Rom e Sinti da tutto il mondo

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L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
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L'OROLOGERIA DI MILANO srl viale Monza 6 MILANO

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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Fabrizio (del 06/04/2010 @ 09:50:23, in Kumpanija, visitato 1945 volte)

Da Mundo_Gitano

 Bambina rom nell'accampamento di Itaquaquecetuba. Photograph: Paulo Pepe - The Guardian weekly

Natalia Viana dice che finalmente i Rom sono ascoltati dopo secoli di discriminazione in Brasile - uno dei pochi paesi che hanno avuto un presidente di discendenza rom

31/03/2010 - Elizete de Cardoso dice, "I nostri giorni sono duri. La gente ci sfugge. Hanno paura." E' la moglie del capo dell'accampamento rom di Itaquaquecetuba, alla periferia di san Paolo.

Dentro le tende arancioni, donne con vestiti lunghi e colorati, accovacciate sul pavimento sporco bevono caffè. Mescolati tra loro, stoffe rattoppate, vasellame, stereo e TV. Sono appena tornate dal loro giro giornaliero nel centro città, dove leggono la mano, guadagnando l'equivalente tra i 10e i 12 $ al giorno.

Il campo non ha elettricità ed acqua potabile, anche se le famiglie vivono lì da oltre 20 anni. Non ci sono servizi igienici per i 100 residenti.

Soltanto poche amministrazioni locali in Brasile forniscono terreno per i Rom. In molti posti, come ad Itaquaquecetuba, vivono su di un terreno privato a perenne rischio di sgombero.

Ma stanno per arrivare dei cambiamenti. Nel 2006 il Brasile ha dichiarato il Giorno Nazionale dei Rom. L'anno scorso il ministero della cultura ha stabilito dei premi per iniziative che preservino e disseminino la cultura rom. E' stata pubblicata una guida ai diritti dei Rom. La sua autrice, Mirian Stanescon, avvocata rom da Rio de Janeiro, dice: "E' la prima volta che un governo ascolta i Rom."

Tornate al campo, le ragazze scorazzano. In poche hanno mai frequentato una scuola. Il governo stima che il 90% dei Rom nei campi sia illetterato. Il conciatore Claudinei Pereira ricorda la sua lotta per mandare il figlio più grande a scuola: "Quando dissi che ero uno zingaro, mi risposero che non c'era posto."

Molti Rom parlano la loro lingua nei campi. In pochi hanno un certificato di nascita. I matrimoni combinati a 13-15 anni sono comuni.

Però è cambiato il lavoro. Al posto dei tradizionali carri a cavallo, il mezzo principale sono macchine usate, spesso senza documenti. "Vendiamo e scambiamo automobili, beni riciclati, ed apparecchiature dal Paraguay," dice Euclides Ferreira, il capo del campo.

Il vice segretario per la promozione dei diritti umani, Perly Cipriano, dice che il suo dipartimento sta cercando di persuadere le amministrazioni locali ad aiutare i Rom. Il principale problema, dice, è la mancanza di documentazione autorevole sulla cultura ed i bisogni dei Rom.

Problemi non nuovi per i Rom. I primi ad arrivare in Brasile furono deportati dal Portogallo tra il XVI e il XVIII secolo. Una volta qui, la loro lingua venne proibita, furono perseguitati dai governi locali, e mandati di città in città. Nel 1700 alcune città nello stato di Minas Gerais richiesero di detenere i Rom e sequestrare i loro beni. Altri Rom arrivarono con gli immigrati dall'Europa dell'est nel XX secolo. Ufficialmente vennero banditi, ma molti mentirono sulle loro identità.

Questa storia di discriminazione continua ad avere conseguenze oggi, secondo Yáskara Guelpa, rappresentante rom alla Commissione Nazionale delle Comunità Tradizionali. "C'è un enorme pregiudizio nella sanità e nell'istruzione. Per esempio, se una ragazza zingara va a scuola con la gonna lunga, l'insegnante non capisce e le chiede di portare i pantaloni - e questo è contro la nostra cultura."

