Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
Semplice: non lo faccio per essere alla moda!

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L'essere straniero per me non è altro che una via diretta al concetto di identità. In altre parole, l'identità non è qualcosa che già possiedi, devi invece passare attraverso le cose per ottenerla. Le cose devono farsi dubbie prima di potersi consolidare in maniera diversa.

Wim Wenders
-

Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Fabrizio (del 04/08/2008 @ 08:54:57, in sport, visitato 2697 volte)

Da British_Roma

Londra, 27.7.2008, 15:03, (Daily Mail - VIDEO) Billy Joe Saunders è in missione. Da un sito di Viaggianti ad Hatfield ai Giochi Olimpici di Berlino, il teenager andrà in Cina come portabandiera della comunità Romani e del rinascimento della boxe britannica.

VIDEO Sky News Sport about Billy Joe Saunders

Ma Saunders ha anche una crociata più personale dopo l'assenza della sua ragazza Ruby e di suo fratellino Billy Joe Jnr dai Giochi, che lo sprona a portare a casa una medaglia d'oro.

A 18 anni è il membro più giovane degli otto componenti della squadra che competerà ai giochi, Saunders ha speso settimane navigando in internet cercando di trovare una stanza per la sua famiglia, ma senza successo.

[...] Un Viaggiante non ha mai gareggiato nel più grande evento sportivo del mondo, ma Saunders farà la storia diventando il più prominente di una famiglia di pugili la cui storia va indietro sino al bisnonno 96enne che si batteva nelle fiere.

La sua emersione come candidato alla medaglia nei pesi welter è solo una delle storie di successo nella squadra GB che, grazie ai nuovi fondi versati in visione di Londra 2012,vanta otto contendenti appena quattro anni dopo che Amir Khan andò da solo ad Atene e ritornò con una medaglia d'argento.

Sono il primo viaggiante che si è mai qualificato per i giochi Olimpici," ha detto Saunders. "Come gli asiatici, i neri ed altri gruppi di persone, i viaggianti hanno questa immagine, ma voglio comportarmi bene e voglio che la gente sia orgogliosa di me."

"Ho conosciuto dei viaggianti ragazzi che sarebbero stati un milione di volte meglio di me se avessero continuato. Non è una strada facile. L'ho presa, ma faccio pugilato da 13 anni e questo è quello che conta. E' più di un titolo mondiale. Le Olimpiadi sono la cosa più grande del pianeta."

"E' grande essere un portabandiera. La mia famiglia è sulla luna. La boxe è nel mio sangue da quando son nato. Mio padre era un pugile e mio bisnonno combatté sui ring delle fiere. Era un campione."

"A volte se ne dimentica, ma ancora mi passa qualche consiglio. Conosce l'argomento. Era uno sport totalmente differente, ma ancora devi avere il coraggio ed il cuore per salire sul ring.

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Di Fabrizio (del 04/08/2008 @ 08:46:23, in Europa, visitato 1824 volte)

Da Bulgarian_Roma

Le dichiarazioni secondo cui ci sarebbe un boom demografico tra i Rom e che questi contano sull'assistenza sociale sono un mito, mostra una ricerca dell'Open Society Institute pubblicata sulla guida informativa "Rom in Bulgaria", ha riportato mercoledì il sito Mediapool.bg.

Uno degli autori della pubblicazione, Aleksei Pamporov, ha spiegato che c'è un incremento attuale nel numero dei Rom comparandolo al resto della popolazione in Bulgaria, ma nessun boom demografico. Nel 2001 una donna Rom dava alla luce in media 3,5 bambini, ed ora il numero è di 2,7. Nel periodo 2001-2007 la popolazione Rom è cresciuta dell'1% in confronto all'intera popolazione.

Pamporov ha detto che attualmente i Rom sono circa 426.000. Erano 370.908 nel 2001.

Così per l'impiego, Pomparov ha spiegato che il 51% di loro svolge qualche tipo di lavoro. Nel 1994 quelli che lavoravano erano soltanto il 27,5%.

Spesso i Rom trovano lavoro nelle costruzioni, agricoltura, servizi pubblici e vendita al dettaglio. Il 49% degli intervistati ha indicato il proprio salario come principale fonte di reddito, il 13,1% la pensione, il 9,9% lavoro temporaneo, il 7% pensione di invalidità, il 6,3% assistenza sociale, il 5,7% assegni familiari, il 3,2% affari privati, l'1,8% indennità di disoccupazione, 1,8% traffico di scarti, erbe e funghi, e l'1,3% lavoro all'estero.

