Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 07/07/2009 @ 09:44:07, in Italia, visitato 1535 volte)
Ricevo da Marco Brazzoduro, con preghiera di diffusione
(ulteriori notizie
QUI)
La Giunta Comunale di Pisa (centrosinistra) sempre più in linea con le
derive del Governo del "pacchetto sicurezza" (centrodestra)
Si ricomincia. È di mercoledì 1º luglio l'annuncio dell'assessore alle politiche
sociali, Maria Paola Ciccone: in applicazione dell’ordinanza di sgombero
generalizzato degli insediamenti "abusivi" (ord. n. 84 dell’11/12/2008), il
Comune vuole continuare a distruggere gli accampamenti dei Rom rumeni e a
concedere incentivi a chi decide di ‘rimpatriare’, posto di fronte alla minaccia
di vedere abbattuta dalle ruspe la propria dimora. Ancora una volta, il
sindaco Filippeschi non fa nulla per distinguersi dalle scelte più efferate del
Governo Berlusconi. Così, ai respingimenti dei migranti nel Mediterraneo si
risponde da Pisa con la vergogna dei ‘rimpatri assistiti’: soldi in cambio di
partenze. Il Comune dice di aver già speso circa 29mila € per i rimpatri della
prima fase (aprile-maggio 2009), sotto forma di assegni tra i 500 e i 1000 €; a
breve si prepara la seconda mandata, a cui corrisponderanno nuovi stanziamenti.
La domanda è lecita: una giunta di centrosinistra, che dovrebbe praticare
politiche di integrazione, non poteva spendere quel denaro in altro modo?
È noto che gli stranieri hanno difficoltà ad affittare appartamenti a Pisa, a
causa della discriminazione diffusa tra chi - agenzie immobiliari o proprietari
- non si fida delle possibilità di pagamento dei migranti, anche in presenza di
un contratto di lavoro a tempo indeterminato. I soldi del Comune potevano essere
usati come garanzia, a copertura della quota richiesta dalle agenzie. È solo un
esempio di un’alternativa possibile all’allucinata politica securitaria del
Sindaco, che negli ultimi mesi ha più volte portato il ‘caso Pisa’ alla ribalta
delle cronache nazionali, da Repubblica (24/12/2008) al Corriere della Sera
(19/04/2009).
Intanto, il Parlamento ha approvato il ‘pacchetto sicurezza’. Con un colpo di
mano razzista e xenofobo, ha introdotto il reato di clandestinità e le ronde.
Sarebbe normale attendersi che gli enti locali guidati dal centrosinistra
mettano in atto alternative serie e riconoscibili, e non che ripropongano la
ricetta del Governo, un misto di criminalizzazione (sgomberi) e di rifiuto degli
immigrati (rimpatri).
Guardando alle scelte del Sindaco Filippeschi, è evidente che qualcosa non
torna. Mentre la Regione Toscana, guidata dal centrosinistra, si è dotata di una
legge in aperto contrasto con le spinte razziste del Governo (legge n. 29 del
9/06/2009), il Comune soffia sul fuoco della paura e del "senso di insicurezza".
Per il Comune, i Rom che abitano nei campi non sono cittadini come gli altri. La
realtà è che si tratta di famiglie in condizioni di disagio, ma che lavorano per
le imprese locali e mandano i figli nelle scuole del territorio: per il Comune
sono solo un problema da rimuovere, da allontanare. Che ne pensa il Presidente
della Regione, Claudio Martini?
Ci preme sottolineare che i rumeni, cittadini europei, non possono essere
espulsi, a meno di gravi motivi di ordine pubblico. Nulla vieta che, una volta
‘rimpatriati’, tornino in tutta tranquillità e legalità in Italia. Nella
pratica, è esattamente ciò che avverrà al termine della surreale stagione dei
‘rimpatri alla pisana’.
Soldi pubblici spesi bene? No, solo spreco di risorse e politica fatta a colpi
di propaganda, ancora più offensiva in un momento di pesante crisi economica.
Chiediamo dunque che sullo stato di emergenza in cui vivono le famiglie Rom il
Comune apra subito un tavolo pubblico di discussione, oltre a interrompere
immediatamente gli sgomberi e la distruzione di accampamenti in cui abitano
anche donne, anziani e bambini. Lasciamo alla coscienza dei cittadini il
giudizio politico e morale sull’operato del Sindaco. Noi ci limitiamo ad
osservare, per il momento, come i finanziamenti pubblici potrebbero essere spesi
in modo assai più utile e costruttivo.
