Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
Semplice: non lo faccio per essere alla moda!

L'OROLOGERIA DI MILANO srl viale Monza 6 MILANO

siamo amici da quasi 50 anni, una vita! Per gli amici, questo e altro! Se passate di li', fategli un saluto da parte mia...

ASSETTO VARIABILE

E' sospeso sino a data da destinarsi.

Le puntate precedenti sono disponibili QUI


Volete collaborare ad ASSETTO VARIABILE?
Inviate una
mail
Sostieni il progetto MAHALLA
 
  
L'associazione
Home WikiMAHALLA Gli autori Il network Gli inizi Pirori La newsletter Calendario
La Tienda Il gruppo di discussione Rassegna internazionale La libreria Mediateca Documenti Mahalla EU Assetto Variabile
Inoltre: Scuola Fumetti Racconti Ristorante Ricette   Cont@tti
Siamo su:  
Non voglio dimostrare niente, voglio mostrare

Federico Fellini
-

\\ Mahalla : Storico per mese (inverti l'ordine)
Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Fabrizio (del 19/11/2010 @ 09:52:21, in Italia, visitato 1882 volte)

Ricevo da Agostino Rota Martir

E' dura, ma non ci si può arrendere, perché è fondamentale per tutti, non solo per i Rom ma per tutti noi, riuscire a tenere alta la guardia, anche se sappiamo di essere in pochi a lottare contro una "macchina del fango" collaudata e che continua a vomitarlo sopratutto sui rom, con l'intento di manipolare e condizionare l'opinione pubblica, ma non solo questa...  e falsare deliberatamente la realtà dei fatti.

Ieri mattina (16 Novembre) sull'autobus di linea Livorno-Pisa una mamma rom di Coltano, viene aggredita verbalmente dai passeggeri presenti, la sua colpa è di essere Rom e del campo Rom di Coltano, ormai visto dall'opinione pubblica pisana come luogo infamante e di degrado culturale e umano.

Qualche settimana fa anche in un Centro Caritas vicino ad Ardenza (LI) che distribuisce abiti, si ripete più o meno la stessa scena, con un'altra donna Rom di Coltano.

Non vengono nemmeno risparmiati i bambini Rom a scuola, visti e indicati a dito dai loro compagni come gente pericolosa... bambini che tornano a casa piangendo e con la tristezza sui loro volti.

Trovare un idraulico disposto a fare dei lavori all'interno del Villaggio, è un'impresa non certo facile: prevale il timore, la paura di finire chissà come... oppure il rifiuto come principio.

Penso che la redazione di Il Tirreno di Pisa potrà gioiosamente brindare, per aver raggiunto lo scopo prefissato, e finalmente premiare la loro giornalista di punta, C. V. per essere riuscita a creare il clima giusto, di rivolta nei confronti della comunità Rom di Coltano. Ognuno fa le sue scelte: meglio avere una città feroce verso i Rom che sondare, confrontare per cercare di capire la verità dei fatti, come farebbe un serio cronista. Scelte redazionali: tutto in nome "dell'integrazione" ovviamente, "siamo una testata aperta, democratica e tollerante", che sa utilizzare, quando è necessario anche la giusta dose di persecuzione, pur di delegittimare il popolo Rom. Recentemente, alcuni studiosi e ricercatori non hanno esitato di usare il termine "genocidio", in nome della sicurezza portata avanti oggi, anche all'interno dei Tribunali minorili in Italia in materia Rom: "Dalla tutela al genocidio?" (ed. CISU, 2010)

Anche i servizi sociali del comune di Pisa sembrano allinearsi ed adattarsi perfettamente a questa campagna a senso unico. E' preoccupante il silenzio di quei operatori che conoscono a sufficienza la realtà dei fatti, e l'infondatezza delle gravi accuse. Hanno avuto modo di vedere la "bambina sposa", forse anche di parlarci insieme, di vederla serena e libera di muoversi all'interno del campo. Con gli stessi indagati, ancora in carcere hanno lavorato insieme, mangiato insieme, gli hanno aperto le porte di casa loro, hanno anche raccontato le loro difficoltà, a volte hanno pure litigato insieme. Sono quegli stessi operatori che non tanto tempo fa, di fronte ai tagli previsti dal comune riguardante il settore sociale, non hanno esitato a manifestare e protestare per far valere l'importanza di lavorare per "l'integrazione dei Rom", per non perdere il cammino fatto finora a fianco dei Rom di Coltano... allora manifestavano per non perdere un lavoro o una occupazione, che può essere sacrosanto! Perché ora non sanno (o non vogliono) esprimere un loro parere su questa vicenda? Il loro silenzio grida forte e lo si sente eccome tra le dimore dei Rom! Perché si dovrebbe riconoscere la loro professionalità solo quando il posto di lavoro è minacciato da possibili tagli?

