Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 05/08/2006 @ 10:33:46, in casa, visitato 2543 volte)
APPELLO DI PROGETTO: DALE FARM, CRAYS HILL, ESSEX
by Grattan Puxon Save
Dale Farm Campaign
- Dale Farm è una vasta comunità integrata, la più grande nel suo tipo di
tutto l'UK. Le aree con permesso di sosta (oltre 40) e quelle che hanno
richiesto il permesso, formano un tutt'uno - accomunato dalla parentela con
il clan Sheridan.
- Gli Sheridan sono Nomadi da secoli e sono originari di Limerick, in
Irlanda. La maggior parte di loro è nata in UK e ha documenti britannici.
Molti hanno legami antichi con questa parte dell'Essex, avendo vissuto nel
passato nelle aree di Grays, Thurrock, Prittlewell, oppure a Brentwood,
Romford and Chelmsford, ed in altre parti della regione.
- Tradizionalmente, gli Sheridans sono commercianti di mobilio (sia antico
che nuovo), anche se recentemente alcuni hanno differenziato la propria
attività, gli Sheridans hanno viaggiato nel passato in tutta la Gran
Bretagna. Dopo le severe limitazioni sul modo di vita nomade introdotte alla
Legge criminale della giustizia di l994, hanno limitato i loro viaggi.
- A seguito della circolare governativa che favoriva l'acquisto delle aree
di sosta (che nel contempo liberava i comuni dalla predisposizione e cura di
queste aree), gli Sheridans iniziarono a comprare terreni ad Oak Lane, dove
Nomadi e Viaggianti risiedevano da oltre 40 anni.
- Crescendo la pressione sul tradizionale modo di vita nomade, venne
acquistata la terra in località Dale Farm. Questo includeva le aree per
servizi e per le attività lavorative. Vennero rimosse tutte le carcasse
delle autovetture e migliaia di pneumatici abbandonati.
- L'area è stata poi suddivisa in lotti, che negli ultimi quattro o cinque
anni hanno dato a Dale Farm l'aspetto attuale. I grossi caravans hanno
lasciato il posto a chalets e case mobili e l'aea esterna completamente
recintata.
- Essex Fire and Rescue ha recentemente restaurato e rinnovato gli idranti
nella zona, incluso uno a Dale Farm, nella proprietà di Patrick Egan e della
sua famiglia (non incluso nell'appello, perché la sua area ha il permesso di
sosta).
- Vorrei sottolineare che spesso ci si riferisce erroneamente a Dale Farm
come ad un accampamento. Può essere più precisamente descritto come un
villaggio o un quartiere, con caratteristiche e sviluppi simili a quelli
degli adiacenti Oak Road e Gardeners Lane North.
- Molti di quanti hanno visitato recentemente Dale Farm, incluso Ministri,
autorità e membri della Commission for Racial Equality, hanno espresso la
loro positiva sorpresa per l'aspetto ordinato e civile che permea tutta
l'area.
- Tutti hanno rimarcato l'assurdità che questa area che conta 86 case
venga rasa dalle ruspe.
- Quest'estate molti, se non la maggior parte dei lavoratori attivi, sono
in Francia, in Germania ed in Spagna, dove loro hanno registrato aziende ed
attività lavorative. A Dale Farm rimangono gli anziani e i bambini piccoli,
continuando la popolazione attiva i propri commerci.
- Tra quanti rimangono, molti hanno problemi di salute. Buon numero di
loro, sono nell'elenco del Comune di Basildon del 15 luglio 2005 e
successivi. Questo elenco detto Date Protection Act, fornisce strumenti e
aiuto medico a chi ne ha bisogno.
- Messi sulla strada, gli Sheridans perderanno assistenza medica,
frequenza scolastica e gli altri benefici della comunità sedentaria,
garantita al resto della popolazione. Ciononostante, mantengono la loro
cultura dell'auto-aiuto e di curare anziani e malati, oltre ai giovani,
naturalmente.