Non c'è mai stata una ricerca nazionale sui Rom, anche se il governo dice che il prossimo censimento includerà una categoria rom. Stime indipendenti danno il loro numero tra i 250.000 ed un milione.

In molti casi, l'unica presenza dello stato nei campi è la polizia. Padre Rocha, prete cattolico, ha testimoniato scene di abusi polizieschi. "La polizia non riconosce che per i Rom la tenda è la loro casa e quindi è inviolabile secondo la costituzione. Entrano nel campo con aggressività, colpendo le pentole sul fuoco e gridando alle persone," dice.

"Avrei voluto studiar legge per fermare le estorsioni della polizia. Quando trovano un'auto senza documenti, chiedono [10 $] e gli uomini devono trovare il modo di ottenerli. Una volta, in un campo a Espírito Santo, protestai e venni ammanettato."

Non tutti i Rom brasiliani sono nomadi o poveri. Yáskara Guelpa è una giornalista che vive in un elegante quartiere di San Paolo. Ma, dice, "Non vado in giro a parlarne. Il pregiudizio è ancora troppo forte."

Anche Adriana Sbano si sente obbligata a nascondere la sua ascendenza. "Lavoro in una scuola-bene e me ne sto tranquilla, perché non si sa quale potrebbe essere la reazione. Non posso rischiare di perdere il lavoro," dice.

Jucelho Dantas da Cruz, professore biologo all'Università Statale di Feira de Santana, è uno dei pochi che non ha mai nascosto la sua identità. "Anche se alcuni studenti lo trovano strano, sono un Rom, cuore ed anima. Sarebbe un crimine negare le mie origini."

Il Brasile è uno dei pochi paesi ad aver avuto un presidente di discendenza rom, Juscelino Kubitchek, che fondò la capitale Brasilia nel 1963. Ma non ammise mai le sue origini. Fu lo storico rom Rodrigo Correa Teixeira che trovò i documenti che mostravano come il nonno di Kubitchek fu uno dei primi Rom dall'Europa orientale ad installarsi in Brasile.

Cipriano ritiene che la politica stia lentamente aiutando a cambiare l'attitudine verso i Rom.

Concorda Yáskara Guelpa: "Con tutti i problemi ed errori, dobbiamo ammettere che questo governo ha aperto le porte ai Rom per dire: Esistiamo."

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Di Fabrizio (del 05/04/2010 @ 09:42:51, in media, visitato 2188 volte)

PRODUZIONI, EMITTENTI, RESPONSABILI DI SALE CINEMATOGRAFICHE, ASSOCIAZIONI, italiane o estere, interessate alla distribuzione del documentario ME SEM ROM, possono contattare Ermelinda Coccia all'indirizzo e-mail: ermelinda.coccia@libero.it

ME SEM ROM essendo un lungometraggio autoprodotto necessita della collaborazione di coloro che hanno la possibilità di divulgare ulteriormente il prodotto.

SINOSSI:
Gli ultimi mesi di vita del più grande campo rom d'Europa, raccontati da una bicicletta che trasporta lo spettatore dalla Roma che tutti conoscono a quella rimasta nell'ombra.

AUTORI: Ermelinda Coccia, Davide Falcioni, Andrea Cottini

INFO:
www.casilino900documentario.blogspot.com

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Di Fabrizio (del 04/04/2010 @ 09:04:42, in Kumpanija, visitato 1774 volte)

Da Bulgarian_Roma

A quanti celebrano la Pasqua
NRC vuole augurare a tutti voi una felice Pasqua ed un grande successo nel vostro lavoro, oltre a continuare la nostra cooperazione e collaborazione. Possiate tutti voi avere la benedizione di Dio e pace nelle vostre anime.

