Rom e Sinti da tutto il mondo

Ma che ci fa quell'orologio?
L'ora si puo' vedere dovunque, persino sul desktop.
Semplice: non lo faccio per essere alla moda!

L'OROLOGERIA DI MILANO srl viale Monza 6 MILANO

siamo amici da quasi 50 anni, una vita! Per gli amici, questo e altro! Se passate di li', fategli un saluto da parte mia...

ASSETTO VARIABILE

E' sospeso sino a data da destinarsi.

Le puntate precedenti sono disponibili QUI


Volete collaborare ad ASSETTO VARIABILE?
Inviate una
mail
Sostieni il progetto MAHALLA
 
  
L'associazione
Home WikiMAHALLA Gli autori Il network Gli inizi Pirori La newsletter Calendario
La Tienda Il gruppo di discussione Rassegna internazionale La libreria Mediateca Documenti Mahalla EU Assetto Variabile
Inoltre: Scuola Fumetti Racconti Ristorante Ricette   Cont@tti
Siamo su:  
Blog INDIPENDENTE di informazione e divulgazione

-

\\ Mahalla : Storico per mese (inverti l'ordine)
Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Fabrizio (del 29/09/2008 @ 17:11:50, in Italia, visitato 2326 volte)

Ricevo da Roberto Malini

Martedì 30 settembre alle ore 11, presso la sala del Consiglio comunale di Pesaro, sarà presentato un evento molto atteso in città: la visita al capoluogo marchigiano di Rigoberta Menchù, Premio Nobel per la pace e attivista per i diritti dei popoli indigeni, prevista per i primi di ottobre. L'attivista e scrittrice incontrerà alcune personalità cittadine e presenterà la sua nuova campagna per i diritti dei popoli discriminati.

I numerosi episodi di razzismo e xenofobia avvenuti nella città di Pesaro non sono mai stati stigmatizzati dalle autorità locali; al contrario, un assessore di sinistra ha affermato, recentemente, riferendosi ai Rom: ''Qui a Pesaro i nomadi non attecchiranno mai. Non c’è acqua per quei pesci, perché qui la gente lavora. Qui il nomade se ne va in fretta o viene allontanato. Gli amici spagnoli secondo me non hanno sbagliato del tutto a definirci razzisti''.

Nello scorso luglio il sindaco di Pesaro si impegnò pubblicamente, anche in alcune interviste pubblicate sui giornali locali, ad avviare un progetto di integrazione, in linea con le Direttive Ue e le leggi internazionali contro il razzismo e a tutela dei popoli. Il progetto avrebbe dovuto comprendere assistenza sociale per le persone Rom gravemente ammalate (vi sono casi di tumori maligni in fase avanzata, cardiopatie gravi, mutilazioni e handicap), la possibilità di accedere a un alloggio decoroso (il sindaco propose di consentire alla comunità Rom di riattare edifici fatiscenti nell'area cittadina), il ricongiungimento nelle famiglie di alcuni minori e un piano di inserimento professionale per le persone valide.

Purtroppo, nonostante il Gruppo EveryOne avesse proposto di contribuire, con sacrificio personale dei suoi membri, al progetto, ogni promessa è stata disattesa, con conseguenze drammatiche per le famiglie Rom, già provate da anni di indigenza, emarginazione e incuria a parte delle Istituzioni.

Ciprian Danila, il giovanissimo Rom che viveva a Sesto San Giovanni in condizioni di indigenza intollerabili ed è morto bruciato vivo nel rogo scatenato da una candela all'interno dell'edificio fatiscente in cui viveva: avrebbe dovuto ricongiungersi alla famiglia della sua fidanzata, che vive a Pesaro. Soltir Danila, 55 anni. Malato di cancro, avrebbe dovuto ricongiungersi alla sua famiglia ed essere curato presso l'Ospedale San Salvatore (ospedale che, una volta compresa la condizione sanitaria spaventosa in cui versano i Rom, ha scelto di curarli, secondo il codice deontologico). E' morto in Romania, senza poter accedere ai farmaci che avrebbero potuto salvarlo.