Associazione Africa Insieme
Pisa, 3 Luglio 2009
Di Fabrizio (del 08/07/2009 @ 09:09:20, in Italia, visitato 1825 volte)
Ricevo da Roberto Malini
Milano, 6 luglio 2009
Egregio Commissario per i Diritti Umani del Consiglio d'Europa Thomas Hammarberg,
abbiamo ascoltato l'intervista che Lei ha rilasciato a Klaus Davi per
"KlausCondicio" in cui si augura che le Istituzioni italiane abbiano seguito i
Suoi consigli riguardo alla politiche sui Rom. Alle Sue speranze in relazione ai
Rom in Italia, dobbiamo rispondere che purtroppo da gennaio a oggi gli sgomberi
sono proceduti nel solito modo: famiglie messe in mezzo alla strada, minori
spesso sottratti illegittimamente ai genitori, baracche e beni personali
distrutti, nessuna assistenza sociale né sanitaria. Dopo ogni sgombero,
bambini (quelli lasciati alle madri), donne anche incinte, malati hanno dovuto
incamminarsi verso il nulla, alla ricerca di un altro riparo: un ponte, una casa
abbandonata, una baracca. Luoghi senza acqua né servizi, malsani, pericolosi.
Spesso gli agenti conducono in questura gli uomini, per "controlli" (non di rado
durante tali "controlli" si verificano abusi e brutalità) e le donne restano con
i bambini, esposte a ogni genere di abusi. Dopo gli ultimi, terribili sgomberi,
la maggior parte della famiglie è tornata in Romania o fuggita in Spagna,
Grecia, Francia. Malati di cancro, portatori di handicap, pazienti cardiopatici
hanno dovuto rinunciare alle cure, per tornare a morire in patria. Si sono
verificati aborti spontanei, in seguito agli sgomberi senza alternative*.
Da parte nostra, abbiamo investito ogni energia fisica, morale ed economica
(anche vendendo beni personali mobili e immobili) per aiutare numerose famiglie
ad acquistare farmaci e beni di sopravvivenza o ad affrontare il rinnovo dei
documenti e il viaggio in Romania (le Istituzioni ci avevano garantito almeno di
provvedere al costo dei rimpatri, ma non hanno mantenuto le promesse). Quando le
autorità hanno sottratto i bambini alle madri, spesso queste hanno commesso atti
violenti contro se stesse. Durante l'azione poliziesca di Pesaro (simile a tante
altre) abbiamo percorso la città e caricato a bordo di furgoni donne
semiassiderate, fuggite con i loro bambini per evitare la sottrazione. Si è
sfiorata la tragedia, perché padri e madri Rom avevano minacciato di darsi fuoco
se avessero perso i figli. Per concludere, le politiche delle Istituzioni
centrali e locali sono ormai di feroce persecuzione, senza alcuno scrupolo, nei
confronti delle ultime famiglie Rom. Come possono testimoniare gli ultimi Rom
romeni rimasti in Italia - perché in possesso di documenti scaduti e privi del
denaro necessario al viaggio in Romania - sono ormai negati loro anche i minimi
diritti della persona. I Rom vengono maltrattati, accusati di reati che non
hanno commesso, braccati e scacciati da tutte le città, picchiati e insultati
dagli intolleranti. La invitiamo a visitare il nostro sito per aggiornamenti e a
prendere contatto con alcune vittime della persecuzione (siamo in grado di
fornirLe recapiti telefonici), che potranno riferirle vicende di razzismo e
abuso raccapriccianti, che purtroppo sono ormai la quotidianità, in Italia, per
il popolo Rom. Le Sue parole e il Suo invito rivolto alle autorità italiane sono
lodevoli, Commissario, ma il nostro Paese è ormai in preda a un razzismo e una
xenofobia fuori controllo e di certo non bastano ammonimenti, Risoluzioni,
consigli da parte delle Istituzioni internazionali (che sono strumenti
inefficaci) per cambiare le cose. Da parte nostra, continueremo a impegnarci per
limitare la terribile tragedia umanitaria che avviene nell'indifferenza del
mondo. Cordiali saluti.
Roberto Malini, Matteo Pegoraro, Dario Picciau, Glenys Robinson, Steed Gamero,
Fabio Patronelli, Katalin Barsony, Nico Grancea, Ionut Ciuraru, Mariana Danila,
Danciu Caldarar, Mauro Zavalloni - Gruppo EveryOne
* Vedi per esempio:
http://www.everyonegroup.com/it/EveryOne/MainPage/Entries/2009/6/1_La_fabbrica_della_morte.html
Gruppo EveryOne
+39 334 8429527 :: +39 331 3585406
www.everyonegroup.com
:: info@everyonegroup.com
Di Fabrizio (del 08/07/2009 @ 09:33:57, in media, visitato 2034 volte)
Una segnalazione di Orietta Fossati a proposito di una nuova
rivista in pubblicazione a Trieste
Nel quadro del controverso dibattito nazionale ed internazionale, da una
parte, sulla possibilità/impossibilità d'integrazione dei migranti e delle sue
eventuali modalità e, dall'altra, in presenza della complessità del processo
d'integrazione, la maggior parte degli studi scientifici si focalizza sugli
aspetti legali in un'ottica o marcatamente giuridica o marcatamente economica o
sul tema dell'integrazione delle popolazioni migranti più "svantaggiate" in
un'ottica di salvaguardia dei diritti umani. Questo approccio che caratterizza
buona parte degli studi scientifici in materia rivela un paternalismo
miserabilista-caritatevole, atteggiamento largamente diffuso non solo in
ambito accademico ma anche tra coloro che si professano anti-razzisti.
