Richiediamo chiarezza. Di Rom si parla poco e male, anche quando il tema delle notizie non è "apertamente" razzista o pietista, le notizie sono piene di errori sui nomi e sulle località
A più di otto anni dai fatti, è arrivata per il sindaco Flavio Tosi la
condanna definitiva a due mesi di carcere per propaganda di idee razziste contro
gli zingari. Non c'è più alcun appiglio giuridico neanche per gli altri cinque
leghisti finiti sotto processo nel 2004: l'onorevole Matteo Bragantini, il vice
presidente della Provincia Luca Coletto, il consigliere comunale e sorella del
sindaco Barbara Tosi, l'assessore comunale Enrico Corsi e l'iscritto
Maurizio Filippi da ieri hanno sul groppone una condanna definitiva per lo
stesso reato del primo cittadino. In realtà, gli imputati non dovranno scontare
neanche un giorno di carcere perché la pena è stata sospesa così come la pena
accessoria che prevedeva l'interdizione a partecipare a campagne elettorali per
tre anni.
Sono soddisfatte le parti civili, i sette sinti e l'Opera nazionali dei
nomadi, assistiti dal professore Lorenzo Picotti e gli avvocati Federica Panizzo,
Paola Malavolta ed Enrico Varali. Già nell'agosto di 2 anni fa, le parti offese
avevano incassato un risarcimento danni di 50mila euro, pagati dagli esponenti
del Carroccio. Alla luce di questa sentenza, non dovranno restituire neanche un
euro a Tosi e agli altri imputati.
Di più: tutti gli esponenti del Carroccio dovranno pagare le spese legali dei
difensori di parte civile. Ora bisognerà attendere alcune settimane per
conoscere le motivazioni della sentenza della corte di Cassazione che ha
confermato la condanna già inflitta da tre diversi organi giudicanti: prima il
tribunale di Verona nel dicembre 2004 per incitamento e propaganda di idee
razziste, poi la corte d'appello di Venezia in due diverse sentenze. La prima fu
decisa il 30 gennaio 2007 ma fu poi annullata con rinvio dalla Cassazione il 13
dicembre di quello stesso anno.
Il 20 ottobre del 2008, però, sempre i giudici di secondo grado confermarono
la condanna a due mesi solo per propaganda di idee razziste. Contro questa
decisione i difensori di Tosi e degli altri 5 imputati, gli avvocati Paolo
Tebaldi e Giovanni Maccagnani e il professore Piero Longo di Padova,
presentarono ricorso in Cassazione. E la Corte di ultima istanza, ha deciso ieri
sera con una sentenza di condanna che mette una pietra tombale su questo
processo, durato quasi cinque anni.
L'INCHIESTA. Il sindaco e gli altri cinque leghisti finirono sotto inchiesta
nel 2001 per aver avviato una campagna politica contro gli accampamenti abusivi
di zingari sul territorio del nostro Comune. A parere dei giudici nei vari gradi
di appello, però, quella campagna aveva tutte le caratteristiche per essere
fondata su ideali razzisti. I leghisti, in pratica, non si sono limitati a
chiedere la chiusura dei campi abusivi dei sinti tra la città e dintorni ma
hanno chiesto l'allontanamento indiscriminato di tutti gli zingari. E lo avevano
fatto con una massiccia campagna politica, disseminando non solo la città ma
anche la provincia di manifesti e volantini oltre a numerose dichiarazioni dello
stesso sindaco rilasciate ai giornali e mai smentite.
Tra gli slogan di quei poster, c'era quello di «mandare via gli zingari»,
«sgombero immediato dei campi dei nomadi». Tosi poi aveva dichiarato il 16
settembre che gli zingari «...mandano i figli a rubare... qui non ci devono
stare perché non si integrano...». I difensori, però, non hanno mai avuto dubbi
sulle liceità delle dichiarazioni di Tosi: «Manifesti e dichiarazioni andavano
valutate insieme alla petizione che era stata dichiarata legittima dai giudici
d'appello. Non capisco perché i giudici della Cassazione non hanno valutato
congiuntamente questi due elementi» ha dichiarato ieri sera l'avvocato Paolo
Tebaldi.