A Pesaro vivono altre persone Rom a rischio di vita, senza cure, in luoghi freddi e malsani. Solo lo spirito umanitario di alcuni cittadini - fra i quali spiccano per impegno e generosità Mariateresa, Maria, Elisa e il sacerdote don Roberto - ha impedito altri drammi irreparabili. Ma per l'amministrazione della città, non c'è posto per i Rom. Il tempo stringe, l'inverno è alle porte e nonostante le rassicurazioni del sindaco per i Rom di Pesaro non è stato fatto nulla.

Di fronte al rischio di tragedie umanitarie come quelle che stanno colpendo i Rom in molte città italiane, Il membri del Gruppo EveryOne, con le sole proprie risorse, hanno senza clamori iniziato ad organizzare piani si emergenza per la salvaguardia delle famiglie Rom presenti a Pesaro. La piccola Annamaria, malata di polmonite (una delle prime cause di morte infantile nel mondo) è stata curata e trasferita insieme alla sua famiglia al sicuro, al sud, lontano da Pesaro, in un Paese che ha scelto di accoglierla, di darle un alloggio e un'occasione di lavoro. Annamaria frequenterà le scuole locali e la sua brutta tosse, grazie al riscaldamento, alle cure mediche e a un'alimentazione adeguata, guarirà presto.

Un'altra famiglia è in procinto di partire, verso il sud, dove è attesa da alcuni uomini di buona volontà, fra cui l'eroico parroco don Michele, un uomo che non verrà dimenticato, quando la persecuzione dei Rom avrà termine. In questi giorni, il Gruppo EveryOne presenterà a Rigoberta - con cui ha una fraterna affinità nell'impegno per i diritti degli emarginati - un documento in cui è dettagliata la condizione di emarginazione e negazione di ogni diritto umano in cui si trovano i Rom di Pesaro, chiedendole di aggiungere la sua voce al coro delle proteste e di chiedere con voce ferma alle autorità locali di rispettare le Direttive Ue e le convenzioni internazionali che combattono il razzismo e promuovono la tolleranza fra i popoli. Prossimamente, inoltre, l'organizzazione presenterà il cortometraggio "Pesaro Zigeunerfrei", una denuncia della repressione delle famiglie Rom che cercano di sopravvivere nella città di Rossini (compositore che, peraltro, amava la cultura "zingara").

Mentre le organizzazioni per i diritti umani e i cittadini Pesaro assolvono i compiti per cui l'amministrazione è stata eletta, il comune di Pesaro ha l'ardire di parlare di Diritti Umani e accogliere una donna che si batte contro gli abusi e le violenze perpetrati da governi e istituzioni locali contro le minoranze etniche. Circa un anno fa Rigoberta, scambiata per una nomade, fu espulsa da un hotel di Cancun, in Messico. Ci auguriamo che l'amministrazione pesarese, che non può certo essere definita accogliente o tollerante nei confronti delle minoranze poiché attua una politica pesantemente discriminatoria contro le famiglie Rom che vivono in città, non riservi per sbaglio al premio nobel Rigoberta Menchù lo stesso trattamento che ha riservato alle persone di etnia Rom che si sono rifugiate a Pesaro e che a malapena sono lasciate camminare per le strade della città.

Per ulteriori informazioni:
Gruppo EveryOne
Tel: (+ 39) 334 8429527 - (39) 331 3585406 - (+39) 334 3449180
www.everyonegroup.com :: info@everyonegroup.com

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 

Ricevo da Marco Brazzoduro

FONDAZIONE VILLA EMMA - RAGAZZI EBREI SALVATI

In collaborazione con
Istituto di cultura Sinta

Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna
Provincia di Modena
Comune di Modena
Comune di Nonantola
Casa delle culture di Modena
Memo - Multicentro educativo Sergio Neri

Venerdì 3 ottobre 2008

[ore 10-13: prima sessione]

Scritti segreti (laboratorio I)
Materiali-stimolo offerti ai corsisti e disposti in uno spazio: musica, oggetti, fotografie…
Pino Petruzzelli - scrittore, attore e autore teatrale - lavorerà sui risultati del laboratorio, componendo una narrazione collettiva.