Dzi savorende so ajkeren I Patradzi
NRC kamel tumenge Bahtali Partadzi thaj lacho sukceso pe tumari buchi sar vi majlachi koparacija amencar.Savore te aven bahtale devlestar lachimas pe tumaro ilo.

До сите кои го прославуваат Велигден
НРЦ би сакал да ви посака среќни Велигденски празници и голем успех во вашата работа како и продолжување на нашата соработка. Сите да сте благословени и со мир во вашите души.

Nacional Roma Centrum
Done Bozinov 11/5
1300 Kumanovo (MK)
email: info@nationalromacentrum.org
www.nationalromacentrum.org 
Tel./fax: 0038931427558

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Di Fabrizio (del 03/04/2010 @ 09:45:16, in musica e parole, visitato 2740 volte)


venerdì 9 aprile 2010 dalle ore 20.00
in Casa Loca Viale Sarca 183 Milano

La sesta edizione della Grande Festa Balcanica vuole superare tutte le precedenti edizioni e stupirvi ancora di più!

dalle 20 abbondante cena a buffet alla cifra più che popolare di 5 euro (!!)
cucinata dalle esperte mani di Angelina e del suo entourage della Kafana Sevdah Marinkovic

la serata si surriscalda dalle 22 con il Trio Mirkovic e i Muzikanti di Balval sul palco per farvi ballare e cantare tutta la notte!
e per finire la grande jam session alla quale tutti sono invitati a partecipare

se sei già fan della festa sai che non puoi perdertela
se è la prima volta che partecipi...tieniti forte e preparati al meglio!
vi aspettiamo tanti, energetici e colorati

ps. diventa fan della pagina facebook GrandeFestaBalcanica e rimani aggiornato

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Di Fabrizio (del 03/04/2010 @ 09:44:12, in Europa, visitato 2385 volte)

Da Hungarian_Roma

Reuters 29-3-2010 By Marton Dunai

OZD, Ungheria (Reuters) - Lo scenario è classico. L'economia ungherese è in crisi, la sua vista minoranza rom è un facile capro espiatorio ed un partito di estrema destra che protesta contro i "truffatori zingari" ed i "parassiti del welfare" è previsto come il grande vincitore.

Se i sondaggi hanno ragione, il partito nazionalista Jobbik ha la possibilità  di diventare il secondo partito più grande dopo le elezioni dell'11 e 25 aprile, negando al favorito Fidesz di centro-destra la possibilità  di ottenere i due terzi della maggioranza.

"Con la sua retorica ultrapopulista, lo Jobbik potrebbe influenzare le politiche del prossimo governo," ha detto l'analista politico Andras Giro-Szasz. "Lo Jobbik può limitare il mandato popolare del prossimo governo."

I Rom compongono tra il 5 e il 7% della popolazione ungherese e diffamarli si è dimostrata la tattica di maggior successo di Jobbik da quando un crollo economico di oltre il 6% l'anno scorso ha lasciato disoccupato un Ungherese su 10.

Le sue vittorie più grandi sono state in posti come Ozd, nel povero nord-est ungherese, una città  dell'acciaio piombata in tempi bui, dove sono stati sconfitti i Socialisti che lì avevano un seggio da 16 anni.

E' cresciuta la disoccupazione

La disoccupazione a Ozd da anni è oltre il 20%, ed un terzo della popolazione è rom. Jobbik (Movimento Per un'Ungheria Migliore) lì ha quasi battuto il Fidesz nelle elezioni del 2009 per il Parlamento Europeo, e la sua popolarità  da allora è sempre cresciuta.

"Molti di noi sono stufi di come gli Zingari pensano dell'assistenza sociale come modo di vita," dice Andras Kemacs - meccanico, 27 anni di Ozd - "Jobbik mi ha impressionato per la sua apertura su ciò."

Jobbik ha anche capitalizzato il risentimento popolare contro l'elite politica, incluso il Fidesz, che ritiene corrotta.

