Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Di Sucar Drom (del 20/04/2010 @ 00:42:35, in blog, visitato 1746 volte)
Mantova, Nicola Sodano è il nuovo Sindaco
Nicola Sodano è stato proclamato sindaco di Mantova; oggi il primo cittadino ha
fatto il suo ingresso nel palazzo municipale di via Roma. Sempre oggi l'ufficio
centrale elettorale dovrebbe certificare l'elezione dei quaranta consiglieri
comunali: avrebbe dovuto farlo ieri ma l'esame di 55 schede contestate ha
richiesto un supplemento di lavoro. Intanto, Sodano parla della su...
Torino, per un giorno cittadini come gli altri
Ieri davanti alla Sindone, in Duomo, sono sfilati un centinaio di cittadini rom
e sinti. Accompagnati dalla presidente Carla Osella dell’AIZO, sono arrivati,
sotto un violento scroscio di pioggia, nel primo pomeriggio, ragazzi, famiglie,
un folto...
Francia, Django Reihnardt la leggenda del jazz
Una piazza della capitale francese da pochi giorni porta il suo nome, accanto al
mercato delle pulci. D’altra parte non poteva essere altrimenti dato che,
grazie a lui e alla sua chitarra, la Francia e Parigi sono state il punto di
riferimento del jazz europeo tra le due guerre mondiali. Eppure di nascita era
be...
Ministero dell'Interno, iniziative dell'Italia: sicurezza, immigrazione e asilo
Il Ministero dell’Interno ha fatto il bilancio delle azioni del Governo italiano
in tema di sicurezza, immigrazione e asilo, attraverso la pubblicazione
"Iniziative dell’Italia: sicurezza, immigrazione e asilo". La pubblicazione
contiene anche alcune righe su quanto il Governo Italiano sta approntando per le
minoranze sinte e rom. Dal testo si evince che sono stati stanziati 64 milioni
di euro per i primi intervent...
Mantova, il neo Sindaco incontra Sucar Drom
Questa mattina il Vice Presidente dell'associazione Sucar Drom, Bernardino
Torsi, e il Segretario, Carlo Berini, hanno incontrato il neo Sindaco di
Mantova, Nicola Sodano. L’incontro si è svolto nell’ufficio del Sindaco in via
Roma, sede del Comune...
Amnesty International, firma contro il "piano nomadi"
Continua la campagna di sensibilizzazione di Amnesty International sulla
situazione dei Rom. Dopo la presentazione del documento “Stop agli sgomberi
forzati dei rom in Europa”, diffuso giovedì 8 aprile dall’associazione, in
occasione del secondo summit dell’Unione europea sulle...
Milano sceglie la forza
Il Comune ha dismesso ogni politica per l’immigrazione, preferendo additare gli
stranieri come responsabili del degrado, sgomberando i rom rumeni a ritmo
continuo, usando la polizia locale per interventi di pubblica sicurezza. E
affermando, nel contempo, il proprio potere municipale. Stanti le ultime stime
dell’ISMU (Blangiardo, et al...
Milano, continuano gli sgomberi e si pensa a nuove misure draconiane
Il Comune di Milano continua la politica degli sgomberi contro i Rom con
cittadinanza rumena e i Sinti camminanti con Cittadinanza italiana. Gli sgomberi
sono così tanti e continui che diventa difficile avere un quadro completo. Oggi
la notizia che gli Agenti del Nucleo Pr...
Di Sucar Drom (del 09/04/2010 @ 12:00:29, in blog, visitato 1968 volte)
Liberté, Tony Gatlif racconta il Porrajmos
Il cinema ha già mostrato più volte di poter riaccendere il ricordo d’importanti
pagine storiche apparentemente destinate all’oblio. Ma quando un regista decide
di affrontare un tema come lo sterminio dei Sinti e dei Rom in Europa durante la
Seconda guerra mondiale, l’impegno documentario non basta. Occorre anc...
Brescia, il centro destra e il centro sinistra continuano a litigare
«Oggi avremmo potuto scrivere la "pax sinti" su questo tavolo». Alternando
sarcasmo e delibere vecchie di tre anni Fabio Capra, presidente della
Commissione bilancio in Loggia (ex assessore ai servizi sociali), commenta la
tabella di marcia prospettata dal vicesindaco Fabio Rolfi per arrivare, in due
...
Sinti e Rom, II Summit europeo: dubbi e proposte
Programmi, fondi, progetti ma... perché le azioni destinate all'integrazione dei
Rom e dei Sinti continuano a sortire "effetti limitati"? Il 9 marzo l'Aula
ha discusso della difficile situazione della più vasta minoranza etnica europe...
Roma, Piano Nomadi: fotosegnalamento e spostamenti assurdi ma anche
partecipazione
Centinaia di Rom trasferiti. Le loro case abbattute. Ben 6.500 persone «ridislocate»
in una decina di campi di cui due ancora da costruire. Dopo lo sgombero di 400
rom dal Casilino 700 e di 600 dal Casilino 900 - una «vera svolta» secondo il
sindaco Alemanno - il Piano Nomadi del Comune sembra fermo in attesa di una
schiarita. E secondo il popolo rom sarà...
Roma, lo Zecchino d'Oro cerca bambini rom ed extracomunitari
Partono da Roma le selezioni per la prossima edizione dello Zecchino d'Oro. A
presentare il tour alla ricerca dei piccoli cantanti è il sindaco della Capitale
nella sala delle Ban...
Roma, pubblicato assurdo libretto dalla Croce Rossa romana
E’ stato pubblicato il 23 marzo 2010, sul sito della Croce Rossa Italiana
(interamente scaricabile) un documento che contiene le linee guida per l’accesso
ai “campi nomadi”, curato da Marco Squicciarini, resp...
II Summit Europeo sulla condizione dei Rom e dei Sinti
Il secondo vertice europeo sull'inclusione dei rom si svolgerà a Córdoba
(Spagna), l'8 e il 9 aprile 2010, in occasione della Giornata Internazionale dei
Rom e dei Sinti, come un evento chiave della presidenza spagnola del
Consiglio...
Lo Zecchino d'Oro offre un'opportunità alle comunità sinte e rom
L’Istituto di Cultura Sinta è stato contattato da Daniela Giuliani dell’Antoniano
perché avrebbero l’intenzione di selezionare una bambina o un bambino sinto o
rom per la prossima edizione dello Zecchino d’Oro. Ma non solo perché stann...
Prignano sulla Secchia (MO), memorie del Porrajmos la persecuzione dei Sinti e
dei Rom sotto il fascismo
La Federazione Rom Sinti Insieme e il Comune di Prignano sulla Secchia invitano
tutti alla commemorazione “Memorie del Porrajmos la persecuzione dei Sinti e dei
Rom sotto il fascismo” che si terrà a presso la Sala Convegni del Municipio di
Prignano sulla Secchia sabato 10 aprile 2010, dalle o...
Córdoba, Rom e Sinti: rispettare i diritti!
La situazione degli sgomberi a Milano e il "piano nomadi" del Comune di Roma, ma
anche il riconoscimento come minoranza etnico-linguistica e il problema delle
discriminazioni. Saranno queste le istanze che la Federaz...
Rom e Sinti, la Commissione europea interviene
Le comunità Rom e Sinte, la più consistente minoranza etnica dell'Unione
europea, continuano a trovarsi confrontate a una discriminazione e a una
segregazione persistenti. In una relazione pubblicata oggi la Commissione
europea sollecita gli Stati membri a usare i fondi dell'UE ai fini de...