Questa vicenda rivela anche la totale mancanza di autonomia da parte di tanti soggetti attivi nel sociale e pone degli interrogativi molto seri anche sulle finalità dichiarate di tanti Progetti Rom: migliorare la condizione sociale, culturale ed economica di rom!?

Al fango i rom, in genere sono abituati, quello dei campi e del nuovo villaggio... dobbiamo tutti temere invece il fango del pregiudizio, dell'intolleranza e del razzismo che sta montando senza alcun argine, che decima senza pietà delle intere famiglie Rom, e che non sa dare spazio al punto di vista diverso dal nostro, fino a negare il diritto di voce e la loro presunzione di innocenza. Quando la verità dei fatti sarà accertata sapremo riconoscere il fango nauseabondo che forse sta anche dentro di noi o abbiamo imparato troppo rapidamente a conviverci comodamente?

Campo Rom – Coltano 17 novembre 2010

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 18/11/2010 @ 09:01:15, in scuola, visitato 2037 volte)

Da Czech_Roma

By Karel Janicek (CP)

Praga, 10/11/2010 - I gruppi dei diritti umani hanno comunicato mercoledì di aver presentato una denuncia alla UE, accusando il governo ceco del mancato rispetto di una sentenza del tribunale, che interrompeva l'immissione di migliaia di bambini rom in salute nelle scuole per disabili mentali.

Il governo è finito sotto un fuoco accresciuto negli ultimi giorni per il terzo anniversario della sentenza del 13 novembre 2007 della Corte Europea dei Diritti Umani. Il Consiglio d'Europa, osservatorio pan-europeo sui diritti umani, dovrà esaminare il 30 novembre i progressi del paese.

La Repubblica Ceca ha mancato verso i bambini rom, dicono i gruppi dei diritti umani in una dichiarazione.

I bambini rom nella Repubblica Ceca "hanno continuato ad essere deviati in scuole sotto gli standard e classi per disabili mentali," ha detto James A. Goldston, direttore esecutivo della Open Society Justice Initiative, che si è aggiunta alla denuncia di European Roma Rights Center and del Greek Helsinki Monitor.

Ha aggiunto che i funzionari UE dovrebbero chiedere il termine della segregazione dei bambini rom, ed entro sei mesi adottare misure finanziarie e legali per aiutarli.

Il mancato rispetto della sentenza del tribunale potrebbe portare ad un nuovo procedimento giudiziario ed eventuali multe o sanzioni.

Il ministro dell'istruzione Josef Dobes ha difeso il proprio governo, sostenendo che gli emendamenti alla legislazione che proibirebbero di educare bambini sani alle stesse condizioni dei disabili mentali, dovrebbero essere presentati al governo entro la fine del gennaio 2011. Non è chiaro quando diventerebbero effettivi.

La legislazione dovrebbe "assicurare pari accesso all'istruzione nelle nostre scuole, e con ciò concordo pienamente," ha detto. Ma ha aggiunto che il suo ministero era ancora in attesa delle reazioni da parte delle autorità regionali e degli esperti.

Secondo Amnesty International, [...] i Rom costituirebbero l'80% degli studenti nelle scuole ceche per disabili mentali. I Rom sono una delle più grandi, povere e a maggior tasso di crescita minoranze d'Europa. Si stimano che dai 7 ai 9 milioni vivano nella Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Bulgaria ed altri paesi.

"Siamo particolarmente preoccupati per questo terzo anniversario dove il ministero dell'istruzione sembra aver rinunciato ad ogni pretesa di riformare il sistema," ha detto Robert Kushen, direttore esecutivo dell'European Roma Rights Center di Budapest.

Kushen ha detto che la situazione nella Repubblica Ceca "non è unica".

In due altri casi distinti, la corte ha sentenziato che i bambini romanì affrontano un simile tipo di discriminazione in Grecia e Croazia, ha detto Kushen, aggiungendo che sono mandati in scuole speciali anche in Slovacchia, Serbia, Ungheria, Bulgaria e Romania e che persino la Spagna ha "un grave livello di segregazione".