Ha demonizzato l'Unione Europea ed il Fondo Monetario Internazionale, che insistevano su un doloroso taglio delle spese come condizione di risanamento delle finanze pubbliche ungheresi.

E con un uso attento dei media, usando Internet per raggiungere i giovani - incluso gli studenti delle superiori, ha sorpassato tutti gli altri partiti eccetto il Fidesz.

I sondaggi mostrano che a livello nazionale lo Jobbik è vicino al 20% tra chi ha deciso di votare. Questo lo porta spalla a spalla con i Socialisti al governo, mentre il Fidesz ha circa il 60% delle proiezioni di voto.

Questi successi, monopolizzando il voto di destra e rubandone a sinistra, ha eroso le possibilità  del Fidesz di ottenere la maggioranza dei due terzi che sarebbe quella piattaforma di una vasta riforma auspicata dagli economisti.

L'Ungheria per anni ha lottato per migliorare il suo gonfiato settore governativo ed assestare la spesa pubblica. I tagli alla spesa hanno posto il deficit sotto controllo, ma la maggior parte delle riforme strutturali di settore ritardano.

La riforma chiave richiedente una maggioranza dei due terzi è la razionalizzazione dei 3.200 governi locali, da cui dipendono scuole ed ospedali e sono i maggiori percettori del budget statali.

Fidesz potrebbe anche provare una riforma del finanziamento al partito notoriamente corrotto.

Decadimento e disperazione

Ad Ozd, i problemi che assalgono l'Ungheria, e specialmente i Rom, sono terribilmente evidenti.

Dopo il 1989 il collasso del comunismo ha portato alla chiusura delle acciaierie di Ozd, la principale fonte di lavoro, rigettando fuori dal mondo del lavoro 14.000 persone. I Rom, manodopera non specializzata, sono stati i primi ad essere tagliati fuori, la maggior parte non ha più lavorato da 20 anni.

Decadimento e disperazione nei villaggi del circondario ha portato migliaia di persone a Ozd. Oggi, un terzo dei 39.000 residenti sono Rom, dice Lajos Berki, leader del Consiglio Comunitario Zingaro.

"Circa 1.000 di noi hanno più o meno un lavoro regolare," dice Berki. "Il resto vive con il welfare. Ci sono problemi, inutile negarlo. Qualche migliaio di Zingari ha causato problemi reali."

La baraccopoli rom ai margini di Ozd, conosciuta come Hetes, ferve di attività , ma nessun lavoro salariato. I ragazzi giocano a calcio fuori da case in rovina, mentre gli adulti tagliano legna raccolta illegalmente o vagano senza scopo.

"Non sono fissato col welfare," dice Gyula Budai, in piedi accanto all'unico rubinetto funzionante che si dividono 500 Rom.

"Portateci via, dateci lavoro, e vedrete chi vuole lavorare e chi no."

Tensione prolungata

Il candidato di Ozd per il Fidesz, Gabor Riz, riconosce in un'intervista i problemi, ma rifiuta di chiamarli "questione Rom".

"Non c'è ragione di temere un conflitto etnico Rom-Ungheresi," dice. "Ma potrebbero esserci tensioni prolungate tra percettori di reddito e beneficiari di welfare."

Però, il membro socialista di Ozd del parlamento, Istvan Toth, dice che i politici hanno evitato la questione.

"Abbiamo percepito i problemi, ma pretendendo che potessero sparire se non e parlavamo," dice alla Reuters. "Abbiamo solo cercato di dividere (i Rom) lungo linee di partito, ed ora d'improvviso scopriamo che... Jobbik ha giocato la carta Zingara."

Il candidato Jobbik di Ozd, Andras Kisgergely, non ha avuto problemi nel riempire il più grande teatro della regione durante il suo rally.

"Per 500 anni, gli Zingari non sono stati capaci di adottare le norme culturali per vivere in pace con la maggioranza," ha detto al pubblico.

