Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Da
Czech_Roma
Brno, 5 gennaio (CTK) - Ivona Parciova, dell'IQ Roma servis, ha detto ieri a CTK
che Rom cechi della comunità di Brno reciteranno questa settimana la love story
di un Romeo rom e una Giulietta bianca, basata sul famoso dramma di
William Shakespeare.
La performance intitolata "Romeo e Giulietta - Una Storia di Strada" [è stata
presentata] il 6 e 7 gennaio al teatro Reduta di Brno.
Il complesso rom trasformerà la famosa tragedia dei due giovani amanti delle
famiglie dei Capuleti e dei Montecchi, in una moderna love story di gente di
differenti gruppi etnici nella società attuale, ha aggiunto Parciova.
Saranno una parte importante dell'allestimento le "danze di strada"
presentate dal gruppo Danza il Cortile.
La performance è stata preparata nel quadro del progetto Attraverso la Danza
verso la Comprensione e la Tolleranza, tenutosi a Brno dallo scorso marzo.
Terminerà a giugno.
Lo scopo principale è di coinvolgere i giovani delle località socialmente
escluse in attività creative, e quindi mostrare loro come impiegare il loro
tempo libero in maniera positiva, ha detto Parciova.
"Volevamo mostrare che la musica e la danza possono connettere vari gruppi
etnici, e che unire gli interessi può migliorare la loro coabitazione," ha detto
l'educatrice Nela Zivcakova.
La performance teatrale è stata preparata da membri di IQ Roma servis di età
tra i 15 e i 18 anni, assieme ad altri bambini.
IQ Roma servis aiuta le famiglie e i bambini minacciati dall'esclusione
sociale, soprattutto Rom, a Brno.
Inoltre, il centro Drom Romany ed il Museo della Cultura Rom a Brno stanno
cercando di migliorare la situazione della locale comunità rom a Brno, che con
360.000 abitanti è la seconda città della Repubblica Ceca (10 milioni di
abitanti). Oltre 17.000 Rom vivono a Brno, secondo le stime degli esperti.
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Di Fabrizio (del 10/01/2010 @ 09:53:00, in media, visitato 3212 volte)
Segnalazione di Tommaso Vitale
Corriere della Sera Mercoledì 27 gennaio, History Channel dedica una
prima serata alla rocambolesca vicenda di un Rom italiano.
Prima serata dedicata a una storia a dir poco incredibile, quella che ci aspetta
il 27 gennaio su History Channel. Protagonista del documentario, prodotto da
Fabulafilm e diretto da Paolo Santoni, è Giuseppe Levakovich, detto Tzigari, Rom
italiano che prima diviene fascista, sfuggendo così alla deportazione a opera
dei tedeschi, e passa poi a combattere nella Resistenza.
La vicenda personale, che così bene si presta a un racconto cinematografico, è
l'occasione per sfogliare le pagine inedite della storia dei Rom a cavallo tra
le due guerre mondiali, alle prese con la persecuzione razziale fascista prima
e, in un ruolo attivo, nella guerra d'opposizione al regime. Poco si parla
difatti, e ancor meno si sa, di quel mezzo milione di zingari uccisi in Europa
nell'arco di un solo quinquennio (1940-45), senza contare le migliaia di Rom e
Sinti italiani internati nei campi istituiti dal regime fascista che,
contrariamente a quanto si tende a credere, fu autonomamente attivo nel
perseguire etnie "diverse", indipendentemente dall'esempio tedesco.
Contribuisce forse all'oblio la tradizione culturale dei Rom, che rifugge dalla
memoria scritta considerandola una sorta di atto sacrilego, soprattutto quando
si sceglie di ricordare le sofferenze patite. Ma, negli anni Settanta, Tzigari
sceglie d'infrangere il tabù e raccontare ai "gaje", i non zingari, cosa lui e
il suo popolo avessero subito.
A distanza di decenni, c'è chi ha deciso di seguire il suo esempio, attivandosi
perchè l'umanità non dimentichi quanto accaduto. Così, la comunità Rom e Sinti
di Udine ha preso parte alla ricostruzione e alla messa in scena delle vicende
storiche raccontate, alcune delle quali toccano da vicino gli "attori": difatti,
del gruppo fanno parte anche parenti diretti di Tzigari e coloro che sono
sopravvissuti ai campi di concentramento, facendo ritorno da Gonars e Tossicia.