[...] Amnesty International ha detto in un rapporto che le autorità ungheresi dovrebbero indagare sugli attacchi a sfondo razziale contro i Rom, e che i Rom vittime di violenti attacchi spesso mancano di accesso ai servizi di sostegno per affrontare il loro dolore e altri problemi [vedi QUI ndr].

"I Rom sono sovra-indagati come potenziali criminali e sotto-indagati come possibili vittime," ha concluso Nicola Duckworth, direttore regionale di Amnesty International.

A settembre, i pubblici ministeri hanno nuovamente denunciato quattro uomini sospettati di aver effettuato una serie di attacchi contro i Rom in diversi villaggi ungheresi, durante i quali sono state uccise sei persone, ma i cui casi devono essere ancora portati in tribunale.

Copyright © 2010 The Canadian Press. All rights reserved.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Sucar Drom (del 17/11/2010 @ 09:40:59, in blog, visitato 1556 volte)

Milano, parla l'avvocato dei Rom che hanno denunciato il Sindaco, il Prefetto e il Ministro Maroni
Dieci rom del campo di Triboniano citano in giudizio il sindaco di Milano, il ministro dell'Interno e il Prefetto della città. Inseriti in 'progetti di autonomia abitativa' istituzionali che avrebbero dovuto garantire a loro e ad altre 15 famiglie un alloggio di edilizia...

Caritas, presentato il XX rapporto sull’immigrazione
La Caritas Migrantes diffonde il XX rapporto sull’immigrazione. Cinque milioni di stranieri incidono per l’11,1 per cento sul Pil italiano. Peccato che per i Paesi industrializzati "siano visti ancora come problema"...

Padova, XXVII Assemblea Nazionale dell'ANCI: "Le autorità locali e i Rom"
Oggi, nel contesto della crisi economica globale, i sistemi regionali e locali faticano a trovare risorse da investire in politiche di inclusione, mentre la coesione sociale è sempre più minacciata dal fenome...

Bisogna avere il coraggio di dire: basta!
Silvio Berlusconi: "E' meglio essere appassionato di belle ragazze che gay", questa è l’ultima volgarità che infiamma il dibattito in Italia. Alcune settimane fa Bossi ha chiamato “porci” i romani, il Senatore Ciarrapico si è chiesto se Fini abbi...

Slovacchia, Rom: quale futuro senza istruzione?
Amnesty International lancia un appello alle autorità affinché ogni bambino abbia un'istruzione senza discriminazione. Migliaia bambine e bambini rom in Slovacchia non ricevono la stessa istruzione dei loro coetanei non rom, perché ven...

Milano, denunciati il Sindaco Moratti e il Vice Sindaco De Corato
In data 29 ottobre 2010 su iniziativa dei volontari del Gruppo di Sostegno Forlanini è stata presentata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano una de...

Il puro e l'impuro
Più volte mi hanno chiesto se avessi un dio in cui credere. So bene quanto sia importante per certe persone riconoscersi in una fede, in una religione, ma so anche che le religioni e le fedi possono portare all’intolleranza, al se...

Milano, seminario sull'inserimento lavorativo di rom e sinti in Lombardia
Seminario “Approcci ed esperienze per l’integrazione e l’inserimento lavorativo dei rom e sinti”, martedì 23 novembre 2010, ore 9.00 - 13.00, Sala Convegni, Via Pola 12/14, Milano, Sede Regione Lombardia...

Milano, il ruolo della comunicazione nella formazione del pregiudizio antizigano
La Federazione Rom e Sinti Insieme e l’associazione Upre Roma, nell’ambito della Campagna “Dosta!”, invitano a un dibattito pubblico con il ministro per le Pari Opportunità e il direttore del Corriere della Sera, giovedì 18 novembre alla Casa della Cultura di Milano, in via Borgogna 3...

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 17/11/2010 @ 09:23:11, in Europa, visitato 1744 volte)

Da Hungarian_Roma

by Tom Mellen

09/11/2010 - Le autorità ungheresi hanno "mancato di registrare, indagare, perseguire e punire tutti i reati razzialmente motivati contro i Rom," ha dichiarato oggi Amnesty International.

Il gruppo per i diritti umani chiede all'amministrazione del Primo Ministro ungherese Viktor Orban di indagare a fondo sui tutti i violenti attacchi a sfondo razziale contro i Rom e fornire accesso alla giustizia alle vittime.