Saluti delle autorità
Silvia Facchini, Assessore Istruzione e Formazione Provincia di Modena
Adriana Querzè, Assessore Istruzione Comune di Modena
Pier Paolo Borsari, Sindaco di Nonantola
Stefano Vaccari, Presidente Fondazione Villa Emma

Presentazione del seminario
Maria Bacchi, Fondazione Villa Emma

[ore 15-18: seconda sessione]

Rom e Sinti: chi sono? da dove vengono? dove stanno andando?
ne discutono:
Luca Bravi, Università di Firenze
Eva Rizzin, Istituto di cultura sinta, Mantova
Yuri Del Bar, Consigliere comunale, Comunità sinta di Mantova
coordina: Stefano Liuzzo, musicologo e studioso delle culture rom e sinta

[ore 18,30-20: terza sessione]

Non chiamarmi zingaro
In viaggio con Pino Petruzzelli sulle tracce del suo ultimo libro, Edizioni Chiarelettere, 2008

Sabato 4 ottobre 2008

[ore 10-13: quarta sessione]

Luogo, movimento, identità: Gypsies, Travellers e Rom
Lectio magistralis di Judith Okely, Hull University
Nel corso dell’incontro scorreranno immagini e narrazioni di vita riguardanti Rom e Sinti.

[ore 15-18: quinta sessione]

Detti, interdetti e non detti (laboratorio II)
Riflessioni e scritture sul rapporto con ciò che non viene scritto,
a cura di Maria Bacchi e Nella Roveri, Fondazione Villa Emma

[ore 21.30: sesta sessione]

Juan Lorenzo e Flamenco libre: musica, canto, danza

Domenica 5 ottobre


[ore 10-13: settima sessione]

Scritti segreti (laboratorio III)
Pino Petruzzelli mette in scena le scritture dei corsisti.

riflessioni di:
Tommaso Vitale, Università di Milano-Bicocca.
Nazzareno Guarnieri, Presidente Federazione Rom e Sinti Insieme
Demir Mustafa, poeta rom macedone

[ore 15-18: ottava sessione]

La vita e altri cantieri: racconto filmico di un’esperienza
ne discutono:
Radames Gabrielli, Presidente Associazione Nevo Drom
Salvatore Saltarelli, Centro tutela contro le discriminazioni, Provincia autonoma di Bolzano

Da uno a tredici: il progetto delle Microaree a Modena
ne discutono:
Francesca Maletti, Assessore alle Politiche sociali, Comune di Modena
Giacomo De Barre e altri rappresentanti della Comunità sinta di Modena
Luca Puggioli, Coordinatore Ufficio nomadi e altri operatori del Centro stranieri - Comune di Modena

coordina: Walter Reggiani, Presidente Casa delle culture di Modena

In attesa del prossimo anno

Fausto Ciuffi, Direttore Fondazione Villa Emma

[Tutte le sessioni del Seminario (tranne l’ultima, che avrà luogo a Modena) si svolgeranno a Nonantola. Stiamo individuando e definendo, in questi giorni, spazi e sedi per lo svolgimento dei lavori e degli incontri aperti al pubblico. Ricordiamo, a tale proposito, che le sessioni dedicate al laboratorio sono a numero chiuso e riservate ai soli iscritti al Seminario di formazione, che riceveranno un regolare attestato. Avviamo quindi in questa fase - con la comunicazione del programma - la raccolta delle iscrizioni, per garantire ai tanti interessati un’adeguata accoglienza e notizie tempestive sulle modalità del soggiorno a Nonantola. Nel giro di poco tempo riceverete ulteriori informazioni sull’articolazione organizzativa di tutte le fasi dei nostri incontri, con indicazione di luoghi, momenti riservati ai pasti e alla convivialità, indirizzi e recapiti telefonici per la prenotazione dei pernottamenti.]

Per informazioni e iscrizioni
Fondazione Villa Emma
Alessandra Varvaro
segreteria@fondazionevillaemma.org
tel e fax 059 54719

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 30/09/2008 @ 09:26:58, in conflitti, visitato 2237 volte)

Da Mundo_Gitano (come accennato in post precedenti, in Colombia e in buona parte delle Americhe, i Rom sono ancora semi-nomadi)

pubblicato su Indymedia Colombia

Colombia, Accampamento Rom

NOMADISMO, SPOSTAMENTO FORZATO E RIPARAZIONE COLLETTIVA: IL CASO DEL POPOLO ROM
por YOSKA BIMBAY [1] lunedì 22 settembre 2008 at 6:14 PM
prorrom@gmail.com
Idee liberate per affrontare il rompicapo della riparazione collettiva ed integrale del popolo Rom

"I nostri spostamenti derivati dal conflitto armato non appaiono sicuramente nelle statistiche. I morti che ha messo il nostro popolo a causa delle guerre non contano per nessuno. I nostri dispersi per le guerre continuano sotto silenzio. La precarizzazione crescente dei nostri livelli di vita prodotta dalle violenze segue totalmente inosservata" [2].

