La Repubblica Ceca prenderà parte al Concorso Canoro Eurovisione 2009, che si
terrà a Mosca, dal 12 al 16 maggio 2009.
I
Gipsy.cz, che in precedenza aveva preso parte alle finali nazionali ceche
sia nel 2007 che nel 2008, sono stati scelti dalla Česká televize (ČT) per
rappresentare il paese a Mosca.
"Aven Romale" (Venite Zingari), è la canzone [...] che verrà presentata [testo
e video]
Uno dei più grandi talenti apparsi nella Repubblica Ceca durante gli
ultimi decenni fa l'impressione di una rivelazione. Il rapper Radosvav "Zingaro"
Banga si è unito ad un elite di una squadra zigana guidata dal violinista
Vojta Lavička, e - con la nonchalance ed l'eleganza dei leggendari
direttori d'orchestra zingari -mixa un esplosivo medley di rap, musica zingara,
etno, funky e pop, che - a parte una necessaria porzione di sana aggressività -
non manca di humour, un distaccato punto di vista, ed ironia.
Il campo Rom di Ponticelli devastato dai raid incendiari nel maggio 2008
Il 7 maggio prossimo verrà celebrato il processo in Corte d’Appello relativo
ad A.V., la quindicenne rom accusata di aver rapito una neonata a Ponticelli, lo
scorso maggio. A.V. ha voluto scrivere una lettera aperta al Capo dello Stato.
Il 10 maggio 2008, la piccola rom viene arrestata a Ponticelli, Napoli, dalla
polizia, mentre una folla inferocita l’ha accerchiata e si è scagliata contro di
lei. Il tentativo di linciaggio è stato innescato dalle urla di una giovane
madre che accusa la ragazzina di aver cercato di rapire la figlia neonata. A.V.
viene portata a Nisida, dove tuttora – dopo 10 mesi di carcere preventivo e
il primo grado di giudizio che l’ha condannata a 3 anni e 8 mesi – si trova.
Appena dopo l’arresto di A.V., gruppi di abitanti di Ponticelli attaccano i
campi rom con spranghe e taniche di benzina col pretesto dichiarato di
“vendicare” il rapimento della neonata.
L’udienza presso la Corte d’Appello di Napoli ci sembra un occasione per
riflettere sulla drammatica vicenda, per interrogarci sulla potenza che gli
stereotipi hanno sulla realtà, su come siamo oppressi dal crescente e sempre più
violento razzismo.
La vicenda è complessa e include certamente anche la volgarità e la
scorrettezza dei media, che hanno dato subito per certa ed assodata la
colpevolezza della ragazzina, e hanno addirittura continuato a trasmettere
ossessivamente la notizia mentre bande di gente armata di spranghe e molotov
assaltava i campi rom con all’interno bambini, donne ed anziani, costringendoli
a fuggire.
La disumana ferocia con cui sono state devastate le povere baracche dove
vivevano i rom è il frutto di una politica che, con le sue scelte
vergognosamente razziste, esaspera senza ritegno le più riprovevoli pulsioni
xenofobe, alimenta a proprio uso e consumo una incessante guerra tra poveri e
innesca l’inaridimento crescente di valori fondanti la cultura del nostro paese,
come la solidarietà, la tutela dei più deboli e l’aspirazione alla giustizia
sociale.
In questa situazione, è nostra opinione che il processo ad A.V. avrebbe
dovuto essere condotto con il massimo dell’impegno, dell’approfondimento e della
trasparenza, con la coscienza dell’importanza e del significato delle decisioni
che si andavano ad assumere. Noi denunciamo che tutto ciò non si è verificato e
che, al contrario, vi è stato un accanimento giudiziario.
L’avvocato della ragazzina, convinto della sua innocenza e del fatto che il
racconto dell’accusatrice e unica testimone presentasse delle incongruenze, ha
cercato di impostare un’analisi più approfondita, ma nessuno dei nodi sollevati
è stato preso in considerazione.
