Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Domenica dalle 21.00 alle 22.30, replica del concerto di Daniela Diakova a Milano. Su Radio Popolare, da Milano su 107.6, anche in streaming
Il remix gitano fa ballare gli europei
La musica gitana una passione d’altri tempi? Non più: parola di dj. Oggi tutta Europa balla al ritmo gitano-house.
Il gruppo "gypsy-punk" Gogol Bordello in concerto (Jeff Timesten)
A cosa pensate se si parla di musica gitana? A un vecchio signore che suona il solito, triste motivo al violino, ascoltato già milioni di volte in un metrò di una grande capitale europea? Niente a che vedere con un dj house? E invece qualcosa in comune ce l’hanno. Se lo sapevate già siete di tendenza. Perché l’ultima moda che imperversa nel mondo è la musica gitana. Una musica in cui credere I dj house trasformano il gitano in tendenza? Sì, ma si resta fedeli alle sue origini, quelle di una musica suonata per secoli dai popoli Rom. Per poterla apprezzare veramente, è necessario comprendere qualcosa della loro storia. Per secoli questi popoli sono stati perseguitati in Europa. E per ben 500 anni in Romania sono stati ridotti in schiavitù, raggiungendo la libertà dal punto di vista legale solo nel 1864. Il Ventesimo secolo ha portato nuove sofferenze: i nazisti uccisero tra 200.000 e 800.000 rom in quel tentativo di genocidio conosciuto come il Porajamos. Ma la comunità Rom fu oggetto di un'altra pulizia etnica, questa volta insieme a quella albanofona, in Kosovo nel 1999. Ciononostante questo popolo, grazie alla sua musica, è riuscito a non perdere la propria identità. La musica è parte integrante della cultura Rom, specie nell’Europa centro-orientale e in Spagna. È piena di passione, eccitazione, tristezza e drammaticità. Nelle difficili circostanze in cui i Rom vivevano, la musica era spesso l’unico modo per guadagnare denaro. È una musica che si distingue per l’eccezionale virtuosismo dei solisti, lo “strano” modo di cantare e la tendenza a suonare dietro il ritmo, come nel blues. Una musica da ballare Le comunità Rom sono spesso e volentieri un crogiolo di ballerini e cantanti. E una di queste comunità era il minuscolo villaggio della Romania da cui provengono gli ormai famosi Taraf de Haïdouks. La loro musica? Una calda ed eccentrica miscela di motivi gitani tradizionali. Scoperti nel 1990, sottoscrissero un contratto per la Crammed Discs. E da allora hanno suonato in innumerevoli paesi, hanno preso parte ad un film ( The Man Who Cried) ed il regista francese Guy Demoy li ha resi protagonisti di un documentario. Ma restano sconosciuti ai più nella Romania natale. E fino al 1990 non avevano neanche mai suonato fuori della loro regione. A partire dalla caduta del Muro di Berlino la musica gitana si è ampiamente diffusa ad occidente, e i Taraf de Haïdouks sono cresciuti con essa. Oggi la musica gitana sta diventando sempre più popolare mentre molti gruppi stanno raggiungendo la notorietà. Koçani Orkestar, Boban Markovic e Mahala Rai Banda sono rinomati in tutta Europa, mentre Fanfare Ciocarlia sono stati i vincitori europei del Bbc 3 World Music Award 2006 ed hanno raggiunto il primo posto delle classifiche europee della World Music nell’aprile del 2006. Remixando vecchi classici della tradizione. Accanto a questi gruppi tradizional-popolari si collocano una lunga serie di band e dj che hanno scelto un approccio più sperimentale. Tra questi vi sono i gruppi gitani Balkan Beat Box e Kal, che producono la loro singolare miscela di musica tradizionale e elettronica, così come i gruppi gypsy punk come Gogol Bordello. La loro popolarità è dovuta soprattutto al fatto che la musica gitana ben si presta al remixaggio. Tradizionalmente essa consiste nell’armonizzare e ripercorrere e remixare vecchi classici. L’ultima tendenza, iniziata cinque anni fa in Germania con dj Shantel, è il remix della musica gypsy fatto da Dj house. Il Dj Gaetano Fabri è tra questi ed è sicuro che nei prossimi due anni la scena gitana esploderà: «Non c’erano nuove direzioni da esplorare per la musica house e si era ormai ad un punto morto. Così la musica gitana è stata per me una tappa obbligata». Il dj lavora tra Parigi e Bruxelles e racconta il successo di questa musica in Germania, Inghilterra, Francia e Belgio. Pubblicherà una compilation con Crammed Discs per Le Divan du Monde con dj Louie e dj Tagada nel gennaio 2007 ed inciderà un pezzo per la prossima raccolta di Electric Gypsyland. «Gli artisti gitani sembrano tutti apprezzare i remix» afferma Gaetano riferendosi al suo ultimo lavoro. «La gente ricorda la musica gitana sin dall’infanzia ed in maniera inconscia la ascolta in film e pubblicità. È questa la gioia di sentirla rivivere». Con un seguito del genere, pare che l’anziano signore con il violino abbia un lungo futuro dinanzi a sé. Il prossimo grande evento di musica gitana sarà il “weekend Tzigane”, il 21-23 settembre a Bulex, Bruxelles.