"Temperanter", la rivista trimestrale di approfondimento edita dal "Centro
Internazionale per le Ricerche e gli Studi Interculturali" (C.I.R.S.I.), si pone
l'obiettivo di approfondire argomenti sociali e culturali di interesse nazionale
ed internazionale nell'intento di mettere in discussione i luoghi comuni, gli
stereotipi ed i pregiudizi che persistono nelle nostre società. Sul paternalismo
miserabilista-caritatevole si fonda una visione stereotipata latente che relega
il migrante ad un ruolo subordinato e sottomesso nella società d'accoglienza.
Nell'arena politica come nell'immaginario collettivo, l'immigrato di sesso
maschile è diventato il "vu' cumprà" per antonomasia, mentre la donna immigrata
fa la "badante" o la "colf".
E' questa visione del mondo che il primo numero di "Temperanter", che sarà
curato dalla Dr. Ingrid Stratti (PhD), esperta in gender equality policies,
vuole mettere in discussione proponendo una riflessione sul tema "Donne migranti
e pari opportunità: una sfida per tutti". A tal fine, i meccanismi di
integrazione dei migranti qualificati, in generale, e della popolazione migrante
femminile qualificata, in particolare, saranno analizzati per evidenziare quali
siano le politiche d'ingresso che favoriscono o meno l'afflusso di "cervelli
rosa", quali siano le politiche e le "buone prassi" in materia d'immigrazione e
pari opportunità che facilitano o ostacolano la piena integrazione delle
migranti nella società d'accoglienza, quali siano le strategie adottate dalle
donne migranti qualificate per raggiungere un alto livello di integrazione,
quale sia il ruolo dell'esperienza migratoria e della società d'accoglienza nel
processo di affermazione professionale delle donne migranti qualificate, ecc.
Sono ammessi tutti gli approcci scientifici (sociologico, letterario,
psicologico, giuridico, storico, transdisciplinare, comparativo, ecc.) senza
limitazioni geografiche, per quanto riguarda il Paese di provenienza e di
destinazione dei migranti, né temporali per quanto riguarda l'epoca storica
approfondita. Gli abstract di massimo 1.500 caratteri accompagnati da una breve
nota biografica saranno accettati fino al 15 luglio 2009. La redazione
comunicherà entro il 20 luglio 2009 quali abstract sono stati accettati. Gli
articoli e saggi brevi di lunghezza non superiore a 20.000 caratteri in lingua
italiana, inglese o francese dovranno pervenire entro il 5 agosto 2009
all'indirizzo: temperanter@cirsi.net.
"Temperanter" - Rivista di approfondimento
Direttore responsabile: Lorenzo Dugulin
C.I.R.S.I. Editore
C.F. 90118200329
V.le R. Sanzio 17
I - 34100 Trieste
Tel. +39 334 3994638, e.mail:
temperanter@cirsi.net , cirsi@cirsi.net
Website: www.cirsi.net
Iscr. n. 1092 al Registro Generale delle Organizzazioni di Volontariato della
Regione Autonoma F.V.G. – settori: culturale, dei diritti civili e delle
attività innovative, solidarietà internazionale
Di Fabrizio (del 08/07/2009 @ 21:32:11, in Regole, visitato 1736 volte)
Informazione di rete BaobAb Arci di Milano
ATTENZIONE ALLE VOCI INCONTROLLATE! NON C'E' NESSUNA SANATORIA
Molti immigrati stanno andando in massa alle poste per ritirare i Kit, perché
è girata una voce falsa di regolarizzazione.
La CGIL comunica ai tutti cittadini che in questo momento non vi sono ne
regolarizzazione ne riaperture di termine per quante riguarda i permessi di
soggiorno bloccati dal 2002. Al contrario, a causa delle voce false che
stanno circolando, molti immigrati, vittime di faccendieri e persone senza
scrupoli, stanno ritirando inutilmente il kit dalle poste.
Come rete Baobab aggiungiamo che è pericoloso fidarsi di chi consiglia di
utilizzare il Kit Poste (in vigore dal 2006 per i solo RINNOVI dei permessi) per
cercare di regolarizzarsi, perché si rischia l'AUTODENUNCIA, indicando i propri
dati e il proprio indirizzo, e di conseguenza si rischia l'espulsione.
Non è in atto alcuna sanatoria, non c'è alcuna apertura dei permessi di
soggiorno né per colf e badanti, né per richiedenti asilo provenienti dal
continente asiatico (india, pakistan, bangladesh, sri lanka - da settimane
affollano la questura di milano inutilmente), né per chi ha un semplice visto
Shengen scaduto.