La sentenza di primo grado si è chiusa con una condanna a tre anni e otto
mesi per sequestro di persona consumato con l’aggravante della minorata difesa
della persona offesa. Se la sentenza fosse confermata in appello, sarebbe il
primo ed unico caso in Italia di un tale tipo di reato da parte di un rom.
Noi riteniamo che l’asprezza della pena rivela la precisa volontà di
infliggere una condanna esemplare, cioè ispirata non alla reale concretezza
delle prove, ma invischiata di questo clima da caccia alle streghe.
Denunciamo che, anche se paradossalmente la ragazzina fosse colpevole, gravi
e inaccettabili sono le violazioni dei diritti fondamentali che ha subito
durante il processo, tra cui la mancata traduzione degli atti nella lingua di
origine e il rifiuto di concedere il patrocinio a spese dello Stato. E’
inaccettabile, poi e soprattutto, che il Tribunale non abbia voluto concedere
nessuna chance formativa e rieducativa ad una minore non accompagnata e, per
altro, incensurata.
Il rifiuto da parte del Tribunale di concedere misure alternative alla
carcerazione è stato motivato col fatto che non c’è stata alcuna confessione da
parte della minore, che infatti si è sempre professata innocente pur sapendo
che, se avesse ammesso la responsabilità, sarebbe uscita dal carcere e affidata
ai servizi sociali.
Purtroppo, è molto frequente che gli stranieri, consapevoli del clima di
pesante pregiudizio che nel nostro paese dilaga, preferiscono addossarsi colpe
che non hanno per ottenere sconti di pena. A.V., pur conscia di ciò, ha scelto
di continuare ad affermare la propria innocenza. Almeno questo dovrebbe indurci
a riflettere.
Aspettiamo con fiducia la decisione della Corte d’Appello di Napoli.
"Punti di approdo": un convegno venerdì 8 maggio al cinema Monviso per
illustrare le attività presenti e future per la popolazione zingara IL PROGETTO DEL COMUNE DI CUNEO PER L'INTEGRAZIONE DEI "SINTI": DALLA
ISTRUZIONE ALLA FORMAZIONE FINO ALL'INSERIMENTO LAVORATIVO
Rivivere le esperienze di un progetto innovativo, apprendere le metodologie,
rilanciare verso il futuro l'impegno per l'integrazione: questi gli intenti del
convegno "Punti di Approdo" in programma venerdì 8 maggio dalle 8,30 nel cinema
Monviso a Cuneo.
"Punti di Approdo" è il progetto voluto dal Comune di Cuneo per l'integrazione
della popolazione Sinti. Un progetto che ha visto nascere una rete d'intervento,
coordinata dal Comune insieme al Consorzio Il Mosaico, che ha raccolto le
energie e le professionalità di vari enti, come il Consorzio Socio Assistenziale
del Cuneese, le Cooperative Sociali Momo, Emmanuele e Oasi, l’Istituto
Comprensivo OltreStura, l’Agenzia di Formazione Agenform, il Centro per
l’impiego. Un progetto che ha realizzato laboratori di integrazione
multiculturale per i piccoli delle scuole elementari, percorsi di educazione con
i laboratori multimediali per gli alunni della scuola media, corsi di
orientamento al mondo del lavoro e inserimenti in azienda per gli adulti.
Finanziato da Regione Piemonte, Comune di Cuneo e Consorzio Il Mosaico, il
progetto Punti di Approdo si è avvalso dei fondi della legge 26 del 1993
"Interventi a favore della Popolazione Zingara" ed è stato concepito ed
organizzato intorno alla popolazione Sinti cuneese per poi ampliare le sue
prospettive affrontando nelle scuole i concetti di "diversità" ed "integrazione"
in modo completo ed innovativo.