Giornata Internazionale dei Sinti e dei Rom
Noi romá, romá senza paura, non sappiamo se qui staremo bene o male, ma ci
restiamo. Andiamo dappertutto, m...
Roma, il Pd chiede ad Almanno di seguire la strada tracciata dal Sindaco
Veltroni
"Risalgono a maggio e a novembre del 2009 le richieste formalizzazione dal Pd di
un Consiglio straordinario sui contenuti del Piano nomadi. Al di là della
disponibilità verbale del sindaco, apprese a mezzo stampa nei giorni
immediatamente successivi alla formalizzazione, ad oggi continua la suppon...
Amnesty International: stop agli sgomberi forzati
"Azioni concrete contro la discriminazione, la povertà, e l’esclusione dei Rom
in Europa". Le chiede all’Unione europea Amnesty International, durante il
secondo summit Ue sui Rom e sui Sinti che si sta concludendo a Cordoba...
Rom e Sinti in Europa
Per il secondo anno consecutivo è arrivato dagli Stati Uniti il messaggio di
Hillary Rodham Clinton, Segretario di Stato americano per la Giornata
Internazionale dei Rom e dei Sinti. Il messaggio della Clinton, a nome del
Presi...
Di Sucar Drom (del 27/03/2010 @ 09:20:29, in blog, visitato 2231 volte)
Merano (BZ), inaugurazione della mostra "Porrajmos, altre tracce sul sentiero
per Auschwitz"
L'associazione Sinti nel Mondo e l'associazione Nevo Drom invitano
all'inaugurazione e presentazione della mostra fotografica/documentaria "Porrajmos, altre tracce sul sentiero per Auschwitz". L'evento si terrà lunedì 1
marzo 2010, alle ore 10.00, presso lo School Village di Merano "Liceo Carducci",
in via Karl Wolf. Durante la presentazione ci sarà una breve interpretazione del
compless...
Ciao Anna
Con molta tristezza annunciamo la scomparsa della dott.ssa Anna Ricci, storica
figura dell'Opera Nomadi di Milano e Nazionale che per tanti anni ha difeso le
comunità rom e sinte d...
Sciopero!
Stranieri non tanto dal punto di vista anagrafico, ma perché estranei al clima
di razzismo che avvelena l'Italia del presente. Autoctoni e immigrati, uniti
nella stessa battaglia di civiltà . http://www.primomarzo2010.it/...
Acerra (NA), i beni confiscati alla camorra vanno ai Rom e agli immigrati
Sta facendo discutere l'iniziativa del comune di Acerra, nel Napoletano, di
destinare due immobili confiscati alla camorra ai Rom e agli immigrati presenti
sul territorio. Si tratta di due fabbricati di 350 metri quadri, con i quali
l'amministrazione comunale cerca di dare un...
Milano, le ruspe abbattono le baracche ma non abbattono la solidarietà
Andavano a scuola con i loro figli. Ma hanno rischiato di abbandonarla dopo gli
sgomberi. Siamo entrati nelle case di mamme e maestre che li hanno ospitati e
adottati...
Elezioni regionali: in Lombardia manda una rom al Pirellone
Nata in Serbia nel 1976, laureatasi all'Accademia di Belgrado, E' venuta in
Italia, a Milano, nel 1999. Attrice di teatro, è stata interprete anche in
fiction televisive e film...
Yuri Del Bar: una cultura di pace e di gioia, io ci credo!
Io sono stato il primo Cittadino italiano, appartenente alla minoranza storica
linguistica dei Sinti lombardi, eletto in un Consiglio Comunale in Italia. Il
valore della mia elezione cinque anni fa ha avuto una ricaduta non solo su
Mantova ma su tutto il territorio nazio...
Elezioni: promuovi Dijana Pavlovic in Provincia di Milano
Stampa, condividi con tutti, promuovi la candidatura di Dijana Pavolovic in
Provincia di Milano per le elezioni regionali in Lombardia. Abbiamo bisogno del
tuo aiuto per mandare una rom al Pirellone...
Elezioni: promuovi Yuri Del Bar in Comune a Mantova
Stampa, condividi con tutti, promuovi la candidatura di Yuri Del Bar per le
elezioni comunali a Mantova. Abbiamo bisogno del tuo aiuto per mandare un Sinto
in Consiglio Comunale...
Di Fabrizio (del 26/03/2010 @ 09:27:15, in blog, visitato 2435 volte)
Di seguito il testo della lunga intervista collettiva a Dijana Pavlovic di ieri sera.
Franco Marchi Buona sera a tutti sono Franco. Penso che uno degli spazi dove bisogna agire nelle comunità sinte e Rom sia la scolarità e la cultura, ripetendo anche percorsi fatti da altri come Senghor nella sua Africa. La cultura è una delle forme più belle e non violente di lotta di un popolo. Ho letto interventi dove si ipotizzava anche la scuola parentale. Cosa ne pensi? La regione che dovrebbe fare per agevolare questo percorso?
Dijana Pavlovic Ho fatto la mediatrice culturale in una scuola elementare di Milano ed è lì che ho capito l'importanza della cultura a partire dai più giovani per farli crescere in un mondo migliore. Per quanto riguarda cosa può fare la regione penso che si debbano assolutamente evitare per i Rom come per tutti gli altri le classi separate, che inducono a vedere il mondo diviso sin da piccoli. Dovrebbe inoltre favorire la formazione anche degli adulti per farne dei cittadini consapevoli dei propri diritti.
Franco Marchi Infatti l'integrazione è reciproca, spesso si parla di integrazione a senso unico. Rom fra gli "italiani" o stranieri fra i locali. Dall'integrazione nascono scambi che arricchiscono i gruppi. L'integrazione a senso unico è assimilazione.
Dijana Pavlovic Sono assolutamente d'accordo perché l'integrazione a senso unico è una perdita di ricchezza culturale, di conoscenza e di crescita civile.
Mahalla Franco però poneva anche un'altra domanda, riguardo alle attività curriculari fuori da scuola.
Franco Marchi Mi riferivo ad un convegno credo di Rom e Sinti Insieme.
Dijana Pavlovic Se si riferisce ai giovani, mi sembra determinante garantire loro la possibilità di non essere esclusi nei gradi superiori della scuola, cosa che per i Rom è praticamente la norma. Inoltre, quando penso alla formazione anche degli adulti, penso a corsi di educazione civica per renderli consapevoli dei loro diritti, sulla base di una conoscenza delle leggi. Affrontiamo nel rispetto ognuno della sua cultura i percorsi che riguardano il lavoro, la scuola e l'abitare. Parliamo concretamente di che cosa si può fare, mentre sappiamo che le istituzioni fanno poco o nulla.
Franco Marchi E' corretto non escludere gli adulti
Mahalla Ti faccio una domanda suggeritami da Isabella da Livorno: Per te cosa significa la parola integrazione? Quale percorso ritieni debba essere intrapreso e quali azioni debbono essere fatte sia dalla parte delle istituzioni, sia dalla parte dei Rom?
Dijana Pavlovic C'è da ricordarsi inoltre che prima di tutto per essere inseriti e non integrati bisogna partire dalle condizioni materiali in cui sono costrette le comunità Rom.
Mahalla Quindi quale sarebbe un percorso possibile?
