Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 21/12/2006 @ 10:37:41, in Europa, visitato 1411 volte)
E' uscito l'aggiornamento di dicembre 2006 di PICUM.org con le notizie e l'evoluzione politica riguardanti i diritti sociali fondamentali degli immigranti non documentati in Europa. Disponibile nel formato Word nelle seguenti lingue: inglese, tedesco, olandese, spagnolo, francese, italiano e portoghese.
Di Fabrizio (del 26/12/2006 @ 10:23:24, in Europa, visitato 1607 volte)
A Parigi i Rom vi accompagnano alle porte del 2007. A quando un simile spettacolo in Italia? Il programma (in francese)
Di Fabrizio (del 31/12/2006 @ 09:35:27, in Europa, visitato 2736 volte)
Dalla Serbia un appello per le prossime elezioni. Come
italiani non ci riguarda direttamente, ma lo riposto lo stesso per la solita
ragione di "guardarsi allo specchio" con quanto accade negli altri paesi. Da
Rajko Djuric.
Il partito UNIJA RROMA SRBIJE (Unione dei Rrom di Serbia) chiede
a a tutti i Rrom in Europa, che siano cittadini Serbi e posseggano un passaporto
serbo, a registrarsi nelle liste elettorali nei consolati e nelle ambasciate. E'
l'unica maniera per votare alle elezioni parlamentari del 21 gennaio 2007.
UNIJA RROMA SRBIJE presenta una lista di 250 candidati al Parlamento. Tra
questi: 5 fisici che sono anche Rroms, 2 dentisti, 16 avvocati e giuristi, 12
ingegneri, 5 giornalisti, 4 economisti, 1 ricercatore in linguistica, 1
archeologo, 1 direttore cinematografico, 26 studenti, diversi psicologi,
sociologhi, filosofi, ufficiali in pensione dell'esercito ecc.
Nella nostra lista contiamo anche candidati ebrei e serbi, [...]
Hanno preso parte alla nostra campagna elettorale: Milena Dravic, Bora
Todorovic, Goran Bregovic, Marija Serifovic, Danijel Auric...
Il nostro motto è: Ottieni una vita migliore per gente migliore!
I RROMS SONO OLTRE TUTTE LE DIVISIONI!
Essere Rrom significa prima di tutto essere umano, e l'umanità è il più
grande valore umano!
La vita è più forte della morte, la giustizia è la giusta legge contro
l'ingiustizia, e l'umanità deve superare l'inumanità.
CON UNIJA RROMA SRBIJE SARAI TRA I VINCITORI!
IL 21 GENNAIO VOTATE PER UNIJA RROMA SRBIJE!
Di Fabrizio (del 03/01/2007 @ 09:47:19, in Europa, visitato 1830 volte)
Link
[E' arrivato] l'Anno Europeo delle Pari Opportunità per Tutti che verrà celebrato nell'Unione Europea per portare all'attenzione delle nazioni europee i problemi creati dalla discriminazione e le opportunità offerte dalla diversità. Verranno promosse pari opportunità e la crescita della consapevolezza sul diritto al pari trattamento e sui benefici della diversità. La celebrazione verrà sottolineata da centinaia di differenti attività a cui prenderanno parte i 27 Stati Membri. Scopo principale è raggiungere il grande pubblico e per questo le attività dell'Anno si terranno a livello locale, regionale o nazionale. Questo verrà supportato ed integrato da diverse attività pan-Europee come una campagna sulle politiche e sulle legislazioni antidiscriminatorie e la presentazione dei risultati dell'Eurobarometro - ricerca sull'attitudine dei cittadini verso i temi dell'ineguaglianza e sulla loro conoscenza della discriminazione.
L'Anno Europeo delle Pari Opportunità per Tutti verrà formalmente inaugurato durante una grande conferenza aperta a Berlino, presieduta dal Presidente tedesco.
Qui ulteriori informazioni
Di Fabrizio (del 07/01/2007 @ 09:43:05, in Europa, visitato 1997 volte)
Praga, 22. 12. 2006, 17:40 (CTK) I Rom nella Repubblica Ceca sono discriminati nel lavoro, ma anche a scuola e [nelle politiche della] casa, secondo il rapporto Raxen dell'organizzazione Gente nel Bisogno, uscito oggi.
Secondo il rapporto del Network Europeo Contro il Razzismo (ENAR), esiste nella Repubblica Ceca una discriminazione tanto latente quanto aperta, di cui i Rom sono le vittime principali. Il rapporto aggiunge che il razzismo non è [in una situazione] drammatica.
Il rapporto Raxen mostra come i Rom sono discriminati nel mercato del lavoro, soprattutto non per cause etniche, ma perché i datori in genera ritengono che non lavorino bene o in maniera regolare. Il rapporto aggiunge come i Rom si siano trasferiti [man mano] nei quartieri più periferici.
