Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 13/11/2006 @ 10:12:55, in Europa, visitato 3344 volte)
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Bambini a Salcuzza |
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Salcuzza è la patria di molti Rom musicisti
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Il terreno è argilloso e serve alla fabbricazione di mattoni, impastati e messi a seccare. Il processo dura oltre un mese
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Casa di Tintareni
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il padrone di casa |
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L'accoglienza dentro la casa |
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Il soffitto e il lampadario
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Strehaia sorge in una zona mineraria, dove ci sono miniere d'oro. I Rom lavoravano nelle miniere e commerciavano l'oro. La privatizzazione delle miniere ha spopolato la regione. Ora si vive delle rimesse dall'estero. Le case dei Rom sono la testimonianza della passata ricchezza. Alcune vedute di Strehaia: |
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Il Parlamento di Bucarest, dove siamo stati ricevuti da un deputato Rom e abbiamo raccontato la nostra esperienza
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Grazie a Licia Brunello per le foto e la collaborazione. Chi volesse, può richiedere le foto in formato originale (in formato zippato 4065Kb).
Il racconto del viaggio
Di Fabrizio (del 14/11/2006 @ 10:31:09, in casa, visitato 2270 volte)
Strasburgo, 6 novembre 2006 - Open Society Justice Initiative si è
rivolta alla Corte Europea per i Diritti Umani per ottenere giustizia riguardo
la distruzione violenta ed illegale del villaggio Rom di Dorozhnoe , Kaliningrad
(vedi
precedente ndr.).
Justice Initiative rappresenta 33 persone di fronte alla Corte Europea.
Durante la settimana dal 29 maggio al 2 giugno 2006, forze speciali di polizia
hanno raso al suolo le case del villaggio e dato fuoco alle rovine. Durante lo
sgombero forzato, la polizia ha minacciato le vittime con armi automatiche e
gridato minacce come "Voi Zingari - fuori dalle nostre terre!".
Nella documentazione fornita al tribunale, si mostra come il governo russo ha
infranto numerose regole della Convenzione Europea sui Diritti Umani. Inoltre
sono richiesti indennizzi monetari e non, per le vittime, incluso la
restituzione del diritto di proprietà e delle loro case. I Rom sgomberati, erano
tutti proprietari delle loro case, dove vivevano legalmente da anni.
"Ai Rom di Dorozhnoe sono stati lesi i loro diritti ed espropriati i loro
beni," dice James A. Goldston, direttore esecutivo di Open Society Justice
Initiative. "Le famiglie sono state separate e attualmente, con l'arrivo della
stagione fredda, sono rifugiate in container. Chiediamo che si rimedi a questa
situazione il più presto possibile."
Dorozhnoe fu creata come comunità segregata nel 1956, quando le autorità
sovietiche sedentarizzarono a forza i Rom. A seguito del crollo dell'Unione
Sovietica, le autorità locali inizialmente garantirono ai Rom la proprietà delle
case dove vivevano. Ma nel 2002, interruppero questo processo e iniziarono a
concentrare gli sforzi per allontanare i Rom dalle loro terre.
Una campagna di propaganda governativa li definì criminali e spacciatori. Nel
contempo, i Rom venivano espropriati delle loro case. Tra il 29 maggio e il 2
giugno le autorità di Kaliningrad iniziarono le demolizioni. A giugno 40 case
circa, inclusa l'intera comunità Rom di Dorozhnoe era stata rasa al suolo.
I documenti portati da Justice Initiative accusano le autorità per le
demolizioni delle case, di aver separato le famiglie e forzato le vittime a
trovare ripari di fortuna, violando il diritto alla non-discriminazione, la
protezione contro i trattamenti inumani e violando il diritto di proprietà.
Le organizzazioni dei diritti umani hanno raccolto testimonianze sulla
crescita del fenomeno degli sgomberi forzati, in tutta la Federazione Russa come
in altri paesi del Consiglio d'Europa. "La Corte Europea deve assicurare che gli
stati non discrimino i Rom con gli sgomberi forzati," dice Goldston. "Con questo
caso, non solo speriamo di difendere gli interessi dei Rom russi, ma anche di
inviare un chiaro messaggio agli stati, che non possono sradicare impunemente
queste comunità."