- Questa coesione è stata messa a dura prova da tante difficoltà e il
minacciato sgombero da Dale Farm rischia di compromettere l'equilibrio e la
sopravvivenza del clan.
- Di fronte alle difficoltà attuali e passate, gli Sheridans hanno saputo
mantenere la loro unità e leadership. Le voci del Comitato dei Residenti,
portate da Richard Sheridan e Kathleen McCarthy, sono state ascoltate in
diverse riunioni e comitati, sino ai ministeri [...] Hanno anche preso parte
a diverse riunioni locali e sono stati ascoltati da Peace & Progress, the
Gypsy Council, UK Association of Gypsy Women, Gypsy & Traveller Affairs, the
Irish Travellers Movement 2006, the National Travellers Action Group and the
UK Gypsy, Traveller and Roma Forum, Jewish Socialist Group, Jewish Peace
Group, Roma-Panjabi Group, PakiTV, Rokker Radio (in alcuni casi sono stati
cooptati come membri onorari). Sono stati inoltre coinvolti in Helsinki
Watch, Washington Advocacy Project, International Alliance of Inhabitants,
Peace News, Ireland From Below, Anti-Fascist League e diversi gruppi
anti-razzisti e associazioni romani collegate all'European Roma and
Traveller Forum di Strasburgo. Dale Farm si è poi gemellato con il più antico
quartiere Rom d'Europa: Sulukule ad Istambul.
- L'unico desiderio dei proprietari e dei residenti di Dale Farm è
ottenere permessi permanenti per le loro case, cosa che regolerebbe la loro
situazione e rimuoverebbe la minaccia di sgombero che pende da anni sulla
comunità. Decisione che nasce dalla testarda volontà di Mr Malcolm Buckley,
capogruppo Tory nel Consiglio comunale di Basildon, che prevede lo
stanziamento di £2,9 milioni per "ripulire" l'area dalle carovane senza
autorizzazione (eufemismo per le famiglie Nomadi e Viaggianti). Il partito
Laburista ha definito questa decisione come razzista e la stessa è
attualmente soggetta a un Giudizio di Revisione della Commissione per
l'Uguaglianza Razziale, che si pronuncerà il 13 novembre.
- Siamo stati incoraggiati dal recente parere del Judicial
Review per Hovefields Drive, un sito più piccolo che ha avuto uno sviluppo
simile, e dall'altra soluzione adottata a Gipsy Hill, in forma di
pianificazione quadriennale. Sostanzialmente, il Consiglio di Basildon
colpevole di non aver provveduto alla sua parte allo sviluppo di Dale Farm,
trincerandosi dietro la scusa del mancato rinnovo dei permessi di sosta.
- Nel caso di Dale Farm, il Vice Primo Ministro John Prescott ha proposto
l'alternativa della sistemazione nella vicina area di Pitsea. Il Consiglio
di Basildon ha preventivamente negato il permesso di sosta per l'area di
Pitsea. Si aggiunga che il deputato locale, John Baron (Tory) si è
lungamente opposto a questa soluzione, promuovendo invece una petizione
anti-zigana.
- D'altra parte, la proposta di Pitsea è tuttora sul tavolo e alla luce
dei possibili sviluppi, chiedo che si appronti un piano di soggiorno della
durata di quattro anni. Un piano pluriennale, come a Gipsy Hill,
sbloccherebbe la situazione.
- C'è un largo accordo di opinioni che una sistemazione alternativa è
sempre meglio del puro e semplice sgombero di Dale Farm. Billericay and Wickford Primary Health Care Trust
ha ammonito sull'uso della forza pubblica, la distruzione delle case
porterebbe inevitabilmente traumi se non ingiurie fisiche, con bambini e
anziani particolarmente vulnerabili. Una precedente valutazione degli
ispettori affermava che azioni simili possono portare alla rivolta civile. Cathleen McCarthy
ha espresso il timore che dei bambini possano essere uccisi.
