Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
Semplice: non lo faccio per essere alla moda!

L'OROLOGERIA DI MILANO srl viale Monza 6 MILANO

siamo amici da quasi 50 anni, una vita! Per gli amici, questo e altro! Se passate di li', fategli un saluto da parte mia...

ASSETTO VARIABILE

E' sospeso sino a data da destinarsi.

Le puntate precedenti sono disponibili QUI


Volete collaborare ad ASSETTO VARIABILE?
Inviate una
mail
Sostieni il progetto MAHALLA
 
  
L'associazione
Home WikiMAHALLA Gli autori Il network Gli inizi Pirori La newsletter Calendario
La Tienda Il gruppo di discussione Rassegna internazionale La libreria Mediateca Documenti Mahalla EU Assetto Variabile
Inoltre: Scuola Fumetti Racconti Ristorante Ricette   Cont@tti
Siamo su:  
Pagine di dialogo e (forse) per iniziare a conoscersi

-

Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Fabrizio (del 20/02/2007 @ 11:57:32, in Italia, visitato 1517 volte)

E' il 800.25.36.08 ed è gestito dal nucleo operativo ecologico dei Carabinieri

In molti campi nomadi si è diffusa l'abitudine di dar fuoco, ad ogni ora del giorno e della notte, a rifiuti di vario genere tra cui anche vecchi pneumatici.

Per arginare tale fenomeno ed il conseguente inquinamento atmosferico è possibile segnalare tali incendi al NUMERO VERDE: 800.25.36.08, già operativo da oltre 5 anni, del nucleo operativo ecologico dei Carabinieri che opera in sinergia con il Ministero dell'Ambiente, e che interverrà tempestivamente.
Il servizio è operativo oltre che a Roma anche su tutto il territorio nazionale.
19/02/2007

PS: Non per fare il guastafeste, ma a leggere il titolo avevo capito che si riferisse agli incendi che purtroppo funestano gli accampamenti tutti gli inverni.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 21/02/2007 @ 09:40:35, in Italia, visitato 1609 volte)

Dove abita la convivenza? Diritti e cittadinanza per le popolazioni Rom e Sinti nel comune di Milano e nella Provincia

Milano ha vissuto, negli ultimi mesi, l’ennesima drammatica storia di esclusione; vittime principali ancora una volta alcuni cittadini stranieri (con regolare permesso di soggiorno), ci riferiamo alla trentina di famiglie rumene, circa 70 persone, di cui la metà bambini, sgomberati dal campo di via Ripamonti. Anche in questo caso, come avvenne un anno fa per la vicenda dei rifugiati di via Lecco, si è dimostrata l’incapacità della città di Milano ad affrontare con intelligenza la questione dell’accoglienza e a governare l’emergenza con previdenza e con politiche di largo respiro, trasferendo semplicemente “il problema” sul vicino comune di Opera.

Molti errori sono stati commessi nella gestione di questa situazione: manca prima di tutto un orizzonte culturale e politico di riferimento che consenta di impostare delle politiche pubbliche di inclusione credibili ed efficaci.

Non si può rimandare oltre la questione della mancanza di strutture atte ad affrontare l’emergenza, ma soprattutto ad evitarla; teniamo a sottolineare che per fronteggiare queste situazioni non servono più risorse di quelle già a disposizione, ma serve investirle meglio, evitando la dispersione e lo spreco di denaro pubblico. In particolare le politiche dei “campi nomadi” e delle soluzioni abitative separate hanno dimostrato negli anni non solo la loro inefficacia, ma anche la sistematica violazione dei diritti umani dei loro ospiti, con il conseguente doloroso avvilimento della loro dignità.

Ci preoccupa in generale, l’apparente scomparsa di un dovere pubblico alla solidarietà, un diritto-dovere collettivo che appartiene alle Città e ai suoi cittadini. Sempre più spesso viene a mancare una cultura propria dell’accoglienza che sappia farsi carico anche delle contraddizioni esistenti, ma che trovi appunto nella solidarietà, e non nella paura, la chiave di lettura per la risoluzione di molte delle situazioni che si affrontano e si incontrano nelle città e soprattutto nelle metropoli come la nostra.

E’ necessario pensare ad un ampio intervento culturale, che possa modificare gli approcci delle amministrazioni, dei media, delle parti politiche e sociali di una città, ma che per primo possa arrivare ai cittadini come rassicurante percorso di conoscenza e approfondimento, capace di debellare luoghi comuni ed etichette sociali con efficacia e forza.

Teniamo a ricordare che quelli che comunemente chiamiamo “zingari” o “nomadi”, sono la minoranza etnico-culturale più discriminata d’Europa. Una discriminazione che si manifesta nella vita di tutti i giorni, nella scuola, sul lavoro, nella negazione del diritto ad un alloggio adeguato. Una discriminazione che arriva fino al rifiuto di riconoscere a questo popolo lo status di minoranza nazionale.