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Di Fabrizio (del 11/01/2010 @ 09:18:35, in Europa, visitato 1772 volte)
Segnalazione di Tommaso Vitale
Domenica 17 gennaio dalle ore 18.00
PALAZZINA LIBERTY
Largo Marinai d'Italia, 1 MILANO
Amici del Museo d'Arte di Tel Aviv
Si ringrazia per la collaborazione CASA DELLA POESIA
Il 27 gennaio 1945 i soldati dell'Armata Rossa liberarono Auschwitz-Birkenau
salvando i pochi sopravvissuti e svelando l'ORRORE. Tutti dovremmo saperlo e
ricordarlo. ma pare che non sia così. La cronaca quotidiana ci dice che non
è così.
In anticipo sul calendario della memoria pubblica, A.M.A.T.A. onlus (Amici del
Museo d'Arte di Tel Aviv) invita a un "suo" Giorno della Memoria il 17
gennaio 2010. Quella stessa domenica Papa Ratzinger andrà in visita alla
sinagoga romana in nome di un dialogo non facile. Nel medesimo giorno la
comunità ebraica ricorderà il tentato pogrom del 1793: il ghetto assediato e
incendiato, gli ebrei salvi grazie a un acquazzone improvviso che spense le
fiamme.
L'associazione A.M.A.T.A. onlus invita a riflettere sullo Sterminio con il
mezzo che le è proprio, avendo cioè a cuore la diffusione della cultura edel
rispetto senza distinzione di nazionalità, etnia, colore, religione.
Guardiamo il mondo intorno a noi, lasciando alle istituzioni la fatica di non
soccombere sotto il peso di rituali e ripetitività.
Quando - presto, prestissimo - rimarremo noi soli a sapere, a ricordare la Shoà,
quando i testimoni non ci saranno più, è allora che ci serviranno vecchie-nuove
parole, vecchie-nuove melodie, nuovi strumenti della Storia. Di quella Storia
che è storia di ogni giorno.
Stefano Jesurum
PROGRAMMA
ore 18.00
1a parte
NON CHIAMARMI ZINGARO Spettacolo di Pino Petruzzelli
Intervallo
Cena offerta dal Museo d'Arte di Tel Aviv con i sapori della cucina ebraica
2a parte
Interverranno:
Ron Huldai Sindaco di Tel Aviv
Tommaso Kemeny Poeta
David Maghnagi Docente di Psicologia presso "La Sapienza" di Roma
Radu Mihaileanu Regista cinematografico (Train de Vie, Vai e vivrai,
Il concerto)
Dijana Pavlovic Attrice
Alexian Gruppo musicale rom
Trio Nefesh Gruppo musicale klezmer
Da
Aussie_Kiwi_Roma
LIKE WATER/SAR O PAJ - antologia inglese/romanés di poemi di
donne rom - Curata da Hedina Tahiroviae Sijercic, pubblicata nel 2009 da
Kafla InterContinental,
www.indianwriters.org
"Molto spesso noi donne siamo state escluse dalle nostre comunità, e sotto
i nostri leader maschi non è facile spiegare le nostre menti, esprimere le
nostre idee e fare arte." Questo sentimento è ciò che ha ispirato Hedina
Tahiroviae Sijercic a compilare il primo volume di poesie di donne rom. Il
titolo dell'antologia è preso da un poema di Papusza, una delle più liriche ed
emotive scrittrici rom.
Le otto poetesse provengono da ambienti e paesi differenti, ma la maggior
parte ora risiede in Canada o Australia. Le loro poesie ricadono in quattro
categorie principali: autobiografia, lamento, aneddoti ed elogio alla natura.
La collezione inizia con i lavori della stessa Hedina Tahiroviae Sijercic.
Originaria di Sarajevo, in CV1 Hedina fornisce una storia poetica della
sua vita, tipica delle esperienze di molti Rom. Altre poesie, a volte tenere,
altre selvatiche, mostrano le difficoltà di un popolo spesso insultato, affamato
e senza documenti. Come piange in CV2, Naj amen papiri! Kai bizo papiri? Non
abbiamo documenti! Dove possiamo andare senza documenti?
Sarah Barbieux, originaria di Parigi, scrive della pena del nascondere la sua
identità zingara da bambina, ed a voce alta ricorda le canzoni che le
insegnavano i genitori. Julia Lovell, nata in Scozia, accenna alla
sterilizzazione e allo sterminio degli Zingari sotto il Terzo Reich. Gina
Csanyi-Robah, nata a Toronto, fornisce una narrativa in movimento sulla morte
della nonna in Dza e Devalesa meri phuri Dai/Goodbye NagyMama. Yvonne
Slee, nata in Germania, chiede alle altre donne rom di levarsi in piedi accanto
a lei nel mantenere viva la cultura rom. Le poesie della canadese Thais Barbieux
danzano attraverso la pagina con i mitici dragoni, principesse e cavalieri. Rasa
Lee Sutar, nata in Baviera, scrive sulla dignità di affrontare la persecuzione.