"Nove criminali su 10 sono Zingari... Dobbiamo porvi un fine. Dobbiamo aumentare la sicurezza pubblica, e creare lavoro. Farli lavorare. Dobbiamo legare il benessere al lavoro della comunità ."

Gli 800 spettatori nella sala applaudivano entusiasti ad ogni punto.

Peter Borbas, 40 anni - impiegato in ufficio, era uno di loro.

"Infine, dobbiamo parlare del crimine zingaro," dice. "La gente ne avuto abbastanza. Nessun metodo è troppo radicale per finirla col crimine zingaro."

(Editing by Krisztina Than and Kevin Liffey)

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Di Fabrizio (del 03/04/2010 @ 09:35:21, in Regole, visitato 2178 volte)

Ricevo da Tommaso Vitale

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA
ASGI (ASSOCIAZIONE PER GLI STUDI GIURIDICI SULL’IMMIGRAZIONE)
RAPPRESENTANZA A MILANO DELLA COMMISSIONE EUROPEA

CONVEGNO INTERNAZIONALE
LA CONDIZIONE GIURIDICA DI ROM E SINTI IN ITALIA
MILANO 16-18 GIUGNO 2010

Università degli Studi di Milano-Bicocca
Aula Magna
Edificio U6, Piazza dell'Ateneo nuovo, 1 - Milano

La situazione delle persone che in Italia si riconoscono, dal punto di vista linguistico o culturale, come rom o sinti appare precaria sotto molti punti di vista.

La loro condizione giuridica è assai eterogenea (cittadini italiani, cittadini di altri Stati membri dell’Unione europea, cittadini di Paesi extracomunitari, rifugiati, apolidi) e le loro pratiche ed esperienze di vita sono molto varie.

Ai gruppi rom e sinti di antico radicamento in Italia si sono affiancati gruppi giunti in differenti momenti dall’Europa centro-orientale, spesso a seguito discriminazioni, persecuzioni, apolidia sopravvenuta, espulsioni di fatto, creando un insieme altamente variegato quanto a retroterra sociale, pratiche di mobilità territoriale, inserimento economico e sociale.

Il confronto con i gruppi zigani e con la loro storia di ricorrente discriminazione, di fatto o di diritto, costituisce una sfida per l’ordinamento giuridico italiano, che secondo le norme costituzionali, comunitarie ed internazionali in vigore deve prevedere apposite misure di tutela e deve promuovere in modo attivo politiche e azioni di inserimento sociale e di non discriminazione di tale popolazione.

L’obiettivo del convegno è, quindi, duplice: formativo, sugli strumenti di protezione e tutela dei diritti dei rom e dei sinti, ma anche di riflessione e proposta sui problemi e modelli di una legge di tutela e promozione delle minoranze rom e sinta.

Promotori:
Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione (ASGI)
Dipartimento giuridico delle istituzioni nazionali ed europee dell’Università degli studi di Milano-Bicocca
Dipartimento dei sistemi giuridici ed economici dell’Università degli studi di Milano-Bicocca
Dipartimento di sociologia e ricerca sociale dell’Università degli studi di Milano-Bicocca
Rappresentanza a Milano della Commissione Europea

Principali destinatari
Avvocati, magistrati, rappresentanti di associazioni italiane e straniere, dirigenti della pubblica amministrazione, assistenti sociali, operatori sociali, assessori e consiglieri, insegnanti, studiosi italiani ed esteri.

Campagna Dosta
Durante il convegno verrà presentata e promossa la campagna internazionale del Consiglio d’Europa Dosta! (“Basta” in romanes e in varie lingue slave) per promuovere la conoscenza di rom e sinti e dire “basta” alle discriminazioni nei loro confronti.

Iscrizioni
L’iscrizione al convegno è gratuita per tutti i partecipanti. Per ragioni organizzative l’iscrizione è obbligatoria e deve essere effettuata on line presso il sito www.asgi.it a partire dal 7 aprile fino al 7 giugno 2010.

