Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 17/10/2006 @ 10:41:03, in Europa, visitato 1966 volte)
BARBULESTI - Questo comune, nella provincia di Ialomita, è la prima ed unica località con un'amministrazione e un sindaco Rom.[...] Il più importante partito romani in Romania, Pro-Europe Ethnic Roma, ha vinto le elezioni locali tenutesi l'8 ottobre. Sindaco, vice-sindaco e la maggioranza degli eletti provengono da quel partito.
Circa il 95% degli abitanti del comune di Barbulesti sono di etnia rom. Ion Cutitaru, il nuovo sindaco, in passato è stato consigliere e vice-sindaco. Le sue priorità saranno la raccolta di fondi per riparare ed equipaggiare le scuole del comune, in vista dell'ingresso della Romania nell'Unione Europea. Inoltre intende dotare Barbulesti di una stazione di polizia ed una gendarmeria
Fonte: Romanian_Roma
Di Fabrizio (del 18/10/2006 @ 10:51:49, in Europa, visitato 1639 volte)
COMUNICATO GIORNO INTERNAZIONALE PER LO SRADICAMENTO DELLA
POVERTA'
- Oltre il 10% dei 72 milioni di poveri in Europa sono persone gitane.
- Malgrado i miglioramenti, gran parte delle famiglie gitane spagnole si
trovano in situazione di povertà ed esclusione sociale.
- I pubblici poteri hanno l'obbligo di rimuovere gli ostacoli che
impediscono il pieno esercizio della cittadinanza di molte persone gitane,
tramite politiche di inclusione e di lotta contro la povertà, che promuovano
il reale incorporamento sociale della popolazione gitana spagnola.
(Lunedì, 16 ottobre 2006) Nel "Giorno Internazionale per lo
sradicamento della povertà", la Fundación Secretariado Gitano (FSG) vuole
richiamare l'attenzione sulla situazione della comunità gitana europea e, in
particolare, di quella spagnola che nonostante gli sforzi e i progressi per una
piena integrazione, continua ad essere uno tra i gruppi col più alto tasso di
povertà e di rischio d'esclusione.
La situazione precaria nell'accesso alla formazione e all'impiego,
l'insufficiente attenzione del sistema educativo verso gli alunni gitani e la
discriminazione che colpisce questa comunità, sono alcuni dei fattori che stanno
alla base della realtà di povertà ed esclusione di gran parte dei gitani.
- I dati dello Studio Popolazione Gitana ed Impiego elaborato da FSG con
l'appoggio del Fondo Sociale Europeo mostrano che solo il 51% della
popolazione occupata di questa comunità è salariata, comunque in condizioni
più precarie della media spagnola. Si notano alti tassi di disoccupazione
(13,4%) e di occupazioni sommerse e senza protezione (24%).
- La bassa qualificazione tra i maggiori di 16 anni (il 70% non ha
terminato la scuola dell'obbligo) e l'elevata percentuale di alunni che non
finalizzano l'insegnamento e non accedono ad altre opportunità di formazione
lavorativa sono uno scoglio per lo sviluppo della comunità gitana e
contribuiscono a mantenere in futuro la situazione di povertà. L'80% che
inizia un corso di formazione, abbandona prima di terminare il corso,
secondo uno studio di FSG in collaborazione con il Centro de Investigación y
Documentación Educativa e l'Instituto de la Mujer.
- La persistenza dell'isolamento e della segregazione abitativa mostrano
situazioni in cui non si garantiscono i diritti basici delle persone che
vivono lì e contribuiscono ad esacerbare la povertà e l'esclusione sociale.
- La persistente discriminazione in molte sfere della vita quotidiana
verso i gitani, vulnera i diritti fondamentali, impedendo la ricezione di un
trattamento egualitario nell'accesso ai diritti, alle risorse e ai beni di
cui godono il resto dei cittadini e si tramuta in una barriera invalicabile
perché possano prosperare lo sradicamento della povertà e dell'esclusione.