Lynn Hutchinson, che vive a Toronto, offre cinque poemi per suo padre. Le
incredibili immagini di good eye clenched/glass eye staring/ tears pouring
from both eyes/the living and the dead, e la descrizione delle bambole che
lui costruiva per lei, inghiottendo le loro verità con il suo ultimo alito,
turbano e sono memorabili.
A volte ogni poeta sale ai livelli che Papusza raggiungeva senza sforzi.
Nella sua poesia maledetta Phuv/Earth, Hedina Tahiroviae Sijercic mostra
al sui meglio la poetica rom, periodi lanciati, che redimono, universali. Sarah
Barbieux, in But Baxt Tuke/May you be lucky, dice Nashti davas tuke
mai but/ferdi murro orimos, mo swinto orimos.../I have been able to give you
nothing more than my wish, my sacred wish... Gina Csanyi-Robah ode o
Romano muzikako bashalipe/the Gypsy music forever playing... In Romane
phenja/Roma sisters, Julia Lovell usa tipiche immagini naturali zigane del
sole e della luna di grande effetto. Yvonne Slee in Cikni Tradicija/A little
tradition, scrive una bella poesia sula sua nonna Sinta che le insegna sulle
erbe e le bacche, seduta sotto una vecchia quercia. Thais Barbieux in O Drom
o kezhlano/The Silken Road descrive come il suo cuore danzi fuori dalla
prigione dei numeri su una strada di seta. Rasa Lee Sutar in Bistardino/Forgotten,
mette a confronto le farfalle col treno nero dei nazisti e Lynn Hutchinson
ispira poemi che mischiano la tradizione lirica popolare col realismo.
Questo importante libro rivela i pensieri e gli ideali di alcune donne rom
del nostro tempo. Sono lieta di aver visto le poesie in lingua originale, di
avvertire il loro ritmo che spesso si perde nella traduzione. Vorrei anche
vederne il seguito, presentare poetesse da tante altre terre.
Un'impresa insolita ed una lettura affascinante!
Janna Eliot, romaroadz@yahoo.co.uk
Di Sucar Drom (del 12/01/2010 @ 09:30:48, in blog, visitato 1474 volte)
Reggio Calabria, Opera Nomadi: "Perché la stampa colpevolizza due rom non ancora
condannati?"
Due giovani ventenni con il viso pulito, ma che per la stampa sono dei
criminali, dichiarati, dai media e non dalla magistratura, responsabili
dell’attentato subito da una volante della polizia nella notte del 23 dicembre
nel comparto ...
Roma, una brochure informativa in romanés sull'influenza A
"Per iniziativa della Croce Rossa Italiana di Roma è stata pubblicata per la
prima volta nel mondo una brochure informativa destinata ai Rom e redatta
interamente nella loro lingua romanì (o romanes), contenente indicazioni utili
sul virus dell'influenza A. L'opuscolo è nato dall'esigenza di dare...
Vicenza, appello contro il razzismo: “Multicolored Christmas”
Nelle scorse settimane nel comune bresciano il sindaco leghista Franco Claretti
ha dato il via ad un'operazione di controllo degli stranieri irregolari che
ha immediatamente suscitato una bufera mediatica. Da ovunque sono piovute accuse
di xenofobia e razzismo e, a finire nel mirino, è stato soprattutto il nome
scelto, "white Chris...
Ue, partecipate all'indagine annuale di PROGRESS
Public Policy and Management Institute, a nome della Commissione europea, invita
a prendere parte all'indagine annuale di PROGRESS, il programma dell'Unione
europea a favore dell'occupazione e della solidarietà sociale. Questo programma
è stato istituito per sostenere finanziariamente l'attuazione degli obiettivi
che l'UE si è posta nel ca...
Ronde leghiste alla periferia dell’impero, ossia veri padani, “zingari” e
programmi tv
“Ostrega, bisogna far qualcossa co’ tuti ’sti delinquenti!” “Zà, ti ga razon!”
“No se pol più viver!” “No se pol più caminar par strada!” “No se pol più star
chieti!” “Zà!” “Zà!” “Zà!” Il Direttivo Leghista di Spinola a Spinola, in
realtà, non ha una sede ufficiale. Non ha mai avuto il tempo di trovarse...