In Colombia si inizia a riconoscere, almeno teoricamente, che il conflitto armato interno ha generato gravi impatti sul popolo Rom. Significa che questo riconoscimento, certamente ancora molto precario, è un primo passo perché lo stato colombiano pensi seriamente alla possibilità di includere i Rom nei suoi programmi di riparazione collettiva e simbolica.

Quanto scritto sopra discende da ciò che è espresso in un documento elaborato dalla Commissione Nazionale di Riparazione e Riconciliazione (CNRR) in cui, riferendosi ai soggetti della riparazione, menziona esplicitamente il popolo Rom. In particolare vi si legge: "che la riparazione tenga in considerazione i gruppi particolarmente vulnerabili come le comunità ed i popoli indigeni, le comunità afrodiscendenti ed il popolo Rom [3]." Anche se l'allusione, nel contesto del documento, è abbastanza periferica, trascina per il popolo Rom un'enorme importanza e può vedersi come un bilancio a favore del processo di riconoscimento dei suoi diritti collettivi.

Inoltre, in un importante studio della Procura Generale della Nazione [4], portato a conoscenza nel giugno 2007, in cui si esprimono i criteri per arrivare alla riparazione collettiva ed integrale dei gruppi etnici, il popolo Rom è incluso come uno dei soggetti collettivi di cui tener conto.

Che il popolo Rom, in maniera adeguata, sia tenuto in conto nei processi di riparazione collettiva e simbolica, in circostanze simili a quelle dei popoli indigeni, afrodiscendenti e razziali, è una scommessa politica che senza dubbio segnala un percorso per dare giustizia storica ad un popolo che è stato abitualmente e sistematicamente escluso dalle politiche pubbliche e dai programmi sociali governativi.

Col peso di essere invisibile per l'insieme del paese, il popolo Rom iniziò ad essere visto dagli attori armati, tanto illegali che legali, i quali con la voragine di violenza politica che scatenarono, lo colpirono in maniera negativa nella propria integrità etnica e culturale.

Senza essere un inventario esaustivo e solo in maniera indicativa, si può dire che tra i principali impatti che il conflitto armato interno ha provocato al popolo Rom, c'è quanto segue:

Si configurano territori del paese in cui i Rom esercitano le loro attività economiche tradizionali, alle quali per paura - derivate effettivamente da fattori obiettivi o fondate su fattori soggettivi - non circolano più o non lo fanno con frequenza ed intensità precedente. Diversi patrigruppi familiari, per timore delle azioni dei gruppi paramilitari che costantemente ricorrevano alle estorsioni per lasciarli lavorare o che apertamente rubavano loro mercanzie e prodotti, hanno optato per diminuire l'intensità, l'ampiezza e la frequenza dei loro itinerari, sin quasi a ridurla al minimo, così le reti ed i percorsi che pazientemente erano state costruite nell'esercizio dell'itinerare ancestrale sono rimaste inattive. Questa situazione è stata fatta propria da alcune kumpeniyi, associazioni di patrigruppi familiari Rom, come una forma di confinamento, che impedendo la mobilità si è tradotto negativamente sulle attività economiche tradizionali. Paradossalmente, mentre il numero dei senza casa nel paese è cresciuto in poco tempo in maniera esponenziale, i Rom che per natura si spostano da un luogo all'altro, non possono più farlo come in precedenza.

La vasta mobilità geografica del popolo Rom, imprescindibile per la realizzazione dei suoi principi e delle più importanti attività economiche, essendo di fatto notevolmente ridotta, si è presto trasformata in una crescente precarizzazione economica dei patrigruppi familiari, cosa che ha causato un allarmante impoverimento socioculturale, dovuto tra l'altro alla diminuzione del flusso degli ingressi monetari richiesti per il complimento delle cerimonie e rituali inerenti alla sua vita culturale, soprattutto relazionati alla lealtà, prestigio e status, hanno causato rotture ed indebolimenti dei suoi valori identitari.