Testo originale
Di Fabrizio (del 15/11/2006 @ 10:10:41, in casa, visitato 1733 volte)
2006-11-10 10:40:00 E' in corso un'indagine per esaminare le condizioni dei
cosiddetti "campi Zingari" (cigánytelep) ed una valutazione degli standards
di vita in queste comunità. Secondo Béla Szajkó, rappresentante ungherese del
Comitato per l'Europa Centrale sui Diritti Umani, ci sono circa 600 campi Rom in
Ungheria.
Mentre l'elettricità è disponibile in tutti gli insediamenti, sono in cattive
condizioni le fognature e la fornitura di acqua potabile e sono rare le strade
pavimentate.
Il comitato vorrebbe che i municipi prestassero più attenzione a questi
problemi. Secondo Szajkó, una soluzione sarebbe di coinvolgere gli abitanti
stessi nella manutenzione e sviluppo di questi campi, ovviando così il problema
degli alti tassi di disoccupazione.
Fonte:
Hungarian Roma
Di Fabrizio (del 16/11/2006 @ 10:07:31, in Europa, visitato 1526 volte)
BUCAREST - Circa 200 attivisti hanno marciato per la capitale il 10 novembre,
per protestare contro le discriminazioni di razza, disabilità, genere oppure
orientamento sessuale.
I partecipanti "inclusi supporters dei diritti umani, attivisti per la
libertà di informazione ed anarchici" portavano uno striscione con lo slogan
"Tutti differenti, tutti uguali."
Sono anche state commemorate le vittime della persecuzione nazista, quando i
manifestanti hanno fatto tappa al monumento delle vittime dell'Olocausto. "La
Romania deve assumersi la responsabilità dei crimini commessi 60 anni fa... Non
ce n'è traccia nei libri di storia," dice Razvan Martin, uno degli
organizzatori.
Nel periodo della guerra, il governo filo-nazista del maresciallo Ion
Antonescu fu responsabile della morte di 280.000 - 380.000 Ebrei, ed oltre
11.000 Rom.
Dopo decadi di negazione del ruolo assunto dal paese nell'Olocausto, il
governo ha riconosciuto nel 2004 la responsabilità dei crimini passati.
I dimostranti hanno anche letto un appello richiamante il rispetto delle
minoranze.
Dice Martin "Rimane un'enorme discriminazione e marginalizzazione sui Rom e
gli omosessuali in Romania."
La polizia ha fermato una trentina di persone, apparentemente tifosi di
calcio, che hanno provato a fermare la manifestazione.
Fonte:
Romanian_Roma
Di Sucar Drom (del 16/11/2006 @ 12:29:23, in blog, visitato 1471 volte)
Slovacchia, inaugurato un centro salesiano per i rom Il 21 ottobre scorso è stato inaugurato e benedetto il Centro Educativo Don Bosco, opera situata nella zona periferica della città di Bardejov (Slovacchia), secondo quanto reso noto dall’Agenzia di Notizie Salesiana (ANS). Nello stesso luogo era già attiva dal 1991 una missione salesiana tra i rom, etnia che conta 1.500 abitanti solo in questa città e 300.000 in tutta la Slovacchia. »
Roma, manifestazione nazionale immigrati Abbiamo ricevuto la seganlazione che il 26 novembre 2006, dalle ore 15.00, da piazza della Repubblica a Roma partirà la manifestazione nazionale immigrati, organizzata dal Comitato Immigrati in Italia, dal titolo: abolizione della Bossi/Fini, senza se e senza ma. Liberta' e diritti per le lavoratrici e lavoratori immigrati L'attuale Governo sta dimostrando con i fatti di non volere u »