Informazioni
Per ogni informazione ci si può rivolgere all’indirizzo: condizionegiuridica.rom@unimib.it
Sul sito www.asgi.it sarà aperta una apposita sezione recante documenti utili per il convegno.

Per raggiungere la sede del convegno:
Pernottamento
Sul sito www.asgi.it, nella sezione relativa al convegno sono indicati alberghi e residenze universitarie convenzionate per il convegno che possono essere contattate direttamente, segnalando la partecipazione al convegno.

Crediti formativi
La partecipazione intera degli iscritti ad ogni giornata del Convegno sarà accreditata ai fini della formazione professionale degli avvocati (8 crediti per giornata) e degli assistenti sociali. E' stato chiesto l'accreditamento del convegno all'Ordine degli assistenti sociali - Consiglio regionale della Lombardia ai fini della formazione continua degli assistenti sociali e degli assistenti sociali specialisti.

Gli studenti della Facoltà di Giurisprudenza iscritti al convegno potranno ottenere i crediti alle condizioni previste dal regolamento della Facoltà.

Ai fini dell’attribuzione di crediti formativi sia da parte degli ordini professionali, sia da parte dell’università è necessario che gli iscritti si presentino ogni giorno alle ore 8,30. Si raccomanda la massima puntualità.

La realizzazione del convegno è resa possibile dal generoso contributo di:
Centro di Eccellenza Jean Monnet dell'Università degli Studi di Milano
Comitato Pari Opportunità dell’Università di Milano-Bicocca
Council of Europe
Fondazione Cariplo
Fondazione UnIdea
ODIHR (Office for Democratic Institutions and Human Rights - OSCE) Roma Contact Point
Open Society Justice Initiative
Rettorato dell’Università degli Studi di Milano–Bicocca
UNAR

Comitato scientifico organizzatore
Paolo Bonetti, Dipartimento giuridico delle istituzioni nazionali ed europee dell’Università degli studi di Milano-Bicocca, ASGI
Alessandro Simoni, Dipartimento di diritto comparato e penale, Università degli studi di Firenze
Tommaso Vitale, Dipartimento di Sociologia e ricerca sociale dell’Università degli studi di Milano-Bicocca

(per scaricare il programma completo formato.pdf)

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Di Fabrizio (del 02/04/2010 @ 20:03:33, in musica e parole, visitato 1894 volte)


Giovedì 8 aprile - h. 20.30
Teatro Carcano, corso di Porta Romana MILANO

IL PRIMO MARZO® degli immigrati continua tutti i giorni

Promotori della serata: Dario Fo e Franca Rame

Ospiti della serata:
Pap Khouma, scrittore senegalese
Ahmed Ba, attore, musicista senegalese
Rufin Doh, attore e musicista ivoriano
Dijana Pavlovic, attrice serba, con i Muzikanti
Mavis, ballerina cubana e Juan Romero, percussionista

Offerta a partire da € 10,00
L'incasso della serata è destinato a sostenere il Movimento immigrati PRIMOMARZO®
Per informazioni: primomarzoitalia@gmail.com Tel. 327-59.41.988

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Di Fabrizio (del 02/04/2010 @ 09:48:43, in media, visitato 1644 volte)

Da Roma_Daily_News

Cari colleghi,

The European Library ha lanciato questo mese una nuova esposizione chiamata "A Roma Journey".

Fornisce emozionanti contenuti sul ricco patrimonio culturale dei Rom in Europa; potete vedere una collezione unica di libri di testo, rari manoscritti, fotografie, dipinti, registrazioni e video dal mondo dei Rom. Rarità includono il primo dizionario nelle lingue romanes-serba-tedesca, edito in un campo di concentramento durante la II guerra mondiale, racconti e canzoni tradizionali, e lettere che esplorano le esperienze di una famiglia rom in Scandinavia.