Di fronte al riconoscimento che gli uomini e le donne rom e sinti non sono più nomadi da molte generazioni, che i “nuovi arrivi” hanno alle spalle lunghe tradizioni di inserimenti abitativi tradizionali e che circa la metà della popolazione presente sul territorio nazionale ha la cittadinanza italiana, la nostra associazione invita il Comune, la Provincia di Milano, la Regione Lombardia, le Associazioni e i Partiti ad una riflessione e ad una scelta pubblica coraggiosa che vada verso il superamento della logica dei “campi nomadi” e di ogni forma di soluzione abitativa separata.

L’accettazione di un abitare inferiorizzato e di una condizione di cittadinanza separata e imperfetta per qualunque gruppo sociale, svilisce la stessa idea di cittadinanza e impedisce lo sviluppo di una nuova democrazia. A nessuna persona e a nessun gruppo può essere destinata una condizione di abitare inferiore o di ghettizzazione sulla base della sua provenienza, della sua cultura, della sua religione, della sua lingua, della sua condizione sociale.

Riteniamo che una nuova idea di cittadinanza debba legarsi strettamente ad una azione decisa contro ogni forma di segregazione e di subordinazione delle popolazioni che abitano la città e il territorio. Ciò è possibile solo attraverso la costruzione di percorsi di fuoriuscita dai campi e di inserimenti abitativi, condivisi e partecipati con le comunità (italiane e rom), attraverso un percorso che veda gli uomini e le donne rom partecipare attivamente alla costruzione di progetti di convivenza e promozione dell’autonomia, e non come soggetti passivi sottoposti ad una azione di tutela preventiva. Accanto a queste azioni riteniamo che sia urgente garantire a tutti coloro che mantengono uno stile di vita nomade, delle aree di transito provvisorie e temporanee attrezzate per garantire la dignità e l’accesso ai servizi, seppure per un tempo limitato.

Nell’attuale situazione di Milano e Provincia mancano completamente politiche di partecipazione dei cittadini (italiani e rom), che sappiano per tempo avviare percorsi, attivare risorse e risposte “dal basso”, per far emergere risposte collettive, pensate e mediate dal confronto e dallo scambio; in questo senso è stata estremamente significativa la chiusura del "Tavolo programmatico per il monitoraggio rom e ulteriori azioni" istituito dalla Provincia di Milano. Con questa scelta, anziché promuovere un coinvolgimento delle associazioni che operano con i Rom, nella speranza di allargare la rappresentanza alle stesse comunità presenti sul territorio, si va nella direzione opposta, escludendo l'associazionismo e il terzo settore dalla possibilità di partecipare alla definizione delle politiche nei confronti delle popolazioni rom e sinti.

A ciò si aggiunga che nelle politiche pubbliche i Rom e i Sinti sono quasi sempre assenti, manca qualsiasi forma di coinvolgimento reale nelle decisioni che li riguardano. Quello che accade, nella migliore delle ipotesi, sono parvenze di partecipazione, mentre le decisioni vengono prese altrove, da altri referenti. Nella peggiore, invece troviamo Rom e Sinti utilizzati come spauracchi o “capri espiatori” per mobilitare elettorati benpensanti, paurosi e razzisti.

Teniamo a precisare che una politica inclusiva, rispetto a quella contrassegnata da una logica di esclusione, non favorisce solamente chi in questa città è “nuovo cittadino”, ma accresce la qualità generale dell’abitare urbano, compresa la sicurezza di tutti i suoi cittadini; ciò è possibile soprattutto se si sposta l’accento sulla partecipazione anche rispetto al tema delicato della sicurezza, affinché questa non sia solo terreno di politiche poliziesche volte al controllo e alla repressione.

Di fronte alle discriminazioni subite da Rom e Sinti è lecito parlare di “razzismo istituzionale”? Se con questo termine indichiamo sistemi sociali che non riescono a confrontarsi adeguatamente con altri gruppi nazionali e / o etnico – culturali e che non promuovono riforme per attuare, oltre all’uguaglianza giuridica, l’uguaglianza di opportunità a parità di condizioni, allora ci troviamo di fronte a pratiche diffuse e radicate di razzismo istituzionale. A questo proposito ricordiamo che il Governo italiano è stato recentemente (24/04/06) richiamato dall’Unione Europea per violazione della Carta sociale europea revisionata in merito alle condizioni abitative di Rom e Sinti sul territorio italiano.

Riteniamo pertanto urgente e necessario che le istituzioni e le forze politiche del nostro territorio comincino una riflessione nei confronti delle minoranze rom e sinti partendo dal tema dei DIRITTI, confrontandosi con le “buone pratiche” sperimentate in passato dentro e fuori la Lombardia, con uno sguardo anche alla dimensione europea del fenomeno.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 21/02/2007 @ 10:04:14, in scuola, visitato 1636 volte)

Da British_Roma

www.cambridge- news.co.uk

Un TEENAGER della comunità zingara di Huntingdon ha giocato un ruolo chiave nell'aiutare a disegnare una nuova politica per i servizi infantili nello Cambridgeshire.