Milano, due giovani musicisti rom suonano alla messa in Duomo
Gli africani pensano alla guerra («Preghiamo per la pace e la giustizia nel
Congo») e le ucraine pensano agli altri: «Preghiamo per le persone malate e che
soffrono». Anche perché ci vivono insieme giorno e notte. Quante badanti, sulle
panchine in Duomo. Poi ci sono i fattorini delle multinazionali delle spedizioni
(qualcuno ha addosso la tuta della ditta), i...
Mantova, intervento razzista della Lega Nord
Voglio commentare l’articolo apparso sul suo giornale il 30 dicembre 2009 a
pagina 11, dal titolo “coprifuoco al campo nomadi”. L’articolo rende conto di un
intervento del responsabile sulla sicurezza del partito politico della Lega Nord
di Mantova, Luca de Marchi. Luca de Marchi fa cinque proposte: obbligo di mand...
Razzismo e crocifisso
Coccaglio e San Martino dall’Argine rappresentano il paradigma di una deriva da
Ku Klux Klan – come la definisce Curzio Maltese su Repubblica – i cui principali
artefici sono gli stessi che rivendicano i “valori cristiani” e usano il
crocifisso, in modo strumentale, per alzare muri e seminare odio...
Buon 2010
Sul blog Rom Sinti e Politica nei giorni scorsi è stato pubblicato un articolo
dal titolo Buon Anno 2010, scritto da Nazzareno Guarnirei. Credo opportune
alcune riflessioni, perché in questo post colgo che Nazzareno voglia
delegittimare alcune persone rom e sinte, tra qui il sottoscritto...
Lettera aperta a chi afferma che Mario Balotelli si merita gli insulti razzisti
Milano, 8 gennaio 2009. Alcuni tifosi del Chievo, un giornalista e appassionati
di calcio ci hanno scritto riguardo alla nostra difesa di Mario Balotelli. Ecco
le frasi che ricorrono nelle loro email: "E' un immaturo che strumentalizza il
razzismo per fare vittimismo"; "E' un provocatore ed è fischiato proprio per
questo"; "E' odioso e si m...
Rosarno (RC), la disperazione diventa rabbia
E' di 34 feriti il bilancio dei disordini scoppiati a Rosarno. Secondo la
Polizia di Stato, sono ricorsi alle cure dei medici degli ospedali della zona
due cittadini extracomunitari, 14 cittadini italiani, dieci poliziotti e otto
carabinieri...
Torna il panico, dopo il fallito attentato di Detroit
Come mai, si chiede Bauman, noi occidentali, ricchi e ben pasciuti, che viviamo
circondati da sistemi di sicurezza e di controllo mai visti prima, abbiamo così
tanta paura? Paura di prendere l’influ...
Marmirolo (MN), quando i politici fanno i talebani
In relazione alle dichiarazioni stampa rilasciate dal Sindaco di Marmirolo e dal
partito politico Lega Nord il 23 dicembre scorso, precisiamo che l’associazione
Sucar Drom non accusa l’Amministrazione Comunale di razzismo ma di attuare una
norma che riteniamo u...
Razzismo e dintorni
Date le reazioni suscitate dal post di ieri riguardo soprattutto il tema
Balotelli-razzismo, che ha creato un certo dibattito anche nella pagina facebook
di Informare per resistere ad esso dedicata, è forse il caso di chiarire alcuni
punti, partendo come sempre dai fatti. Mario Balotelli, nato a Paler...
Vicenza, non si può più parlare tra amici
Questa mattina (sabato 09/01/10) ci è accaduta una cosa incredibile. Stavamo
parlando in Corso Palladio con la nostra amica rom Diana, quando si è affiancato
a noi un carabiniere chiedendoci se c’erano problemi e raccomandando alla nostra
amica di non dare disturbo. Che razza di problemi ci potesse dare non lo
sappia...
Rosarno (RC), ASGI: la tolleranza della schiavitù in Italia deve cessare
Quanto avvenuto a Rosarno non è un drammatico evento imprevedibile ma è
l’epilogo di situazione di degrado, violenza e di totale assenza di intervento
delle istituzioni pubbliche che dura da anni e che esplode, non a caso,
nell’anno d...
Un Paese razzista
Spranghe e fucili nella main street della nuova città di frontiera, dove i
cittadini si fanno giustizieri e vogliono appendere lo straniero al ramo più
alto della quercia. Quando le vittime passano per oppressori, magari perché nei
disordini è bruciata la macchina di quello che...