PRIMA DI PRESTARE FIDUCIA A QUESTE VOCI, PRIMA DI PAGARE PRESUNTI MEDIATORI O
PERSONE CHE SI DICONO DISPONIBILI AD AIUTARE, E' BENE INFORMARSI PRESSO GLI
SPORTELLI DELLE ASSOCIAZIONI E DEI SINDACATI.
Di Fabrizio (del 09/07/2009 @ 09:26:58, in Italia, visitato 1580 volte)
6-7-2009 by Guido Martinotti
Che cosa è al fondo questa ideologia? É, dice Karl Mannheim, “una bugia di
secondo grado”: dunque non una menzogna diretta (che è una cosciente
manipolazione della realtà) ma una sorta di menzogna inconscia, un adattamento
della realtà ai propri interessi o a una data visione del mondo, in genere
quella dei potenti. Sostenere che l’insicurezza (cioè lo stato in cui esiste un
sensibile rischio di essere vittima di un atto violento o criminale) è in
aumento, è un’affermazione ideologica. Tanto che chi la sostiene ha dovuto
inventarsi l’idea-cetriolo (Gadda) della “insicurezza percepita” e cioè le città
sono più sicure, ma i cittadini si sentono più insicuri. Bella forza! Sono 20
anni a dir poco che la macchina di chi sta oggi al potere ha strillato che i
pericoli urbani aumentano e poi ti stupisci che le persone, soprattutto le fasce
più deboli, i poveri, le persone sole soprattutto se anziane, si sentono più
insicure? Vi ricordate Charlot e The Kid? Il ragazzino andava avanti e spaccava
i vetri con la fionda e poi arrivava Charlie Chaplin a vendere i vetri. Più o
meno la stessa cosa, solo che i vetri che vengono venduti oggi sono spesso solo
dei fogli di plastica che tolgono la luce e non riparano alcunché. Sia detto,
per onestà e completezza, che anche le classi dominate hanno loro visioni del
mondo accomodanti (”siamo tutti eguali”) ma queste si chiamano tecnicamente
“utopie” e hanno almeno la funzione di promuovere le speranze invece di quella
di fomentare le paure.
L’ideologia dominante oggi, in una società interamente controllata dai
meccanismi di consenso, è l’ipocrisia. Non è importante ciò che è, ma ciò che vi
facciamo credere. L’economia va male, ma chi lo dice è un traditore, il
Governatore della Banca d’Italia diventa un nemico, l’ISTAT un istituto di
disfattisti, l’UE, che ha i suoi parametri. uno straniero ostile e la stampa
internazionale, inutile dirlo, una cospirazione comunista. Si dice, occorre
ottimismo: sì, va bene, ma l’ottimismo non deve essere paranoico. Va bene il
pep talk degli spogliatoi, ma ha un senso solo se prima la squadra ha
comperato i giocatori giusti ed è bene allenata, altrimenti c’è solo da ridere
(o da piangere). Se l’obiettivo non è più vincere la partita, ma far credere che
si vincerà la partita, siamo in una condizione psicologica anormale, malata.
Mussolini si rifiutò di attivare il razionamento per non turbare il consenso
degli italiani, un anno dopo tutti gli altri paesi belligeranti, alleati o meno.
Il risultato fu quella catastrofe della borsa nera che tutti gli italiani dalla
mia età in su hanno conosciuto. Un processo descritto magistralmente in De
Profundis di Satta. Ancora nel bene addentro al conflitto Mussolini
importunava petulantemente l’alleato tedesco per avere acciaio, cemento e altro
(con domande ridicole: una avrebbe richiesto l’invio di 1700 treni) e ai
tedeschi che gli obiettavano che stava gettando migliaia di tonnellate di
cemento e acciaio per costruire inutili Case del Fascio, rispose che non poteva
fermarsi “perché aveva già dato gli appalti”. Ora, Berlusconi non è Mussolini e
il berlusconismo non è il fascismo, e sbaglia chi lo dice confondendo le idee,
ma i due sistemi si reggono entrambi sulla manipolazione delle coscienze ai fini
di ottenere consenso e su un sistema decisionale che non prevede il dissenso dal
Capo. Questi sistemi, come spiega bene Amartya Sen, lungi dall’essere, come
pretendono, più efficienti della democrazia, lo sono meno e, soprattutto, non
sanno prevenire i disastri. Il Capo è infatti circondato da una torma di
yes-persons fabbricatori di idee-cetriolo, che mettono in giro come se fossero
cioccolatini.
Il Parlamento vota a grandissima maggioranza il pacchetto sicurezza con
l’idea-cetriolo di far diventare reato la presenza clandestina. Gnurant! Gnurant!
Avrebbe detto il Gasista Anacleto. Così se un clandestino, invece di essere
espulso con un atto amministrativo, viene denunciato in base alla legge penale,
deve farsi tutti i gradi di giudizio e campa cavallo. Vi ricordate il
cetriolone-mantra “aboliamo il reato di eccesso di legittima difesa”? E bravo!