Uno studio di Amnesty sui violenti attacchi contro i Rom in Ungheria rivela come le carenze del sistema giudiziario ungherese ostacolino la prevenzione e la risposti a questi attacchi.

La legge ungherese sancisce l'incitamento all'odio ed ai crimini razziali.

Invece il numero di rinvii a giudizio e di condanne per attacchi a sfondi razziali appare basso, rispetto al numero di segnalazioni di queste azioni raccolte dalle OnG.

La polizia ungherese ha affermato che ci sono stati 12 attacchi a sfondo razziale nel 2008 contro le comunità rom e sei nel 2009. L'OnG ha registrato 25 attacchi nel 2009 e 17 nel 2008.

Amnesty sottolinea il caso di Robert Cs, 27 anni, e suo figlio di quattro anni, entrambe colpiti a morte mentre tentavano di scappare dalla loro casa che era stata data alle fiamme da una molotov nel villaggio di Tatarszentgyorgy alle prime ore del mattino del 23 febbraio 2009.

Anche se sono stati uditi i colpi, inizialmente la polizia aveva trattato il caso come un incidente.

L'attivista senior Nicola Duckworth di Amnesty, ha dichiarato: "Le mancate registrazioni, indagini, prosecuzioni e punizioni dei reati a sfondi razziali e dei rimedi alle vittime, sta spingendo le comunità rom a lasciare l'Ungheria."

"Le autorità ungheresi hanno il dovere di prevenire la discriminazione ed assicurare la giustizia alle vittime dei crimini d'odio. Ciò include l'obbligo di indagare se l'odio o il pregiudizio razziali o etnci abbiano giocato un ruolo in questo o altri attacchi simili."

Jobbik, il terzo partito nel parlamento ungherese, ha cercato di spostare la rabbia diffusa per i tagli UE e FMI e per la disoccupazione, sui Rom.

La TV di stato ha mandato in onda uno spot di Jobbik che etichetta come "parassiti" tanto i grandi banchieri che i "criminali zingari".

Tra gennaio 2008 e agosto 2009, i Rom in Ungheria sono stati oggetto di una serie di attacchi molotov e sparatorie, col bilancio di sei morti e diversi feriti gravi.

Tra le vittime una coppia sulla quarantina, un anziano, un padre con suo figlio di 4 anni e una madre con la figlia di 13 anni.

foreigneditor@peoples-press.com

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 16/11/2010 @ 09:35:04, in Italia, visitato 2459 volte)

Antefatto: alla fine del mese scorso diversi giornali pubblicano la notizia di una ragazzina rapita in Kosovo per essere data in sposa a Rom che risiedono in Italia nel campo di Coltano (PI). Su Internet ho trovato la bellezza di 82 articoli, e neanche uno che abbia sentito il bisogno di ascoltare anche il parere dei diretti interessati. Non per avvallare aprioristicamente la loro versione, ma per quello che tuttora si chiama "diritto di cronaca". Grazie ad Agostino Rota Martir, ecco cos'hanno detto:

Questa sera c'è stata la conferenza stampa al campo Rom di Coltano (PI) sulla vicenda della "sposa-bambina", in seguito alla campagna discriminatoria e diffamante portata avanti con ferocia, sopratutto dal Tirreno di Pisa, non ancora finita (ovviamente il Tirreno non era presente, perché ha ritenuto inutile ascoltare la voce Rom).

E' stato un bel momento perché i Rom finalmente hanno potuto parlare, raccontare, far sentire la loro voce..una conferenza stampa voluta e gestita solo da loro, non dalle Associazioni presenti, ma in disparte!
Che ha sorpreso anche i pochi giornalisti presenti, increduli pure loro per la piega presa dell'intera vicenda, di come è stata presentata dalla stessa stampa di fronte alle prove inconfutabili di decine e decine di foto e del racconto stesso dei Rom.

Ciao Ago

Coltano, Pisa, 15 Novembre 2010

Noi come nomadi, nella nostra tradizione di rom, noi da 2000 anni sposiamo i nostri figli da giovani, di 14, 15, 16, 17 e 18 anni. Per prima cosa noi conosciamo i genitori della ragazza e dopo, se i ragazzi sono d'accordo, cominciano a vedersi oppure (se sono lontani) a conoscersi attraverso il computer, e dopo alcuni mesi facciamo il fidanzamento. Se i ragazzi non sono d'accordo, non è mai successo tra i nomadi che si sono fatti sposare con la forza. I ragazzi si sposano se si piacciono, se non si piacciono non succede nulla e le famiglie cercano un altro sposo e un'altra sposa.

