Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Interrogazione a risposta scritta, deputati firmatari: BERNARDINI,
BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI.
Al Ministro dell'interno. - Per sapere - [...]
(testo completo
http://nuovo.camera.it/417?idSeduta=291&resoconto=bt13¶m=bt13 a metà
pagina circa)
Romeo, un bambino di etnia rom, frequentava fino a qualche giorno fa la prima
elementare nel quartiere della Bovisa, Via Guicciardi, in piena periferia
milanese, e, nei suoi primi sei anni di vita, ha vissuto varie volte
l'esperienza dello sgombero, essendo giunto nella scuola milanese dopo essere
stato allontanato dal Rubattino ed aver interrotto la sua frequenza
scolastica alle elementari di via Feltre;
pochi giorni fa Romeo, insieme ad un'altra bambina che frequentava la quarta
elementare e alle loro famiglie, è stato sgomberato dalle forze di polizia dal
capannone in cui viveva;
per qualche notte è stato ospitato in un centro di accoglienza, ma a breve verrà
sgomberato anche dal luogo in cui ha trovato riparo;
nel corso degli ultimi mesi la famiglia di Romeo è stata continuamente
sgomberata nonostante la sua evidente volontà di iniziare un percorso nuovo
di integrazione e inserimento sociale, il che comporta che al loro figlio,
Romeo, vengano tuttora negati diritti fondamentali quali la casa e l'istruzione,
essendo il suo percorso scolastico e affettivo continuamente interrotto -:
di quali informazioni il Ministro interrogato disponga circa i fatti riferiti in
premessa;
quali iniziative urgenti il Ministro interrogato intenda porre in essere per il
tramite del commissario per l'«emergenza rom» perché si adempia agli obblighi di
solidarietà ed accoglienza, anche in adempimento della citata direttiva contro
la discriminazione basata sulla razza e le origini etniche;
quali misure urgenti il Governo voglia approntare al fine di garantire la
sicurezza e i diritti delle comunità rom in occasione delle numerose azioni di
sgombero portate avanti su tutto il territorio nazionale;
quali interventi di carattere progettuale il Governo intenda porre in essere al
fine di dare attuazione alla direttiva europea contro la discriminazione basata
sulla razza.
(4-06316)
Dalla newsletter Articolo 3 - Osservatorio sulle
discriminazioni
osservatorio.articolo3@gmail.com
Cosa accomuna il respingimento delle quattro famiglie sinte bresciane che
hanno acquistato un terreno nel comune di Guidizzolo per andarci a vivere e
cominciare ad affrancarsi dal ghetto dei cosiddetti campi nomadi e il
regolamento approvato dall’amministrazione di Goito, che respinge dall’asilo
comunale (e quindi pubblico) i bambini provenienti da famiglie che non
abbracciano “una visione cristiana della vita”?
Al fondo delle due operazioni c’è l’idea che serve innalzare muri non valicabili
per ‘difendersi’ da chi non appartiene alla ‘comunità’ dei nativi maggioritari:
qui non c’è posto per te se sei diverso da noi. E la parola ‘diverso’, resa
dall’abuso povera di senso, prende, nell’area compresa tra Guidizzolo, Mariana
Mantovana e Goito significati che riguardano molti di noi: non entri se sei
sinto o rom, se sei ateo, ebreo, musulmano, buddista, induista, divorziato,
separato, omoaffettivo, o anche solo cocciutamente laico. Che tu sia maschio o
femmina, in età adulta o in età bambina. Noi ‘minoritari’ possiamo essere tutti
respinti. A riprova del fatto che quando in una società si apre una lacerazione
nel tessuto democratico e passa una discriminazione, prima o poi, tutti siamo
esposti al rischio di essere discriminati.
Alcune amministrazioni sembrano voler aprire conflitti, sollecitare paure,
costruire estraneità. Dovremmo indignarci ancora di più pensando che a fare le
spese di queste operazioni di ‘pulizia’ sono soprattutto i bambini e le bambine.
