prima però vi racconto una storia...
Qualche giorno fa nel mio paese (Borgaro Torinese) è scoppiato un incendio in un campo nomadi abusivo, ed il Comune...

Legnago (VR), il mitico Diego "El Cigala" in concerto
Martedì 16 gennaio 2007 alle 20.30 al Teatro Salieri di Legnago (VR), il cantante kalò Diego "El Cigala", star spagnola, con la grande canzone romantica ispanoamericana, i boleros.
Con lui, nella serata intitolata Lagrimas Negras, (come il CD che ha vinto il Latin Grammy Award 2004 e ha venduto 800.000 copie), El Morao (chitarra), Sabu (percussioni), Jumitus (piano) e Yelsy (c ...

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 04/12/2006 @ 10:02:17, in media, visitato 1879 volte)

L'unica radio rom di Belgrado, RTV Khrlo E Romengo, la Voce dei Rom, ha ricevuto il 27 novembre la decisione dell'Agenzia Trasmissioni Radio (RBA) di dover chiudere entro 8 giorni.

Questo significa che 105.000 Rom potrebbero perdere l'unica risorsa informativa su loro stessi. La Repubblica Serba non ha finanziato questo media ed ora le autoritò intendono chiuderla.

Aiutateci a risolvere questo problema con la RBA, a neutralizzare questa decisione e a continuare il nostro lavoro. Se volete supportarci, scrivete una mail all'indirizzo rra @ eunet.yu dandola vostra opinione su questo problema.

In fede
RTV Khrlo E Romengo, Voice of Roma.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 03/12/2006 @ 09:38:52, in Kumpanija, visitato 2040 volte)

Un raccontino offerto da Les Rroms acteurs. Buona domenica a tutti!

Un vecchio viveva tutto solo in un villaggio. Poco lontano, viveva Ramo, un rrom, con sua moglie e cinque figli. Ramo aveva una kakavi (marmitta), troppo piccola per cucinare per tutta la famiglia. Un giorno si reca dal vicino che viveva tutto solo, chiedendogli: "Sto aspettando ospiti, ma la mia padella è troppo piccola per cucinare per tutti. Me ne puoi prestare una più grande?" Con un po' di esitazione, il vecchio gli presta la sua padella. Due giorni dopo, Ramo torna dal vecchio per ridargliela. Bussa alla porta e quando il vecchio apre, gli dice: "Però, non mi avevi detto che la tua marmitta era incinta. Te la rendo, assieme alla piccola che ha messo al mondo" tendendogli la sua piccola marmitta.

Il vecchio pensa tra sé che il Rrom fosse pazzo, ma gli risponde: "Ah sì, mi ero dimenticato di dirti che era incinta. Grazie per avermela riportata".

Passato qualche giorno, Ramo ritorna dal vicino e gli dice: "Sono desolato di recarti disturbo ogni volta, ma ho di nuovo degli ospiti. Puoi ancora prestarmi la tua padella?" Stavolta, il vecchio non è più esitante, sperando di recuperare un'altra padella. "Ma certamente - gli dice - te la presto volentieri" e gliela porge.

Passano due giorni, tre, e al quarto giorno Ramo torna dal suo vicino. Bussa ala porta. Il vecchio esce tutto contento, ma vede il viso triste di Ramo, che gli dice: Oh  amico mio... come faccio a dirtelo, non mi avevi detto che la tua padella era malata...". "Cosa?" dice il vecchio con gli occhi spalancati. "Capisco la tua pena, ma la tua padella era gravemente ammalata. E' morta da noi." "Smetti di mentire! - grida il vecchio - una padella non muore, non è un essere umano". "Ah sì? - dice Ramo - è vero. Ma tu mi hai creduto quando ti ho detto che aveva avuto una figlia, perché adesso metti in dubbio le mie parole? Ti dico che è morta".

E'così che Ramo ha scambiato la sua piccola kakavi con quella più grande del suo vicino. Finalmente, a ciascuno secondo i suoi bisogni...

o paramisi odothe, o sastipen akate

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 02/12/2006 @ 10:04:14, in conflitti, visitato 2267 volte)

Da Nickolai Kalinin

Recentemente i fascisti in Bielorussia sono diventati più attivi. L'organizzazione nazionalista "Potere Bianco" mostra estrema aggressività contro i rappresentanti del popolo Rom. I suoi attivisti diffondono volantini con cui chiamano alla violenza contro i Rom in Bielorussia [...]. "Potere Bianco" chiede di espellere i Rom dalla Bielorussia con ogni mezzo.

Il Gruppo dei Legali dei Rom hanno indirizzato una protesta ufficiale al Comitato per gli Affari Religiosi e le Nazionalità, che la girato al Procuratore Pubblico. La risposta è arrivata subito: il Procuratore rifiuta di agire legalmente contro gli attivisti di "Potere Bianco". In realtà, l'attività di "Potere Bianco" si svolge apertamente e alla luce del sole e col tacito consenso delle autorità. I nomi degli attivisti potrebbero essere trovati facilmente. Ma il Procuratore Pubblico ha semplicemente ignorato la nostra protesta.