Varese, i cani sono nel pollaio e lui spara Non era la prima volta che i due cani delle vicine famiglie sinte facevano un'incursione nel suo pollaio. All'ennesima spedizione per banchettare a base di pollo ruspante, il proprietario del pollaio non ci ha visto più, ha imbracciato il suo fucile da caccia, lo ha caricato a pallettoni e ha fatto fuoco. Un solo colpo per vendicare le sue galline e per mettere la parola fine, una volta per tutte, »
Mantova, presentato il corso di formazione pringiarasmi Questa sera a Mantova, alle ore 17.00, è stato presentato nella Sala Consiliare della Provincia di Mantova il corso di formazione pringiarasmi con l'obiettivo di formare con moduli differenziati tutti i diversi attori sociali presenti nella Provincia di Mantova sulle società e le culture sinte e rom, offrendo strumenti sia di lettura delle diverse realtà sia d’intervento attivo. Il »
Pinerolo (TO), marchiati perchè "zingari" «Non è vero che siamo pericolosi e che non abbiamo voglia di lavorare. È vero che alcuni si lamentano, ma non hanno motivo di avere paura. Molti di noi hanno un lavoro regolare. Gli altri si mantengono con il ferro vecchio». Si difende con energia, la donna, che nel "campo nomadi" di Pinerolo è nata. Anche a nome di quanti rifiutano le generalizzazioni che li vorrebbero tutti al limite d »
Mantova, presentato alla Prefettura il rapporto sulle Minoranze Sinte e Rom Ieri mattina è stato consegnato il Rapporto dell'Istituto di Cultura Sinta sulle Minoranze Nazionali ed Europee Sinte e Rom presenti nella Provincia di Mantova. Il rapporto è stato redatto da Carlo Berini, in collaborazione con Yuri Del Bar e Denis Gabrieli (Associazione Sucar Drom), Davide Gabrieli, Vittoria Dubinina Bevilacqua e Luca Dotti (Ente Morale Opera Nomadi Sezione di Mantova), Barbara N »
Di Fabrizio (del 17/11/2006 @ 09:55:34, in Europa, visitato 1779 volte)
STRASBURGO - L'8 novembre scorso le comunità dell'etnia Rom e dei gruppi
nomadi in Europa hanno chiesto la progettazione di una Carta Europea che
garantisca una migliore protezione contro la discriminazione.
"L'etnia della minoranza Rom è frequentemente vittima di discriminazioni in
molti stati europei, per quanto riguarda l'accesso alla scolarizzazione, ai
servizi medici o ai posti di lavoro," dice Rudko Kawczynski, presidente del
Forum Europeo per l'Etnia Rom e i Gruppi Nomadici, durante un seminario
organizzato dal Consiglio d'Europa. Circa 80 delegati di tutta Europa hanno
illustrato l'aggravarsi della situazione per l'etnia Rom in alcuni paesi
dell'Europa Orientale, come la Slovacchia o la Repubblica Ceca. "Le donne temono
la sterilizzazione forzata, intere famiglie sono soggette a spostamenti
forzati," dice Kawczynski.
La situazione è ancora peggiore nel Kosovo, dove 20.000 Rom sono stati
cacciati "proprio di fronte agli occhi dei membri della Forza di Peacekeeping, o
KFOR," aggiunge Kawczynski.
Circa 14 milioni di Rom vivono nei 46 paesi d'Europa, solo l'1% rappresenta
gruppi nomadici.
Il Forum Europeo per l'Etnia Rom e i Gruppi Nomadici fu fondato nel 1991 e
combatte l'alienazione dell'etnia Rom, richiedendo "un miglior uso dei fondi EU"
rivolti a questa minoranza.
Fonte:
Roma_Daily_News
Di Fabrizio (del 18/11/2006 @ 10:08:35, in Europa, visitato 1685 volte)
Una
visita tra le diapositive a Belgrado, precisamente a "Piccola Londra". Gli
abitanti dell'insediamento sono Rom che vivono lì da almeno 30 anni.
Nessuno conosce perché si chiami Piccola Londra", dice Nikola. "Qualcuno
cominciò e il nome è rimasto."