IL NODO DEL PROCESSO. I giudici di appello il 30 gennaio 2007 avevano
confermato solo in parte la condanna a sei mesi inflitta in primo grado,
riducendo la pena a due mesi. L'accusa d'incitamento all'odio razziale era
sparita dalla sentenza d'appello ed era rimasta solo la propaganda d'idee
discriminatorie.
La petizione con la richiesta di chiudere i campi abusivi dei Sinti da
inviare all'amministrazione comunale, quindi, era leggittima mentre non lo era
stata la propaganda politica. E la corte di Cassazione aveva notato nella sua
sentenza di rinvio un'incongruenza da sanare. Una questione subito risolta dalla
corte d'appello il 20 ottobre scorso. «La petizione era uno strumento legittimo»
ha spiegato il professore Lorenzo Picotti che tutela i sinti, «mentre nel mirino
dei giudici è finita la campagna politica che aveva un chiaro stampo razzista».
Dalla Russia la banda Romani Kolpakov Trio col Tour Estivo Europeo di
Madonna
la qualità del video è piuttosto scarsa, se non si vede bene,
QUI
l'originale
Cari amici! Te yaven bahtale!
Mio zio e io, il Trio Kolpakov,
abbiamo avuto il grande onore di un'opportunità unica di visitare molte
città nel mondo, come parte del Tour di Madonna (in calce le date e la lista
delle città)
Vorremmo usare questa opportunità per visitare le organizzazioni romanì
durante il tour e incontrare quanti di voi vivono in queste città, nella
speranza di lavorare assieme a progetti congiunti - quindi non solo gli
spettacoli nelle vostre città, ma anche qualche progetto con le vostre comunità.
Vorremmo scoprire come vivono i Rom nella vostra comunità e cosa si può fare.
Di Sucar Drom (del 11/07/2009 @ 09:27:07, in blog, visitato 1420 volte)
Nel deserto dei valori non c'è pietà - parte 3
Allora chiedo: perché la sinistra, quando stava al governo e aveva possibilità
di influire sulla tv e la scuola, non ha mai spiegato queste cose? Perché da
anni l’immigrato diventa immagine mediatici solo quando delinque o arriva c...
Arci, attendiamo le risposte
Sono profondamente contrariato per le modalità con cui la federazione Rom Sinti
Insieme è stata esclusa dal Meeting Antirazzista di Cecina. E che sia chiaro,
quanto uscirà da questo meeting dovrà rendere conto a più di 50.000 Sinti
italiani, perché certe idee che ...
L'Italia che vuole morire
Aveva dichiarato il Ministro Maroni: «Per contrastare l'immigrazione clandestina
non bisogna essere buonisti ma cattivi, determinati, per affermare il rigore
della legge». E ciò si ...
Presidente non firmi
Amnesty International invita il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a
non controfirmare il ddl sicurezza appena approvato, che secondo
l'organizzazione ''minaccia i diritti umani''...
Ancora accuse per la civile Italia
L'ilo, organizzazione internazionale per il lavoro, chiama il governo italiano
per una audizione nella quale dovrà rispondere sulle condizioni dei lavoratori
stranieri. E così siamo a due, non bastavano le critiche del commissario europeo
per i diritti umani, ades...
Acquasantissima, Piero Pelù porta in tour le musiche sinte e rom
Piero Pelù presenta “Acquasantissima” un progetto assolutamente originale e
unico nel panorama musicale italiano che lo vedrà protagonista sul palco, a
partire dall’11 giugno, insieme al quintetto Acquaragia Drom, gruppo che suona
musica sinta e rom...
Benevento, sgomberateli perchè stendono il bucato
Da circa un mese, come ogni anno, sono innumerevoli le notizie che arrivano su
sgomberi di famiglie italiane che svolgono attività lavorative itineranti, come
quella di giostrai, arrotini o calderai. Naturalmente queste famiglie
appartengono alle minoranze sinte e rom...
Bernie Ecclestone è un ammiratore di Hitler
Tecnicamente è l’ultima, pericolosissima frontiera del revisionismo storico.
Tecnicamente è apologia di reato, e mediaticamente è puro suicidio. Ultimo
grande e inviolabile tabù ereditato dal Novecento, il giudizio sul nazismo è lo
spartiacque sociale e intellettuale tra b...