La scelta del Cinema Monviso come luogo del convegno permetterà di apprezzare al
meglio i filmati ideati e realizzati dagli alunni delle tre classi della scuola
media dell'Istituto Comprensivo OltreStura attorno al concetto di integrazione.
Nel corso della mattinata è previsto l’intervento della professoressa Gobbo
dell'Università di Torino che affronterà le problematiche teoriche e le buone
prassi dell'integrazione interculturale; inoltre saranno chiamati a portare il
loro contributo di esperienza i diversi attori coinvolti nel progetto.
Di Fabrizio (del 08/05/2009 @ 00:23:30, in scuola, visitato 1920 volte)
Ultim'ora: ricevo da Marco Brazzoduro
Le cronache recenti dimostrano che le problematiche legate alla società
multietnica ci toccano da vicino ed evidenziano contraddizioni e conflittualità.
Il rischio della discriminazione non può essere ricondotto all’assurdità di
fatti privati, ma è una questione di interesse sociale che riguarda la scuola e
la società tutta.
La globalizzazione e un’Europa a 27 Paesi sono una condizione storica
irreversibile, che ci pone davanti a un bivio: cogliere l’occasione per
l’apertura, il confronto tra diversità, con la prospettiva di un
arricchimento reciproco o, viceversa, chiuderci nelle paure e difenderci dal
cambiamento.
Come già emerso in altri contesti europei di più antica tradizione migratoria,
il rischio di formazione di sacche di emarginazione e di conflittualità è legato
alle condizioni e alle opportunità di promozione sociale che la società e le sue
istituzioni, in primis la scuola, offrono per garantire la qualità
dell’integrazione e la qualità della convivenza tra persone appartenenti a
culture diverse. In ogni luogo educativo, la costruzione dell’identità e lo
strutturarsi dei processi di inter-azione sono i presupposti per promuovere
conoscenza e scambio tra le diverse lingue e culture.
In coerenza con un’idea di società accogliente e inclusiva e di una scuola
intesa come laboratorio sociale che educa alla convivenza, alla cittadinanza
attiva e alla solidarietà, il Movimento di Cooperazione Educativa,
l’ARCI Solidarietà e RUOTALIBERA Intercultura
propongono il Convegno: “InControCorrente, Oltre la paura, contro ogni
discriminazione, per la dignità e la parità dei diritti”.
Convegno nazionale InControCorrente
Oltre la paura, contro ogni discriminazione, per la dignità e la parità dei
diritti Roma, 8 e 9 maggio 2009
Con il contributo di Con il patrocinio di
Movimento di Cooperazione Educativa Per informazioni rivolgersi a: Maria Cristina Martin MCE - Via dei Sabelli 119, Roma -
Tel. 065744228 – 3384620822 - Mail:
cristimartin@alice.it
Ore 15,00/19,00 Palazzo Valentini, Sala Del Consiglio Provinciale Via IV
Novembre 119/a
I Sessione: Discriminazioni e dintorni La sessione intende fornire strumenti utili alla definizione dei diritti
dei minori e proporre elementi di analisi e riflessione su quanto sta accadendo
nel nostro Paese in merito al rischio di discriminazione di intere fasce sociali
Introduce e coordina: Diana Cesarin, MCE
Saluti delle autorità: Nicola Zingaretti, Presidente della Provincia di Roma Claudio Cecchini, Assessore alle Politiche Sociali, Famiglia e Rapporti
Istituzionali della Provincia di Roma Massimiliano Smeriglio, Assessore alle Politiche del Lavoro e Formazione
della Provincia di Roma
Interventi di: Paolo Beni, Presidente nazionale dell’ARCI Massimiliano Fiorucci, Docente di Metodologia dell’Educazione
Interculturale dell’Università Roma Tre Ferdinando Imposimato, Presidente aggiunto onorario della Corte di