Atene, la 2° Conferenza internazionale sulle donne rom e sinte
Si è aperta oggi ad Atene la seconda Conferenza internazionale di due giorni sui
diritti delle donne rom promossa dal Consiglio d’Europa, dal titolo “Sono una
donna rom europea”. Obiettivo principale dell’iniziativa, quello di trovare
concrete solu...
Pisa, chiude il progetto "Città Sottilì" e parte lo smantellamento dei campi e i
rimpatri assistiti
E' stato presentato venerdì 8 gennaio, nel corso di una conferenza stampa a
Palazzo Gambacorti, il protocollo d'intesa tra la Regione Toscana, il Comune di
Pisa, le amministrazioni della zona pisana e la Società della Salute, sulla
presenza dei Rom nei nostri territori...
Di Fabrizio (del 13/01/2010 @ 09:45:10, in scuola, visitato 1431 volte)
Da
Roma_ex_Yugoslavia
4 gennaio 2010, Fonte: B92
NIŠ - Il numero degli studenti rom che in Serbia frequentano le università è
triplicato negli ultimi anni.
C'erano solo sei Rom che studiavano a Niš nel 2005, mentre oggi ce ne sono a
dozzine [...]
Molti studenti rom all'Università di Niš studiano medicina, sono numerosi
anche alla facoltà di filologia.
Il "romologo" e professore universitario Dragoljub B. Đorđević dice che il
bisogno di istruzione della popolazione rom sta crescendo simultaneamente con i
cambiamenti nella loro struttura sociale-economica e con le condizioni
legali-politiche.
Anche se il numero di studenti rom sta crescendo nella città meridionale, è
ancora significativamente basso comparato a Belgrado e Novi Sad.
Di Fabrizio (del 14/01/2010 @ 09:15:51, in scuola, visitato 1592 volte)
Segnalazione di Maria Grazia Dicati
Secondo un rapporto pubblicato oggi da Amnesty International, le autorità
della Repubblica Ceca continuano a inserire i bambini e le bambine rom in scuole
per alunni con "lieve disabilità mentale"
«Nonostante le denunce a livello nazionale e internazionale, persiste nella
Repubblica Ceca una discriminazione sistematica nel campo dell'istruzione ai
danni dei rom. Le autorità devono porre fine alla segregazione scolastica dei
bambini e delle bambine rom e agire per affrontare in modo deciso le cause
profonde di questa discriminazione», ha dichiarato Nicola Duckworth, direttrice
del Programma Europa e Asia Centrale.
Il rapporto di Amnesty International, intitolato "Ingiustizia rinominata.
Persiste la discriminazione nell'istruzione dei rom nella Repubblica Ceca",
esamina la discriminazione ancora esistente nel campo dell'istruzione,
nonostante una sentenza emessa nel 2007 dalla Corte europea dei diritti umani.
La Corte, in quella circostanza, aveva stabilito che la Repubblica Ceca aveva
discriminato i bambini e le bambine rom inserendoli in "scuole speciali" per
alunni con disabilità mentale in cui ricevevano un'istruzione inferiore agli
standard.
Prima della sentenza dell'organo di giustizia europeo, la nuova legge in materia
di educazione emanata nel 2005 aveva semplicemente rinominato le "scuole
speciali" in "scuole elementari per attività pratiche". Il sistema tuttavia era
rimasto ed è tuttora essenzialmente lo stesso.
"Anche le recenti misure annunciate lo scorso novembre, per agevolare la
carriera scolastica dei rom, risultano insufficienti in quanto solo parziali e
neanche legalmente vincolanti" – ha aggiunto Duckworth.
Amnesty International ha visitato diverse scuole di Ostrava, dove nel 1999, per
conto di 18 bambine e bambini rom, aveva avuto origine la causa che ha portato
alla sentenza della Corte europea.
L'organizzazione per i diritti umani ha verificato che i bambini e le bambine
rom sono ancora ampiamente presenti nelle cosiddette "scuole per attività
pratiche" (in alcuni casi, costituiscono fino all'80 per cento degli iscritti) e
nelle classi per alunni con "lieve disabilità mentale".
I bambini e le bambine rom sono inoltre segregati in scuole per soli rom, che
forniscono un'istruzione di qualità inferiore, limitando il loro futuro sia nel
campo educativo che in quello del lavoro.
