Praga, 22. 12. 2006, 17:40 (CTK) I Rom nella Repubblica Ceca sono discriminati nel lavoro, ma anche a scuola e [nelle politiche della] casa, secondo il rapporto Raxen dell'organizzazione Gente nel Bisogno, uscito oggi.
Secondo il rapporto del Network Europeo Contro il Razzismo (ENAR), esiste nella Repubblica Ceca una discriminazione tanto latente quanto aperta, di cui i Rom sono le vittime principali. Il rapporto aggiunge che il razzismo non è [in una situazione] drammatica.
Il rapporto Raxen mostra come i Rom sono discriminati nel mercato del lavoro, soprattutto non per cause etniche, ma perché i datori in genera ritengono che non lavorino bene o in maniera regolare. Il rapporto aggiunge come i Rom si siano trasferiti [man mano] nei quartieri più periferici.
Si descrive come 80.000 Rom vivano nei ghetti. Gli esperti stimano il loro tasso di disoccupazione in 70%, confrontato al dato del resto della popolazione che è il 7%. In qualche località il tasso per i Rom è del 90-100%. [...] Un gran numero di famiglie vive principalmente degli assegni sociali.
Secondo lo studio, molti bambini Rom considerano normale che i loro genitori non lavorino o sopravvivano di welfare. Secondo una recente analisi, il lavoro è una condizione per l'integrazione dei Rom nella società. Per questo, è necessaria l'educazione superiore.
Il rapporto Raxen dice che i bambini Rom continuano ad essere "segregati" nell'educazione, in quanto a volte sono automaticamente sistemati in scuole differenziali e come risultato non ricevono adeguata istruzione. La Repubblica Ceca non ha ancora approvato una legge anti-discriminatoria, anche se la EU la richiede agli stati membri, in quanto i legislatori non hanno trovato un accordo sulla sua formulazione.
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