Billy Smith, studente tredicenne della Hinchingbrooke School, ha dato suggerimenti per il piano progettato dal Cambridgeshire Children and Young People's Strategic Partnership, e i suoi appunti figurano anche nel documento finale.

Il piano è formulato per migliorare la vita dei giovani e delle loro famiglie.

Include misure per ridurre il numero di bambini feriti negli incidenti stradali, migliorare la stima di loro stessi, affrontare il bullismo, aumentare la partecipazione nello sport, presso le comunità viaggianti, del Bangladesh e del Pakistan [...]

Billy, che è orgoglioso della sua origine Romani, dice di essersi divertito nel prendere parte al progetto, specialmente nel fornire il punto di vista della sua gente.

Dice "Ho intervistato alcuni consiglieri comunali e fornito schizzi e disegni e lavorato al manuale - The Big Plan."

Billy, che è nato nell'Essex e ha girato tutta la regione, da circa 10 anni abita in un appartamento.

"In realtà, preferisco viaggiare, ma non puoi fermarti da nessuna parte, e quando lo fai [...] litighi con la gente, così devi spostarti," dice. "C'è del bene e del male in ognuno. I Viaggianti non sono tutti cattivi."

Dice Coun Shona Johnstone membro dell'assessorato per l'infanzia e per i giovani del Cambridgeshire:

"I bambini, i giovani e le loro famiglie sono nel cuore del piano che hanno prodotto. Quanto ci hanno detto è stato vitale nel pianificare le nostre priorità. Il contributo di Billy e della comunità viaggiante è stato di particolare valore"

Coun Johnstone dice che il progetto consiste nell'assicurare ai bambini e alle loro famiglie di ricevere servizi più veloci e più effettivi, dove vivono e a scuola e col supporto del Governo.

Il piano, indirizzato ai comuni, alla polizia, ai servizi primari, [...] alle scuole e alle organizzazioni di volontariato, è stato realizzato [...] grazie alla collaborazione attiva di 1850 giovani.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Sucar Drom (del 22/02/2007 @ 10:59:03, in blog, visitato 2418 volte)

Reggio Emilia, micro aree e terreni privati per i Sinti
Il Sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio, la scorsa settimana durante il Congresso della Margherita, ha dichiarato di voler chiudere i cosiddetti "campi nomadi" e realizzare delle piccole microaree su base famigliare.
Alcuni giorni prima il Sindaco si era recato nel cosiddetto "campo nomadi" di via Gramsci, dove trecento sinti vivono concentrati in una piccola area c...

Lamezia Terme (CZ), l'associazione "Donne e Futuro" chiede attenzione per i Rom
Favela, bidonville o ghetto? Ci si può veramente sbizzarrire con la fantasia per trovare una definizione azzeccata al "campo" Rom di Scordovillo. Il "villaggio", un po' baraccopoli, un po' accampamento container, continua a sprofondare in un degrado che spaventa e fa vergognare.
A mettere la ciliegina sulla torta del caos assoluto, si ci è messo anche i maltempo di ques...

San Remo (IM), la bella strada
Il calendario definitivo del programma di Tenda della Pace FEST, giunto alla quinta edizione, che proporrà i suoi eventi collaterali al Festival di Sanremo, dal 28 febbraio al 3 marzo, propone un concerto d'eccezione con Roberto Durkovic e i Fantasisti del Metrò.
Il progetto musicale di Roberto Durkovic che si chiama "la bella strada" (sucar drom, nelle lingue sinte) è legato alle...

Milano, contro l'assuefazione alla barbaria quotidiana
Il libro pubblicato e poi ritirato da Ariel Toaff sugli omicidi rituali di cui furono accusati gli ebrei nell'Europa cristiana, rivela una salutare ipersensibilita' intorno a stereotipi che hanno favorito persecuzioni terribili.
Ci risulta intollerabile che qualcuno affermi: "Gli ebrei uccidono i bambini e usano il loro sangue per impastare la farina del pane azzimo". Meno male.<...

Verona, alle radici dell’Europa: Mori, Giudei e Zingari
Si è svolto presso il Polo didattico Zanotto dell’Università di Verona nei giorni di Giovedì 15 e Venerdì 16 febbraio il convegno internazionale: "alle radici dell’Europa, Mori, Giudei e Zingari nei Paesi del Mediterraneo occidentale (secoli XV-XVII)".
Numerosi i relatori che dopo i saluti dell’autorità si sono succedut...

Sarzana (SP), sgomberate le famiglie di Sinti Camminanti
Operazione della Polizia Municipale di Sarzana in collaborazione con una pattuglia della locale stazione di Polizia. Dal Piazzale dello stadio Miro Luperi sono state sgomberate alcune famiglie di Sinti Camminanti Siciliani, intorno alle ore 17 di ieri.
Automobiti e relative roulottes, camper e vere case viaggianti. Almeno cinque nuclei famigliari, per una complessiva trentina di persone tr ...