Louise Bongiovanni - Brussels - 24.7.2006 | Traduzione: Vega Iodice
Il terrone, l'ebreo e lo zingaro, la performance che vede in gara i fiati di Frank London (USA) della Boban Marcovic Orkestar (Serbia) e di Roy Pai con gli Aretuska (Sicily), è ascoltabile dal vivo, stasera alle 21.00 in streaming su Radio Popolare.
...Oppure appuntamento a Mantova tra pochi giorni
COMUNICATO STAMPA
L'Eurotour di Alexian tocca l'Abruzzo con un concerto all'Aquila e la presentazione del suo nuovo lavoro discografico in Prima Nazionale a Sulmona
All'Aquila il 21 Luglio prossimo presso il Parco della Transumanza (Complesso Collemaggio) alle ore 21,30 Alexian Santino Spinelli ed il suo gruppo si esibiranno in concerto. L'evento è inserito nel progetto "Differenti identità" percorsi di conoscenza della Cultura Romanì promosso dalla Presidenza della Provincia dell'Aquila e dall'Assessore alla promozione sociale la Dott.ssa Teresa Nannarone.
L'evento prevede la realizzazione di 4 settimane culturali rom all'Aquila, a Sulmona, a Castel Di Sangro e ad Avezzano nel corso delle quali sarà possibile visitare un'esposizione sull'arte, la storia e la cultura dei Rom in Italia e la ricostruzione di un accampamento rom dell'inizio del '900 ed assistere ad un concerto di Alexian Santino Spinelli ed il suo gruppo (vedi programma dettagliato http://www.alexian.it/programmadifferenti.jpg).
A Sulmona (AQ) il 28 Luglio prossimo nel cortile interno della Santissima Annunziata alle ore 21,00 ci sarà la presentazione in prima nazionale del nuovo lavoro discografico di Alexian Santino SpinelliIl nuovo lavoro discografico del’eclettico artista abruzzese è un doppio Cd dal titolo Andre Miro Romano Gi: Viaggio nella mia anima Rom è stato realizzato dall'Associazione Thèm Romanò ONLUS e dalla Romani Union Internazionale con il patrocinio dell'Assessorato alla promozione Sociale della Provincia dell'Aquila.
I due CD che compongono Andrè Miro Romano Gi sono rappresentabili come un viaggio millenario, profondo nelle culture dei Rom, nella loro stratificazione, nel loro autorappresentarsi e nello svelarsi a chi li ascolta. Sono le diverse ramificazioni, gli stili delle aree musicali romanì che scaturiscono dall’incontro del Popolo Rom con i patrimoni etnofonici: dal subcontinente indiano all’Anatolia, dai Balcani al Nord-Africa, dall’Europa centro-orientale alle sponde mediterranee, dall’Europa settentrionale fino all’America latina.