All’assemblea promossa dal gruppo dei consiglieri dell’opposizione del Comune di
Goito martedì sera il pubblico era folto e attento. Tante le voci preoccupate:
anni fa era impensabile che gli abitanti del paese potessero dividersi sulla
difesa di un principio costituzionale. La sensazione diffusa era quella di un
degrado dell’ossatura democratica. C’erano un folto gruppo cittadini goitesi
provenienti da altri Paesi; quelli più direttamente interessati alle esclusioni
e ai respingimenti. Hanno ascoltato zitti. E se ne sono andati. Era presente
anche un gruppo di cittadini e cittadine castiglionesi di origine magrebina;
sono intervenuti, hanno catturato l’attenzione, risvegliato la voglia di
partecipazione, forti di un’esperienza di impegno civile contro le
discriminazioni che da anni si alimenta del lavoro comune tra chi è nato in
Italia e chi in Italia ora vive. La svolta, per una ripresa della vitalità
civile del Paese in cui viviamo, sta proprio nella costruzione di presidi in cui
cittadinanze vecchie e nuove, generazioni, culture e religioni mescolino le loro
lingue. La giovanissima Chaimaa, diciassettenne proveniente dal Marocco, velata
per sua scelta, alla fine dell’assemblea si è fermata con noi dell’Osservatorio:
insieme a un gruppo di compagni di scuola vuole promuovere iniziative per la
difesa della laicità della scuola e la difesa della Costituzione italiana. C’è
ancora speranza.
Maria Bacchi
All’assemblea pubblica tenuta a Goito per discutere con la cittadinanza
del Regolamento dell’Asilo comunale voluto dall’Amministrazione non ha potuto
essere presente il Presidente di Articolo 3, Fabio Norsa, che ha inviato una
comunicazione:
L’intervista che ho rilasciato alla Gazzetta ed il successivo comunicato
congiunto dell’U.C.E.I., Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, e della
Comunità di Mantova alla stampa nazionale e locale, credo non possano dare adito
a dubbi sulle nostre ferme posizioni, asettiche da dietrologie religiose e
contrasti di altra natura, riferendosi solo all’inosservanza ed alla violazione
dei fondamentali diritti umani, civili, sociali e di laicità dello Stato
garantiti a tutti i cittadini dalla nostra Costituzione.
Il mio intervento è circoscritto alla sola difesa e tutela di tali diritti,
proponendomi nel doppio ruolo di rappresentante di Articolo3, Osservatorio sulle
discriminazioni, ed, a titolo personale, di uomo, nel senso più completo e
profondo del termine, che non può astenersi ed esimersi da una concreta quanto
instancabile opposizione ad ogni atto discriminatorio compiuto verso qualsiasi
altro uomo.
Articolo3, a conferma di quanto dichiarato dalla vice-presidente, Maria Bacchi,
monitorerà con la massima attenzione gli sviluppi della vicenda “Asilo di Goito”,
ma non solo quella, e parteciperà ad ogni iniziativa volta alla corretta
applicazione dei valori costituzionali troppo spesso disinvoltamente e
proditoriamente stravolti.
La mia formazione culturale, schematica e pragmatica, che privilegia il bianco
ed il nero alle tante gradazioni intermedie dei grigi, mi impedisce di
considerare la buona fede delle argomentazioni e delle complicate filosofie
apparse sulla stampa tendenti a far considerare come corretta l’applicazione
distorta degli articoli della Costituzione afferenti al caso “Asilo”, in quando
basta semplicemente consultarli per appurare all’istante che sanciscono l’esatto
contrario.
Esprimo infine la personale convinzione che la pervicacia delle Istituzioni
deliberanti nel sostenere una forzatura del tutto inopportuna, pur a fronte di
una vibrata contestazione, non solo popolare e non solo locale, non possa essere
attribuibile alla cecità degli Amministratori, ai quali basterebbe recepire il
dissenso, analizzarlo e correggere l’evidente errore ritirando il regolamento
adottato, ma sia una corrente di pensiero che, francamente, credo minacci il
sistema democratico.
Fabio Norsa
Di Fabrizio (del 06/03/2010 @ 00:55:42, in scuola, visitato 6113 volte)
Ricevo da Agostino Rota Martir
Circa una settimana fa
un
incendio al campo ha distrutto 3 baracche abitate da famiglie Rom,
nell'incendio è andato perso tutto, i Rom coinvolti si sono trovati con niente,
tutto è andato distrutto, anni di fatica per sistemare, abbellire le loro
confortevoli "baracche" in poco più di mezz'ora..tutto in cenere. Nessun ferito,
grazie a Dio.
Molti si sono dati da fare, compreso il comune che ha fatto pervenire alle
famiglie delle roulotte, gli stessi Rom del campo hanno dato quello che
potevano, aiutando a dare alloggio ai bambini, offrendo coperte, materassi,
stoviglie..incoraggiamento e vicinanza.
