Segnalazione di Tahar Lamri: articolo su
Internazionale dell'8 maggio (versione cartacea)
Fabrizio Casavola tiene subito a precisare: "non sono un Rom e non faccio
parte di nessuna redazione". La storia comincia nell’89: un rom chiede aiuto per
prepararsi all’esame di guida. Le lezioni si svolgono in un bar o in roulottes
affollati di bambini, nel campo di via Idro a Milano. I due diventano venti e i
venti formano una classe. Da qui nasce, nel 1995, l’idea di un giornale "Il
vento e il cuore". "Il tutto cominciò in maniera molto provvisoria: un
vecchio computer 386 e casa mia che accoglieva i due redattori del
campo-sosta (nessuno dei vicini ha mai avuto niente da dire). Usare un computer
da parte di chi a malapena sa leggere e scrivere, può sembrare un azzardo, ma
quel giornale divenne un importante strumento di aggregazione. Man mano anche
gli altri componenti dei campi partecipavano alla raccolta delle notizie, a
piegare le pagine fotocopiate, a farsi fotografare, a chiedere quando sarebbe
uscito il prossimo numero. Arrivarono col tempo i contributi di altri campi, di
Rom di passaggio... Le pagine, da 4, dovettero passare ad 8." 400 copie, ogni
copia letta da più persone, con "corrispondenti-lettori-sostenitori" a Ferrara,
Torino, Chieti, Francia e Spagna. Due anni dopo, per mancanza di fondi, il
giornale viene chiuso. Fabrizio apre una pagina web (sivola.net/rom.htm)
e racconta questa storia, arrivano tanti messaggi e si crea quasi spontaneamente
un gruppo di discussione (http://it.groups.yahoo.com/group/arcobaleno_a_foggia/).
Nel 2005 nasce il blog Mahalla (...). Da allora si sono moltiplicate le pagine
su Internet, quella importante della Federazione Rom e Sinti (http://comitatoromsinti.blogspot.com/2008/06/la-federazione-rome-sinti-insieme.html)
, SucarDrom (http://sucardrom.blogspot.com/),
Bjoco (http://web.tiscalinet.it/bjoco/indice.html)
sulle iniziative culturali.
Un’altra bella storia di voci intrecciate è quella del periodico italo-arabo
Al-Jarida (aljarida.it/)
fondato a Milano nel 2008 da un’associazione di studenti italiani e arabi,
distribuito gratuitamente in 5.000 copie "nelle zone densamente popolate da
arabi, perlopiù egiziani e marocchini, e italiani, nelle scuole di italiano per
stranieri, nelle librerie universitarie (facoltà linguistiche), associazioni di
volontariato che si occupano di assistenza legale e medica per stranieri e in un
ampio numero di esercizi commerciali arabi" dichiara Marco Sergi della redazione
del giornale. "Le stampe dei primi 5 numeri sono state finanziate in parte dalla
Provincia di Milano (assessorato pace e cooperazione) e in parte dalla
fondazione Cariplo. Tutti i collaboratori sono volontari e la cerchia di persone
interessate va aumentando di giorno in giorno. Il gruppo fisso è formato da
ragazzi e ragazze italiani, libanesi, egiziani e libici mentre altri ragazzi
marocchini e palestinesi ci aiutano con consulenze e traduzioni.".