Il leghista Matteo Salvini si è dimesso
Il leghista Matteo Salvini si è dimesso da deputato. Lo si apprende in ambienti
parlamentari. L'esponente del Carroccio, che è eletto anche al Parlamento
europeo, è stato oggi al centro di un'aspra polemica dopo la diffusione di un
video nel quale, duran...
Ischia, Step1 sfiora la vittoria con una storia sui Rom
Secondo posto per Step1 nella sezione “blog” del “XXX premio internazionale
Ischia di giornalismo”. La giuria dei lettori, attraverso un sondaggio online,
ha scelto tra dieci esperienze italiane di informazione online collocando il
nostro magazine immediatamente dopo il blog “Voglio ...
Achille Serra, il Tar dimostra l’iniquità delle norme per i Rom e i Sinti
''Sottoporre i nomadi a un regime di ispezione continua e indiscriminata è cosa
ben diversa dal combattere la criminalita' - che indubbiamente si annida in
alcuni dei loro campi - con strategie lecite e democratiche. E il Tar non ha
potuto ignorare questa differenza, la...
Venezia, arriva il secondo no alla sospensiva
Il Consiglio di Stato non ha accolto la sospensiva per la costruzione del
Villaggio Sinti a Favaro Veneto, come deciso dal Comune di Venezia. Lo ha reso
noto il presidente del consiglio comunale veneziano Renato Boraso (Fi-Pdl), per
il quale della...
Reggio Emila, un'insegnante dei Sinti è stata nominata Vice Sindaco
Nel corso della prima seduta del Consiglio comunale, ieri in Sala del Tricolore,
il sindaco Graziano Delrio, dopo avere prestato giuramento sulla Costituzione –
“Giuro di osservare lealmente la Costituzio...
Roma, ergastolo a Mailat per l'omicidio di Giovanna Reggiani
Ergastolo e sei mesi di isolamento diurno. È questa la condanna emessa dalla
prima corte d'0assise d'appello di Roma nei confronti di Romulus Nicolae Mailat,
il romeno accusato per l'omicidio di Giovanna Reggiani...
Roma, tre bambini sottratti con violenza dalle loro famiglie
Sono stati sottratti tre minori a famiglie Rom che abitano nel “campo nomadi” di
Castel Romano (in foto le “baracche” costruite dal Comune di Roma). L’ordine
sarebbe stato dato dal Tribuna...
Cecina, un Meeting Antirazzista che esclude
Niente paura è il titolo scelto per la XV edizione del Meeting Internazionale
Antirazzista di Cecina. Un titolo appropriato, secondo l'assessore regionale
alle politiche sociali Gianni Salvadori, «perchè non possiamo pensare, come sta
facendo il governo, di affrontare il fen...
Venezia, Caritas: sull'immigrazione i cattolici ritrovino la coerenza
Il Senato ha approvato, in via definitiva, il “pacchetto sicurezza” e questo
dovrebbe farci sentire più al sicuro visto che nel testo licenziato dal
Parlamento abbiamo un po’ di tutto: dall’inasprimento del 41 bis (carcere più
duro per i condannati per reati di mafia), al registro per i s...
Ddl sicurezza, temo che l'Italia non sarebbe più il mio Paese con questa nuova
legge
Illustre Presidente, da cittadina della Repubblica italiana nata dalla
Resistenza, da studiosa dei meccanismi del razzismo, da antropologa impegnata in
difesa dei diritti dei migranti e delle minoranze, faccio appello
rispettosamente al Suo ruolo di garante della Costituzione, per chiederLe ...
Mao Valpiana: caro Presidente non firmi il ddl sulla "sicurezza"
Caro Presidente Napolitano, sono un cittadino italiano, giornalista, segretario
del Movimento Nonviolento (la storica associazione fondata nel 1961 da Aldo
Capitini, filosofo “persuaso” della nonviolenza). Le scrivo a proposito del
cosiddetto “pacchetto...
G8, una ingannevole luna di miele
Dopo il g8 la batteria massmediatica dell'Occidente, aiutandosi con tanti
articoli di "colore" si prodiga a stendere un'atmosfera di luna di miele su un
Berlusconi che esce quasi da titano da un appuntamento pericoloso e preceduto da
funesti presagi, un ...
Meeting Antirazzista, io non ci sarò!
