Di Fabrizio (del 03/05/2010 @ 09:38:15, in scuola, visitato 1722 volte)
Segnalazione di Ernesto Rossi
domenica 9 maggio 2010 dalle 11.00 alle 19.00
piazza Leonardo da Vinci, Milano
il Comitato di zona 3 per una Scuola di Qualità invita:
ore 11: la gara di biglie
mostra fotografica scuole Pini e Feltre (Rubattino)
ore 12.30/14: cibi e sapori dal mondo
ore 14: musica, teatro, interventi - Orchestra di via Padova, Muzikanti di
Balval, Blue Cacao, Brincadera, Contrabbanda, Rosa dei Venti, Rhapsodija Trio,
Cabaret Migrante e altri
video e laboratori
informazioni su tagli agli organici, bilanci e mense, tutto sulla scuola
promuove: Comitato di zona 3 per una Scuola di Qualità
(Aprile 2010) L'UNAR - Ufficio Nazionale
Antidiscriminazioni Razziali e la CRUI bandiscono per il quarto anno un premio
per dottorati di ricerca con l'obiettivo di diffondere negli Atenei italiani la
cultura della partià di trattamento e delle pari opportunità.
Il premio è destinato alle tre migliori tesi di dottorato di ricerca, già
discusse con esito positivo a partire dall'anno 2008, aventi a tema studi
finalizzati ad accrescere la conoscenza e l'approfondimento scientifico dei temi
della promozione della parità di trattamento indipendentemente dalla razza o
dall'origine etnica o dall'appartenenza culturale o religiosa e del contrasto ad
ogni forma di discriminazione razziale, con particolare riguardo ai luoghi di
lavoro, alle periferie urbane, alle giovani generazioni.
Di Fabrizio (del 16/05/2010 @ 09:45:21, in scuola, visitato 1810 volte)
Segnalazione di Laura Coletta
Cari bambini vi proponiamo un piccolo viaggio tra ricordi del passato e
natura, a bordo delle vostre biciclette per guardare il quartiere con altri
occhi. Domenica 23 maggio alle ore 15:00 tutti in sella davanti alla scuola
elementare di via Russo, andremo a vedere il poco distante monumento di P.zza
Piccoli Martiri e poi proseguiremo lontani dal traffico automobilistico, immersi
in un raro angolo di natura milanese: percorreremo la ciclabile lungo il
Naviglio Martesana fino ad incontrare il fiume Lambro, poco oltre il campo Rom
di via Idro, dove abitano (kaj bešé? dove abiti?) alcuni alunni dell'Istituto
Comprensivo Russo- Pimentel..
Associazione Elementare Russo Nata il 2 ottobre 2008 da un gruppo di persone che da oltre un anno
volontariamente lavoravano insieme per cercare di far risolvere i molti problemi
del complesso scolastico della scuola elementare "Russo-Pimentel" in via Russo
23/27. L’Associazione si propone inoltre di:
-promuovere tutte le iniziative
necessarie a promuovere la cultura della solidarietà, dell'impegno civile, della
pace, della tutela ambientale e dell'integrazione sociale;
-essere costantemente
di stimolo alla scuola nel suo obbiettivo primario di formare uno studente che
sia innanzi tutto un cittadino;
-contribuire al miglioramento delle condizioni
di vivibilità e fruibilità del territorio. L’Associazione aspira infine a
diventare uno dei riferimenti per la vita del quartiere, cooperando con altre
associazioni impegnate in progetti per la costruzione di una città a misura di
bambino.
Bucarest, 25/05/2010 - Secondo un portavoce di un tribunale rumeno, lo stesso
ha ordinato ad un insegnante di pagare una compensazione di 10.000 euro alla
famiglia di una bambina rom di 12 anni, ripetutamente esclusa dalla classe.
La sentenza è stata salutata come un colpo contro la segregazione in un paese
che ha una delle più vaste comunità rom in Europa, anche se molti nascondono la
loro origine etnica per paura di discriminazioni.
Il portavoce ha detto all'AFP che la corte d'appello nella città meridionale
di Craiova "ha obbligato" l'insegnante Lenuta Daba a pagare 10.000 euro o
l'equivalente in valuta locale, i lei, a Pompiliu
Ciurescu, il padre della giovane Rahela.