Non siamo gente che prendiamo ragazze con la forza, perché come famiglia vogliamo che i ragazzi si vogliano bene e vogliamo rimanere in buoni rapporti con l'altra famiglia.

Quando una ragazza si sposa, la madre della ragazza sceglie una donna di sua fiducia, spesso la moglie del sacerdote musulmano, che deve rimanere accanto alla futura sposa, per stare con lei, prepararla al matrimonio, rassicurarla e assisterla, e anche testimoniare della sua verginità per i suoi genitori. Questa è nostra tradizione di matrimonio: è una tradizione di cui tutti i rom sono consapevoli, e che ogni persona rom accetta liberamente. La nuora entra nella nuova famiglia, e diventa una nuova figlia, da lei si avranno nipoti e pronipoti, le si vuole bene come una figlia. Le due famiglie diventano come parenti perché nascono i bambini e il sangue si mischia.

Le cose che abbiamo letto sui giornali non sono vere e ci hanno colpito. Non sappiamo perché la ragazza ha detto queste cose. Noi vogliamo bene a questa ragazza, abbiamo fiducia in lei e nella sua famiglia che siamo parenti da trenta anni, non crediamo a quello che abbiamo letto sui giornali, vogliamo che la ragazza possa dire la verità. Lo stesso giorno che è successa questa cosa è stata presa un'altra ragazza minorenne, sposata con un ragazzo del campo, e ora non sappiamo dove sia finita neppure lei.

Ora con queste cose che si sono lette sui giornali per noi è diventata una vergogna andare a giro, tutte le genti pensano male di noi rom. Già prima tante persone ci giudicavano male, adesso per noi è diventato difficile andare a scuola, andare a lavorare, andare a fare la spesa perché la gente ci giudica e ci guarda male. Questo succede perché la gente legge le cose che si dicono ma non conosce le nostre tradizioni. Proviamo vergogna anche rispetto ad altri rom.

Chiediamo all'Italia di avere coscienza che le nostre usanze non sono solo nostre. Se provano a ricordare, anni fa anche nelle famiglie di italiani c'erano queste usanze, cioè matrimoni tra persone giovani, matrimoni combinati tra famiglie, si considerava importante la verginità e tante altre cose simili.

I rom del villaggio di Coltano


Aggiornamento delle 17.30

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 16/11/2010 @ 09:08:13, in Italia, visitato 1870 volte)

Segnalazione di Davide Castronovo

L'invito di Aldo Deragna dal campo di Chiesa Rossa

link da C6.tv per chi legge da Facebook

Milano. Continua il viaggio di c6.tv alla scoperta della vera realtà dei rom italiani, oltre gli sgomberi e i disagi. Oggi siamo stati ospiti di Aldo Deragna che con la sua famiglia vive da 10 anni nel campo di Chiesa Rossa. Un campo fatto di case mobili e in muratura, niente a che vedere con le immagini di sgomberi e disagio a cui siamo abituati. Lui e gl altri rappresentanti del campo hanno scritto una lettera al prefetto per invitarlo a toccare con mano ciò che amministra e che probabilmente non conosce. Attendono una risposta e nel frattempo, alle prossime comunali, Aldo dice che voterà Boeri. Servizio di Claudia Bellante

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 15/11/2010 @ 09:52:49, in musica e parole, visitato 1784 volte)

L'associazione LA CONTA vi invita a partecipare alla serata "DJELEM DJELEM" (ho camminato, ho camminato), con cena con cibi da ricette tradizionali/popolari dell’Est Europa e GEORGE MOLDOVEANU, in concerto con il suo violino di musiche popolari zigane e non solo, organizzata dall'Associazione La Conta - ONLUS, che ci sarà venerdì 26 novembre 2010 alle ore 19,45 presso la CGIL - Salone Di Vittorio, in Piazza Segesta 4 con ingresso da Via Albertinelli 14 a Milano.