Non aver paura, non aver paura… questo mi viene in mente, quando penso al
Meeting di Cecina. Non è solo il titolo del meeting, ma è anche il concetto che
l’Arci dovrebbe avere in testa quando si confronta con i leader sinti...
Quest'anno il 2 agosto diverrà il Giorno Internazionale del Ricordo delle
Vittime Rom del Porraimos (Olocausto). Il
2 agosto 1944 oltre 3.000 Rom e Sinti ad Auschwitz-Birkenau furono gasati e
poi cremati.
Questo giorno di azione è stato suggerito dal Congresso Nazionale Rom e
dall'Unione Internazionale Rom, da un'udienza del Forum Rom e Viaggianti Europei
nel Consiglio d'Europa, tenutasi a Strasburgo il 29 giugno 2009. E' stata
adottata da tutti i partecipanti all'iniziativa "Assieme contro l'Antiziganismo
in Europa", che suggeriscono il 2 agosto alle ore 12.00 di scendere per cinque
minuti nelle strade, ovunque in Europa, e farsi vedere con una candela accesa
pregando per i morti.
SIATE VISIBILI!
Quest'anno il Giorno del Ricordo sarà dedicato ai bambini Rom e Sinti che
hanno subito abusi o sono stati uccisi in Europa.
Mi è stata consegnata anche la versione in romanes (qui di
seguito), gli ho dato un'occhiata, in alcuni punti mi suona strana e non mi sento di garantire sulla traduzione
Internacijonalno Djes le Murdarde Romenge ando Pharraimos (Holocaust)
Kado bersh po 2.to Augusto avela o Internacijonalno Djes le Murdarde Romenge
ando Pharraimos (Holocaust). O Dujto Augusto sas o djes ando 1944 bersh kaj maj
but sar 3.000 Rom thaj Sintura sas murdarde ando Ausschwitz-Birkenau, kothe von
sas bishade ando Gaso thaj pala kodo pabarde. Kerde ande amare manush Pharra.
Kado djes pe Akcija sas akardo kathar o Roma National Congress thaj e
Intrenational Romani Union, pe jekh hearingo kaj akardas o European Roma and
Travellers Forum, ando Konzilo la Europako ando Strasurgo po 29. Juni 2009. Sa e
participantura pende mishto pe kadi Akcija. E paritcipantura po kidipe “Khetane
kontra/mamuj o Antiziganismo ande Europa” dine suggestija
Po Dujto August kal 12:00 chasura
Te djal pe avri pe Droma pe 5 minuti, te sikadjuvas, te mangas amen anda e Mule,
te aven Jerthe, te pabaras lenge jekh momeli po drom,
TE SIKAVAS AMEN, KE KATHE SAM !
Kado bersh o djes, Djes le Murdarde Romenge ando Pharraimos avela spezialno le
Romane chavorenge kaj keren lenge bislashimo thaj mudaren len ando Europa.
Di Fabrizio (del 10/07/2009 @ 09:12:28, in casa, visitato 1336 volte)
Segnalazione di Betti dalla Provincia Pavese (pagina 14 -
cronaca) Se ne è parlato
QUI
La proposta della facoltà di Ingegneria-architettura
PAVIA. [...] Trenta studenti della facoltà di ingegneria edile architettura,
esperti di progettazione urbanistico-sociale sotto la guida del sociologo Andrea
Membretti, hanno studiato gli insediamenti di sinti nella nostra città e cercato
soluzioni abitative che vadano oltre l'idea del campo nomadi isolato e precario,
spesso culla di marginalità.
Stasera sarà presentato alla città e alle comunità sinte il lavoro svolto e
poi ci sarà modo di fare festa con musica e balli. All'ingresso saranno raccolte
offerte che le comunità sinte di Pavia invieranno ai terremotati abruzzesi e
ci sarà un servizio bar.
Il progetto è stato portato avanti dal dipartimento diretto da Angelo
Bugatti, settore servizi sociali del comune di Pavia, consiglio territoriale per
l'immigrazione della prefettura, associazione sinti italiani di Pavia e
cooperativa L'architettura delle convivenze. Cosa è emerso? "A Pavia risiedono
attualmente 135 nuclei familiari, per un totale di 395 persone appartenenti alla
popolazione Sinta che vivono in tre comunità differenti: piazzale Europa lato
fiume, Piazzale Europa ex piscina e via Bramante. Ci sono 150 minori, 100 dei
quali inseriti nelle strutture scolastiche fino alla scuola secondaria",
racconta Membretti. I sinti residenti sono cresciuti fino al 2006, quando hanno
raggiunto il picco di 750, mentre negli ultimi due anni si vede una inversione
di tendenza.