Milano, no al "campo nomadi" in via Viano Valle
Rom in zona Ripamonti, dietrofront del Comune. In via Vaiano Valle non sorgerà nessuna area attrezzata per Rom. Motivo? «Non si possono mettere i Rom dove già ci sono» spiega l’assessore Mariolina Moioli ventiquattr’ore dopo aver invece sostenuto che lì, a due passi da via Ripamonti, «non si sta costruendo nessun nuovo campo nomadi». Come dire: una conferma della notizia preceduta dalla smentita d...

Roma, allarme povertà ed emarginazione
Affitti sempre più alti, tasse insopportabili, servizi cari: e così aumenta sempre di più il rischio di scivolare nella povertà nella capitale. E anche di finire a vivere per strada: a lanciare l'allarme è l'assessore alle Politiche sociali del Comune, Raffaella Milano (in foto).
"Basti pensare che arrivano ai nostri servizi persone che un anno fa non avrebbero mai pensato nemmeno lon...

Pavia, il Comune vuole i "campi nomadi" ma non sa dove realizzarli
Campi nomadi: nessun dubbio sulla necessità di realizzarli. Soprattutto ora che il Comune, atraverso il vice sindaco Ettore Filippi, ha indicato tempi (2009) e costi (90mila euro). Dimenticando però di dire anche “dove”. Un’incognita che coinvolge direttamente i quartieri. Uno in particolare: Pavia Storica, che per sette anni ha già fatto i conti col problema.
«Il quartiere si trova già nel ...

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 22/02/2007 @ 12:06:03, in Italia, visitato 2682 volte)

A forza di essere vento.
Lo sterminio nazista degli zingari

SABATO 03.03.07
ore 20.00
cena rom macedone
15€ bevande incluse

ore 21.00 proiezione dvd

presso il circolo Arci Blob / 
via Casati 31, Arcore (MI). 039 61 69 13 info@arciblob.it
www.arciblob.it ingresso con tessera Arci

prenotazioni entro il 23.02

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Daniele (del 23/02/2007 @ 11:50:55, in media, visitato 2306 volte)

caro fabrizio, ti mando il link a due articoli apparsi ieri sul manifesto....
un abbraccio!
daniele

assemblea
Dopo Opera, è difficile guardarsi allo specchio
Gad Lerner chiama Milano a discutere del caso Opera
gli zingari cacciati da Opera cercando soluzioni pratiche per uscire almeno dall'emergenza. Molto più complicato comprendere perché sia stato possibile che un gruppo di cittadini abbia saputo fare comunità in nome dell'odio e abbia vinto. E infatti la domanda è rimasta inevasa
Luca Fazio
Giorgio Salvetti
L'altra sera, nella sala della Provincia di Milano, Gad Lerner, l'unico volto noto del giornalismo italiano che ha compreso tutta la gravità del caso Opera - «quando i rom hanno deciso di scappare, quel giorno si è consumata una sconfitta dell'umanità» - avrebbe potuto introdurre il dibattito da lui convocato parafrasando John Lennon: «Quelli in prima fila possono far tintinnare i gioielli, gli altri in fondo possono anche battere le mani». La platea, chiamata a riflettere sul perché nessuno ha impedito che un gruppo di razzisti aggredisse 70 rom, fra cui 37 bambini che vanno a scuola, pur senza poter [continua]

Profondo nord
La metamorfosi padana nasce dal senso perduto dell'esistenza
Marco Revelli
I 60 rom che erano stati ospitati nel campo provvisorio di Opera, alle porte di Milano, «stanchi di insulti», se ne sono andati via, e non vi torneranno più. «E' [continua]

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 24/02/2007 @ 10:26:37, in media, visitato 3003 volte)

Ricevo da Tommaso Vitale:

Autori e curatori: Gabriella Amiotti , Alessandro Rosina

Contributi: Cinzia Bearzot, Anna Maria Birindelli, Elena Dell'Agnese, Alessandro Ghisalberti, Giuseppe A. Micheli, Daniele Montanari, Rosella Pellerino, Sergio Rovagnati, Giovanna Salvioni, Laura Terzera, Teresio Valsesia, Tommaso Vitale, Giuseppe Zecchini

Collana: Equivalenze

Argomenti correlati: Storia sociale e demografica - Storia urbana e del territorio - Antropologia

Codice Volume: 570.10 Codice ISBN 13: 978-88-464-8245-7
Pagine: 176
Edizione: in preparazione, 1a