Ciò riflette l'attitudine delle autorità verso i Rom. Le manifestazioni di antiziganismo sono impunite e le autorità non rispettano i diritti delle minoranze nazionali. Il fascismo può essere distrutto con un ampio movimento civile Rom nella società, sulle basi dei principi di eguaglianza, libertà e giustizia sociale, dove non ci sia posto per la xenofobia. Chiediamo a tutti quanti non vogliono vedere neonazisti nelle strade delle nostre città, che non vogliono osservare in silenzio il comportamento dei fascisti, che non sono d'accordo con le violazioni di massa dei diritti umani, a scrivere al Presidente di Bielorussia, chiedendo attenzione ai Rom e il bando dei movimenti fascisti.

Chiediamo a tutte le organizzazioni Romani e no di protestare contro l'antiziganismo in Bielorussia, spedendo una lettera a:

The President of Belarus
Lukashenko Alexander
Marx's street 38
220016 Minsk
Belarus


Assieme siamo forti!

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Sucar Drom (del 01/12/2006 @ 16:38:52, in blog, visitato 1711 volte)

Mantova, incontro con il Ministro Ferrero
A Mantova, sabato 25 novembre 2006, Yuri Del Bar e Carlo Berini hanno incontrato il Ministro del Welfare, Paolo Ferrero. All'incontro è stato presentato il lavoro svolto nel Nord e nel Centro Italia dall'Associazione Sucar Drom, dall'Istituto di Cultura Sinta e dall'Ente Morale Opera Nomadi Sezione di Mantova.
Durante l'incontro sono state consegnate al Ministro le ultime pubblicazioni dell...

Mantova, presentato il progetto "nevo drom"
Presentato questa mattina in Provincia il progetto Nevo Drom contro le discriminazioni razziali subite dalle popolazioni Sinte e Rom nel territorio mantovano. Alla conferenza stampa erano presenti l’assessore provinciale alle politiche sociali Fausto Banzi, Carlo Berini e Yuri Del Bar dell’Associazione Sucar Drom e Barbara Nardi dell’Istituto di Cultura Sinta.
“Negli ultimi anni – spiegano...

Unione Europea, Joaquin Cortes chiede un Commissario per le Minoranze
La richiesta è stata avanzata dall'artista spagnolo di origine Kalò al Presidente del Parlamento Europeo Borrel nell'incontro a Bruxelles, nell'ambito di una campagna di sensibilizzazione sui Rom e sui Sinti in Europa.
"Politicamente parlando sono abbastanza un neofita perchè la politica l'ho sempre lasciata al margine ma credo che nell'Unione Europea ci vorrebbe un consigliere, un co...

L'Europa è razzista, ma non lo sa
La discriminazione c´è ma non fa statistica, e quindi non si vede. Si potrebbe sintetizzare così l´ultimo rapporto dell'European Monitoring Center on Racism and Xenophobia che nel suo dossier per il 2005 assegna voti davvero bassi ai governi dell'Unione Europea non solo perché i Venticinque sono ancora lontani da...

Razzismo, rispondiamo insieme alla lettera arrivata a sucardrom
Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto la seguente lettera, dopo la fiaccolata di Piovene Rocchette. La lettera fa esplicitamente riferimento alla denuncia per discriminazione razziale che abbiamo presentato contro il Sindaco Maurizio Colman. Le argomentazioni po

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 01/12/2006 @ 10:27:56, in scuola, visitato 1945 volte)

Da: Mundo_Gitano

Si dice che la gente è ostile a ciò che non capisce, o in certi casi semplicemente a ciò che ignora.

Per molti questa è l'origine del "razzialismo" e forse questa può essere la ragione per cui negli anni gli Zingari siano stati marginalizzati in Spagna.

Per questo ogni iniziativa volta ad aiutare ad aprire i misteri della comunità Calé in Spagna deve essere la benvenuta. A volta le aperture avvengono dall'interno della comunità stessa.

All'inizio degli anni novanta un gruppo di donne zingare da Granada si sono unite in un'associazione chiamata Romi. Una delle mete era fondare un museo per spiegare la cultura delle Romnià, e adesso questo obiettivo è stato raggiunto.

Tre grotte nell'area Sacromonte di Granada ospitano il primo museo "La Gitana". Il governo regionale ha contribuito con 350.000 € ed il sindaco di Granada, José Torres Hurtado, ha espresso la speranza che il centro divenga un'attrazione turistica cittadina.

La prima grotta illustra la storia di come gli zingari lasciarono l'India e furono soggetti a leggi particolari sotto i regni cattolici di Spagna, come la condanna alla schiavitù del 1492. Nel XIX secolo fu proibito di parlare il  Caló e persino di indossare gli abiti tradizionali.

La seconda grotta si concentra sulle attività dei gruppi femminili e presenta gli zingari famosi nella storia. Sarete sorpresi di trovare Charlie Chaplin e Elvis Presley.

La terza grotta illustra tradizionali rimedi medici zingari, trasmessi di generazione in generazione.