Sarà una serata piacevole e conviviale con George Moldoveanu in concerto con il suo magico violino, che ci presenterà alcune delle splendide musiche tradizionali/popolari zigane e non solo, capaci di sorprendere ed emozionare per la loro bellezza e per la bravura di George. Si potranno inoltre apprezzare i cibi da ricette tradizionali/popolari dall’Est Europa, preparati con passione e cura dai nostri cuochi e, se lo si desidera, associarsi all' Associazione La Conta - ONLUS, per contribuire alla realizzazione del progetto associativo di solidarietà sociale e di valorizzazione della cultura popolare. Per la serata è richiesto a ciascuno un contributo all'Associazione di 25,00 euro.

GEORGE MOLDOVEANU

E' un bravissimo violinista solista e direttore d’orchestra. Figlio d’arte, a 15 anni si esibisce nel suo primo concerto pubblico. A 33 anni è già direttore di un complesso di musica popolare e fino al 1989 dirige l’Ansamblul Doina Doljului di Craiova (Romania), per poi diventare primo violino di uno dei più importanti complessi romeni, l’Ansamblul Maria Tanase, pluripremiato in numerose tournées all’estero (Parigi, Atene, Sofia, Il Cairo, ecc.). A Milano dal 1999 George Moldoveanu ha suonato all’Auditorium del Centro Bonola, a Radio Popolare, al Palalido (presentato da Gaetano Liguori e complimentato da Dario Fo e Franca Rame), alle Vie dei Canti, manifestazione promossa da Comune di Milano e Arci, all’Università Cattolica, alla Provincia di Cremona, all' Università Statale di Milano e in varie altre occasioni. George ha al suo attivo uno splendido cd "Iubire de femeie" - 2003, Romania. George suona anche nelle strade e piazze della nostra città nonché ai matrimoni, nelle feste di compleanno e popolari, facendo conoscere ed apprezzare lo splendido repertorio violinistico zigano.

Per ragioni organizzative vi saremo grati se confermate la vostra presenza alla serata con cena prima possibile ma comunque entro e non oltre martedì 23 novembre 2010 all'indirizzo laconta@intrefree.it

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 15/11/2010 @ 09:15:12, in Europa, visitato 1699 volte)

Da Bulgarian_Roma

Blog.soros.org 8 novembre 2010 | by Violeta Naydenova
Apparso originariamente in bulgaro su
Dneven Trud e 24 Chasa.

Siamo contemporaneamente una "tribù nomade" o un "incubatore per generare crimine". Questi commenti fatti dal primo ministro Boyko Borisov e dal vice ministro e ministro degli interni Tsvetan Tsvetanov il mese scorso a Bruxelles danno uno sguardo a come ci sente ad essere Rom nel mio paese. Nonostante Tsvetanov si sia lamentato che i media abbiano travisato le sue parole, il danno è fatto per me, per la mia famiglia e per gli 800.000 Rom che vivono in Bulgaria.

La Commissione Europea ha giudicato il commento del ministro degli interni "inaccettabile", ma mi chiedo se le sue osservazioni siano inaccettabili anche per il Bulgaro medio. Ci si rende conto che il modo in cui i Rom sono trattati nel nostro paese non è giusto? Perché siamo così svelti nel difenderci dagli attacchi alla nostra identità nazionale e ancora silenti sul trattamento alla più vasta minoranza etnica del paese? Invece di dibattere sulla validità di queste dichiarazioni, potremmo semplicemente pensare a come trattiamo i nostri connazionali Rom?

Nel 2009, gli eletti ed il pubblico di massa bulgari reagirono con indignazione quando il paese venne ritratto come una "latrina" dall'artista David Cerny. Ci si sentiva male a sedersi ed accettare un simile stereotipo.

Lo stesso vale per la nostra immagine in Italia. I Bulgari sono ritratti nei media come criminali e la grande maggioranza delle notizie sui Bulgari si focalizza sulla criminalità. Naturalmente, il Bulgaro medio mai accetterebbe questa generalizzazione. Ma quando si tratta dei nostri stereotipi sui Rom, in qualche modo dimentichiamo cosa vuol dire essere trattati in maniera dispregiativa. E' facile per noi semplificare i nostri pensieri su di un certo gruppo di persone quando leggiamo solo brutte notizie su di loro. Ma non è corretto, semplicemente non è giusto.

Tsvetanov ha fatto le sue dichiarazioni senza pensare alle conseguenze delle sue parole. In seguito ha anche affermato di essersi basato sui risultati riguardo al numero dei crimini registrati nel paese. Bene, si potrebbe facilmente chiedere a Tsvetanov se conosce o meno il numero reale dei Rom in Bulgaria, così potrebbe fare una buona analisi comparativa sul numero di crimini commessi da diversi gruppi etnici. Ma ignoriamo questo punto.