Cassazione Dijana Pavlovic, attivista rom, federazione “Rom e Sinti insieme” Gennaro Schettino, Direttore di Metropoli, “La Repubblica” Alexian Santino Spinelli, Docente di lingua e cultura romanì presso
l’Università di Trieste
Ore 21.00 – Centro Anziani di Villa Gordiani Via Prenestina Giovanna Marini & il corso di modi del canto contadino della Scuola
Popolare di Musica di Testaccio Alexian Santino Spinelli e il suo gruppo di musica rom
Sabato 9 maggio
Ore 9,00/11,00 Istituto Comprensivo Virgilio, Via Giulia 38
II Sessione: Workshop su esperienze di inte(g)razione a scuola La sessione vuole offrire il racconto e la riflessione del gruppo su
esperienze realizzate a scuola e nel territorio, attraverso l’utilizzo di
materiali strutturati o multimediali a)“Il mantello di Arlecchino”. Gioco di educazione interculturale, a cura di
Orietta Busatto, MCE
b)“Una comunità narrativa on line”. Educare alla reciprocità attraverso internet
e le fiabe, a cura di Silvia Salvadori e Shi Xue Fen, Ruotalibera
c)“La Città in Gioco”. L'inter-azione attraverso l’attività ludica, a cura di
Ugo Pugliese, dirigente Ludoteca di Napoli, MCE
d)“Diritti al campo”, a cura di Catia Mancini e Alessia Rocco, Arci Solidarietà
e)“Sei più. Seconde generazioni: seconde a nessuno”. Mediazione
linguistico–culturale a scuola, a cura di L. Dauki, MCE
f)“Il mondo attraverso le fiabe” A cura di Marika Vischi, Arci Bari
Ore 11,15/13,15
III Sessione: Scuola e associazionismo contro le discriminazioni La sessione intende presentare un quadro di riferimento metodologico e
didattico per l’attività educativa nel campo dei diritti Introduce e coordina: Sergio Giovagnoli, ARCI Solidarietà
Sono previsti interventi di: Domenico Canciani, segretario nazionale del Movimento di Cooperazione
Educativa Patrizia Lucattini: responsabile formazione di RuotaLibera Tatiana Occhipinti e Riccardo Casentino, studenti della Facoltà di
Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre Renzo Zuccherini, dirigente scolastico, Punto Arlecchino,Perugia
Movimento di Cooperazione Educativa
Associazione professionale di insegnanti È soggetto qualificato per la formazione ai sensi del D.M. 177/2000
confermato con D.M. 57/2005
Di Fabrizio (del 08/05/2009 @ 08:57:34, in conflitti, visitato 1637 volte)
(Soltanto
ieri scrivevo che
la Repubblica Ceca sarà rappresentata al concorso Eurovisione da un gruppo Rom.
Il leader del gruppo, in una
dichiarazione riportata il 3 maggio, diceva quanto fosse assurdo che questo
avvenisse nel momento in cui i Rom cechi sono oggetto dei più virulenti attacchi
razzisti)
Il 18 aprile 2009, sono state lanciate bottiglie molotov contro l'abitazione
di Robert Kudrik nel villaggio di Vítkov. Robert viveva con la sua compagna,
quattro bambini e altri tre membri della famiglia. Il fuoco ha distrutto la loro
casa e seriamente ferito i genitori. La bambina di due anni, Natálka, è in coma
con bruciature che coprono l'80% del suo corpo.
In alcune aree della Repubblica Ceca si sono intensificati gli attacchi
violenti dei gruppi di estrema destra contro la comunità romanì. Un numero
crescente di marce e dichiarazioni di alcuni gruppi cechi di estrema destra
includono incitamento alla discriminazione, ostilità o violenza contro la
comunità romanì. Molti Rom nel paese dicono di temere per le proprie vite.
I Rom nella Repubblica Ceca affrontano la più alta proporzione di
discriminazione in Europa. Sperimentano discriminazione sul lavoro, nell'accesso
all'istruzione, alla casa ed alla sanità.