Il livello di analfabetismo tra le donne Rom è doppio rispetto agli uomini. Le cifre sono 10,7% tra gli uomini e 20,1% tra le donne.

Il 38,7% delle donne ha la licenza elementare e circa la stessa percentuale la licenza media. Solo il 4,1% ha istruzione secondaria. D'altra parte, il 30,7% degli uomini Rom ha la licenza elementare, il 42,9% la licenza media ed il 15,7% si è diplomato alle superiori.

Toni Tsvetanova/bnn/

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Di Fabrizio (del 03/08/2008 @ 09:26:14, in Regole, visitato 1823 volte)

Da Roma_Francais

24 luglio 2008 Virginie Verdier-Bouchut / Proximum - L'Alta Autorità di lotta contro le discriminazioni e per l'uguaglianza (Halde) ha stimato, in una delibera dello scorso 7 luglio, che è discriminatorio rifiutare la consegna d'una carta nazionale d'identità (CNI) a persone della comunità della gens du voyage giustificandolo perché domiciliati su "un terreno non adatto alla costruzione". Queste persone, "di nazionalità francese, installati da 10 anni su un terreno non edificabile, avevano costruito senza autorizzazione una baracca. A proposito, una decisione del giudice aveva constatato l'illegalità della costruzione e ne aveva ordinato la demolizione. In base a questo, il prefetto ha rifiutato di rinnovare la loro CNI stimando che non si giustificasse il domicilio". Secondo la Halde, "la carta nazionale d'identità viene rilasciata senza condizione di età dai prefetti e sotto-prefetti a tutti i Francesi che ne facciano domanda nel distretto nel quale sono domiciliati o hanno residenza, o, se necessario, nel quale si trova il loro comune di riferimento. Essa è rinnovata alle stesse condizioni." [...] La prova del domicilio o della residenza è stabilita da qualsiasi mezzo, in particolare dalla produzione di un titolo di proprietà, di un certificato di pagamento, di una ricevuta d'affitto, del gas, dell'elettricità o del telefono o di un attestato di assicurazione dell'alloggio (decreto 55-1937 del 22 ottobre 1955 modificato dal decreto 2007-893 del 15 maggio 2007 che istituisce la carta nazionale d'identità).

Gli interessati avevano unito alla loro domanda di rinnovo della CNI, copia del titolo di proprietà, avvisi di pagamento EDF e Télécom. Pertanto, portavano la prova di un domicilio reale nel comune, sola condizione posta dal testo. Così il prefetto si è basato "su di un criterio apparentemente neutro che ha un effetto discriminatorio sulle persone occupanti dei terreni con delle installazioni precarie e che appartengono maggiormente alla comunità della gens du voyage". A seguito delle osservazioni dell'Alta Autorità, il prefetto ha deciso di rivedere la sua decisione ed ha finalmente rilasciato la CNI alla copia interessata.

La Halde ha ugualmente deciso "di portare questa delibera all'attenzione del ministro degli Interni e di invitare quest'ultimo ad elaborare una circolare all'attenzione delle prefetture, ricordando il diritto di tutti alla consegna della carta nazionale d'identità [..] indipendentemente dalle modalità del loro alloggio, anche se temporaneo e senza condizione di forma".

Références : Halde, délibération 2008-157 du 7 juillet 2008 ; article 2 du décret 55-1397 du 22 octobre 1955 modifié par décret 2007-893 du 15 mai 2007 instituant la carte nationale d'identité.

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Di Fabrizio (del 03/08/2008 @ 09:21:49, in Europa, visitato 2616 volte)

Da Czech_Roma

Opinione del Redattore: La motivazione del rimpatrio dei Rom in India è una questione interna alle comunità Rom.
Qualsiasi apporto alla realizzazione di questa meta deve arrivare da quanti sono positivi versoi Rom, ma non da quanti ci vedono come la loro sfortuna e sono contenti di cancellare ogni segno della nostra vita in Europa o altrove

Valery Novoselsky,
Redattore di Roma Virtual Network.

L'estrema destra vuole rilocare i Rom in India By ČTK

Praga, 30 luglio (CTK) - Lidove noviny (LN) ha riportato mercoledì che il Partito Nazionale Ceco vuole riuscire nelle elezioni generali del 2010 con la radicale retorica anti-Romani, formulata in 150 pagine dello studio "La Soluzione Finale al Tema Zingaro nelle Terre Ceche" che sarà presentato tra un mese.