Perché quando un Rom commette un reato viene lui solo etichettato come tale, ma quando vince un campionato europeo di boxe, come Boris Georgiev, viene etichettato semplicemente come Bulgaro? La criminalità non ha etnia, e gli stereotipi criminali negativi non servono a nessuno se non ai politici populisti. Sì, abbiamo bisogno di aprire gli occhi e guardare in faccia i nostri problemi, ma stigmatizzare i Rom e rimproverare i governi precedenti per aver fallito nell'integrazione non è una via d'uscita.

Invece, dovremmo cercare soluzioni su come i Rom possano avere le stesse opportunità, diritti e doveri del resto della società bulgara. I Rom non dovrebbero vivere come emarginati nei ghetti e/o segregati in quartieri ai margini delle nostre città. I Rom dovrebbero vivere con la maggioranza, e questo succederà soltanto quando non sarà più accettabile che i nostri eletti possano fare questa sorta di dichiarazioni.

Tsvetanov ha mai visto coi suoi occhi come vive una singola famiglia in un quartiere rom? Ha mai chiesto loro dei loro problemi o sulle opportunità che hanno avuto nella loro vita, prima di fare simili affermazioni? I Rom, come molti altri Bulgari, lasciano il paese per ottenere una vita migliore. La maggioranza delle persone in Bulgaria sono espulsi dal paese a causa della povertà. Per i Rom la situazione è ancora peggiore dato che il tasso di disoccupazione è il più alto in tutta la Bulgaria. I Rom lasciano la Bulgaria perché si trovano di fronte alle discriminazioni e sono in cerca di una vita migliore.

Dobbiamo svegliarci e guardarci attorno per vedere cosa sta succedendo. Viviamo in un paese che dal 2007 è membro dell'Unione Europea. Il nostro governo ha concordato di essere parte di un'Unione sulla base di valori come il rispetto della dignità umana, libertà ed uguaglianza. Ognuno ha il diritto di vivere con dignità in condizioni di vita normali e pari accesso ad un'istruzione di qualità, assistenza sanitaria ed occupazione, ma la maggioranza dei Rom in Bulgaria non usufruisce di questi diritti.

Insistiamo nello stereotipare i Rom perché sono visti come "stranieri" dalla popolazione maggioritaria. Questi stessi stereotipi hanno portato i genitori bulgari di Pazardjik a ritirare i loro figli dalle classi con studenti rom.

Questo non è come immagino la mia vita o quella dei miei figli. Non voglio cercare opportunità in un altro paese. Voglio godermi i miei diritti e vivere in dignità come Bulgara, Europea e Rom. Tsvetanov, dovremmo aprire un dialogo e parlare ai Rom. Sia il governo che i Rom devono lavorare assieme per un'integrazione di successo ed una strategia inclusiva dove i Rom diventino cittadini a pieno diritto. Oggi, l'Unione Europea ci sta dando una mano. Tsvetanov, lavoriamo assieme per costruire una società aperta e giusta, dove il nostro governo sia responsabile per tutti i Bulgari - Rom e non-Rom.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Sucar Drom (del 14/11/2010 @ 09:48:12, in musica e parole, visitato 1512 volte)

 link per chi legge da Facebook

Il Giornale Il gruppo rock locale Vama lancia un pezzo (in inglese) per criticare la politica delle espulsioni del presidente francese: "Se tutti i nomadi fossero ladri avrebbero già rubato la Tour Eiffel...". E sul web diventa subito un tormentone

Rimpatri forzati? Al presidente francese gli zingari rispondono per le rime... e pure in musica. Proprio così: una canzone dal tipico sound gitano per denunciare la politica di Nicolas Sarkozy sull'espulsione di rom e nomadi.

La hit s'intitola "Sarkozy versus Gipsy", il video della canzone - composta dai Vama, uno dei più celebri gruppi rock della Romania - con tanto di parodia dell'inno francese, e già impazza sul web transalpino. Ecco alcuni passaggi del testo: "Hey, hey, Sarkozy, why don't you like the Gypsies?" (Sarkozy, perché non ami i gitani?), recita il ritornello. E ancora la curiosa argomentazione: "Se tutti i rom fossero ladri, la Torre Eiffel sarebbe già scomparsa". Quindi l'amaro sfogo: "Cerchiamo una vita migliore, ma voi decidete che non possiamo restare. Noi siamo esseri umani prima di tutto", cantano i Vama in inglese.