Le nostre congratulazioni a Loli Fernandez, Direttrice dell'Associazione Romi delle donne Rom a Granada.

Asociacion De Mujeres Gitanas Romi
Pl. Rey Badis, S/N
18013 Granada
958 161 278

© typicallyspanish. com

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 30/11/2006 @ 14:21:44, in Italia, visitato 2712 volte)
Ricevo da Agostino Rota Martir

Lettera del vescovo di Vicenza Mons.Cesare Nosiglia.

(Vicenza, Episcopio, 1 novembre 2006)

FIGLI DELLO STESSO PADRE

Frammenti di umanità dentro e fuori la città

Alla Chiesa di Vicenza,

ricca di comunità cristiane accoglienti nel segno della pace.

Ai fratelli e sorelle Rom e Sinti,

figli di un popolo ancora troppo poco conosciuto e amato.

Alle istituzioni e a tutte le persone di buona volontà

che abitano il nostro territorio.

Non posso pensare alla Chiesa di Vicenza a me affidata e non tenere abbracciato con gli occhi del cuore e della fede ogni realtà, ogni comunità cristiana, ogni angolo abitato, ogni persona. E lo sguardo si ferma lì, dove la vita è dura non solo per le fatiche ordinarie, ma perché non c’è ancora uno spazio per stare, per mangiare, per lavorare, per dormire. Sì, penso a voi, fratelli e sorelle Rom e Sinti che abitate già da decenni vicini a noi e per i quali è come se fosse sempre il primo giorno del vostro arrivo: la precarietà, il rifiuto, la paura, fanno di voi dei perenni esiliati, dei costretti fuggitivi senza tregua.

E penso anche a voi, fratelli e sorelle delle comunità cristiane, nati e cresciuti in terra vicentina. Penso alla fatica di continuare a cercare espressioni nuove di solidarietà e di accoglienza per non sentire troppo pesante il giudizio di quella Parola di Gesù che ci invita ad amarci gli uni gli altri di un amore forte fino alla fine.

Penso a noi come Chiesa, tutta insieme, chiamata a celebrare la misericordia del Padre, assidua nella preghiera che genera relazioni umane autentiche e coraggiose, vigilante nella carità che è via di pace.

In questa mia lettera la cui attenzione va in particolare ai fratelli e sorelle Rom e Sinti (e Zingari in genere), vorrei fare mie le parole che il Papa Paolo VI pronunciò al Campo Internazionale degli Zingari il 26 settembre 1965 a Pomezia: “Voi, nella Chiesa, non siete ai margini, ma, sotto certi aspetti, voi siete al centro, voi siete nel cuore”.

La vostra presenza ci riconduce ad immagini bibliche antiche nelle quali ritroviamo le radici del nostro essere popolo di Dio: “Davanti a voi cammina il Signore, il Dio di Israele chiude la vostra carovana”

Un popolo in cammino, uno snodarsi in fila di carovane cariche di vita, dentro le generazioni e gli anni della storia, alla ricerca dei beni essenziali per vivere. Provvisorietà, lentezza del cammino, sete e fatica, fanno parte del nostro quotidiano, ma mai siamo vagabondi. Lì dove c’era la possibilità che un solo uomo, Caino, andasse ramingo per il mondo a causa del suo peccato, Dio intervenne perché non gli fosse fatto alcun male.

L’acqua, il pane, il vestito, una casa che serva da riparo, sono i beni essenziali per vivere e questi beni noi cerchiamo con la certezza che Dio accompagna e protegge il nostro cammino. Ed è proprio questa “presenza-compagnia” di Dio che siamo chiamati a rendere visibile, concreta, tra una carovana e l’altra, tra un accampamento e l’altro. Se questa certezza ci è radicata nel cuore, la fatica trova sostegno, la paura è superata, la provvisorietà diventa accoglienza.

Certo, le carovane di oggi hanno assunto forme diverse, il cammino non è più attraverso il deserto sabbioso, ma i nostri bisogni primari sono quelli di sempre e la loro ricerca è ancora affannosa e contrastata. Voi, fratelli e sorelle Rom e Sinti, continuate ad abitare ai margini delle nostre città e paesi, nella ricerca spesso senza speranza di un luogo dove poter abitare, dove stabilire relazioni che vi consentano di sentirvi appartenenti ad un territorio, familiari di altre persone, impegnati a costruire futuro per voi e per i vostri figli.

Ce lo chiediamo insieme: come costruire convivenze possibili, dignitose, rispettose delle reciproche diversità culturali, religiose, sociali che ogni etnia, ogni popolo porta con sé come bagaglio di vita?

Se perdiamo di vista che il Signore accompagna il nostro cammino, tutto si complica e sembra senza soluzione. La diversità appare una minaccia alle sicurezze acquisite; gli usi e i costumi che ci caratterizzano sono occasioni di scontro più che di incontro.

Ho presente, conosco bene la laboriosità del popolo vicentino, la sua instancabilità, le tante fatiche sopportate per raggiungere situazioni di benessere per le proprie famiglie, per i figli dei figli. E so anche che la solidarietà, l’ospitalità non devono e non possono mettere a repentaglio ciò che ognuno si è procurato con il sacrificio ed il lavoro.