- Un ulteriore problema è dato dall'impiego da parte del comune della
compagnia Constant & Co., che ha gestito operazioni simili in UK. Nel
recente passato, Constant & Co ha più volte violato i diritti di
proprietà e di sicurezza, invadendo e demolendo alloggi sotto protezione del
giudice. A Chelmsford e Hertsmere ha messo in pericolo la vita dei residenti
e distrutto, oltre agi alloggi, anche tutte gli effetti personali degli
occupanti.. Tutto questo è stato ripreso da video-camere e portato come
prova in tribunale. Questa azienda ha ignorato ripetutamente le norme di
sanità e sicurezza e non dovrebbe, in alcune circostanza, essere collegata
da un'autorità pubblica.
- La mancanza di un piano regolatore, specialmente in una località che è
parte della Cintura verde (greenbelt) può sicuramente essere motivo
di preoccupazione. Ma la risposta di Mr
Buckley è assolutamente sproporzionata e basata su criteri razzisti.
- Se, contrariamente al buonsenso, Constant & Co dovesse operare nella
zona, nonostante la presenza di testimoni di Human
Rights Monitors (il deputato Nick Harvey e l'attrice Vanessa Regrave
si sono offerti volontariamente per questo compito) violerebbe il
primario diritto allo studio dei bambini lì residenti, e porterebbe alla
chiusura della locale scuola dell'obbligo a Crays Hill.
- Lo sgombero, ovviamente, non risolverebbe "il problema" da nessun punto
di vista, escluso quello dei politici che seguendo l'esempio del BNP (British
National Party - estrema destra) hanno usata la carta zingara o razziale per
guadagnare voti. Semplicemente, porterebbe alla fioritura di un'altra o di
diverse Dale Farm. Da qualche parte dobbiamo pur vivere.
[...]
Se non vi siete stancati ancora, ci sono
molti articoli che illustrano nel tempo la situazione di Dale Farm.
Di Fabrizio (del 02/08/2006 @ 10:23:21, in casa, visitato 1674 volte)
28 luglio 2006 - Uno zingaro ha vinto l'appello per rimanere, lui e la sua
famiglia, nel sito da dove il consiglio comunale ed i residenti invano hanno
cercato di sfrattarlo.
L'Ispettore incaricato ha deciso oggi che Richard Smith, sua moglie Margaret
e i loro cinque figli possono rimanere nell'appezzamento ai margini di
Werrington Bridge Road, a Newborough, Peterborough.
Il signor Smith ha combattuto cinque anni per tenere i suoi quattro
caravan sull'appezzamento, incontrando la costante opposizione del Newborough
Fen e della Milking Nook Neighbourhood Watch Residents' Association.
L'associazione ritiene che il sito sia antiestetico e vari l'aspetto e il
carattere generale dell'area di Werrington Bridge Road.
Viceversa, l'Ispettore Lucy Drake ha sentenziato che la famiglia Smith può
restare dov'è, se rispetterà una serie di condizioni.
Nel suo rapporto di 15 pagine è scritto:
"Per diverse ragioni, trattasi di un'area adatta ad un piccolo gruppo
familiare. Invece il danno apportato al carattere e all'aspetto della zona
sarebbe un danno limitato. C'è un grande bisogno di luoghi di sosta nell'area e,
in aggiunta, che incontrino i particolari bisogni di una famiglia.
Per controllare il grado di impatto, e superare le preoccupazioni del
consiglio comunale riguardo i futuri sviluppi, è necessario imporre condizioni
restrittive al numero delle carovane, che non devono essere più di quattro."
Il rapporto inoltre dichiara che le barriere che circondano il luogo devono
essere ispessite per fornire una selezione migliore. Nessun veicolo che superi
le 7,5 ton. avrà il permesso di fermarsi e nessuna illuminazione esterna potrà
essere installata, senza l'approvazione del consiglio comunale.
