Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Fabrizio (del 07/02/2007 @ 11:10:06, in Regole, visitato 3083 volte)
ROM: CONTRO IL PATTO DI LEGALITÀ PER LA CITTADINANZA COMPIUTA Per adesioni: nopattodilegalita@fastwebnet.it
"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana". (Costituzione italiana art. 3)
"Davanti alla legge tutti sono uguali ma qualcuno è più uguale degli altri" (George Orwell, La fattoria degli animali).
A Milano si è celebrato il ricordo dello sterminio dei campi di concentramento nazisti. Raramente si ricorda che in quei lager vennero uccisi anche più di mezzo milione di zingari, giudicati dal nazismo criminali e asociali per definizione.
A Milano e Opera ai rom e ai sinti, che a tutt’oggi continuano troppo spesso a essere considerati delinquenti per vocazione, è stato imposto uno speciale “patto di legalità” per poter avere diritto a un ricovero in un container o in una tenda.
C’è una legge per tutti, ma per questi uomini, per queste donne c’è una legge in più, un trattamento differenziale, sintetizzato con queste parole: «Dovete comportarvi bene perché il primo che picchia, che ruba, che sporca, insomma, il primo che sgarra al regolamento, viene sbattuto fuori».
Un patto che rende questi cittadini, europei a tutti gli effetti, diversi dagli altri: ancora una volta ufficialmente proclamati portatori di "asocialità" e "criminalità", chiusi in ghetti, nei quali loro stessi per poter entrare devono esibire un “pass”.
E’ preoccupante che questa nostra città diventi una città di ghetti.
La recinzione fisica invocata dai cittadini “benpensanti” e applicata dalle istituzioni è indegna quanto i muri che ci sono già nel linguaggio, nei gesti, nei pre-giudizi: quasi archetipi culturali verso i Rom, barriere insormontabili e lugubri quanto se non di più di una recinzione.
E’ preoccupante che i Rom siano costretti a firmare questo patto come il male minore.
Come cittadini di serie B che non hanno un’alternativa. Rassegnati a subire il rapporto del più forte viene loro sottratta la capacità di autogoverno, si rendono soggetti passivi di interventi assistenzialistici e di ordine pubblico.
E’ preoccupante soprattutto che questo patto, frutto di un accordo istituzionale tra Provincia e Comune di Milano, non abbia sollevato molte obiezioni nella politica e nella società milanese più sensibile.
Eppure questo patto è un mostro giuridico perché viola tutti i principi di eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, non affronta i nodi strutturali dell’emergenza abitativa, impone una politica “emergenziale” che produce solo nuovi ghetti sociali e infine, se le istituzioni usano la discriminazione e l’umiliazione, puntando il dito contro quelli che non sono criminali ma comunque considerati di fatto potenziali delinquenti, si istiga all’odio razziale e si legittima conseguentemente coloro che bruciano le tende, buttano molotov tra le roulotte. Fatto − questo sì evidentemente illegale − che, peraltro, non ha provocato la riprovazione politica e la censura pubblica che avrebbe meritato.
Con questo appello rifiutiamo un patto che attribuisce ai rom una “cittadinanza imperfetta” e ci impegniamo perché il rapporto tra la nostra società e quella rom venga portato nell’ambito di una dialettica sociale che riconosca e rispetti i valori culturali e umani di ciascuno.
I “campi nomadi” per il solo fatto di esistere producono malattia, disoccupazione, devianza, induzione alla criminalità, conflitti sociali: effetti tipici del disagio sociale diffuso. Nati negli anni settanta del secolo scorso, da contenitori di umanità per l’emergenza si sono trasformati in campi di concentramento istituzionali, nuovi “Zigeunerlager” dove non c’è bisogno di “soluzione finale” perché i Rom e Sinti vi muoiono lentamente di diritti negati, di esclusione continua dal lavoro, dalla casa, dalle cure sanitarie, dall’istruzione, di induzione alla devianza ed alla criminalità. Va quindi assunta la prospettiva di smantellarli sostituendoli con soluzioni abitative idonee alla cultura rom.
In più: ciò che oggi si vuole applicare a Rom e sinti rischia di diventare un pericoloso precedente applicabile un domani a chiunque venga predefinito pericoloso per il potere costituito.
Lo smantellamento dei "campi" è la conquista di libertà e giustizia nell’eguaglianza dei diritti e dei doveri per una cittadinanza compiuta almeno a livello europeo se non mondiale.