Ma è tempo di aprire spiragli di vita anche per chi, più svantaggiato per cause diverse, chiede di abitare tra noi, chiede di abitare con noi. Troppe sono ancora le provocazioni che ci impediscono di dormire sonni tranquilli, ma le provocazioni della storia possono essere occasioni per approfondire anche la nostra fede, per convertire il nostro cuore a Dio, allenandoci a proclamare con le labbra ciò che il cuore vive nella carità. Dove la ricerca della carità è una ricerca autentica, coraggiosa, testimoniale, lì la carità diventa operosa, capace di fantasia, profezia di una giustizia che si ristabilisce, anticipazione della pace.

E poi, quale consolazione e quale forza ci suscitano le parole che la traduzione biblica dei LXX ha posto a commento in Proverbi 18,19: “Un fratello aiutato da suo fratello è come una città alta e fortificata, è forte come un bastione regale”, ed ancora Proverbi 19,17 aggiunge: “Chi dona ad un povero, fa un prestito a Dio. Chi restituirà se non Egli stesso?”.

Possiamo davvero “tollerare” che questi nostri fratelli Rom e Sinti non abbiano le condizioni minime per vivere (terra, acqua, dimora) e sentirci a posto come cristiani?

Il dover vagabondare, il non essere riconosciuti mai da nessuno, produce comportamenti di aggressività, di violenza da una parte e di intolleranza dall’altra.

Non c’è bisogno di improvvisazione o di gesti di spontaneismo, ma di riflessioni e proposte concrete che aprano percorsi di convivenza e di corresponsabilità che ci consentano di sentirci ugualmente coinvolti nel trovare risposte adeguate e durature.

Diritti umani e stili di vita, fede e prossimità si incontrano, costruiscono un tessuto sociale nel quale ognuno è tutelato in quanto persona a partire dai più piccoli e indifesi. Elemosina e giustizia camminano insieme.

Con il salmista chiediamo al Signore “Apri la tua mano e sazia ogni vivente”, anche noi apriamo le nostre mani e condividiamo l’umanità che siamo. Non c’è paura nel condividere, perché dal Vangelo ci viene la lezione più straordinaria di matematica: dividendo si moltiplica! L’episodio della moltiplicazione dei pani di cui ci parlano i Vangeli( cfr Marco 6,30-44) né è un esempio illuminante. Certo, parliamo di una moltiplicazione che riguarda le relazioni umane nuove, creative, libere e liberanti che il contatto con il povero ci dona. Quante volte, in questi anni, vi ho sentito dire con gioia che avete sperimentato quanto dia serenità all’animo e senso di gratitudine, donare, aiutare, soccorrere chi è nel bisogno. Sembra una frase fatta quella che “nel dare si riceve molto di più di ciò che si dona”, ma è straordinariamente vero che la prossimità apre finestre che lasciano entrare aria pura ed il nostro cuore si ossigena al contatto con ciò che ciascuno in profondità è.

Ma da chi iniziare? Da chi crede che ad amare non si perde, da chi sceglie di osare la prossimità, da chi sente come una spina nel fianco che altri fratelli e sorelle siano ai margini senza possibilità di riscatto.

L’invito è innanzitutto a voi, fratelli e sorelle Rom e Sinti, perché vi sentiate “costruttori insieme” di futuro e non tanto dei “ricevitori” di cose o di soluzioni già confezionate.

Le vicende storiche, gli abbattimenti di alcune frontiere, le guerre, i cambiamenti sociali in genere, hanno modificato anche la vostra vita. Anche per voi c’è la fatica di mantenere fede alle vostre tradizioni sia culturali che religiose nel rispetto delle generazioni che crescono. Anche voi desiderate caparbiamente non perdere le caratteristiche che vi contraddistinguono come popolo, come etnia, eppure sentite la necessità di trovare mediazioni che vi permettano di farvi accogliere nei contesti dove ora siete. Certamente, alcuni cambiamenti fanno soffrire e portano degli sconvolgimenti che a prima vista sembrano irreparabili. Penso, per esempio, alla dimensione del lavoro che vi ha caratterizzato per aspetti tipici, particolari: lavoro artigianale, commercio. Penso alle donne che chiedono l’elemosina. Come, oggi, qui, è possibile restare fedeli a queste tradizioni? Quali altre modalità cercare, quali ambiti di lavoro individuare nei quali guadagnare il necessario per vivere e mantenere le vostre famiglie?Come accettare e rispettare le regole su cui si fonda la nostra società, che possono sembrare stringenti ed estranee alla vostra tradizione e cultura,ma che sono la base per una civile convivenza pacifica e giusta tra persone, famiglie ed etnie diverse che abitano lo stesso territorio?

Comprendo e sento che non sono passaggi facili, so che richiedono anche per voi, dialogo in famiglia, collaborazione, unità, volontà di interagire. Anche a voi chiediamo di cogliere le opportunità che vi vengono offerte per un “coabitare” vivibile, aperti al cambiamento lì dove occorra.