Nick Harris, della Newborough Fen Association, dice di essere contrariato
della decisione, ma non sorpreso. Aggiunge: "Abbiamo speso tempo e denaro in
questa disputa. Ora inviterò il signor Smith ad applicare lo schema della
Neighbourhood Watch, così da vivere in armonia."
Dice Richard Smith: "Ovviamente sono contento di aver ottenuto il permesso di
sosta. Vorrei ringraziare tutti quanti mi hanno appoggiato. Voglio anche
aggiungere che la mia famiglia è più che contenta di far parte della comunità
locale e di applicare le regole di Werrington Bridge Road."
Un documento del Consiglio Cittadino di Peterborough recita: "Il consiglio
è molto deluso per questa decisione, che ritiene fallace sotto diversi aspetti,
probabilmente per un fraintendimento sulle prove presentate. Le opinioni
dell'ispettore contraddicono le conclusioni della ricerca effettuata nella
contea, ricerca svolta da esperti in materia e che conoscono le esigenze della
comunità nomade e viaggiante."
Per questo il consiglio intende ricorrere in appello.
Di Fabrizio (del 30/07/2006 @ 10:00:55, in casa, visitato 2787 volte)
I leaders romani si incontreranno in settimana in Polonia per commemorare il massacro avvenuto nel settore zingaro del campo di Auschwitz.
La notte tra l'1 e il 2 agosto 1944 fu il culmine del genocidio dei Rom, che lasciarono 500.000 morti in Europa.
La soluzione finale imposta dai nazisti e dai loro alleati, non fu però un fatto isolato. Il migrare dei Rom incontrò persecuzioni e repressione quasi dappertutto nel loro secolare vagare in Europa.
Storicamente, uno dei punti di entrata in Europa fu l'impero bizantino e la sua capitale Costantinopoli. Nel XX secolo, i Rom arrivarono dal quartiere Sulukule di Istambul [...]. In migliaia hanno vissuto nella locale mahala. E' il più antico insediamento Rom in Europa di cui si abbia notizia - oggi minacciato di demolizione per far spazio a nuovi sviluppi urbani.
I Rom di Sulukule hanno dato il via ad una campagna per salvare le loro case. Dicono che il quartiere è un patrimonio storico, che conta 800 anni - e che va preservato come sito storico romani. Contano sull'appoggio dell'UNESCO e di altre istituzioni internazionali al loro progetto.
Contemporaneamente, i Rom di Sulukule intendono gemellarsi con Dale Farm, il più esteso insediamento nomadico in Inghilterra, un villaggio attuale minacciato dalle ruspe.
Martedì 1 agosto, entrambe le comunità si ritroveranno a ricordare la distruzione del settore zingaro di Auschwitz. Nella speranza di riuscire a revocare la distruzione attuale delle loro case e vite.
Di Fabrizio (del 29/07/2006 @ 10:19:34, in casa, visitato 2627 volte)
Questa è una LETTERA APERTA inviata da UK Association of Gypsy Women (UKAGW) allo Scottish Executive and Perth & Kinross Council per esprimere preoccupazione sul sito a Bobbin Mill Pitlochry.
Bobbin Mill è stato il risultato del "Tinker Experiment Programme", sviluppato negli ultimi 60 anni. [...]
I residenti del sito vivono oggi in condizioni peggiori di quando inizio il Programma Sperimentale nel 1947. Miss Rosanna McPhee (di UKAGW) risiede lì ed opera instancabilmente per segnalare le inumane condizioni dei residenti.
Perth & Kinross Council è a conoscenza della storia di Bobbin Mill. L'Esperimento consta, se così si può dire, in capanne di 60 piedi per 18 (circa 18 metri per 5,5 metri ndr.) da trasformare in 4 dimore. La struttura è stata costruita e gestita con appalti al risparmio. Nota: la documentazione portata mostra come le strutture non corrispondano ai criteri minimi di legge per l'abitabilità.