Anche delle persone di Pisa e Livorno hanno fatto sentire la loro vicinanza
portando al campo vestiti, letti, coperte, materassi.
Emina è un'adolescente e questa sera è venuta nella mia roulotte per mostrarmi
gli abiti nuovi che indossava che ha avuto come dono dai suoi compagni di
classe, era felice e orgogliosa nello stesso tempo per questa amicizia.
I suoi compagni di classe sapendo che Emina aveva perso tutto si sono dati da
fare per aiutarla e far sentire la loro amicizia.
Lo dimostra molto bene la lettera che le hanno inviato, che con il suo permesso
e dei genitori divulgo (in
allegato file .gif ndr), perché nonostante quello che i Rom stanno
subendo in Italia: sgomberi, discriminazioni, razzismo..forse stanno anche
sbocciando silenziosamente dei fiori che profumano di comprensione, amicizia,
convivialità.
E' un gesto che aiuta a sperare e a credere che è possibile cambiare.
Ago
Di Fabrizio (del 06/03/2010 @ 09:14:41, in Europa, visitato 1578 volte)
Da
Roma_Benelux
Navi Pillay, Alto commissariato dell'ONU per i diritti umani, s'è preoccupato
giovedì a Ginevra per la discriminazione di cui soffrono in Europa "i migranti e
le minoranze, come quella dei Rom", particolarmente in Slovacchia, Repubblica
Ceca ed Italia.
"Mentre l'Unione Europea ed alcuni governi europei hanno cercato di
migliorare la situazione dei Rom, in molti altri paesi, tra cui la Slovacchia e
la Repubblica Ceca, la loro condizione sembra peggiorare", a dichiarato Mme
Pillay presentando il suo rapporto annuale al Consiglio dei diritti dell'uomo
dell'ONU.
"Inoltre," ha proseguito, " i Rom continuano a confrontarsi con un razzismo
aperto e con aggressioni condotte da protagonisti non-statali".
Mme Pillay ha tra l'altro annunciato che "affronterà con le autorità italiane
il problema della discriminazione e delle aggressioni contro i Rom, così pure
contro i migranti", durante la sua visita in Italia prevista per la settimana
prossima.
Una reale "caccia al nero" è stata condotta gennaio scorso a Rosarno (...) da
centinaia di abitanti contro i lavoratori agricoli africani, impiegati per la
maggior parte illegalmente nella raccolta di arance e mandarini. Un migliaio di
loro aveva lasciato la città e l'incidente aveva rivelato le condizioni
deplorevoli nelle quali vivevano e lavoravano questi migranti.
04/03/2010 (AFP)
Di Fabrizio (del 06/03/2010 @ 18:37:31, in Italia, visitato 2085 volte)
Lunedì 8 marzo alla questura di via Montebello 26 (MILANO) alle ore 11, le autorità
consegneranno al maestro Jovica Jovic , la revoca dell'espulsione dall'Italia ed
il permesso di soggiorno.
Questo è un riconoscimento ad un artista che fa onore non solo al popolo Rom ed
alla sua cultura, ma anche alla nazione che lo ospita.
Ringraziamo tutti gli artisti, le associazioni e le singole persone che hanno
contribuito al raggiungimento di questo risultato e ci auguriamo che questa
buona notizia possa contribuire al miglioramento della condizione di tante
persone i cui meriti spesso non sono riconosciuti. In particolare il nostro
augurio è rivolto al popolo Rom.
“ Seminateci bene e daremo i nostri frutti” - Jovica Jovic
Associazione culturale "Terra del fuoco"
L'appuntamento su
Facebook
IMPORTANTE NOVITA': [...], il Maestro J. Jovic dopo aver ricevuto il
permesso di soggiorno in questura verrà ricevuto dal Ministro dell'interno
Maroni: alle ore 12 in Prefettura (corso Monforte 31), il ministro
incontrerà J.J. e in questa occasione il maestro consegnerà in dono al
ministro un arazzo creato dalla sartoria delle donne del campo nomadi di v.
Sesia a Rho dove lui risiede e che è attualmente sotto sfratto.
+ bicchierata-rinfresco in terra del fuoco h.13.30 via morigi 8 milano
www.jovicajovic.blogspot.com
se fossimo ventenni, col petto pieni d'ideali...per esempio mantenuti ,
avremmo una sola certezza: NON SCENDERE A COMPROMESSI CON NESSUNO.
