Anche in Bulgaria si verificano sgomberi di massa nei quartieri abitati da
Rom, a Sofia nei quartieri Batalova Vodenica, Hristo Botev, Zaharna fabrica e
Evropa.
L'anno scorso venne eletto sindaco di Sofia l'ex generale
Boiko Borissov, personaggio che riassume in sé molte caratteristiche della
nuova classe politica dell'Europa dell'Est: già a capo dei servizi segreti nel
periodo comunista, si è riciclato nello slogan "legge ed ordine". Durante le
scorse elezioni si è schierato come indipendente contro il candidato socialista,
ottenendo quasi un suffragio di voti.
A Sofia ci sono diversi quartieri abitati da Rom, e da tempo si parlava del
loro risanamento. I contributi della Comunità Europea non sono stati mai spesi.
Come spesso accade si ritiene più redditizio sgomberare l'intero quartiere che
solleva diversi appetiti immobiliari.
Le vertenze durano ormai da mesi, ma il comune non ha mai dato udienza alle
associazioni che chiedevano garanzie per gli abitanti e un piano di
riqualificazione civica delle aree.
Attualmente non ci sono ancora stime su quante siano le famiglie coinvolte, e
quante siano già senza più un tetto. Le associazioni coinvolte tuttora chiedeno
una moratoria degli sgomberi o quantomeno che vengano spostati più in avanti.
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