Il giudizio è stato emesso il 19 maggio e martedì è stato reso pubblico ai
media.
I mezzi d'informazione riportano che l'insegnante della città sud-occidentale
di Voloiac aveva ripetutamente rifiutato nel 2007 alla ragazza di entrare in
classe.
Daba ha negato di averla discriminata, invocando irregolarità amministrative
riguardo il trasferimento di Rahela da un'altra scuola.
L'OnG per i diritti dei Rom Romani Criss ha lodato la decisione del
tribunale.
"La somma è l'inizio. La decisione deve diventare un segnale per quanti
adoperano la discriminazione e la segregazione nell'istruzione, che è un diritto
fondamentale," ha detto ad AFP la rappresentante Monica Vasile.
Il censimento del 2002 dice che ci sono circa 530.000 Rom nel paese, ma le
OnG indicano il numero di circa due milioni e mezzo.
Un numero imprecisato di bambini rom non vanno a scuola o terminano gli studi
dopo la scuola primaria. Secondo uno studio governativo del 2008, il 19% dei Rom
tra i 18 e i 29 anni non sono mai andati a scuola, confrontato all'1,8% dei
Rumeni non-Rom.
Di Fabrizio (del 03/06/2010 @ 08:54:56, in scuola, visitato 2201 volte)
Segnalazione di Tommaso Vitale
Giugno 2009
chiediamo ai bambini delle scuole della zona di far vivere il loro zaino
"passandolo" ai bambini del campo rom di Rubattino.
Settembre 2009
la raccolta ha avuto un grande successo: i 36 bambini di Rubattino iniziano la
scuola avendo tutti zaino, astuccio e quaderni.
L’inverno scorso è stato durissimo, tanti sgomberi, tanto freddo, tanta
precarietà, ma i bambini ce l’hanno fatta quasi tutti a continuare a venire a
scuola pur tra mille difficoltà.
Anche quando le ruspe macinavano zaini e lavoro, eravamo pronti a ricominciare.
Ora ci prepariamo al nuovo anno
con tanti nuovi bambini iscritti. Vi chiediamo ancora di far continuare a vivere
lo zaino di vostro figlio sulle spalle di un altro bambino.
Chiediamo
a ogni scuola di organizzare la raccolta e poi di contattare uno di noi che
passerà a ritirare il materiale.
Sono molto graditi anche astucci nuovi e quadernoni, meglio se a quadretti.
Grazie e buona estate!
Il gruppo mamme e maestre delle scuole Feltre e Pini
Tutti Giù Per Terra - 1997 - Walter lavora come obbiettore dell'ufficio
immigrazione col compito di "Regolare la scolarizzazione dei Bambini Nomadi".
Compito tutt'altro che facile. Anche per l'ignoranza delle maestre delle
elementari...
Di Fabrizio (del 21/07/2010 @ 09:13:47, in scuola, visitato 1872 volte)
La notizia viene ripresa anche da
Inviato Speciale, riporto invece quanto pubblicato dall'Avvenire
(credo versione cartacea, segnalazione di Marco Brazzoduro)
Le "mamme-maestre" di via Feltre chiedono alle Istituzioni una soluzione
per il nuovo anno scolastico "Rom bocciati per troppe assenze" DI DANIELA FASSINI
Costretti a continue e prolungate assenze, a causa degli sgomberi, alcuni
bambini rom, nell'anno scolastico che si è appena concluso, non so no stati
ammessi alla classe successiva. "Diversi bambini sono sta ti bocciati perché non
han no raggiunto il numero minimo delle presenze sufficienti per la promozione",
racconta Assunta, in segnante della scuola primaria ma anche attiva nel
l'organizzazione volontaria delle mamme-maestre di via Feltre, affiancate
dalla Comunità di Sant'Egidio, per l'integrazione dei rom romeni più volte
sgomberati dagli insediamenti di Lambrate e Rubattino.