L'inserimento dei bambini e delle bambine rom nelle "scuole per attività
pratiche" e nelle classi per alunni con "lieve disabilità mentale" si basa su
test di entrata che non tengono conto delle differenze linguistiche e culturali
dei rom e che possono essere ulteriormente inficiati dal pregiudizio degli
operatori che conducono i test.
"Il dovere di assicurare una positiva inclusione dei rom nel sistema educativo
spetta alle autorità ceche, che hanno l'opportunità unica di invertire la rotta,
dopo decenni di discriminazione e segregazione" – ha commentato Duckworth.
"L'istruzione è la via per uscire dal circolo vizioso di povertà ed
emarginazione che colpisce gran parte della popolazione rom. Se il governo della
Repubblica Ceca non darà uguali opportunità ai bambini e alle bambine rom,
negherà loro la possibilità di avere un futuro migliore e di partecipare
pienamente alla vita del paesa" – ha concluso Duckworth
Amnesty International chiede alle autorità ceche di:
1) congelare tutti gli inserimenti nelle "scuole elementari per attività
pratiche" e nelle classi per alunni con "lieve disabilità mentale" per l'anno
scolastico 2010/11, in vista di un riesame dell'opportunità di questi istituti;
2) rafforzare con atti legislativi la fine della segregazione nel campo
dell'istruzione e adottare un piano d'azione complessivo per eliminare la
segregazione scolastica dei bambini e delle bambine rom;
3)garantire sostegno aggiuntivo immediato ai bambini e alle bambine rom che ne
necessitano, per favorire la loro partecipazione attiva e sviluppare nel modo
più ampio possibile le loro potenzialità, integrandoli nel sistema educativo
principale.
19-29 gennaio 2010 lunedì/venerdì ore 10.00 - 20.00
Via Mecenate, 35 - Roma (mappa)
MOSTRE
Terre sospese
fotografie di Stefano Montesi
Il popolo del vento
pannelli sulla storia di rom e sinti
Esposizione di oggetti di artigianato
22 gennaio 2010 ore 17.00
tavola rotonda
Artigianato tradizionale e prospettive di lavoro delle popolazioni rom e
sinti
Partecipano:
Paolo Ciani Comunità di Sant’Egidio
Marco Brazzoduro Sapienza Università di Roma
Gianluca Staderini Popica onlus
Fulvia Motta C.R.S. Caritas Diocesana di Roma
Stefano Montesi Fotografo
Sono invitati rappresentanti della Regione Lazio e delle Comunità di Roma
ore 19.00
Dimostrazioni di tecniche di lavorazione del rame e artigianato rom
ore 20.00
Spogliati dai pregiudizi… vesti gipsy
sfilata della collezione primavera-estate 2010
Antica sartoria rom accompagnata dalla musica del Quartet Gipsy
ore 20.30
rinfresco
ore 21.00
concerto Quartet Gipsy
ritmi balcanici e orientaleggianti, doine e sirbe tradizionali romene,
canzoni gitane dell’area mediterranea
Marian Serban cymbalon - Aristide Bucor violino
Albert Mihai fisarmonica - Isak Tanasache contrabbasso
Ingresso libero
L'appuntamento su
Facebook
Di Fabrizio (del 15/01/2010 @ 00:27:45, in Italia, visitato 1831 volte)
Ricevo una testimonianza diretta da Franco Bonalumi
A quanti interessasse, e per chi ancora non lo sapesse, stamattina è stato
effettuato l'ennesimo sgombero dell'insediamento di rom romeni nell'area dell'ex
caserma di viale Forlanini a Milano.
La mia finestra dà su quel campo, quindi posso dire che stamattina alle 7 ho
notato 6 o 7 macchine della polizia parcheggiate fuori, e i "residenti" che
pian piano uscivano.
Sono le 3 del pomeriggio, c'è ancora una volante parcheggiata fuori
dell'area, probabilmente stanno finendo di raccogliere i resti
dell'insediamento.
A quanto mi risulta, è stata proposta la solita sistemazione esclusiva per donne
e bambini, che è stata rifiutata.
Gli ex residenti dell'insediamento sono al momento in stallo presso i
giardinetti di fronte al supermercato Esselunga di via Mecenate.
Da Tommaso Vitale questo appello di aiuto. Di seguito il
(solito) comunicato di De Corato e relativo articolo
Ciao,
scusate se vi importuno (e probabilmente alcuni di voi riceveranno doppioni
e +).
Cerco di far circolare il più possibile. Fate altrettanto voi, per favore.