Dijana Pavlovic Ripeto, prima di tutto partiamo dalla situazione dei campi. Finché ci sono persone costrette a vivere nelle baraccopoli, è difficile parlare di integrazione, ma solo di disgregazione. Quindi affrontiamo nel rispetto della cultura di ognuno i percorsi che riguardano il lavoro, la scuola e l'abitare. Parliamo concretamente di che cosa si può fare, mentre sappiamo che le istituzioni fanno poco o nulla.
Mahalla A tale proposito, sempre Isabella chiede: Personalmente ritengo irrinunciabile la presenza dei Rom quando si debba decidere su cose che li riguardano. Sembra invece che le istituzioni spesso decidano cose sui Rom, senza che questi siano presenti, in certi casi con la scusa che non hanno la capacità di comprendere bene la lingua e quello che viene detto e deciso e che la loro presenza sarebbe solo di facciata. Con quali forme ritieni si possa garantire la rappresentanza al popolo Rom, sempre che anche tu la ritenga una priorità.
Dijana Pavlovic Il mio amico Jovica, un maestro di fisarmonica dice che ha trenta allievi italiani, imparano a suonare la musica rom, dice che si vogliono bene e che secondo lui questa è la vera integrazione: volersi bene.
Franco Marchi Passare dal "per" al "con"
Dijana Pavlovic Giusto, basta con l'assistenzialismo e aiutiamo i Rom ad essere padroni di se stessi.
Mahalla Isabella si riferiva a come coinvolgere i Rom e i Sinti nelle decisioni che li riguardano.
Franco Marchi Credo che, almeno nelle comunità sinte, uno dei possibili strumenti del lavorare "con" sia l'impegno di alcuni dei pastori evangelici che rappresentano le loro comunità non solo religiose.
Dijana Pavlovic Invitarli a partecipare in tutte le occasioni in cui ci si occupa di loro a tutti i livelli, istituzionali, amministrativi, ecc.
Mahalla A tale proposito: Il comune di Milano e anche quello di Roma vogliono chiudere i campi nomadi. Che ne pensi?
Dijana Pavlovic Va bene chiudere i campi ma non per creare altri ghetti peggiori degli attuali. E' la volta che si vedrà veramente se si vogliono risolvere i problemi dei Rom. A Milano per esempio dei 13 milioni stanziati, 9 se ne vanno in "sicurezza", il resto va alle associazioni che dovrebbero gestire al chiusura e avviare percorsi di lavoro e abitazione; ma è evidente che con quei soldi non si farà. Anche in questa occasione parlano tutti tranne gli interessati che non sanno che fine faranno e nessuno gli dice niente. Bisogna uscire da questa logica per cui i Rom sono come bambini ai quali altri devono accudire.
Mahalla Prima di continuare, volevo sapere se c'era qualcun altro in linea, o se Franco aveva altre domande
Franco Marchi Grazie al prefetto sta andando meglio a Verona. 1,4 milioni di euro e solo 200.000 in sicurezza, dove sono comprese alcune azioni positive.
Dijana Pavlovic Beh, mi toccherà mica dire viva la lega?! Manderemo De Corato, il vicesindaco dei 200 sgomberi a imparare da Tosi, questo vuol dire che non siamo messi molto bene.
Franco Marchi È Perla Stancari quella che ha i meriti, con l'appoggio del prefetto di Venezia. Sarebbe bene chiedere a Davide Casadio se è nato un dialogo. In settembre Tosi rifiutò di incontrarlo.
Masilia Amieri Ciao a tutti sono Masilia Amieri. Zingara Rom Italiana, non vivo a Verona, ma vi seguirò nel discorso.
Dijana Pavlovic Bene, la inviteremo al convegno che stiamo preparando a Milano sulle esperienze positive.
Mahalla Ciao Masilia, hai domande? Masilia Amieri Ciao, per ora no ma vi sto seguendo
Dijana Pavlovic Al convegno che prepariamo vogliamo invitare Rom e Sinti a raccontare la loro situazione e il loro punto di vista.
Masilia Amieri Mi domando il perché nella mia Regione Marche non ci sono queste problematiche dei campi nomadi?
Dijana Pavlovic Domandati chi governa a Milano e chi da voi. Ce l'avete la Lega?
Franco Marchi Milano e Verona sono sovrapponibili, come altre città. Istituzioni chiuse e per fortuna una presenza di associazioni sostenute dalle diocesi (lo scrivo da laico) Mahalla Prima si parlava di scuola. Lì nonostante tutto dei progressi son stati fatti. Grossi punti critici riguardano l'accesso ai servizi e al lavoro. Che ne pensi, Dijana?
Dijana Pavlovic La situazione era critica prima ed è peggiorata con la grave crisi economica. Ai Rom rimangono lavori marginali e sottopagati perché in questo paese nessuno combatte veramente il lavoro nero e i padroni ne approfittano. Inoltre le associazioni fanno più assistenzialismo sulle pratiche che altro.
Mahalla Corsi professionali, autoimprenditorialità, mettersi in cooperativa... esiste una via d'uscita?
Dijana Pavlovic Queste sono cose possibili ma ci vuole un impegno non delle associazioni ma delle istituzioni amministrative.
Masilia Amieri Ma qui nelle Marche noi Rom lavoriamo tutti
Franco Marchi Condivido, dove non c'è il dramma degli sgomberi il problema è il lavoro. I giovani, ne ho trovati di buona volontà, sono quasi totalmente disoccupati.
Masilia Amieri Scusatemi tutti ma devo uscire. Buon proseguimento a voi.
Dijana Pavlovic Ci informi sulla situazione dei Rom nelle Marche: chi sono, quanti sono?
Franco Marchi Masilia mi sembra che sia uscita...
Dijana Pavlovic Peccato, ci sarebbe piaciuto parlare con lei.
Franco Marchi Nelle Marche i Rom sono stanziali da centinaia di anni. Mediamente hanno una scolarità più bassa ma ci sono parecchi laureati ed imprenditori. La punta dell'iceberg è Santino Spinelli, ma tanti sono inseriti professionalmente a livelli elevati.
Dijana Pavlovic Quindi sono tutti cittadini italiani. Anche i Rom di Milano sono stanziali ma la maggior parte sono immigrati, prima dalla Jugoslavia, ora dalla Romania e provengono ovviamente dalle zone più povere arrivano senza nulla tranne la loro disperazione. Mahalla Credo che il discorso su questa differenza, vada affrontato con Masilia e non ora.
Franco Marchi Infatti, c'è una enorme diversità fra gli ultimi arrivati e anche fra quelli che sono arrivati 30-70 fa. Come molti Rom che erano nella parte occupata dagli italiani nella ex Jugoslavia, che sono italiani da decine di anni.
Mahalla Parlavi della situazione dei Rumeni, cosa può fare il comune o la regione?
Dijana Pavlovic Intanto garantire loro i diritti fondamentali come la cura, che non è loro garantita, la scolarità ai loro bambini. Allestendo anche con la protezione civile condizioni di vita accettabili e avviare percorsi di inserimento al lavoro con borse e corsi.
Mahalla Chi se ne deve occupare? Il comune, la regione, il volontariato?
Dijana Pavlovic La regione, la provincia, il comune: ognuno secondo le proprie competenze, ricordando anche che esistono fondi europei per promuovere l'inserimento sociale dei Rom e dei Sinti.
Franco Marchi Soldi che non vengono mai chiesti...
Dijana Pavlovic Appunto. E questa è una scelta politica per lasciare le cose come stanno e usare gli "zingari" per le campagne elettorali. Bisogna anche dire che è anche responsabilità delle associazioni, che lo sanno ma non li sollecitano.