E’ una scommessa aperta anche per la nostra chiesa: dare vita a progetti di inclusione sociale rivolti a singoli nuclei familiari. Gli obiettivi intermedi sono la scolarizzazione dei minori, l’inserimento lavorativo attraverso le cooperative, un cammino di fede in vista dei sacramenti ma non solo. Lo stile è quello di fare in modo che siate voi al centro delle vostre scelte e responsabilità attraverso una condivisione in itinere dei percorsi stessi.

Per tutti noi c’è l’invito a purificare il nostro vivere da quegli atteggiamenti che non consentono il dialogo, la conoscenza reciproca, la ricerca del bene. Impariamo a dare un nome alla nostra paura di fronte alla differenza tentando percorsi di conoscenza che ci facilitino la via dell’incontro. Favoriamo l’ascolto reciproco, accogliamo il buono che ogni storia umana porta con sé, creiamo possibilità di vita che comprendano i valori comuni riconosciuti.

Mi rivolgo alle comunità cristiane.

L’evangelizzazione, la catechesi possono essere momenti per incontrarci, per conoscerci, per accoglierci alla luce della Parola del Signore. Sarebbe bello pensare ad una intesa umana così profonda e rispettosa del nostro credo religioso, se fossimo capaci di pensare a dei percorsi catechistici e anche a un catechismo, da costruire insieme con i bambini, con i ragazzi. Anche l’uso della lingua propria è importante per comprendere meglio la storia, le sfumature, il pensiero e la religiosità di un popolo.

Il Vangelo che abbiamo interiorizzato in famiglia, in parrocchia o, per voi Rom e Sinti, nei racconti dei vostri capofamiglia, può essere il punto di partenza per aiutarci a pregare insieme, a condividere il nostro pensare Dio in modo diverso. In fondo, tutta la Bibbia è percorsa da questa ricerca-accoglienza del “Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe”, quasi a dire che il nostro Dio non è il Dio dei luoghi ma delle persone e si fa vicino passando attraverso “altri”. Possiamo cominciare a scoprire quali segni di religiosità accompagnano la nostra giornata, i fatti importanti della nostra vita (la nascita, il matrimonio, la morte) e, mettendoli vicini, cogliere ciò che ci unisce quando parliamo del Dio in cui crediamo.

A chi non professa la fede cattolica, dico di non temere: la Chiesa vi sente ugualmente al centro del suo cuore e dove vive il rispetto per l’uomo, sempre è possibile un dialogo.

Un invito particolare ai catechisti ed agli animatori: proteggete e difendete la spontaneità di relazione e di familiarità che i bambini portano “naturalmente” con sé. E’ un tesoro di cui siamo responsabili e la cui salvaguardia è nelle mani di noi adulti. Le attività dell’oratorio, della vita associativa, le attività sportive, sono “cantieri” privilegiati dove far nascere l’incontro e l’accoglienza alle diversità. Lì dove un bambino si sente amato, ci sono buone possibilità perché il suo sviluppo come persona sia adeguato, armonico, libero.

A voi pastori delle comunità infine e ai consigli pastorali, chiedo di promuovere nella gente sentimenti di accoglienza e di pace superando timori e chiusure,di sostenere quelle istituzioni che tentano vie di soluzione dei problemi e offrire loro una sponda presso l’opinione pubblica,di aiutare quanti operano in questo ambito con spirito di solidale amicizia e stima

Mi rivolgo alle famiglie. Sarebbe consolante anche per me, vostro Vescovo, sapere che ci sono famiglie disponibili a vivere una solidarietà vicina, spicciola, con altre famiglie Rom e Sinte. In molte occasioni, in questi anni, state dimostrando che l’amore per i poveri vi sta a cuore e la Chiesa vi è grata. La richiesta che vi rivolgo è di aprire la vostra famiglia, inizialmente anche per brevi momenti, a qualche bambino per aiutarlo nei compiti pomeridiani. Anche qualche mamma Rom/Sinta potrebbe avere il desiderio di scambiare qualche sua preoccupazione/fatica nell’educazione dei figli, nei problemi familiari. Non abbiate paura di mescolare i vostri figli con i figli degli “altri”, perché non è allontanando che ci si difende, ma chiamandoci per nome si può superare la diffidenza. Non ribellatevi quando intuite che qualcuno ha iscritto i bambini Rom e Sinti alla scuola dove vanno i vostri figli. Quale futuro può esserci per un bambino che non conosce la lingua del paese dove si inserisce se non sa leggere, scrivere o fare i conti? Come potremo pensare che, da adulto, troverà un lavoro che gli consentirà di vivere dignitosamente?

Mi rivolgo alle istituzioni. E’ un invito a continuare quella collaborazione che è iniziata nei mesi scorsi e che ci vede impegnati a cercare e trovare spazi abitativi senza i quali ogni progetto di promozione e di inclusione sociale si banalizza e si vanifica. Senza un pezzo di terra dove poggiare regolarmente una roulotte, un prefabbricato e una serie di servizi essenziali per vivere dignitosamente, nessun inserimento lavorativo, nessuna scolarizzazione dei minori è fattibile, nessuna socializzazione può accadere.