Presentazione del volume:
La questione delle minoranze, da sempre tema spinoso e ricco di implicazioni, è stata, direttamente e indirettamente, al centro dei conflitti europei del secolo appena concluso e delle maggiori tragedie a essi connesse. Non a caso l'idea di un'Europa unita si fonda sulla premessa del rispetto e della valorizzazione delle identità culturali, religiose, etniche e linguistiche. Ogni minoranza è una storia a sé stante, ciascuna con un proprio delicato, spesso instabile, equilibrio tra salvaguardia della propria identità e integrazione nel contesto più generale nel quale è inserita.
Un equilibrio sempre a rischio, messo in discussione sia da forze esterne sia da forze interne e facilmente suscettibile di strumentalizzazioni. L'accelerazione e l'estensione dei percorsi di mobilità, in una società che evolve a passi rapidi verso la globalizzazione, rende peraltro ancor più difficile la definizione dei marcatori di confine identitario: l'ampliamento dello spazio di vita può causare il collasso delle stesse coordinate fisiche di riferimento, quello "spazio vissuto" che consente di delimitare il territorio del sé.
Il volume vuole stimolare una riflessione critica su questi temi, a partire da casi concreti. Vengono a tal fine proposti alcuni approfondimenti del modo nel quale specifiche minoranze hanno declinato, nella storia e nel presente dell'Europa mediterranea, il delicato rapporto tra integrazione e identità.

Gabriella Amiotti, è docente di Geografia storica del mondo antico presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università Cattolica di Milano. Ha svolto attività di ricerca su temi di storia politica, di storia della geografia e storia della cartografia nel mondo classico.
Alessandro Rosina è docente di Demografia presso la Facoltà di Economia dell'Università Cattolica di Milano. Ha svolto attività di ricerca su temi di demografia storica, di transizione alla vita adulta e di formazione della famiglia.
Indice:
Giuseppe A. Micheli, Prefazione
Nel passato
Gabriella Amiotti, Introduzione
Cinzia Bearzot, Rivendicazione di identità e rifiuto dell'integrazione nella Grecia antica (Ateniesi, Arcadi, Plateesi, Messeni)
Giuseppe Zecchini, L'identità dei Celti tra conservazione e assimilazione
Alessandro Ghisalberti, Minoranza etnica e uniformità socio-culturale: aspetti della civiltà medievale nell'area del mediterraneo
Daniele Montanari, Aspetti dell'identità ebraica in Età moderna. La Comunità mantovana
Nel presente
Alessandro Rosina, Introduzione
Giovanna Salvioni, Identità e memoria: uno sguardo alle comunità albanesi del sud Italia
Rosella Pellerino, Teresio Valsesia, Sergio Rovagnati, Le alpi ed oltre: Occitani, Walser, Ladini
Elena Dell'Agnese, Tommaso Vitale, Rom e Sinti: una galassia di minoranze senza territorio
Laura Terzera, Anna Maria Birindelli, Riflessioni sul processo di integrazione della popolazione immigrata in Italia. Il caso della Lombardia.
Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 25/02/2007 @ 10:27:30, in Europa, visitato 2617 volte)

Segnalato da Tommaso Vitale

Da Euregion.net - Saturday 24 February 2007

In Slovenia dilaga la rivolta razzista anti-rom. Scenari inquietanti per un Paese che nella prima metà del 2008 presiderà l'UE. Per sensibilizzare l'opinione pubblica su questo problema, in novembre scorso ha avuto luogo una marcia, che partendo da Lubiana, ha toccato anche Trieste e Monfalcone.

La famiglia Strojan
La lunga marcia dei cancellati si è svolta in novembre, cominciando da Lubiana. E' passata per Trieste, dove 48 vittime della cancellazione che non si vogliono arrendere o rassegnare di fronte all'indifferenza del governo e del parlamento di Lubiana che continuano a glissare sul problema, sono state accolte in Consiglio regionale dall'assessore alla cultura e alle politiche della pace Roberto Antonaz e da alcuni consiglieri di diversi partiti della sinistra (Rifondazione, PdCI, DS e Verdi).

Poi è stata la volta di Monfalcone, dove ad esprimere la propria solidarietà ai cancellati della Slovenia (ma anche a qualche cancellato italiano che si è unito alla carovana, come il giovane rom nato a Roma da genitori ex-jugoslavi Zvonko Đurđević) sono stati gli operai della Fincantieri, quelli del sindacato FIOM, con alle spalle una lunga tradizione di lotte operaie e di solidarietà interetnica.

Ad applaudire il gruppo accompagnato nel loro viaggio verso Bruxelles dagli attivisti sloveni e italiani di "Karavla mir" e "Dostje" c'erano pure alcuni lavoratori del Bangladesh e del Pakistan, alcuni dei tanti che nella Monfalcone progressista e cosmopolita hanno ottenuto un diritto di domicilio esemplare rispetto ad altre realtà industrializzate. Da Monfalcone a Parigi, al parlamento francese insieme ai "sans papier" e poi a Bruxelles dal commissario Franco Frattini, accompagnati da due deputati della sinistra europea, Giusto Catania e Roberto Musacchio che avvertono: la Slovenia risolva questo problema prima di prendere in mano le redini dell'UE. Viaggio imbarazzante per il governo sloveno, che sulla marcia europea dei diseredati ex-jugoslavi preferisce per ora mordersi la lingua. Solo due i messaggi pervenuti dal mondo politico ai cancellati in procinto di partire; quello solidale del deputato socialdemocratico Aurelio Juri, e quello critico e stigmatizzante dell'eurodeputato del Partito democratico sloveno Miha Brejc.