Primi firmatari (aggiornato 10 febbraio): AceA onlus, Maria Grazia Amorose Molteni, Associazione culturale Punto rosso, Associazione liberi, Associazione Unaltralombardia, Associazione Todo Cambia, Associazione Afroitaliani/e, Angela Teichner Accardi, Arianna Ballotta, Piergiulio Branca, Gabriella Benedetti, Edda Boletti, Paolo Cagna Ninchi, Francesco “baro” Barilli, Flora Capelluti,Umberto Ceriani, Fabrizio Casavola, Grazia Casagrande, Alex Corlazzoli, Comitato per le libertà e i diritti sociali, Sergio Cusani, Sandra Cangemi, Claudia De Cesaris, Bianca Dacomo Annoni, José Luiz Del Roio, Nunzio Ferrante, Enrico Fletzer, Antonella Fachin, Dario Fo, Grazia Paola Fortis, Mario Gaeta, Nazzareno Guarnirei, Massimo Gentili, Patrizio Gonnella, Adriana Leonardo, Marina Mariani, Elisabetta Masciadri, Maria Grazia Meriggi, Luciano Muhlbauer, Luisa Motta, Adriano Martellosio, Elena Murdaca, Alessandra Maiocchi, Mario Napoleoni, Giuseppe Natale, Naga, Giorgio Nobili, Opera Nomadi, Officina società cooperativa, Michele Papagna, Dijana Pavlovic, Patrizio Ponti, Roberto Prina, Alessandro Rizzo, Basilio Rizzo, SdL Intercategoriale, Biagio Santoro, Sergio Segio, Sabina Siniscalchi, Anita Sonego, Gabriella Sacchetti, Roberto Traverso, Angelo Valdameri, Roberto Veneziani,
Di Fabrizio (del 08/02/2007 @ 09:44:39, in Europa, visitato 2059 volte)
Da Roma_Daily_News
[...]
COMUNICATO STAMPA: Questa mattina (30 gennaio ndr) Yiannis Sgouros, Prefetto di Atene assieme ad un gruppo di ispettori della salute pubblica ha visitato due insediamenti rom nell'area di Votanikos, in seguito al fallimento del municipio di Atene e della Polizia nel prendere adeguate misure, nonostante le numerose lettere dei Servizi Sanitari sulle inaccettabili condizioni sanitarie dell'area.
Il primo insediamento si trova in via Aghios Polykarpos 81-83 e il secondo al margine di via Orfeos.
I successivi documenti inviati dai servizi sanitari prefettizi nell'ultimo anno e mezzo puntualizzano che i Rom di questi insediamenti non hanno acqua corrente e fognature e i residenti vivono in mezzo a roditori ed insetti.
Queste condizioni comportano rischi sanitari, soprattutto per i bambini - si stima vivano 300 bambini nell'area - senza tuttavia dimenticare i rischi similari per gli adulti e i residenti permanenti.
Yiannis Sgouros, Prefetto di Atene, intervistato ha affermato:
"Un'immagine vale mille parole. Siamo soltanto ad un chilometro dal cuore della capitale [...] e questa situazione non fa onore a nessuno. Nell'occasione della visita odierna, voglio portare l'attenzione a questo problema, dato che la corrispondenza tra vari settori sembra portare da nessuna parte. Ho preso l'iniziativa di contattare il Consiglio Prefettizio e i competenti Ministeri della Salute e degli Interni e della Sanità. perché la sola Prefettura non può affrontare da sola il problema. Inoltre intendo chiedere al Sindaco, con cui siamo in buoni rapporti, di intraprendere le azioni necessarie. In altre parole, rimuovere dall'insediamento le tonnellate di rifiuti e trovare uno spazio adeguato dove rilocare queste persone in condizioni più vivibili, con acqua corrente e servizi sanitari. Dobbiamo agire come già si è fatto in altri casi di insediamenti rom e di rifugiati Curdi e non permettere il perpetrarsi di questa situazione."
Materiale fotografico: www.studiokominis. com
THE PRESS OFFICE Tel 210 – 69 93 404, 210 - 69 91 206, Fax: 210 – 69 93 110, 210 – 69 29 775, Ε-mail: nomath10@otenet. gr
Di Fabrizio (del 08/02/2007 @ 10:11:38, in Europa, visitato 1553 volte)
Da Roma_Benelux
Brussels, Feb 5, IRNA - http://www.irna. ir/en/news/ view/line- 20/0702058347191 851.htm
Mediamente un mendicante in Belgio porta a casa mensilmente 900 €uro, mentre i Rom che mendicano nelle strade di Bruxelles hanno un'entrata media mensile di 350 €uro.