Questa volta Alexian non esprime solo quello che lui definisce il “terzo livello” della musicalità romanì, espressività intima e familiare dell’essere e dell’esserci nel mondo, ma omaggia autori gagé che hanno saputo cogliere appieno lo spirito romanés. Ecco allora la poesia cantata della magnifica Khorakhan é di Fabrizio De André e Ivano Fossati, che viene riletta da Alexian in chiave del tutto personale. Nel secondo CD prevale l’impronta del jazz che, peraltro, ha fin dagli inizi fatto parte del retroterra musicale di Spinelli. Le liriche possiedono una significativa pregnanza letteraria ed una forte connotazione esistenziale: descrivono eventi del presente, rievocano storie familiari dei Rom italiani, nella cui lingua si esprime Spinelli, cantano la romanipé, l’identità romanì.
Non poteva mancare il tributo al geniale chitarrista manouche francobelga Django Reinhardt, con una interpretazione del suo tema più impressionista. Andrè Miro Romano Gi è un lavoro curato che ci porta per mano nelle intricatissime vicende di un popolo. Si assapora come un emozionante racconto di viaggio nel passato e nel presente, ma è soprattutto percorso di conoscenza e riconoscimento. per maggior informazioni http://www.alexian.it/andremiririmanogi.html
Alexian Santino Spinelli dal 2002 è docente di “Lingua e Cultura Romaní” all’Università di Trieste, la Iru (International Romanì Union, organismo non governativo riconosciuto dall’Onu che rappresenta i Rom di tutto il mondo) lo ha nominato di recente “ambasciatore dell’arte e della cultura romanì nel mondo”. Dal 30 Marzo è l’unico Rom al mondo con 2 lauree, una in Lingue e l’altra in Musicologia entrambe conseguite all’Università di Bologna, é musicista-compositore di fama internazionale.
E' on line il nuovo sito di Alexian Santino Spinelli, potete visitarlo clikkando sul link http://www.alexian.it
Il 27, 28 e 29 luglio a Mantova invitamo tutti al Festival Diari Sonori con la partecipazione di musicisti, brass band rom e non solo...
Giunto alla quarta edizione, il Festival Diari Sonori affronta senza timori la delicata quanto entusiasmante tematica dell’incontro. Il filo che lega quest’anno le tre serate, organizzate da Arci Provinciale di Mantova con il contributo del Comune di Mantova e dell’Assessorato alle Politiche Giovanili della Provincia di Mantova, non è infatti geografico, ma piuttosto teso a raccontare, in musica, la profonda necessità degli uomini ad incontrarsi, dialogare, comprendersi e partecipare.
Un tema che ben si adatta al lavoro quotidiano di Arci, che con i suoi Circoli e l’impegno volontario di tanti, promuove quotidianamente nuove strade di socialità e forme originali e plurali di condivisione.
I più “grandi” della musica popolare d’Europa e del mondo si danno quindi appuntamento sul tradizionale palco di Piazzale Te, mettendo a disposizione il racconto collettivo della propria cultura di riferimento, attraverso il proprio talento e soprattutto grazie ad una eccezionale capacità di mettersi in gioco.
La musica infatti, intesa come linguaggio che attiene fortemente alle identità culturali, non si esime dalle difficoltà che ognuno di noi incontra ogni qual volta si trovi a confrontarsi con forme di “alterità”, sociale o culturale che sia. In questo senso essa non rappresenta affatto, come spesso si sente dire, un linguaggio universale, ma al contrario si delinea come forma comunicativa fortemente legata alla cultura delle donne e degli uomini che la producono e ne fruiscono.
Per questo assume particolare valore il lavoro promosso dall’Ufficio Cultura di Arci Provinciale, che considera Diari Sonori come un Progetto prima ancora di un Festival.
Gli artisti di questa edizione, che dal Klezmer statunitense di Frank London ai Balcani di Boban Markovic, dalla ex Yugoslavia dei Kal alla Sicilia di Roi Paci, dall’Africa di Ba ba Sissoko al Salento di Officina Zoè porteranno a Mantova fusioni, sincretismi e suggestioni originali, forti e,a tratti, sconvolgenti.
Di particolare rilievo, infine, la partecipazione al Festival di Aleksandar Stoijkovic, figura che ormai tutti i mantovani conoscono per la profondità della sua voce e per la dolce malinconia della sua fisarmonica: un omaggio ad un talento vero, ad un uomo che accompagna da anni con la propria voce il nostro incedere cittadino, cantando di guerra e disperazione, “cantando l’arte” e l’amore di vivere. Suonerà con i KAL di Belgrado, una delle ensamble oggi più conosciute ed apprezzate al mondo. Un ringraziamento particolare all’Istituto di Cultura Sinta, per la preziosa condivisione e la collaborazione alla realizzazione di quest’ultimo incontro.