Molti cancellati, nonostante due delibere a loro favore della corte costituzionale slovena, continuano a rimanere tali, a non godere cioé di quegli elementari diritti di cittadinanza o di residenza che furono cancellati amministrativamente in una notte del 1992 e più tardi solo parzialmente riconosciuti a coloro che risucirono a mettere insieme tutta la documentazione richiesta, perlopiù andata in fiamme lì dove infuriava la guerra.

La rivolta razzista

Ma il problema dei cancellati è solo uno dei problemi che la Slovenia dovrà o dovrebbe risolvere prima di assumere la presidenza dell'Unione Europea nella prima metà del 2008. L'altro inquietante scenario che sembra purtroppo dilagare ed essere sfuggito di mano allo stesso governo Janša, che fin'ora lo ha ispirato e sostenuto tramite i propri commissari politici, è la rivolta anti-rom in tutta la Slovenia.

Ad Ambrus c'è stato sabato scorso il primo caso di violenza, con in prima fila la testa insanguinata di un contestatario locale che assieme ad altre centinaia di compaesani bloccava le strade impedendo alla polizia l'accesso all'insediamento rom della famiglia Strojan. La polizia ha caricato ed ha colpito la testa di un locale militante del partito di governo. Negli scontri sono stati leggermente feriti anche altri paesani.

Il giorno dopo ne ha fatto le spese il direttore della polizia di Lubiana, mentre Janša ed il ministro degli Interni Mate hanno chiesto scusa alla popolazione di Ambrus, dove quasi tutti votano tradizionalmente per il loro partito.

I disordini erano cominciati in seguito alla notizia che la famiglia rom, ospitata nel centro di permanenza per stranieri di Postumia (25 persone di cui 21 tra donne, bambini ed un'anziana) per sfuggire al linciaggio della folla di Ambrus, si era decisa a tornare a casa propria dopo che le tante promesse del governo di trovare una sistemazione alternativa erano finite in una sommossa nazionale;da Ambrus a Mala huda, da Grosuplje a Ig, da Kocevje a Ribnica e Lubiana. Barricate, blocchi stradali persino con la partecipazione dei locali vigili del fuoco e dei loro mezzi antincendio, uomini minacciosi armati di pali e seghe a motore, pronti ad affrontare anche le unità speciali di polizia, gli skin head e le "viole", gli ultras del Maribor, pronti ad aiutare gli insorti, e una polizia tollerante e intimidita con l'eccezione dei disordini ad Ambrus di sabato, finiti con una testa rotta e le dimissioni immediate del direttore di polizia.

Immagini da klu klux klan ma con dimensioni di massa da far rabbrividire anche il regista cinematografico più azzardato. Ogni ipotesi di insediamento dei rom, in qualsiasi parte del paese, persino a Lubiana, porta in strada le cosiddette "vaške straže" la cui simbologia politica rievoca direttamente il collaborazionismo filonazista nella seconda guerra mondiale.

Una revansce in chiave attuale e xenofoba, su cui - salvo rare eccezioni - il mondo politico tace o balbetta, mentre la chiesa cattolica e un buona fetta dell'intellighenzia glissano pavidamente. A fare le spese della furia popolare anti-rom è stato pure il nuovo sindaco di Lubiana Zoran Janković che ha tentato di offrire una sistemazione alla famiglia Strojan nel proprio comune. E' stato fischiato e contestato aspramente dalla folla della comunità locale interessata ed ha fatto, vistosamente preoccupato, un realistico dietro front.

Martedì per il solo sospetto (infondato) che nei veicoli della polizia dell'accademia di Gotenica presso Kočevje ci potesse essere uno Strojan è insorta la cittadina di Ribnica; al post odi blocco le »straže« hanno fermato persino i poliziotti e li hanno perquisiti, umiliando nuovamente lo stato di diritto. Cinquanta intellettuali di area liberal-progressista hanno richiesto intanto, in un appello a favore dei diritti dei Rom, le dimissioni del ministro degli interni Dragutin Mate cui addebitano la responsabilità diretta del caos razzista nel paese.

Gli Strojan intanto aspettano nel CPT di Postumia, il governo mantiene un atteggiamento ambiguo, esibendo la propria impotenza ed umanitaria benevolenza ma senza perdere occasione di puntare l'indice su presunte divisioni in seno alla stessa famiglia e sulla "poca affidabilità" di questa al momento di trovare un accordo.