E' quanto si rivela da uno studio del Sint-Aloysius Economic Polytechnic di Bruxelles e ripreso dal canale VRT TV. Due terzi dei mendicanti nella capitale belga sono Rom. Il rimanente terzo è composto da un vasto gruppo di mendicanti belgi ed un gruppo più piccolo di mendicanti stranieri di vari paesi. Nelle vie di Bruxelles operano regolarmente 265 mendicanti.
Di Fabrizio (del 09/02/2007 @ 09:41:49, in Italia, visitato 1843 volte)
- Roma 10 e 11 febbraio 2007 – "I Rom/Sinti e le Metropoli"
10 febbraio § Gruppi di lavoro (vedi indirizzi pagina successiva) (ore 09:30-19:30) § II° Concorso Musicisti di Strada Rom/Sinti (ore 21.30-24:00) (presso Sala Teatro Municipio 3 Comune di Roma, via dei Sabelli 119) 11 febbraio § Conclusioni (ore 09:30-13:00) (presso Sala Teatro Municipio 3 Comune di Roma, via dei Sabelli 119) INTERVENGONO On.le Marcella Lucidi - Sottosegretario Ministero dell’Interno - On.le Raffaela Milano - Assessore Politiche Sociali Comune di Roma- Organizzazione dei 5 Gruppi di lavoro § GRUPPO DI LAVORO N. I "HABITAT": "La cultura dell'Abitare" presso via dei Ramni, 4 (nei pressi della Stazione Termini) Conduttore di gruppo: Massimo Converso (Presidente Nazionale Opera Nomadi) § GRUPPO DI LAVORO N. 2 “SCUOLA” presso Sala Teatro Municipio 3 Comune di Roma, via dei Sabelli 119 Conduttori di Gruppo: Dr. Matteo Tallo (Dirigente MPI), Prof.ssa Renata Paolucci (Responsabile Settore SCUOLA Opera Nomadi Nazionale) § GRUPPO Dl LAVORO N. 3 "DIRITTI/MEDIATORI" presso Comune di Roma – Gruppo Consiliare P.R.C. via delle Vergini, 18 Conduttori di Gruppo: Rag. Giorgio Bezzecchi (Mediatore Rom COMUNE di MILANO), Prof.ssa Bianca Mori La Penna (Responsabili Settore DIRITTI Opera Nomadi Nazionale) Introduce Maurizio Pagani (Vice-Presidente Opera Nomadi Milano) § GRUPPO DI LAVORO N. 4 "SANITA’" presso Caritas Diocesana - Sala Riunioni - via Marsala, 103 (Stazione Termini) Conduttore di Gruppo: Dr. Salvatore Geraci (Responsabile Nazionale Area Sanità – CARITAS) § GRUPPO DI LAVORO N. 5 "LAVORO" ORE 9.30 presso Assessorato per il Lavoro Comune di Roma, via Lungotevere de’ Cenci, 5 - Sala Blu - Dalle ore 14:00 i lavori proseguiranno presso la sede del gruppo “HABITAT” in via dei Ramni, 4 Conduttore di Gruppo: Aleramo Virgili (Responsabile Sportello Lavoro Rom/Sinti Comune di Roma) All’interno del gruppo: illustrazione del progetto EQUAL “ In carovana. Sulla via delle stelle.” Bruno Trenta (coordinatore del progetto) Per qualsiasi informazione ed iscrizione ai diversi gruppi rivolgersi alla Segreteria Tecnica Nazionale Tel. 06/44704749 Fax. 06/49388168 operanomadinazionale@ virgilio.it
Di Fabrizio (del 09/02/2007 @ 10:25:12, in Regole, visitato 2132 volte)
Da Slovak_Roma
BRATISLAVA, Slovakia, Feb. 5 (UPI) - Un tribunale ha sentenziato che tre donne rom hanno subito una violazione dei loro diritti umani con la loro sterilizzazione illegale.
The Slovak Spectator ha riportato lunedì che la corte Costituzionale ha ordinato che le donne della città di Kosice siano rimborsate con $1.865 ciascuna per i danni subiti.