"Qui la vita non è molto differente dall'altra Londra," dice, "eccetto che qui
abbiamo ratti e serpenti - ma non l'elettricità."
Di Fabrizio (del 18/11/2006 @ 19:25:13, in Italia, visitato 1801 volte)
Traferite 123 persone, tra cui 35 bambini e donne incinte
(Fonte: Agenzia Redattore Sociale)
A 40 giorni dall'ingresso di Bulgaria e Romania nell"Unione Europea, prevista per gennaio 2007, il Comune di Bologna ha fatto sgomberare, alle 5 di questa mattina, il campo nomadi di via Bignardi e dell'area che costeggia il canale Navile, popolato da rom bulgari e rumeni. Le persone, ora trasferite in Questura e nelle Caserma dei Carabinieri, sono in tutto 123, tra cui 35 bambini e 14 donne incinte.
"Questo sgombero - commenta Sebastian Zlotea della Lega per i diritti delle persone comunitarie, extracomunitarie e dei rifugiati politici - risulta ancora più disumano se si considera l'ingresso della Romania e della Bulgaria nell'Unione Europea previsto per l’inizio dell’anno prossimo. Alla luce di questo, che senso ha continuare a trattare il problema dei rom con sgomberi, espulsioni e Cpt?". Mentre sono ancora in corso le identificazioni, infatti, c'è già un aereo pronto a volare verso la Romania, per riportare a casa gli irregolari. Chi non dovesse poi essere identificato, come prevede la legge Bossi-Fini, verrà rinchiuso al Cpt, mentre chi ha già un precedente decreto di espulsione rischia il carcere.
Lo sgombero del campo, nella zona da oltre un anno, è partito da un'ordinanza del sindaco di Bologna, Sergio Cofferati, per fare fronte, come si legge nel documento, "a un'area che presenta grandi quantità di rifiuti abbandonati che generano una situazione di notevole rischio igienico-sanitario per le persone occupanti e per quelle che vivono e lavorano nelle aree circostanti". Le ruspe, quindi, questa mattina hanno spazzato via tutto: "voglio sottolineare – ha spiegato l'avvocato Andrea Ronchi, che ha seguito la fasi dello sgombero -, che le strutture del campo sono state demolite e non rimosse come prevede l'ordinanza, e che i beni all'interno delle baracche sono stati distrutti invece che depositati nei magazzini comunali".
Insieme alle baracche, quindi, sono stati demoliti anche stufe, oggetti, pentolame, oltre ai giochi e i ai libri di ragazzini che avevano cominciato percorsi di inserimento scolastico. "Con questo sgombero - precisa il consigliere indipendente di Rifondazione, Valerio Monteventi, che insieme all'Altra sinistra (l'asse Prc-Verdi-Cantiere in Comune) ha subito preso posizione contro le modalità dell'operazione - si sono gettati via anche quei percorsi scolastici per i ragazzi, attivati tra mille difficoltà.
Incomincia davvero a filtrare il messaggio politico di una città che mette in atto un'accoglienza disincentivante". Ora l'Altra sinistra chiede l'immediata convocazione del tavolo interistituzionale sull'immigrazione per affrontare il tema e realizzare un progetto per queste persone: per offrire un tetto agli "sfollati", ad esempio, ci sarebbero le strutture di Borgo Panigale, dove sorge un villaggio allestito per gli operai impegnati nei lavori dell'Alta velocità.
Di Fabrizio (del 19/11/2006 @ 10:39:16, in Europa, visitato 1651 volte)
Il 13 e il 14 novembre i Rom dei quartieri Ferentari e Zabrauti hanno
manifestato davanti all'ufficio del sindaco del 5° distretto, perché la
Compagnia Elettrica aveva tagliato i collegamenti col quartiere.
Affamati ed infreddoliti, bambini, madri e padri Rom e no, hanno protestato
contro l'impoverimento delle condizioni di vita nei ghetti di Bucarest.