Il nome evoca la Germania nazista e la sua soluzione finale alla questione ebrea, ma i nazionalisti rispondono che non vogliono uccidere i Romani, ma vogliono comprare della terra in India per rilocare lì i Romani, scrive LN.

Il gruppo degli autori dello studio è guidato dal membro di partito Jiri Gaudin e ne fa parte anche la presidentessa Petra Edelmannova, secondo Pavel Sedlacek portavoce del partito, scrive LN.

Scrive sempre LN che si presume che il gruppo sia stato assistito da alcuni esperti dell'"ambiente accademico", che tuttavia hanno richiesto l'anonimato.

Ivan Vesely, presidente dell'associazione Romani Dzeno, ha detto a LN che i Romani "hanno vissuto qui per 500 anni e ancora siamo considerati stranieri".

Sedlacek ha detto a LN che lo studio guarda alla questione Romani in "in maniera completa - dove si è originata e perché nessuno l'ha ancora risolta".

Ha detto che lo studio conclude che il rimpatrio è la sola soluzione possibile dopo che tutti i tentativi di far fronte alla questione sono falliti.

"Dev'essere risolta su basi europee, occorre comprare terra in India e dev'essere data l'opportunità di vivere sulla loro terra seguendo le loro idee" cita LN dallo studio.

Sedlcek ha detto che la parola "finale" collegata allo studio non significa che il partito vorrebbe sterminare i Romani, ma perché la questione dev'essere finalmente affrontata.

Miroslav Mares, esperto di estremismi, ha detto a LN di pensare che i nazionalisti perderanno le elezioni.

"La tematica Romani non è così forte. Secondo i sondaggi non esistono nella società forti pregiudizi anti-Romani, ma (Miroslav) Sladek, che basò la sua campagna elettorale nel 1998 sulla retorica anti-Romani, perse," ha detto Mares.

Sladek era allora presidente dell'estremista Associazione per la Repubblica- Partito Repubblicano di Cecoslovacchia (SPR-RSC).

This story is from the Czech News Agency (ČTK).

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Di Fabrizio (del 02/08/2008 @ 16:30:44, in Europa, visitato 1724 volte)

Da Roma_und_Sinti

DW WORLD.D - DEUTSCHE WELL

I Sinti e i Rom sopravvissuti all'Olocausto ed i loro nipoti questa settimana stanno visitando il campo di sterminio di Auschwitz, come parte di un viaggio educativo progettato per sollevare la consapevolezza storica tra le giovani generazioni

E' la prima volta che giovani ed anziani assieme prendono parte ad un evento di questo tipo in Germania. Trentacinque sopravvissuti all'Olocausto e 20 giovani tra i 16 e i 30 anni viaggeranno verso la Polonia.

Insieme, vecchi e giovani hanno ricordato il 2 agosto 1944 - la data in cui le SS uccisero i 2.900 reduci Rom e Sinti ad Auschwitz. Questo è l'anniversario in cui la comunità commemora i loro morti nell'Olocausto.

I sopravvissuti forniranno anche ai partecipanti la loro guida personale nel giro del campo di Auschwitz-Birkenau durante il viaggio di cinque giorni, che è stato organizzato dal Centro Culturale e di Documentazione dei Rom e Sinti Tedeschi assieme alla Federazione per la Democrazia e la Tolleranza (BfDT).

Collegamento tra passato e presente

"Volevamo dare alle generazioni più giovani l'opportunità di collegarsi alla storia," ha detto Romani Rose, presidente del Consiglio Centrale dei Sinti e Rom.

Andreas Pflock del centro di Heidelberg ha sottolineato l'importanza della dimensione personale.

"I sopravvissuti all'Olocausto passeranno la loro esperienza," ha detto. "Molti della precedente generazione che ha vissuto Auschwitz stanno sparendo, non vogliamo che questa esperienza vada persa."

"E' importante per la generazione più giovane conoscere cosa hanno passato i membri della propria famiglia perché interessa la percezione della loro storia. E' anche un'importante fondamenta per il loro futuro," ha aggiunto.

Pflock ha detto che il viaggio includerà anche un incontro con i componenti dei Rom e Sinti Polacchi, coinvolgendoli nelle discussioni sul loro attuale lavoro politico.