Così se ammazzi uno che entra in casa tua vai diretto per l’omicidio volontario
che è un reato molto più grave. Fatta la legge (ma non ci pensano prima?) si
scopre che tutto il sistema delle badanti va in tilt. E siccome non possiamo
affidare decine di migliaia di vecchietti alla Ronde Padane, Maroni inventa il
cetriolone della non retroattività, il “Padre di tutti i cetriolini” e fa anche
lo spiritoso dicendo che lo sanno anche gli studenti di primo anno. Certo se la
clandestinità fosse un atto o un comportamento, d’accordo: chi ha commesso
questo reato una volta non può essere colpito oggi per quel che ha fatto ieri.
Ma la clandestinità è uno stato che si prolunga nel tempo. Ero
clandestino ieri, lo sono oggi e lo sarò anche domani se non mi danno le carte.
Le leggi razziali non avevano bisogno di essere retroattive, colpivano a partire
da un certo punto in poi, tutti coloro che erano ebrei (comunque definiti, ma
questo è un altro discorso) e non è che potessero dire da oggi in poi non sono
più ebreo. Lo stato di clandestino e come lo stato di essere ebreo, oppure
Mandingo o Bantù, Pheul o Berbero o Rom, oppure anche un po’ coglione: la
retroattività non c’entra. Una legge che volesse liberarci dai cretini un po’
coglioni, il vaste programme che De Gaulle non ebbe animo di
intraprendere, ma che migliorerebbe molto la vita, violerebbe molti principi
giuridici, ma non quello che impedisce la retroattività. Se si stabilisse che i
cretini un po’ coglioni, (comprovatone lo stato in base a loro atti inconsulti)
non potessero, per esempio ricoprire cariche pubbliche o essere eletti
Parlamento, la disposizione avrebbe valore dal momento della promulgazione,
senza necessità di ricostruire la cretinaggine passata del soggetto.
La verità è che gli immigrati e il loro vero o supposto impulso alla criminalità
e contributo all’insicurezza, sono stati soprattutto un detonatore
dell’inefficienza dello stato italiano, uno stato capace di fare la voce grossa
soprattutto con i deboli. Con l’individuazione del capro espiatorio negli
immigrati ci si allontana sempre più dal miglioramento degli apparati
amministrativi, sovraccaricandoli di compiti inutili e simbolici, aumentando lo
tsunami delle carte, scaricando sulla polizia compiti di assistenza sociale, che
svolge inevitabilmente male, ampliando l’area delle illegalità e delle sinergie
che vi si sviluppano. E ovviamente aumentando l’insicurezza, quella vera.
Sarebbe potuta essere un’occasione d’oro per rafforzare il nostro apparato
amministrativo e renderlo più efficiente e anche umano, affiancando all’azione
di polizia investigativa e repressiva, apparti di accoglienza, orientamento,
disbrigo pratiche amministrative. Gli stati Uniti, che sono un paese
d’immigrazione di lunga data hanno un potente Immigration Office, noi che siamo
inevitabilmente diventati un paese d’immigrazione, stiamo affrontando il
problema con strumenti ottusi, costosi e poco efficienti, che ampliano invece di
restringere la frattura tra cittadini (immigrati e non) e organi amministrativi,
tra cui quelli di polizia. Intanto i centri di accoglimento (quelli veri, non i
lager) d’integrazione e socializzazione dei nuovi venuti sono stati via via
smantellati. Se vogliamo davvero affrontare il problema occorre innanzitutto
cambiare la testa di chi comanda, e soprattutto smetterla con il continuo
allarme verbale cui fanno seguito provvedimenti inefficaci e dannosi.
L’immigrazione è un problema, non può essere risolto con le sparate
propagandistiche che stanno davvero stancando.
Ricevo da Marta Pistocchi
DOMENICA 12 LUGLIO 2009
ecco la data che dovete segnarvi!
III edizione della GRANDE FESTA BALKANICA
dalle 18 alle 24
alla CASA delle CULTURE del MONDO via Natta 11 - MM Lampugnano
ingresso dal cancello del liceo a destra attraversando il parco
per chi ancora è rimasto in città e chi invece pensava al weekend fuori porta
per chi ama il buon cibo e ancor più la buona muzica
per sfuggire al trito happy hour milanese
per difendere uno spazio della Provincia (...) che promuove l'incontro tra
diverse culture
per condividere e partecipare a un evento che nasce "dal basso"
voluto creato promosso e organizzato da noi, con voi
prepareremo per voi un abbondante aperitivo balkanico a base di cevapcici,
pljeskavice e altre specialità, innaffiato da fiumi di birra gelata e per i più
coraggiosi grappa di prugne, sljivovica
seguiranno i concerti
TRIO MIRKOVIC & MUZIKANTI di BALVAL
e naturalmente
JAM SESSION finale
portate gli strumenti! preparatevi a ballare!