In solidarietà con le 3.000 persone che hanno marciato per le strade della
Repubblica Ceca per protestare contro il neo-nazismo ed il razzismo in un evento
intitolato "Ne abbiamo Abbastanza", e con oltre 300.000 Rom sotto attacco nel
paese; i firmatari dicono no alla crescente ondata di estremismo nella
Repubblica Ceca ed in Europa.
Di Fabrizio (del 08/05/2009 @ 09:06:51, in media, visitato 6397 volte)
Segnalazione di Tahar Lamri: articolo su
Internazionale dell'8 maggio (versione cartacea)
Fabrizio Casavola tiene subito a precisare: "non sono un Rom e non faccio
parte di nessuna redazione". La storia comincia nell’89: un rom chiede aiuto per
prepararsi all’esame di guida. Le lezioni si svolgono in un bar o in roulottes
affollati di bambini, nel campo di via Idro a Milano. I due diventano venti e i
venti formano una classe. Da qui nasce, nel 1995, l’idea di un giornale "Il
vento e il cuore". "Il tutto cominciò in maniera molto provvisoria: un
vecchio computer 386 e casa mia che accoglieva i due redattori del
campo-sosta (nessuno dei vicini ha mai avuto niente da dire). Usare un computer
da parte di chi a malapena sa leggere e scrivere, può sembrare un azzardo, ma
quel giornale divenne un importante strumento di aggregazione. Man mano anche
gli altri componenti dei campi partecipavano alla raccolta delle notizie, a
piegare le pagine fotocopiate, a farsi fotografare, a chiedere quando sarebbe
uscito il prossimo numero. Arrivarono col tempo i contributi di altri campi, di
Rom di passaggio... Le pagine, da 4, dovettero passare ad 8." 400 copie, ogni
copia letta da più persone, con "corrispondenti-lettori-sostenitori" a Ferrara,
Torino, Chieti, Francia e Spagna. Due anni dopo, per mancanza di fondi, il
giornale viene chiuso. Fabrizio apre una pagina web (sivola.net/rom.htm)
e racconta questa storia, arrivano tanti messaggi e si crea quasi spontaneamente
un gruppo di discussione (http://it.groups.yahoo.com/group/arcobaleno_a_foggia/).
Nel 2005 nasce il blog Mahalla (...). Da allora si sono moltiplicate le pagine
su Internet, quella importante della Federazione Rom e Sinti (http://comitatoromsinti.blogspot.com/2008/06/la-federazione-rome-sinti-insieme.html)
, SucarDrom (http://sucardrom.blogspot.com/),
Bjoco (http://web.tiscalinet.it/bjoco/indice.html)
sulle iniziative culturali.
Un’altra bella storia di voci intrecciate è quella del periodico italo-arabo
Al-Jarida (aljarida.it/)
fondato a Milano nel 2008 da un’associazione di studenti italiani e arabi,
distribuito gratuitamente in 5.000 copie "nelle zone densamente popolate da
arabi, perlopiù egiziani e marocchini, e italiani, nelle scuole di italiano per
stranieri, nelle librerie universitarie (facoltà linguistiche), associazioni di
volontariato che si occupano di assistenza legale e medica per stranieri e in un
ampio numero di esercizi commerciali arabi" dichiara Marco Sergi della redazione
del giornale. "Le stampe dei primi 5 numeri sono state finanziate in parte dalla
Provincia di Milano (assessorato pace e cooperazione) e in parte dalla
fondazione Cariplo. Tutti i collaboratori sono volontari e la cerchia di persone
interessate va aumentando di giorno in giorno. Il gruppo fisso è formato da
ragazzi e ragazze italiani, libanesi, egiziani e libici mentre altri ragazzi
marocchini e palestinesi ci aiutano con consulenze e traduzioni.".
Skathéroism: i (finti) nomadi dello skateScritto il 07 maggio 2009 da Simone.