Si stima che circa un milione di Sinti e Rom siano stati uccisi durante il regime nazista. Oggi vivono in Germania tra i 70.000 e gli 80.000 membri della minoranza.

DW staff (jg)

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Di Sucar Drom (del 02/08/2008 @ 12:41:57, in blog, visitato 1601 volte)

Gallarate (VA), Comune e Sinti: tutto bene
E’ passato (quasi) un anno dal trasferimento dei sinti gallaratesi da via De Magri alla periferica area di sosta di via Lazzaretto. E a distanza di quasi un anno, la soluzione provvisoria adottata – e che scadrà ai primi di settembre - sembra accontentare tanto l’am...

Oggi è meglio non dirsi rom per sottrarsi al disprezzo
Questo capita in vari tempi, in diversi Paesi. Non si sa con esattezza quanti siano i Rom residenti in ciascuno Stato. Sappiamo, però, che in alcuni sono numerosi, soprattutto nei Balcani orientali. Ma un numero anco...

Traian Basescu: "voglio che voi sappiate che non esiste l'idea di abbandonarvi"
"Voglio che voi sappiate che non esiste l'idea di abbandonarvi. Capiamo anche parte delle misure prese dal governo italiano ma non possiamo essere d'accordo con un trattamento che sia al di fuori delle leggi europee". Lo ha detto il presidente romeno Traian Basescu ai Rom Rumeni...

Berlusconi difende le impronte
Non c’è «nessuna discriminazione» verso il popolo romeno, anzi c’è «un’attività continuativa di collaborazione tra i due Paesi e tra le rispettive forze dell’ordine». Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi durante una...

Basescu contraddice Berlusconi: "sui Rom non siamo d'accordo"
"E' lontano dalla verità che ci sia un comportamento negativo da parte del governo e del popolo italiano nei confronti della comunità romena in Italia". Silvio Berlusconi, conclude così l'incontro con il presidente romeno, Traian Basescu. Lo fa, cercando di rassicurare il leader di Bucarest, che in Italia non è in atto una discriminazione verso la su...

Giornalisti contro il razzismo
La campagna «Giornalisti contro il razzismo», che nelle scorse settimane ha lanciato l’appello «I media rispettino il popolo rom», continua la propria battaglia per un’informazione rispettosa e deontologicamente corretta. La tappa successiva è la richiesta di adesione ad un glossario che, appunto, ridefinisce le parole più in voga e, secondo i promotori della campa...

Ma che fine ha fatto il ministro Carfagna?
Questa domanda siamo in molti a porcela. Il neo ministro per le pari opportunità in due mesi e mezzo è stata completamente assente sulla questione sinta e rom e non solo. Mentre tutto il mondo ci tacciava di razzismo, la ministra ha determinato una svolta evid...

Palermo, una giornata al mare
Sembrava non aspettassero altro. Ieri mattina si sono svegliati all´alba e hanno atteso pazientemente l´arrivo dell´autobus seduti sulla panchina del parco alle porte della Favorita. Settanta bambini rom, dai cinque ai tredici anni, quasi tutti provenienti dalla ex-Jugoslavia, hanno accolto con entusiasmo le attività della c...

Ancona, Festival Internazionale Adriatico Mediterraneo
Dopo il successo del 2007 torna ad Ancona, dal 30 agosto al 7 settembre 2008, il Festival Internazionale Adriatico Mediterraneo che includerà anche il Festival di musica Klezmer...

Un Ferrara carico di stereotipi
Ci mancava solo Giuliano Ferrara a dipingere con uno sproloquio il rapporto di Thomas Hammarberg, Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa. Ferrara ammette di non conoscere il commissario ma sorprendentemente dopo poche righe afferma il c...

Impronte, il Governo si ferma
Le iniziative che in tutta l’Italia si sono susseguite in queste settimane per contrastare le iniziative del Governo italiano hanno avuto, in parte, successo. Il documento, reso noto dal Ministero dell’Interno, “Linee guida per l'attuazio...

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Di Fabrizio (del 02/08/2008 @ 09:28:36, in Europa, visitato 2093 volte)

Da Roma_Daily_News

Reuters 29 luglio 2008 - L'Italia è stata criticata per i severi provvedimenti contro la sua minoranza Rom. Di seguito alcuni dettagli sui Rom in Europa:

* UNIONE EUROPEA:

- L'esecutivo UE ha fatto pressione sugli stati membri perché offrano migliori condizioni di vita ai Rom, che soffrono di discriminazione.