spargete la voce, portate gli amici, i parenti, gli animali domestici
ingresso libero, non c'è bisogno di prenotare
vi aspettiamo numerosi
per info
martiglia@hotmail.com
Di Fabrizio (del 10/07/2009 @ 09:12:28, in casa, visitato 1337 volte)
Segnalazione di Betti dalla Provincia Pavese (pagina 14 -
cronaca) Se ne è parlato
QUI
La proposta della facoltà di Ingegneria-architettura
PAVIA. [...] Trenta studenti della facoltà di ingegneria edile architettura,
esperti di progettazione urbanistico-sociale sotto la guida del sociologo Andrea
Membretti, hanno studiato gli insediamenti di sinti nella nostra città e cercato
soluzioni abitative che vadano oltre l'idea del campo nomadi isolato e precario,
spesso culla di marginalità.
Stasera sarà presentato alla città e alle comunità sinte il lavoro svolto e
poi ci sarà modo di fare festa con musica e balli. All'ingresso saranno raccolte
offerte che le comunità sinte di Pavia invieranno ai terremotati abruzzesi e
ci sarà un servizio bar.
Il progetto è stato portato avanti dal dipartimento diretto da Angelo
Bugatti, settore servizi sociali del comune di Pavia, consiglio territoriale per
l'immigrazione della prefettura, associazione sinti italiani di Pavia e
cooperativa L'architettura delle convivenze. Cosa è emerso? "A Pavia risiedono
attualmente 135 nuclei familiari, per un totale di 395 persone appartenenti alla
popolazione Sinta che vivono in tre comunità differenti: piazzale Europa lato
fiume, Piazzale Europa ex piscina e via Bramante. Ci sono 150 minori, 100 dei
quali inseriti nelle strutture scolastiche fino alla scuola secondaria",
racconta Membretti. I sinti residenti sono cresciuti fino al 2006, quando hanno
raggiunto il picco di 750, mentre negli ultimi due anni si vede una inversione
di tendenza.
Ma se formalmente sono organizzati in nuclei familiari di piccole dimensioni
(da 1 a 3 individui), nei fatti prevalgono famiglie allargate di 10-15 persone,
a loro volta aggregate in clan che arrivano a comprendere fino a 150 soggetti.
I nuclei familiari ristretti sono poi spesso di tipo informale, ovvero non
registrati come tali all'anagrafe. "I rapporti di parentela e le gerarchie
informali sono fattori da considerare in fase di progettazione dei nuovi
insediamenti per evitare conflittualità e favorire la cooperazione sociale"
scrivono nella relazione finale, senza dimenticare le funzioni di controllo di
questa organizzazione. Gli studenti, ascoltando i diretti interessati e
studiando le soluzioni già realizzate con i famosi fondi europei dedicati che
l'Italia ancora non sfrutta, hanno formulato possibili soluzioni abitative per i
sinti pavesi in vista della loro ricollocazione.
Quale potrebbe essere la soluzione? "Un villaggio auto-costruito di piccole
unità abitative in legno con spazi comuni, oppure un nuovo quartiere centrato su
edilizia comunitaria (housing sociale e co-housing) in muratura e su moduli
abitativi transitori. Entrambe le soluzioni dovrebbero essere aperte ai pavesi
Per evitare altri isolamenti" conclude Membretti.
Anna Ghezzi
Di Fabrizio (del 10/07/2009 @ 09:19:05, in Europa, visitato 2155 volte)
Segnalazione di Marko D. Knudsen
Giorno Internazionale del Ricordo delle Vittime Rom del Porraimos
(Olocausto)
Quest'anno il 2 agosto diverrà il Giorno Internazionale del Ricordo delle
Vittime Rom del Porraimos (Olocausto). Il
2 agosto 1944 oltre 3.000 Rom e Sinti ad Auschwitz-Birkenau furono gasati e
poi cremati.
Questo giorno di azione è stato suggerito dal Congresso Nazionale Rom e
dall'Unione Internazionale Rom, da un'udienza del Forum Rom e Viaggianti Europei
nel Consiglio d'Europa, tenutasi a Strasburgo il 29 giugno 2009. E' stata
adottata da tutti i partecipanti all'iniziativa "Assieme contro l'Antiziganismo
in Europa", che suggeriscono il 2 agosto alle ore 12.00 di scendere per cinque
minuti nelle strade, ovunque in Europa, e farsi vedere con una candela accesa
pregando per i morti.
SIATE VISIBILI!
Quest'anno il Giorno del Ricordo sarà dedicato ai bambini Rom e Sinti che
hanno subito abusi o sono stati uccisi in Europa.
Mi è stata consegnata anche la versione in romanes (qui di
seguito), gli ho dato un'occhiata, in alcuni punti mi suona strana e non mi sento di garantire sulla traduzione
Internacijonalno Djes le Murdarde Romenge ando Pharraimos (Holocaust)
Kado bersh po 2.to Augusto avela o Internacijonalno Djes le Murdarde Romenge
ando Pharraimos (Holocaust). O Dujto Augusto sas o djes ando 1944 bersh kaj maj
but sar 3.000 Rom thaj Sintura sas murdarde ando Ausschwitz-Birkenau, kothe von
sas bishade ando Gaso thaj pala kodo pabarde. Kerde ande amare manush Pharra.