Le donne, di cui due allora minorenni, subirono in ospedale sterilizzazione illegale senza il loro consenso, tra il 1999 e il 2002. Da allora, in molte occasioni, le donne si sono appellate al procuratore di Kosice, [...], ma sono sempre state ignorate.
Il loro ricorso alla corte Costituzionale è stato finalmente accolto a metà dicembre.
Nel 2004, European Roma Rights Center di Budapest aveva pubblicato i ricorsi che coinvolgevano Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Romania e Bulgaria [...]
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Di Fabrizio (del 09/02/2007 @ 15:20:32, in Italia, visitato 1501 volte)
Il “Comitato per la solidarietà e l’anti razzismo” di Opera invita tutta la
cittadinanza a diventare protagonista della manifestazione convocata per il
giorno 10/2/2007 alle ore 10.00. Il punto d’incontro sarà di fronte al Comune
per sancire con forza come nei nostri territori sia forte e radicata una
sensibilità sociale aperta al rispetto ed alla tolleranza.
L’evento non si propone come elemento di attrito o di scontro, al contrario
vogliamo dar corpo a questa iniziativa al fine di manifestare la nostra
opposizione ad ogni forma di violenza ed intolleranza favorendo ed invitando
all’adesione ed alla mobilitazione tutte quelle realtà, organizzazioni e singoli
che ritengono sia necessario affermare i principi democratici di una civile e
ricca convivenza.
Comitato per la solidarietà e l’anti razzismo di Opera
Da Slovak_Roma
I ragazzi rom hanno una più alta tolleranza ai rapporti prematrimoniale delle ragazze o dei loro genitori. Oltre l'86% dei 160 giovani maschi intervistati risponde che è accettabile per un regazzo fare sesso prematrimoniale con una ragazza, d'altra parte gli stessi intervistati ritengono che una ragazza debba arrivare vergine al matrimonio [...]
[Secondo l'opinione di Jarmila Filadelfiova, che ha curato la ricerca], la risposta negativa delle ragazze e dei genitori dipende dal non volere gravidanze indesiderate e dalla paura del giudizio della comunità. Rispondendo alla domanda se i ragazzi parlano di sesso con i genitori, il 70% dei ragazzi e il 51% delle ragazze dice di non parlarne. Dalla ricerca emerge che oltre la metà dei giovani manca di informazioni sul sesso e l'educazione sessuale. Questa mancanza di informazione dovrebbe essere coperta dalle scuole e altre attività informative - dice Jarmila Filadelfiova. Il questionario è stato compilato da 160 ragazze e 160 ragazzi tra i 13 e i 27 anni, e da 172 genitori tra i 17 e i 58 anni, in 12 distretti della Slovacchia.
Source: CTK
Di Sucar Drom (del 10/02/2007 @ 14:53:08, in blog, visitato 1572 volte)
Opera (MI), il Sindaco dice basta ai presidi Inviati i Vigili a smantellare la baracca allestita da chi contesta il campo provvisorio. "Chi pretende legalità, la rispetti". Così dichiara il sindaco di Opera Ramazzotti in una lettera spedita al prefetto Gian Valerio Lombardi che aggiunge: "Non è accettabile che, come sta avvenendo ora, la recinzione del campo sia riempita di striscioni e che l´area attorno sia trasformata in un bivacco, che d...
Roma, gilì romanì ando drom L'Ente Morale Opera Nomadi presenta "gilì romanì ando drom", il II° Concorso per Musicisti di Strada Rom e Sinti, sabato 10 febbraio, dalle ore 21.00, nella Sala Teatro Municipio 3 in via dei Sabelli n. 119 a Roma. L'evento è organizzato in collaborazione con il Comune di Roma (assessorati alle politiche culturali e politiche sociali) e con la Cooperativa Phralìpè. All'evento partec...
Bolzano, basta razzismo! Segnaliamo l'intervento di Radames Gabrielli, Presidente di Nevo Drom, dopo le dichiarazioni di alcuni esponenti politici di Bolzano che hanno spinto l'Associazione osservAzione a segnalare la situazione all'Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziale ed Etnica (UNAR). Cosa puoi dire... quando prendi il giornale e davanti ai tuoi occhi vedi scritte delle parole, immaginabili, parole...