La stessa sindrome dell'antisemitismo

Cosa sta succedendo nella Slovenia del 2006, nel paese che tra meno di due anni dovrebbe presiedere l'Unione Europea? E' forse in preda alla sindrome di angoscia collettiva che sembra pervadere una buona fetta dei paesi dell'est europeo e che ricorda quella dell'antisemitismo nella Germania di Weimar? Dalla Polonia all'Ungheria, alla Slovenia. Com'è possibile che un paese con il reddito più alto tra quelli dei nuovi membri UE e noto per la sua tradizionale moderazione e per una proverbiale (apparente) stabilità politica, diventi ora poligono di lotte razziali e di un crescente culto del linciaggio e delle "vaške straže"?.

La risposta va probabilmente cercata nella dilagante insicurezza, nel disagio che accompagna la gente in una fase di transizione particolarmente incerta, dove diventa tangibile e dolente ma anche redatto a tavolino, in nome delle leggi del libero mercato, il ridimensionamento dello stato sociale, dell'assistenza pubblica, di quella pensionistica, dei pari diritti alla scuola ed alla sanità.

E poi è in arrivo l' Euro e con lui la grande paura dei rincari e dell' ulteriore perdita del potere d'acquisto. E poi Schengen e la libera circolazione all'interno dell' area, e l'arrivo della Romania e della Bulgaria e di tanti immigrati più giovani e più fertili.

Insomma la percezione è quella di un sommovimento tettonico epocale che sta angosciando il piccolo individuo, sempre più insicuro e che cerca nella propria rassicurante comunità tradizionale un rifugio, da difendere ad ogni costo, anche con le seghe a motore.

La classe politica al potere è impegnata ormai da alcuni anni a spiegare alla gente che l'assistenzialismo sociale va ridotto al minimo, cominciando dai settori più "parassitari". E l'idea del "parassita sociale", responsabile del malessere generalizzato, s'insinua nell' immaginario collettivo della gente che cerca e trova il capro espiatorio nei più deboli.

Emira è bosniaca e lavora alla TV pubblica come donna delle pulizie con un contratto precario; entra nello studio tutta imbronciata e borbotta: "Maledetti Zingari, loro non lavorano e incassano l'assistenza sociale. Ed io qui a sgobbare! Maledetti!".
Fonte: www.osservatoriobalcani.org

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 26/02/2007 @ 09:43:59, in casa, visitato 2883 volte)

Ustiben report
DALE FARM DI FRONTE ALLA DECISIONE FINALE

By
Grattan Puxon

Il Governo UK rigetta l'appello finale dei residenti di Dale Farm e spiana la strada per l'abbattimento della quinquennale e più estesa comunità di Nomadi e Viaggianti della Gran Bretagna.

Durante lo scorso inverno un centinaio di famiglie hanno atteso con ansia il responso del Ministro per le Comunità Ruth Kelly - mentre montavano le proteste anti-zigane guidate dal deputato John Baron.

Queste dimostrazioni, nelle quali i sostenitori del neo-fascista National Party hanno avuto un ruolo preponderante, hanno avuto il risultato di aumentare gli attacchi razzisti ai Viaggianti, bambini inclusi.

Attualmente non si registrano tentativi di sgombero, nell'attesa del giudizio della magistratura sulla decisione finanziata con cinque milioni di euro dal consiglio comunale di Basildon per radere al suolo Dale Farm. Questo è previsto non prima di luglio.

Giudizio a parte, Basildon intende avvalersi dei servizi della Constant & Co., la compagnia privata specializzata negli sgomberi di Zingari.

Nei mesi scorsi è stata impegnata nella distruzione di varie piccole proprietà di Zingari nel distretto di Basildon.

Queste attività, assieme alle spese legali, sono costate circa un milione di euro [...]

Nel rigettare il diritto dei Viaggianti a risiedere nelle proprie aree di proprietà, Ruth Kelly nel contempo ha sottolineato che gli sgomberati saranno forzati a vivere per strada.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 27/02/2007 @ 09:54:00, in Regole, visitato 6005 volte)

Da Roma_Italia

Di: Blaga Bangieva - http://international.ibox.bg/news/id_692666547

Non sta aumentando il numero di nomadi sugli aerei in volo verso l'Italia da Sofia e Bucarest. Non c'è afflusso di Bulgari e Rumeni alla frontiera italo-slovena, vicino a Trieste - la porta naturale dell'Italia per i lavoratori che arrivano dai due paesi balcanici.


Nei primi due giorni da quando Bulgaria e Romania hanno raggiunto l'UE, la vera invasione non arrivava da fuori , ma dall'interno, dice la pubblicazione "Balkans". Il rapporto è collegato con le notizie di ieri che a Torino l'ultimo nato del 2006 ed il primo del 2007 erano Rumeni.

Rumeni e Bulgari hanno già adesso gli stessi diritti di Francesi, Tedeschi e Spagnoli.

Il "Corriere della Sera" ha accennato alle loro speranze che la UE non si dispiaccia di questa espansione.

Inoltre OnG italiane come "Caritas" e la Fondazione "Iniziative ed esami delle società multi-etniche" sono in competizione nel fare prognosi su quanti Rumeni e Bulgari arriveranno in Italia.