Jean è un diciassettene che fa skate. Stanco di doversi accontentare di
periferie e skate park, decide insieme ai suoi amici di andarsene dalla
metropoli ed iniziare a vivere da nomade ed in un certo senso di seguire le orme
della sua famiglia. Dopotutto Jean è nato in una roulotte, che ora ha deciso di
risistemare, tappezzandola con le foto dei suoi avi, zingari e giostrai, e con
quelle scattate sopra alle tavole da skate.
Sarebbe una bellissima storia, se non fosse che è falsa.
E’ comunque una bellissima storia, visto che è lo spunto per una mostra
itinerante (e non poteva essere che così) del fotografo torinese Raoul Gilioli,
che ha creato Jean per fargli fare da narratore al suo racconto per immagini che
fonde tradizioni gitane, skate culture e soprattutto una riflessione sulle
nostre città e la ghettizzazione del diverso (skater o zingaro).
Insieme alla foto, la mostra si porta dietro anche rampe, roulottes vintage
(pure una dove far benedire la propria tavola dalla madonna gitana) e
strombettante musica zingara.
Sponsorizzata da DC, Skathéroism fa la sua prima tappa a Torino, per poi passare
a Milano, Genova, Roma e Napoli.
Skathéroism
dal 7 al 21 maggio 2009
@ Associazione Culturare Azimut
via S.Agostino 30, Torino
(vedi
mappa)
Prossime tappe:
11 giugno @ P4 Temporary Gallery, Milano
4 settembre @ Urban Star, Roma
18 settembre @ Compagnia Unica, Genova
22 ottobre @ Rising Mutiny, Napoli
Di Fabrizio (del 08/05/2009 @ 11:40:58, in Regole, visitato 2394 volte)
Ricevo da Roberto Malini (La ragione per cui continuo a
pubblicare i suoi comunicati è semplice: sul processo ad A. non riesco a trovare
altre notizie)
Confermata il appello la condanna per la giovane Angelica, accusata del
tentato rapimento di Ponticelli. Molteplici le ragioni del nuovo abuso
giudiziario. Necessario cambiare strada se si spera di ottenere giustizia in
Cassazione
Napoli, 8 maggio 2009. La giovane romnì Angelica è stata condannata anche in
appello. Non abbiamo ancora il dispositivo di sentenza, ma il verdetto è stato
confermato dopo una breve udienza, senza che siano state presentate nuovi
elementi, perizie o relazioni a discolpa della ragazza. Chi pensava che il
verdetto sarebbe stato modificato, in assenza di nuovi elementi, sbagliava. I
presidenti delle organizzazioni per i Diritti Umani EveryOne e Union Romani
avevano chiesto ai legali di Angelica di lasciarsi affiancare nel procedimento
di appello, ma purtroppo, ancora una volta, invano. Senza un supplemento di
indagini, una video-perizia, relazioni di specialisti nella valutazione di abusi
contro cittadini di etnia Rom, nuove interviste a cittadini di Ponticelli,
difficilmente si poteva sperare in un capovolgimento del verdetto di primo
grado. L'intervista ad Angelica apparsa ieri su Repubblica andava suffragata da
altre considerazioni e avrebbe dovuto apparire almeno sette giorni fa, per avere
efficacia. Ricordiamo, inoltre, che i Rom di Ponticelli si sono trovati al
centro di interessi molteplici, in cui è innegabile il ruolo della criminalità
organizzata, cui il razzismo (a Napoli come a Milano, dove i mafiosi nuotano
come un branco di squali nelle torbide acque dell'Expo) fa comodo, visto che
occuparsi di Rom, mendicanti e senzatetto distoglie l'attenzione delle autorità
dagli affari dalle organizzazioni criminali. In quel clima, non si vede perché,