Senza alcun dubbio non sono stati pochi gli spostamenti non volontari eseguiti da alcuni patrigruppi familiari come conseguenza del conflitto armato interno che equivocamente furono spiegati e compresi, tanto dalle istituzioni nazionali come dalla società maggioritaria, a partire dal tradizionale itinere che ha caratterizzato il popolo Rom. E così vari casi di spostamenti forzati di cui sono stati vittime distinti patrigruppi familiari, alla fine sono stati confusi con le dinamiche proprie di itinere e mobilità del popolo Rom. Questi spostamenti forzati, che sono avvenuti senza visibilità dalle istituzioni, hanno inciso nel debilitamento delle rete sociali di solidarietà, sovraccaricando i dispositivi di reciprocità e mutuo aiuto messi in moto per accogliere i patrigruppi familiari coinvolti.

Per un popolo quantitativamente piccolo come quello dei Rom, con una popolazione in Colombia che secondo il Censimento Generale DANE del 2005 si stima in 4.832, ci si aspetta che la perdita di vite umane abbia impatto profondo sulla vita sociale e culturale, perdite che, resta inteso, aumentano progressivamente quando si presentano casi di morti violente e sparizioni forzate commesse dai gadyé (i non Rom), questo perché non solo le possibilità di fare giustizia scappano dall'orbita della Romaní Kriss, il proprio sistema giuridico, ma perché l'immaginario socialmente costruito prodotto dai ricordi accumulati nella memoria collettiva del popolo Rom sulle persecuzioni incessanti di cui è stato vittima per mano dei gadyé in diversi momenti storici e diverse parti del mondo, finiscono per rinforzare la marginalità, sostenuta dal timore verso le leggi e le istituzioni degli "altri", si espande. Gli assassinati ed  dispersi riportati all'interno dei patrigruppi familiari, indicano che tanto le Águilas Negras come i paramilitari delle Autodefensas Unidas de Colombia (AUC) con gli insorti, hanno la loro parte di responsabilità.

Nel maggio 2002 si diffuse, soprattutto nei circoli del movimento associativo internazionale del popolo Rom, una notizia [5] che confermava il timore generalizzato di una kumpania ubicata nel nord-est del paese, dovuto alle minacce, minacce ed estorsioni di cui erano oggetto alcuni patrigruppi familiari per mano delle strutture paramilitari delle Autodefensas Unidas de Colombia (AUC). Alcuni degli Shere Romengue, autorità tradizionali, si videro forzati a pagare somme di denaro, si suppone in cambio di sicurezza e tranquillità. Altri, che rifiutarono di pagare queste estorsioni perché materialmente non potevano o non volevano farlo, dovettero spostarsi verso un'altra kumpeniyi in Venezuela. Questa situazione si mantenne, con qualche intermittenza, almeno per due anni.

Anche se certamente è necessario approfondire sugli impatti che il conflitto armato ha avuto sul popolo Rom, da parte del Proceso Organizativo del Pueblo Rom (Gitano) de Colombia (PRORROM), si considera ci siano elementi di giudizio sufficienti per proporre che se non si vuole commettere una dimenticanza storica imperdonbile, i Rom non possono essere esclusi dalle iniziative che si stanno costruendo sulla riparazione collettiva e su quella simbolica, sia nel quadro della Legge di Giustizia e Pace, che negli altri scenari. L'importante, in ogni caso, è che la società colombiana e lo Stato ricordino e non dimentichino mai che il popolo Rom è stato colpito nella sua integrità etnica e culturale per l'azione dei gruppi armati.

Qualsiasi proposta di riparazione collettiva che abbia come soggetto il popolo Rom, deve fondarsi nella formalizzazione del pieno riconoscimento della sua esistenza, il che porta implicitamente al tassativo riconoscimento dei suoi diritti collettivi. In questo contesto l'istituzione di un quadro giuridico che regoli le relazioni tra lo Stato colombiano ed il popolo Rom, che vada nella direzione di eliminare per sempre le asimmetrie discriminatorie ed odiose attualmente esistenti tra i diritti costituzionali e legalmente riconosciuti ai popoli indigeni e quelli che effettivamente e realmente sono riconosciuti a questo popolo, è una premessa imprescindibile e non procastinabile che deve contemplare qualsiasi proposta di riparazione collettiva che pretenda di fare giustizia con i Rom.