La crescita delle famiglie ha obbligato a risiedere in nuove baracche e roulottes, poste dalle stesse famiglie. Acqua, sistema fognario, elettricità, le stesse vie interne di comunicazione, sono inadeguate, ma non sono state più prese in considerazione dal Programma Sperimentale. Le famiglie coinvolte nel Programma Sperimentale vi risiedono in qualità di inquilini dell'autorità locale. Riteniamo detta autorità come negligente verso il proprio dovere di curare i residenti del Programma.
Miss Rosanna McPhee e Mr Shamus McPhee hanno ricevuto entrambe una notificazione dal Consiglio di Perth & Kinross per "Non pagamento della Tassa Consigliare". I McPhee sono disoccupati da anni a causa di malattie contratte nelle condizioni di vita a Bobbin Mill.
Per questa ragione hanno da tempo presentato un'ampia documentazione che sancisce la loro invalidità, e di conseguenza per poter usufruire dei benefici di legge. Purtroppo l'impressione è che questa documentazione sia andata persa.
UKAGW si appella affinché la documentazione venga presa in considerazione dagli enti preposti e che venga ritirata la richiesta di pagamento.
Siamo assolutamente preoccupati che la gente possa essere trattata in maniera così inumana dai loro cosiddetti soci e sia obbligata a pagare servizi che non hanno mai potuto utilizzare. E' quello che si dice aggiungere il danno alla beffa.
Mr McPhee Senior è stato un eroe nella II guerra mondiale, servendo Lord Mountbattan nella Royal Navy. Al ritorno con tutta la sua famiglia, si è visto rinchiudere in un "Tinker Experiment Programme" che replicava aspetti della strategia del III Reich.
Quel Programma e la sua natura discriminatoria proseguono sino ad oggi. Crediamo, senza pregiudizio alcuno, sia nostro dovere sottolineare e portare all'attenzione il trattamento di Nomadi e Viaggianti in Scozia.
UKAGW richiede una missione esplorativa dei propri partners USA a Pitlochry, per realizzare un rapporto da inviare al Ministro Ruth Kelly, Yvette Cooper vice Ministro, alle istituzioni locali, all'UK Federation Romany Gypsies & Irish Travellers, alle Nazioni Unite, al Consiglio Europeo, all'European Roma Traveller Forum di Strasburgo, a International Roma Women’s Network di Strasburgo, alCentre on Housing Rights & Evictions di Ginevra, all'European Union Monitoring Centre di Vienna, all'Advocacy Project Washington DC USA.
Potete aderire alla petizione, comunicandolo via mail a Jack McConnell, Malcolm Chisholm e Bernadette Malone del governo locale, e facendocelo conoscere:
UK Association of Gypsy Women
Di Daniele (del 26/07/2006 @ 10:39:16, in casa, visitato 2370 volte)
Il 19 luglio 2006, l'organizzazione internazionale per i diritti umani,
Centre on Housing Rights and Evictions (COHRE) e la European Roma Rights Centre
(ERRC), hanno fatto un appello per bloccare lo sfratto pianificato dei rom di
via
Dobri Jelyazkov a Sofia, indirizzandolo al Presidente ed al Primo Ministro
della Bulgaria.
Il 12 luglio 2006, l'autorità distrettuale ha mandato delle missive a sedici
famiglie rom che abitano in via Dobri Jelyazkov, a Sofia, richiedendo loro di
lasciare le loro case entro 10 giorni o il comune emmetterebbe un ordine di
sfratto sommario, malgrado il fatto che le comunità hanno vissuto in questo
terreno per molte generazioni. In mancanza di ragionevoli giustificazioni,
adeguato preavviso, consultazione con le famiglie colpite, risarcimento e tutte
le condizioni per un alloggio alternativo e supporto sociale per le famiglie,
tale sfratto ammonterebbe a una grossa violazione degli obblighi della Bulgaria
ai sensi della legge internazionale dei diritti umani.