Come forse saprete, stamattina presto sono stati sgomberati i rom dalla
caserma Forlanini.
L'appello è per tende e coperte; vestiti possono servire, certo,
anche.
Per adulti e bambini (8 mesi-10 anni).
Più di tutto servono tende e coperte.
Fiorella ha fatto un annuncio in diretta per questi generi a Radio popolare.
Chi ne avesse (oltre a eventuale, preziosa disponibilità di auto per
relativo trasporto) scriva a me (...) oppure mi chiami 333/4451206 dalle
17.30 in poi.
ciao stefano
Omnimilano-VIALE FORLANINI,DE CORATO:SGOMBERATA BARACCOPOLI IN EX
POLVERIERA
(OMNIMILANO) Milano, 14 gen - "La Polizia Locale ha sgomberato questa mattina
una baraccopoli sorta in viale Forlanini, nell'area dell'ex polveriera del
Demanio Militare. Quattordici rom romeni sono stati trovati sul posto: 9 adulti
(5 uomini e 4 donne) e 5 minori. Dopo le pratiche di identificazione, vista la
presenza di donne e bambini, i Servizi Sociali hanno offerto ricovero nelle
strutture di accoglienza del Comune. Offerta che è stata rifiutata".
Lo dichiara il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato,
rendendo noti i dettagli dell'intervento che ha avuto luogo alle 7,30 e al quale
hanno partecipato 15 agenti, un Commissario aggiunto e un Commissario capo della
Polizia Locale, oltre ai Servizi Sociali del Comune, Amsa e Nuir. Otto baracche
e due tende sono state abbattute.
"Si tratta del nono intervento in quest'area dal 2007 ad oggi - evidenzia il
vice Sindaco - e ciò dimostra la necessità di un intervento definitivo di messa
in sicurezza che scongiuri nuove intrusioni. Per questo scriverò al Demanio
militare e al Prefetto affinché si proceda rapidamente in questa direzione. Già
nel 2007 c'era stato l'abbattimento di gran parte della struttura da parte del
Genio, ma è necessario che anche l'area incolta sia oggetto quanto prima di
intervento".
"Stesso discorso per lo Scalo di Porta Romana - ricorda De Corato - dove le
Ferrovie dello Stato non hanno ancora realizzato interventi risolutivi,
nonostante le mie ripetute lettere, l'ultima delle quali il 22 settembre con
richiesta di posa di cesate in orsogrill su blocchi di cemento armato, a modello
di quelle poste dal Comune al Bacula dove non si sono più verificate intrusioni.
E nonostante una diffida del Comune che il 30 giugno scorso richiedeva di porre
fine ad una situazione di insicurezza, degrado e pericolo. Diffida dopo la quale
sono stati messi in atto solo inutili interventi tampone. Dei quali Mauro
Moretti, Amministratore delegato di Fs, ha dato conto in una lettera del 6
ottobre: ripristino di recinzioni danneggiate, interventi di pulizia e
disboscamento e abbattimento di alcuni fabbricati in disuso. Interventi che
evidentemente non sono bastati se pochi giorni dopo quella lettera, ho ricevuto
nuove segnalazioni da parte del Consiglio di zona 4 e dei cittadini che
denunciavano ancora intrusioni".
"Come ho detto più volte - ricorda De Corato - i proprietari delle aree
devono provvedere alla messa in sicurezza. Lo ribadisce anche una circolare del
2007, in cui il Prefetto Lombardi sottolineava l'esistenza di regolamenti
edilizi che prevedono obblighi a carico dei proprietari chiamati a mantenere le
costruzioni in condizioni abitabilità, decoro, idoneità igienico-ambientale.
Ricordando che la violazione di questi obblighi può comportare un intervento del
Sindaco con un'ordinanza contingibile e urgente. Strumento che potremmo anche
utilizzare per l'ex Scalo di Porta Romana, addebitando naturalmente i costi alle
Ferrovie, se non si dovesse metter fine a questa situazione. Il Comune, che tra
l'altro in quell'area è intervenuto due volte nel 2008, sa come fare per mettere
fine alle occupazioni: ricordo che dopo l'intervento al Marchiondi, uno stabile
di più di diecimila metri quadri, non ci sono stati più abusivi". "Due sgomberi
in due settimane - conclude il vice Sindaco - dimostrano che la linea del Comune
non è cambiata e che anche il 2010 si apre nel segno della legalità e della
sicurezza, facendo salire a 177 il bilancio degli sgomberi dal 2007 ad oggi.