Milano, la Casa della Carità scrive una lettera ai milanesi Alcuni giorni fa la Casa della Carità ha inviato una lettera aperta a tutti i milanesi. La lettera è un invito alla riflessione su quanto sta succedendo in via Triboniano. Noi di sucardrom siamo già intervenuti pubblicamente e stiamo valutando quali iniziative intraprendere. Pur non condividendo alcune tesi espresse dalla Casa della Carità,...
Schio (VI), inizia il corso di formazione "pringiarasmi" Lunedì 12 febbraio inizierà a Schio, presso le Scuole Elementari, il corso di formazione "pringiarasmi - le Minoranze Nazionali Sinte e i processi di interazione con l’istituzione scuola". Il corso è organizzato dall'Associazione Sucar Drom e dal Comune di Schio, in collaborazione con le scuole e le altre realtà territoriali presenti. Il corso è rivolto ad insegnanti ed educatori...
Mantova, il "divoramento" dei Sinti e dei Rom Invitiamo tutti all’inaugurazione della mostra “Porrajmos, altre tracce sul sentiero per Auschwitz”, martedì 13 febbraio 2007, alle ore 17.00, nella Sala delle Colonne della Biblioteca Baratta, in Corso Garibaldi n. 88 a Mantova. All’evento interverranno Fausto Banzi (Assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Mantova), Fabio Aldini (Assessore alle Politiche Educative del...
Di Fabrizio (del 11/02/2007 @ 10:03:23, in Europa, visitato 2092 volte)
Da Czech_Roma
Oltre la metà degli Europei ritengono che la discriminazione sulle basi di genere, origine etniche, disabilità o età sia largamente diffusa nei loro paesi. Nella Repubblica Ceca, secondo i risultati della ricerca Eurobarometro, la discriminazione più sentita è quella dell'età, specialmente nella ricerca del lavoro. A differenza del resto d'Europa, i Cechi non sentono molto la discriminazione religiosa.
Un totale del 77% degli Europei considera svantaggioso essere Rom ed il 69% considera svantaggioso essere oltre i 50 anni. Secondo la ricerca, la disabilità e l'età sono i due maggiori svantaggi nella ricerca d'impiego.
In molti casi i risultati cambiano significativamente da nazione a nazione. Per esempio, lo svantaggio di genere è un problema per oltre la metà degli Italiani e Spagnoli e soltanto per un quinto dei Finnici e dei Tedeschi. La discriminazione religiosa è più sentita nelle risposte dalla Danimarca, Francia e Italia, ma incontra solo il 10% delle risposte di Lettoni e Cechi.
Anche se la maggior parte delle persone ha incontrato svantaggi e discriminazioni, soltanto un terzo è a conoscenza delle leggi anti-discriminatorie che possono usare per proteggersi. La UE sta preparandosi a cambiare durante l'anno, che è stato dichiarato Anno Europeo delle Pari Opportunità.
Source: CTK, www.romea.cz
Di Fabrizio (del 11/02/2007 @ 10:31:47, in Regole, visitato 2145 volte)
Nel novembre scorso una delegazione di ''cancellati'' sloveni si era recata a Bruxelles chiedendo all'Europa di intervenire. La Commissione europea, per voce di Franco Frattini, si tira però fuori: non è competenza nostra[...] La deportazione dei Berisha Intanto un nuovo caso getta ombra sul comportamento delle autorità slovene che comunque non si scompongono più di fronte alle critiche delle organizzazioni umanitarie e di Amnesty International, contando sulla comprensione delle istituzioni comunitarie e del commissario Frattini. Alcuni giorni fa la polizia di Lubiana ha prelevato da un centro di accoglienza per stranieri e deportato in Germania la numerosa famiglia rom di Ali Berisha, originaria del Kosovo. Le autorità tedesche stanno ora vagliando la possibilità di concedere ai Berisha quell'asilo politico che la Slovenia ha negato loro e che la stessa Germania precedentemente non aveva concesso. In questa vicenda s'intersecano le lacune legali sui cancellati e l'atteggiamento poco flessibile nei confronti dei rom. Ali Berisha è un cancellato in quanto negli anni '80 e '90 visse e lavorò in Slovenia. La Germania, dove era poi emigrato, non gli aveva concesso l'asilo politico e Berisha, pur di non tornare nel Kosovo, dove i rom continuano ad essere discriminati e anche perseguitati dai nazionalisti albanesi, aveva deciso di tornare con la sua famiglia in Slovenia.
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