Queste barriere e problemi strutturali che la maggioranza al momento non è
capace di superare devono essere affrontati con urgenza se si vogliono
raggiungere gli obiettivi di coesione sociale e di sradicamento della povertà
enunciati nella strategia di Lisbona.
In questa Giornata Internazionale per lo Sradicamento della Povertà"
intendiamo lanciare un appello alle differenti amministrazioni perché assumano
impegni concreto che permettano di produrre cambi significativi nella situazione
della comunità gitana.
- Mezzi concreti ed obiettivi realistici nei piani di Inclusione Sociale,
su scala nazionale, autonoma e locale.
- Elaborare un Programma specifico per ridurre l'abbandono scolare,
promuovere la continuità scolastica e i collegamenti verso la formazione
occupazionale.
- Sviluppare le opportunità positive contemplate nelle direttive europee e
nella legislazione spagnola che proibiscono la discriminazione. Creazione
del Consiglio per la Promozione e l'Eguaglianza di Trattamento.
- Sradicamento urgente dei nuclei isolati e segregati.
- Utilizzo dei Fondi Strutturali nel periodo 2007-2013 includendo nei
Programmi Operativi mezzi diretti all'inclusione sociale e allo sradicamento
della povertà della minoranza gitana.
La piena integrazione delle persone gitane nell'uguaglianza delle opportunità
è una sfida europea. La coesione sociale dei 25 paesi e la costruzione di
una cittadinanza europea, passa dall'impegno dei governi nel preservare la
dignità, l'uguaglianza, l'equità e la garanzia dei diritti delle persone della
comunità gitana europea.
Ulteriori informazioni:
Fonte:
Mundo_Gitano
ciao ragazzi! non tutti sanno che..? ciao, a presto!
Di Fabrizio (del 19/10/2006 @ 10:51:49, in Europa, visitato 1521 volte)
Diversity YES Intolerance NO. è una petizione promossa dal gruppo
socialista nel Parlamento Europeo che verrà presentata a dicembre 2006 al
Premier europeo in carica. In inglese, si può sottoscrivere a questo link:
http://www.pes.org/content/view/712/1700036/lang,en/
Di Fabrizio (del 19/10/2006 @ 16:15:24, in Italia, visitato 2046 volte)
NEW del 18 ottobre 2006
Nomadi e Sinti : incontro al Viminale di Mauro W. Giannini Si e' tenuta due giorni fa al Viminale la prima riunione per affrontare i temi legati alla presenza di nomadi, Sinti e Camminanti sul territorio nazionale per fare una prima ricognizione delle problematiche da affrontare. Hanno partecipato all'incontro i sottosegretari Marcella Lucidi, Ettore Rosato e Cristina De Luca e il Direttore Generale per l'Immigrazione, Giuseppe Maurizio Silveri, il Capo del Dipartimento Libertà Civili e Immigrazione, Mario Morcone e il Direttore Centrale dell'Immigrazione e della Polizia di Frontiera, Pasquale Piscitelli. Il 24 Aprile 2006 il Comitato Europeo per i Diritti Sociali ha deciso che l'Italia viola sistematicamente, con politiche e pratiche, il diritto di Rom e Sinti ad un alloggio adeguato, mentre la situazione dei Rom e Sinti in Italia e' stata oggetto di analisi e denuncia da parte del commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa Alvaro Gil Robles lo scorso anno, dopo la sua visita nel nostro Paese. Le comunità Rom in Italia sono stimate in circa 120.000 persone, essenzialmente nel centro e nel sud del Paese. Secondo un pregiudizio corrente sono considerati stranieri, mentre una grande parte della comunità Rom è italiana. Secondo le stime, ci sarebbero tra i 60.000 e i 90.000 Rom italiani e tra 45.000 e 70.000 Rom «stranieri» (nati al di fuori dall’Italia, o in Italia, ma da genitori non italiani) originari soprattutto dei Balcani – ex Jugoslavia, Bulgaria e Romania. Il commissario ha rilevato che giuridicamente queste minoranze non sono tutelate in quanto non esiste uno status specifico per loro nella legislazione italiana e