senza nuovi elementi, il magistrato avrebbe dovuto cambiare il giudizio del suo
collega di primo grado. Peccato. Peccato, perché con il Presidente dell'Union
Romani Juan De Dios Ramirez Heredia in Italia, a Napoli, avremmo potuto
organizzare una conferenza stampa di carattere nazionale e internazionale,
sollevando un caso istituzionale, con interrogazioni parlamentari e inchieste
Ue. Nonostante si fosse offerto di collaborare alla difesa di Angelica, a
proprie spese, "indossando di nuovo la toga", però, il presidente di Union
Romani non ha mai ricevuto il dossier relativo al caso della romnì, nonostante
l'avesse richiesto con insistenza. Ci sorprende anche il fatto che nessuno dei
politici di Napoli (li abbiamo contattati tutti) abbia voluto approfondire la
posizione di Angelica, incontrandola in carcere o documentandosi sul suo caso,
né abbia preso una posizione sulla stampa. Qualcuno si è limitato ad esprimere
una generica e sterile solidarietà. Inoltre, vi è da rimarcare che la stampa
locale e nazionale ha censurato regolarmente i comunicati stampa congiunti
diramati da EveryOne / UnionRomai / Coordinamento Antirazzista Sa Phrala.
Solo qualche sito internet li ha pubblicati, mentre Liberazione ha risposto
all'ultimo messaggio stampa, ma non ci risulta che poi abbia pubblicato le
nostre considerazioni. Il giudizio di appello è un nuovo clamoroso errore
giudiziario, ma è anche frutto di un clima ostile alla verità che poneva sotto
pressione chi era delegato ad decidere.
Di Fabrizio (del 09/05/2009 @ 09:14:13, in casa, visitato 1977 volte)
Da
British_Roma (i link sotto riportati sono in inglese, in formato .doc.
QUI i post precedenti sulla vicenda di Dale Farm)
AdvocacyNet
Bollettino Notizie 181 - 29 aprile 2009
DALE FARM: ZONA PROTETTA DALL'ONU?
Basildon, GB: Un comitato delle Nazioni Unite chiede al Consiglio
Distrettuale di Basildon di congelare i suoi piani di spianare la più grande
comunità viaggiante di Bretagna, presso Dale Farm nell'Inghilterra sudorientale.
Yves Cabannes, Presidente del Gruppo Consultivo sugli Sgomberi Forzati, ha
visitato Dale Farm settimana scorsa (23 aprile), e ha detto ai residenti che non
dovrebbero essere obbligati a negoziare con Consiglio, fintanto che sono
minacciati di sgombero.
"Vi abbiamo sentito dire che volete restare qui dove siete," ha detto
Cabennes (sopra in foto con i residenti), che è anche professore all'University
College di Londra. "In ciò vi appoggiamo."
Circa 90 famiglie a Dale Farm stanno per perdere le loro case dopo la
decisione
di gennaio della Corte d'Appello che permette di procedere allo sgombero. La
decisione rovescia quella precedente del
maggio 2008 da parte dell'Alta Corte
che ordinava al Consiglio di trovare una terra alternativa per i Viaggianti. E'
seguito un appello finale della Camera dei Lord.
Il Progetto Consultivo (AP) ha appoggiato i Viaggianti da quando hanno
ricevuto l'ordine di sgombero a giugno 2005 ed ha spedito due Mediatori di Pace
a fare volontariato a Dale Farm.
L'intervento ONU è avvenuto a seguito della prima discussione faccia-a-faccia
tra il leader del Consiglio di Basildon, Malcom Buckley, ed i residenti di Dale
Farm. Buckley, dimessosi da allora, inizialmente era per un incontro al chiuso
con sette residenti. Ma i membri del Consiglio sull'Uguaglianza Razziale dell'Essex,
il servizio Pompieri e Soccorso dell'Essex ed il gruppo ONU, insistevano per
partecipare pure loro.