Kado djes pe Akcija sas akardo kathar o Roma National Congress thaj e
Intrenational Romani Union, pe jekh hearingo kaj akardas o European Roma and
Travellers Forum, ando Konzilo la Europako ando Strasurgo po 29. Juni 2009. Sa e
participantura pende mishto pe kadi Akcija. E paritcipantura po kidipe “Khetane
kontra/mamuj o Antiziganismo ande Europa” dine suggestija
Po Dujto August kal 12:00 chasura
Te djal pe avri pe Droma pe 5 minuti, te sikadjuvas, te mangas amen anda e Mule,
te aven Jerthe, te pabaras lenge jekh momeli po drom,
TE SIKAVAS AMEN, KE KATHE SAM !
Kado bersh o djes, Djes le Murdarde Romenge ando Pharraimos avela spezialno le
Romane chavorenge kaj keren lenge bislashimo thaj mudaren len ando Europa.
Di Fabrizio (del 10/07/2009 @ 22:10:39, in Italia, visitato 1528 volte)
Ricevo da Marco Brazzoduro
Associazione Nuova Vita - Nevo Zivoto è lieta di invitarvi alla:
ESTATE ROMANI
dal 10 luglio 2009 al 17 luglio 2009
nel piazzale "Figli di uno stesso padre" presso il Casilino 900
fiera Rom con musica, danze, mostre fotografiche, letture di libri, proiezioni
di documentari, esposizione di artigianato
Di Sucar Drom (del 11/07/2009 @ 09:27:07, in blog, visitato 1421 volte)
Nel deserto dei valori non c'è pietà - parte 3
Allora chiedo: perché la sinistra, quando stava al governo e aveva possibilità
di influire sulla tv e la scuola, non ha mai spiegato queste cose? Perché da
anni l’immigrato diventa immagine mediatici solo quando delinque o arriva c...
Arci, attendiamo le risposte
Sono profondamente contrariato per le modalità con cui la federazione Rom Sinti
Insieme è stata esclusa dal Meeting Antirazzista di Cecina. E che sia chiaro,
quanto uscirà da questo meeting dovrà rendere conto a più di 50.000 Sinti
italiani, perché certe idee che ...
L'Italia che vuole morire
Aveva dichiarato il Ministro Maroni: «Per contrastare l'immigrazione clandestina
non bisogna essere buonisti ma cattivi, determinati, per affermare il rigore
della legge». E ciò si ...
Presidente non firmi
Amnesty International invita il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a
non controfirmare il ddl sicurezza appena approvato, che secondo
l'organizzazione ''minaccia i diritti umani''...
Ancora accuse per la civile Italia
L'ilo, organizzazione internazionale per il lavoro, chiama il governo italiano
per una audizione nella quale dovrà rispondere sulle condizioni dei lavoratori
stranieri. E così siamo a due, non bastavano le critiche del commissario europeo
per i diritti umani, ades...
Acquasantissima, Piero Pelù porta in tour le musiche sinte e rom
Piero Pelù presenta “Acquasantissima” un progetto assolutamente originale e
unico nel panorama musicale italiano che lo vedrà protagonista sul palco, a
partire dall’11 giugno, insieme al quintetto Acquaragia Drom, gruppo che suona
musica sinta e rom...
Benevento, sgomberateli perchè stendono il bucato
Da circa un mese, come ogni anno, sono innumerevoli le notizie che arrivano su
sgomberi di famiglie italiane che svolgono attività lavorative itineranti, come
quella di giostrai, arrotini o calderai. Naturalmente queste famiglie
appartengono alle minoranze sinte e rom...
Bernie Ecclestone è un ammiratore di Hitler
Tecnicamente è l’ultima, pericolosissima frontiera del revisionismo storico.
Tecnicamente è apologia di reato, e mediaticamente è puro suicidio. Ultimo
grande e inviolabile tabù ereditato dal Novecento, il giudizio sul nazismo è lo
spartiacque sociale e intellettuale tra b...
Il leghista Matteo Salvini si è dimesso
Il leghista Matteo Salvini si è dimesso da deputato. Lo si apprende in ambienti
parlamentari. L'esponente del Carroccio, che è eletto anche al Parlamento
europeo, è stato oggi al centro di un'aspra polemica dopo la diffusione di un
video nel quale, duran...
Ischia, Step1 sfiora la vittoria con una storia sui Rom
Secondo posto per Step1 nella sezione “blog” del “XXX premio internazionale
Ischia di giornalismo”. La giuria dei lettori, attraverso un sondaggio online,
ha scelto tra dieci esperienze italiane di informazione online collocando il
nostro magazine immediatamente dopo il blog “Voglio ...