Il rifiuto o l’allontanamento verso altri Comuni, non risolve i problemi di fondo anche se li sposta altrove: perché non promuovere collaborazioni e sinergie sul territorio per affrontarli insieme?

E mi rivolgo a tutti gli uomini e le donne di buona volontà: aiutiamoci a fare accoglienza, aiutiamoci a non subire passivamente le povertà dei fratelli che ci vivono accanto. Insieme, diventiamo testimoni di carità a partire da piccoli passi che ognuno di noi prova a vivere dentro la propria vita. E’ un metterci in gioco che prevede tempi lunghi, passione per l’uomo, progettualità, sinergie dentro e fuori la chiesa.

Non mancheranno fallimenti e crisi, che del resto abitano anche le nostre famiglie e il nostro credere. Ma non per questo ci si arrende. Le tante inadeguatezze che abitano anche oggi le nostre famiglie non ci autorizzano infatti a non credere più nella famiglia.

Così è per le complesse difficoltà di relazioni e di dialogo con chi è “diverso da noi”: non devono impedirci di tentare comunque vie di rispetto, attenzione, disponibilità a capire,ad aiutare,a percorrere vie concrete di solidarietà reciproca.

Dio che ascolta il grido del povero, di certo, non resterà sordo all’invocazione di aiuto di quei figli che, nel suo nome, vivono la carità.

Vi benedico di cuore

+ Cesare Nosiglia, arcivescovo

vescovo di Vicenza

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 30/11/2006 @ 10:47:46, in musica e parole, visitato 2540 volte)

Da: Roma_Daily_News

Salve a tutti!

Sono estremamente contento di invitarvi a vedere questo nuovo film ad uno dei miei favoriti festival nel mondo: Spero siate pronti a ballare, ridere, piangere e ancora ballare per celebrare la musica e un nuovo film!

WHEN THE ROAD BENDS... (Quando la strada piega)
   racconti di una carovana Zingara

 

Sono onorato di annunciare la Prima olandese questa settimana al meraviglioso IDFA di Amsterdam (ho già detto che adoro questo festival!?!)

[...]

Altre notizie sul film: http://www.whenther oadbends. com
E: http://www.myspace. com/whentheroadb ends
E la pagina IDFA: http://www.idfa. nl/idfa_en_ filmdescription. asp?filmid= 21846

   QUANDO LA STRADA PIEGA... cinque bande Rom di quattro paesi diversi durante un viaggio di sei settimane attraverso il Nord America. La Carovana Zingara unisce musicisti e pubblico ad ogni concerto. Col fuoco nei loro ventri e l'anima nelle loro voci, gli stili dei musicisti varia dal flamenco alle bande di fiati, violini rumeni e folk indiano. E celebrano il meglio della cultura zingara e la diversità del popolo Rom in un'esplosione di danze e canzoni. Il film segue l'incredibile tour sul palco e dietro le quinte, scopriamo così la vita vera di questi musicisti - viaggiando verso casa loro, incontrando le loro famiglie e vedendo cosa porta la musica nei loro mondi. Racconti intimi sono tessuti attraverso i loro spettacoli, permettendoci di conoscere la musica zigana e fornendoci esaltanti rivelazioni sulla storia e cultura Rom (110 minuti).

Come chiede il sito IDFA, "Pensate di conoscere gli Zingari e la loro musica? Siete mai stati sulla strada con una carovana zigana?"

starring:
  Taraf de Haïdouks
    Fanfare Ciocarlia
        Antonio el Pipa
            Esma Redzepova
                Maharaja
 Directed: Jasmine Dellal
 Camera: Albert Maysles, Alain de Halleux
 Produced by Little Dust Productions/ Jasmine Dellal
  in association with ITVS, Fortissimo Films, FuWorks, CPB
 Co-producer: Sara P. Nolan
 Executive Producers: San Fu Maltha, Wouter Barendrecht, Michael J. Werner
 Concerts produced by: World Music Institute
 Sound: John Gurrin
International Sales: Fortissimo Film Sales B.V.
Dutch distributor: Fu Works & A-Film


A presto,

Jasmine
"Non puoi camminare dritto
 Quando la Strada Piega...
"
                 - proverbio Rom -


--
Jasmine Dellal
Little Dust Productions
104 West 14th St., #4
New York, NY 10011
+1-212-228-7777
dellal@littledust. com
www.littledust. com
http://www.whenther oadbends. com
http://www.myspace. com/whentheroadb ends

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 29/11/2006 @ 10:17:02, in Kumpanija, visitato 2978 volte)

Gruppo Inte(g)razione del Collettivo Vagabondi di Pace:


Amici e amiche del collettivo Vagabondi di Pace è arrivata una grande novità!
Le cartoline del progetto io.rom di animazione al campo rom di via Triboniano a Milano che il Collettivo Vagabondi di Pace porta avanti!
Sono bellissime per ogni occasione e, adesso che si avvicina Natale, sono perfette anche come biglietti di auguri! e in più finanziate l'attività del Collettivo Vagabondi di Pace : - )
In allegato trovate una copia del parte anteriore, mentre sul retro sono come una normale cartolina con in più il riferimento di dove e stata scattata e da chi, e l'indirizzo del sito internet dell'associazione.
Aspettiamo numerose le vostre prenotazioni!



per info: integrazione@vagabondidipace.org
io.laura@yahoo.it
A presto!