La cucina, come ogni anno, proporrà pizza e risotto “alla pilota” dalle 20.00 alle 24.00, con sospensione durante le esibizioni. Zona birreria bar adiacente al palco. Inizio Concerti ore 21,30, ingresso gratuito.
Per informazioni Francesco Meneghello, Ufficio Cultura, Arci Provinciale Mantova telefono 0376 2853, fax 0376 2853235, e-mail mantova@arci.it
Cittadinanze Imperfette. Rapporto sulla discriminazione razziale di rom e sinti in Italia, a cura di Nando Sigona e Lorenzo Monasta, Edizioni Spartaco, 2006
Rom e sinti, quelli che comunemente chiamiamo "zingari" o "nomadi", sono la minoranza etnico-culturale più discriminata d’Europa. Come documentano i numerosi casi riportati in questo volume – il primo rapporto sulla discriminazione razziale di rom e sinti presentato da osservAzione e redatto da Nando Sigona e Lorenzo Monasta – anche in Italia questo popolo è oggetto di discriminazione in molti ambiti, in molti modi e da parte di diversi soggetti, talvolta anche istituzionali. Una discriminazione che si manifesta nella vita di tutti i giorni, nella scuola, sul lavoro e nella negazione del diritto ad un alloggio adeguato, come ha denunciato recentemente il Comitato Europeo per i Diritti Sociali. Una discriminazione che arriva fino al rifiuto di riconoscere ai rom e ai sinti lo status di minoranza nazionale.
Per l'acquisto del libro online: > Spartaco >IBS Italia >Unilibro
I “campi nomadi”, tanto quelli legali quanto quelli illegali, di cui si parla solo quando qualche bambino muore nell’incendio accidentale di una baracca o di una roulotte, sono il risultato di politiche pubbliche razziste che segregano chi è ritenuto irriducibilmente diverso. Essi sono il luogo dove i diritti dei residenti sfumano, dove la discrezionalità di chi ha il potere diventa la regola, dove la normalità dell’abuso e dell’ingiustizia è tanto palese, estesa e radicata da diventare, dicono gli autori, paradossalmente quasi invisibile.
Nelle politiche pubbliche i rom e i sinti sono assenti, senza voce. Quello che si vede, con poche importanti eccezioni, nella migliore delle ipotesi, sono simulacri di partecipazione, laddove le decisioni vengono prese da altri referenti in altre sedi. Nella peggiore, invece, rom e sinti sono meri oggetti, nuda vita, da utilizzare come spauracchi per mobilitare elettorati benpensanti e spesso razzisti.
osservAzione - centro di ricerca azione contro la discriminazione di rom e sinti è un'associazione di promozione sociale (ONLUS) impegnata nella lotta contro l'anti-ziganismo e le violazioni dei diritti umani e per la promozione dei diritti di rom e sinti in Italia. Nando Sigona lavora come ricercatore presso il gruppo di ricerca su Sviluppo e Migrazioni Forzate (DFM) della Oxford Brookes University (Gran Bretagna). Lorenzo Monasta è ricercatore presso il CIET International, Universidad Autonoma de Guerrero (Messico). Entrambi sono soci fondatori di osservAzione.
osservAzione - Centre for Action Research Against Roma and Sinti Discrimination is a non governmental organisation engaging in a range of activities aimed at combating anti-Romani racism and human rights abuse of Roma and Sinti in Italy.
Il Vurdon suggerisce questo festival: VINCOLI SONORI, a Pinerolo (TO) dal 20 al 23 luglio.
Agitare bene e servire gypsy e klezmer music: un orecchio al cuore di Europa
Giovedì 6 ottobre attorno alle 17.30 auditorium della Casa della Carità in via Brambilla(via Adriano, zona via Padova)
il film di Claudio Bernieri MIRACOLO ALLA SCALA
interpretato dai rom di via Triboniano e dal corso multimediale anno 2005 della scuola di Giornalismo.
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