Andremo avanti con questa
azione di moral suasion che ha permesso di registrare un ulteriore calo dei rom
scesi a 1.270 (erano 1.400 lo scorso agosto) e migliorare lo stato di alcune
aree dismesse e industriali, che erano meta costante di abusivi e rifugiati".
red
ROM: MILANO, SGOMBERATA BARACCOPOLI PER LA NONA VOLTA IN TRE ANNI
(AGI) - Milano, 14 gen. - La Polizia Locale di Milano ha sgomberato questa
mattina una baraccopoli in viale Forlanini, nell'area dell'ex polveriera del
Demanio Militare. Quattordici rom romeni sono stati trovati sul posto: 9 adulti
(5 uomini e 4 donne) e 5 minori. Dopo le pratiche di identificazione, vista la
presenza di donne e bambini, i Servizi Sociali hanno offerto ricovero nelle
strutture di accoglienza del Comune. Offerta che e' stata rifiutata.
"Si tratta del nono intervento in quest'area dal 2007 ad oggi - ha fatto notare
il vicesindaco di Milano, Riccardo De Corato - e cio' dimostra la necessita' di
un intervento definitivo di messa in sicurezza che scongiuri nuove intrusioni.
Per questo scrivero' al Demanio militare e al Prefetto affinche' si proceda
rapidamente in questa direzione.
Gia' nel 2007 c'era stato l'abbattimento di gran parte della struttura da parte
del Genio, ma e' necessario che anche l'area incolta sia oggetto quanto prima di
intervento. Stresso discorso - ha proseguito De Corato - per lo Scalo di Porta
Romana dove le Ferrovie dello Stato non hanno ancora realizzato interventi
risolutivi, nonostante le mie ripetute lettere e una diffida del Comune che il
30 giugno scorso richiedeva di porre fine ad una situazione di insicurezza,
degrado e pericolo.
Diffida dopo la quale sono stati messi in atto solo inutili interventi tampone
che evidentemente non sono bastati se pochi giorni dopo poco ho ricevuto nuove
segnalazioni da parte del Consiglio di zona 4 e dei cittadini che denunciavano
ancora intrusioni". (AGI) Cli/Car
Di Fabrizio (del 16/01/2010 @ 09:12:14, in Italia, visitato 1683 volte)
Segnalazione di Tommaso Vitale da
Redattore Sociale
Continua la caccia agli insediamenti abusivi. Il vice sindaco De Corato:
"Continua l'azione di legalità e sicurezza che questa amministrazione sta
portando avanti dal 2007 senza soluzione di continuità"
MILANO - Continua la caccia agli insediamenti abusivi a Milano: questa notte
la Polizia locale ha smantellato via una ventina di tende e baracche in viale
Sarca e ha scoperto un insediamento abusivo in via Adriano, sollecitando la
proprietà dell'area a intervenire. "Continua l'azione di legalità e sicurezza
che questa amministrazione sta portando avanti dal 2007 senza soluzione di
continuità e con risultati visibili -ha detto il vicesindaco e assessore alla
sicurezza, Riccardo De Corato -: 178 sgomberi complessivi con la diminuzione dei
rom abusivi sul territorio cittadino, arrivati a 1.270, secondo l'ultimo
censimento della Polizia Locale (...)".
L'intervento in viale Sarca, dove la Polizia locale aveva già verificato la
presenza di rom, è stato effettuato dal Nucleo problemi del territorio: dopo
l'abbattimento "la proprietà ha anche ripulito l'area e provvederà a metterla in
sicurezza con l'installazione di una videocamera e di una potente
illuminazione", si legge nel comunicato. Secondo Palazzo Marino, è stata proprio
la Polizia Locale ad avvisare la proprietà del ritorno degli abusivi nell'area,
tra l'altro vicina ad un grande centro commerciale, e a sollecitare
l'intervento, anche dopo le segnalazioni dei residenti. "Al momento dello
sgombero non erano presenti nomadi, ma dai giacigli ritrovati si stima una
capienza di almeno cinquanta persone", dice il comunicato.
Sempre la scorsa notte gli agenti hanno individuato un insediamento abusivo in
un'area dismessa di proprietà privata in via Adriano: "Si tratta di 4 baracche,
disabitate al momento dell'intervento ma piene di materassi e masserizie e
chiuse con catene e lucchetti, come se fossero in attesa di essere nuovamente
occupate". Anche in questo caso la Polizia Locale ha preso contatti con la
proprietà, segnalando la presenza delle baracche e sollecitando un intervento di
abbattimento. (ar)
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