Mahalla Un altro punto dolente, è la scarsa trasparenza sulle spese che gli enti pubblici hanno in questi capitoli. Cosa proporresti? . Dijana Pavlovic C'è scarsa attenzione a questo aspetto, basterebbe domandarsi cosa sono costati alle casse pubbliche i 200 sgomberi di De Corato. Bisogna chiedere alla politica di rendere pubblici i capitolati di spesa, anche per ridurre al silenzio chi dice che i Rom sono mantenuti dallo stato.
Mahalla Franco, o chiunque sia in linea, ci sono altre domande?
Franco Marchi Stavo pensando alla chat del 2005 di Radames Gabrielli su questo sito e attuale anche oggi. Dijana, pensi che i progetti delle microaree possano interessare anche ai Rom? Oppure per i Rom dei campi di sosta sia più corretto pensare ad altre soluzioni abitative? Dijana Pavlovic Certo, rispettano in molti casi le esigenze delle diverse comunità. Le soluzioni abitative non possono essere nei campi di sosta, ma devono poter rispettare le diverse situazioni e le diverse esigenze, pensa a cosa è una famiglia allargata per esempio.
Franco Marchi È una domanda che mi sono posto più volte, molti Rom di recente immigrazione provengono da realtà stanziali. Come molti Romeni, che a volte sono immigrati alla spicciolata e vivono come i Romeni gagè, svolgendo lavori normali specialmente nell'edilizia.
Dijana Pavlovic Ma non solo rumeni. In quasi tutti i campi di Milano da anni hanno già fatto la richiesta per la casa popolare.
Mahalla Il testo di quest'intervista sarà messo online venerdì mattina. Grazie a tutti, se a mente fredda vorrete aggiungere qualcosa, vi chiedo di commentare domani (oggi ndr).
Franco Marchi Buona serata a tutti.
Dijana Pavlovic Grazie per le domande e anche per le informazioni. Io penso che sia importante continuare questo lavoro dopo il voto con un impegno comune. Oltre che candidata sono anche mamma di un bambino di 4 mesi che devo nutrire. Buon voto!
Di Fabrizio (del 22/03/2010 @ 09:12:02, in blog, visitato 2515 volte)
Nata in Serbia nel 1976, laureatasi all’Accademia di Belgrado, è venuta in
Italia, a Milano, nel 1999. Attrice di teatro, è stata interprete anche in
fiction televisive e film.
A Milano prende consapevolezza delle condizione dei rom e inizia così
l’impegno per il suo popolo come mediatrice culturale per i bambini rom nelle
scuole elementari. Questa esperienza la segna e da essa iniziano le tappe della
sua attività di militante per i diritti dei rom sia sul piano artistico, che la
vede protagonista e autrice di spettacoli sullo sterminio dei rom e sulla
condizione zigana in Italia, sia su quello più politico con l’impegno a livello
nazionale e internazionale con associazioni e istituzioni che si occupano di
lotta alla discriminazione e al razzismo.
Questo impegno la vede candidata alle ultime elezioni politiche ed europee,
mentre la sua attenzione si allarga alla condizione dei migranti nel nostro
paese, alla precarietà dell’assistenza sanitaria e all’impoverimento della
scuola pubblica. In questo vede il degrado prima di tutto culturale di un paese
che non offre futuro ai propri figli e riporta le condizioni sociali indietro di
decenni, quando scuola, salute e sicurezza sociale erano discriminanti di
classe, per cui i ricchi avevano tutto e ai poveri toccava la carità.
Da questo punto di vista la Lombardia è un modello negativo che va rovesciato
perché proprio l’investimento nella scuola, nella salute, in quello che si
chiama stato sociale è la risposta concreta alla drammatica crisi occupazionale
e insieme al bisogno di sicurezza sociale che è il fondamento di una società
giusta.
Contro la barbarie della Lega, la politica anti-immigrati, la desolazione
culturale della giunta lombarda
manda una "zingara" al Pirellone
Il gruppo su
Facebook
Dijana Pavlovic è un personaggio
molto noto ai lettori della Mahalla.
Chi vuole, potrà conoscerla meglio e dialogare con lei, via chat su
questo sito (vedi colonna a destra), giovedì 25 marzo dalle 21.00 alle 22.00. Siete tutti invitati a partecipare. Il risultato di questa chiacchierata sarà poi messa
online.
Chi non potesse collegarsi, può scrivere le sue domande in un commento a
questo post, ed io gliele porrò
Di Fabrizio (del 19/03/2010 @ 09:11:48, in blog, visitato 2025 volte)
Di Valeria Venturini su
Euroalter.it
("Gypsies". Photo by: mieszko.stanislawski/Flickr).
[...]
CHI SONO I ROM?
I Rom sono parte integrante del territorio europeo da migliaia di anni,
arrivando ad oggi ad una stima approssimativa di 10-12 milioni di persone: la
minoranza etnica piu diffusa sul territorio, presenti in tutti e 27 gli stati
membri, in molti dei quali si registrano episodi di particolare violenza e
intolleranza, che aumentano in maniera esponenziale.
Lo spostamento dei Rom si è inoltre incrementato notevolmente a seguito
dell'allargamento UE verso l'Est Europa, tra il 2004-2007.
Ci troviamo nel cosiddetto "Decennio per l'inclusione dei Rom nel territorio
europeo" (2005-2015) indetto dalla Commissione Europea (anche se in pochi
sembrano saperlo) : la Commissione Europea ha deciso di organizzare ogni due
anni un vertice sui Rom con l'obiettivo di riunire alti rappresentanti delle
istituzioni UE, dei governi nazionali e delle organizzazioni della società
civile di tutta Europa. In qualità di Presidente della Commissione, Barroso ha
dichiarato che tali eventi rappresentano "un'opportunità unica per dare più che
mai priorità ai problemi dei Rom".
Il primo vertice si è tenuto a Bruxelles il 16 settembre 2008; il secondo
vertice si terrà a Cordoba (Spagna) l'8 aprile 2010.
I 10 PRINCIPI DI BASE COMUNI SULL'INCLUSIONE dei Rom sono:
1.Politiche costruttive, pragmatiche e non discriminatorie
2.Approccio mirato esplicito ma non esclusivo
3.Approccio interculturale
4.Mirare all'integrazione generale
5.Consapevolezza della dimensione di genere
6.Divulgazione di politiche basate su dati comprovati
7.Uso di strumenti comunitari
8.Coinvolgimento degli enti regionali e locali
9.Coinvolgimento della società civile
9.Partecipazione attiva dei Rom
Si alza però un grido d'allarme preoccupante.
COSA NE PENSANO I GAGE'?
Negli ultimi due anni le indagini europee hanno mostrato come nel 77% dei casi,
gli intervistati, Gagè, ovvero i non Rom, considerano uno svantaggio sociale
essere Rom, e circa un quarto degli europei si sentirebbe a disagio ad averli
come vicini di casa.
La comunità Rom soffre una massiccia discriminazione in Europa, indistintamente;
una segregazione che in alcuni paesi sembra sempre più somigliare alle "leggi
razziali" di inizio secolo.
In alcuni paesi come la Romania non è difficile trovare scritte fuori dai locali
"vietato l'accesso ai rom"; in Italia, a Roma, qualche settimana fa una donna
Rom ha dovuto pagare un caffè due euro, piuttosto che 85 centesimi, con la
giustificazione sbrigativa del gestore: "cosi non vengono più".