"Così abbiamo deciso di scrivere una lettera alle istituzioni, al sindaco ma
anche al presidente dei Tribunale dei minori, al prefetto, al questore e per
conoscenza ad Amnesty International – informa 'la mamma–maestra' – per
affrontare il problema e trovare entro settembre una soluzione". "Ora ci
troviamo davanti a un paradosso – scrivono nella lettera – le istituzioni con
gli sgomberi rendono impossibile la frequenza e sono sempre le istituzioni a
bocciare perché le assenze sono troppe" . Sono perlopiù bambini i scritti alle
scuole primarie, 12 per l'esattezza, che dovrebbero proseguire gli studi già
iniziati e altrettanti nuovi iscritti, qualcuno anche alle medie.
"Chiediamo semplice mente che l'anno scolasti co possa iniziare anche per i
bambini rom sotto il segno del rispetto, della serenità, della continuità,
dell'osservanza dei diritti sanciti dalla costituzione e dall'ordinamento
giuridico nazionale ed internazionale " conclude Assunta.
Sancito da convenzioni, patti e stabilito negli standard internazionali sui di
ritti umani, quello all'istruzione è un diritto che tutti devono garantire. Per
i bambini rom è anche qualcosa di più: per loro l'istruzione è una possibilità
di riscatto, dalla povertà e dall'emarginazione.
IL CASO: CINQUE SGOMBERI E A SCUOLA TRA MILLE DIFFICOLTÀ "Simone ha nove anni e frequentava la terza elementare quando lo scorso 19
novembre ha subito il primo sgombero da via Rubattino" inizia così il racconto
di Stefano, volontario della Comunità di Sant'Egidio che ha seguito la vicenda
personale di Simone, bocciato a scuola per le troppe assenze. "Da lì, dopo pochi
giorni, la famiglia ha trovato 'rifugio momentaneo' in via Forlanini. Simone
riusciva a frequentare la scuola, anche se non c'erano mezzi pubblici".
Allontanata da Forlanini, a inizio anno, la famiglia si è poi trasferita in via
Lorenteggio. Stefano e alcuni volontari della Comunità avevano già iniziato le
pratiche per il trasferimento della scuola di Simone, impossibilitato a
raggiungere tutte le mattine via Rubattino da Lorenteggio. "Neppure il tempo di
completare le pratiche, ed ecco l'ennesimo sgombero – prosegue il racconto
Stefano – Li abbiamo ritrovati a Chiaravalle e lì Simone ha potuto, ma solo per
una settimana, frequentare la scuola di via Ravenna, al quartiere Corvetto".
Poi il 9 febbraio lo sgombero da Chiaravalle. Quella mattina Samuel era andato a
scuola. "Dopo un mese passato a girovagare, la famiglia si è nuovamente
insediata a Rubattino e tra aprile e maggio Simone è riuscito a frequentare la
scuola, quella in cui aveva iniziato l'anno scolastico. Ma a fine anno aveva
accumulato troppe assenze". (D.Fas.)
ČTK | 3 agosto 2010
Berlino, 2 agosto (CTK) - L'attivista Georg Armbruester ha detto lunedì a CTK
che le organizzazioni romanì della Germania centrale premieranno un gruppo di 18
giovani rom di Ostrava, Moravia settentrionale, per aver vinto nel 2007 presso
la Corte Europea dei Diritti Umani un ricorso legale contro lo stato ceco per
discriminazione nell'istruzione (vedi
QUI ndr.)
I Rom cechi riceveranno il riconoscimento il 16 dicembre a Berlino, ha detto
Armbruester, del Centro Culturale di Documentazione dei Sinti e Rom Tedeschi ad
Heidelberg.
"Saranno premiati per il loro coraggioso impegno," ha detto Armbruester.
Il tribunale aveva stabilito che la Repubblica Ceca aveva violato il divieto
di discriminazione contenuto nella Convenzione Europea sui Diritti Umani, quando
mandò 18 bambini di origine romanì in scuole speciali per bambini con difficoltà
d'apprendimento.
I Rom di Ostrava, di età tra i 16 e i 22 anni, hanno fatto ricorso a
Strasburgo per essere stati messi in scuole speciali nel periodo 1996-1999, in
circostanze che violavano la Convenzione Europea sui Diritti Umani.
Il tribunale assegnò 4.000 euro a titolo di risarcimento per i danni morali
subiti a ciascuno dei 18 ricorrenti ed un totale di 10.000 euro a tutti
loro come risarcimento per le spese processuali.