In totale, 20 residenti di Dale Farm hanno espresso paure per la sicurezza
dei loro bambini, degli anziani e dei malati nel caso di uno sgombero. In
seguito, Cabannes li ha assicurati che il rapporto del suo comitato al governo
britannico si esprimerà contro lo sgombero. Ha detto che la GB ha firmato un
accordo internazionale che si oppone fortemente agli sgomberi forzati.
Cabannes ha anche lodato i residenti di Dale Farm per la loro resistenza, e
li ha elogiati come un esempio per tutti i Rom che stanno combattendo l'antiziganismo
in Europa.
I Viaggianti sono definiti come un distinto gruppo etnico dalla legge
britannica e per molto tempo sono stati oggetto di discriminazione in GB. La
crisi di Dale Farm è scoppiata nel giugno 2005, quando il Consiglio ha ordinato
ai Viaggianti di andarsene perché vivevano sul terreno della Cintura Verde che è
protetta dai regolamenti ambientali. Il Consiglio ha emesso un secondo ordine di
sgombero nel 2007.
Dopo l'ultima decisione della Corte d'Appello, il Consiglio ha promesso che
alle famiglie verranno dati 28 giorni di anticipo prima di ogni sgombero. Col
ritiro di Buckley, molto dipenderà ora dal Consigliere Tony Ball, che si prevede
succederà a Buckley entro la fine di maggio.
Gli avvocati sperano che la crisi finanziaria persuaderà il Consiglio a
considerare di dare i permessi di costruzione a tutti i Viaggianti che
possiedono un terreno a Dale Farm. Entrambe i due giudizi del tribunale
concordano che i Viaggianti non possono diventare dei senza casa, ma trovare un
nuovo alloggio a tutte le 90 famiglie potrebbe essere costoso.
In caso di sgombero, le chiese locali hanno offerto riparo ai bambini ed agli
altri Viaggianti vulnerabili. Lord Eric Avebury, membro della Camera dei Lord,
ha anche organizzato per il 14 maggio un incontro in Parlamento, per riassumere
ai potenziali osservatori dei gruppi dei diritti umani e dell'ONU il loro
ruolo in caso di uno sgombero.
Di Fabrizio (del 09/05/2009 @ 09:27:00, in Italia, visitato 1462 volte)
Segnalazione di Demir Mustafa
Domenica 17 Maggio 2009 Siete tutti invitati alla: Hamaloita Ketane Pral!!! Festa/Incontro Interetnica
L'incontro si svolgerà presso i locali della casa delle associazioni "Il
Pentolone",
via Pomeria 90, (Prato)
Programma: ore 16: 00 Accoglienza
ore 17: 00 Assemblea aperta : COMUNITA' A CONFRONTO Tra bisogno di conoscenze e
nuovi pregiudizi
ore 18: 30 Incontro con l'autore – presentazione di libri:
Pino Petruzzelli: autore di "Non chiamarmi zingaro"
Interverranno Luca Bravi: autore di "Rom e non Zingari. Vicende storiche
e pratiche rieducative sotto il regime fascista" Sabrina Tosi Cambini: autrice di "La zingara rapitrice" Tommaso Vitale: autore di "Politiche possibili. Abitare le città con i
rom e con i sinti" Domenico Guarino: autore di "Dialogo tra uomo e rom"
Ore 20: 00 Gruppo Corale MEZ
Ore 20: 30 Cena Bouffet
A seguire musica Swing Manouche dal vivo con: Simone Solazzo & Marco Papa
Promuovono : Comitato STOP RAZZISMO Prato – Comunità SINTI Prato
Aderiscono: Ass."La Comune" (PO), Socialismo Rivoluzionario (PO), Ass.
Interculturale "Le Mafalde", Ass. "Multiculti", Centro delle Culture (PO),
Movimento Umanista, Umanisti per la Salute, Sucar Drom Mantova, osservAzione
onlus, Federazione Rom e Sinti Insieme
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