E intanto continuano gli sgomberi in Italia e i pestaggi nell'Est Europa.
Una vita ai margini, in condizioni disastrose, soprattutto per i bambini, che
nascono spesso con gravi malattie; una vita in baracche, al freddo, con poche
possiblità di trovare lavoro, se non mendicando.
E troppo spesso per le strade italiane si sente dire: "non hanno voglia di
lavorare, non è nella loro cultura".
Ma nessuno conosce davvero questa cultura.
Tutti ne parlano, politici in primis, e nessuno ne sa niente.
QUALI MOTIVAZIONI LI SPINGONO A PARTIRE?
Non si tratta di "cultura del viaggio": pochi sono quelli che continuano a
viaggiare per amore per la libertà, come i Gitanos in Spagna.
I Rom nella maggioranza dei casi lo fanno per necessità.
Un cittadino Rom, intervistato da un responsabile della Commissione Europea ha
così risposto:
"In Romania mi aspetto di mangiare una volta al giorno. In Finlandia mi aspetto
di mangiare tre volte il giorno. Questa è la differenza".
Troppo semplice da comprendere?
Le differenze all'interno della cultura Rom sono enormi: un gruppo della Romania
non può certo essere confrontato con un gruppo proveniente dal Kosovo.
Ciò non è così incomprensibile: le famose riunioni di condominio sono
emblematiche di come sia difficile la convivenza tra persone con abitudini e
schemi di riferimento differenti dai nostri.
Per questo ho voluto trattare questo argomento una seconda volta, per vedere
quali misure sono state prese dall'inizio di questo decennio dell'inclusione, e
ne tratterò ancora in futuro, dato il poco spazio di cui dispongo, e data la
complessità e la delicatezza dell'argomento.
Gli esempi che vado ad illustrare, sono estremamente sintetizzati e pertanto
possono risultare poco chiari, ma spero possano servire come uno spunto di
riflessione sull'argomento a tutti coloro che ne siano interessati.
L'EUROPA
La Commissione Europea per i diritti umani ha criticato fortemente paesi come
Italia, Bulgaria e Grecia, e in generale i paesi dell'Est Europa, per i
trattamenti discriminatori adottati nei confronti di Rom e Sinti all'interno dei
paesi.
Se ci cerca di capire come l'Europa affronti il problema Rom, ci si trova
davanti a misure e interventi eterogenei, proprio come la popolazione a cui si
riferisce, dove spesso nessuno si preoccupa effettivamente di chiedere ai
diretti interessati la propria opinione al riguardo.
L'Unione Europea ha cercato di dare una cornice di riferimento ai provvedimenti
individuali dei singoli stati, dal 2001 ad oggi, ma ogni stato ha deciso in
maniera autonoma le misure da adottare.
Circa 300.000 Rom vivono in REPUBBLICA CECA, arrivando ad essere circa il tre
per cento della popolazione.
Un rapporto di Amnesty International, intitolato "Ingiustizia rinominata",
esamina il lavoro delle autorità della Repubblica Ceca che, nonostante una
sentenza del 2007 della Corte Europea per i diritti umani, continuano a inserire
i bambini e le bambine rom in scuole per alunni con "lieve disabilità mentale",
impartendo loro in questo modo un'istruzione inferiore agli standard.
"L'istruzione è la via per uscire dal circolo vizioso di povertà ed
emarginazione che colpisce gran parte della popolazione rom. Se il governo della
Repubblica Ceca non darà uguali opportunità ai bambini e alle bambine rom,
negherà loro la possibilità di avere un futuro migliore e di partecipare
pienamente alla vita del paese".
Sempre in REPUBBLICA CECA c'è stato un progetto chiamato "Vesnička soužití"
(Progetto coesistenza), promosso da varie ONG locali, che ha permesso la
costruzione di abitazioni nella città di Ostrava, tra Rom e non che avessero
perso le proprie abitazioni (30 famiglie in tutto).
Il governo ha stanziato circa 2.455.423 euro per il progetto, e sembra che la
combinazione case-lavoro sociale abbia avuto un effetto positivo.
In ITALIA negli ultimi anni è cresciuto il problema nomadi, che ha visto il
proliferare di leggi sbagliate e talvolta razziste, che non solo non risolvono
nessun "problema", ammesso che si possa definire tale, ma fomentano la paura e
la discriminazione anche di coloro che vivono qui da generazioni, con un lavoro,
una famiglia e un'ottima padronanza della lingua italiana.
C'è stata anche la proposta del Ministro Maroni di fare un censimento, che di
per sè sarebbe una buona idea, non discriminatoria e utile, anche a livello
statistico, alla quale è poi stata aggiunta la clausola delle impronte digitali:
chiara violazione di diritti umani, e del principio di uguaglianza.
Il rapporto Europeo sulla questione abitativa dei Rom, fa riferimento al
progetto "Città sottili" come il più virtuoso realizzato in Italia: nato
dall'Unità Sanitaria Locale, con il Comune di Pisa e una serie di organizzazioni
non governative presenti sul territorio, con il patrocinio dell'USL, e
finanziato dalla Regione Toscana, l'ambizioso progetto, nato nel 2002, auspicava
uno smantellamento dei cosiddetti "campi nomadi" nell'area di Coltano (tra Pisa
e Livorno) a favore di una costruzione di unità abitative.
Le attività sono state seguite da tre mediatori Rom, e alcuni abitanti del campo
hanno lavorato nella costruzione di queste case.
Nonostante il progetto sia stato il perno di un dibattito politico, e con un
seguito di opinione pubblica non indifferente, è stato portato avanti con molte
difficoltà, tanto da arrivare al punto che le case sono state costruite ma
nessuno ci vive e nessuno ne parla più, per evitare una "guerra tra poveri".
Le varie amministrazioni nel corso degli anni non hanno saputo decidere come
allocare le famiglie, che nel frattempo sono cresciute numericamente, e il
progetto è rimasto in una fase di stallo, sotto il pesante velo dell'omertà.
In UNGHERIA gli attacchi sono in crescita: nel 2008 ci sono stati 16 incidenti
con armi contro cittadini Rom; in SERBIA è forte soprattutto il problema
abitativo; in KOSOVO e ROMANIA sono frequenti gli attacchi violenti, spesso
perpetuati dalle forze dell'ordine, nei confronti di questa minoranza.
In INGHILTERRA, il motto è: "right to school, right to the future".
La riforma dell sistema scolastico, febbraio 2009, ha proposto una nuova
esperienza di inclusione sociale verso i giovani Rom e Travellers (nomadi).
Lo "UK department for children, schools and families" ha così commentato:
"Possiamo immaginare quanto possa essere difficile per un bambino imparare, se
posto costantemente sotto pressione di essere catalogato come "gipsy", rom o
traveller? (…)
Serve un sistema di inclusione per tutti i bambini. Tutti i background culturali
devono essere capiti e rispettati (…) Dobbiamo far crescere la consapevolezza
nelle autorità locali, scuole, genitori, e bambini, affinchè si possano fare
passi avanti verso il cambiamento di cui abbiamo bisogno".
La SPAGNA è il terzo paese, dopo Romania e Bulgaria, per numero di Rom: un
esempio di virtuosismo è stato il "Piano di Integrazione per i Rom in Catalonia"
(2005-2008), che si riferisce soprattutto ai Rom provenienti dall'Est Europa: il
governo ha finanziato 3.5 milioni di euro annui per la sua implementazione, (al
quale si aggiungono i finanziamenti di singole regioni e ONG) e una serie di
azioni per la loro "integrazione"(con tutti i rischi che questa parola comporta)
negli ambiti del lavoro, scuola e problemi abitativi.