Romania, arrestati i presunti stupratori di una ragazza a Sesto San Giovanni
Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Milano hanno arrestato lunedì
in Romania quattro cittadini romeni di etnia rom, due dei quali fratelli, tra i
17 e i 26 anni, accusati di essere i respons...
Achille Serra, il Tar dimostra l’iniquità delle norme per i Rom e i Sinti
''Sottoporre i nomadi a un regime di ispezione continua e indiscriminata è cosa
ben diversa dal combattere la criminalita' - che indubbiamente si annida in
alcuni dei loro campi - con strategie lecite e democratiche. E il Tar non ha
potuto ignorare questa differenza, la...
Venezia, arriva il secondo no alla sospensiva
Il Consiglio di Stato non ha accolto la sospensiva per la costruzione del
Villaggio Sinti a Favaro Veneto, come deciso dal Comune di Venezia. Lo ha reso
noto il presidente del consiglio comunale veneziano Renato Boraso (Fi-Pdl), per
il quale della...
Reggio Emila, un'insegnante dei Sinti è stata nominata Vice Sindaco
Nel corso della prima seduta del Consiglio comunale, ieri in Sala del Tricolore,
il sindaco Graziano Delrio, dopo avere prestato giuramento sulla Costituzione –
“Giuro di osservare lealmente la Costituzio...
Roma, ergastolo a Mailat per l'omicidio di Giovanna Reggiani
Ergastolo e sei mesi di isolamento diurno. È questa la condanna emessa dalla
prima corte d'0assise d'appello di Roma nei confronti di Romulus Nicolae Mailat,
il romeno accusato per l'omicidio di Giovanna Reggiani...
Roma, tre bambini sottratti con violenza dalle loro famiglie
Sono stati sottratti tre minori a famiglie Rom che abitano nel “campo nomadi” di
Castel Romano (in foto le “baracche” costruite dal Comune di Roma). L’ordine
sarebbe stato dato dal Tribuna...
Abruzzo, nei campi i terremotati vivono anche il dramma del patto di legalità e
socialità sperimentato sui Rom
In questi giorni di grande evidenza mediatica sull’Abruzzo, colpito dal
terremoto, volevamo aprire un piccolo squarcio sulla situazione dei terremotati
e su quanto si sta decidendo sul futuro del Mondo...
Cecina, un Meeting Antirazzista che esclude
Niente paura è il titolo scelto per la XV edizione del Meeting Internazionale
Antirazzista di Cecina. Un titolo appropriato, secondo l'assessore regionale
alle politiche sociali Gianni Salvadori, «perchè non possiamo pensare, come sta
facendo il governo, di affrontare il fen...
Benedetto XVI nella Caritas in veritate: “Ogni migrante è una persona umana che,
in quanto tale, possiede diritti fondamentali inalienabili"
Nella sua ultima enciclica, “Caritas in veritate”, il Santo Padre Benedetto XVI,
trattando dello sviluppo umano integrale, si sofferma sul fenomeno delle
migrazioni (n. 62), “fenomeno che impressiona per la quantità di persone
coinvolte, per le problematiche sociali, econ...
Venezia, Caritas: sull'immigrazione i cattolici ritrovino la coerenza
Il Senato ha approvato, in via definitiva, il “pacchetto sicurezza” e questo
dovrebbe farci sentire più al sicuro visto che nel testo licenziato dal
Parlamento abbiamo un po’ di tutto: dall’inasprimento del 41 bis (carcere più
duro per i condannati per reati di mafia), al registro per i s...
Ddl sicurezza, temo che l'Italia non sarebbe più il mio Paese con questa nuova
legge
Illustre Presidente, da cittadina della Repubblica italiana nata dalla
Resistenza, da studiosa dei meccanismi del razzismo, da antropologa impegnata in
difesa dei diritti dei migranti e delle minoranze, faccio appello
rispettosamente al Suo ruolo di garante della Costituzione, per chiederLe ...
Mao Valpiana: caro Presidente non firmi il ddl sulla "sicurezza"
Caro Presidente Napolitano, sono un cittadino italiano, giornalista, segretario
del Movimento Nonviolento (la storica associazione fondata nel 1961 da Aldo
Capitini, filosofo “persuaso” della nonviolenza). Le scrivo a proposito del
cosiddetto “pacchetto...
G8, una ingannevole luna di miele
Dopo il g8 la batteria massmediatica dell'Occidente, aiutandosi con tanti
articoli di "colore" si prodiga a stendere un'atmosfera di luna di miele su un
Berlusconi che esce quasi da titano da un appuntamento pericoloso e preceduto da
funesti presagi, un ...
Meeting Antirazzista, io non ci sarò!
Non aver paura, non aver paura… questo mi viene in mente, quando penso al
Meeting di Cecina. Non è solo il titolo del meeting, ma è anche il concetto che
l’Arci dovrebbe avere in testa quando si confronta con i leader sinti...
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