sono stati esclusi dalla legge sulla tutela delle minoranze linguistiche storiche attuativa dell’articolo 6 della Costituzione italiana, in quanto non correlati a zone territoriali specifiche. Ma il comissario europeo ha notato che manca anche una politica globale che tenga conto dei problemi di tali gruppi, con ricaduta negativa su lavoro, salute, istruzione e questione abitativa. Peraltro le autorita' italiane hanno tendenza a considerare che i Rom siano dei nomadi che desiderano vivere negli accampamenti, ma tra i Rom italiani, circa 40.000 sono sedentarizzati. Nel suo rapporto, il commissario Gil-Robles ha esortato le autorita' italiane ad applicare pienamente la legislazione ove esistente, a provvedere a rimuovere gli ostacoli amministrativi e burocratici per l'acquisizione della cittadinanza e per il diritto allo studio ed a contrastare l'intolleranza ed il razzismo riguardo queste minoranze. Il lavoro da fare, per il ministero dell'interno sara' quindi notevole.
Di Fabrizio (del 20/10/2006 @ 10:15:24, in Europa, visitato 1481 volte)
Intervento de "La voce dei Rroms" alla conferenza dell'OSCE
| 17 ottobre 2006
Intervento di Saimir MILE, moderatore del gruppo di lavoro rrom sul Piano
d'azione e portavoce dell'associazione "la voce dei Rroms"
Ambasciatori onorati,
Signore e signori,
Cari amici e colleghi,
Come moderatore del gruppo rrom di lavoro sul piano d'azione e come attivista dei diritti umani che vive in Francia da 10 anni,
vorrei richiamare la vostra attenzione su un fatto che avevo citato in
occasione della seduta di lavoro sulla democrazia e le elezioni. I discorsi e le
discussioni nelle riunioni sulla dimensione umana dell'OSCE danno generalmente
l'impressione che i paesi dell'Ovest garantirebbero un aiuto ai paesi
dell'Est nei processi di democratizzazione di questi ultimi. Faccio parte di
quelli che rifiutano di vedere questo scambio come a senso unico, tanto più che,
vivo in Francia, sono testimone di tutta una serie di problemi che rimangono
invisibili, o nei migliori dei casi, inascoltati nelle riunioni dell'OSCE.
Soprattutto dal 2003, la situazione della popolazione rrom in Francia, dei Rroms di nazionalità francese e di quelli
aventi una nazionalità straniera, si sta deteriorando in modo inquietante. Ho
fatto riferimento due giorni fa dell'esclusione legale dei Rroms francesi della
vita politica, attraverso una discriminazione creata dalla legge francese. Devo
aggiungere a ciò il criminalizzazione della sosta dei caravan al di fuori delle
aree designate, che in pratica non esistono quasi, la violenza regolarmente
esercitata dalla polizia su Rroms, Sinté e Kalé, francesi e
stranieri, in occasione delle espulsioni, l'estorsione dei Rroms da parte di
poliziotti, che senza alcun mandato, estorcono loro somme di denaro e i documenti d'identità, e l'elenco
sarebbe ancora lungo.
Così, in questa mia doppia posizione, allo stesso tempo come
attivista rrom che vive in Francia e come persona impegnata a livello
internazionale per i diritti umani, vorrei presentare le raccomandazioni
seguenti all'OSCE, ai suoi stati partecipanti ed inoltre, una serie di
raccomandazioni specifiche per la Francia:
Raccomandazioni all'OSCE ed alle sue istituzioni:
-
Riconoscere il popolo rrom riferendosi alla sua identità,
evitando la sua stigmatizzazione sociale, modificando il paragrafo 72 del Piano d'azione come
segue : "prevedere di adottare misure volte a garantire il rispetto, la
protezione e la promozione del rromani e del suo insegnamento, come pure della
cultura rrom come parte integrante del patrimonio culturale europeo". Tale era
la formulazione proposta dal gruppo rrom di lavoro sul piano d'azione, una
questione ribadita alla conferenza di Cordoue sull'antisemitismo e le altre forme
d'intolleranza.