Di Fabrizio (del 25/07/2006 @ 10:16:26, in casa, visitato 1778 volte)
I consiglieri comunali ammettono: occorrono altri siti
20/07/06 - By Nicola Rider
IL POLIZIOTTO staziona davanti al Mole Valley District Council', in attesa che inizi la discussione su come creare più siti. E' stato chiamato lì per paura delle proteste che potrebbero esserci durante la seduta.
Ma non ci sono segni di agitazione da parte dei residenti, alla possibilità di un nuovo sito a Barnett Wood Lane ed all'allargamento di quelli di Dorking e Mickleha, che sono le proposte comunali.
Ai consiglieri del comitato è stato chiesto di proporre tre allargamenti di siti preesistenti e di un nuovo sito, da presentare al consiglio martedì scorso. Soprattutto, il comitato consiliare ha accolto favorevolmente l'ipotesi di migliorare le aree di sosta a Mole Valley.
Il consigliere David Walker (Con. Bookham North) dice: "Ho pensato a lungo che la comunità viaggiante e nomadica sia sotto-servita di aree di sosta".
Aggiunge il consigliere Jean Pearson (Con. Capel, Leigh and Newdigate): "E' del tutto evidente che spetta al consiglio di provvedere a nuovi luoghi di sosta, dobbiamo identificarli e/o migliorarli".
Ma la consigliera Penny Hedgeland (Con. Leatherhead North) obbietta che i residenti di Barnett Wood non gradirebbero la scelta comunale.Dice "Condivido la scelta di individuare nuove aree, cosa di cui c'è bisogno da tempo. Ma tutte le proposte devono essere riviste singolarmente". "Ci sono ampie ragioni perché alcune scelte non siano approvate".
"La scelta di quel sito porterebbe svantaggi alla comunità".
"E' il Governo che ci incoraggia ad indicare le assegnazioni, per ovvii motivi di sanità, ed è questa la situazione a North Leatherhead. Se l'area viene sovraccaricata, questo può portare a ridurre le assegnazioni [...] "Le assegnazioni avvengono ai confini della città, e non sono un buon biglietto da visita". "Quante persone penseranno due volte prima di comprare una casa o avviare un'attività a Leatherhead? Tutto ciò sminuisce il potenziale economico dell'area."
Hedgeland termina dicendo che comunque l'area non sarebbe adatta alla sosta di Nomadi e Viaggianti. Dice "La qualità dell'aria è bassa, perché l'area è interessata da 14 linee di traffico pesante. E' pericolosa per chi va a piedi e per i bambini che giocano".
In alternativa, Hedgeland e Tim Hall (Con. Fetcham West) propongono di abbandonare l'idea di Barnett Wood e di optare per due siti a Salvation Place, nello stesso distretto.
Il comitato ha concordato sulla proposta della consigliera Margaret Cooksey (Lib Dem, Dorking South) di coinvolgere nella consultazione le comunità ed i residenti.
Ora il consiglio cercherà di valutare la possibilità di estendere i siti già esistenti a Conifer Park, Ranmore Road, Dorking; Brambledown, Coldharbour Lane, Dorking; Travellers Rest, Mickleham e Salvation Place, Leatherhead.
Di Fabrizio (del 14/07/2006 @ 10:43:22, in casa, visitato 2263 volte)
Brutte notizie anche dalla Turchia, per quanto riguarda la politica della casa e i Rom. Il giornalista freelance Bertil Videt riporta sulla volontà di abbattere l'intero quartiere storico di Sulukule, abitato prevalentemente da Rom. Secondo quanto riportato, le autorità comunali hanno già stretto un accordo in tal senso.
In questa operazione sarebbero nel mirino 529 appartamenti e 42 negozi, per un totale di 703 persone, con diritto di residenza, 287 dei quali vivono nel quartiere e 416 altrove.
La municipalità offrirebbe questo tipo di concordato:
- I proprietari di edifici che saranno demoliti, possono acquistare casa nello stesso quartiere, ad un prezzo stabilito e TOKI (l'assessorato alla casa).