Girón (Santander), 17 de septiembre de 2008

Bibliografía
COMISIÓN NACIONAL DE REPARACIÓN Y RECONCILIACIÓN, (CNRR). Recomendación de criterios de reparación y de proporcionalidad restaurativa. CNRR. Bogotá, D.C. 2007. [152p.].

PROCESO ORGANIZATIVO DEL PUEBLO ROM (GITANO) DE COLOMBIA, PRORROM. Sobre la paz y la guerra: Reflexiones de los invisibles de Colombia, presentadas en la sesión plenaria del Congreso Nacional de Paz y País el 11 de mayo de 2002. En: PRORROM. Tras el rastro de Melquíades. Memoria y resistencia de los Rom de Colombia. Colección O Lasho Drom No. 4. PRORROM. Bogotá, D.C. 2005. Pp. 147-150.

PROCURADURÍA GENERAL DE LA NACIÓN. Primero las víctimas. Criterios para la reparación integral víctimas individuales y grupos étnicos. Procuraduría General de la Nación. Agencia Canadiense para el Desarrollo Internacional. Bogotá, D.C. 2007. [325p.].

SAVETO KATAR LE ORGANIZATSI AY KUMPENIYI RROMANE ANDA´L AMERICHI (SKOKRA). ¡Un S.O.S. por los Rom de Colombia! Comunicado de prensa. Bogotá, D.C. 10 de mayo de 2002.

[1] Miembro de la Secretaría Operativa del Proceso Organizativo del Pueblo Rom (Gitano) de Colombia, PRORROM.
[2] PROCESO ORGANIZATIVO DEL PUEBLO ROM (GITANO) DE COLOMBIA, PRORROM. Sobre la paz y la guerra: Reflexiones de los invisibles de Colombia, presentadas en la sesión plenaria del Congreso Nacional de Paz y País del 11 de mayo de 2002. En: PRORROM. Tras el rastro de Melquíades. Memoria y resistencia de los Rom de Colombia. Colección O Lasho Drom No. 4. PRORROM. Bogotá, D.C. 2005. Pp. 147-150.
[3] El subrayado es nuestro. COMISIÓN NACIONAL DE REPARACIÓN Y RECONCILIACIÓN, (CNRR). Recomendación de criterios de reparación y de proporcionalidad restaurativa. CNRR. Bogotá, D.C. 2007. P. 25.
[4] PROCURADURÍA GENERAL DE LA NACIÓN. Primero las víctimas. Criterios para la reparación integral víctimas individuales y grupos étnicos. Procuraduría General de la Nación. Agencia Canadiense para el Desarrollo Internacional. Bogotá, D.C. 2007. Pp. 76-77.
[5] SAVETO KATAR LE ORGANIZATSI AY KUMPENIYI RROMANE ANDA´L AMERICHI (SKOKRA). ¡Un S.O.S. por los Rom de Colombia! Comunicado de prensa. Bogotá, D.C. 10 de mayo de 2002.

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Sucar Drom (del 30/09/2008 @ 14:54:26, in media, visitato 1826 volte)
Le famiglie Campos e Rossetto, dopo l'ennesimo rinvio del processo per direttissima contro i loro congiunti, hanno pregato che sia attuato il silenzio stampa. Da questo momento sucardrom chiede a tutti gli organi di stampa di non intervenire.
Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Di Fabrizio (del 30/09/2008 @ 17:35:45, in Italia, visitato 2733 volte)