"Per noi - spiega Tudor Chirila, leader del gruppo, in Romania una vera star - è un modo per denunciare con ironia l'assurda soluzione trovata dal presidente francese per risolvere la questione" dell'integrazione dei rom. "Volevamo anche dimostrare che fare delle generalizzazioni è pericoloso", taglia corto Chirila. Che intanto passa al botteghino...

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 14/11/2010 @ 09:32:29, in scuola, visitato 1877 volte)

Segnalazione di Laura Coletta

sabato 20 al teatrino del parco ex trotter
h. 11.30 – 13,00 i bambini della scuola elementare Russo – Pimentel presentano una danza del Congo per il progetto Harembee Baninga (lavoriamo insieme amici).

A seguire: QUANDO IL DIRITTO DI ANDARE A SCUOLA E’ IN PERICOLO - incontro pubblico sulla situazione dei bambini delle comunità rom di Milano

Interventi e testimonianze: mamme e maestre di via Rubattino;
mamme e maestre di via Russo
don Massimo Mapelli della Casa della Carità
di Patrizia Quartieri
F. Casavola del comitato Vivere zona 2
comunità di Sant’Egidio

Verrà proiettato il film “Seminateci bene” alla presenza degli autori.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Pagine: 1 2 3 4 5 6

Titolo
Quest'anno ci saranno le elezioni europee. Ti senti coinvolto:

 Per niente
 Poco
 Normalmente
 Abbastanza
 Molto

 

Titolo
La Newsletter della Mahalla
Indica per favore nome ed email:
Nome:
Email:
Subscribe Unsubscribe

 

********************

WIKI

Le produzioni di Mahalla:

Dicono di noi:

Bollettino dei naviganti:

********************


Disclaimer - agg. 17/8/04
Potete riprodurre liberamente tutto quanto pubblicato, in forma integrale e aggiungendo il link:
www.sivola.net/dblog.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. In caso di utilizzo commerciale, contattare l'autore e richiedere l'autorizzazione.
Ulteriori informazioni sono disponibili QUI

La redazione e gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ai post.
Molte foto riportate sono state prese da Internet, quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non hanno che da segnalarlo, scrivendo a info@sivola.net

Filo diretto
sivola59
per Messenger Yahoo, Hotmail e Skype


Outsourcing
Questo e' un blog sgarruppato e provvisorio, di chi non ha troppo tempo da dedicarci e molte cose da comunicare.
Alcune risorse sono disponibili per i lettori piu' esigenti:

Il gruppo di discussione

Area approfondimenti e documenti da scaricare.

Appuntamenti segnalati da voi (e anche da me)

La Tienda con i vostri annunci

Il baule con i libri Support independent publishing: Buy this e-book on Lulu.


Informazioni e agenzie:

MAHALLA international

Romea.cz

European Roma Information Office

Union Romani'

European Roma Rights Center

Naga Rom

Osservazione


Titolo
blog (2)
Europa (7)
Italia (6)
Kumpanija (2)
media (2)
musica e parole (4)

Le fotografie più cliccate


21/11/2024 @ 11:47:55
script eseguito in 62 ms

 

Immagine
 Thomas Hammarberg in visita a Milano per verificare la situazione dei Rom... di Fabrizio



Cerca per parola chiave
 

 
 

Circa 5686 persone collegate


InChat: per non essere solo un numero scrivete /n  e poi il vostro nome/nick

< novembre 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
 
             
Titolo
blog (506)
casa (438)
conflitti (226)
Europa (986)
Italia (1410)
Kumpanija (377)
lavoro (204)
media (491)
musica e parole (445)
Regole (348)
scuola (335)
sport (97)

Catalogati per mese:
Maggio 2005
Giugno 2005
Luglio 2005
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024
Novembre 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
BuongiornoE-mail: giovannidinatale1954@gmail.comOf...
28/12/2021 @ 11:20:35
Di giovannidinatale
Hi we are all time best when it come to Binary Opt...
27/11/2021 @ 12:21:23
Di Clear Hinton
 

Locations of visitors to this page

Contatore precedente 160.457 visite eliminato il 16/08/08 per i dialer di Specialstat

 Home page © Copyright 2003 - 2024 Tutti i diritti riservati.

powered by dBlog CMS ® Open Source