Segnalazione di Betti dalla Provincia Pavese (pagina 14 -
cronaca) Se ne è parlato
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La proposta della facoltà di Ingegneria-architettura
PAVIA. [...] Trenta studenti della facoltà di ingegneria edile architettura,
esperti di progettazione urbanistico-sociale sotto la guida del sociologo Andrea
Membretti, hanno studiato gli insediamenti di sinti nella nostra città e cercato
soluzioni abitative che vadano oltre l'idea del campo nomadi isolato e precario,
spesso culla di marginalità.
Stasera sarà presentato alla città e alle comunità sinte il lavoro svolto e
poi ci sarà modo di fare festa con musica e balli. All'ingresso saranno raccolte
offerte che le comunità sinte di Pavia invieranno ai terremotati abruzzesi e
ci sarà un servizio bar.
Il progetto è stato portato avanti dal dipartimento diretto da Angelo
Bugatti, settore servizi sociali del comune di Pavia, consiglio territoriale per
l'immigrazione della prefettura, associazione sinti italiani di Pavia e
cooperativa L'architettura delle convivenze. Cosa è emerso? "A Pavia risiedono
attualmente 135 nuclei familiari, per un totale di 395 persone appartenenti alla
popolazione Sinta che vivono in tre comunità differenti: piazzale Europa lato
fiume, Piazzale Europa ex piscina e via Bramante. Ci sono 150 minori, 100 dei
quali inseriti nelle strutture scolastiche fino alla scuola secondaria",
racconta Membretti. I sinti residenti sono cresciuti fino al 2006, quando hanno
raggiunto il picco di 750, mentre negli ultimi due anni si vede una inversione
di tendenza.
Ma se formalmente sono organizzati in nuclei familiari di piccole dimensioni
(da 1 a 3 individui), nei fatti prevalgono famiglie allargate di 10-15 persone,
a loro volta aggregate in clan che arrivano a comprendere fino a 150 soggetti.
I nuclei familiari ristretti sono poi spesso di tipo informale, ovvero non
registrati come tali all'anagrafe. "I rapporti di parentela e le gerarchie
informali sono fattori da considerare in fase di progettazione dei nuovi
insediamenti per evitare conflittualità e favorire la cooperazione sociale"
scrivono nella relazione finale, senza dimenticare le funzioni di controllo di
questa organizzazione. Gli studenti, ascoltando i diretti interessati e
studiando le soluzioni già realizzate con i famosi fondi europei dedicati che
l'Italia ancora non sfrutta, hanno formulato possibili soluzioni abitative per i
sinti pavesi in vista della loro ricollocazione.
Quale potrebbe essere la soluzione? "Un villaggio auto-costruito di piccole
unità abitative in legno con spazi comuni, oppure un nuovo quartiere centrato su
edilizia comunitaria (housing sociale e co-housing) in muratura e su moduli
abitativi transitori. Entrambe le soluzioni dovrebbero essere aperte ai pavesi
Per evitare altri isolamenti" conclude Membretti.
Anna Ghezzi