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 29/11/2006 @ 10:11:51, in conflitti, visitato 2530 volte)

By Zoran Radosavljevic

POSTOJNA, Slovenia (Reuters) - Elka Strojan e la sua famiglia Rom estesa di 30 elementi, forzati a lasciare la loro casa per andare in un ex caserma, rimarcano la precaria esistenza nei Balcani della più vasta minoranza d'Europa

"Qui stiamo davvero male. Non è casa nostra, è per i rifugiati e non lo siamo. Siamo cittadini sloveni con tutti i documenti" ci dice la signora, 55 anni, in uno stentato sloveno, seduta su un vecchio letto circondata da due cani e da una dozzina di nipoti.

Agli Strojan, inclusi i quattro figli di Elka e le loro famiglie, alla fine di ottobre il governo chiese di lasciare le loro case vicino ad Ambrus nella Slovenia centrale, dopo che i villici arrabbiati minacciarono di espellerli di forza.

Il Consiglio d'Europa ha criticato il neo-membro Slovenia per quello che era successo, ma gli abitanti del villaggio dicono di averne abbastanza dei Rom, dei loro furti e delle liti.

"Circa 600 viviamo vicino a loro. Volevamo bruciare e distruggere tutto ma siamo arrivati troppo tardi, la polizia era già schierata," dice il pensionato Joze Lindic.

"Non abbiamo niente, ma i problemi ci sono da 20 anni e non ne possiamo più. Che lo stato o l'Unione Europea se ne facciano carico. Non li vogliamo qui, mai più," ci dice stappando una birra al caffé.

Il governo ha promesso di provvedere ad un'alternativa alloggiativa permanente per gli Strojan, ma l'annuncio ha immediatamente sollevato le proteste dei residenti nelle potenziali nuove località.

IL RAPPORTO DI AMNESTY

Un recente rapporto di Amnesty International sui Rom in Slovenia, Croazia e Bosnia riporta che vivono in povertà estrema e che i loro bambini affrontano regolarmente discriminazioni a scuola.

"Le barriere che i bambini Rom affrontano nell'accesso alla scuola, li priva della possibilità di uscire dalla marginalizzazione".

Soltanto due della dozzina di figli degli Strojan andavano a scuola mentre vivevano ad Ambrus.

L'accesso alla scuola è persino peggiore per i Rom di Serbia, stimati in 500.000.

Secondo il censimento, il 34,8% dei Rom di Serbia sono analfabeti e soltanto il 20% hanno completato la scuola dell'obbligo. Quanti iscrivono i bambini a scuola, spesso lo fanno per accedere all'assistenza sociale.

"La società globalmente esprime nessun interesse per i loro problemi e bisogni," dice un rapporto dell'UNICEF, l'agenzia ONU per l'infanzia.

"Questo potrebbe essere causato da indifferenza generale, intolleranza e stereotipi dominanti sui Rom, dovuto alla poca conoscenza della storia, della cultura e tradizione dei Rom,"

SEGREGAZIONE

In Croazia, che spera di raggiungere l'EU nel 2010, i residenti della prospera regione di Medjimurje, che ha la più grande comunità Rom, protestarono nel 2002 contro le classi miste di Rom e Croati.

I Croati dicevano che i genitori Rom erano "spesso alcolizzati e i loro figli inclini al furto e a litigare", spesso con scarsa conoscenza della lingua croata.

I Rom hanno risposto compilando un atto d'accusa contro la segregazione alla Corte Europea per i Diritti Umani. Il caso è tuttora in discussione.

La situazione è di poco differente in Bulgaria e Romania, entrambe entreranno nella EU il prossimo gennaio.

I dati governativi calcolano la popolazione Rom in Romania in circa 535.000, ma una stima dei Gruppi sui Diritti delle Minoranze li pone sopra i 2.500.000, che ne farebbe la più grande popolazione Rom in Europa.

Le organizzazioni dei diritti dei Rom accusano le autorità di discriminazione continuata, reclamo sostenuto da molti osservatori occidentali.

La Bulgaria è anche stata criticata dalla Commissione Europea per fare troppo poco per integrare i Rom, che vivono ai margini della società, spesso in bidonvilles che mancano di acqua corrente ed elettricità.

Scolarizzazione adeguata e impieghi permanenti sono rari.

Una recente ricerca della commissione bulgara anti-discriminazione mostra come le tensioni etniche sono aumentate come risultato della percezione dei Rom della discriminazione.

"Le basi per la percezione della discriminazione si trovano nell'ampio dislivello nelle condizioni di vita, come pure nella sfiducia dimostrata da altri gruppi etnici contro i Rom," recita l'indagine.

Mirko Strojan, uno dei quattro uomini della famiglia di Rom sloveni, dice che la famiglia intende passare alle vie legali..