Si descrive come 80.000 Rom vivano nei ghetti. Gli esperti stimano il loro tasso di disoccupazione in 70%, confrontato al dato del resto della popolazione che è il 7%. In qualche località il tasso per i Rom è del 90-100%. [...] Un gran numero di famiglie vive principalmente degli assegni sociali.
Secondo lo studio, molti bambini Rom considerano normale che i loro genitori non lavorino o sopravvivano di welfare. Secondo una recente analisi, il lavoro è una condizione per l'integrazione dei Rom nella società. Per questo, è necessaria l'educazione superiore.
Il rapporto Raxen dice che i bambini Rom continuano ad essere "segregati" nell'educazione, in quanto a volte sono automaticamente sistemati in scuole differenziali e come risultato non ricevono adeguata istruzione. La Repubblica Ceca non ha ancora approvato una legge anti-discriminatoria, anche se la EU la richiede agli stati membri, in quanto i legislatori non hanno trovato un accordo sulla sua formulazione.
© Prague Daily Monitor
Di Fabrizio (del 09/01/2007 @ 10:27:15, in Europa, visitato 1834 volte)
Circa 400.000 dei Rom di Serbia non hanno documenti personali e perciò le autorità locali li trattano come inesistenti [...]
I Rom in questione vivono in "accampamenti selvaggi" alle periferie delle città o in baracche nelle vie di Belgrado. Dato che non hanno un indirizzo documentabile, non possono registrare la loro residenza al fine di ottenere documenti, riporta il Centro per le Minoranze di Belgrado.
Senza documenti non possono mandare i figli a scuola e si perdono i benefici sociali e sanitari, riporta Radio B92.
Le statistiche ufficiali contano in 150.000 i Rom nel paese, ma i leaders Rom stimano la popolazione tra i 500.000 e gli 800.000.
Di Fabrizio (del 11/01/2007 @ 10:06:15, in Europa, visitato 1926 volte)
BRATISLAVA, - L'arcivescovo cattolico Jan Sokol ha elogiato il ruolo nel periodo bellico autoritario della II guerra mondiale del prete filo-nazista Jozef Tiso come "tempo di benessere", sollevando le proteste delle comunità Ebrea e Rom della Slovacchia.
In un'intervista alla TV di Bratislava TA3, Sokol ha detto di apprezzare Tiso.
"Me lo ricordo dal tempo dell'infanzia.. Eravamo molto poveri e sotto la sua guida la situazione migliorò grandemente," ha detto l'arcivescovo. Ha aggiunto che fu un "tempo di benessere".
La maggior arte degli Ebrei slovacchi morì nei campi di concentramento durante la II guerra mondiale, quando la Slovacchia divenne uno stato fantoccio e venne governato dal 1939 al 1945 da Tiso, monsignore cattolico. Venne giustiziato come traditore dalle autorità cecoslovacche nel 1947.
Un'associazione della comunità religiose ebree di Slovacchia ha detto che Sokol "ha dimenticato di menzionare il fato di oltre 70.000 Ebrei slovacchi, deportati dal governo slovacco" nei campi di concentramento nazisti, dove la maggior parte perì. Solo 4.000 Ebrei vivono ancora in Slovacchia.
"L'arcivescovo Jan Sokol ha offeso le vittime dell'Olocausto quando ne ha parlato positivamente," dice l'Associazione Centrale delle Comunità di Religione Ebraica. "Per noi, sopravvissuti all'Olocausto, simili apprezzamenti sulla Slovacchia totalitaria sono inaccettabili."
Con una dichiarazione anche il Consiglio Slovacco delle Comunità Rom ha criticato le dichiarazioni di Sokol. Molti dei Rom slovacchi perirono nei campi nazisti. Ladislav Richter, a capo del Consiglio, ha detto che sotto Tiso i membri della minoranza Rom furono banditi dai trasporti e dalle case e l'intera comunità Rom fu rilocata a forza.
L'ufficio di Sokol ha respinto le critiche, dicendo che l'arcivescovo ha "presentato il suo personale punto di vista."
Il governo non ha ritenuto di esporre la propria opinione.
Circa il 70% dei 5,4 milioni di Slovacchi sono di religione cattolica e le dichiarazioni di Sokol hanno attirato anche le loro critiche.
"Quello che ha detto è completamente sbagliato" ha affermato Veronika Bazanova (34) mentre usciva dalla cattedrale di Bratislava. Sua madre Ana (78) aggiunge di ricordare "il periodo di Tiso come tempi duri." "Ho visto deportare gli Zingari. L'arcivescovo ha torto, non c'è stato niente di buono in quel periodo."
Anche se dal 2004 è parte dell'Unione Europea, la Slovacchia sta ancora provando a migliorare la situazione sui diritti umani.
Il governo del Primo Ministro Robert Fico, composto da socialdemocratici e nazionalisti, si è impegnato nel proteggere i diritti delle minoranze, ma parecchi incidenti etnici hanno coinvolto la minoranza dei 500.000 ungheresi, creando tensioni anche con l'Ungheria.