Ricevo da Roberto Malini

Pesaro, 30 settembre 2008 - La direzione sanitaria dell'Ospedale San Salvatore di Pesaro rifiuta le ragioni dell'intolleranza e riconosce senza eccezioni il diritto alla salute di tutti i pazienti "a partire proprio dai Rom, che più di tutti soffrono a causa della precarietà," ha commentato la dottoressa Adriana Vacca, portavoce dell'Azienda ospedaliera. Dopo qualche incomprensione iniziale, dovuta alla carenza di informazioni ricevute dall'Ospedale San Salvatore riguardo alla presenza di una comunità Rom in città, è nata una sinergia fra il San Salvatore, il Gruppo EveryOne e la neonata Associazione "La Ruota Rossa" (che rappresenta proprio i "nomadi" che vivono a Pesaro). Grazie a tale collaborazione, la situazione sanitaria dei Rom di Pesaro è decisamente migliorata e alcuni pazienti che soffrono di gravissime patologie (tumori maligni, cardiopatie, considerevoli handicap della persona) sono ora in cura e si può affermare senza dubbio che sono state evitate gravi tragedie umanitarie, nonostante la latitanza delle Istituzioni e l'irresponsabilità dei servizi sociali. "I nostri medici faranno sempre il possibile per garantire esami e cure ai pazienti Rom, ma il problema più urgente è la condizione in cui sono costretti a vivere," ha detto allargando le braccia un medico dell'ospedale pesarese, "perché non è tollerabile che esseri umani, fra cui malati e bambini, non abbiano alcun sostegno da parte delle Istituzioni. Non abbiamo la bacchetta magica e possiamo solo fare eco all'allarme sollevato dal Gruppo EveryOne: se non verranno attuati progetti a tutela di queste persone sfortunate, il freddo del prossimo inverno potrebbe causare situazioni umanitarie spaventose". Riguardo alla tutela dei pazienti Rom, l'Ospedale San Salvatore ribadisce che non solo si atterrà sempre alle normative relative al diritto alla salute degli stranieri regolari e irregolari (decreto legge 286 del 25 luglio 1998; DPR 394 del 31 agosto 1999; Circolare del Ministero della Salute n.5 del 24 marzo 2000; Piano Sanitario Nazionale 2002- 2004), che riguardano la prestazione di cure urgenti o essenziali, ma non rifiuterà in alcun caso di prestare assistenza medica a una persona malata, specie se la condizione di precarietà in cui vive rende "essenziale" anche la cura di un semplice raffreddore.

"Abbiamo illustrato nei dettagli al sindaco, durante un incontro, la tragedia delle famiglie Rom di Pesaro, supplicandolo di intervenire, per evitare che l'indigenza, l'emarginazione razziale e le gravi condizioni di salute dei 'nomadi' presenti in città potessero causare drammi atroci," dichiarano gli attivisti del Gruppo EveryOne, "ma nonostante gli impegni assunti, anche sulla stampa locale, i Rom sono stati abbandonati e sopravvivono in edifici fatiscenti, al freddo, senza acqua né corrente elettrica, senza alcun sostegno sociale. Abbiamo chiesto almeno un cassonetto per i rifiuti. Niente. Alcuni familiari, anche minorenni, avrebbero dovuto ricongiungersi ai loro parenti. Uno di loro, purtroppo, il giovanissimo Ciprian Danila, promesso sposo di una ragazza Rom di Pesaro, è morto bruciato vivo a Sesto San Giovanni, per colpa di una candela, ma soprattutto dell'emarginazione in cui era costretto. Se, come promesso, il programma di integrazione fosse partito all'inizio di settembre, sarebbe ancora vivo e lo vedremmo camminare per le strade di Pesaro".

Grazie alla collaborazione fra il San Salvatore, il Gruppo EveryOne e due persone straordinarie - Giancarlo e il sacerdote don Michele - Annamaria, bambina Rom di cinque anni, nata a Pesaro, ha ricevuto le cure per una brutta polmonite (una delle prime cause di mortalità infantile) ed è stata posta al riparo, con la sua famiglia, in una cittadina del Sud Italia, che si è offerta di accogliere il nucleo familiare, offrendo un alloggio confortevole e inserendo il capofamiglia in un programma di inserimento al lavoro, dopo essere venuta a conoscenza della situazione di persecuzione e incuria riservata ai Rom di Pesaro, dove - purtroppo - alle promesse di assistenza umanitarie e piani di integrazione dispensate dal sindaco e da alcuni assessori del Comune, non è seguito alcun progetto concreto.