"Una cosa simile, che i nostri vicini vogliano farsi giustizia per conto loro oltrepassando la legge, non è mai successa. Intendiamo citare in giudizio il villaggio, fargliela pagare per i danni, la vergogna e la paura," ci dice.

(Additional reporting by Ljilja Cvekic in Belgrade, Tsvetelia Ilieva in Sofia and Marius Zaharia and Justyna Pawlak in Bucharest)

(c) Reuters 2006. All rights reserved. Republication or redistribution of Reuters content, including by caching, framing or similar means, is expressly prohibited without the prior written consent of Reuters. Reuters and the Reuters sphere logo are registered trademarks and trademarks of the Reuters group of companies around the world.

This article: http://news. scotsman. com/latest. cfm?id=174844200 6

Last updated: 25-Nov-06 01:33 GMT

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 315 316 317 318 319 320 321 322 323 324 325 326 327 328 329 330 331 332 333 334 335 336 337 338 339 340 341 342 343 344 345 346 347 348 349 350 351 352 353 354 355 356 357 358 359 360 361 362 363 364 365 366 367 368 369 370 371 372 373 374 375 376 377 378 379 380 381 382 383 384 385 386 387 388 389 390 391 392 393 394 395 396 397 398 399 400 401 402 403 404 405 406 407 408 409 410 411 412 413 414 415 416 417 418 419 420 421 422 423 424 425 426 427 428 429 430 431 432 433 434 435 436 437 438 439 440 441 442 443 444 445 446 447 448 449 450 451 452 453 454 455 456 457 458 459 460 461 462 463 464 465 466 467 468 469 470 471 472 473 474 475 476 477 478 479 480 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 492 493 494 495 496 497 498 499 500 501 502 503 504 505 506 507 508 509 510 511 512 513 514 515 516 517 518 519 520 521 522 523 524 525 526 527 528 529 530 531 532 533 534 535 536 537 538 539 540 541 542 543 544 545 546 547 548 549 550 551 552 553 554 555 556 557 558 559 560 561 562 563 564 565 566 567 568 569 570 571 572 573 574 575 576 577 578 579 580 581 582 583 584 585 586 587

Titolo
Quest'anno ci saranno le elezioni europee. Ti senti coinvolto:

 Per niente
 Poco
 Normalmente
 Abbastanza
 Molto

 

Titolo
La Newsletter della Mahalla
Indica per favore nome ed email:
Nome:
Email:
Subscribe Unsubscribe

 

********************

WIKI

Le produzioni di Mahalla:

Dicono di noi:

Bollettino dei naviganti:

********************


Disclaimer - agg. 17/8/04
Potete riprodurre liberamente tutto quanto pubblicato, in forma integrale e aggiungendo il link:
www.sivola.net/dblog.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. In caso di utilizzo commerciale, contattare l'autore e richiedere l'autorizzazione.
Ulteriori informazioni sono disponibili QUI

La redazione e gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ai post.
Molte foto riportate sono state prese da Internet, quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non hanno che da segnalarlo, scrivendo a info@sivola.net

Filo diretto
sivola59
per Messenger Yahoo, Hotmail e Skype


Outsourcing
Questo e' un blog sgarruppato e provvisorio, di chi non ha troppo tempo da dedicarci e molte cose da comunicare.
Alcune risorse sono disponibili per i lettori piu' esigenti:

Il gruppo di discussione

Area approfondimenti e documenti da scaricare.

Appuntamenti segnalati da voi (e anche da me)

La Tienda con i vostri annunci

Il baule con i libri Support independent publishing: Buy this e-book on Lulu.


Informazioni e agenzie:

MAHALLA international

Romea.cz

European Roma Information Office

Union Romani'

European Roma Rights Center

Naga Rom

Osservazione


Titolo
blog (2)
Europa (7)
Italia (6)
Kumpanija (2)
media (2)
musica e parole (4)

Le fotografie più cliccate


21/11/2024 @ 12:33:40
script eseguito in 511 ms

 

Immagine
 Come una Lonely Planet... di Fabrizio



Cerca per parola chiave
 

 
 

Circa 6523 persone collegate


InChat: per non essere solo un numero scrivete /n  e poi il vostro nome/nick

< novembre 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
 
             
Titolo
blog (506)
casa (438)
conflitti (226)
Europa (986)
Italia (1410)
Kumpanija (377)
lavoro (204)
media (491)
musica e parole (445)
Regole (348)
scuola (335)
sport (97)

Catalogati per mese:
Maggio 2005
Giugno 2005
Luglio 2005
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024
Novembre 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
BuongiornoE-mail: giovannidinatale1954@gmail.comOf...
28/12/2021 @ 11:20:35
Di giovannidinatale
Hi we are all time best when it come to Binary Opt...
27/11/2021 @ 12:21:23
Di Clear Hinton
 

Locations of visitors to this page

Contatore precedente 160.457 visite eliminato il 16/08/08 per i dialer di Specialstat

 Home page © Copyright 2003 - 2024 Tutti i diritti riservati.

powered by dBlog CMS ® Open Source