Ma se formalmente sono organizzati in nuclei familiari di piccole dimensioni
(da 1 a 3 individui), nei fatti prevalgono famiglie allargate di 10-15 persone,
a loro volta aggregate in clan che arrivano a comprendere fino a 150 soggetti.
I nuclei familiari ristretti sono poi spesso di tipo informale, ovvero non
registrati come tali all'anagrafe. "I rapporti di parentela e le gerarchie
informali sono fattori da considerare in fase di progettazione dei nuovi
insediamenti per evitare conflittualità e favorire la cooperazione sociale"
scrivono nella relazione finale, senza dimenticare le funzioni di controllo di
questa organizzazione. Gli studenti, ascoltando i diretti interessati e
studiando le soluzioni già realizzate con i famosi fondi europei dedicati che
l'Italia ancora non sfrutta, hanno formulato possibili soluzioni abitative per i
sinti pavesi in vista della loro ricollocazione.
Quale potrebbe essere la soluzione? "Un villaggio auto-costruito di piccole
unità abitative in legno con spazi comuni, oppure un nuovo quartiere centrato su
edilizia comunitaria (housing sociale e co-housing) in muratura e su moduli
abitativi transitori. Entrambe le soluzioni dovrebbero essere aperte ai pavesi
Per evitare altri isolamenti" conclude Membretti.
DOMENICA 12 LUGLIO 2009 ecco la data che dovete segnarvi!
III edizione della GRANDE FESTA BALKANICA
dalle 18 alle 24
alla CASA delle CULTURE del MONDO via Natta 11 - MM Lampugnano
ingresso dal cancello del liceo a destra attraversando il parco
per chi ancora è rimasto in città e chi invece pensava al weekend fuori porta
per chi ama il buon cibo e ancor più la buona muzica
per sfuggire al trito happy hour milanese
per difendere uno spazio della Provincia (...) che promuove l'incontro tra
diverse culture
per condividere e partecipare a un evento che nasce "dal basso"
voluto creato promosso e organizzato da noi, con voi
prepareremo per voi un abbondante aperitivo balkanico a base di cevapcici,
pljeskavice e altre specialità, innaffiato da fiumi di birra gelata e per i più
coraggiosi grappa di prugne, sljivovica
seguiranno i concerti TRIO MIRKOVIC & MUZIKANTI di BALVAL e naturalmente JAM SESSION finale
portate gli strumenti! preparatevi a ballare!
spargete la voce, portate gli amici, i parenti, gli animali domestici
ingresso libero, non c'è bisogno di prenotare
vi aspettiamo numerosi
Di Fabrizio (del 09/07/2009 @ 09:26:58, in Italia, visitato 1580 volte)
6-7-2009 by Guido Martinotti
Che cosa è al fondo questa ideologia? É, dice Karl Mannheim, “una bugia di
secondo grado”: dunque non una menzogna diretta (che è una cosciente
manipolazione della realtà) ma una sorta di menzogna inconscia, un adattamento
della realtà ai propri interessi o a una data visione del mondo, in genere
quella dei potenti. Sostenere che l’insicurezza (cioè lo stato in cui esiste un
sensibile rischio di essere vittima di un atto violento o criminale) è in
aumento, è un’affermazione ideologica. Tanto che chi la sostiene ha dovuto
inventarsi l’idea-cetriolo (Gadda) della “insicurezza percepita” e cioè le città
sono più sicure, ma i cittadini si sentono più insicuri. Bella forza! Sono 20
anni a dir poco che la macchina di chi sta oggi al potere ha strillato che i
pericoli urbani aumentano e poi ti stupisci che le persone, soprattutto le fasce
più deboli, i poveri, le persone sole soprattutto se anziane, si sentono più
insicure? Vi ricordate Charlot e The Kid? Il ragazzino andava avanti e spaccava
i vetri con la fionda e poi arrivava Charlie Chaplin a vendere i vetri. Più o
meno la stessa cosa, solo che i vetri che vengono venduti oggi sono spesso solo
dei fogli di plastica che tolgono la luce e non riparano alcunché. Sia detto,
per onestà e completezza, che anche le classi dominate hanno loro visioni del
mondo accomodanti (”siamo tutti eguali”) ma queste si chiamano tecnicamente
“utopie” e hanno almeno la funzione di promuovere le speranze invece di quella
di fomentare le paure.