-
Associare, quindi, il gruppo di lavoro rrom al Piano d'azione, nella sua messa
in opera, la sua valutazione e la sua revisione. Delegare ed accordare il
bilancio necessario sulle questioni rroms e per organizzare
il "gruppo 2018 ", che si sostiene sull'esperienza e la competenza del gruppo
rrom di lavoro sul Piano d'azione.
-
Includere progressivamente i problemi d'ordine sociale che affrontano Rroms e Sinté
nelle attività rispettive dell'OSCE.
Raccomandazioni agli stati partecipanti:
-
Adottare meccanismi di partecipazione che si basino sulle raccomandazioni del
gruppo rrom di lavoro, in particolare sul principio di prossimità.
-
Adottare misure concrete per utilizzare interamente le risorse umane esistenti
fra Rroms e Sinté, finanziando programmi d'insegnamento per allargare e
consolidare un'elite rrom, capace di agire come un partner reale nella messa in
opera delle politiche.
-
Utilizzare ragionevolmente il metodo di determinazione degli obiettivi specifici
dei Rroms e Sinté con le politiche sociali, per rispondere ai problemi specifici
incontrati da questa popolazione, evitando l'aumento dell'ostilità fra quelli
che, che appartengono alle popolazioni maggioritarie, parte dello
stesso segmento sociale, esclusi economicamente e socialmente.
Raccomandazioni specifiche per la Francia:
-
Ritirare le disposizioni della legge finanziaria 2006 che istituisce una
tassa d'abitazione per i caravan, discutibile nel suo principio stesso (il
caravan non è riconosciuto come alloggio nei termini dei vantaggi sociali che un
alloggio procura) ed esorbitante nel suo importo (3 volte superiore alla
tassa d'abitazione applicata agli alloggi nel centro di Parigi).
-
Riconoscere la presenza sul suolo francese di una popolazione rrom come una
componente della diversità sociale e dell'identità nazionale francese.
-
Adottare una posizione politica chiara e misure concrete per
fermare la violenza poliziesca esercitata gratuitamente su Rroms e Sinté, siano di
nazionalità francese o straniera.
-
Riformare il funzionamento della "Commissione consultiva della
gens du voyage" per ottenere una partecipazione reale ed una legittimità di questa
struttura.
-
Realizzare le aree d'accoglienza necessarie, come previste dalla legge,
tenendo debitamente conto della domanda legittima delle persone interessate ad
avere accesso a terreni familiari.
-
Finanziare delle borse di studio per i candidati, francese e stranieri, agli studi di
lingua e civilizzazione rromanies, come un mezzo di soluzione duratura
a tutta una serie di problemi regolarmente identificati in Francia ed in misura
maggiore, in Europa.
-
Garantire una parità di trattamento, attraverso un equilibrio nell'aiuto
finanziario alle associazioni "amiche degli zingari" ed alle associazioni rroms, fondata sulla competenza ed il potenziale rispettivi di queste associazioni.
SIBIU - Luminita Mihai Cioaba, nota scrittrice rom, ha presentato un nuovo libro dal titolo "Romane Asva - Lacrimi rome" (vedi articolo precedente).
Il volume ha 13 capitoli con confessioni originali e scioccanti dei Rom sopravvissuti alla deportazione in Transnistria nel 1942-1943. Questo lavoro è stato finanziato dalla rappresentanza UNICEF in Romania con i fondi del Comitato Nazionale Tedesco dell'UNICEF ed è indirizzato particolarmente ad insegnanti e studenti, rom e no.