L'anno scorso Fico ha incontrato severe critiche all'interno e all'estero nel voler formare una coalizione col Partito Nazionale Slovacco guidato da Jan Slota, che spesso si è espresso con toni critici sulle minoranze, e con il Movimento per la Slovacchia Democratica, dell'ex premier Vladimir Meciar.
Di Fabrizio (del 16/01/2007 @ 10:06:45, in Europa, visitato 2237 volte)
Premessa: La Bulgaria è sconvolta. Le reazioni rispetto alla
conferma, in appello, della condanna a morte alle cinque infermiere bulgare e al
medico palestinese accusati di aver provocato volontariamente il contagio con il
virus HIV di 426 bambini nell’ospedale pediatrico di Bengasi nel 1998 (continua)
I Rom di Bulgaria e il Consiglio Sociale dei Rom "KOUPATÉ" hanno aderito
alla manifestazione di protesta che si è tenuta il 12 gennaio scorso davanti
all'ambasciata libica, durante la quale è stata consegnata una dichiarazione
all'ambasciatore della Libia, nella quale si esprime la richiesta di
riconsiderare il processo contro le infermiere bulgare e il dottore palestinese.
Riassunto tratto da
Roma_Francais
Di Fabrizio (del 24/01/2007 @ 10:15:41, in Europa, visitato 2090 volte)
Da
Macedonian_Roma
Cari amici,
Spero che dopo tutte queste vacanze, in quest'anno possiamo organizzarci
meglio e cominciare a vedere la situazione in una maniera più positiva. Voglio
ricordare che il movimento dei Rom ha preso una direzione positiva, ma d'altra
parte le problematiche sono rimaste quelle o sono peggiorate. Il Forum Europeo
dei Rom e Viaggianti [European Roma and Travelers Forum -
ERTF ndr] con l'OSCE/ODIHR lo scorso marzo ha partorito il gruppo di
Skopje, formato da attivisti Rom che hanno fatto una priorità dell'aiutare i Rom
rifugiati e i dispersi dal Kosovo, come pure dei Rom rimasti in Kosovo. E' una
priorità perché i Rom possano meglio organizzarsi in simili situazioni di crisi
come nella situazione del dopoguerra nella ex Yugoslavia.
In molti ci criticano per i pochi progressi ottenuti, sono personalmente
d'accordo ma d'altra parte dobbiamo considerare la realtà, ci troviamo in
difficili relazioni diplomatiche tra i Rom prima di tutti e poi tra loro come
popolo e le istituzioni. Ora la Serbia è nella fase pre-elettorale e [...] solo
dopo sarà possibile confrontarsi sullo status finale del Kosovo. Voglio e spero
che i Rom di Serbia abbiano una rappresentanza in parlamento, così che possano
aiutarci nel risolvere la situazione attuale dei Rom in questa regione. Anche se
possiamo intendere l'attuale come una fase di passaggio, è molto importante per
redirigerci sui seguenti punti.
- Far crescere l'importanza delle tematiche Rom nel nuovo status del
Kosovo, dei rifugiati e dispersi nei Balcani e nei paesi europei (non
dobbiamo dimenticare che il Kosovo è una grande ferita per noi Rom come è
stato l'Olocausto).
- Dobbiamo comunicare e cooperare più spesso e in modo più costruttivo,
anche in maniera critica, così da migliorare la nostra piattaforma politica,
economica e sociale (ERTF nell'ultima riunione plenaria ha votato una
Risoluzione su questi temi e spero che questo abbia una ricaduta nei
programmi di molti governi europei e balcanici)
- Dobbiamo essere più attivi a livello locale e nazionale così da essere
di supporto all'ERTF.
Esistono molte analisi di esperti ma abbiamo perso la nostra capacità di
influenzare i livelli decisionali e dobbiamo sviluppare nostri piani d'azione
per raggiungere i nostri scopi.
Per finire, cari amici, colleghi e fratelli, usciamo dai nostri recinti e
cominciamo a lavorare positivamente per raggiungere qualcosa in più di ciò di
cui abbiamo timore.
Spero che presto saremo in grado attraverso lo scambio di informazioni e
aiuto da Varsavia, Strasburgo, Bruxelles di cooperare meglio.
Devlesa
Asmet Elezovski
Di Fabrizio (del 25/01/2007 @ 10:03:46, in Europa, visitato 1552 volte)
Da
Roma_ex_Yugoslavia
Secondo voci ancora da confermare, nelle recenti elezioni parlamentari in
Serbia, sono stati eletti due Rom in Parlamento:
Rajko Djuric – Unione dei Rom di Serbia
Sajin Srdzan - Partito Rom
[...]
Asmet Elezovski
Roma National Congress
National Roma Centrum
Phone/fax: +389 31 427 558
Mobile: +389 75 844 822
www.nationalromacentrum.org
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