"noi non sappiamo perché il ministro degli interni abbia deciso di concedere il
permesso di soggiorno a Jovica" dice terra del fuoco
Fa bene la Terra del Fuoco associazione per la diffusione delle arti manuali a
ribadire di non essere un partito politico, e di essersi preso cura, insieme ai
suoi amici del maestro Jovica soprattutto perché incarna pienamente l'arte del
fare in tutti i suoi aspetti, insieme alla sua gente, dalla musica, alla
lavorazione, del legno dei metalli , all'antica arte culinaria insieme a quella
circense e oggi dell'arte del riciclo come pochi sanno fare.
Fa bene a ribadire che gli sta a cuore anche il destino che accomuna il popolo
rom a quello italiano , da sempre migrante come loro , e come loro bistrattato e
denigrato sin dai primi anni delle emigrazioni verso il nord europa e verso le
terre d'america, dove i giornali dell'epoca testimoniano come gli americani
descrivevano gli italiani, e poco si distanziassero dalle descrizioni che
potrebbe fare un giornale medio italiano che ha dimenticato le proprie non
lontane origini.
Terra del Fuoco fa anche molto bene a ribadire , anche il proprio stupore di
quello che accadrà lunedì, il ministro degli interni Maroni, colui che ha
scritto e approvato leggi che azzerano la vita intera di persone, famiglie e
bimbi che vanno a scuola, additando un nemico: lo straniero, accoglierà il
nostro amico, e gli darà il permesso di soggiorno.
Fa bene Terra del Fuoco anche a sottolineare di quanto, al di là del proprio
personale pensiero sulle politiche del ministero degli interni, che lunedì verrà
celebrato il maestro jovica, come esempio positivo della cultura rom.
Questo è un fatto.
Questo è un fatto importante, perché anche le persone a casa, nei loro tinelli,
convinti delle loro certezze potranno forse per la prima volta leggere sui
giornali che il ministro Maroni si è accorto , che un rom è onorevole di
permesso di soggiorno, per essere vissuto secondo la propria cultura
diffondendola attraverso la musica e connettendosi a sua volta con altri
musicisti e contribuendo ancora a diffondere l'uso e l'apprendimento della
fisarmonica attraverso i corsi da lui tenuti.
Quindi noi amici di Jovica e del popolo rom non possiamo fare altro che
felicitarci, di vedere un piccolo pezzetto di una grande lunga strada, ancora da
compiere, perché sia possibile invertire la rotta dei media che normalmente
diffondono solo pessimi esempi degli stranieri che attraversano o che vivono in
italia, abbiamo molto lavoro da fare , dobbiamo operare culturalmente, coscienti
dello stato d'urgenza, ma coscienti che le battaglie urlate, oggi servono sempre
meno,
Servono operatori e operazioni culturali che avvicinino le culture diverse e che
facciano inesorabilmente emergere quanto di positivo vi sia nell'incontro fra le
diversità.
Non serve storcere il naso per un battesimo cattolico, anziché intravederne una
festa e un incontro fra diverse culture, o per un ministro che è ciò che è,
serve agire, in tanti , e in modo costruttivo, dobbiamo essere gli anticorpi ,
come diceva Moni Ovadia al battesimo di Sanela, dobbiamo essere un virus che
attraverso tutti i mezzi possibili a disposizione possa essere una rete in
espansione di iniziative , del fare, nel fare cultura.
Inoltre:
Revocato il decreto di espulsione di Jovica. Il campo di via Sesia non va
smantellato
Care amiche e cari amici, con immensa gioia ho accolto l’invito della lista
“per la sinistra unita” a candidarmi per il Consiglio comunale a Mantova per un
secondo mandato, dopo l’esperienza di cinque anni. Nel 2005 è stata la prima
volta a Mantova e in tutta l’Italia che un sinto, “uno zingaro” come mi chiamano
in modo dispregiativo, ha partecipato a pieno titolo alla competizione
elettorale per portare il proprio contributo alla crescita democratica della
nostra Città e non solo.
Grazie al mio esempio tanti altri Sinti e Rom hanno capito l’importanza di
partecipare alla vita politica del Paese e uscire dalla logica associativa
per esprimere direttamente i propri valori a favore di tutti, non solo dei Sinti
e dei Rom. La gioia che ho provato quando sono stato eletto è stata immensa e
devo ringraziare le tante persone che hanno creduto insieme a me a questo sogno:
un Sinto in Consiglio Comunale.