- La Commissione ha pubblicato uno studio che dice che spesso ai Rom non vengono date pari opportunità per avanzare socialmente in UE, anche se esistono leggi antidiscriminatorie riguardo l'accesso al lavoro, i sistemi di sicurezza sociale, i servizi e la casa.

* RAPPORTO UNICEF:

- Un rapporto UNICEF del 2005 dice che l'84% dei Rom in Bulgaria, l'88% in Romania e il 91% in Ungheria viveva sotto la linea di povertà.

- Ci sono circa 3,7 milioni di Rom nei cinque paesi coperti dal rapporto - Bulgaria, Macedonia, Montenegro, Romania e Serbia - 1,7 dei quali sono bambini.

- Secondo quanto riportato il 53% dei Rom aveva sofferto la fame nei mesi precedenti, contro il 9% della popolazione non-rom.

* DECENNIO DELL'INCLUSIONE ROM 2005-2015:

- L'idea del decennio emerse dalla prima conferenza regionale ad alto livello sui Rom tenutasi in Ungheria nel 2003.

- La decade è un impegno dei governi nell'Europa centrale e del sud-est a migliorare lo stato socio-economico e l'inclusione sociale dei Rom. Vi prendono parte nove paesi, tutti hanno significative minoranze Rom.

- All'inizio del 2008, Albania, Bosnia ed Herzegovina, e Spagna hanno dichiarato la loro intenzione di unirsi alla decade.

* I ROM NELL'EUROPA:

UNGHERIA - Vivono in Ungheria oltre 600.000 Rom, la maggior parte nel nord-est, formando la più grande minoranza etnica su una popolazione totale di 10 milioni.

- La distinzione è diffusa. L'UE ha indicato il paese tra quelli più difettosi in termini di segregazione dell'alloggio.

ITALIA - Vivono in Italia tra i 130.000 e i 150.000 Rom, dove vengono incolpati per crimini ed insicurezza.

- L'Italia ha programmato di prendere le impronte digitali ai Rom che vivono nei campi, come pure la chiusura dei campi non autorizzati ed il rimpatrio di chi è illegalmente in Italia. La decisione è stata condannata dal Parlamento Europeo, dalla Romania - da cui provengono molti Rom - e da gruppi religiosi.

- A seguito delle proteste, un comitato parlamentare ha convenuto che le impronte verranno prese a tutti i cittadini per le carte di identità. La misura deve ancora passare attraverso il Parlamento.

- Lo scorso maggio, diversi campi Rom sono stati dati alle fiamme, accendendo un incidente diplomatico tra Roma e Bucarest.

MACEDONIA - Sono tra i 150.000 e i 250.000, o circa il 10,5% della popolazione.

- I Rom hanno ottenuto un'uguaglianza costituzionale unica in Macedonia derivata da un accordo di pace fra il governo e la più grande minoranza, l'etnia albanese.

SLOVACCHIA - I 108.000 Rom slovacchi hanno di solito accesso limitato al lavoro e all'istruzione e spesso vivono in squallide condizioni senza i servizi pubblici basici.

* TURCHIA - I Rom in Turchia non sono riconosciuti come gruppo di minoranza. Tentativi di organizzarsi politicamente o anche culturalmente possono essere visti come atti contro la stato, punibili per legge. Vivono in Turchia tra i 300.000 e i 500.000 Rom.

-I Rom riportano di frequenti sgomberi forzati.

Fonti: Reuters/Economist/ World Bank/www.rroma.org/ www.romadecade.org/

Writing by David Cutler and Jijo Jacob, London Editorial Reference Unit

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Di Fabrizio (del 02/08/2008 @ 09:12:42, in Europa, visitato 1886 volte)

Da Roma_ex_Yugoslavia

Dichiarazione di Refik Jajic

BELGRADO - 26 luglio 2008 Nella sessione informativa del Media center dell'Unione Europea, i rappresentanti della Commissione Europea nella Repubblica di Serbia hanno annunciato che l'Unione Europea destinerà 9 milioni di EURO per progetti assegnati al recupero di soluzioni durevoli per i rifugiati e per il miglioramento delle condizioni di vita dei dispersi interni, come pure per la creazione di un reddito per i rifugiati, i dispersi ed i poveri in condizioni di emergenza.