[...] Il libro è bilingue, in rumeno e romanès. Il ricercatore israeliano Jean Ancel ha scritto la presentazione, dal titolo "Tragedia romilor si tragedia evreilor din Romania: asemanari si deosebiri" (La tragedia dei Rom e degli Ebrei in Romania: similitudini e differenze).
Fonte: Romanian_Roma
Oggi, 20 ottobre alle ore 21.00, a Mantova si apre la festa Exils. Alla presentazione della festa e della rassegna cinematografica saranno presenti: l'Assessore alla Cultura del Comune di Mantova, gli Assessori alla Cultura e alle Politiche Sociali della Provincia di Mantova, il Consigliere Comunale di Mantova Yuri Del Bar, i Responsabili dell'Istituto di Cultura Sinta, i Presidenti dell'Associaz
Di Fabrizio (del 21/10/2006 @ 10:49:16, in casa, visitato 1930 volte)
(riassunto)
Il governo non riesce a diminuire i frequenti abusi anti-Rom delle autorità locali, particolarmente nel campo dell'alloggio [...]
Rapporti del Centre on Housing Rights and Evictions (COHRE) e di Greek Helsinki Monitor (GHM) rivelano che le autorità a Patrasso e a Chiana hanno distrutto più di 70 case di Rom e altre 2000 sono a rischio demolizione. [...] La municipalità risponde che un numero imprecisato di famiglie (tra 5 e 17 secondo diverse versioni) sono state ri-alloggiate [...] Alcune famiglie hanno ottenuto una compensazione di qualche centinaio di euro ed in alcuni casi, la promessa orale di un sussidio.
L'ultimo sgombero illegale è del 26 settembre scorso. Qualche ora prima della visita alla zona del Commissario per i Diritti Umani del Consiglio d'Europa, Thomas Hammarberg, una famiglia di 8 persone era stata sgomberata dalla sua casa. I giorni seguenti, sono stati arrestati due Rom e tenuti in custodia per un giorno, con l'imputazione di aver protetto il tetto delle loro case con teli di nylon. Il 12 ottobre, altri due Rom sono stati arrestati e tenuti in custodia un giorno, per aver fatto dei lavori nelle loro case. [...]
Panayote Dimitras, portavoce del GHM, afferma: "La Grecia continua a sgomberare le famiglie Rom senza fornire adeguati compensi o sistemazione alternativa, nonostante due promemoria del Comitato Europeo sui Diritti Sociali nel 2005 e 2006, che contestano alla Grecia le sue politiche sull'alloggio in violazione all'articolo 16 della Carta Sociale Europea. E' lampante che una specifica minoranza etnica - i Rom - è il bersaglio di queste politiche e che la Grecia non ha assicurato loro la parità di accesso alla casa."
Du Plessis del COHRE, aggiunge: "COHRE e GHM sono preoccupati per il minacciato sgombero di 200 Rom nel quartiere Votanikos di Atene, per la costruzione di uno stadio di calcio. La politica di sgomberi forzati nei confronti della comunità Rom per "ripulire" la città e costruire una Grande Atene è inumana e viola le leggi sui diritti umani della Carta Sociale Europea. Non ci sono scuse per un paese membro della UE [...]
Le autorità di Patrasso hanno risposto alla relazione di Thomas Hammarberg sulla sua visita in Grecia, attribuendogli affermazioni che non ha mai fatto, come le critiche a GHM e le congratulazione al consiglio comunale di Patrasso.
Dimitras risponde: "Richiamiamo il governo a prendere immediatamente posizione contro il comune di Patrasso che mistificando le parole di un alto incaricato europeo, fuorvia l'opinione pubblica ed insidia gli sforzi della Consiglio d'Europa.
Nathalie Mivelaz Advocacy Director Centre on Housing Rights and Evictions (COHRE) Tel: +41-22-734-1028 Email: media@cohre.org
Panayote Dimitras Spokesperson Greek Helsinki Monitor (GHM) Tel: ++30-2103472259 Email: panayote@greekhelsinki.gr
Articolo originale
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