- I proprietari saranno risarciti.
- I proprietari possono anche trasferire i loro beni a TOKI e ottenere una casa popolare in un altro punto della città.
- Quanti sono coinvolti, possono comperare casa da TOKY
C'è la necessità di assistenza legale immediata, e di coordinamento tra i quartieri che attraversano la stessa situazione.
Özhan Önder and Bertil Videt, 13 July 2006.
Di Fabrizio (del 09/07/2006 @ 09:00:08, in casa, visitato 1474 volte)
Il Consiglio cittadino di York adopererà i primi £.30.000 dei fondi assegnati
dal governo, per rinnovare tre campi sosta: [...] James Street, Water Lane in Clifton
e Osbaldwick.
I lavori dureranno due anni e comprenderanno l'adeguamento dei collegamenti
elettrici in James Str., il rinnovo delle aree di sosta e la sostituzione delle
porte e l'installazionie di recinzioni e la messa a drenaggio del terreno negli
altri tre terreni.
Steve Waddington, a capo dei servizi alloggiativi del consiglio, precisa: "E'
importante costruire e parlarne pubblicamente, perchè la comunità di nomadi e
viaggianti è uno dei gruppi etnici più socialmente escluso, deprivato e isolato
in UK."
[...]
L'anno scorso, il governo annunciò che c'erano fondi disponibili per il
rinnovo e la costruzione di nuovi spazi.
Il consiglio ha presentato un'offerta di £. 402.220, di cui concorrerà per il
25%.
Questa settimana è giunta conferma che i fondi governativi saranno così
assegnati: £. 156.765 per il 2006/07 e £144.905 per il 2007/08: £. 301.670 in
totale.
LO scopo è di assicurare che le aree di sosta incontrino le necessità della
comunità viaggiante, come pure stabilire che tipo di piano di rinnovo sia
necessario per migliorare la qualità di vita.
Il programma è stato discusso sin dall'estate scorsa e la discussione
pubblica ha ottenuto un incredibile 92,3% di pareri favorevoli.
Il consiglio si è impegnato a continuare la politica del confronto anche in
seguito.
Di Fabrizio (del 05/07/2006 @ 10:13:49, in casa, visitato 2693 volte)
Anche in Bulgaria si verificano sgomberi di massa nei quartieri abitati da
Rom, a Sofia nei quartieri Batalova Vodenica, Hristo Botev, Zaharna fabrica e
Evropa.
L'anno scorso venne eletto sindaco di Sofia l'ex generale
Boiko Borissov, personaggio che riassume in sé molte caratteristiche della
nuova classe politica dell'Europa dell'Est: già a capo dei servizi segreti nel
periodo comunista, si è riciclato nello slogan "legge ed ordine". Durante le
scorse elezioni si è schierato come indipendente contro il candidato socialista,
ottenendo quasi un suffragio di voti.
A Sofia ci sono diversi quartieri abitati da Rom, e da tempo si parlava del
loro risanamento. I contributi della Comunità Europea non sono stati mai spesi.
Come spesso accade si ritiene più redditizio sgomberare l'intero quartiere che
solleva diversi appetiti immobiliari.
Le vertenze durano ormai da mesi, ma il comune non ha mai dato udienza alle
associazioni che chiedevano garanzie per gli abitanti e un piano di
riqualificazione civica delle aree.
Attualmente non ci sono ancora stime su quante siano le famiglie coinvolte, e
quante siano già senza più un tetto. Le associazioni coinvolte tuttora chiedeno
una moratoria degli sgomberi o quantomeno che vengano spostati più in avanti.