In IRLANDA, nel 2007 i Travellers erano 8099, di cui circa il 22% in abitazioni
specifiche.
Negli ultimi anni si è cercato di far fronte al problema abitativo e il 97% di
essi è stato messo in abitazioni regolari; sono inoltre nati molti organi
istituzionali che si occupano attivamente dell'argomento e che cercano di dar
loro la possibilità di una partecipazione attiva, come "Accommodation
Consultative Committee" (LTACC), o il "Council Traveller Accommodation Programme"
(TAP).
La FRANCIA con la legge Besson(1990; 2000) ha decretato che ogni città con più
di 5000 abitanti deve avere un'area di accoglienza: Sarkozy ha poi aggiunto nel
2003 la postilla che chi non rispetta le regole dei campi è fuori per sempre.
Le zone di accoglienza sono in questo caso un luogo di passaggio, e sono
previsti programmi abitativi per coloro che decidano di trattenersi a lungo.
In GERMANIA, a Monaco, nel 1929 esisteva un "Ufficio centrale zingari" che
sarebbe sfociato in uno sterminio di una violenza cieca: memore del passato, il
paese ha perciò accolto i Rom come minoranza nazionale.
Sono state assegnate case, assistenza e condizioni favorevoli per lavorare,
ovviamente a patto che vengano rispettate le leggi.
Consiglio di leggere i rapporti del FRA (European Agency for Fundamental Rights)
che spiegano nel dettaglio le misure, virtuose e non, adottate dai paesi membri
UE.
E' evidente la necessità in ogni paese di un ufficio che si occupi direttamente
della questione, e soprattutto di sfatare il mito "zingaro" e tutte le
discriminazioni annesse a questo termine improprio.
Una sola voce non può certo cambiare le coscienze, ma può essere un primo
impulso al cambiamento, soprattutto culturale, di cui l'Europa ha sicuramente
bisogno.
Di Fabrizio (del 16/03/2010 @ 09:38:36, in blog, visitato 1886 volte)
...ed invece sono passati quasi 5 anni. Lo rileggo
volentieri per guardare (una volta tanto) la strada percorsa ...ed anche per
l'amico
Yuri del Bar, che a Mantova s'e' ricandidato alle elezioni comunali
Non sapevo cosa scrivere
(e invece)
Ho un mucchio di notizie arretrate da sbrigare e forse da pubblicare, ma e'
come se mi autocensurassi:
forse potra' interessare a qualcuno che nella Repubblica Ceca si continua a
parlare di sterilizzazione forzata delle donne Rom, senza la certezza se questa
pratica prosegua ancora oggi, o che la International Organization for Migration
abbia iniziato una propria campagna europea di assistenza a favore dei Rom
dell'Europa dell'Est, che vivono oggi una situazione per molti versi simile a
quella del nazismo (non lo dico io, e' quello che leggo sul loro documento).
Stranamente, non ci sono notizie di nuovi rimpatri forzati verso il Kosovo,
non so se dipenda dal silenzio stampa dei ministeri degli interni o per la
moratoria richiesta dall'UNHCR, in compenso in Gran Bretagna continua la
polemica tra il partito conservatore e il governo laburista sulle aree di
sosta...
Ne scriverei, se non fosse che sono cose scontate e che sono stanco di ripetere
le medesime notizie.
Ci sono stati dei momenti negli anni scorsi, in cui le notizie erano da
addentare come se fossi un mastino. Scontri violenti per motivi etnici, in
Romania, Slovacchia, Kosovo, un corrispondente macedone che prima mi scriveva
sotto i colpi di mortaio dell'UCK, e poi ferito dalla polizia durante una
manifestazione di protesta. Li' forse c'era un senso, perche' queste notizie non
arrivavano sui giornali italiani, se non dopo settimane. Li', nel silenzio
dell'informazione ufficiale, misuravo il senso della parola discriminazione.
Quella e' la discriminazione di "guerra". Poi c'e' l'altra discriminazione,
quella di "pace": nel lavoro, nella casa, nello studio o nell'accesso ai servizi
sanitari. Ma se nel caso della guerra potevo parlare di CENSURA, la
"discriminazione di pace" e' piu' ambigua: da una parte sullo Zingaro (uso
apposta il termine dispregiativo) si caricano tutta una serie di paure
secolari, dall'altra, fatichiamo a vederlo diverso da come ce lo siamo sempre
immaginato. Mi spiego: LORO non han voglia di lavorare, ma NOI
faticheremmo ad accettare un collega Sinto o una baby sitter Rom. LORO non
vogliono mandare i figli a scuola e NOI facciamo cambiare scuola ai nostri
bambini se 2 o 3 dei loro compagni di classe abitano in un campo sosta.
Dico che li abbiamo rinchiusi, prima che nei campi sosta, in un ruolo da cui
abbiamo paura che escano.
Allora, parlare delle discriminazioni quotidiane serve a poco, perche' sono
quelle cose che turbano per qualche giorno, ma ci rassicurano che il gradino
basso della societa' e' occupato, ed e' giusto cosi', perche' se e' occupato non
rischiamo di caderci noi. Proprio le cronache della "discriminazione di
guerra" mi hanno insegnato che qualsiasi siano i contendenti, i Rom sono sempre
i primi a pagare e, finito con loro, c'e' qualcun altro, che stava meglio, che si
ritrova al loro posto, suo malgrado.
Poi, ci sono i "bravi democratici": quelli che sono affascinati da un nomadismo
che se potessero i Rom si lascerebbero volentieri alle spalle, quelli che
"Zingaro e' cultura, e' musica, e' poesia". Si', ma che senso ha questa cultura, se
non ha possibilita' di esprimersi e di confrontarsi? Se rimane chiusa nei ghetti
o nei campi? E' come parlare dei menestrelli medievali, con la differenza che i
cavalieri antichi sono estinti, e qua ci riferiamo a un popolo che vive in mezzo
a noi. Insomma, buoni o cattivi, sembra che l'importante sia percepirli come
DIVERSI.
Diversi, lo siamo tutti, non vedo qua il problema. Il problema e' quando la diversita'
e' un alibi per vivere separatamente e senza confronto. Da questo tipo
di diversita', non puo' che nascere una societa' malata, da un lato e pure
dall'altro.
Mentre si continuano a tenere le distanze, i Rom e i Sinti (per natalita' o per
fuggire alle guerre e alle persecuzioni), sono diventati la minoranza etnica piu'
vasta della Comunita' Europea. 10/12 milioni (non lo sappiamo), piu' degli
abitanti dell'Austria o del Belgio. E si affacciano nuove generazioni.
Livia Jaroka e Yuri del Bar hanno in comune la giovane eta' (30 e 26
anni). E l'etnia. Per il resto sono DIVERSISSIMI: lei Ungherese e lui Italiano,
lei antropologa e lui mediatore culturale. Anche politicamente sono distanti:
Livia Jaroka eletta al Parlamento Europeo nel
Partito Popolare, Yuri del Bar al Comune di Mantova in Rifondazione
Comunista.
Livia Jaroka ha sponsorizzato il mese scorso un programma di formazione
professionale presso il Parlamento Europeo, per giovani Rom che possano in
futuro essere quel nucleo politico-intellettuale che e' mancato al suo popolo per
risollevarsi dal II dopoguerra (chi volesse ulteriori notizie, me le richieda
via email).