L'esposizione "A Roma Journey" è stata composta dal Dipartimento per la Digitalizzazione della Libreria Nazionale di Serbia, con l'aiuto di The European Library. Gran parte degli attuali contenuti è stata fornita dal nostro curatore ed esperto sul campo: Dragoljub Acković. La collezione "Europe's Memorabilia" proviene dalle Librerie Nazionali di Danimarca, Moldavia e Georgia e dal Phonogrammarchiv dell'Accademia Austriaca delle Scienze.

[...]

Molte grazie per la vostra collaborazione [nel diffondere questa notizia]

I migliori saluti

Aubéry Escande
Communication and Editorial manager
The European Library
Phone: +31 (0)703 140 824
Email: aubery.escande@kb.nl
Skype: aubery.escande

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Di Fabrizio (del 02/04/2010 @ 09:16:18, in media, visitato 2743 volte)

Segnalazione di Paolo Teruzzi

CE.A.S. CENTRO AMBROSIANO DI SOLIDARIETA'ONLUS venerdì 9 aprile 2010 dalle 18.30 alle 20.00
Via Marotta 8 - Milano

Io, la mia famiglia Rom e Woody Allen REGIA: LAURA HALILOVIC
ANNO: 2009
DOCUMENTARIO - DURATA 50'
PRODUZIONE: ZENIT ARTE AUDIOVISIVE in collaborazione con RAI TRE, ARIA VIVA

"Io, la mia famiglia Rom e Woody Allen" E' la storia di una ragazza Rom che abita con i suoi in un quartiere popolare alla periferia di Torino.
Il racconto in prima persona esplora i cambiamenti e le difficoltà  della nuova vita stanziale, le relazioni con i parenti che ancora vivono nomadi, i contrasti e le incomprensioni che fin da bambina la accompagnano nelle relazioni con gli altri, i Gagé.

Attraverso i ricordi dei suoi familiari, tra cui l'anziana nonna che ancora vive in un campo, le fotografie e i filmati del padre che ha documentato negli anni la vita quotidiana della piccola comunità, scopriamo una realtà  sconosciuta che fino ad oggi abbiamo voluto conoscere solo attraverso gli stereotipi e i luoghi comuni. Ma il documentario non è soltanto la storia di una famiglia, di fatto chi parla è una ragazza di oggi che cresce inseguendo i propri sogni di adolescente, combattendo contro i pregiudizi e le tradizioni di una cultura difficile da accettare.
E' l'opera prima dell'emergente regista LAURA HALILOVIC

LA REGISTA LAURA HALILOVIC SARA' PRESENTE IN SALA

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Di Fabrizio (del 01/04/2010 @ 09:51:50, in Kumpanija, visitato 1681 volte)

Ricevo e inoltro (e vi invito a inoltrare), perché non ne vada perso il ricordo. Annamaria

Ieri mattina è morto Natale, un violinista rumeno che era stato in Italia alcuni mesi nel 2002. Forse molti di voi non hanno fatto in tempo a conoscerlo, ma chi ha avuto il modo di interagirci si ricorderà del suo sorriso sdentato, dei suoi occhiali mezzi rotti (che però gli davano un certo tono), della sua giacca rattoppata dalle cui tasche uscivano penne, foglietti con calcoli matematici e peperoncini enormi, e delle bacchette con le quali insegnava il violino a un'allieva argentina che lo aveva conosciuto al Fioravanti, dove viveva prima di trasferirsi allo Scalo di Via Casarini.

Dan Pagaie dice sempre che in Romania i musicisti dicono tutti di avere la testa migliore del braccio. Natale era l'unico che diceva: "Meno male che ho il braccio, ché la testa non è buona".

Il giorno prima di tornare in Romania (all'epoca Natale era clandestino e la polizia di Bologna lo aveva preso di mira impedendogli di suonare per strada) ha registrato l'album coi Romeno Fantastic all'Ivan Illich, di Bologna, in via Erbosa. Mi sembra una vita fa. Volevo condividere con voi il ricordo di Natale che, nonostante la sua morte, non riesce a non mettermi allegria. E.

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