Varie da Roma Network
Di Fabrizio (del 28/06/2006 @ 12:34:44, in casa, visitato 2632 volte)
Da Nadejda
Demeter
Secondo dati
raccolti dalla nostra organizzazione, l'amministrazione di Kalingrad (vedi
14/2/06) ha assunto la decisione dello scorso febbraio di demolire il
quartiere rom. La motivazione è la lotta contro il traffico di droga e l'assenza
dei documenti di proprietà delle case del villaggio di
Dorozhny, che è abitato dagli anni '60.
Secondo quanto a nostra conoscenza, i casi di
droga sono isolati, mentre l'assoluta maggioranza degli abitanti non ha niente a
che fare con essa.
Nel pratico, tutti gli abitanti di
Dorozhny hanno il permesso per
viverci. Sono case donate loro dalle autorità sovietiche alla fine degli anni
'60,al tempo del decreto che aboliva il nomadismo. Nel 2001 le autorità
regionali registrarono le proprietà, ma il decreto venne annullato dopo un
intervento di Georgy Boos, governatore della regione alla TV; durante il quale
promise di "sradicare la criminalità nel villaggio col fuoco". Riteniamo che la
vera ragione risieda negli appetiti commerciali che sollevano quelle aree.
Per preparare la popolazione locale alle
demolizioni i giornali e la TV ha da tempo aperto una campagna sul traffico di
droga nel villaggio. Il passaggio successivo è stata la decisione del tribunale
di demolire le case.Contemporaneamente le autorità hanno cominciato a vendere i
terreni espropriati.
Dopo la demolizione di 40 stabili, 150 persone,
inclusi bambini piccoli, si sono ritrovati per strada. Tutti cittadini della
Federazione Russa e tutti col permesso di residenza. Ci sono stati anche scambi
"legali" di passaporti, per cui i giovani sino a 14 anni hanno perso la loro
residenza. Alcuni hanno la fotocopia dei vecchi passaporti registrati a
Dorozhny. Non ci risulta che le
famiglie espulse abbiano avuto alcuna forma di compensazione, ma attualmente
siano sistemate in tende in un'area militare. Le autorità stanno tentando di
rilocarle in villaggi lontano, ma la fama di spacciatori di droga vanifica gli
sforzi. Al momento le aree della milizia sono poste a 2/300 km. da Kaliningrad,
mentre Dorozhny si trovava a solo 2 km.
Se questa non è deportazione, come chiamarla? Si
sta negando il principio costituzionale che garantisce a ogni cittadino un posto
dove vivere. Le immagini delle demolizioni, della presenza della milizia armata,
del rogo delle case, del disorientamento degli anziani, del pianto dei bimbi,
ricordanoil comportamento dei nazisti durante a II guerra mondiale.
Siamo sicuri che il problema dello spaccio di droghe possa essere risolto con
sistemi legali. I criminali vanno puniti, ma senza che le loro colpe ricadano su
un'intera etnia.
Nel contempo azioni simili stanno accadendo ad
Arcangelo, a Volgograd (dove recentemente sono stati uccisi due Rom) nella città
di Iskitim nella regione di
Novosibirsk (dove diverse case rom sono state date alle fiamme e ci sono stati
diversi morti, tra cui una ragazzina di 8 anni).
Lo stesso sta accadendo a
lianovsk and Yaroslval. DEputati, sindaci, governatori e giudici, tutti si
appellano alle procedure legali, richiedendo deportazioni, pogrom, massacri ed
incendi. Le espulsioni vengono mostrate in TV senza alcun commento, come misure
dettate da disperazione. Resta la speranza che i casi menzionati siano solo una
coincidenza e non una campagna pianificata contro questo gruppo etnico. Sono
comunque necessarie misure urgenti per fermare queste azione e speriamoche
vengano prese con urgenza.
Contact information:
Nadejda Demeter
Federal Ethnic-Cultural Russian Roma Authonomy
109428, RYAZANSKIJ Prospekt, 39, build 1.
Moscow. Russian Federation.
Tel.: +7-095-171-87-18 / +7-095-735-40-10
Fax: +7-095- 171-87-18
E-mail:
demetera@mtu-net.ru
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