Refik Jajic, presidente del Tavolo per i dispersi interni del Consiglio Nazionale della minoranza Romani, ha ricordato in una dichiarazione alla TANJUG che i Rom dopo 9 anni di abbandono delle loro case vivono ancora come dispersi. Dopo che hanno lasciato tutti i loro averi e passato dietro di loro, sono per la maggioranza privi di fonti di reddito, e dipendono dall'economia informale, ad es. del lavoro irregolare, senza assicurazione ed integrazione.

Ha avvertito che chiudere i centri collettivi in cui i Rom dispersi dal Kosovo e Metohija risiedono, rappresenta una nuova sfida, perché il pagamento di un alloggio privato ostacola significativamente chi ha budget scarsi per la casa e a cui bisogna coprire le spese basiche.

Le persone disperse internamente tanto in Serbia e Montenegro, che in Macedonia, dove hanno lo status di rifugiati, oggi non sono realmente nella possibilità di realizzare i loro diritti civili, cosa che peggiora la loro dispersione. In confronto ai cittadini locali, non sono individuati adeguatamente nelle liste degli utenti degli aiuti sociali (programma di aiuto materiale alle famiglie). Molti Rom dispersi non hanno abitazioni durevoli, e sono in difficoltà nel risolvere il problema della sistemazione e, per questo, ritiene che il Progetto dell'Unione Europea sull'integrazione dei dispersi interni troverà una soluzione durevole per i rifugiati ed i dispersi interni, e migliorerà le loro condizioni di vita nella loro madrepatria. A causa dell'importanza estrema del progetto dell'Unione Europea sui dispersi interni qualificati come Romani, il Consiglio Nazionale della minoranza Romani parteciperà all'offerta - ha concluso Refik Jajic.

Bajram HALITI - PR of National Council of Romany national minority in Serbia.

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Di Fabrizio (del 01/08/2008 @ 09:05:17, in casa, visitato 2006 volte)

Da Roma_Daily_News

23 luglio 2008, ISTANBUL - Turkish Daily News

Secondo un recente rapporto, c'è bisogno di un'azione urgente per prevenire infortuni dovuti alle macerie lasciate dalle demolizioni nel quartiere di Istanbul di Sulukule. Nel rapporto, la Camera di Commercio di Istanbul (ITO), chiede alle istituzioni interessate di prendere immediatamente le misure necessarie a combattere il rischio di infezioni ed infortuni nel quartiere, largamente popolato da Rom.

"Il quartiere ha molti problemi che lo rendono rischioso per la salute", ha detto ieri in una conferenza stampa il dottor Hüseyin Demirdizen, segretario generale dell'ITO. Il quartiere ha bisogno di un'azione immediata, ha detto Demirdizen nella conferenza stampa, organizzata dalla Piattaforma per un Futuro Sano e Sicuro per Tutti.

Sulukule, che è stata per secoli dimora della popolazione Rom, ha affrontato cambiamenti culturali, strutturali ed economici da quando il Municipio di Fatih ha iniziato a demolire le case dopo il lancio di un progetto di trasformazione urbana.

"Le macerie dovrebbero essere rimosse, le case devono avere acqua pulita, le infrastrutture dovrebbero essere rinforzate, dovrebbe essere riparata la fognatura e ricostruite, e dovrebbe essere raccolta la spazzatura", ha detto Demirdizen, che è anche membro del sotto-comitato per i diritti umani dell'Ufficio del Governatore di Istanbul.

Le macerie, lasciate dopo che le case sono state demolite, non sono state rimosse e, al contrario, secondo un recente rapporto ITO, a Sulukule sono state create nuove macerie. Un bambino si è ferito mentre giocava tra le macerie, proprio mentre una petizione veniva rivolta alla municipalità. Demirdizen ha detto che la camera ha sottoposto il rapporto sui problemi urgenti di Sulukule all'Ufficio del Governatore di Istanbul, alla Municipalità Metropolitana di Istanbul (IBB), al Comune di Fatih e al Dipartimento Provinciale di Istanbul sulla Sanità. Demirdizen ha detto al Turkish Daily News che la camera non ha avuto risposte positive alle sue prime richieste di fermare le demolizioni a Sulukule.

Una clinica sanitaria permanente dovrebbe operare per i residenti nelle insalubri condizioni di Sulukule ed i bambini andrebbero vaccinati contro le infezioni, espone il rapporto. Alcune case non hanno ancora accesso all'acqua pulita, anche se hanno chiesto aiuto alla municipalità, dice il rapporto.