Yuri del Bar e' stato eletto con un programma che richiedeva la chiusura dei
campi sosta a favore di microareee, il diritto di voto ai migranti, piu' fondi
allo studio e sostegno alle famiglie.
Su di loro, la cappa mediatica che ricordavo prima. Eppure, credo che quei due,
cosi' DIVERSI, siano l'avanguardia di una nuova generazione che possa parlare in
prima persona del proprio popolo, perche' finalmente si racconti la miseria o la
gioia senza i NOSTRI giri letterari.
Di Sucar Drom (del 26/02/2010 @ 09:09:41, in blog, visitato 2062 volte)
Mantova, Sucar Drom: "Noi ci impegniamo..."
Siamo rimasti esterrefatti da quanto affermato dalla Lega Nord, durante la
conferenza stampa di domenica scorsa. Le affermazioni e i toni non sono solo
razzisti ma istigano al razzismo e alle discriminazioni contro le persone,
appartenenti alle minoranze sinte e rom. Rispondiamo all...
Mantova, mengro labatarpe: presentazione del progetto alla stampa
Venerdì 19 febbraio alle ore 11.00 presso la sala Bonaffini del Comune di
Mantova, in Via Roma 39, si terrà la conferenza stampa di presentazione del
progetto: Mengro Labatarpe (il nostro lavoro), valore lavoro – percorsi di
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Pesaro, condannati senza processo due attivisti del Gruppo EveryOne
Roberto Malini e Dario Picciau (in foto), co-presidenti con Matteo Pegoraro del
Gruppo EveryOne, organizzazione internazionale per i diritti umani, hanno
ricevuto in data 12 febbraio 2010 una notifica di decreto penale di condanna,
con pena detentiva...
Il popolo web e di Fb è xenofobo e razzista: lo dice una ricerca
Web e social network nuove frontiere anche per il razzismo. Sono oltre un
migliaio i gruppi su Facebook che dichiarano o si manifestano razzisti e
xenofobi. È quanto emerge dalla ricerca «Io e gli altri. I giovani nel vortice
dei cambiamenti», promossa dalla Conferenza dei presidenti dei consigli
regionali, presentata oggi alla Camera e realizzata da Swg. Pur s...
Napoli, una fisarmonica per ricordare Petru Birlandeanu
Petru Birlandeanu fu ucciso nella stazione della Cumana di Montesanto a Napoli
il 26 maggio dello scorso anno. Nello stesso punto, dove si accasciò durante una
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Mirella, oggi c'è una t...
Napoli, Armandino e il Madre
Sono cominciate da alcuni giorni a Napoli le riprese di Armandino e il Madre, il
cortometraggio che vede l’attrice Valeria Golino per la prima volta dietro la
macchina da presa. Con lei l’inseparabile compagno, l’attore Ri...
Razzismo, il 45% dei giovani chiuso o xenofobo
Dai ragazzi inclusivi a quelli improntati al razzismo: il 40% dei giovani
italiani si ritrova su posizioni più aperte, mentre il 45% sposa atteggiamenti
di chiusura. Questa la fotografia scattata da ''Io e gli altri. I giovani
italiani n...
Elezioni regionali: in Lombardia è candidata Dijana Pavlovic
Tutti i partiti stanno definendo le ultime caselle di liste e listini, a un mese
e mezzo dalle Regionali. I nomi però sono già in circolazione. Ufficiali o meno.
Alcune delle novità più «ghiotte» emergono ...
Insulti ai rom, Radio Padania condannata
Condannato. E’ arrivata la sentenza del giudice monocratico dell’ottava sezione
penale del Tribunale di Milano chiamata a decidere se condannare o meno Leopoldo
Siegel (in foto), il conduttore di Radio Padania, accusato di diffamazione a
mezzo ...
Guidizzolo (MN), un augurio alle famiglie sinte
Diversamente da quanto si crede, i Rom e i Sinti non irridono né osteggiano la
legalità; ne danno una definizione precisa e coincidente a quella dei gagi (o
“non sinti”), come rispetto delle regole in uno Stato di diritto...
Padova, dal "campo nomadi alla città"
Martedì 2 febbraio 2010 è stato inaugurato in Corso Australia il Villaggio
Speranza, realizzato attraverso il progetto sperimentale di autocostruzione del
Comune di Padova co-finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche
Sociali...
Verona, Stella: «Gli antirazzisti finora sono stati troppo timidi»
Metti assieme un giornalista e un poliziotto a confronto sul tema del razzismo.
Ne esce il ritratto impietoso di un italiano medio impreparato a tenere il passo
con i tempi. Troppi luoghi comuni, troppi «campanili», tanta paura dell'altro e
soprattutto ignoranza...
Guidizzolo (MN), terra di confine
Dopo ventisette anni passati a svolgere servizio alla comunità in ambito
sanitario, sono infermiere, mi sento, dolorosamente, costretto a spendere due
parole sulla questione dei Sinti, che, con grande travaglio, sono alla ricerca
di una casa, tra la provinci...
Milano, presentazione del libro di Luca Bravi "tra inclusione ed esclusione"
Sarà presentato il prossimo 18 marzo 2010 il libro “tra inclusione ed
esclusione, una storia sociale dell’educazione dei Rom e dei Sinti in Italia”
dello storico Luca Bravi. L’evento si terrà presso Università di Milano
Bicocca,Via Bicocca degli Arcimboldi n. 8 ...
Prato, Rom e Sinti: cambiamo musica ai luoghi comuni
Rom e Sinti pratesi chiedono di essere ascoltati nelle stanze che contano.
Chiedono partecipazione. E l’istituzione di una tavola rotonda dove poter
discutere i loro problemi. “Rom e Sinti: cambiamo musica ai luoghi comuni”.
Questo il titolo de...
Ministero dell'Interno, un progetto per formare gli operatori
E' sulla Gazzetta Ufficiale il progetto realizzato dal Dipartimento per le
libertà civili e immigrazione per favorire il processo di integrazione della
comunità rom. Accrescere l...
Di Sucar Drom (del 15/02/2010 @ 18:21:37, in blog, visitato 1572 volte)
Roma, manifesto Pd anti-rom ed è rivolta sul web
«È davvero il Pdl meno L». Gli internauti sono scatenati contro un manifesto che
campeggia da qualche giorno al Quadraro. Il testo? «Abbiamo vinto la battaglia!
E' finalmente avvenuto lo sgombero del campo rom di via degli Angeli!». Firmato:
Pd...
Milano, non si fermano gli sgomberi senza alternative per intere famiglie
Continuano nell’indifferenza generale gli sgomberi senza soluzioni alternative.
Quello di stamattina, messo a punto dalla Polizia Locale nei pressi dell'Alzaia
Naviglio Grande, è il 195esimo dell'e...
Milano, Tettamanzi: no a sospetti, veleni, aggressività e corruzione morale
Le tre maggiori autorità politiche della Lombardia: il Sindaco di Milano Letizia
Moratti, il Presidente della Provincia Podestà e il Presidente della Regione
Lombardia Formigoni erano tutti in prima fila all'Auditorium Alberione ad
ascoltare ...
Pavia, un piano del Comune per chiudere i “campi”
Mezzo milione per trasferire in aree attrezzate e alloggi i 250 Sinti che da più
di vent’anni sono accampati in piazzale Europa: il piano dell’amministrazione
spunta dalle pieghe del bilancio. «E’ vero — conferma il sindaco Alessandro
Cattaneo —. abbiamo messo a bilancio 500mila euro per r...