L’ideologia dominante oggi, in una società interamente controllata dai
meccanismi di consenso, è l’ipocrisia. Non è importante ciò che è, ma ciò che vi
facciamo credere. L’economia va male, ma chi lo dice è un traditore, il
Governatore della Banca d’Italia diventa un nemico, l’ISTAT un istituto di
disfattisti, l’UE, che ha i suoi parametri. uno straniero ostile e la stampa
internazionale, inutile dirlo, una cospirazione comunista. Si dice, occorre
ottimismo: sì, va bene, ma l’ottimismo non deve essere paranoico. Va bene il
pep talk degli spogliatoi, ma ha un senso solo se prima la squadra ha
comperato i giocatori giusti ed è bene allenata, altrimenti c’è solo da ridere
(o da piangere). Se l’obiettivo non è più vincere la partita, ma far credere che
si vincerà la partita, siamo in una condizione psicologica anormale, malata.
Mussolini si rifiutò di attivare il razionamento per non turbare il consenso
degli italiani, un anno dopo tutti gli altri paesi belligeranti, alleati o meno.
Il risultato fu quella catastrofe della borsa nera che tutti gli italiani dalla
mia età in su hanno conosciuto. Un processo descritto magistralmente in De
Profundis di Satta. Ancora nel bene addentro al conflitto Mussolini
importunava petulantemente l’alleato tedesco per avere acciaio, cemento e altro
(con domande ridicole: una avrebbe richiesto l’invio di 1700 treni) e ai
tedeschi che gli obiettavano che stava gettando migliaia di tonnellate di
cemento e acciaio per costruire inutili Case del Fascio, rispose che non poteva
fermarsi “perché aveva già dato gli appalti”. Ora, Berlusconi non è Mussolini e
il berlusconismo non è il fascismo, e sbaglia chi lo dice confondendo le idee,
ma i due sistemi si reggono entrambi sulla manipolazione delle coscienze ai fini
di ottenere consenso e su un sistema decisionale che non prevede il dissenso dal
Capo. Questi sistemi, come spiega bene Amartya Sen, lungi dall’essere, come
pretendono, più efficienti della democrazia, lo sono meno e, soprattutto, non
sanno prevenire i disastri. Il Capo è infatti circondato da una torma di
yes-persons fabbricatori di idee-cetriolo, che mettono in giro come se fossero
cioccolatini.
Il Parlamento vota a grandissima maggioranza il pacchetto sicurezza con
l’idea-cetriolo di far diventare reato la presenza clandestina. Gnurant! Gnurant!
Avrebbe detto il Gasista Anacleto. Così se un clandestino, invece di essere
espulso con un atto amministrativo, viene denunciato in base alla legge penale,
deve farsi tutti i gradi di giudizio e campa cavallo. Vi ricordate il
cetriolone-mantra “aboliamo il reato di eccesso di legittima difesa”? E bravo!
Così se ammazzi uno che entra in casa tua vai diretto per l’omicidio volontario
che è un reato molto più grave. Fatta la legge (ma non ci pensano prima?) si
scopre che tutto il sistema delle badanti va in tilt. E siccome non possiamo
affidare decine di migliaia di vecchietti alla Ronde Padane, Maroni inventa il
cetriolone della non retroattività, il “Padre di tutti i cetriolini” e fa anche
lo spiritoso dicendo che lo sanno anche gli studenti di primo anno. Certo se la
clandestinità fosse un atto o un comportamento, d’accordo: chi ha commesso
questo reato una volta non può essere colpito oggi per quel che ha fatto ieri.
Ma la clandestinità è uno stato che si prolunga nel tempo. Ero
clandestino ieri, lo sono oggi e lo sarò anche domani se non mi danno le carte.