Il rapporto rivela anche che circa 80 case sono state demolite e che alcune famiglie residenti nell'area hanno cominciato a vivere nelle case dei parenti, il ché rende la loro vita più difficile ed insalubre.

Mücella Yapıcı, un membro della Camera degli Architetti di Turchia, chiede ai giudici di prendere le giuste decisioni sul futuro di Sulukule "così da non essere obbligati ad appellarci ai tribunali internazionali". Ha aggiunto che la gente di Sulukule viene obbligata ad abbandonare il quartiere, dove la maggior parte delle famiglie ha risieduto per molti anni e questo causa traumi sociali.

Dato che alcuni residenti vendono le loro case, gli affittuari si spostano in un'altra casa e di solito in un altro quartiere. "Mia sorella ha dovuto lasciare Sulukule dopo che il proprietario ha venduto la sua casa", ha detto Mehmet Asım Hallaç, un residente che ha una drogheria nel quartiere.

© 2005 Dogan Daily News Inc. www.turkishdailynews.com.tr

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Di Fabrizio (del 01/08/2008 @ 09:04:39, in Italia, visitato 2071 volte)

Ricevo da Roberto Malini

Sei un antirazzista? Compra un disegno di Rebecca Covaciu. Partecipa alla Resistenza solidale

... e aiutami a far circolare questa "colletta per un'Italia migliore"...

Si parla e si scrive di Rebecca Covaciu a ogni latitudine. La vicenda umana e artistica della giovanissima pittrice Rom è ormai nota in tutto il mondo. Ha abbandonato la Romania con i suoi cari, con il proposito di sfuggire la miseria, per trovarsi in Italia, al centro di un mondo ostile. La persecuzione razziale l'ha seguita lungo tutta la penisola, dalla Milano dei pogrom nei campi alla Napoli dei roghi. Tutto contro i Rom. Quante volte ha sentito la minaccia "Andatevene via, zingari!"? Troppe volte. Rebecca però, ha sempre sperato in un'Italia migliore, più umana, solidale e accogliente. Crede nonostante tutto all'intima bontà dell'uomo, come Anna Frank. A Genova, ha vinto il Premio UNICEF per l'Arte legata all'Intercultura ("Porto sempre con me la medaglia!"). A Milano, è stata picchiata e ha visto i suoi fratelli presi a schiaffi, insultati e spinti al suolo "come succedeva agli zingari quando c'era Hitler..." commenta la ragazzina prodigio. Sempre nel capoluogo lombardo, suo papà, Stelian, l'uomo più buono e pacifico del mondo è stato pestato selvaggiamente da agenti di polizia. Rebecca disegna spesso le loro divise e, nelle sue opere, le creature che indossano quelle divise sembrano - a lei che è nata nella Transilvania del Conte Dracula - demoni, vampiri. Adesso Rebecca e la sua famiglia vivono in un paesino agricolo del Sud Italia. Papà e mamma stanno cercando un lavoro, aiutati da Giancarlo, il loro angelo custode.

Mentre aspettano la buona notizia, un posto da operaio per papà, da badante per mamma... è prezioso ogni aiuto, perché - nonostante tutto il mondo parli della piccola artista Rom - i Covaciu sono poveri. Agli amici che aiuteranno la sua famiglia, anche con somme piccolissime (da inviare a Stelian con il servizio Western Union), Rebecca regalerà un disegno della serie "I topi e le stelle": "Siamo tutti stelle, ma alcuni di noi sono costretti a vivere come topi" dice Rebecca, spiegando il titolo della serie. Aiutare Rebecca significa contribuire alla sconfitta della forma più odiosa di razzismo, perché un giorno Rebecca aiuterà il suo popolo, con l'arte e con la sua vivissima intelligenza: se potrà crescere serena e studiare... non vi saranno limiti, davanti a lei. Ricevere un disegno di Rebecca, inoltre, significa acquisire un'opera d'arte che un giorno potrebbe avere un valore inestimabile, perché Rebecca è una giovane artista di talento che diventerà una grande pittrice e la sua arte non sarà dimenticata. Chi desidera aiutare Rebecca e la sua famiglia, mi scriva e gli invierò il numero di telefono di Stelian Covaciu, a cui potrà mandare direttamente il contributo.

Roberto Malini - roberto.malini@annesdoor.com

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