L'assegno della Sicurezza Sociale è l'unico reddito e non rende possibile
pagare i debiti accumulati negli anni con la Compagnia. La mancanza di accesso
ai servizi sanitari, l'impossibilità per i bambini di frequentare la scuola,
sono tra gli indicatori di una situazione di mancanza di pari opportunità col
resto della popolazione e dell'assenza di una volontà delle autorità
nell'affrontare questi problemi.
I manifestanti hanno attuato un sit-in di due giorni di fronte all'ufficio
del sindaco, con lo slogan "Non ritorneremo a casa se il Sindaco non risolverà i
nostri problemi."
Questa situazione è iniziata diciassette anni fa, quando l'allora sindaco
Marian Vanghelie dichiarò di fare il suo dovere informando negli anni passati
Polizia e Governo Centrale sui problemi sociali di quelle aree.
"E' impossibile pensare che una persona possa sopravvivere con 30 euro al
mese, che è quanto fornisce la Sicurezza Sociale. La situazione può essere
estesa a livello nazionale, e manifestazioni simili si sono avute quest'anno
nella regione della Valle Jiu e recentemente a Tulcea. Sono diverse le aree di
povertà e c'è bisogno di una riforma dell'assistenza sociale collegata alle
esigenze attuali," ci ha dichiarato Vana Sorin, esperto di questioni rom nella
città di Petrila.
Cristinela Ionescu
Tumende TV Production
Lucas Jeno Tiberiu, 1B/10, Petrosani, 332061.
Hunedoara. Romania.
Phone 004 0721 34 26 72
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Di Sucar Drom (del 19/11/2006 @ 11:00:00, in blog, visitato 1617 volte)
Bologna, sgomberati i Rom Romeni di via Bignardi Tornano le "ruspe democratiche" del sindaco Cofferati e infuria la polemica politica. Stamani all'alba uomini e mezzi di polizia, Carabinieri e vigili urbani, hanno sgomberato un "campo nomadi" alla periferia di Bologna, identificando 123 persone, fra cui 35 bambini e 14 donne incinte, e abbattendo tutti gli insediamenti abusivi. Il sindaco ha ordinato la "rimozion »
Canzonature, Golferati e gli sgomberi Dopo alcuni mesi di silenzio e ispirazione siamo tornati attivi con una nuova proposta pubblicitaria riguardante il nostro/vostro amato sindaco Sergio Gaetano Cofferati e le sue lodevoli attività per la città di Bologna. Siamo gli stessi "pubblicitari di movimento" che abbiamo ideato l'adesivo della "Birra Peron" e il manifesto di "Aquila delle ruspe" che immortalava »
Slovenia, guerra ai Rom Con la tacita complicità del governo ''l'insurrezione'' xenofoba anti-rom dilaga in Slovenia mentre il premier Janša stigmatizza l'ombudsman Matjaž Hanžek e la stampa indipendente che hanno internazionalizzato il problema. Alberi abbattuti, trattori, barricate, „guardie paesane“ che scimmiottano le "vaške straže" di anti-partigiana e "domobrana“ memoria, assemblee infiammate, »
Piovene Rocchette (VI), fiaccolata leghista anti-sinti Per sabato 25 novembre 2006, a Piovene Rocchette è stata organizzata una fiaccolata “anti nomadi”. L’iniziativa è promossa dalla segreteria provinciale della Lega Nord come risposta alle recenti polemiche sull’argomento. Per promuovere la fiaccolata i leghisti scledensi saranno oggi, sabato 18 novembre 2006, in centro storico con un gazebo allo scopo di sensibilizzare i cittadini. La scelt »
Bologna, distrutto dal fuoco insediamento rom Intorno alle 3.30 di ieri mattina, 18 novembre 2006, un incendio ha distrutto completamente l'insediamento di via Scandellara. Il Sindaco, Sergio Cofferati, in Consiglio Comunale a poche ore dallo sgombero dell'insediamento di via Bignardi annunciava la necessità di fare altrettanto, quanto prima possibile, per l'accampamento di »
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