Le leggi razziali non avevano bisogno di essere retroattive, colpivano a partire
da un certo punto in poi, tutti coloro che erano ebrei (comunque definiti, ma
questo è un altro discorso) e non è che potessero dire da oggi in poi non sono
più ebreo. Lo stato di clandestino e come lo stato di essere ebreo, oppure
Mandingo o Bantù, Pheul o Berbero o Rom, oppure anche un po’ coglione: la
retroattività non c’entra. Una legge che volesse liberarci dai cretini un po’
coglioni, il vaste programme che De Gaulle non ebbe animo di
intraprendere, ma che migliorerebbe molto la vita, violerebbe molti principi
giuridici, ma non quello che impedisce la retroattività. Se si stabilisse che i
cretini un po’ coglioni, (comprovatone lo stato in base a loro atti inconsulti)
non potessero, per esempio ricoprire cariche pubbliche o essere eletti
Parlamento, la disposizione avrebbe valore dal momento della promulgazione,
senza necessità di ricostruire la cretinaggine passata del soggetto.
La verità è che gli immigrati e il loro vero o supposto impulso alla criminalità
e contributo all’insicurezza, sono stati soprattutto un detonatore
dell’inefficienza dello stato italiano, uno stato capace di fare la voce grossa
soprattutto con i deboli. Con l’individuazione del capro espiatorio negli
immigrati ci si allontana sempre più dal miglioramento degli apparati
amministrativi, sovraccaricandoli di compiti inutili e simbolici, aumentando lo
tsunami delle carte, scaricando sulla polizia compiti di assistenza sociale, che
svolge inevitabilmente male, ampliando l’area delle illegalità e delle sinergie
che vi si sviluppano. E ovviamente aumentando l’insicurezza, quella vera.
Sarebbe potuta essere un’occasione d’oro per rafforzare il nostro apparato
amministrativo e renderlo più efficiente e anche umano, affiancando all’azione
di polizia investigativa e repressiva, apparti di accoglienza, orientamento,
disbrigo pratiche amministrative. Gli stati Uniti, che sono un paese
d’immigrazione di lunga data hanno un potente Immigration Office, noi che siamo
inevitabilmente diventati un paese d’immigrazione, stiamo affrontando il
problema con strumenti ottusi, costosi e poco efficienti, che ampliano invece di
restringere la frattura tra cittadini (immigrati e non) e organi amministrativi,
tra cui quelli di polizia. Intanto i centri di accoglimento (quelli veri, non i
lager) d’integrazione e socializzazione dei nuovi venuti sono stati via via
smantellati. Se vogliamo davvero affrontare il problema occorre innanzitutto
cambiare la testa di chi comanda, e soprattutto smetterla con il continuo
allarme verbale cui fanno seguito provvedimenti inefficaci e dannosi.
L’immigrazione è un problema, non può essere risolto con le sparate
propagandistiche che stanno davvero stancando.
Di Fabrizio (del 08/07/2009 @ 21:32:11, in Regole, visitato 1735 volte)
Informazione di rete BaobAb Arci di Milano
ATTENZIONE ALLE VOCI INCONTROLLATE! NON C'E' NESSUNA SANATORIA
Molti immigrati stanno andando in massa alle poste per ritirare i Kit, perché
è girata una voce falsa di regolarizzazione.
La CGIL comunica ai tutti cittadini che in questo momento non vi sono ne
regolarizzazione ne riaperture di termine per quante riguarda i permessi di
soggiorno bloccati dal 2002. Al contrario, a causa delle voce false che
stanno circolando, molti immigrati, vittime di faccendieri e persone senza
scrupoli, stanno ritirando inutilmente il kit dalle poste.
Come rete Baobab aggiungiamo che è pericoloso fidarsi di chi consiglia di
utilizzare il Kit Poste (in vigore dal 2006 per i solo RINNOVI dei permessi) per
cercare di regolarizzarsi, perché si rischia l'AUTODENUNCIA, indicando i propri
dati e il proprio indirizzo, e di conseguenza si rischia l'espulsione.
Non è in atto alcuna sanatoria, non c'è alcuna apertura dei permessi di
soggiorno né per colf e badanti, né per richiedenti asilo provenienti dal
continente asiatico (india, pakistan, bangladesh, sri lanka - da settimane
affollano la questura di milano inutilmente), né per chi ha un semplice visto
Shengen scaduto.
