caro fabrizio, ti mando il
link a due articoli apparsi ieri sul manifesto....
un abbraccio!
daniele
assemblea
Dopo Opera, è difficile guardarsi allo specchio
Gad Lerner chiama Milano a discutere del caso Opera
gli zingari cacciati da Opera cercando soluzioni pratiche per uscire almeno
dall'emergenza. Molto più complicato comprendere perché sia stato possibile che
un gruppo di cittadini abbia saputo fare comunità in nome dell'odio e abbia
vinto. E infatti la domanda è rimasta inevasa
Luca Fazio
Giorgio Salvetti
L'altra sera, nella sala della Provincia di Milano, Gad Lerner, l'unico volto
noto del giornalismo italiano che ha compreso tutta la gravità del caso Opera -
«quando i rom hanno deciso di scappare, quel giorno si è consumata una sconfitta
dell'umanità» - avrebbe potuto introdurre il dibattito da lui convocato
parafrasando John Lennon: «Quelli in prima fila possono far tintinnare i
gioielli, gli altri in fondo possono anche battere le mani». La platea, chiamata
a riflettere sul perché nessuno ha impedito che un gruppo di razzisti aggredisse
70 rom, fra cui 37 bambini che vanno a scuola, pur senza poter [continua]
Profondo nord
La metamorfosi padana nasce dal senso perduto dell'esistenza
Marco Revelli
I 60 rom che erano stati ospitati nel campo provvisorio di Opera, alle porte di
Milano, «stanchi di insulti», se ne sono andati via, e non vi torneranno più.
«E' [continua]