Roma, Casilino 900: segui lo sgombero su ParkingCasilino
L’amministrazione comunale dopo un anno di trattative con i rappresentanti della
comunità e il Coordinamento Rom a Roma comincia lo sgombero del Casilino 900,
dando così il via al Piano Nomadi. Il trasferimento del campo più grande
d’Eur...
Guidizzolo (MN), ultimo atto politico: tutti d’accordo sulla testa dei Sinti
Il Pd bresciano incontra il Pd di Guidizzolo e mantovano ma anche il Sindaco
Pellizzaro (Lega Nord), dopo aver scatenato una campagna stampa contro il
progetto di autonomia abitativa a favore de...
Guidizzolo (MN), accoglienza? Sì, ma altrove
Grazie al ‘caso di Guidizzolo’, si è tornato a parlare della questione rom, che
detta come va detta non è altro che il “problema degli zingari”. E’ noto che
questa popolazione di origine indiana è girovaga, incapace di adattarsi alla
nostra società, e che utilizza forme di sfruttamento e di raggiro per poter
vivere sulle spalle...
Milano, la Moratti pensa che gli sgomberi senza alternative siano legali...
Sgomberi a ritmo serrato quelli messi in atto da Palazzo Marino. Tanto che la
Caritas ha chiesto di sospendere lo smantellamento dei campi abusivi almeno
durante i mesi invernali. Il sindaco di Milano, Letizia Moratti, ha però
risposto con la linea di rigore: “Le leggi vanno fatte rispe...
Babel Film Festival
Babel Film Festival è il primo concorso cinematografico internazionale destinato
esclusivamente alle produzioni delle minoranze, ai film (sia di fiction sia
documentari) che siano espressione di una minoranza linguistica e culturale, in
cui dialoghi e testi siano in una lingua minoritaria, dialet...
ONU: 92 raccomandazioni per l'Italia
Accrescere la lotta alla discriminazione e al razzismo e dotare il Paese di
un'istituzione nazionale indipendente sui diritti umani figurano tra le
principali raccomandazioni fatte all'Italia dai paesi dell'Onu per migliorare la
situazione dei diritti um...
Milano, Vittorio Agnoletto: "La politica dica no alla violenza degli sgomberi"
"Ho appreso dei continui, vergognosi sgomberi della popolazione rom realizzati a
Milano", dichiara Vittorio Agnoletto, candidato presidente regione Lombardia per
la Federazione della sinistra. Di fronte a donne e bambini buttati per strada, a
famiglie separate e disperse, a esseri umani trattati peggio che animali, la
politica non può tacere. Nella Milano di oggi, spesso dominata dall'egoismo,
denuncia...
Roma, il Casilino 900 non c'è più
Al di là del cancello del Casilino 900 a Roma, il campo nomadi più grande
d'Europa, questa mattina c'era uno strano silenzio. Un silenzio inusuale. Non si
sentivano più le voci dei bambini che giocano, delle donne che chiacchierano o
dei ragazzi che parlano tra loro. L'unico suono era quello della ru...
Roma, il Casilino 900 non c'è più: i primi commenti
Sono cadute le ultime baracche ed è stato chiuso il cancello al Casilino 900, il
campo nomadi più grande d'Europa situato sulla via Casilina a Roma. Stamani il
sindaco della Capitale, Gianni Alemanno, insieme all'assessore alle Politiche
sociali, Sveva Belviso, il...
Di Fabrizio (del 08/02/2010 @ 08:57:56, in blog, visitato 2032 volte)
Segnalazione di Giancarlo Ranaldi
ParkingCasilino
(clicca sull'immagine per vederla
in dimensione reale)
il futuro dell’area attualmente occupata dal Campo Rom Casilino 900 è un
enigma: la versione ufficiale dice che diventerà parte del PARCO di
Centocelle, altre voci dicono che sarà un PARCHEGGIO a servizio della
linea C della metro, di certo c’è che, con il trasferimento del campo, la
comunità Rom viene PARCHEGGIATA altrove, senza conoscere il suo futuro
quello che segue è la testimonianza degli ultimi giorni del campo raccontata
dagli studenti della Facoltà di Architettura di Roma Tre
Roma, 19 gennaio 2010. L’amministrazione comunale dopo un anno di
trattative con i rappresentanti della comunità e il Coordinamento Rom a Roma
comincia lo sgombero del Casilino 900, dando così il via al Piano Nomadi. Il
trasferimento del campo più grande d’Europa è proposto come esemplare, un
modello da seguire per superare una volta per tutte la “questione Rom”, non solo
nella capitale ma in Italia.
Ma ciò a cui stiamo assistendo non è la realizzazione di quelle promesse con cui
l'amministrazione è riuscita ad ottenere la collaborazione dei Rom un anno fa:
all'orizzonte non si vedono case, né a Roma né nelle provincie intorno, non c'è
il nuovo campo in cui trasferire l'intera comunità senza smembrarla, un campo
che sarebbe dovuto essere costruito dai Rom stessi, e che avrebbe dovuto avere
aree dove fare il mercatino, spazi di incontro per la comunità, depositi per i
materiali ferrosi, laboratori artigianali. Non si vedono né le cooperative né i
progetti per l'inserimento lavorativo né i nuovi documenti di identità, in mano
hanno solo delle strisciette di carta con la richieste di asilo umanitario, dopo
essere scappati dalle guerre e aver vissuto quaranta anni in Italia. Dopo un
anno la sensazione è che Rom siano lentamente scivolati in una trappola, la
solita trappola, quella del campo, del container e dell’invisibilità.
Le famiglie del Casilino 900 verranno divise secondo la loro nazionalità, in
quattro campi: via di Salone, via Gordiani, via Candoni e Camping Roman River.
Accettano di trasferirsi senza opporsi, assistono alla demolizione delle loro
case, vanno via senza alcuna garanzia sul proprio futuro. Oggi è iniziata la
fine di Casilino 900, ma non della “questione Rom”, dell’annoso problema dei
campi, che non si risolverà certo ammassando persone negli attuali campi già
pieni, né creandone altri, sempre più periferici e sorvegliati.
Gli studenti della Facoltà di Architettura di Roma Tre raccontano la storia
dello sgombero, attraverso le storie di chi ha lasciato o sta per lasciare il
campo e attraverso gli oggetti che è stato costretto a lasciarsi dietro. Storie
che nessuno ascolta, oggetti strappati alle grinfie di una ruspa. Storie ed
oggetti di persone a cui stanno portando via la casa e il luogo in cui sono
cresciuti in cambio di un futuro incerto, di cui non sanno quasi nulla, fatto di
scatole di latta chiuse in recinti sorvegliati. Il nostro lavoro vuole
raccogliere e proporre delle alternative, dimostrare che un’altra via è
possibile ed è pure più conveniente, per i Rom e per tutti: l’autocostruzione,
fuori da altri ghetti, oltre i recinti dei campi, verso un futuro in cui Rom e
Gagè possano cominciare a conoscersi e a superare i reciproci pregiudizi, verso
un'altra città da inventare insieme.
Questo blog intende avviare un Osservatorio per il Monitoraggio del
Trasferimento del Casilino 900. Invitiamo tutti i cittadini e le associazioni
che in questi anni sono stati vicini al campo a partecipare scrivendo a
casilino900@googlegroups.com
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