Oggi sono qui per fare un’esperienza diversa da quella degli ultimi cinque
anni. Infatti, per cinque anni Rifondazione comunista è rimasta all’opposizione.
L'esperienza passata è stata in molti momenti frustrante. In questi cinque anni
ho visto da vicino il lavoro svolto dal Sindaco Fiorenza Brioni ma sopratutto ho
visto le difficoltà che ha dovuto superare per un'opposizione interna che di
fatto ha bloccato la Città.
In questi anni ho lavorato per far crescere l'intesa tra tutta la sinistra e
il Partito Democratico a Mantova, perchè credo che viviamo momenti molto
difficili e mi sembra insensato farci continuamente la guerra. Dobbiamo unirci
per costruire e non certo dividerci per distruggere.
Mantova è una Città bellissima e deve offrire un contributo forte, almeno in
Lombardia, per dire che un modello diverso da quello imperante è possibile. Io
ci credo e con me tantissima altri mantovani.
Ho visto tutte le liste elettorali che sostengono Fiorenza Brioni e ho notato un
cambiamento: gente nuova e giovane con idee nuove che possono costruire con
Fiorenza e non ostacolarla.
Finalmente siamo riusciti a coinvolgere quasi tutto il centro-sinistra in un
progetto unitario che mancava da molti anni a Mantova. Un progetto dove tutti
siamo consapevoli del lavoro che si dovrà fare per far ripartire la nostra
Città, a partire dai problemi posti dalla crisi economica. Tantissimi mantovani
(commercianti, artigiani e lavoratori dipendenti nel privato) stanno vivendo un
momento drammatico e la politica deve offrire risposte concrete per risolvere i
tanti problemi. A partire da un solido sostegno economico per chi perde il
lavoro o vede la sua attività in forte crisi. Non dobbiamo far mancare loro il
supporto serio e concreto della Città.
Yuri Del Bar
Candidato nelle liste “per la sinistra unita” alle elezioni comunali
comitato elettorale "un sinto in consiglio comunale", 4 marzo 2010
Di Fabrizio (del 07/03/2010 @ 09:45:09, in media, visitato 1439 volte)
Da
Romanian_Roma
04/03/2010 - Dalla settimana scorsa abbiamo deciso di fare un'analisi
approfondita dei principali giornali locali in Romania, cercando di testare il
livello esistente di anti-ziganismo, come riflesso nei giornali.
Il risultato è stato piuttosto sorprendente anche per noi.
In una sola settimana abbiamo trovato decine di articoli razzisti - abbiamo
selezionato per la traduzione un numero di loro da giornali differenti di
differenti zone della Romania. In questi articoli abbiamo trovato insulti e
derisioni all'Olocausto, Rom presentati come:
stupratori, allergici al lavoro e mendicanti, una maledizione per la
Romania, criminali professionali, la Romania è troppo clemente, i bambini
Rom dovrebbero camminare 5 chilometri per andare a scuola…
Ecco il peggio:
Qual è il nostro problema con i Rom? Bene, di sicuro non è lo stesso con
cui Antonescu si è confrontato quando decise di deportare il Virus. Allora,
zingari, zlatari e corturari han fatto di modo di alimentare col cibo dei
Rumeni le loro cattive abitudini, dal furto agli scandali che hanno
provocato attorno a loro. Ora la situazione è ancora peggiore...
Antonescu è responsabile della morte di centinaia di migliaia di Ebrei e Rom
durante la II guerra mondiale.
Full document is available here
http://www.policycenter.eu/pressfeb.doc
Policy Center for Roma & Minorities
Bucharest, 010152, Intrarea Rigas 29A, Ap. 31, Sect. 1, Romania.
Tel. 0040 742379657
Fax: 0040 318177092
www.policycenter.eu
Di Fabrizio (del 07/03/2010 @ 09:48:46, in sport, visitato 1798 volte)
Segnalazione di Giancarlo Ranaldi
ilquotidianodellacalabria.ilsole24ore.com
06/03/2010 «Il 21 marzo, in occasione della partita Cosenza-Cavese, 20
bambini di etnia rom saranno ospiti dello stadio San Vito, come segno tangibile
di solidarietà nei loro confronti e nei confronti delle loro famiglie per la
nota vicenda che sta interessando il campo rom cittadino riguardo all’imminente
sgombero».
È quanto riferisce una nota del Cosenza Calcio nell’ambito delle iniziative
sociali intraprese dalla società sportiva.