Armbruester ha aggiunto che i giovani erano tra i candidati al primo premio,
il Premio Europeo dei Sinti e Rom per i Diritti Umani, che è poi andato all'ex
presidente del Parlamento Europeo, la francese Simone Veil.
"La giuria aveva un problema nel concordare su un premio unico. Come
risultato, Manfred
Lautenschlager, fondatore del premio, ha detto che in apprezzamento allo sforzo
dei giovani, verrà loro conferito un riconoscimento speciale," ha detto Armbruester.
Assieme a loro, lo riceverà anche Agnes
Daroczi, attivista ungherese per i diritti dei Rom.
Il premio viene assegnato ogni due anni. E' sponsorizzato con 15.000 euro. La
prima volta venne assegnato nel 2008 all'ex ministro degli esteri polacco, Wladyslaw
Bartoszewski.
Di Fabrizio (del 13/08/2010 @ 09:29:21, in scuola, visitato 2165 volte)
Segnalazione di Marco Brazzoduro
Redattore Sociale - 29/07/2010
La denuncia di due docenti, preoccupate per la frequenza di 15 bambini
iscritti negli istituti di via Feltre e via dei Pini, alla riapertura delle
lezioni. L'assessore Moioli: "Non spetta alle insegnanti occuparsi della
sicurezza"
MILANO - "Non spetta alle insegnanti occuparsi della sicurezza": risponde così
Mariolina Moioli, assessore ai servizi sociali del comune di Milano, alle due
insegnanti, Flaviana Robbiati e Stefania Faggi, delle scuole di via Feltre e via
dei Pini, che le hanno scritto una lettera un paio di settimane fa per
esprimerle la loro preoccupazione per i 15 bambini rom che frequentano i due
istituti. Bambini che vivono nei vecchi capannoni dismessi di via Rubattino,
insieme a circa 200 altri rom. Il rischio, secondo le insegnanti, è che gli
sgomberi compromettano la loro frequenza alle lezioni. Questa mattina il sindaco
Letizia Moratti e l'assessore hanno visitato proprio la scuola di via Feltre per
celebrare la chiusura dei centri estivi. "Nella legalità c'è accoglienza per
tutti - afferma Mariolina Moioli -. Il tema della sicurezza e la salvaguardia
dei bambini, però, spetta innanzitutto al comune e poi agli insegnanti".
La lettera è sottoscritta anche da due genitori ed è indirizzata anche al
Prefetto, al Questore, ai provveditori regionale e provinciale all'Istruzione,
al Sindaco, ai consiglieri comunali e a Amnesty International. "Alcuni scolari
di etnia rom che frequentano le scuole dell'obbligo a Milano sono stati bocciati
a causa dell'elevato numero di assenze -si legge-. Tali assenze sono la
conseguenza della catena di sgomberi che hanno subito da novembre in poi. Ora ci
troviamo di fronte a un paradosso: le istituzioni con gli sgomberi rendono
impossibile la frequenza, e sono sempre le istituzioni a bocciare perché le
assenze sono troppe". Le insegnanti voglio capire cosa accadrà ai loro alunni
rom alla riapertura delle scuole. "Il 13 settembre inizierà il nuovo anno
scolastico, e il rischio fortissimo cui ci troviamo di fronte è quello di
ripetere l'esperienza di quest'anno: decine di bambini cui di fatto viene negato
il diritto alla scuola. Chiediamo alle istituzioni da voi presiedute di
affrontare il problema e di trovare entro settembre una soluzione affinché
l'anno scolastico possa iniziare anche per i bambini rom sotto il segno del
rispetto, della serenità, della continuità, dell'osservanza dei diritti sanciti
dalla Costituzione e dall'ordinamento giuridico nazionale e internazionale".