Le aspettative variano tra i 60 e i 105 mila in corsa verso l'Italia. Non è facile fare pronostici esatti, ma gli Italiani mostrano di aver timore degli Zingari, che sono circa il 2,5% della popolazione totale dei due paesi balcanici.

Secondo il "Corriere della Sera" il governo italiano starebbe considerando un disegno di legge sugli Zingari che arrivano in Italia, la maggior parte senza documenti.

Il giornale poi afferma che a Capodanno, da tutti i centri di permanenza temporanea, sono stati rilasciati i Bulgari e i Rumeni, arrestati perché con documenti irregolari o col permesso di residenza scaduto.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 315 316 317 318 319 320 321 322 323 324 325 326 327 328 329 330 331 332 333 334 335 336 337 338 339 340 341 342 343 344 345 346 347 348 349 350 351 352 353 354 355 356 357 358 359 360 361 362 363 364 365 366 367 368 369 370 371 372 373 374 375 376 377 378 379 380 381 382 383 384 385 386 387 388 389 390 391 392 393 394 395 396 397 398 399 400 401 402 403 404 405 406 407 408 409 410 411 412 413 414 415 416 417 418 419 420 421 422 423 424 425 426 427 428 429 430 431 432 433 434 435 436 437 438 439 440 441 442 443 444 445 446 447 448 449 450 451 452 453 454 455 456 457 458 459 460 461 462 463 464 465 466 467 468 469 470 471 472 473 474 475 476 477 478 479 480 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 492 493 494 495 496 497 498 499 500 501 502 503 504 505 506 507 508 509 510 511 512 513 514 515 516 517 518 519 520 521 522 523 524 525 526 527 528 529 530 531 532 533 534 535 536 537 538 539 540 541 542 543 544 545 546 547 548 549 550 551 552 553 554 555 556 557 558 559 560 561 562 563 564 565 566 567 568 569 570 571 572 573 574 575 576 577 578 579 580 581 582 583 584 585 586 587

Titolo
Quest'anno ci saranno le elezioni europee. Ti senti coinvolto:

 Per niente
 Poco
 Normalmente
 Abbastanza
 Molto

 

Titolo
La Newsletter della Mahalla
Indica per favore nome ed email:
Nome:
Email:
Subscribe Unsubscribe

 

********************

WIKI

Le produzioni di Mahalla:

Dicono di noi:

Bollettino dei naviganti:

********************


Disclaimer - agg. 17/8/04
Potete riprodurre liberamente tutto quanto pubblicato, in forma integrale e aggiungendo il link:
www.sivola.net/dblog.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. In caso di utilizzo commerciale, contattare l'autore e richiedere l'autorizzazione.
Ulteriori informazioni sono disponibili QUI

La redazione e gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ai post.
Molte foto riportate sono state prese da Internet, quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non hanno che da segnalarlo, scrivendo a info@sivola.net

Filo diretto
sivola59
per Messenger Yahoo, Hotmail e Skype


Outsourcing
Questo e' un blog sgarruppato e provvisorio, di chi non ha troppo tempo da dedicarci e molte cose da comunicare.
Alcune risorse sono disponibili per i lettori piu' esigenti:

Il gruppo di discussione

Area approfondimenti e documenti da scaricare.

Appuntamenti segnalati da voi (e anche da me)

La Tienda con i vostri annunci

Il baule con i libri Support independent publishing: Buy this e-book on Lulu.


Informazioni e agenzie:

MAHALLA international

Romea.cz

European Roma Information Office

Union Romani'

European Roma Rights Center

Naga Rom

Osservazione


Titolo
blog (2)
Europa (7)
Italia (6)
Kumpanija (2)
media (2)
musica e parole (4)

Le fotografie più cliccate


23/11/2024 @ 11:11:16
script eseguito in 141 ms

 

Immagine
 Parigi, 4 settembre 2010, manifestazione dei 50.000... di Fabrizio



Cerca per parola chiave
 

 
 

Circa 6256 persone collegate


InChat: per non essere solo un numero scrivete /n  e poi il vostro nome/nick

< novembre 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
 
             
Titolo
blog (506)
casa (438)
conflitti (226)
Europa (986)
Italia (1410)
Kumpanija (377)
lavoro (204)
media (491)
musica e parole (445)
Regole (348)
scuola (335)
sport (97)

Catalogati per mese:
Maggio 2005
Giugno 2005
Luglio 2005
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024
Novembre 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
BuongiornoE-mail: giovannidinatale1954@gmail.comOf...
28/12/2021 @ 11:20:35
Di giovannidinatale
Hi we are all time best when it come to Binary Opt...
27/11/2021 @ 12:21:23
Di Clear Hinton
 

Locations of visitors to this page

Contatore precedente 160.457 visite eliminato il 16/08/08 per i dialer di Specialstat

 Home page © Copyright 2003 - 2024 Tutti i diritti riservati.

powered by dBlog CMS ® Open Source