PRIMA DI PRESTARE FIDUCIA A QUESTE VOCI, PRIMA DI PAGARE PRESUNTI MEDIATORI O
PERSONE CHE SI DICONO DISPONIBILI AD AIUTARE, E' BENE INFORMARSI PRESSO GLI
SPORTELLI DELLE ASSOCIAZIONI E DEI SINDACATI.
Di Fabrizio (del 08/07/2009 @ 09:33:57, in media, visitato 2033 volte)
Una segnalazione di Orietta Fossati a proposito di una nuova
rivista in pubblicazione a Trieste
Nel quadro del controverso dibattito nazionale ed internazionale, da una
parte, sulla possibilità/impossibilità d'integrazione dei migranti e delle sue
eventuali modalità e, dall'altra, in presenza della complessità del processo
d'integrazione, la maggior parte degli studi scientifici si focalizza sugli
aspetti legali in un'ottica o marcatamente giuridica o marcatamente economica o
sul tema dell'integrazione delle popolazioni migranti più "svantaggiate" in
un'ottica di salvaguardia dei diritti umani. Questo approccio che caratterizza
buona parte degli studi scientifici in materia rivela un paternalismo
miserabilista-caritatevole, atteggiamento largamente diffuso non solo in
ambito accademico ma anche tra coloro che si professano anti-razzisti.
"Temperanter", la rivista trimestrale di approfondimento edita dal "Centro
Internazionale per le Ricerche e gli Studi Interculturali" (C.I.R.S.I.), si pone
l'obiettivo di approfondire argomenti sociali e culturali di interesse nazionale
ed internazionale nell'intento di mettere in discussione i luoghi comuni, gli
stereotipi ed i pregiudizi che persistono nelle nostre società. Sul paternalismo
miserabilista-caritatevole si fonda una visione stereotipata latente che relega
il migrante ad un ruolo subordinato e sottomesso nella società d'accoglienza.
Nell'arena politica come nell'immaginario collettivo, l'immigrato di sesso
maschile è diventato il "vu' cumprà" per antonomasia, mentre la donna immigrata
fa la "badante" o la "colf".
E' questa visione del mondo che il primo numero di "Temperanter", che sarà
curato dalla Dr. Ingrid Stratti (PhD), esperta in gender equality policies,
vuole mettere in discussione proponendo una riflessione sul tema "Donne migranti
e pari opportunità: una sfida per tutti". A tal fine, i meccanismi di
integrazione dei migranti qualificati, in generale, e della popolazione migrante
femminile qualificata, in particolare, saranno analizzati per evidenziare quali
siano le politiche d'ingresso che favoriscono o meno l'afflusso di "cervelli
rosa", quali siano le politiche e le "buone prassi" in materia d'immigrazione e
pari opportunità che facilitano o ostacolano la piena integrazione delle
migranti nella società d'accoglienza, quali siano le strategie adottate dalle
donne migranti qualificate per raggiungere un alto livello di integrazione,
quale sia il ruolo dell'esperienza migratoria e della società d'accoglienza nel
processo di affermazione professionale delle donne migranti qualificate, ecc.
Sono ammessi tutti gli approcci scientifici (sociologico, letterario,
psicologico, giuridico, storico, transdisciplinare, comparativo, ecc.) senza
limitazioni geografiche, per quanto riguarda il Paese di provenienza e di
destinazione dei migranti, né temporali per quanto riguarda l'epoca storica
approfondita. Gli abstract di massimo 1.500 caratteri accompagnati da una breve
nota biografica saranno accettati fino al 15 luglio 2009. La redazione
comunicherà entro il 20 luglio 2009 quali abstract sono stati accettati. Gli
articoli e saggi brevi di lunghezza non superiore a 20.000 caratteri in lingua
italiana, inglese o francese dovranno pervenire entro il 5 agosto 2009
all'indirizzo: temperanter@cirsi.net.
"Temperanter" - Rivista di approfondimento
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C.I.R.S.I. Editore
C.F. 90118200329
V.le R. Sanzio 17
I - 34100 Trieste
Tel. +39 334 3994638, e.mail:
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Website: www.cirsi.net
Iscr. n. 1092 al Registro Generale delle Organizzazioni di Volontariato della
Regione Autonoma F.V.G. – settori: culturale, dei diritti civili e delle
attività innovative, solidarietà internazionale
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riprodurre liberamente tutto quanto pubblicato, in forma integrale e aggiungendo
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