Milano, a Sesto un muro anti-rom. De Corato: Ma qui sinistra tace
Di Fabrizio (del 29/05/2010 @ 11:39:32, in Italia, visitato 3134 volte)
21:49 - CRONACA- 26 MAG 2010
7 giugno al via lavori recinzione decisi da giunta centrosinistra
Milano, 26 mag. (Apcom) - Si accende la polemica politica sul progetto di
costruzione di un muro lungo 500 metri e alto quasi tre con il quale il Comune
di Sesto San Giovanni (Milano) intende cingere una vasta area demaniale dismessa
divenuta da anni luogo di insediamento dei nomadi, con conseguenti, continui,
sgomberi. L'opera, già soprannominata "muro anti-rom" e il cui cantiere partirà
il prossimo 7 giugno, è stata decisa dalla giunta di centrosinistra al governo
del piccolo Comune alle porte del capoluogo lombardo, che per costruirla ha
anche ottenuto un corposo finanziamento ministeriale. Sulla costruzione del muro
in via Luini, al confine con Monza e Cinisello nei pressi della ferrovia e
vicina all'area ex Falck, oggi è intervenuto il vicesindaco e assessore alla
Sicurezza del Comune di Milano Riccardo De Corato che, sottolineando
l'"assordante silenzio della sinistra", ha ricordato come l'Amministrazione
meneghina "lo scorso ottobre fosse stata messa alla berlina solo per aver deciso
di mettere un semplice rilevato di terra come dissuasore della sosta abusiva dei
camper e delle roulotte dei plurirecidivi sinti siciliani di via Cusago".
"Nell'immaginario dei soliti buonisti e benaltristi quel nostro 'non-muro' era
diventato una muraglia, un simbolo addirittura della volontà del Comune di
chiudere le porte all'integrazione" ha proseguito De Corato, evidenziando come
"la decisione del sindaco Oldrini ha avuto il pregio di scoperchiare le
contraddizioni del centrosinistra: capace periodicamente di evocare i fantasmi
inesistenti della discriminazione per certe decisioni prese da Palazzo Marino e
di mettere la testa sotto la sabbia quando sono i sindaci amici ad attuare
analoghi provvedimenti".
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