Durante la visita alla scuola di via Feltre, l'assessore Moioli ha annunciato
che Milano è stata premiata dal "Fiuggi Family Festival" come "Comune amico
delle famiglie". Insieme a Milano il riconoscimento è stato assegnato anche ai
comuni di Bareggio (Mi) e Parma. "Il premio non è per un progetto specifico
-sottolinea il sindaco Letizia Moratti-, ma a un modello che abbiamo attuato per
dare risposte alle domande delle famiglie". (dp)
Di Fabrizio (del 07/09/2010 @ 09:30:41, in scuola, visitato 1899 volte)
Ricevo da Patrizia Quartieri
Ieri mi sono recata al campo Rom di via Rubattino, un insediamento spontaneo
che si è riformato dopo lo sgombero dello scorso anno e dove, a fianco di una
tranquilla vita di un gruppo sociale, ho constatato le condizioni igieniche e
abitative in cui circa 200 persone si vedono costrette a vivere: la mancanza di
acqua e la totale assenza dell'Amsa creano una situazione di cui i Rom stessi
percepiscono la pericolosità.
Constata la situazione si pone un problema politico: si vuole o non si
vuole risolvere il problema dei Rom? Lo sgombero dato per imminente non farà
altro che spostare baracche, precarietà e emergenza sanitaria in altri
quartieri.
Non si può aspettare oltre senza pensare a soluzioni vere: abitazioni e
accompagnamenti lavorativi che mettano in grado queste famiglie di poter pagare
l'affitto, mandare i figli a scuola e integrarsi realmente.
Tutto questo sarebbe costato meno degli sgomberi.
Gli sgomberi perpetuano i campi abusivi e le situazioni di pericolo, di cui
le istituzioni diventano responsabili.
Metà degli occupanti sono bambini, una quarantina dei quali è iscritta alla
scuola dell'obbligo; dalla scorsa settimana venti di loro hanno già iniziato
un'attività scolastica con altrettanti volontari del quartiere.
Sgombero significa che l'anno scolastico non lo potranno nemmeno iniziare,
nonostante la loro volontà. Si chiama "scuola dell'obbligo" solo perché è
obbligatorio frequentarla o anche perché lo Stato e obbligato a permetterne la
frequenza?
Genitori e insegnanti avevano già posto il problema alle istituzioni
cittadine nell'estate (v. sotto)
Ines Patrizia Quartieri Consigliere comunale
• al Sindaco di Milano
• al Presidente del Tribunale dei Minori di Milano
• al Prefetto di Milano
• al Questore di Milano
• al Direttore dll’USP di Milano
• al Direttore dell’USR della Lombardia
• al Presidente della Repubblica Italiana
E p. c.
• ai Consiglieri Comunali di Milano
• all’Assessore alle politiche sociali del Comune di Milano
• ad Amnesty International
• agli organi di stampa
Oggetto: sgomberi insediamenti rom e diritto alla scuola
Egregi Signori,
alcuni scolari di etnia rom che frequentano le scuole dell’obbligo a Milano
sono stati bocciati al termine del corrente anno scolastico a causa dell’elevato
numero di assenze.
Tali assenze sono la conseguenza della catena di sgomberi che hanno subito
da novembre in poi.
Ora ci troviamo davanti a un paradosso: le istituzioni con gli sgomberi
rendono impossibile la frequenza, e sono sempre le istituzioni a bocciare
perché le assenze sono troppe.
Ugualmente negativa è la situazione dei bambini che sono stati promossi pur
avendo frequentato poco: a loro di fatto è stato impedito di apprendere e di
avere una vita regolare, come loro diritto.
Dopo uno dei tanti sgomberi, in due casi, abbiamo anche provveduto al
trasferimento ad altra scuola vicina al nuovo insediamento, ma dopo dieci
giorni di frequenza un altro sgombero ha reso vana la nostra azione.
Il 13 settembre inizierà il nuovo anno scolastico, e il rischio fortissimo cui
ci
troviamo di fronte è quello di ripetere l’esperienza di quest’anno: decine e
decine di bambini cui di fatto viene negato il diritto alla scuola.
Chiediamo alle istituzioni da voi presiedute di affrontare il problema e di
trovare entro settembre una soluzione affinchè l’anno scolastico possa
iniziare anche per i bambini rom sotto il segno del rispetto, della serenità,
della continuità, dell’osservanza dei diritti sanciti dalla Costituzione e
dall’ordinamento giuridico nazionale e internazionale.
Siamo a vostra disposizione per proporre soluzioni.
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