Domenica 7 marzo, invece, in occasione dell’incontro di calcio con il Potenza
undici studenti di nazionalità cinese saranno ospiti dello stadio di Cosenza per
assistere alla partita con il Potenza.
«L'iniziativa – riferisce un comunicato della società sportiva – rientra nel
progetto 'Il milione' che favorisce l'intercultura internazionale e
l’integrazione tra popoli, ovvero popoli lontani per tradizioni e per radici, ma
vicinissimi in quanto a scambi socio-culturali se favoriti da idee come questa.
Gli studenti rientrano nel gruppo dei 40 ragazzi provenienti dalla Cina che per
un periodo triennale studieranno a Cosenza nell’istituto tecnico commerciale 'V.
Cosentino' e l’Istituto tecnico 'G. Tommasi'.
Di Fabrizio (del 08/03/2010 @ 09:35:16, in Italia, visitato 1653 volte)
Ricevo da Marco Brazzoduro
AMNESTY INTERNATIONAL PRESENTA LE SUE CONCLUSIONI SULLA DISCRIMINAZIONE
NEI CONFRONTI DEI ROM A ROMA
Il cosiddetto “Piano nomadi”, che prevede lo sgombero forzato di migliaia di
rom di Roma, causa violazioni dei diritti umani e viola gli obblighi
internazionali dell’Italia in materia di discriminazione.
Amnesty International è lieta di invitarLa alla conferenza stampa di
presentazione del nuovo documento intitolato “La risposta sbagliata. Il
‘Piano nomadi’ viola il diritto all’alloggio dei rom a Roma”
giovedì 11 marzo ore 11.00
a Roma, presso la Sala Deluxe della Casa del Cinema (largo
Marcello Mastroianni 1)
I rappresentanti di Amnesty International riferiranno inoltre sull’esito degli
incontri con le autorità italiane direttamente responsabili della situazione in
cui si trovano i rom.
Interverranno:
John Dalhuisen, esperto sulla discriminazione, Programma Europa e
Asia Centrale del Segretariato Internazionale di Amnesty International
Ignacio Jovtis, esperto sull’Italia, Programma Europa e Asia Centrale del
Segretariato Internazionale di Amnesty International
Christine Weise, presidente della Sezione Italiana di Amnesty
International.
Saranno inoltre presenti rappresentanti di alcune famiglie rom le cui storie
sono descritte nel documento ed esponenti delle Organizzazioni non governative
che lavorano insieme alle comunità rom.
Saranno disponibili fotografie e filmati.
Per ulteriori informazioni e per organizzare interviste, si prega di contattare:
a Roma: Paola Nigrelli, Addetta stampa, 06 4490224, 348 6974361,
press@amnesty.it
a Londra: Lydia Aroyo, Addetta stampa, +44 (0)20 7413 5599 o +44 (0) 7771
796350, laroyo@amnesty.org L'appuntamento su
Facebook
Segnalazione di
Alberto Maria Melis
Jan Yoors Crossing. Diario di sopravvivenza e resistenza al
tempo della Seconda guerra mondiale
Editrice Irradiazioni
È il secondo libro di memorie di Jan Yoors, e la memoria riprende dove si era
arrestato il primo libro nel 1939 (Zingari, Irradiazioni, 2008). È il manuale di
sopravvivenza e resistenza di Jan e dei suoi rom lovara nell’Europa della
seconda guerra mondiale, che cercano di difendere la loro libertà. Si conclude
con le parole di Pulika: “…È solo la vita ad aver un senso”.
L'AUTORE
Jan Yoors (aprile 1922 - novembre 1977) artista fiammingo-americano, fotografo,
pittore, scultore, scrittore. Nato in Belgio, a 12 anni scappò con un gruppo di
rom e viaggiò a lungo con loro. Quando ritornò finalmente a casa, i genitori
che lo avevano molto cercato, invece di sgridarlo gli diedero il permesso di
passare una parte dell’anno con i suoi amici zingari. L’autore li prese in
parola e lo fece fino all’età di 18 anni. Più tardi nella vita scrisse il
bellissimo libro dal titolo The Gypsies, 1965 (Zingari, Irradiazioni, 2008),
considerato un documento unico sulla vita degli zingari. A Zingari segue nel
1971 Crossing.
ISBN: 978-88-7310-041-6
formato: 13,5x21 cm
allestimento: filo refe, copertina con bandelle
pp.: 304
edizione: 1
anno: 2009
Prezzo
€ 18,00
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