Oggi la piccola Annamaria sarà iscritta a scuola e sono bastati pochi giorni in una casa riscaldata, con un'alimentazione adeguata e migliorare la tosse che la scuoteva giorno e notte. Giovedì 2 ottobre la Direzione sanitaria del San Salvatore incontrerà il Gruppo EveryOne e La Ruota Rossa per pianificare le modalità con cui sarà affrontata la gravissima emergenza sanitaria che si prefigura - salvo un intervento urgente della Provincia di Pesaro, allertata dall'organizzazione per i Diritti Umani - per l'inverno imminente, se le famiglie Rom di Pesaro non avranno una condizione alloggiativa e sociale dignitosa. "L'Ospedale San Salvatore di Pesaro è un esempio per tutta la sanità italiana," concludono gli attivisti EveryOne, "perché segue una direttiva etica, che trova nel Giuramento di Ippocrate i suoi fondamenti. Abbiamo segnalato l'Azienda ospedaliera marchigiana alla Commissione europea, per i principi esemplari che la caratterizzano, principi che pongono la salute dell'essere umano - al di là della sua razza o etnia - al centro di tutto. Sembra un concetto scontato, ma non è così, perché in tutta Italia si segnalano casi di pazienti Rom rifiutati o curati con estrema superficialità, di farmaci essenziali negati, di trattamenti discriminatori. Per sconfiggere il razzismo vi è bisogno di esempi positivi e in questo senso la condotta del San Salvatore è doppiamente preziosa: un sostegno necessario ai suoi pazienti Rom e un modello per le strutture sanitarie che, dimenticando Ippocrate, si sono lasciate travolgere dalla deriva razzista".

Per ulteriori informazioni:
Gruppo EveryOne
Tel: (+ 39) 334 8429527 - (39) 331 3585406 - (+39) 334 3449180
www.everyonegroup.com :: info@everyonegroup.com

Articolo Permalink Commenti Oppure (0)  Storico >>  Stampa Stampa
 
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9

Titolo
Quest'anno ci saranno le elezioni europee. Ti senti coinvolto:

 Per niente
 Poco
 Normalmente
 Abbastanza
 Molto

 

Titolo
La Newsletter della Mahalla
Indica per favore nome ed email:
Nome:
Email:
Subscribe Unsubscribe

 

********************

WIKI

Le produzioni di Mahalla:

Dicono di noi:

Bollettino dei naviganti:

********************


Disclaimer - agg. 17/8/04
Potete riprodurre liberamente tutto quanto pubblicato, in forma integrale e aggiungendo il link:
www.sivola.net/dblog.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. In caso di utilizzo commerciale, contattare l'autore e richiedere l'autorizzazione.
Ulteriori informazioni sono disponibili QUI

La redazione e gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ai post.
Molte foto riportate sono state prese da Internet, quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non hanno che da segnalarlo, scrivendo a info@sivola.net

Filo diretto
sivola59
per Messenger Yahoo, Hotmail e Skype


Outsourcing
Questo e' un blog sgarruppato e provvisorio, di chi non ha troppo tempo da dedicarci e molte cose da comunicare.
Alcune risorse sono disponibili per i lettori piu' esigenti:

Il gruppo di discussione

Area approfondimenti e documenti da scaricare.

Appuntamenti segnalati da voi (e anche da me)

La Tienda con i vostri annunci

Il baule con i libri Support independent publishing: Buy this e-book on Lulu.


Informazioni e agenzie:

MAHALLA international

Romea.cz

European Roma Information Office

Union Romani'

European Roma Rights Center

Naga Rom

Osservazione


Titolo
blog (2)
Europa (7)
Italia (6)
Kumpanija (2)
media (2)
musica e parole (4)

Le fotografie più cliccate


21/11/2024 @ 16:39:22
script eseguito in 49 ms

 

Immagine
 Sinti e Rom manifestano a Brescia... di Fabrizio



Cerca per parola chiave
 

 
 

Circa 9058 persone collegate


InChat: per non essere solo un numero scrivete /n  e poi il vostro nome/nick

< novembre 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
 
             
Titolo
blog (506)
casa (438)
conflitti (226)
Europa (986)
Italia (1410)
Kumpanija (377)
lavoro (204)
media (491)
musica e parole (445)
Regole (348)
scuola (335)
sport (97)

Catalogati per mese:
Maggio 2005
Giugno 2005
Luglio 2005
Agosto 2005
Settembre 2005
Ottobre 2005
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024
Novembre 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
BuongiornoE-mail: giovannidinatale1954@gmail.comOf...
28/12/2021 @ 11:20:35
Di giovannidinatale
Hi we are all time best when it come to Binary Opt...
27/11/2021 @ 12:21:23
Di Clear Hinton
 

Locations of visitors to this page

Contatore precedente 160.457 visite eliminato il 16/08/08 per i dialer di Specialstat

 Home page © Copyright 2003 - 2024 Tutti i diritti riservati.

powered by dBlog CMS ® Open Source